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c
Struttura Struttura Struttura Struttura
primaria secondaria terziaria quaternaria
Struttura e funzione Il macchinario per la replicazione del DNA Sezione trasversale di muscolo di insetto, disposizione esagonale di segmenti proteici Cambiamenti conformazionali nella Lattoferrina in seguito al legame con l’atomo di Ferro Coefficiente di estinzione (M-! cm!)
toano
5000
6000 |-
4000
2000
220
Gli amminoacidi
Fenilalanina
(Phe, F)
Ne oo
Prolina
(Pro, P)
240 200 280 300 320
Lunghezza d'onda (nm)
Catene Laterali aromatiche
*HaN—C—C007
H
Fenilalanina
(Pie, P)
Tirosina
Me,
Tripiofano
(Teo,
Gli amminoacidi
AA idrofobi
H
H H, He. CH, HG,
NY coo-
NH; COO- NH+ c00-
H h NH+ CO0.
H
G Gly A Ala V Val P_Pro
2 ch,
Hc
NH, C00-
NH+ COO-
H
H
M Met I Ile
CH,
CH,
h
NH;+ coo- NH, c00-
Serina
(set, Sì
AR
w
d }
*Hi "c00
OH
CH,
*HiN—C—C00
H
Serina
(Ser, S}
us
hg
Hi “coo
Cisteina
(Cys, 0)
Treonina
(The. T)
OH
H—C—CH;
*HgsN—C—C007
H
Treonina
(The. 7)
SH
CH,
*HiN — C_C007
Gruppi ossidrilici
Gli amminoacidi
° f pes
) Hi
de, n
Vl o *HaN “oo
: Cisteina
è (vs)
|
c=0 NH
|
H-C-CH:-SH * HS-CH € H
NH Cc=0
0—
Cysteine 4 0 Cysteine
residue Ù residue
[
c=0 DE
H-C—-CH_S-S-CH,-C-H
Ì
NH C=0
cistina
Proprietà acido base degli AA
12
10}
0
pK, ee
|
co
Me
pÉ, ge"
E
go
+ 4A
e
0.5 10 15
HT lons dissociated/molecule
2.0
Proprietà acido-base degli AA acidi
C00H COOH coo-
SE FA Sa 2‘
HI cook 3 JAN Nooo.
pH bassi pH alti
carica
+ 0 A 2
Proprietà acido-base degli AA neutri
R R R
sn lE
H+ 3HN
a HNT SCOOH Ti HNT “Coo.
coo.
al punto isoelettrico (PI)
ione dipolare
(non migra)
a pH alto
(migra all'anodo)
a pH basso
(migra al catodo)
Proprietà acido base degli AA
Punto isoelettrico
AA neutri: PI = media dei pK, dei due gruppi
AA non neutri = media dei pK, dei due eruppi
dello stesso tipo
AA PI AA PI
“> Entrambi i gruppi
non protonati
“ Zwitterioni
dly 60 57
É Ala 60
5 Entrambi i gruppi Val 60 59
3 protonati Leu 60 15
5 Tleu 60 97
Phe 60
Ser SI
Q 2 4 6 & 10 12 14 The 56
pr Cys 51
Met I
Proprietà acido base degli AA
Tabella 3.1 Walori di pK, di gruppi fonizzabili delle proteine
Grappa Acido Base PE, tipico”
9 o
Il RI f-
Gruppo a-carbossilico terminale pla 4 25% da 2° £ È 7 ;
o o Tabella 3.4 Valori di pK, di alcuni amminoacidi
o o
Acido aspartico ei LEI si
Acido glutammico 0 o
Amminoacido
a Alanina
Glicina
Istidina
Fenilalanina
Gruppo o-amminico terminale
4,9
43
6
84
10,9
10,5
12,5
Cisteina
Tirosina Lisina
Arginina
Lisina
10,8 fa
dsl. J. War
12,5
Le sequenze amminoacidiche
delle proteine
Insulina Bovina (Sanger 1953)
Catena A s Ì ni
Gly-Ile-Val-Glu-Gln-Cys-Cys-Ala-Ser-Val-Cys-Ser-Leu-Tyr-GIn-Leu-Glu-Asn-Tyr-Cys-Asn ‘be
5, 10 15 21
5 Ss
i
Catena B î s
Phe-Val-Asn-GIn-His-Leu-Cys-Gly-Ser-His-Leu-Val-Glu-Ala-Leu-Tyr-Leu-Val-Cys-Gly-Glu-Arg-Gly-Phe-Phe-Tyr-Thr-Pro-Lys-Ala
5 10 5: 20 25 30
Table 5-1. Compositions of Some Proteins
Amino Acid Molecular
Protein Residues Subunits Mass (D)
Proteinase inhibitor Ill {melon) 30 l 3,409
Cyiochrome e (human) 104 1 13,000
Ribonuelease H (E. coli) 155 l 17,600
Interferon-y trabbio) 288 1 34,200
Chorismate mutase (Bacillus subtilis) 381 3 43,500
Triose phosphate isomerase (E. colì) 510 z 56,400
Hemoglobin (human) 574 4 64,500
RNA polymerase (bacteriophage T7) 883 1 98,000
Nucleoside diphosphate kinase 930 6 102,000
(Dictyostelium discoideram)
Pyruvate decarboxylase (yeast) 2752 4 250,000
Glutamine synthetase (£. colì) 5616 LL 600,000
Titin (human) 26,926 1 2,990,000
x
x La proteina più grossa conosciuta
Le sequenze amminoacidiche
delle proteine
Limiti alla taglia di polipeptidi
40 unità è stimato come la dimensione minima per potere dare
una struttura piegata stabile
Proteine con centinaia di unità di AA sono al limite della
capacità dei sistemi di sintesi.
Più esteso il polipeptide (quindi il mRNA e il gene
corrispondente), maggiore è la probabilità di introdurre errori
durante la trascrizione e la traslazione
Abbondanza relativa
G
A
7
L
M
78
66
sl
6a
43
43
Dagli amminoacidi alle proteine: il legame peptidico Legame planare Lunghezze di legame Aa normale Prolina Struttura secondaria:l’a-elica
© q 0 Qu 0
Struttura secondaria:l’a-elica
(AI Q (8) o
Ferritina
Rappresentazioni schematiche
AVV AVIV: ANA a-elica avvolta: cheratina
NAAVABDA J MOTI rr
RARAAAAN
A
Struttura secondaria:l’a-elica
Periodi di ripetizione in a-eliche
+180 x
120 | | 3.6 residui per giro
| 54 A di passo
ES
°° x Mediamente 12 residui = 3 giri di elica= 18 A
o |_\
(oto n In una o-elica i legami idrogeno si formano fra il C=0
] del residuo ennesimo con il gruppo N-H del residuo
-120|- Elica destrogira n+4esimo distanza ottimale 2.8 A
d
—60
(comune) | " È
iii PA Viene chiamata anche a-R
18
-—180 —120 -60 0 60 120 +180
da
Gli angoli di torsione di una a-elica sono di gd =—57° e y=-47°
questi valori si collocano in una zona permessa nel quadrante in
basso a sinistra del diagramma di Ramachandran.
L° u-elica è l’unica elica in una catena peptidica che abbia sia i
valori degli angoli torsionali sia le distanze dei legami a
idrogeno ottimali (2,8 A)
La struttura secondaria: foglietti B
4180
120
—120
\
I Strutture |
ni. di
1
-180 È
-180 -120 -60 0 60
dn
120 +180
periodo 7 A
periodo 6 A
Proteine fibrose: molecole decisamente allungate la cui
forma è determinata da un unico tipo di struttura secondaria.
a-cheratina: un’ a-elica formata dall’avvolgimenti di due a-eliche
con una unità di ripetizione di 3.5 unità per giro (dura , insolubile
Resistente)
fibroina della seta: foglietti P-antiparalleli (filamenti lessibili)
(G-S-G-A-G-A)n
Collagene: 3 a-eliche avvolte 30% G, 15-30% P. + 4-OH-P,
3-OH-P, 5-OH-K (molto resistente alla tensione, non elastico)
La struttura terziaria: la mioglobina La struttura terziaria: la porina
Canale idrofilico : Ambiente in gran
riempito d'acqua parte idrofobico
La struttura quaternaria Proteina CD4 della superficie cellulare: 4 domini simili Proteina Cro del batteriofago λ Due subunità identiche Emoglobina umana: domini uguali a due a due Struttura tridimensionale
Ribonucleasi nativa
Riduzione con B-mercaptoetanolo
Eccesso
é È
—. |. Proteina}
; 4
4 a
Struttura tridimensionale
95 / e
. 58 40
E ® e” a
Ì SH x x ì
| \ Sas
Urea 8Me i da HS HS d
f-mercaptoetanolo 110g@gy HST HS} ®
\ n 26
124
Ribonucleasi ridotta denaturata
RA
Je? SL
Met cia,
tag > 65
f 24
gp
55 Tio
40° n sr i 58
Tracce di iti
B-mercaptoetanolo
Ribenucleasi nativa
Ribonucleasi «strapazzata»
Struttura tridimensionale
I legami disolfiro non sono essenziali per la stabilizzazione della
proteina (proteine con Cs derivatizzate sono ancora capaci di
assumere una conformazione corretta). I Legami S-S sono
importani nel bloccare una conformazione in modo temporaneo
mentre la proteina passa da una forma stirata alla proteina mona.
Ilegami disolfiuro sono spesso presenti in proteine extracellulari
(ambiente ossidante) e meno nelle proteine intracellulari
(ambiente nducente)
Gli ioni metallici possono avere una funzione cross-linkante: certe
strutture proteiche contengono da 25 a 60 residui AA coordinati
attomo a ioni Zn°” che si legano, grazie agli elettroni dello strato d
completo, con coordinazione tetraedrica con Cys, His, Asp o Glu.
Questi insieme vengono definiti come zinc fingers. Un vantaggio
di questo metallo è di non avere altri stati di ossidazione.
Struttura tridimensionale
Studi recenti suggeriscono che il folding sia diretto in grande
misura dai residui che occupano L’interno della proteina
. Se la proteina impiegasse 10113 s (il tempo con cui un legame singolo
piegata È È a
si riorienta) per esplorare ogni singola conformazione, il tempo
impiegato per una proteina di 100 AA sarebbe intorno at = 109%,
. . . TI 0 " 3 Ò A 4 Raina
II processo avviene attraverso l'esplorazione di tutte le enormemente maggiore dell’apparente età dell'universo.
conformazioni possibili fino a trovare quella giusta? . . . o.
Sperimentalmente si osserva che una proteina denaturata impiega
pochi secondi a piegarsi:
Supponiamo che per una proteina di n termini con 2° angoli Le proteine raggiungono la loro struttura nativa attraverso un
torsionali | e g ciaseuno con 3 valori corrispondenti a sit. di percorso orientato e non casuale
stabilità, fornirebbe (senza tener conto delle catene laterali)
7 è . a aqugo
3° = circa 10° conformazioni possibili.
Vogliamo predire la conformazione di un peptide di 11 AA.
Restringiamo i possibili angoli ad una precisa regione del
diagramma di Ramachandran assegnando 2 possibili valori
degli angoli torsionali $ e © per ogni legame peptidico.
Siccome nel peptide ci sono 10 legami, le conformazioni possibili
sono 2!°= 1024 : anche per una struttura semplice, il numero di
strutture da ispezionare per prevederne la conformazione
è molto grande
Struttura tridimensionale
In alternativa, la previsione della struttura può essere fatta
allineando la struttura primaria con sequenze note in data bases
di proteine e da queste risalire, se disponibili, alle strutture ai raggi X.
I dati possono poi essere elaborati con programmi di molecular design
DO
NH}
Struttura tridimensionale
Interazioni non covalenti
legame idrogeno
fra peptidi
legame idrogeno
fra gruppi neutri
legame idrogeno fra
gruppi neutri e carichi
legame idrogeno fra
peptidi e gruppi -R
legame idrogeno o ionici
fra gruppi carichi
10-22 kJimo!
10-22 kJimo!
10-22 kJimol
10-22 kJimol
50 kJimol
interazioni
idrofobiche 1.22ktmol
interazioni idrofobiche 7 &limol
fra anelli aromatici
interazioni DI
idrofobiche si
interazioni idrofobiche 4 324ymo!
fra legame pepridieve - LUI
parte del gruppo R perche
interazioni repulsive
Si
(epr
Struttura tridimensionale
Non ripiegata
8
[Proteina denaturata], #5
[Denaturante] —
Denaturazione e Rinaturazione
- Il riscaldamento (in un piccolo intervallo di temperatura)
provoca immediato cambiamento di proprietà come ass UV,
rotazione ecc.. indicando che avviene un processo di
unfolding o fusione.
Proteine termostabili.
- Variazioni di pH possono avere lo stesso effetto
- Detergenti
Agenti caotropici (urea, suanidina) hanno la capacità di
rompere interazioni idrofobiche agendo da denaturanti
Metodi spettroscopici: l'assorbimento UV di una proteina nativa (N) ha
unì, intorno a 280 nm (dipende principalmente dal contenuto di Trp Tvr)
In una proteina denaturata (U) questi AA passano da un interno non polare
al contatto con il solvente: questo causa una diminuzione sia di Ama
che del coefficiente di assorbimento.
Vanazioni piccole
Metodi spettroscopici: fluorescenza
Trp ha una debole fluorescenza a 350 nm in sol. acquosa e a 330 nm in un
solvente non polare.
La misura della fluorescenza di una sol. di una proteina a 330 nm in funzione
della temperatura consente di costruire una curva di denaturazione caratterizzata
falla T,, la temperatura alla quale si osserva la denaturazione del 50% della
proteina. (T,, gen 40 °C. organismi termofili => 100°C)
= n ® n %
i
|
5
Fioorescence intensity (erbitrary units)
w ” “ »
Temperature ("C)
ST
Fluorescenza La Fluorescenza può essere definita come l’assorbimento molecolare dell’energia luminosa (fotone) ad una certa lunghezza d’onda e la sua ri- emissione ad un’altra lunghezza d’onda. Struttura tridimensionale e patologia
Le proteine si piegano in modo gerarchico con la formazione
di picoli elementi ordinati dai quali nascono elementi di
ordine superiore........
Il folding procede da uno stato di alta energia- alta entropia ad
uno di bassa energia-bassa entropia.
Mentre si piega verso un numero sempre minore di possibili
conformazioni si ha una diminuzione di S e di G allo stesso
tempo.
Tuttavia proteine con un folding errato sono frequenti
Modifiche alla catena polipeptidica stabilizza la struttura del collagene (scorbuto da carenza di vitamina C) nella protrombina (coagulazione) insufficiente se vitamina K è carente aumenta l’idrofilia membrane cellulari interruttori reversibili di processi cellulari Acetilazione dei gruppi amminici terminali Modifiche alla catena polipeptidica: proteina verde fluorescente