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Bruno munari fantasia, Dispense di Strumenti Dell'immagine E Del Suono

riassunto completo del libro Fantasia di B. Munari

Tipologia: Dispense

2015/2016
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Caricato il 12/10/2016

BARBARA.CONTI
BARBARA.CONTI 🇮🇹

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Scarica Bruno munari fantasia e più Dispense in PDF di Strumenti Dell'immagine E Del Suono solo su Docsity! Bruno Munari Fantasia La biografia Nel 1945 comincia la sua serie di libri per bambini che, pensati per il figlio Alberto, vengono poi tradotti in tutto il mondo. A partire dagli anni Settanta approfondisce i suoi interessi in ambito didattico e contribuisce al rinnovamento teorico e pratico dell’insegnamento artistico. Nel 1977 realizza il primo Laboratorio per l’infanzia alla Pinacoteca di Brera. Opere MUNARI 1982 Macchina Aerea, 1930-1971, Danese, Milano LEA Bruno Munari X430)="wvilJkuM \N2utTuvw)Y/ Bruno Munari, Ritratto di Mafioso, collezione privata, Parma Bruno Munari, Tempera su cartone, cm. 35 x 49, 5, collezione privata Milano Bruno Munari, Sedia per visite brevi (Singer), 1945-1991, produzione Zanotta | L'esposizione alla Galleria Blu Lucio Fontana — lo spaziale — e Bruno Munari — il perfettissimo — non hanno bi- sogno di presentazione. Si tratta di due artisti, di diverso tempe- ramento, che figurano tra i più geniali crea- tori di forme, colori e immagini del nostro tempo; di due personaggi di rinomanza e statura internazionali. Di singolare interesse ci sembra quindi que- sta Mostra che intende far conoscere al pub. blico degli appassionati alcune opere delle loro collezioni private. Si tratta di un mondo segreto che si rivela e di un succoso panorama di tendenze, gu- sto, cultura e passioni. LA GALLERIA BLU Le parole di Munari  Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch'io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.   Bruno Munari, Verbale scritto, 1992  Struttura montabile e smontabile in varie combinazioni. Abitacolo è una struttura abitabile, un supporto quasi invisibile per il proprio microcosmo. Pesa 51 chili e può portare anche venti persone.  Bruno Munari, Artista e designer, 1971  L'artista o l'operatore culturale di oggi, può aiutare la crescita culturale della collettività. Può preparare gli individui (a cominciare dai bambini) a difendersi dallo sfruttamento, a smascherare i furbi (invece di ammirarli o invidiarli), ad esprimersi con la massima libertà e creatività. Può continuare la tradizione invece che ripeterla stancamente. Una spiegazione molto esauriente annullerebbe la funzione dell'oggetto creato invece per stimolare la fantasia. il più grande ostacolo alla comprensione di un'opera d'arte è quello di voler capire. La rivoluzione va fatta senza che nessuno se ne accorga.  (...) nella realtà, tutti quelli che hanno la stessa apertura visiva e vedono il mondo nello stesso modo, non hanno osservazioni diverse da comunicarsi. Solo chi ha una apertura visiva diversa vede il mondo in un altro modo e può dare al prossimo una informazione tale da allargargli il suo campo visivo. Mescolate quindi i disegni, cambiate i colori degli occhi, abituiamoci a guardare il mondo con gli occhi degli altri. Bruno Munari, Guardiamoci negli occhi  C'è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri.   Bruno Munari, Fantasia, 1977  Non si tratta di rispondere subito e soltanto alla domanda Che cosa vuol dire? è necessario invece indagare su altri elementi che compongono l’opera d’arte: la materia con la quale prende corpo e si rende visibile l’immagine, la tecnica con la quale la materia è stata lavorata, le regole della composizione che danno qualità e suggestione all’oggetto.  In tal modo si arriverà gradualmente, soprattutto attraverso esperienze personali di rielaborazione e produzione concreta, a comprendere come si costruisce un messaggio visivo e quindi a capire e a gustare meglio non solo l’arte contemporanea, ma qualunque stile e qualunque tempo. Dal convegno Bruno Munari l’arte di vivere tra scienza e arte. Munari in azione Triennale, 22/23 ottobre 1999 Il pensiero progettante e creativo, Piero Bertolini Vicinanza tra esperienza artistica ed educativa. Sono esperienze non sovrapposte, ma in relazione dialettica. L’arte può essere educativa, ma le due esperienze insieme, pur nella loro autonomia hanno la capacità emblematica di chiarire un certo modo di intendere l’uomo. È un modo di intenderlo non come qualcosa di già dato, ma qualcosa che si realizza in un continuo processo.  La creatività è la capacità di combinare dati e informazioni in modo altri, diversi da quelli consueti. La creatività è la capacità di superare un già dato verso un possibile.  Pensare in modo progettante è il modo più convincente di affermare la nostra libertà ed autonomia.  L’esperienza artistica è il luogo privilegiato, in cui avvengono continue contaminazioni.  L’esperienza educativa è centrata sempre sulla prospettiva del cambiamento, deve stimolare verso un futuro possibile. Il laboratorio per bambini a Brera, 1977  Il museo non è più un luogo riservato agli specialisti, ma il museo questo deposito di memoria collettiva, questa banca di oggetti, questo luogo di conoscenza dell’evoluzione della natura e dell’uomo è uno strumento di comunicazione di massa e di presa di coscienza poco esplorato.  Riappropriazione pubblica dei beni culturali. Il laboratorio per bambini a Brera, 1977  Se si gioca da bambini con l’opera d’arte tra vent’anni si avrà un pubblico diverso, che guarderà all’opera d’arte non solo sotto il “cosa vuol dire” bensì conoscendone tutti gli aspetti costruttivi, giocando, da bambini. (Munari) Proposte contenute nel testo Fantasia  Cambio del luogo (se Milano avesse il mare)  Cambio di funzione (bicchiere porta fiori)  Cambio di moto (lumaca che corre)  Cambio di dimensione (Pop Art)  Elementi diversi in un unico corpo (orribile mostro) Stimolazione alla creatività (da Fantasia)  L’individuo creativo è quindi in continua evoluzione e le sue possibilità creative nascono dal continuo aggiornamento e dall’allargamento della conoscenza in ogni campo. Stimolazione alla creatività (da Fantasia)  Una persona creativa prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con la comunità. Una persona non creativa è spesso un individualista ostinato nell’opporre le proprie idee a quelle degli altri individualisti.  Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche non cronologiche o tipologiche, mette in relazione settori disciplinari normalmente distanti, ma che per Munari rappresentano solo momenti diversi di un'unica attività progettuale .  La mostra nasce da un approfondito lavoro di ricerca e da un progetto affinato nel corso degli anni.  Accanto alle opere più note - come i progetti di allestimenti degli anni Quaranta e Cinquanta, gli interventi artistici in opere di architettura tra i Cinquanta e Sessanta, i progetti di grafica, la collaborazione con alcune delle realtà più significative per la cultura italiana del dopoguerra (Einaudi, La Rinascente, Olivetti e Danese) - ed evidenziando il particolarissimo metodo progettuale, vero denominatore comune della sua multiforme attività, l'esposizione sottolinea anche alcuni aspetti meno indagati dell'opera di Munari, tra cui il rapporto con il mondo dell'architettura e la sua collaborazione praticamente ininterrotta con molte delle riviste italiane dedicate al progetto, alla comunicazione e all'arte Bruno Munari, Alta tensione, 1991 Laboratori che variano ogni settimana  Manipolazione guidata: plasmare, manipolare, impastare, schiacciare, arrotolare, appiccicare i pezzi, fare per poi disfare…Una gestualità primitiva, ancestrale, legata a gesti lontani, ad azioni primordiali. Gesti intelligenti come ricerca attiva tra le intenzioni dell’azione e la realtà. Laboratori proposti:  Colori e trasparenze in forma di libro: … ma un libro senza testo è ancora un libro? Sì, perché comunica attraverso i sensi. E’ un’idea di Bruno Munari. Carte lisce o granulose, leggere, colorate, trasparenti. Libri leggeri e trasparenti, libri da tessere.  Disegnare la natura per capire la natura: la nervatura delle foglie, la disposizione dei canali principali e di quelli minori, individuarne le due reti .C’è un modo di copiare la natura e c’è un modo di capire la natura. L’evoluzione delle forme per comprendere il mondo in cui viviamo.  Cinque, sei, sette sensi: nei libri di scienze ne vengono elencati solo cinque … e il sesto senso, chi lo ha mai sperimentato? In laboratorio per ampliare la conoscenza multisensoriale ed intersensoriale, per conoscere e riconoscere materiali e azioni possibili. Texture: invenzione o scoperta?: “ognuno vede ciò che sa”, per scoprire ed inventare le superfici delle cose. La tecnica del frottage per reinventare le infinite superfici.Si gioca con le tracce dei propri gesti.  La forma e i formati: un percorso di sensibilizzazione verso il riconoscimento e la percezione della forma alla ricerca del rapporto tra il disegno ed il formato che lo contiene. Un itinerario tra la bi e la tridimensionalità per accostarsi all’insolito per elaborare punti di vista sempre diversi.
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