Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La linguistica un corso introduttivo, Prove d'esame di Linguistica Generale

Riassunto (MIX capitoli 1,3,4,5 del libro + appunti del corso della prof.ssa Pellegrino)

Tipologia: Prove d'esame

2013/2014

Caricato il 06/12/2014

I.COSTAGLIOLADIFI
I.COSTAGLIOLADIFI 🇮🇹

1 documento

Anteprima parziale del testo

Scarica La linguistica un corso introduttivo e più Prove d'esame in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! 1 o CAPITOLO IL LINGUAGGIO VERBALE La linguistica è il ramo delle scienze umane che studia le lingue: come sono fatte, come funzionano. E' una disciplina descrittiva. E' distinta in: - linguistica diacronica: studia l'evoluzione storia delle lingue nel tempo e i rapporti fra lingua e cultura; - linguistica sincronica: studia le caratteristiche di una lingua in un determinato periodo storico. L'attività verbale degli esseri umani è suddivisa in: - attività produttive: parlare e scrivere; - attività ricettive: leggere e ascoltare. LINGUAGGIO COME SISTEMA DI COMUNICAZIONE Comunicazione . passaggio di informazioni . emittente intenzionale, ricevente intenzionale e/o interpretante DIFFERENZE FRA LINGUAGGIO UMANO E LINGUAGGIO ANIMALE 1. verbale/non verbale 2. intenzionale/noon intenzionale 3. produttivo/non produttivo: l'uomo può comunicare tutto ciò che vuole adattandosi alle situazioni 4. distanziamento dagli stimoli/ libero dagli stimoli 5. riflessivo/ - gli uomini possono parlare fra loro riguardo ad eventi passati e futuri, gi animali invece comunicano solo se spinti da stimoli presenti (es: distanza/avvicinamento dal cibo, controllo del loro territorio, etc.) - inoltre gli uomini sono in grado di parlare del loro stesso linguaggio. 6. possibilità di scegliere davanti un pericolo: gli uomini sono liberi di scegliere (libero arbitrio), gli animali invece non possono sottrarsi dal comunicare ai loro simili una situazione di pericolo. IL SEGNO Il segno è l'unità fondamentale della comunicazione, inteso come "qualcosa che sta per qualcos'altro" e come "unità dotata di un 'espressione e di un contenuto. Segno= significante + significato SEMIOTICA Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico. CLASSIFICAZIONE DEI SEGNI Charles Sanders Peirce (1839-1914) A seconda che il rapporto con il referente sia di similarità, come nelle ICONE, di contiguità (il significante degli INDICI è collegato da rapporti reali con la cosa significata), o convenzionale (il significante del SIMBOLO rinvia all’oggetto in base a una regola). INDICI: Segni in cui l’espressione e il contenuto sono legati da un rapporto di origine naturale e di tipo causale (es: starnutisco: ho il raffreddore) ICONE: 1.Segni che rimandano a un oggetto o a un evento per analogia, in virtù di una somiglianza con esso. 2.Segni prodotti volontariamente, con l’intenzione di comunicare qualcosa. 3.L’espressione imita alcune caratteristiche del contenuto. (es: segnali stradali, cartine geografiche) Icone linguistiche --> Onomatopee: segni linguistici che riproducono direttamentesuoni, rumori o voci di animali, usando i mezzi fonetici egrafemici disponibili (chicchirichì, bee, miao, din don dan, sussurrare) SIMBOLI: Legame convenzionale tra espressione e contenuto, cioè garantito da una tradizione culturale a cui partecipano tanto l’emittente quanto il destinatario del segno. (ex: il colore nero nella cultura occidentale indica generalmente lutto, in Cina il colore del lutto è il bianco). Nei simboli il rapporto tra espressione e contenuto è quindi arbitrario. Il linguaggio verbale degli esseri umani è costituito per lo più da simboli. Dagli indici ai simboli, il rapporto fra espressione e contenuto diventa sempre più convenzionale e sempre più aumenta la specificità culturale dei segni: gli indici hanno valore universale; i simboli sono dipendenti da ogni singola tradizione culturale. CODICE: insieme di conoscenze che permette di attribuire un significato a ciò che succede. I segni linguistici costituiscono il codice della lingua. PROPRIETA' DEL SEGNO 1. BIPLANARIETA' E' una proprietà che vuole il segno inteso come un'entità a due facce: - SIGNIFICANTE: espressione, piano fisicamente percepibile dai nostri sensi - SIGNIFICATO: contenuto, informazione veicolata (es: libro) Il significante è: 1. la forma sonora che realizziamo quando diciamo ‘libro’ 2. la forma grafica se stiamo scrivendo o stampando Il significato è: 1. la nostra idea di libro Segno linguistico = significante + significato 2. ARBITRARIETA' La proprietà della lingua secondo cui non esiste alcun legame motivato fra significato e significante. Il legame è convenzionale e arbitrario: dunque qualsiasi relazione fra significato e significante è data dai parlanti. 4 LIVELLI DI ARBITRARIETA' Triangolo semiotico: ai vertici troviamo un significante, associato ad un significato, entrambi assieme al segno, si riferiscono alla realtà extralinguistica a cui fanno riferimento, tipo di messaggio vuole comunicarci, se è triangolare sarà un pericolo o la precedenza, se è ci tondo indica obbligo/divietoe infine se è quadrato, sta per indicazioni varie.) 6. DISCRETEZZA Esiste un'assoluta differenza fra gli elemeni della lingua, un confine preciso fra un elemento e un altro. (es: p-ollo/ b-ollo) PROPRIETA' DELLA LINGUA 1. ONNIPOTENZA SEMATICA E' possibile dare espressione a qualsiasi contenuto. 2. PLURIFUNZIONALITA' DELLA LINGUA Con la lingua si può esprimere tutto: - il pensiero - trasmettere info -instaurare rapporti sociale - esternare lo stato d'animo - risolvere problemi creare altri mondi possibili (es: letterario) LO SCHEMA JAKOBSON 6 funzioni: emotiva (esprimere emozioni), metalinguistica (parlare della lingua stessa), referenziale (parlare della realtà esterna), conativa (volta a far agire il ricevente), fàtica (relativa al parlare in sè), poetica (sfuttare le potenzialità del messaggio). 3. RIFLESSIVITA' 4. PRODUTTIVITA' E RICORSIVITA' Parlare di cose sempre nuove, reare nuovi messaggi. La ricorsività è una proprietà grazie al quale uno stesso procedimento è riapplicabile infinite volte. (es: da un parola posso ricavarne un'altra aggiungendo un prefisso) 5. DISTANZIAMENTO E LIBERTA' DAGLI STIMOLI 6. TRASMISSIBILITA' CULTURALE 7. COMPLESSITA' SINTATTICA 8. EQUIVOCITA' DEFINIZIONE LINGUA è un sistema di comunicazione vocale o segnico,con proprie leggi fonetiche, morfologiche e sintattiche,usato da una comunità etnica, politica o culturale per la trasmissione di informazioni e dal linguaggio per la sua manifestazione. PRINCIPI GENERALI PER L'ANALISI DELLA LINGUA DICOTOMIE LINGUISTICHE 1. SINCRONIA/DIACRONIA (De Sussure) Sincronia: studio della lingua nella sua evoluzione storica Diacronia: studio della lingua in un determinato periodo storico (es: etimologia di una parola--> operazione di linguistica diacronica, perchè si tratta di trovare la parola da cui deriva la parola che è oggetto di interesse). 2. LANGUE/PAROLE (De Saussure) Langue: insieme delle conoscenze del codice della lingua e capacità di produrre messaggi da parte di una comunità linguistica che sia idealmente omogenea. Parole: l'atto individuale/realizzazione concreta di un messaggio verbale in una lingua. SCHEMATIZZANDO astratto/idea VS manifestazione concreta competenza VS esecuzione (Chomsky) langue VS parole (De Saussure) sistema VS uso (Hjelmslev) 3. PARADIGMATICO/SINTAGMATICO (De Saussure) --> spiega come si combinano gli elementi in una frase. Asse paradigmatico: nella SELEZIONE di un elemento linguistico, l'elemento che compare esclude gli altri (RAPPORTI IN ABSENTIA) Asse sintagmatico: la scelta di un determinato elemento, implica la presa in considerazione degli elementi che lo precedono e lo susseguono nello stesso messaggio. Si parla quindi di COMBINAZIONE e di RAPPORTI I PRAESENTIA. 4 LIVELLI DI ANALISI DELLA LINGUA (1o) FONETICA & FONOLOGIA --> 2a articolazione --> significante: mero significante (2o) MORFOLOGIA & (3o) SINTASSI-->1a articolazione-->il significante: portatore di un significato (4o) SEMANTICA--> significato FONETICA/FONOLOGIA/SEMANTICA --> livelli esterni: la fonetica fa da sostanza materiale alla concretizzazione che l'uomo compie nel mondo in cui vive (semantica) MORFOLOGIA/SINTASSI --> livelli interni: riguardano i principi che governano le competenze linguistiche specifiche dell'uomo. BOX 1. SISTEMI DI SCRITTURA S. SEMASIOGRAFICI VS S. GLOTTOGRAFICI 1. simboli linguistici no vs 2. simboli linguistici si SISTEMI GLOTTOGRAFICI --> FONETICI/ NON FONOGRAFICI 1. non hanno basi fonetiche e fanno riferimento al significato 2. unità di 2a articolazione e rappresentano i suoni del linguaggio . 1. LOGOGRAFIA/MORFOGRAFIA - ogni carattere sta per un morfema e una sillaba - cinese 2.SILLABOGRAFIA - ongi carattere sta per un simbolo, una combinazione di fonemi diversi, una sillaba diversa -giapponese (misto fra logogrammi e sillabogrammi 3. ABJAD - ogni carattere sta per una consonante, non segna le vocali - arabo, ebraico, siriaco Arabo: le parole sono solitamente costituite da un moferma lessicale triconsonantico e un moferma grammaticale vocalico (entrambi discontinui) (es libro --> ki'ta:b ktb ia --> nota le sole consonanti procedendo da destra a sinistra) 4. ABUGIDA - ogni carratere sta per una combinazione sillabica di consonante e vocale - devanagari e etiopico 5. ALFABETO - ogni carattere sta per una consonante o per una vocale -greco, cirillico, latino 6. GRAFIA DI TRATTI - ogni carattere nella forma sta per una certa conformazione articolatoria - coreano hangul Transfissi: es: arabo k-t-b : scrivere/scrittura [kutub (u/u nome di oggetto plurale)→ libri] [katib (a/i nome oggetto singolare)→ scrittore] [kataba (a/a/a 3a p.s.m. del perfettivo)→ egli scrisse] FORMAZIONE DELLE PAROLE Il continuo arricchimento del vocabolario dell’italiano si realizza soprattutto secondo tre modalità: 1) composizione di una parola dall’unione di due o più parole; 2) derivazione da una parola base già esistente in italiano; 3) prestito da altre lingue. Nella composizione, tra le varie possibilità, è previsto l’incontro di due o più parole (appendiabiti, portaombrelli). In alcuni casi le due forme, come negli esempi appena fatti, si usano in italiano anche da sole (e si dicono “forme libere”), ma spesso una delle due parti, perlopiù di origine greca o latina, non è usata da sola (“forme non libere”): si parlerà allora di prefissoide e suffissoide o di primo elemento e secondo elemento. Si possono associare un prefissoide e un suffissoide tra loro (democrazia) o con una forma libera (televisione, paninoteca). Il prestito si distingue principalmente in adattato e non adattato, a seconda che le parole prese dalle altre lingue vengano integrate nel sistema fonetico e morfologico dell’italiano o meno (il francese/inglese train è diventato treno, beef-steak ha dato bistecca, mentre sono rimaste immutate parole come bar, abat-jour, ecc.). Nella derivazione, alla parola base si accosta un prefisso (extraterrestre,circumnavigare, ultraterreno), un suffisso (bancario, albeggiare, impiegatizio, ecc.) o entrambi (derattizzazione). Prefissoidi dal latino: aero-: relativo all’aria quadri-: composto di quattro elementi o ripetuto quattro volte Prefissoidi dal greco: auto-: ‘da sé, relativo a sé’ (autocontrollo, autoscatto) o ‘automobile’ biblio-: libro o relativo al libro (biblioteca); cosmo-: relativo al mondo o all’universo (cosmopolita); demo-: popolo o del popolo eco-: ambiente filo-: che ha amore per (filologia) idro-: relativo all’acqua (idrorepellente); mega-, megalo-: grande (megalomania), miso-: odio o che mostra odio (misantropo); mono-: uno solo, composto da uno o che ha uno (monopolio); orto-: corretto (ortografia); penta-: cinque o composto di cinque elementi (pentagramma); piro-: fuoco (piromane); poli-: molto o che ha molti elementi (poliedro); psico-: mente, anima, relativo alla psiche (psicologia); tele-: ‘a distanza’ ( telepatia) sia ‘televisione’ (telefilm, telegiornale, telespettatore) e anche ‘relativo al telefono’ (telesoccorso, teleselezione) topo-: luogo (topografia). Suffissoidi dal latino: -cida: che uccide (insetticida); -fero: che porta o genera (frigorifero, sonnifero); -ficio: indica laboratori adibiti alla produzione (pastificio) o un tipo di lavorazione (artificio); -forme: forma, che ha forma di (multiforme); -fugo: che mette in fuga, elimina o fugge (centrifugo, callifugo); -voro: che mangia (carnivoro) o che assorbe (idrovoro). Suffissoidi dal greco: -crate: che ha potere (burocrate); -crazia: potere (burocrazia); -fagia: mangiare (antropofagia); -filia: amore, simpatia, affinità (bibliofilia); -filo: che ama (bibliofilo); -fobia: paura, antipatia, ripugnanza (xenofobia); -fobo: che ha terrore (xenofobo); -fonia: suono, voce, relativo al suono (stereofonia); -grafia: scrittura, relativo alla scrittura (dattilografia); -logia: studio sistematico, trattazione (sociologia); -mania: ossessione, passione incontenibile (cleptomania); -patia: sofferenza, sentimento (simpatia); -teca: raccolta, collezione (enoteca). 4° CAPITOLO: SINTASSI COS'E'? La sintassi studia i principi in base ai quali le parole delle varie lingue possono combinarsi tra loro in frasi o gruppi di parole possibili. FUNZIONE: la LINEARITÁ della catena linguistica rende invisibili i legami STRUTTURALI tra le parole. L’analisi sintattica è quello di DELINEARIZZARE LA LINEARITÁ FRASE: contiene almeno una perdicazione (affermazione), costrutto, unità di misura della sintassi F. NOMINALE: senza verbo (es: buona questa torta) FRASE / PROPOSIZIONE: +complessa/ semplice ANALISI DELLA STRUTTURA DELLE FRASI METODO: scomposizione o segmentazione: essa individua diversi sottolivelli di analisi, e i costituenti che si isolano a ciascun sottolivello, costituiscono immediatamente, il sottolivello di analisi superiore. COSTITUENTI IMMEDIATI: elementi minimi nella scomposizione della frase - Ogni enunciato ha una struttura gerarchica, in cui alcuni costituenti sono sopraordinati rispetto ad altri. - Per analizzare la struttura gerarchica bisogna fare diversi “tagli” alla catena linguistica. - L’analisi rispecchia la conoscenza intuitiva del parlante che sa che le parole si dispongono in una determinata maniera, ossia si raggruppano in sintagmi. SINTAGMI: minima combinazione di parole, (l'elemento che fa da testa determina il tipo di sintagma) TESTA DEL SINTAGMA: il minimo elemento che da solo possa costituire un sintagma NODI: punti ne quale viene operato un taglio nella catena linguistica. ALBERI ETICHETTATI: metodo di rappresentazione: un grafo costituito da nodi da cui si dipartono I rami . Ogni nodo rappresenta un sottolivello di analisi della sintassi, e reca il simbolo della categoria a cui appartiene il costituente di quel sottolivello. SIMBOLI F: frase SN: sintagma nominale SV: sintagma verbale N: nome V: verbo ART: articolo NOMI PROPRI: termini a un referente unico (individuo), hanno solo estensione. INTENSIONE: l'insieme delle proprietà che costituiscono il concetto designato da un termine ESTENSIONE: l'insieme degli individui a cui il termine si può applicare. IL LESSICO LESSEMA: unità fondamentale della semantica, corrisponde alla parola considerata dal punto di vista del significato. LESSEMA--> + LESSEMI = LESSICO LESSICOLOGIA: studio dei vari aspetti del lessico (estensione illimitata) LESSICOGRAFIA: studio dei metodi e della tecnica di composizione dei vocabolari e dizionari, cioè le opere che documentano e raccolgono il lessico di una lingua. RAPPORTI DI SIGNIFICATO FRA LESSEMI OMONIMIA: lessemi dallo stesso significante a cui corrispondono significati diversi, non imparentati nè derivabili l'uno dall'altro. (es: riso: atto di ridere/cibo) POLISEMIA: lessemi imparentati/derivabili l'uno dall'altro (es: corno: protuberanza di molti animali/strumento musicale) ENANTIOSEMIA: significati diversi dello stesso termine sono in opposizione fra loro (es: tirare: a sè/lanciare..la palla) RAPPORTI DI SIMILIARITA' SINONIMIA: stesso significato (non intercambiabili in ogni contesto --> quasi sinonimi) (es: padre/papà/babbo = padre di un amico/ papà proprio/ babbo dialetto toscano) IPONIMIA : il significato di un lessema entra in un significato più generale di un altro lessema. (tutti gli elementi di x sono y, ma non tutti gli elementi di y sono x) x = iponimo / y = iperonimo (es: armadio iponimo di mobile/mobile iperonimo di armadio) gatto/felino, mela/frutto, MERONIMIA: una parte specifica di un tutto unico (es: braccio/corpo, mese/anno) SOLIDARIETA' SEMANTICA: la selezione di un termine è dipendente dall'altro (es: miagolare/gatto) COLLOCAZIONE: riflette convenzioni tipiche dell'uso della singola lingua (es: saluti/cordiali) RAPPORTI DI OPPOSIZIONE ANTONIMIA: due lessemi di significato opposto, fra i quali si pongono lessemi di grado intermedio. (es: alto/basso, ma.. abbastanza alto, abbastanza basso, nè alto nè basso, etc..) COMPLEMENTARIETA': due lessemi che sono l'uno la negazione dell'altro (es: vivo/morto) INVERSIONE: due lessemi di uno stesso significato relazionale, ma in direzione opposta (es: moglie/marito) INSIEMI E SOTTOINSIEMI LESSICALI CAMPO SEMANTICO: gruppi di lessemi, in cui ogni elemento è unito agli altri da rapporti di significato. O insieme di lessemi che hanno tutti uno stesso iperonimo immediato. (es: agg. di età giovane, vecchio, anziano, nuovo, antico, recente) SFERA SEMANTICA: insieme di lessemi con lo stesso riferimento a un ambito semantico, un'area di oggetti o concetti. (es: insieme delle parole della moda/musica/cibo etc..) FAMIGLIA SEMANTICA: insieme di lessemi derivate da un stessa radice lessicale (base etimologica) GERARCHIA SEMANTICA: insieme in cui ogni termine è una parte determinata di un termine che nell'insieme lo segue in una certa scala di misura. (es: secondo, minuto, ora, giorno, mese, anno, secolo) SPOSTAMENTI DI SIGNIFICATO METAFORA: somiglianza concettuale o connotativa (es: coniglio = persona paurosa. Gianni è un coniglio) METONIMIA: contiguità concettuale (es: bottiglia "liquido contenuto nella bottiglia" ---> ho bevuto due bottiglie di vino) ANALISI COMPONENZIALE: scomporre il significato dei lessemi comparandoli fra loro (es: uomo, donna, bambino, bambina --> uomo/donna = età adulta entrambi, ma sesso opposto; uomo/bambino --> stesso sesso, diversa età; etc..) /UMANO/ /ADULTO/ /MASCHIO/ uomo + + + donna + + - bambino + - + bambina + - -
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved