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Sintesi del Corso di Didattica generale, Schemi e mappe concettuali di Didattica generale e speciale

Schemi sintetici delle nozioni principali della Didattica Generale

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 16/04/2024

monikagiumy
monikagiumy 🇮🇹

4

(1)

8 documenti

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Scarica Sintesi del Corso di Didattica generale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Didattica generale e speciale solo su Docsity! LE PAROLE DELLA DIDATTICA ABILITÀ Si riferiscono al saper fare qualcosa in modo soddisfacente rispetto ad uno standard dato. Per tale ragione sono correlabili sempre a prestazioni che riguardano specifici settori e svolte con perizia e destrezza. L’analisi di una abilità può essere fatta in modo quantitativo. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Caratteristiche : -Secondo ciclo, dal 15° anno di età; -Alternanza lavorativa/alternanza formativa; -Corsi liceali quinquennali, corsi istruzione e formazione professionali (triennali/qualifica quadriennali/diploma) Differenze con precedenti esperienze: -Individuazione dei fabbisogni; -Sostituibilità del tempo in azienda con segmenti del programma scolastico; -Collegamento tirocinio e programma scolastico Obiettivi formativi: -Rimotivare allo studio e accelerare i processi di apprendimento; -Orientare: conoscere il mondo del lavoro e la propria vocazione personale; -Opportunità di professionalizzazione; -Completezza del percorso formativo Moduli: -Iniziali; - Intermedi; -Finali APPROCCIO COOPERATIVO 1. Interdipendenza positiva 2. Responsabilità individuale e di gruppo 3. Interazione positiva nel gruppo 4. Sviluppo di abilità sociali (rapporto interpersonali e lavoro in piccoli gruppi) 5. Elaborazione di gruppo del lavoro svolto Il formatore deve porre l’attenzione: -Alle modalità e non solo ai contenuti dell’apprendimento; -Alle modalità di relazione; - Alla capacità di guidare rapporti sociali costruttivi I ruoli all’interno del gruppo: -Controllo del tempo; -Compiti di “segreteria”; -Rispetto delle regole di funzionamento Un esempio: jigsaw (i gruppi a incastro) AUTONOMIA Autonomia 1: -Le istituzioni scolastiche sono espressione di autonomia funzionale; -L’autonomia è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti DPR 275/1999 Autonomia2 Autonomia: -Didattica; -Organizzativa; -Di ricerca sperimentazione e sviluppo DPR 275/1999 Autonomia 3 ricerca sperimentazione e sviluppo: -Progettazione formativa e la ricerca valutativa; -Formazione del personale scolastico; -Innovazione metodologica e disciplinare; -Ricerca didattica sulle TIC; -Documentazione educativa; -Scambi di informazioni e esperienze; -Integrazione DPR 275/1999 CAPACITÀ La propensione di un individuo ad agire, pensare, fare in un certo modo. Coniuga la conoscenza con l’azione. Una persona è capace perché è in grado di fare qualcosa e coinvolge sempre tutto ciò che siamo e che possiamo essere in modo integrato ed unitario GIOCO Una definizione Azione o un’occupazione volontaria, compiuta entro certi limiti definiti di tempo e di spazio, secondo una regola volontariamente assunta e che tuttavia impegna in maniera assoluta, cha ha un fine in se stessa; accompagnata da un senso di tensione e di gioia e dalla coscienza di <<essere diversi>> dalla <<vita ordinaria>> Huizinga Il gioco: tre caratteristiche 1. Deve essere stimolante impegnando la dimensione intellettiva e quella fisica 2. Deve collegarsi alle esperienze degli individui ed essere loro familiare (senso/divertimento) 3. Grado dell’impegno e della continuità Gioco di ruolo, definizione Far immedesimare gli allievi in una situazione, facendo svolgere loro il ruolo di “attori”, calandosi nei panni di un “personaggio” e comportandosi nel modo più conseguente possibile Gioco di ruolo, gli osservatori e il dibattito  Dare un ruolo anche a chi non partecipa utilizzando una griglia di osservazione  Dibattito: analizza ciò che è successo (come si sono sentiti/comportati gli attori); trarre conclusioni dall’esperienza INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI I limiti del programma: -Generalità; -Astrattezza Curriculum: Tentativo di comunicare i principi e le caratteristiche essenziali di una proposta educativa in forma tale da restare aperto a qualsivoglia revisione critica e suscettibile di una efficiente conversione in pratica L. Stenhouse 2. Invitate gli studenti a dire quello che viene loro in mente quando ascoltano le parole della prima lista. Introducete il termine concetto 3. Ripete le attività del punto 2, usando le parole-evento 4. Elencate parole del tipo: sono, è, dove, il , con, poi e chiedete agli studenti di dire dire che cosa avviene nella loro mente quando sentono queste parole […] possiamo chiamarle parole-legame Attività preparatorie 5-9 5. I nomi propri non sono parole-concetto 6. Scrivete brevi frasi usando due parole-concetto e parole-legame 7. Chiedete agli studenti di comporre brevi frasi e di identificare in esse le parole-concetto, indicando se si tratta di oggetti o di eventi, e le parole-legame 8. Presentate parole di una lingua straniera corrispondenti agli stessi concetti 9. Introducete alcune parole meno note, ripetendo le richieste dei punti precedenti Attività preparatorie 10 10. Scegliere una pagina di un libro, fotocopiatela e distribuite le copie agli studenti; leggete un brano che abbia un contenuto ben definito e fate cercare i concetti chiave (p. 45) Costruzione 1 1. Scegliere in un testo uno o due paragrafi particolarmente significativi e proponete agli studenti di leggerli e di selezionare i concetti chiave, cioè i concetti necessari per comprendere il significato del brano. Trascrivete questi concetti alla lavagna man mano che vendono identificati e discutete con la classe quale di essi è il più importante, quale rappresenta cioè l’idea più generale e inclusiva del testo Costruzione 2-4 2. Mettete questa parola concetto in testa alla lista e poi passate a scegliere il concetto che viene subito dopo. 3. Cominciate poi a disegnare una mappa organizzata gerarchicamente utilizzando la lista […]Fate in modo che gli studenti trovino parole-legame adatte 4. Cercare relazioni trasversali tra i concetti di una parte della mappa e quelli di un’altra Costruzione 5-7 5. La maggior parte delle prime mappe così prodotte risulteranno poco simmetriche …Dovrebbe diventare un’abitudine quella di effettuare per ogni mappa più redazioni. 6.Valutate la mappa che è stata costruita 7. Fate scegliere agli studenti brani del libro di testo o altro materiale e fate ripetere i passi 1-6, suggerendo di lavorare da soli o in gruppetti Costruzione 8-10 8. Le mappe prodotte possono essere discusse con tutta la classe 9. Chiedete agli studenti di disegnare mappe di qualcosa che a loro interessa in modo particolare 10. Inserite nel prossimo compito una o due domande sulle mappe concettuali Valutare 1. Proposizioni 2. Gerarchia 3. Legami trasversali 4. Esempi 5. Mappa concettuale di riferimento (p. 47) Applicazioni didattiche  Esplorazione di ciò che gli studenti già sanno  Delineare un itinerario didattico  Ricavare significati da libri di testo  Ricavare significati da attività di laboratorio e da ricerche sul campo  Lettura di articoli di giornali e riviste  Pianificare una relazione Per concludere… “fare e rifare mappe concettuali, confrontarle con gli altri, può essere considerato un lavoro di squadra nello sport del pensiero” (p. 33) MEDIATORI Mediatori: una definizione “supporti didattici, strategie di approccio adottate dall’insegnante nel processo di insegnamento/apprendimento con la funzione di proporre, chiarire, ripuntualizzare i contenuti” Di Fant-Grosso Mediatori, tipologie: -Attivi; -Iconici; -Analogici; -Simbolici Mediatori attivi Partecipazione attiva del soggetto coinvolto in esplorazioni ed esercitazioni:  Situazioni problematiche da risolvere  Costruzione di carte, plastici  Esperimenti Mediatori iconici Il linguaggio iconico permette di visualizzare, esemplificare concetti e contenuti Mediatori analogici Sono fondati sulla simulazione e sul gioco (agenzia di viaggi, negozio, studio televisivo) Mediatori simbolici Uso della verbalizzazione e dei simboli astratti Mediatori attivi 1  Esplorazioni per vedere, esercitazioni presa di contatto  Esplorazione secondo piano d’osservazione, esercitazione per realizzare oggetti a partire da semilavorati  Ricostruzione (mimo, conversazione) di un’esperienza per metterla a fuoco ed esaminarla Mediatori attivi 2  Esperimento ed esercitazione per ideare, progettare, realizzare oggetti  Esplorazione per controllo di conoscenze predefinite, esercitazioni per applicare/controllare Mediatori iconici 1  Disegno spontaneo, materiale visivo per documentare  Disegno preordinato secondo un piano contenutistico: codice prescelto, analisi e interpretazione delle immagini selezionate  Codificazione grafico-figurativa di eventi più o meno complessi (a partire da altri linguaggi verbali e non) Mediatori iconici 2  Schematizzazione di concetti, mappe, percorsi, eventi…secondo connettivi grafici Brainstorming 1, finalità Tecnica che permette di produrre idee originali, trovare soluzioni a un problema, esprimere le proprie opinioni e i propri stati d’animo. Essa è particolarmente utile per favorire la creatività e l’espressività di ogni allievo Isfol Brainstorming 2, conduzione 1  Predisporre gli spazi  Presentazione di un tema o di un problema al gruppo  Richiesta ai partecipanti di formulare idee sul tema/problema proposto e di scriverle su un foglio  I singoli fogli vanno attaccati su un apposito spazio in modo che siano visibili a tutti  Durata tra i 30 e i 50 minuti Brainstorming 3, il conduttore  Presenta il problema senza dare spiegazioni (non deve influenzare i partecipanti)  Spiega le regole per partecipare facendole rispettare  Invita ad intervenire i partecipanti più timidi  Evita commenti o critiche alle idee prodotte Brainstorming 4, conduzione 2  Lettura di tutti i fogli con le idee prodotte  Mettere vicini i fogli con idee simili  Assegnare un titolo ai gruppi di foglietti con idee simili  Realizzazione di una sintesi utilizzando anche mappe, disegni, frecce Brainstorming 5, vantaggi  È motivante  Favorisce la spontaneità e la creatività  È efficace e produttivo  Permette di individuare la soluzione di problemi  Facilita il lavoro e la coesione del gruppo Discussione di gruppo, finalità Migliorare la capacità degli allievi di esporre la propria idea su una data questione in un tempo determinato e di ascoltare e rispettare le idee degli altri Discussione di gruppo, il conduttore  Predisposizione degli spazi  Fare in modo che tutti prendano parte alla discussione  Fare in modo che tutti ascoltino le opinioni di tutti  Valorizzare le opinioni di tutti  Fare in modo che gli interventi non siano troppo lunghi  Fare di tanto in tanto il punto della situazione Discussione di gruppo, i partecipanti  Rispettare le regole  Cercare di collegare il proprio intervento con quelli degli altri  Evitare di divagare  Essere disponibili a modificare il proprio punto di vista UNITÀ DI APPRENDIMENTO Dopo aver identificato l’apprendimento unitario da promuovere, l’unità di apprendimento precisa gli obiettivi formativi coinvolti, gli itinerari educativi e didattici ritenuti necessari per raggiungerli e i compiti unitari in situazione che, osservati ed analizzati, possono alla fine documentare il perseguimento degli obiettivi formativi posti
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