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Tassoni, de Cervantes e Don Chisciotte, Appunti di Italiano

Introduzione all’opera principale di Tassoni, La Secchia Rapita; diffusione del romanzo moderno, introduzione a Miguel de Cervantes, trama e analisi di Don Chisciotte.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 15/04/2024

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alessandro-viola-14 🇮🇹

15 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Tassoni, de Cervantes e Don Chisciotte e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Appunti di Italiano Tassoni L’opera del Tassoni, la “Secchia Rapita”, segnò l’inizio della morte del poema epico, egli vedeva la lingua petrarchesca come qualcosa di vecchio e superato, col suo poema diede vita ad un nuovo genere, l’eroicomico, unione di elementi sublimi con elementi comici. L’opera nacque come parodia della Gerusalemme liberata. Tassoni seguì Tasso nelle regole del poema prendendo spunto da un evento storico, in questo caso non si tratta di un’impresa eroica, ma del furto di un secchio di legno realmente avvenuto da parte dei modenesi verso i bolognesi. L’autore si ispirò a due eventi storici, il furto del secchio e la guerra tra guelfi e ghibellini del 1200; vennero mescolati eventi storici che non centravano nulla tra di loro. Al Tassoni non interessò il messaggio morale, ad egli interessa esclusivamente divertire il lettore. Per creare l’effetto di imprevedibilità vennero accostati toni sublimi con eventi banali e toni banali con eventi sublimi, a differenza del poema epico tradizionale, qui il tutto è causato da futili eventi. Trama dell’opera Tassoni, con ironia, invoca Apollo affinché lo aiuti a narrare gli avvenimenti. Gli dèi si divisero tra bolognesi e modenesi, nelle battaglie compare l’eroe, o quasi, il conte di “Culania”. Quest’ultimo si innamoró di Renoppia, parodia di Clorinda, bruna, bassa e grassa, il conte, però, è un uomo sposato e per questo decide di uccidere la moglie, si reca in farmacia per comporre un veleno ma, al posto di questo, il farmacista gli dà un purgante, il conte decise di raccontare il piano a Titta, amante della moglie del conte, egli riferì tutto a Renoppia, al che a cena, lei decise di scambiare il proprio piatto con quello del conte, così il pasto col purgante venne mangiato dal quest’ultimo. Esso, dopo momenti di ilarità in una taverna si defecò addosso e nel portarlo via, la folla si aprì, terrorizzata dallo schifo e dal male odore, i gruppi di persone si spostarono dall’uomo non in segno di rispetto, ma per evitare di entrare in contatto dalla puzza, questa è una parodia delle folle che accolsero gli eroi nella Gerusalemme Liberata. Se la poesia barocca tende a rompere con la tradizione del petrarchismo, con la prosa si incontrano tematiche quali il senso di nullità di tutte le cose e la paura dello scorrere del tempo. Emanuele Tesauro, nella sua opera “Il cannocchiale aristotelico” partì dalla logica di Aristotele ed analizzò con precisione tutti i vari elementi del testo, qui analizza la metafora, emblema del barocco, migliore della similitudine poiché in essa il paragone è spiegato ed anche chi non fruisce spesso di poesia lo capisce; la metafora, invece, è ingegnosa perché il paragone è nascosto ed implicito, essa collega cose dissimili tra loro. Rispetto alle altre figure retoriche, più facili da costruire, la metafora è un parto dell’ingegno, più è difficile e più è frutto di grande ingegno. La metafora è anche oggetto di meraviglia poiché nasce anche dal desiderio di imparare cose nuove. Il modello del romanzo moderno Nel ‘600 nacque il romanzo moderno, il primo fu “Don Chisciotte” di De Cervantes, egli quando visse in Italia si appassionò ai poemi epici cavallereschi, in particolare all’Orlando furioso, l’autore unì il vecchio poema cavalleresco (amori, avventure ed eroi) con il realismo della novella, da cui riprese il realismo, ispirandosi anche al Decameron. L’opera venne pubblicata due volte ed ebbe gran successo. Don Chisciotte segnò l’inizio della diffusione del romanzo moderno e segnò definitivamente la morte del poema cavalleresco. Trama dell’opera Don Chisciotte passava le giornate nel suo podere a leggere poemi cavallereschi di qualunque tipo finché non impazzì leggendoli, impazzendo iniziò a compiere imprese eroiche, prese il suo donzino, ritenendo che fosse un destriero, prese un’armatura arrugginita ed andò a compiere imprese eroiche per la Spagna. Si innamorò di una contadina, che lui credeva essere una nobildonna; per essa compì grandi imprese
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