Scarica Caso clinico piede diabetico e più Esercizi in PDF di Anatomia Patologica solo su Docsity! Report di tirocinio CASO CLINICO PIEDE DIABETICO ESPERIENZA REDATTA DA MESIC ZEHRA. Presentazione caso clinico Caso di paziente di 79 anni, presentatosi per comparsa di necrosi del primo dito del piede destro secondaria ad Arteriopatia Cronica Ostruttiva agli arti inferiori in IV stato. Si ricovera per gli accertamenti del caso. Il paziente ha eseguito un’angioplastica dell’arteria poplitea con l’inserimento di stent all’arto inferiore destro. All’anamnesi medica il paziente è affetto da pluripatologie tra cui: dislipidemia, diabete mellito di tipo 2, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica cronica, fibrillazione atriale e BPCO; è portatore di Pacemaker, nega allergie. All’accertamento infermieristico il paziente mi riferisce di vivere con la moglie ,in un appartamento al piano terra, esente da invalidità civile, usufruisce del servizio infermieristico domiciliare per le medicazioni. Paziente semi autonomo (ADL 4/6), tranquillo, orientato spazio tempo. Alla presa in carico si presenta emodinamicamente stabile, presenta una temperatura di 36.4°C. All’esame obiettivo il paziente presenta lesioni vascolari alla gamba destra, più precisamente una lesione di circa 7cm con fondo ricoperto di fibrina facilmente rimovibile, non dolente ne dolorabile. Margini della ferita sono rosei, ma è presente un arrossamento della cute circostante. Le estremità sono arrossate e fredde al tatto, necrosi del primo dito del piede dx. Assenti edemi bilaterali. Viene impostata terapia medica mirata alla patologia del paziente. Gestione del piede diabetico secondo letteratura Il Paziente preso in carico, presenta lesioni trofiche al piede destro (necrosi dell’alluce), quindi in reparto mi sono dedicata alla gestione ed educazione del piede diabetico in quanto è un problema rilevante per il paziente che incide negativamente sulla deambulazione del paziente, influendo sulla sua qualità di vita. Risulta quindi importante prevenire un ulteriore peggioramento.(Materiale didattico) Il piede diabetico, definito come : “piede con alterazioni anatomo -funzionali determinate dall’arteriopatia occlusiva periferica, dalla neuropatia diabetica, dalle infezioni, comprendente non solo il piede ulcerato o infetto, ma anche il piede privo di lesioni ma a rischio di ulcerazione” ( sito internet: il piede diabetico). E’ stata identificata la seguente scala di valutazione del rischio di ulcerazione: 1)Identificazione del paziente a rischio Classe 0: assenza di rischio di ulcerazione, quando il paziente non ha segni di neuropatia sensitiva o motoria, in questi casi si propone una valutazione annuale delle complicanze Classe 1: rischio medio, in presenza esclusivamente di neuropatia sensitiva o motoria, è utile in questi casi un controllo semestrale Classe 2: rischio elevato, in presenza di deformità dei piedi o vasculopatia periferica, oltre ovviamente alla neuropatia, si consiglia un controllo ogni 3 mesi Classe 3: rischio altissimo di recidiva, quando è presente una pregressa amputazione o una pregressa ulcera, in questo caso è utile un controllo mensile 2)Regolare ispezione del piede e della calzatura