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Schemi sul Risorgimento italiano, Sintesi del corso di Storia

Il Risorgimento italiano: la situazione storico-politica dell'italia nel periodo del Risorgimento. Cavour e l'unità d'Italia.

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

In vendita dal 24/05/2016

Alecs86
Alecs86 🇮🇹

4.6

(37)

30 documenti

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Scarica Schemi sul Risorgimento italiano e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! 1 Decennio di preparazione Nell’ottocento, durante la Restaurazione, cresce la consapevolezza che l’Italia sia una nazione senza stato: si è consapevoli della propria identità ma si è privi di un’unità politica. Al nord Nel lombardo-veneto dominano gli austriaci: la loro politica doganale e l’avido sistema fiscale austriaco, affossano l’economia del nord. La dominazione straniera e l’assolutismo monarchico erano gli elementi frenanti dello sviluppo economico della penisola italiana. Al sud I Borbone non modernizzano l’agricoltura e il meridione rimane notevolmente arretrato sia dal punto di vista sociale che da quello economico. In Piemonte Nel regno sabaudo, si aveva l’unica eccezione positiva: Cavour¹ aveva promosso riforme economiche e sociali importanti sia per l’agricoltura che nell’industria siderurgica/meccanica, che nei trasporti. C’era il progetto di unire l’Italia sotto la monarchia liberale dei Savoia: Cavour così si allea con Napoleone III con un patto segreto (1858), col quale i francesi si impegnavano a intervenire militarmente a sostegno dei piemontesi, in caso di aggressione austriaca; il Piemonte però, avrebbe dovuto cedere Nizza e la Savoia alla Francia. ¹ Ma chi era Cavour?Era un importante statista e politico: nel 1852 e diventa Primo ministro del Regno di Savoia. Egli si assicura l’appoggio di Francia e Gran Bretagna per favorire l’unità nazionale, partecipando alla Guerra di Crimea contro i russi. 2 L’azione dei democratici si intensifica con Mazzini, secondo il quale l’Italia era pronta ad esplodere e non era necessario l’intervento straniero per ottenere l’indipendenza. La crisi del movimento democratico …Ma le posizioni di Mazzini suscitano critiche tra i democratici del socialismo risorgimentale, che ritenevano che l’azione rivoluzionaria, avrebbe dovuto ottenere l’appoggio delle masse contadine attraverso una riforma agraria antiborghese. Alla fine comunque, fu Mazzini a far prevalere la propria tesi. Le guerre per l’indipendenza e l’Unità Le guerra per l’indipendenza… L’Austria favorì all’ultimo momento - dato che sembravano destinati a fallire - i piani di Cavour, dichiarando guerra al Piemonte nel 1859²: Napoleone così, entrò in guerra con i piemontesi (Seconda guerra d’indipendenza). In Italia centrale, questi successi (in particolare vanno ricordate le battaglie perse dagli austriaci come la disfatta di San Martino e Solferino), portarono alla nascita di governi provvisori filopiemontesi. Subito dopo i successi franco-piemontesi, Napoleone III firmò in gran segreto, l’Armistizio di Villafranca tra Austria e Francia, che non teneva conto delle aspirazioni dei patrioti italiani. Il Regno sabaudo comunque otteneva la Lombardia, la Toscana e l’Emilia Romagna, mentre negli stati dell’Italia centrale, tornavano i sovrani spodestati. Cavour però deluso, si dimise da Primo Ministro. Ma le difficoltà di Napoleone III di giustificare davanti all’opinione pubblica la partecipazione alla guerra prima, e l’averla interrotta poi - quindi senza poter richiedere Nizza e la Savoia -, furono molte. Cavour richiamato al governo nel 1860, sfruttò questa occasione offrendo a Napoleone III Nizza e la Savoia in cambio degli stati dell’Italia centrale: era stato fatto un grande passo verso l’unità d’Italia.
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