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Esercizi modello AS-AD, Esercizi di Macroeconomia

Esercizi caricati dalla professoressa

Tipologia: Esercizi

2022/2023

Caricato il 19/03/2024

laura-rossini-8
laura-rossini-8 🇮🇹

15 documenti

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Scarica Esercizi modello AS-AD e più Esercizi in PDF di Macroeconomia solo su Docsity! L’equilibrio macroeconomico di medio periodo. Il modello AS-AD Facciamo una premessa sulla espressione utilizzata per il tasso di disoccupazione. Assumiamo la seguente (estremamente semplificata) funzione di produzione: Y = AN, dove A indica la produttività unitaria del lavoro e X il numero di lavoratori occupati. Assumendo che ciascun lavoratore produca una unità di prodotto, la funzione di produzione si riduce a Y = N. Come sapete, il tasso di disoccupazione u è il rapporto tra numero di disoccupati (FL — N) e forza lavoro (FL). Scriviamo dunque: __FL-N _ N FLO FL ° Dalla funzione di produzione utilizzata, ricaviamo u=1— FL Apriamo ora il modello AS-AD iniziando dalla costruzione della funzione della offerta aggregata, la funzione AS La scheda AS si deriva dalla equazione dei salari W=P°F(u,z). (1) e dalla equazione dei prezzi P=(1+40)W. (2) Riscriviamo la (2) nel modo seguente: P = 3 (144) 0) Eguagliando le equazioni (2) e (3), ed esprimendo il tasso di disoccupazione nella Y . forma u=1-— 7 > otteniamo P= P*(1+4)F(1-Z,2) (4) La (4) è l’equazione della AS, nella quale il livello dei prezzi dipende dal livello del prodotto nazionale Y, e da alcuni dati: il livello atteso dei prezzi P*, il markup w, il fattore z della equazione dei salari. L'equilibrio che la funzione dell’offerta aggregata AS esprime si fonda su uno stesso livello del salario nominale che emerge dal mercato del lavoro e del salario nominale su cui le imprese fissano i prezzi. Dalla (4) risulta una relazione positiva tra livello dei prezzi e prodotto nazionale. La rappresentazione grafica della funzione dell’offerta aggregata (l’equazione (4)), è dunque una curva con inclinazione positiva. Spieghiamo questa inclinazione positiva. Un aumento del prodotto nazionale Y si associa ad un aumento della occupazione, dunque a una riduzione del tasso di disoccupazione. La riduzione del tasso di disoccupazione favorisce un aumento dei salari nominali, ma le imprese a loro volta aumentano proporzionalmente i prezzi. 7°) Consideriamo infine gli spostamenti della curva AD. Sappiamo che un intervento di politica economica dà luogo a un diverso punto di equilibrio IS-LM. La costruzione della curva AD e la sua equazione ci dicono che ad ogni spostamento delle curve IS e LM, dovuto a un intervento di politica economica, si associa uno spostamento della curva AD. Se, l’intervento di politica è espansivo — un aumento di G o un aumento di M - la AD si sposta verso destra. Se l’intervento è restrittivo, la curva AD si sposta verso sinistra. "Vj —> L’equilibrio di medio periodo del modello AS-AD Sottolineiamo innanzi tutto che uno stato di equilibrio di medio periodo implica ovviamente il soddisfacimento delle condizioni dell’equilibrio di breve periodo, dunque implica l’equilibrio di breve periodo. Il nostro obiettivo ora è spiegare come si determina e come si caratterizza il reddito di equilibrio di medio periodo Yy. Partiamo riscrivendo le nostre due equazioni: AS> P= P°(1+4)F(1-1,2) ®) AD> Y=YE,6m 0) Dato il livello atteso dei prezzi e tutte le variabili esogene del modello, le due equazioni determinano i valori di equilibrio del reddito nazionale Y e del livello dei prezzi P. Graficamente questo equilibrio è dato dal punto di incontro delle curve AS e AD. Ma, dato il livello P*, il punto di incontro delle curve AS e AD non necessariamente è un equilibrio di medio periodo. Questo punto di incontro garantisce l'equilibrio del mercato delle merci, dei mercati finanziari e del mercato del lavoro, ma non garantisce la correttezza delle attese P* . Il livello atteso dei prezzi P° può essere considerato dato solo nel breve periodo, poi attese non corrette vengono aggiustate e riviste. Supponiamo una situazione descritta da questo grafico. U x Esaminiamo ora gli effetti di una politica fiscale restrittiva sull’equilibrio di medio periodo Supponiamo che vi sia una riduzione di spesa pubblica, G, finalizzata a una riduzione del disavanzo del bilancio pubblico (G - T). La scheda AD si sposta a sinistra e nel nuovo punto di incontro AS- AD' il livello di prezzi e produzione è inferiore. Ma la riduzione dei prezzi fa mutare verso il basso le aspettative P°. Il mutamento delle aspettative si riflette in uno spostamento verso il basso della scheda AS. L'economia ora si muove lungo la nuova AD’ con continui spostamenti della scheda AS. La revisione delle aspettative P° induce riduzioni dei salari nominali, i prezzi quindi continuano a scendere e la quantità reale di moneta sale. La conseguente riduzione del tasso di interesse stimola la crescita della domanda aggregata e del prodotto nazionale. Questo processo ricostituisce l’equilibrio iniziale Yy , che però ora si associa a un livello più basso dei prezzi. Osserviamo dunque che la manovra restrittiva di politica economica diretta a ridurre il disavanzo di bilancio non ha avuto effetti permanenti sul reddito nazionale. Il reddito nazionale si è ridotto nel breve periodo ma è poi tornato al suo livello naturale. A differenza del caso di espansione monetaria, questa manovra fiscale restrittiva incide sul livello del tasso di interesse nel ricomposto equilibrio di medio periodo. La spiegazione è semplice. Con la riduzione della spesa pubblica, il tasso di interesse scende e scendono anche i prezzi, ciò che attenua la contrazione della produzione nel breve periodo. Ma i prezzi continuano a scendere con la revisione delle aspettative che si produce, e questo abbassa ulteriormente il tasso di interesse e consente di tornare all’iniziale livello naturale della produzione Yy. La conclusione di tutto questo processo è di particolare interesse. Il livello del prodotto nazionale rimane immutato a Yy, ma la composizione della domanda aggregata nel nuovo equilibrio è ora diversa. W=C04,-T+I(%,Îj+6 (0) Yy e 7 sono rimasti uguali, dunque anche il consumo C è immutato. Ma l’investimento privato / è maggiore e, in termini assoluti, l'aumento di / è esattamente uguale alla riduzione di G. Sottolineiamo in conclusione i due principali aspetti relativi agli effetti di breve e di medio periodo della politica economica: La moneta è neutrale nel medio periodo. La politica monetaria incide sul livello del reddito nazionale solo nel breve periodo I disavanzi del bilancio pubblico generano effetti negativi nel lungo periodo. Nel lungo periodo c’è un effetto di spiazzamento da parte della spesa pubblica rispetto agli investimenti privati
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