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Partita doppia schema riassuntivo, Schemi e mappe concettuali di Economia Aziendale

Appunti e riassunti sulla partita doppia

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2016/2017

Caricato il 14/03/2017

giuliano.vescovi
giuliano.vescovi 🇮🇹

4.4

(12)

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Partita doppia schema riassuntivo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! Lezioni di ECONOMIA AZIENDALE Prof. Bruno RICAMO I.T.C. "G.R. CARLI" Corsi Serali Corso IAL novembre 2004, tenuto dal Prof. Bruno Ricamo Si ringrazia Rosalba dai cui appunti è stata tratta questa lezione. Un'azienda è costituita da tre elementi: 1) un'idea; 2) i clienti; 3) realizzare l’idea e proporla al cliente, cioè tutto il resto. Fino a pochi anni fa la domanda era superiore all'offerta, ora invece è l'offerta superiore alla domanda e il cliente ha una vasta possibilità di scelta! Di conseguenza le due parti imprescindibili per il successo di un'azienda sono l'idea e i clienti. Nella parte centrale, dove si da per scontato che tutto sia fatto al meglio, si trova anche la contabilità. Essa può essere di due tipi: CONTABILITA’ ORDINARIA in PARTITA DOPPIA o CONTABILITA' SEMPLIFICATA. La Contabilità in Partita Doppia Gestire un'azienda è un problema complesso. Chi prende le decisioni? Se l'impresa è individuale chi decide è l'imprenditore. Se l'impresa ha dimensioni grandi chi decide è il manager. ll termine manager deriva dall'inglese "How do you manage?" che significa "Come te la cavi?" Il manager è di conseguenza colui che se la cava; e di conseguenza deve risolvere i problemi aziendali prendendo delle decisioni. Ogni giorno devono essere prese delle decisioni. Quando si decide si può anche sbagliare. Come si fa a ridurre le possibilità di errore? Maggiori sono le informazioni a disposizione del manager, minori sono le possibilità di errore. Una delle fonti di informazioni più ricche per il manager è la contabilità. Inoltre la contabilità se tenuta in partita doppia ha un pregio particolare, le informazioni che ne derivano sono sicuramente esatte. La Partita Doppia Come arriviamo ad un simile prodigio? Dobbiamo ringraziare un frate, un certo Luca Paciolo vissuto in Toscana intorno al 1500 che per meglio tenere sotto controllo i commerci che si svolgevano nel suo convento ha inventato un sistema tanto semplice quanto efficace, che è alla base anche oggi dei più sofisticati programmi di contabilità tenuta con il calcolatore elettronico. I Conti o Mastri Il sistema della "partita doppia" che dobbiamo imparare durante questo corso, si basa sul fatto che è necessario tenere i conti. I conti (o mastri) non sono altro che schede o fogli con colonne per le date, per le descrizioni delle operazioni e per i numeri; le colonne per i numeri sono due: una, quella di sinistra, per il DARE e una, quella di destra per l'AVERE. Basta imparare che si chiamano così. Il punto di incontro tra la contabilità e la verità sta nel denaro in cassa (o in banca). Se il denaro esistente nella tasca dell'imprenditore (scarsela) non corrisponde alle risultanze del conto CASSA si deve andare alla ricerca dell'errore. Nelle nostre esercitazioni esemplificheremo la rappresentazione di un conto con una T: 1 Dare Avere Come funzionano i nostri conti? Come punto di partenza prendiamo il conto che riguarda la cassa. Dobbiamo imparare che tutti i fatti aziendali che aumentano la cassa (versamenti, incassi, ecc.) verranno iscritti nel DARE. Tutti i fatti aziendali che diminuiscono la cassa (esborsi, pagamenti, ecc.) verranno iscritti nell'AVERE. E bene ricordare che il conto cassa dovrà avere sempre un’eccedenza dalla parte del DARE. Gli importi iscritti nella parte Dare dovranno essere sempre superiori agli importi iscritti nella parte AVERE o al limite il DARE sarà uguale all'AVERE. La teoria che spiega tale fatto è che "La scarsela più che il buso no pol aver". D Cassa A + - Aumenti Diminuzioni (Incassi) (Pagamenti) Come funzionano gli altri conti? Lo Stato Patrimoniale - Fotografia Immaginiamoci di fare la fotografia di un negozio di frutta e verdura. Cosa vediamo nella fotografia? La cassa Le attrezzature Le merci I crediti Intuitivamente i debiti sono l'opposto dei crediti. Tutte le voci che nella fotografia sono accomunate alla cassa, saranno rappresentate nei conti come la cassa. Cioè aumenti in dare, diminuzioni in avere. Verranno in seguito denominate attività. I conti che riguarderanno i debiti funzioneranno al contrario. Aumenti in AVERE, diminuzioni in DARE. Verranno in seguito denominati Passività. I conti che riguardano i COSTI vanno iscritti in DARE, i RICAVI in AVERE. Introduciamo ora il termine CAPITALE NETTO. CAPITALE NETTO = attività - passività Esso ci sarà utile poiché il sistema della partita doppia inventato da fra' Luca Paciolo, ha un meccanismo di autocontrollo che richiede che in ogni momento tutti i movimenti nel DARE devono essere uguali ai movimenti AVERE. (DARE=AVERE) Quindi DARE = AVERE, sempre. 2 fornitori (merci c/acquisti-costo) e la loro successiva vendita (merci c/vendita-ricavo). L'azienda ha nel corso dell’esercizio dei costi e dei ricavi. conto economico + dare avere - COSTI: merci c/acquisti costo del lavoro luce, acqua, gas interessi passivi affitti passivi premi di assicur. tasse di competenza RICAVI: merci c/vendite interessi attivi affitti attivi ... COSTI DI COMPETENZA e RICAVI DI COMPETENZA: Costi e Ricavi che riguardano l’esercizio, ossia quanto avviene in un esercizio di competenza. Interesse positivo (attivo) è un ricavo - Interesse negativo (passivo) è un costo. Affitto positivo (attivo) è un ricavo - Affitto negativo (passivo) è un costo. Anche in questo caso, tutte le voci che costituiscono il mastro conto economico sono a loro volta dei mastri: merci c/acquisti + dare avere - merci c/vendite + dare avere - affitti passivi + dare avere - xxxx xxxx xxxx Poniamo l'acquisto di una merce al costo di 500 € e la sua successiva vendita con un ricavo di 700€. I mastri coinvolti saranno la cassa, merci c/acquisti e merci c/vendita. cassa + dare avere - merci c/acquisti + dare avere - 500 500 Se la cassa diminuisce di 500, ossia se in cassa si registra 500 in avere, per contropartita in merci c/acquisti 500 va registrato in dare. cassa + dare avere - merci c/vendita + dare avere - 700 500 700 Se la cassa aumenta di 700, ossia se in cassa si registra 700 in dare, per contropartita in merci c/vendite 700 va registrato in avere. LIBRO GIORNALE Il Codice Civile obbliga all'uso di un documento chiamato LIBRO GIORNALE. Si tratta di un documento previsto dal codice civile che deve essere compilato (art.2219 …non vi si possono fare abrasioni e, se è necessaria qualche cancellazione, questa deve eseguirsi in modo che le 5 parole cancellate siano leggibili). Per contro i mastri o conti sono dei documenti ausiliari. Ogni operazione, ossia ogni fatto aziendale, oltre che sui mastri, va registrata sul libro giornale in ordine cronologico. Registriamo nel libro giornale la nostra operazione iniziale riguardante il capitale netto. cassa + dare avere - capitale netto - dare avere + 10.000 10.000 LIBRO GIORNALE nr. data mastro descrizione dare avere 1 01/01/04 CASSA capitale iniziale 10.000 2 01/01/04 CAPITALE NETTO capitale iniziale 10.000 Vediamo che dare = avere. Immaginiamo di avere svolto decine di operazioni: la somma della colonna dare deve essere uguale alla somma della colonna avere tanto nel libro giornale che nei mastri. La successiva operazione da registrare è l'acquisto di un bancone in contanti per 3.000 €. In questo caso userò il mastro CASSA e un nuovo mastro che chiamo ATTREZZATURE: cassa + dare avere - attrezzature + dare avere - 10.000 3.000 3.000 Se in cassa ho registrato 3.000 in avere, nel mastro attrezzature registro 3.000 in dare, perché dare = avere sempre. Registriamo ora l'operazione nel libro giornale: LIBRO GIORNALE nr. data mastro descrizione dare avere 1 01/01/04 CASSA capitale iniziale 10.000 2 01/01/04 CAPITALE NETTO capitale iniziale 10.000 3 02/01/04 CASSA acquisto attrezzature 3.000 4 02/01/04 ATTREZZATURE acquisto attrezzature 3.000 La successiva operazione è l'acquisto di un misuratore fiscale con pagamento posticipato per la cifra di 2.000 €. In questo caso, poiché non pago in contanti, non uso il mastro cassa, ma ne devo aprire uno che si chiama DEBITI VERSO FORNITORI: debiti vs fornitori - dare avere + attrezzature + dare avere - 2.000 3.000 2.000 È ovvio che se in attrezzature registro in dare, in debiti vs fornitori devo registrare in avere. Ora passiamo al libro giornale: 6 LIBRO GIORNALE nr. data mastro descrizione dare avere 1 01/01/04 CASSA capitale iniziale 10.000 2 01/01/04 CAPITALE NETTO capitale iniziale 10.000 3 02/01/04 CASSA acquisto attrezzature in contanti 3.000 4 02/01/04 ATTREZZATURE acquisto attrezzature in contanti 3.000 5 03/01/04 ATTREZZATURE acquisto attrezz. pagamento post. 2.000 6 03/01/04 DEBITI VS FORN. acquisto attrezz. pagamento post 2.000 Al momento del pagamento del misuratore fiscale userò i mastri cassa e debiti vs fornitori: cassa + dare avere - debiti vs fornitori - dare avere + 10.000 3.000 2.000 2.000 2.000 Se in cassa registro 2.000 in avere, per forza in debiti vs fornitori registro 2.000 in dare, perché dare = avere sempre. Passiamo al libro giornale: LIBRO GIORNALE nr. data mastro descrizione dare avere 1 01/01/04 CASSA capitale iniziale 10.000 2 01/01/04 CAPITALE NETTO capitale iniziale 10.000 3 02/01/04 CASSA acquisto attrezzature in contanti 3.000 4 02/01/04 ATTREZZATURE acquisto attrezzature in contanti 3.000 5 03/01/04 ATTREZZATURE acquisto attrezz. pagamento post. 2.000 6 03/01/04 DEBITI VS FORN. acquisto attrezz. pagamento post 2.000 7 03/02/04 CASSA pagamento attrezzatura 2.000 8 03/02/04 DEBITI VS FORN. pagamento attrezzatura 2.000 Finora abbiamo registrato sul libro giornale fatti aziendali che riguardano lo stato patrimoniale. Ora registriamo l'acquisto delle merce per 500 € e la sua successiva vendita per 700 €, che sono operazioni che riguardano il conto economico. cassa + dare avere - merci c/acquisto + dare avere - merci c/vendita dare avere + 10.000 700 3.000 2.000 500 500 700 7 + dare conto economico avere - COSTI: merci c/acquisti manodopera spese di gestione interessi passivi affitti passivi ammortamenti perdite presunte su crediti RICAVI: merci c/vendite interessi attivi affitti attivi ... L’utile d’esercizio viene calcolato secondo le norme previste dal Codice Civile. Le eventuali differenze che riguardano gli ammortamenti e le perdite presunte su crediti, calcolati secondo le regole del Ministero delle Finanze vengono prese in considerazione nel Mod. 760/a IVA IVA significa Imposta sul Valore Aggiunto. A ogni passaggio un prodotto aumenta di valore (ossia di prezzo) questo è il Valore Aggiunto. L’imposta sul valore aggiunto che attualmente è per la maggior parte dei beni e servizi del 20%. Questa percentuale non può essere aumentata a causa del patto di stabilità. Se venisse aumentata aumenterebbe l’inflazione. CORRISPETTIVO è il prezzo di vendita al dettaglio di un prodotto/merce( già comprensivo di IVA). Corrispettivo : 100 x 1,20 = imponibile + IVA al 20%. Se si vuole ricavare l‘imponibile partendo dal corrispettivo 150, l'imponibile sarà: 150:120x100=125 L'IVA è entrata in vigore nel 1972 con il DPR 633/72 e successive modificazioni. Esistono dei casi in cui non si paga l'IVA, ad esempio le operazioni esenti, come per esempio le spese funebri, attività nel campo della formazione e della sanità (art. 10). Alcuni beni hanno un'aliquota ridotta, come per esempio certi alimentari. Le esportazioni sono pure non imponibili IVA art. 8, mentre per le merci importate si paga l'IVA alla Dogana in entrata. Esportazione di beni: non imponibile in base all'art. 8. Esportazione di servizi: non imponibile in base all'art. 9. Il Porto Franco è una zona extradoganale, nel senso che solo quando la merce esce per entrare nel territorio nazionale, si compila la bolla doganale e si paga l'IVA. Finché le merci restano nel Porto Franco è come se non fossero entrate in Italia. Quindi possono transitare verso altri porti senza complicazioni burocratiche. FATTURA DI ACQUISTO Vediamo come registrare una fattura con IVA nel caso di una FATTURA DI ACQUISTO. L'azienda acquista una merce e dovrà pagare al fornitore un totale comprensivo di IVA, ma nel mastro MERCI C/ACQUISTI va registrato solo l'imponibile, mentre l'IVA va registrata nel mastro IVA NS CREDITO. Ossia l’azienda paga l'IVA al fornitore, il quale dovrà versarlo allo Stato dedotta l’Iva sui suoi acquisti. Poniamo che la merci costi 120 €, avremo quindi un imponibile di 100 e un'Iva di 20. 10 merci c/acquisti + dare avere - debiti vs fornitori - dare avere + IVA ns credito + dare avere - 100 120 20 Il pagamento verrà così registrato: cassa + dare avere - debiti vs. fornitori - dare avere + 120 120 120 LIBRO GIORNALE nr. data mastro descrizione dare avere 1 02/02/04 merci c/acquisti acquisto merci 100 2 02/02/04 debiti vs fornitori acquisto merci 120 3 02/02/04 IVA ns credito acquisto merci 20 4 02/02/04 cassa Pagamento ft. N.5 120 5 02/02/04 debiti vs fornitori Pagamento ft.n.5 120 FATTURA DI VENDITA Vediamo ora il caso contrario, come registrare una fattura con IVA nel casi di una FATTURA DI VENDITA. L'azienda vende una merce e riceve dal cliente un totale comprensivo di IVA, ma nel mastro MERCI C/VENDITE va registrato solo l'imponibile, mentre l'IVA va registrata nel mastro IVA NS DEBITO. Ossia l’azienda incasserà l'IVA, e la verserà allo Stato essendo l’IVA un’imposta diretta. Poniamo che la merci costi 240 €, avremo quindi un imponibile di 200 e un'Iva di 40. merci c/vendite dare avere + crediti vs clienti + dare avere - IVA ns debito - dare avere + 200 240 40 Se la fattura viene pagata subito, bisogna coinvolgere anche il mastro cassa: cassa + dare avere - crediti vs clienti + dare avere - 240 240 240 11 LIBRO GIORNALE nr. data mastro descrizione dare avere 1 02/02/04 merci c/vendita vendita merci 200 2 02/02/04 crediti vs clienti vendita merci 240 3 02/02/04 IVA ns debito vendita merci 40 4 02/02/04 cassa Incasso ft. n. 6 240 5 02/02/04 crediti vs clienti Incasso ft. n.6 240 I mastri IVA ns debito e IVA ns credito, sono dei debiti e dei crediti e quindi riguardano lo stato patrimoniale (non sono costi o ricavi!!!!!!!) La legge prevede che si abbiano 60 gg. per registrare in contabilità le operazioni, i programmi prevedono la possibilità di modificare le registrazioni entro tale termine. Questa opportunità risulta molto utile in sede di riconciliazione bancaria. Possiamo aggiungere a margine ancora qualcosa sull'IVA. L’imponibilità dell’Iva decorre dal momento della emissione della fattura, anche nel caso di pagamenti a 30, o 60, o in certi casi a 120 gg. Può accadere che si debba versare l’IVA allo Stato prima del suo incasso. Ad un’azienda fornitrice di enti pubblici, che a volte pagano anche dopo anni, vedi per es. il settore sanità, viene data la facoltà di sospendere l'IVA, e pagarla solo al momento dell’effettivo incasso. I liberi professionisti, come notai, avvocati, commercialisti, possono emettere un documento che si chiama avviso di fattura e rilasciare la fattura quando vengono effettivamente pagati. UTILE DI ESERCIZIO Alla fine dell'esercizio bisogna determinare l'utile dell'esercizio. Il codice civile concede 4 mesi di tempo per convocare l’assemblea per l’approvazione del bilancio e la destinazione dell’utile di esercizio. I mastri riguardanti lo stato patrimoniale (fotografia) rimangono ovviamente invariati tra il 31/12 e l’1/1 dell’anno successivo. Vengono semplicemente chiusi e riaperti l'esercizio successivo per una necessità formale. Per formalità vengono archiviati e vengono aperti inalterati con lo stesso importo l’esercizio successivo. Fondamentale per determinare l'utile sono i mastri che riguardano i costi ed i ricavi. Dopo aver verificato che il dare sia uguale all'avere in tutti i mastri e sul libro giornale (Bilancio di verifica- lo fa il calcolatore), Rilevo le eccedenze di mastri che riguardano i costi ed i ricavi, ossia faccio le somme (lo fa il calcolatore): merci c/acquisti + dare avere - merci c/vendita dare avere + costo del lavoro + dare avere - ... + ... + 150.000 150.000 300.000 ... + ... + 300.000 ... + ... + 80.000 80.000 affitti attivi dare avere + affitti passivi + dare avere ammortamenti + dare avere - 20.000 ... 20.000 ... 25.000 25.000 ... 5.000 5.000 12 L'ultimo mastro l'utile(perdita) di esercizio, in questo caso, indica che in dare ci sono 54.000 €, quindi un RISULTATO ECONOMICO DI PERDITA d’esercizio. RATEI E RISCONTI All'inizio di un esercizio di competenza tutti i mastri sono a zero, o meglio quasi tutti, in quanto ci possono essere dei costi e dei ricavi che "sconfinano" da un esercizio all'altro. RICAVI DI COMPETENZA = RICAVI DI UN ESERCIZIO COSTI DI COMPETENZA = COSTI DI UN ESERCIZIO Come si fa a stabilire con esattezza quale è l'esercizio di competenza di questi ricavi e costi che sconfinano? RISCONTI ATTIVI Prendiamo l'esempio del pagamento anticipato il giorno 01/12/03 di un affitto passivo per sei mesi per 3.000 €. Il giorno 01/12/03 viene quindi effettuata la seguente registrazione: cassa + dare avere - affitti passivi + dare avere - 3.000 3.000 Ma il 31/12/03 si pone il problema di stabilire esattamente quali sono i costi di competenza dell'esercizio 2003. Bisogna calcolare quanto di quei 3.000 € riguarda il 2003 e quanto il 2004. e qui ci viene in soccorso l'ASSE TEMPORALE: 01/12/03 31/12/03 31/05/04 500 € 2.500 € 500 € sono costi di competenza del 2003; 2.500 € sono costi di competenza del 2004 (anche se tutti pagati nel 2003). Ossia 2.500 vanno tolti dal 2003 e in qualche modo trasferiti nel 2004. Per togliere 2.500 dagli affitti passivi (mastro 2003), li registriamo in avere, ma bisogna aprire un mastro che si chiama RISCONTI ATTIVI (nodo di fazzoletto), dove li scriveremo in dare, senza coinvolgere il mastro cassa!! cassa + dare avere - affitti passivi + dare avere - risconti attivi + dare avere - 3.000 3.000 2.500 2.500 Per il dogma che tutto va scritto due volte: una in dare e una in avere, se in affitti passivi 2.500 è registrato in avere, nel mastro risconti attivi 2.500 è registrato in dare. A fine esercizio vanno epilogati tutti i mastri che riguardano i costi e i ricavi di quell'esercizio, ossia i mastri che riguardano il conto economico, e tra questi anche gli affitti passivi di competenza (3.000 – 2.500). Come epilogare il mastro affitti passivi? Scrivendo la differenza, in questo caso dare - avere, in avere, per annullare il mastro. Avendo aggiunto, in questo caso 500, in avere, nel mastro conto economico bisogna scrivere in dare. Vediamo: 15 affitti passivi + dare avere - conto economico + dare avere - 3.000 2.500 500 500 3.000 A questo punto il mastro risconti attivi rimane aperto (Stato Patrimoniale) per ricordare che nell'esercizio successivo ha sconfinato dal precedente un affitto passivo (credito di servizi per 2.500). Esso verrà epilogato, scrivendo in avere 2.500 e per contropartita verrà aperto il mastro affitti passivi (2004) per l'esercizio successivo, dove la cifra verrà scritta in dare (scrittura del 1/1/2004: risconti attivi + dare avere - affitti passivi 2004 + dare avere - 2.500 2.500 2.500 RISCONTI PASSIVI Prendiamo l'esempio (contrario) dell'incasso anticipato il giorno 01/12/03 di un affitto attivo per sei mesi per 3.000 €. Il giorno 01/12/03 viene quindi effettuata la seguente registrazione: cassa + dare avere - affitti attivi + dare avere - 3.000 3.000 Ma il 31/12/03 si pone il problema di stabilire esattamente quali sono i ricavi di competenza dell'esercizio 2003. Bisogna calcolare quanto di quei 3.000 € riguarda il 2003 e quanto il 2004. e qui ci viene in soccorso l'ASSE TEMPORALE: 01/12/03 31/12/03 31/05/04 500 € 2.500 € 500 € sono ricavi di competenza del 2003; 2.500 € sono ricavi di competenza del 2004. Ossia 2.500 vanno tolti dal 2003 e in qualche modo messi nel 2004. Per togliere 2.500 dagli affitti attivi li scriviamo in dare, ma bisogna aprire un nuovo mastro che si chiama RISCONTI PASSIVI dove vanno registrati in avere, senza coinvolgere il mastro cassa!! cassa + dare avere - affitti attivi + dare avere - risconti passivi + dare avere - 3.000 2.500 3.000 2.500 Per il dogma che tutto va scritto due volte: una in dare e una in avere, se in affitti attivi 2.500 è registrato in dare, nel mastro risconti passivi 2.500 è registrato in avere. A fine esercizio vanno epilogati tutti i mastri che riguardano i costi e i ricavi di quell'esercizio e tra questi anche gli affitti attivi di competenza. 16 Come epilogare il mastro affitti attivi? Scrivendo la differenza, in questo caso avere - dare, in dare, per annullare il mastro. Avendo aggiunto, in questo caso 500, in dare, nel mastro conto economico bisogna scrivere in avere. Vediamo: affitti attivi -dare avere + conto economico + dare avere - 2.500 500 3.000 500 3.000 A questo punto il mastro risconti passivi rimane aperto per ricordare che nell'esercizio successivo ha sconfinato dal precedente un affitto attivo. Esso verrà epilogato, scrivendo in dare 2.500 e per contropartita verrà aperto il mastro affitti attivi per l'esercizio successivo, dove la cifra verrà scritta in avere: risconti passivi + dare avere - affitti attivi 2004 dare avere + 2.500 2.500 2.500 La rettifica di un costo anticipato è un risconto attivo. (se in dare è sempre attivo) La rettifica di un ricavo anticipato è un risconto passivo (se in avere è sempre passivo). I mastri risconti attivi e risconti passivi servono per ricordare (nodo di fazzoletto) che un costo e un ricavo hanno sconfinato dall'esercizio precedente. RATEI PASSIVI Prendiamo l'esempio del pagamento posticipato il giorno 01/05/04 di un affitto passivo per sei mesi per 3.000 €: cioè il 01/05/04 viene pagato un affitto passivo per il periodo dal 01/12/03 al 31/05/04 Il giorno 01/12/03 non viene effettuata alcuna registrazione, perché de facto non accade nulla, la cassa non viene toccata. Ma il 31/12/03 si pone il problema di stabilire esattamente quali sono i costi di competenza dell'esercizio 2003. Bisogna calcolare quanto di quei 3.000 € riguarda il 2003 e quanto il 2004. e qui ci viene in soccorso l'ASSE TEMPORALE: 01/12/03 31/12/03 31/05/04 500 € 2.500 € 500 € sono costi di competenza del 2003; 2.500 € saranno costi di competenza del 2004 che ora non ci riguardano. Quindi per ora 500 vanno in dare nel mastro affitti passivi 2003 essendo un costo di competenza 2003, ma per contropartita vanno scritti in avere in un nuovo mastro che si chiama RATEI PASSIVI (nodo di fazzoletto) affitti passivi 2003 + dare avere - ratei passivi + dare avere - 500 500 17 attrezzature + dare avere - f.do ammortamento - dare avere + 20.000 8.000 8.000 8.000 La differenza tra dare e avere del mastro attrezzature mi dà il valore contabile attuale dell'attrezzatura: 12.000 €. Il prezzo di vendita è 15.000 Per la vendita sono coinvolti tre mastri: crediti vs clienti, attrezzature e Iva ns debito: crediti vs clienti + dare avere - attrezzature + dare avere - iva ns debito + dare avere - 18.000 20.000 8.000 15.000 3.000 Venduta l'attrezzatura, questa non c’è piu’ e devo fare in modo che anche il mastro risulti 0, ma in questo caso dare ≠ avere, ossia la somma dell’importo che è stata accantonata come risultava dal fondo ammortamento e del ricavo della vendita dell'attrezzatura è superiore al costo storico dell'attrezzatura. attrezzatura + dare avere - 20.000 8.000 15.000 23.000 Non essendoci piu’ l’attrezzatura devo fare in modo che anche il mastro si azzeri, aggiungendo in dare la differenza tra avere e dare (3.000), ma devo aprire un nuovo mastro che chiamo PLUSVALENZE dove per contropartita registro 3.000 in avere: attrezzature + dare avere - plusvalenze dare avere + 20.000 3.000 8.000 15.000 3.000 Cos'è una PLUSVALENZA? È un ricavo straordinario, dovuto a un errore di valutazione degli ammortamenti negli esercizi precedenti e per questo viene chiamato RICAVO STRAORDINARIO o extracaratteristico (non può essere confrontato con gli altri ricavi dell’esercizio. A fine esercizio essendo comunque un ricavo chiudo il mastro plusvalenze e mando questo ricavo nel conto economico: 20 plusvalenze - dare avere + conto economico + dare avere - 3.000 3.000 3.000 MINUSVALENZE Poniamo ora che la stessa attrezzatura con il costo storico di 20.000 €, con il valore contabile attuale di 12.000 € e quindi con un fondo ammortamento di 8.000 € venga venduta a 6.000 € + iva deducibile al 20%. attrezzature + dare avere - f.do ammortamento dare avere + 20.000 8.000 Come nel caso precedente va eliminato il mastro fondo ammortamento facendolo confluire al mastro attrezzature: attrezzature + dare avere - f.do ammortamento -dare avere + 20.000 8.000 8.000 8.000 Ora vendiamo l'attrezzatura a 6.000 € + iva deducibile al 20%. Per la vendita sono coinvolti tre mastri: crediti vs clienti, attrezzature e Iva ns debito: crediti vs clienti + dare avere - attrezzature + dare avere - iva ns debito - dare avere + 7.200 20.000 8.000 6.000 1.200 Venduta l'attrezzatura il mastro dovrebbe azzerarsi, ma in questo caso dare ≠ avere, ossia l’importo che è stata accantonato come fondo ammortamento e del ricavo della vendita dell'attrezzatura è inferiore al costo storico dell'attrezzatura. attrezzatura + dare avere - 20.000 8.000 6.000 14.000 Azzero il mastro attrezzature aggiungendo in avere la differenza tra dare e avere (6.000), ma per il dogma D=A devo aprire un nuovo mastro che chiamo MINUSVALENZE (costo) dove per contropartita registro 6.000 in dare: 21 attrezzature + dare avere - minusvalenze + dare avere - 20.000 8.000 6.000 6.000 6.000 Cos'è una MINUSVALENZA? È un costo inaspettato, dovuto a un errore di valutazione degli ammortamenti negli esercizi precedenti e per questo viene chiamato COSTO STRAORDINARIO. A fine esercizio epilogo il mastro minusvalenze e mando questo costo nel conto economico: plusvalenze + dare avere - conto economico + dare avere - 6.000 6.000 6.000 MERCI: RIMANENZE FINALI - RIMANENZE INIZIALI Alla fine di un esercizio di competenza epilogo tutti i mastri e anche quello delle merci c/acquisti e lo mando nel conto economico: merci c/acquisti + dare avere - conto economico + dare avere - 200.000 200.000 200.000 altri costi ricavi Però alla fine dell'esercizio rimangono delle merci invendute, ossia le merci al 31/12/03, che il giorno successivo, 1/1/04, sono le stesse e vengono definite RIMANENZE INIZIALI dell’esercizio 2004. Sono un'ATTIVITA' e quindi vengono registrate in dare come Stato Patrimoniale: merci al 31/12/03 + dare avere - merci al 1/1/04 + dare avere - 2.000 2.000 Nell'esercizio 2004 vengono acquistate e vendute merci e il tutto viene registrato nei rispettivi mastri: merci c/acquisti e merci c/vendite di competenza del 2004. È ovvio che vengono materialmente vendute pure quelle merci acquistate nel 2003, che non erano state vendute nel 2003. Tuttavia, il mastro merci al 1/1/04, le rimanenze iniziali, rimane aperto e "in sospeso" fino al termine dell'esercizio. Il 31/12/04 o prima durante l’esercizio il mastro Rimanenze Iniziali va chiuso e mandato nel conto economico: merci al 1/1/04 + dare avere - conto economico 04 + dare avere - R. I. R. I. merci c/aqcuisti R. I. 22
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