Scarica Abitare l'invecchiamento e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! R. DELUIGI ABITARE L’INVECCHIAMENTO Itinerari pedagogici tra cura e progetto INVECCHIAMENTO E AMPLIAMENTO SPERANZA DI VITA Poter invecchiare bene (contestualizzazione delle condizioni) Voler invecchiare bene (in direzione dello sviluppo continuo) Saper invecchiare bene (formazione e autoformazione) Dover invecchiare bene (per essere un elemento significativo entro i legami interpersonali, per arricchire il capitale sociale) PER L’INVECCHIAMENTO ATTIVO… Coltivazione della dimensione riflessiva e … Crescente apertura alle esperienze (di là da quelle routinanti… ma non è facile deviare dai vecchi schemi) Crescente consapevolezza del presente (anche questo non è facile, occorre confrontarsi con il vissuto e con gli altri) La fiducia nell’organismo (questo è il punto più critico da promuovere, stanti le problematiche fisiche) Insomma, il processo del buon invecchiamento richiede flessibilità e disponibilità al cambiamento, senza contare che il contesto ha un ruolo cruciale… I SISTEMI AMBIENTALI DI INTERAZIONE SECONDO BRONFENBRENNER Microsistema: in esso si svolgono le relazioni tra il soggetto e le persone a lui più vicine Mesosistema: passaggio dalla rete di supporto familiare/amicale a rete di aiuto professionale e formale Esosistema: in esso si hanno interazioni con le istituzioni a livello più generale (scarsa dimestichezza da parte dell’anziano) Macrosistemi: la cultura e le sue variazioni (difficoltà ad integrare quest’ultime) IL PENSIONAMENTO … E i cambiamenti che esso induce: Sul piano del sé (rimettersi in discussione) Sul piano del noi ristretto (famiglia e amici) Sul piano del noi allargato (cittadinanza) L’INVECCHIAMENTO ATTIVO: SVILUPPI E SFIDE IN CORSO La centralità della tecnologia (per connettersi, raccontarsi – digital storytelling, informarsi, comunicare, acquistare, consultare, ecc.) Il problema del digital divide DALL’INVECCHIAMENTO ATTIVO ALL’ANZIANO FRAGILE L’anziano che ha problemi di autonomia e salute e ha bisogno di cura pone interrogativi e sfide: a se stesso (deve rivedere il proprio sé, da attivo a passivo, da indipendente a dipendente, deve riprogettare e riprogettarsi…) ai familiari (poiché devono ristrutturare in modo diverso il rapporto) ai caregivers (spesso familiari non formati) e careworkers (professionisti) ai servizi sociali, assistenziali, sanitari a tutto il tessuto sociale territoriale. DALL’INVECCHIAMENTO ATTIVO ALL’ANZIANO FRAGILE Le residenze per anziani (la rilevanza dei luoghi, delle strutture, del posizionamento, della loro integrazione con il territorio) e l’empowerment Le badanti e il problema degli orfani bianchi GLI ANZIANI E LA COSTRUZIONE DI COMUNITÀ ACCOGLIENTI Le forme dell’abitare condiviso Condominio solidale: particolare esperienza abitativa rappresentata dalla cooperazione tra nuclei familiari che, pur abitando in residenze abituali, possono condividere tempi comuni quotidiani e attività Comunità territoriali: realtà in cui le relazioni solidali si sviluppano tar persone residenti in una stessa area territoriale (quartiere, ecc.) ma non necessariamente nello stesso edificio. Struttura di co-housing: realtà abitativa in cui i residenti, pur vivendo in appartamenti autonomi, condividono spazi comuni per attività variabili. Ecovillaggi: strutture complesse di tipo comunitario, improntate all’eco-friendly, che possono prevedere forme di co-residenza e co-abitazione. GLI ANZIANI E LA COSTRUZIONE DI COMUNITÀ ACCOGLIENTI Universal design: è una pratica di costruzione che mira a un approccio olistico e integrato della progettazione, in vista della predisposizione di edifici, prodotti e ambienti accessibili alle persone (non solo anziani e disabili), attraverso architettura, design urbano, sistemi di controllo per l’ambiente e nuove tecnologie.