Scarica Classificazione peso e disturbi alimentari: BMI, Anoressia, Bulimia e DSM e più Dispense in PDF di Psicopatologia solo su Docsity! DISTURBI della Nutrizione e della CONDOTTA ALIMENTARE Prof. Flavio Feriozzi MD 1 Classificazione del peso per mezzo dell’indice di massa corporea BMI Weight classification 17 Underweight (anoressia) 18 Low-normal 20-25 Normal 26-30 Overweight 30-35 Obesity class 1 35-40 Obesity class 2 >40 Obesity class 3 “Morbid” BMI: Kg/altezza al quadrato 2 DSM IV - I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE ANORESSIA NERVOSA BULIMIA NERVOSA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARI NON ALTRIMENTI SPECIFICATO-EDNOS DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA (BED) (IN APPENDICE b) 5 5 DISTURBODELLA NUTRIZIONE E DELL’ALIMENTAZIONE – DSM 5 6 ANORESSIA NERVOSA BULEMIA NERVOSA DISTURBO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE NON ALTRIMENTI SPECIFICATO BINGE EATING DISORDER PICA DISTURBI DI RUMINAZIONE DISTURBI DA ASSUNZIONE DEL CIBO EVITANTE/RESTRITTIVO DISTURBI DELL’ELIMINAZIONE DSM 5 – Disturbo evitante restrittivo dell’assunzione del cibo 7 A. Disinteresse o evitamento di cibo con conseguenze: 1. Non raggiungimento o significativa perdita di peso 2. Carenza nutrizionale significativa 3. Dipendenza da nutrizione enterale da supplenti nutrizionali orali 4. Interferenze marcate con il funzionamento sociale B. Il disturbo non è meglio spiegato da mancanza di cibo a disposizione o da una pratica culturale Disturbi del comportamento alimentare DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL’ALIMENTAZIONE Anoressia dsm IV A. Rifiuto di mantenere il peso corporeoal di sopraal peso minimo per l’età e la statura (sotto 85% criterio peso) B. Paura d’ingrassare C. Vissuto del peso e della forma, sull’autostima o gravità dello stato attuale. D. Cessazione delle mestruazioni Tipo con sole restrizioni Tipo con abbuffate e condotte d’eliminazione ANORESSIA DSM 5 A. Restrizione delle calorie rispetto al fabbisogno che comporta un basso peso corporeo rispetto all’età, sesso, sviluppo, la salute fisica. Peso significativamente basso, cioè inferiore al minimo normale. B. Paura d’ingrassare o comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, nonostante sia basso. C. Immagine corporea o mancato riconoscimento della gravità dell’attuale peso corporeo D. È eliminato il criterio mestruazioni 10 Disturbi del comportamento alimentare nelle differenti Culture 1. USA: riduzione del problema dal 7,2% al 5,1% dal 1982/92 2. Canada: prevalenza 1% 3. Scozia: incremento del 5,3% del problema dal 1965/92 4. Danimarca: incremento dell’11% del problema dal 1977/86 5. Francia: non incrementi 6. Svizzera: incremento del 22% dal 1963/75 7. Russia: non considerata diagnosi 8. India: no problem, no activity 9. Pakistan: no anorexia, 0,3% bulemia 10. Egitto: Cairo/London 12%/22% 11. Israele: ebrei>arabi 12. Giappone: incremento del 200% dal 1976 al 1981 13. Cina: solo Bulemia a Shanghai, “no fat phobic anorexia” a Hong Kong 14. Malaysia: rara 15. Caraibi: 2,6/100.000 (come l’occidente) 11 Definizioni • Anoressia nervosa 1. preoccupazione del peso, che non diminuisce con il dimagrimento 2. Perdita di peso >15% 3. Inedia autoimposta, con possibile persistenza dell’appetito, 4. peculiari modalità di gestire il cibo, alla ricerca della magrezza 5. alterazione dello schema corporeo, amenorrea per 3 cicli. 6. Nessun disturbo organico conosciuto cui si possa attribuire il dimagrimento a) Con sola restrizione alimenti b) Con abbuffate e condotte di eliminazione • Bulemia nervosa 1. Attacchi di voglia di cibo, senza una vera fame (abbuffate), paura di perdere il controllo. alternati a 2. condotte compensatorie inappropriate (entrambe due volte la settimana per 3 mesi) 3. un sentimento di perdita, di malessere, paura d’ingrassare, in un’atmosfera di grande agitazione, talvolta con lotta cosciente contro la 4. compulsione all’assunzione del cibo, seguito da 5. dolore addominale, vomito autoindotto, sonno, isolamento, colpa, disgusto per sé stessi. a)Con condotte d’eliminazione b) Senza condotte di eliminazione12 Neurotrasmettitori e farmaci •Fenfluramina: riduce la durata del pasto ed rallenta notevolmente la velocità di assunzione del cibo •Stimoli orali: sono insufficienti per determinare la sazietà •Serotonina: favorisce la sazietà •Dopamina: basse dosi stimolano fame, alte dosi inibiscono •Pimozide (Orap): sopprime l’assunzione di saccarosio, mentre non sopprime l’alimentazione libera. •Neuropeptide Y (pancreatico) aumenta l’assunzione di acqua e cibo •Anfetamina: inibisce l’inizio dell’alimentazione ed aumenta la velocità dei pasti •Sistema oppioide: aumenta l’alimentazione indotta da stress •Colecistochinina (gastrointestinale) interagisce con l’ipotalamo: basse dosi riducono, il suo blocco aumenta. •Bombesina gastrica: inibisce l’alimentazione 15 Ipotesi Etiopatogenetiche dell’Anoressia 1. Esordio: dopo un periodo di deprivazione di cibo 2. Risposta di evitamento fobico da tensioni sessuali e di ruolo (Crisp 1967) 3. Fantasie di impregnazione orale, madri ambivalenti, padri calorosi e passivi 4. Difetto dello sviluppo cognitivo e percettivo (Bruch) causa alterazione dell’immagine corporea, e della percezione della fame, fatica, debolezza. 5. Stress psicologico causa un’alterazione ipotalamica con alterazioni delle mestruazioni. 6. Familiarità e coesistenza con disturbi affettivi 16 Anoressia Nervosa Eziologia • Psicologiche 1. Anoressia del lattante: cause relazionali 2. Età evolutiva: simbiosi con la madre 3. Risposta di controllo del cibo in opposizione al controllo esterno 4. Risposta di controllo al naturale sviluppo sessuale fisico e psicologico 5. Risposta di controllo, nei maschi gay, della differenziazione sessuale. • Culturali 1. Ideale di magrezza e di linea perfetta • Cause biologiche 1. Alterata percezione della sensazione di fame, freddo e fatica. 2. Alterazione degli oppioidi endogeni 3. Disturbo dell’immagine corporea • Etologiche: 1. Negli animali un pinzettamento della coda produce iperalimentazione, l’immobilizzazione produce invece l’anoressia. 17 Bulemia nervosa, abbuffate (alimentazione compulsiva) a) Abbuffate: ingestione episodica, non controllata e rapida di grandi quantità in un breve periodo di tempo. b) Abbuffate patologiche: periodiche, associate a condotte abnormi, scarsa sensazione di sazietà, ma dolore adddominale, vomito auto indotto, sonno o interruzione sociale, uso di lassativi e diuretici. Sintomi depressivi e impulsività. c) Abbuffate patologiche in soggetti con precedente Anoressia Nervosa d) Abbuffate patologiche senza precedente Anoressia Nervosa e) Abbuffate con furto compulsivo di cibi o vesti, o gioielli 20 _— e) <—-riteri diagnostici per la bulimia nervosa
*«.. Ricorrenti episodi di abbuffate. Un episodio di
abbuffata @ caratterizzato da entrambi i seqguenti:
{1} Assunzione, in un periodo definito di tempo
(pP.es., un periodo di 2 ore), di una quantità «di
cibo significativamente maggiore di quello che la
maggior parte delle persone mangerebbe nello
stesso tempo e in circostanze simili.
(>?) Sensazione di perdere il controllo durante
l'episodio (p.es., sensazione di non riuscire a
smettere di mangiare o a controllare la quantità e
il tipo dii cibo che si sta mangiando)
B. Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie
per prevenire l’aumaento di peso, come vomito
autoindeotto; uso inappropriato di lassativi, diuretici,
enteroclisrmi, o altri farmaci; digiuno; o esercizio
fisico eccessivo
=. Sia le abbuffate sia le condotte compensatorie
inappropriate si manifestan in nnedia, almeno due
volte alla settimana per 3 mesi .
| TVolta la settimana per un mese DSM 5
ee 1 bien sati
sAaAnreraote.
D. l livelli di autostima sono im
dalla forma e dal peso del corpo
E. L'’'alterazione non si manifesta esclusivamente mel
corso di episodi di anoressia nervosa
Specificare il tipo:
Tipo con condotte di eliminazione: nell'episodio
attuale di bulirmia nervosa, il soggetto ha
presentato regolarmente episodi di vomito
autoindotto o uso inappropriato di lassativi,
diuretici o enteroclismmi.
Tipo senza condotte di eliminazione: mell’episodio
attuale di bulirmia nervosa il soggetto ha utilizzato
regolarmente altri comportamenti compensatori
inappropriati, quali il digiuno o l'esercizio fisico
eccessivo, ma non si dedica regolarmente al
vomito avutoindotto, all'uso inappropriato di 21
lassativi, diuretici o enteroclismi.
Etiopatogenesi e Psicopatologia della Bulemia •Patogenesi: dieta rigida abbuffata vomito alterata percezione della fame •Reazione di vergogna per le abbuffate •Precedenti disturbi affettivi •Possibile “dipendenza” •Possibile disturbo cronico dell’adattamento •Possibile reazione agli stress •Abbuffata come discontrollo degli impulsi •Abbuffata come depersonalizzazione •Possibile coesistenza di disturbo di personalità 22 Teme) COMPIicaziONI mediche della bulimia
nervosa
Aberrazioni
comportamentali
e fisiche Disturbi fisiologici
Abbuffate Dilatazione acuta dello stomaco -
shock
Vomito Ulcere esofagee — shock;
autoindotto disidratazione; alcalosi metabolica —
ipocloremia, ipopotassiemia,
debolezza, letargia; aritmie
cardiache — arresto cardiaco;
erosione dello smalto dentario/carie,
esposizione della polpa
Dilatazione delle Aumento dell’amilasemia
parotidi (vomito
autoindotto o
eccessiva
masticazione
di chewing-gum)
Uso Ipotensione, tachicardia, anomalie
di ipecacuana ECG, aumento degli enzimi epatici
em A diagnostici per il disturbo
ell'alilmentazione non altrimenti specificato
Questa categoria include quei disturbi dell’alimenta-
zione che non soddisfano i criteri di alcuno specifico
disturbo dell’alimentazione. Gli esempi includono:
1. Per le donne, sono soddisfatti tutti i criteri
dell’anoressia nervosa in presenza di un ciclo
mestruale regolare.
2. Sono soddisfatti tutti i criteri per l'anoressia nervosa
e, malgrado una significativa perdita di peso, il peso
attuale risulta nei limiti della norma.
3. Risultano soddisfatti tutti i criteri per la bulimia
nervosa, tranne per il fatto che le abbuffate e le
condotte compensatorie inappropriate hanno una
frequenza inferiore a 2 episodi alla settimana o una
durata inferiore a 3 mesi.
4. Un soggetto di peso normale che si dedica
regolarmente ad inappropriate condotte
compensatorie dopo aver ingerito piccole quantità di
cibo (p.es., autoinduzione di vomito dopo aver
mangiato due biscotti).
5. Il soggetto ripetutamente mastica e sputa, senza
deglutirle, grandi quantità di cibo.
6. Disturbo da alimentazione incontrollata: ricorrenti
episodi di abbuffate in assenza di regolari condotte
compensatorie inappropriate tipiche della bulimiag
nervosa [si veda la Tab. 25-6].
N), ritori dii ricerca per il disturbo dial DSM IV
memtazionmn incontrollata
Episodi ricorremti di alimentazione incontrollata. Um
episodio di alirme mtazione incontrollata @&
caratterizzato dalla presemza di entrambi i seguenti
elementi:
(1) Assunzione, in un periodo definito di tempo
{pP.es., in un periodo di > ore), di un quantitativo
di cibo significativamente più abbondante di
quello che la maggior parte delle persome
mange rebbe in un sirmile periodo di tempo e im
simili circostanze.
(>) Sensazione di perdita diel controllo
sull’assunzione del cibo durante l'episodio ({p.es.,
sensazione di mon riuscire a smettere di
marntgiare, co di nan. riuscire a controllare la
dquamnmtità «e il tipo dii cibo che si sta mangiando)
ali episodi di alimentazione incontrollata soma
associati a tre
5 più) dei seguenti sintomi:
1) mangiare molto più rapidamente del normale
>} rmangjiiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni
3) mangiare grandi quantitativi di cibo anche se
nam ci si sente fisicamente affamati
+) rmangjiare da soli a causa diell'imbara=zzo per
quamto si sta ma andgiamdeio
5) sentirsi disgustato di se stesso, depresso, o
molto im colpa dopo le abbuffate
presente marcato disagio per la propria
lirmentazione incontrollata
sa condotta alimentare incontrollata si manifesta, im
media, almeno per > giormi alla settimana im um
vreriodiea di 6 rmesi.
Jeyta:- II rmeto de per @w"determimnare la frequenza @
iverso da quello usato per la bulirmia mervosa;
uture= ricerche cdlovrebbero determinare se il metodo
sre=feribile per individuare una frequenza-soeoglia sia
puello di contare il nurmero di qgiormi im cui
»=rificanmno abbuffate oppure quello di contare il
urie=ro di episodi di alimentazione incontrollata
’alimmentazione incontrollata non risulta asseciat
ilNnuso regolare di condotte compensatorie inap a
rate (pPp-_es., Uso di purganti, digiuno, eccessivo
s.=>rcizio fisico) e non si manifesta esclusivarmenmnte im
Criteri guida per il ricovero 1. Rapida perdita di peso (> del 35% in 6 mesi) 2. Perdita di forza e disfunzioni cognitive 3. Grave squilibrio elettrolitico (Ca<3.0 mEq/l o alterazioni ECG da deficit di K 4. Incoercibileassunzione di anoressizzanti, diuretici, lassativi 5. Vomito 6. Coesistenza di diabete mellito 7. Tendenze depressive suicidarie 8. Persistente abuso di sostanze 9. Fallimento di precedenti trattamenti 30 Binge Eating Disorder • B.E.D. è un pattern di recurrenti episo di di binge eating (alimentazione incontrollata) senza il comportamento compensatorio visto nella bulemia. • Binge eating episodes sono caraterizzati sia da consumi di grosse quantità di cibo sia da sentimenti di perdita di controllo. • La Prevalence stimata nelle populationi studiate sono 0.5-2%. Nei patienti in cura per problemi di peso può arrivare al 20%. 31 DSM-IV Diagnostic Criteria • Binge eating disorder (BED) • Ricorrenti episodi di Binge eating . • È presente una marcata sofferenza per il comportamento . • Il B.E.D. è associato con 3 o più dei seguenti sintomi: 1. Mangiare più rapidamente del normale 2. Mangiare fino a sentirsi fastidiosamente pieno 3. Mngiare grandi quantità di cibo quando non si ha fame 4. Mangiare da solo perchè imbarazzato dalla quantità di cibo che si mangia o dall’essere disgustato da se stesso, in colpa o depresso dopo aver mangiato. • Il B.E.D. deve accadere in media 1 volte la settimana per 3 mesi.DSM 5 • Il B.E.D non è associato con comportamenti compensatori regolari. 32