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Economia dei servizi - Il mercato elettrico, Appunti di Economia Dei Servizi E Delle Reti

Mercato elettrico, Caratteristiche del mercato elettrico, Modello A: pool, Modello B: bilaterale, Modello C: italiano, Dispacciamento di merito unconstrained, Dispacciamento di merito constrained, Approccio zonale, Approccio nodale.

Tipologia: Appunti

Pre 2010

Caricato il 28/12/2009

ElenaP
ElenaP 🇮🇹

4.3

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Scarica Economia dei servizi - Il mercato elettrico e più Appunti in PDF di Economia Dei Servizi E Delle Reti solo su Docsity! Mercato elettrico 1. Disegno del mercato Settore elettrico Nel settore elettrico le caratteristiche tecniche svolgono un ruolo decisivo nella scelta del disegno di mercato • Difficoltà nell’immagazzinare energia elettrica • Domanda inelastica al prezzo e varia con periodicità • Stabilità tensione e frequenza • Indisponibilità della generazione o della rete • Complessità generazione (rampe di carico, minimi di Potenza) • Infrastruttura condivisa congestioni Caratteristiche del mercato elettrico a) prodotti scambiati Mercato energia servizi di dispacciamento Operatori produttori e consumatori produttori e gestore della rete Prodotto energia per il consumo energia e potenza per - Risoluzione delle congestioni - Bilanciamento - Riserva di generazione Considereremo solo il mercato dell’energia ma è imp sapere l’esistenza di un secondo mercato parallelo nec per assicurare la continuità del servizio in casi eccezionali (eccesso di domanda, rottura di imp…) b)intervalli temporali • nel mercato dell’energia tutte le decisioni sono prese facendo riferimento a un preciso intervallo temporale • nel Mercato del Giorno Prima l’Unità di tempo è l’ ora: esso è quindi costituito dall’insieme di 24 mercati orari separati Modello A: pool La borsa è l’unico compratore per iproduttori e l’unico venditore perconsumatori Venditori: produttori, grossisti Acquirenti: consumatori, grossisti, distributori, produttori 1)L’operatore del mercato • raccoglie le offerte a vendere e ad acquistare (in prezzo e quantità) • utilizza un meccanismo di asta per determinare le offerte da accettare e il prezzo di mercato 2)L’esito del mercato (in assenza di vincoli di rete) determina il dispacciamento degli impianti di generazione e i prelievi dei consumatori Si costruisce la curva cumulata di D e O sommando le curva dei singoli produttori e acquirenti; l’intersezione di queste due curve di mkt determina il prezzo e la quantità di equilibrio 3)Regola di prezzo • non discriminatoria o prezzo uniforme: tutti i produttori e tutti gli acquirenti le cui offerte sono state accettate ricevono e pagano lo stesso prezzo che è pari al costo marginale di sistema (prezzo richiesto dall’impianto meno economico tra quelli chiamati a produrre) • discriminatoria o pay as bid: ciascun produttore e acquirente la cui offerta sia stata accettata rispettivamente riceve o paga il prezzo specificato nella propria offerta Modello B: bilaterale • Produttori e consumatori definiscono le transazioni su base bilaterale in modo autonomo e privato • Il gestore della rete viene notificato delle transazioni e le autorizza salvo vincoli di rete n transazioni n prezzi P1, P2 … n quantità Q1, Q2, … Se il mercato fosse perfettamente concorrenziale tutti i prezzi tenderebbero al MCP e la somma delle quantità alla MCQ Modello C: italiano (modello ibrido)  1) struttura Compravendita all’ingrosso dell’energia : • Nel sistema delle offerte: mercato organizzato o borsa dell’energia ad accesso facoltativo • Al di fuori del sistema delle offerte: sistema di scambi decentrati basati su contratti bilaterali tra operatori Trade-off tra esigenze di coordinamento e decentralizzazione • Privilegia relazioni bilaterali • Attribuisce a Gestore della Rete (TERNA) e Gestore del Mercato (GME) compiti coordinamento centralizzati 2)Borsa elettrica Mercato a termine gestito dal GME articolato in due • mercato dell’energia • mercato dei servizi di dispacciamento dove gli operatori negoziano diritti/impegni a prelevare ed immettere energia elettrica nella rete il giorno successivo Obiettivi • promuovere la concorrenza tra gli operatori nel breve • aumenta la trasparenza nelle transazioni • garantisce la sicurezza e l’affidabilità del sistema 3. Dispacciamento di merito constrained 1) Cause dell’esistenza di vincoli • Perdite di rete (precedentemente si era supposto che ) • Vincoli di trasmissione: La rete potrebbe non essere in grado di trasportare la MCQ definitaÈ necessario una rappresentazione della rete nella definizione l’equilibrio del mercato 2) Descrizione matematica introduco vincoli che tengono conto della Cp della rete di trasmissione: A)approccio zonalevincoli di flusso di potanza B)approccio nidale equazioni di power flow 3) Approccio nodale • I vincoli di uguaglianza rappresentano un bilancio di potenza ad ogni nodo n • Il vincolo di bilancio ad ogni nodo n pu ò portare ad avere prezzi nodali diversi. Ciascun operatore (acquirente o venditore) paga/riceve il prezzo nodale del nodo in cui immette/preleva energia  plus •Da un punto di tecnico impiega al meglio le risorse di trasmissione minus • Richiede l’impiego di algoritmi sofisticati • Difficile da fare comprendere ad operatori non tecnici 4) Approccio zonale 1) Una “linea” di trasmissione è congestionata se risulta saturato il limite di trasporto in potenza attiva Viene saturato il corrispondente vincolo di disuguaglianza 2) La rete è suddivisa in zone per ognuna delle quali è definito un limite di scambio con le altre aree scelto in modo tale che se lo scambio è minore del valore massimo non ci siano congestioni.Si esegue il mercato solo verificando che siano rispettati i vincoli di scambio tra le zone 3) Considerazioni legate alla sicurezza portano a considerare il funzionamento del sistema anche in condizioni di guasto:i limiti di flusso interzonale sono fissati considerando condizioni normali e un insieme predefinito di casi di guasto plus: • Semplifica la gestione della rete di trasmissione e non richiede l’impiego di algoritmi molto sofisticati • È un modo semplice di gestire la rete e quindi comprensibile dagli operatori non tecnici Minus: • Se la rete è molto magliata come è possibile definire le zone? E come variano i flussi tra le zone • Non è garantito un uso ottimale della rete 5) Esempio: due nodi 1) Problema: potenza richiesta dal N2>Cp rete di trasmissione Per eliminare il sovraccarico della linea riduco la produzione in G1 di 100 MW (impianto più efficiente ma appartenente al N1) e aumento la produzione più costosa in G2 in modo da soddisfare in loco la D che eccede i vincoli di potenza trasmissibile sulla rete Ottengo: Non è l’unica soluzione possibile ma è quella meno costosa (Posso pensare di ridurre anche la D di N2 di 100MW -in modo che non esista più il sovraccarico della rete- ma questa sol non massimizza il surplus collettivo) 2) Conseguenze: 1) Il limite di trasporto su una linea divide il mercato in due mercati diversi che hanno MCP diversi (per ogni nodo, in modo indipendente, si procede nell’assegnazione di De O cercando un punto di intersezione delle curve e utilizzando il criterio di merito fino l limite max) 2) Il generatore pi ù economico al nodo 1 è utilizzato per soddisfare il carico nel nodo 2 fino al limite fisico di trasporto(D di N1 comprende parte della D N2) 3) La domanda residua nel nodo 2 è soddisfatta localmente da un impianto non massimamente efficiente 4) le zone con necessità di importare en hanno p> ripatto a quelle che l producono (in Italia è il sud che avendo D>O vede p >) Il criterio di merito economico è seguito considerando i vincoli di potenz sulla rete di trasmissione: assegno potenza a produttore più economico e al consumatore piu conveniente fino al limite di trasporto poi uso domanda e offerta locali il criterio di merito deve sottostare ai vincoli di cp della rete 5) Congestioni Introducono cambiamenti nell’equilibrio del mercato 1) Da un prezzo unico a prezzi zonali (o nodali) diversi 2) Si modifica il dispacciamento nella produzione e nella domanda (quantità prodotte/consumate) 3) Cambia il bilancio economico dei diversi Operatori (prezzi pagati/ricevuti) L’impatto delle congestioni si può misurare in termini di variazione nel surplus degli operatori (a) di energia che deve essere redispacciata (b) (essendo diversi ora i prezzi nei due nodi l’espressione non si semplifica) a) rendita di congestione è La differenza tra quanto pagato dagli acquirenti e quanto ricevuto dai produttori (Ovvero Flusso sull’interconnessione congestionata per differenza zonale dei prezzi) La rendita di congestione è parte del benessere sociale E’ assegnata all’operatore della rete di trasmissione GME b) costo di congestione L’esistenza di una congestione produce una riduzione nell’efficienza del mercato o perdita di welfare: e Rappresenta il costo di utilizzare impianti più costosi poiché non è possibile trasportare potenza dalla zona più economica (detto costo di redispacciamento perché corrisponde al costo della produzione out-of-merit) Si N i iBj M j j BS PMCPPMCPSSS ⋅−⋅++= ∑∑ == 11
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