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Purgatorio Divina Commedia, Summaries of Italian

Purgatorio Divina Commedia canto 1

Typology: Summaries

2018/2019

Uploaded on 02/11/2019

Michele_Macellari
Michele_Macellari 🇮🇹

4

(1)

5 documents

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Download Purgatorio Divina Commedia and more Summaries Italian in PDF only on Docsity! INFERNO 1 DIVINA COMMEDIA Dante e Virgilio abbandonano l'Inferno per approdare al Purgatorio. E' la domenica di Pasqua, giorno di resurrezione ed è questo il tema centrale del canto: la resurrezione delle anime, il percorso di purificazione per approdare al Paradiso Introduzione Il Canto I del Purgatorio . Al verso 7 troviamo il verbo «resurga», che riassume sinteticamente quel che sarà l’argomento dell’intera cantica: la risurrezione delle anime, ovvero il loro percorso di purificazione e di espiazione dei propri peccati con il fine di ottenere la salvezza e di ascendere, così, al Paradiso. Un intento richiamato anche dall’ambientazione spazio-temporale di questo primo Canto del Purgatorio: è la domenica di Pasqua, giorno in cui i cristiani festeggiano la risurrezione di Cristo, e la spiaggia dove si trovano Dante e Virgilio è avvolta dalla luminosità dell’alba, allegoria della luce della Grazia divina che abbraccia le anime del Purgatorio, salve dalla dannazione eterna, nonché simbolo della speranza ritrovata dopo le tenebre infernali. Ci troviamo quindi di fronte a un ambiente rasserenato e colmo di fiducia; Protagonista Protagonista del Canto I del Purgatorio è Marco Porcio Catone – detto il Giovane o l’Uticense per distinguerlo dall’omonimo antenato, Catone il Censore. Nato a Roma nel 95 a.C., prese parte alla vita politica di Roma, diventando prima questore, poi tribuno della plebe ed infine pretore nel 54 a.C. Estremo difensore delle libertà politiche e repubblicane, si oppose fermamente al primo triumvirato di Crasso, Cesare, Pompeo. Quando però scoppiò la guerra civile tra questi due ultimi, si schierò dalla parte di Pompeo, riconoscendo nelle mire dittatoriali di Cesare un aperto attacco agli ideali repubblicani; per questo motivo, dopo la sconfitta di Pompeo a Tapso nel 46 a.C., Catone decise di togliersi la vita a Utica, città africana a nord di Cartagine. perché, Dante, ne fa il custode del Purgatorio, regno nel quale le anime sono destinate a salvarsi? Pagano, morto suicida e avverso alla figura di Cesare – e con essa, quindi, a quella dell’Impero così cara invece a Dante – il personaggio sembra essere in piena antitesi con i valori del poeta. In realtà, nel Medioevo cristiano la figura di Catone era ricollegata ad un modello di vita austera e dignitosa, nonché di integrità, di fortezza morale e di rifiuto dei beni terreni, tutti valori fortemente cristiani. Il suo suicidio di Catone è, secondo Dante, un gesto giustificabile, perché compiuto con il fine di salvaguardare la libertà civile, precorritrice della libertà interiore cui tutte le anime del Purgatorio aspirano e necessitano per poter ascendere al Paradiso. – Catone assume quindi i connotati del modello della perfezione umana al suo più alto livello terreno che comporta la libertà assoluta dalle passioni e l’anteposizione del bene comune al proprio. Per questo motivo, Dante – al verso 75 – predice al guardiano del Purgatorio l’assunzione in Cielo dopo il Giudizio Universale, trattamento che non ha riservato neanche al suo maestro Virgilio. CANTI Versi 1-12. Dopo aver lasciato il terribile mare dell’Inferno, Dante è pronto a cantare con più tranquillità il secondo regno dell’Oltretomba, il Purgatorio, nel quale l’anima si purifica per poter accedere al Paradiso. Il poeta invoca l’aiuto delle Muse e in particolar modo di Calliope, chiedendole di assisterlo con lo stesso canto col quale sconfisse le Piche. Versi 13-48. Dante gioisce nell’osservare l’azzurro del cielo: ad illuminarlo c’è Venere, che si trova nella costellazione dei Pesci. Voltandosi verso il cielo australe, il poeta riesce a scorgere quattro stelle la cui luce è stata visibile solo a due esseri umani: Adamo ed Eva. Non appena distoglie lo sguardo da esse, scorge un vecchio venerando accanto a sé: si tratta di Catone Uticense il quale, credendo Dante e Virgilio due dannati in fuga dall’Inferno, chiede loro chi siano e come mai si trovino lì.