Riassunto introduzione statistica sociale, Schemi e mappe concettuali di Statistica Sociale

Scarica Riassunto introduzione statistica sociale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Statistica Sociale solo su Docsity! STATISTICA SOCIALE LA STATISTICA È UNA SCIENZA CHE SI OCCUPA DI STUDIARE FENOMENI COLLETTIVI QUANDO PARLIAMO DI <<FENOMENI COLLETTIVI>>FACCIAMO RIFERIMENTO A FENOMENI DI QUALSIVOGLIA NATURA (SOCIALI, AMBIENTALI, BIOLOGICI ECC.) CHE DEVONO SPECIFICATAMENTE ESSERE RIFERITI AD UNA PLURALITÀ DI ELEMENTI: LA STATISTICA NON STUDIA INFATTI LA SINGOLARITÀ DISEGNO: RIGUARDA LA PIANIFICAZIONE DEL METODO DA SEGUIRE PER OTTENERE I DATI UTILI PER RISPONDERE ALLE DOMANDE OGGETTO DI INTERESSE ANALISI DESCRITTIVA: RIGUARDA LA SINTESI E L’ANALISI DEI DATI CHE SONO STATI OTTENUTI. LA STATISTICA DESCRITTIVA SI RIFERISCE AI METODI PER LA SINTESI E L’ANALISI DEI DATI RACCOLTI. LE SINTESI CORRISPONDONO GENERALMENTE A GRAFICI E NUMERI QUALI LE MEDIE E LE PERCENTUALI. LO SCOPO È QUELLO DI SINTETIZZARE I DATI SENZA DISTORCERE O PERDERE TROPPA INFORMAZIONE INFERENZA: RIGUARDA LA POSSIBILITÀ DI FARE PREVISIONI SULLA BASE DEI DATI RACCOLTI PER RISPONDERE ALLA DOMANDA STATISTICA. LA STATISTICA INFERENZIALE SI RIFERISCE AI METODI PER PRENDERE DECISIONI O FARE PREVISIONI RIGUARDANTI UNA POPOLAZIONE, SULLA BASE DEI DATI OTTENUTI DA UN CAMPIONE DI QUESTA. LE TRE COMPONENTI PRINCIPALI DELLA STATISTICA CHE SERVONO PER RISPONDERE AD UNA DOMANDA STATISTICA SONO: DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER L’INFERENZA STATISTICA È LA PROBABILITÀ, OSSIA UNO STRUMENTO METODOLOGICO UTILE PER QUANTIFICARE LA VEROSIMIGLIANZA DI DIVERSI ESITI POSSIBILI. LA POPOLAZIONE È L'INSIEME DEI SOGGETTI DI INTERESSE CHE FORMANO UN CAMPIONE. CAMPIONE E POPOLAZIONE LE ENTITÀ CHE MISURIAMO IN UNO STUDIO SONO CHIAMATE SOGGETTI. A PARTIRE DAL CONCETTO, ATTRAVERSO LA MISURA, GENERIAMO LA VARIABILE, OVVERO L’ENTITÀ FONDAMENTALE DELL’ANALISI STATISTICA. UNA VARIABILE È UNA CARATTERISTICA OGGETTO DI OSSERVAZIONE IN UNO STUDIO. EVIDENZIA CHE I VALORI ASSUNTI DAI DATI SONO SOGGETTI A VARIAZIONE. I VALORI ASSUNTI DA UNA VARIABILE PRENDONO IL NOME DI MODALITÀ O DI OSSERVAZIONE TIPOLOGIE DI DATI GENERARE UN DATO SIGNIFICA APPLICARE UNA MISURA AD UN CONCETTO. LE VARIABILI IN STATISTICA SI INDICANO CON LETTERE MAIUSCOLE (X, Y, Z, ECC.), MENTRE LE VARIE CATEGORIE DI UNA VARIABILE SI INDICANO CON LETTERE MINUSCOLE AFFIANCATE DA UN NUMERO (X1, X2, X3 ECC.). FORMULAZIONE DI UNA DOMANDA STATISTICA RACCOLTA DEI DATI ANALISI DEI DATI INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI METODI STATISTICI STATISTICA DESCRITTIVA SI RIFERISCE AI METODI PER LA SINTESI E L’ANALISI DEI DATI RACCOLTI. STATISTICA INFERENZIALE SI RIFERISCE AI METODI PER PRENDERE DECISIONI O FARE PREVISIONI RIGUARDANTI UNA POPOLAZIONE, SULLA BASE DEI DATI OTTENUTI DA UN CAMPIONE DI QUESTA. UNA MODALITÀ PUÒ ESSERE INDICATA SOTTOFORMA DI NUMERO O DI CATEGORIA. NEL PRIMO CASO PARLIAMO DI VARIABILI QUANTITATIVE, POICHÉ CIASCUNA MODALITÀ (OSSERVAZIONE) ASSUME UN VALORE NUMERICO CUI CORRISPONDONO DIVERSI ORDINI DI GRANDEZZA DELLA VARIABILE STESSA. NEL SECONDO CASO PARLIAMO DI VARIABILI QUALITATIVE, POICHÉ CIASCUNA MODALITÀ O OSSERVAZIONE APPARTIENE AD UN INSIEME DI POSSIBILI CATEGORIE UNA VARIABILE QUANTITATIVA SI DICE DISCRETA SE LE MODALITÀ CHE PUÒ ASSUMERE COSTITUISCONO UN INSIEME DI NUMERI DISTINTI (0,1,2,3). UNA VARIABILE QUANTITATIVA È INVECE CONTINUA SE I POSSIBILI VALORI CHE PUÒ ASSUMERE COSTITUISCONO UN INTERVALLO. LE VARIABILI QUANTITATIVE POSSONO ESSERE, IN BASE ALLA NATURA DEL NUMERO, DISCRETE O CONTINUE. LA SCALA NOMINALE LA SCALA ORDINALE LA SCALA PER INTERVALLO LA SCALA PER RAPPORTI. SCALE DI MISURA LE PRINCIPALI SCALE DI MISURA ALLE QUALI FARE RIFERIMENTO IN STATISTICA SONO QUATTRO: SCALA NOMINALE: MASCHIO O FEMMINA; SCALA ORDINALE: TITOLO DI STUDIO; SCALA PER INTERVALLI: TEST CON SCALA DA 1 A 10; SCALA PER RAPPORTI: FREQUENZA CARDIACA. ESEMPI: UNA TABELLA O DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA, È UN PROSPETTO A DUE COLONNE NEL QUALE SI VANNO A CONSIDERARE RISPETTIVAMENTE LE MODALITÀ ASSUNTE DALLA VARIABILE DI RIFERIMENTO E LA LORO FREQUENZA (CIOÈ IL NUMERO DI VOLTE IN CUI QUELLE MODALITÀ SI RISCONTRANO). IL TOTALE OTTENUTO CI PERMETTE DI CONSIDERARE LA NUMEROSITÀ DEL COLLETTIVO DI RIFERIMENTO. SI TRATTA DI DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA IN CUI, AL POSTO DI SINGOLE MODALITÀ, VENGONO CONSIDERATI DEGLI INTERVALLI. TABELLA O DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA QUANDO PARLIAMO DI DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA, È NECESSARIO FARE RIFERIMENTO ANCHE ALLA DISTRIBUZIONE PER CLASSI DI VALORI. UN GRAFICO È EFFICACE SOLO SE ESEGUE LA SUA FUNZIONE SENZA ALTERARE L’INFORMAZIONE SINTESI GRAFICHE DEI DATI I GRAFICI CI CONSENTONO DI SEMPLIFICARE E RENDERE LEGGIBILE IL DATO STATISTICO, RISPETTO A QUANTO SUCCEDA GUARDANDO I DATI GREZZI O LE DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA. IL GRAFICO È UN METODO PER SINTETIZZARE E CONFRONTARE PIÙ METODI TRA DI LORO. GRAFICI A BARRE O A NASTRI - SI USANO PER LE VARIABILI QUALITATIVE. IN ORIZZONTALE LE VARIABILI SCONNESSE, MENTRE IN VERTICALE LE VARIABILI (COLONNE) I CARATTERI ORDINABILI. ISTOGRAMMA - GRAFICO UTILIZZATO PER VARIABILI QUANTITATIVE. SI UTILIZZA PER LE VARIABILI QUANTITATIVE RAGGRUPPATE IN GAMME DI VALORI. GRAFICO COSTITUITO DA BARRE NON DISTANZIATE GRAFICI A TORTA - SI UTILIZZA QUANDO LE VARIABILI SONO QUALITATIVE E CON POCHE MODALITÀ. IL GRAFICO NON È ADATTO QUANDO LE VARIABILI SONO ORDINABILI. CARTOGRAMMA - SONO GRAFICI IN CUI UN’INFORMAZIONE RACCOLTA A LIVELLO TERRITORIALE VIENE RAPPRESENTATA IN CLASSI DI VALORI, AD OGNI CLASSE DI VALORI CORRISPONDE UN COLORE DIVERSO. DIAGRAMMA (GRAFICO A LINEE) - PER RAPPRESENTARE FENOMENI CHE HANNO UNA VARIABILITÀ TEMPORALE. RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE PIÙ COMUNI