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slide di lezione integrative con spiegazione dettagliata, Dispense di Macroeconomia

appunti di lezione slide Macroeconomia

Tipologia: Dispense

2023/2024

Caricato il 26/03/2024

saraesimona03
saraesimona03 🇮🇹

3 documenti

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Scarica slide di lezione integrative con spiegazione dettagliata e più Dispense in PDF di Macroeconomia solo su Docsity! Andrea TOTO andrea.toto@unich.it Università degli Studi G. d’Annunzio Department of Management and Business Administration 2023 MACROECONOMIA E POLITICA ECONOMICA PROGRESSO TECNOLOGICO E CRESCITA Progresso tecnologico e tasso di crescita 2 Abbiamo dunque imparato dal capitolo 11 che l’accumulazione di capitale da sola non è sufficiente per sostenere la crescita, è fondamentale il progresso tecnologico. Dobbiamo dunque ora introdurre il progresso tecnologico nel modello, partendo dalla ridefinizione della produzione aggregata. Progresso tecnologico e funzione di produzione 5 Possiamo quindi pensare al progresso tecnologico in due modi equivalenti: • il progresso tecnologico riduce il numero di lavoratori necessari per ottenere una data quantità di prodotto (un valore doppio di A produce la stessa quantità di prodotto con la metà dei lavoratori • il progresso tecnologico aumenta il prodotto ottenibile con un dato numero di lavoratori (Il fatto che lo stato della tecnologia A raddoppi, equivale a disporre di un numero doppio di lavoratori) Ragionando su questa via, pensiamo ad AN come all’ammontare di lavoro effettivo nell’economia. Progresso tecnologico e funzione di produzione 6 Assumendo ragionevolmente rendimenti di scala costanti, per un dato stato della tecnologia (A), raddoppiare sia la quantità di capitale sia la quantità di lavoro consente di ottenere una quantità doppia di prodotto: In generale, per ogni numero (x): È anche ragionevole assumere che entrambi i fattori, capitale e lavoro effettivo, abbiano rendimenti decrescenti. A parità di lavoro effettivo, un aumento di capitale farà aumentare la produzione, ma a un tasso decrescente. Analogamente, a parità di capitale, un aumento del lavoro effettivo farà aumentare la produzione, ma a un tasso decrescente 2 (2 , 2 ) Y F K AN= ( , ) xY F xK xAN= Progresso tecnologico e funzione di produzione 7 Per ottenere la relazione tra prodotto e capitale per unità di lavoro effettivo, poniamo x = 1/AN nell’equazione precedente e scriviamo: oppure: A parole: Il prodotto per unità di lavoro effettivo è una funzione del capitale per unità di lavoro effettivo. , 1Y KF AN AN  =     Y Kf AN AN  =     Interazione tra produzione e capitale 10 • La conclusione cui eravamo giunti stabiliva che, affinché il capitale rimanesse costante, l’investimento doveva essere uguale al deprezzamento dello stock esistente di capitale. • Ora, introducendo il progresso tecnologico, il numero di unità di lavoro effettivo (AN) aumenta nel tempo. Quindi, mantenere lo stesso rapporto capitale/lavoro effettivo (K/AN) richiede un aumento dello stock di capitale (K) proporzionale all’aumento delle unità di lavoro effettivo (AN) Interazione tra produzione e capitale 11 ─ Sia δ il tasso di deprezzamento del capitale. ─ Sia gA il tasso di progresso tecnologico. ─ Sia gN il tasso di crescita della popolazione. Se assumiamo che il rapporto tra occupazione e popolazione totale rimanga costante, il numero dei lavoratori (N) cresce anch’esso al tasso annuo gN. Insieme, queste ipotesi implicano che il tasso di crescita del lavoro in unità effettive (AN) sia uguale a gA + gN (Il tasso di crescita del prodotto di due variabili è la somma dei tassi di crescita delle due variabili). * Nel capitolo precedente abbiamo assunto gA = 0 e gN = 0. In questo capitolo ci interessano le implicazioni del progresso tecnologico, gA > 0. Una volta ammessa la possibilità di progresso tecnologico, introdurre la crescita della popolazione è immediato. Per questo introduciamo entrambi: gA > 0 e gN > 0 Interazione tra produzione e capitale 12 Il livello di investimento necessario per mantenere un dato livello di capitale per unità di lavoro effettivo è dato da: 𝐼𝐼 = 𝛿𝛿 + 𝑔𝑔𝐴𝐴 + 𝑔𝑔𝑁𝑁 𝐾𝐾 L’ammontare di investimento per unità di lavoro è pari a: 𝐼𝐼 𝐴𝐴𝐴𝐴 = 𝛿𝛿 + 𝑔𝑔𝐴𝐴 + 𝑔𝑔𝑁𝑁 𝐾𝐾 𝐴𝐴𝐴𝐴 • Per mantenere costante lo stock di capitale serve un investimento pari a δK • Un ammontare addizionale pari a (gA + gN)K è necessario affinché il capitale cresca allo stesso tasso di crescita del lavoro effettivo Decomponiamo l’investimento necessario: La quantità K/AN allo stato stazionario è costante. Questo implica che numeratore e denominatore crescano allo stesso tasso di crescita Dinamica di capitale e produzione 15 Nella figura precedente, per (K/AN0), il prodotto per unità di lavoro effettivo è pari alla distanza AB. L’investimento è dato da AC. L’ammontare di investimento richiesto per mantenere quel livello di capitale per unità di lavoro effettivo è pari ad AD. Poiché l’investimento eccede quanto richiesto per mantenere costante il livello di capitale per unità di lavoro effettivo, K/AN aumenta. Partendo da (K/AN0), l’economia si muove verso destra, con un livello crescente di capitale per unità di lavoro effettivo. Il processo continua fino a quando l’investimento è esattamente sufficiente a mantenere costante il livello di capitale per unità di lavoro effettivo. In stato stazionario (nel lungo periodo), il capitale e il prodotto per unità di lavoro effettivo sono costanti e pari rispettivamente a (K/AN)* e (Y/AN)*. Dinamica di capitale e produzione 16 • In stato stazionario, la produzione (Y) cresce allo stesso tasso di crescita del lavoro effettivo (AN) (per cui il rapporto tra i due è costante) • Poiché il lavoro effettivo cresce al tasso (gA + gN) , in stato stazionario la crescita della produzione è anch’essa uguale a (gA + gN) • Lo stesso ragionamento vale per il capitale: poiché in stato stazionario il capitale per unità di lavoro effettivo è costante, il capitale cresce anch’esso al tasso (gA + gN) Se Y/AN è costante, Y deve crescere allo stesso tasso di AN, cioè deve crescere al tasso gA + gN Dinamica di capitale e produzione 17 • In stato stazionario, il tasso di crescita della produzione è uguale al tasso di progresso tecnologico (gA) più il tasso di crescita della popolazione (gN). • Sia gA che gN non dipendono dal tasso di risparmio; di conseguenza, il tasso di crescita della produzione è indipendente dal tasso di risparmio. • In termini di tenore di vita, allo stato stazionario il prodotto per lavoratore cresce al tasso di progresso tecnologico, gA (*) . (*) dobbiamo prendere in considerazione il comportamento del prodotto per lavoratore (non del prodotto per unità di lavoro effettivo). Poiché la produzione cresce al tasso (gA + gN) e il numero di lavoratori cresce al tasso gN , il prodotto per lavoratore cresce al tasso gA Effetti del tasso di risparmio 20 Gli effetti di un aumento del tasso di risparmio (I) Effetti del tasso di risparmio 21 L’aumento del tasso di risparmio sposta la curva dell’investimento da s0f(K/AN) a s1f(K/AN). Ne segue che, in stato stazionario, il livello di capitale per unità di lavoro effettivo aumenta da (K/AN)0 a (K/AN)1 , con un corrispondente incremento del livello di prodotto per unità di lavoro effettivo da (Y/AN)0 a (Y/AN)1 . Effetti del tasso di risparmio 22 Un aumento del tasso di risparmio genera una crescita più elevata fino a quando l’economia raggiunge il suo nuovo sentiero di crescita bilanciata. Gli effetti di un aumento del tasso di risparmio (II) Le determinanti del progresso tecnologico 25 La maggior parte del progresso tecnologico è il risultato dell’attività di ricerca e sviluppo (R&S) svolta dalle imprese. In molti paesi avanzati la spesa in ricerca e sviluppo ricopre tra il 2 e il 3% del Pil (Stati Uniti, Francia, Giappone e Regno Unito), mentre rappresentano solamente circa l’1% in Italia Le imprese investono in R&S per le stesse ragioni per le quali acquistano nuovi macchinari o costruiscono nuovi impianti: per aumentare i propri profitti attesi. Aumentando la spesa in R&S, un’impresa può aumentare la probabilità di scoprire e sviluppare un nuovo prodotto potenzialmente di successo. Il prodotto della R&S sono fondamentalmente idee. E, a differenza di un macchinario, un’idea può essere potenzialmente usata da molte imprese allo stesso tempo. Un’impresa che ha appena acquistato un macchinario non deve preoccuparsi che un’altra impresa usi quella stessa macchina. Al contrario, un’impresa che scopre e sviluppa un nuovo prodotto non può essere altrettanto certa che nessun’altra impresa lo utilizzi. Le determinanti del progresso tecnologico 26 I livelli di spesa in R&S dipendono da: a) la fertilità del processo di ricerca; b) l’appropriabilità dei risultati della ricerca. a) La fertilità del processo di ricerca 27 La fertilità della ricerca indica la misura in cui la spesa in ricerca e sviluppo si traduce in nuove idee e nuovi prodotti (ruolo ulteriore del capitale umano come fattore produttivo). La fertilità della ricerca dipende dall’interazione tra ricerca di base e ricerca applicata. La ricerca di base non conduce di per sé al progresso tecnologico, ma è determinante per il successo di quella applicata. Il sistema educativo ha chiaramente un ruolo importante nello sviluppo e nel successo della ricerca di base. Le potenzialità di una scoperta si realizzano pienamente solo dopo un certo periodo di tempo (es: ci vollero oltre vent’anni dalla loro introduzione commerciale, all’inizio degli anni Ottanta, prima che i personal computer si diffondessero e diventassero lo strumento normale di lavoro). Il trade-off sui brevetti 30 ― Da un lato, la protezione (il diritto di escludere chiunque altro dalla realizzazione o dall’uso di una nuova tecnologia per un certo periodo di tempo) è necessaria per fornire alle imprese gli incentivi a investire in R&S. ― Dall’altro lato, una volta che le imprese hanno scoperto nuovi prodotti (o nuovi processi), per la società nel suo complesso, sarebbe meglio se la conoscenza incorporata in quei prodotti fosse resa disponibile senza restrizioni alle altre imprese e agli individui (politica rischiosa, in quanto limita l’incentivo ad investire in ricerca e sviluppo) Innovazione versus imitazione 31 Risulta rilevante compiere la distinzione tra crescita per innovazione e crescita per imitazione. Per sostenere la crescita economica, i paesi avanzati devono innovare. I paesi più poveri possono invece limitarsi a imitare (importando e adattando le tecnologie esistenti invece che svilupparne di nuove) per crescere, in quanto ancora lontani dalla frontiera tecnologica (es: Cina degli ultimi 30 anni). Ciò spiega perché alcuni paesi tecnologicamente meno avanzati abbiano una legislazione insufficiente in termini di brevetti Si tratta di paesi tipicamente utilizzatori e non produttori di nuove tecnologie, gran parte del loro aumento di produttività non deriva da invenzioni all’interno del paese, ma dall’adattamento alla propria economia di tecnologie sviluppate altrove. In tal caso, i costi di una scarsa protezione dei brevetti sono ridotti (poche invenzioni nazionali da proteggere), al fronte del beneficio di poter copiare tecnologie senza dover pagare per i relativi diritti. Istituzione, progresso tecnologico e crescita 32 Perché alcuni paesi sono bravi nell’adozione di tecnologie esistenti, mentre altri no? In altri termini, perché il fattore A in alcuni paesi è molto più ridotto che in altri? La causa principale, universalmente indicata dagli economisti dello sviluppo, è la debolezza delle istituzioni La crescita economica è determinata da numerosi fattori. Tra questi, le istituzioni svolgono un ruolo chiave. Quando gli economisti parlano di istituzioni, si riferiscono principalmente alla protezione del diritto di proprietà. Istituzione, progresso tecnologico e crescita 35 Protezione contro l’espropriazione e Pil pro capite Fonte: Daron Acemoglu, Understanding Institutions, Lionel Robbins Lectures, 2004, London School of Economics Relazione tra PIL pro capite in termini PPP nel 1995 (usando una scala logaritmica) per 90 paesi e un indice che misura il grado di protezione contro l’espropriazione (indice costruito per ciascun paese da Transparency International) La correlazione tra le due variabili è positiva e elevata. Una bassa protezione è associata a bassi livelli di Pil pro capite; un’elevata protezione è associata ad alti livelli di Pil pro capite References 36 • Blanchard, O., Amighini, A., & Giavazzi, F. (2020), Macroeconomia: una prospettiva europea. Bologna: Il Mulino. post-credit scene: diritti di proprietà 37 Considerate due esempi controversi: • qual è il ruolo dei software open source? • è giusto che gli studenti possano scaricare musica, film e anche libri di testo senza retribuire i loro creatori?
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