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Agricola, I-III Tacito, Appunti di Latino

Storia romanaLetteratura LatinaStoria AnticaCultura romana

appunti e traduzione del proemio dell'Agricola di Tacito

Tipologia: Appunti

2018/2019
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Caricato il 14/04/2019

elena-ricci-2
elena-ricci-2 🇮🇹

4.1

(9)

10 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Agricola, I-III Tacito e più Appunti in PDF di Latino solo su Docsity! sabato 13 aprile 2019 Agricola [1.1] Clarorum virorum facta moresque posteris tradere, antiquitus usitatum, ne nostris quidem temporibus quamquam incuriosa suorum aetas omisit, quotiens magna aliqua ac nobilis virtus vicit ac supergressa est vitium parvis magnisque civitatibus commune, ignorantiam recti et invidiam. (Il fatto di) tramandare ai posteri le imprese e i costumi degli uomini famosi, secondo l’antica usanza, nemmeno ai nostri tempi quest’età, benché indifferente nei suoi confronti, l’ha tralasciato, ogni qual volta che qualche grande e nobile virtù ha vinto e ha superato un difetto comune a società grandi e piccole, l’ignoranza del giusto e dell’invidia. Clarorum virorum identico incipit del Origines di Catone e Sallustio, proprio perché vuole ricollegarsi alla tradizione romana Facta moresque altra allusione al Origines di Catone, che Tacito prende sia come modello dell’arcaismo sia lo riprende a livello contenutistico, cioè il tema della virtus. Come nella Roma repubblicana, anche l’impero ha bisogno di figure “simbolo”, che rappresentano un esempio per i loro validi fatta, nel rispetto dei mores sia sul piano comportamentale pubblico che privato Virtus vici allitterazione dal sapore arcaico magna/nobilis parvis/magnis ignorantiam/invidiam coppie antitetiche aetas decaduta per l’ignoranza e i vizi 1 sabato 13 aprile 2019 [1.2] Sed apud priores ut agere digna memoratu pronum magisque in aperto erat, ita celeberrimus quisque ingenio ad prodendam virtutis memoriam sine gratia aut ambitione bonae tantum conscientiae pretio ducebantur. Ma presso gli avi come compiere azioni degne di memoria era più semplice e a portata di mano, così coloro che sono molto famosi per l’ingegno erano spinti a tramandare il ricordo della virtù non dalla ricompensa o dal desiderio di popolarità ma solo dal pregio della buona coscienza. Ut… ita variatio, particolarmente amata da Tacito. Di solito è ita…ut. memoratu arcaismo del genere storiografico [1.3] Ac plerique suam ipsi vitam narrare fiduciam potius morum quam adrogantiam arbitrati sunt, nec id Rutilio et Scauro citra fidem aut obtrectationi fuit: adeo virtutes isdem temporibus optime aestimantur, quibus facillime gignuntur. Anzi molti ritennero che narrare la propria vita (fosse segno di) fiducia nei propri meriti più che (potius) gesto di presunzione, né ciò per Rutilio e per Scauro fu al di qua della credibilità o motivo di biasimo: a tal punto le virtù sono stimate nel modo migliore negli stessi tempi in cui nascono più facilmente. Rutilio et Scauro biografie usate da Sallustio come fonti al Bellum Iughurtinum Raccontano la loro vita non perché sono arroganti ma perché hanno fiducia nei loro costumi 2 sabato 13 aprile 2019 [3] Nunc demum redit animus; et quamquam primo statim beatissimi saeculi ortu Nerva Caesar res olim dissociabilis miscuerit, principatum ac libertatem, augeatque cotidie felicitatem temporum Nerva Traianus, nec spem modo ac votum securitas publica, sed ipsius voti fiduciam ac robur adsumpserit, natura tamen infirmitatis humanae tardiora sunt remedia quam mala; et ut corpora nostra lente augescunt, cito extinguuntur, sic ingenia studiaque oppresseris facilius quam revocaveris: subit quippe etiam ipsius inertiae dulcedo, et invisa primo desidia postremo amatur. Ora finalmente torna il respiro; e benché subito dal primo inizio di questa felicissima età Nerva Cesare abbia fatto coesistere (due) cose un tempo inconciliabili,principato e libertà, e ogni giorno Nerva Traiano accresca la felicità dei tempi, e la sicurezza collettiva abbia conquistato non solo speranza e desiderio, ma fiducia e certezza dello stesso desiderio, tuttavia per la natura della debolezza umana i rimedi sono più lenti dei malanni; e come i nostri corpi crescono lentamente, si estinguono presto, così gli ingegni e gli ideali si possono più facilmente soffocare che richiamare in vita: poiché si insinua la dolcezza anche della stessa inerzia e l’inattività, inizialmente sgradita, alla fine è apprezzata. Nunc con la morte di Domiziano nel 96 d.C. e l’inizio del principato di Nerva torna la libertà Animus forza d’animo Felicitatem serenità (dei tempi) 5 sabato 13 aprile 2019 [3.2] Quid, si per quindecim annos, grande mortalis aevi spatium, multi fortuitis casibus, promptissimus quisque saevitia principis interciderunt, pauci et, ut ita dixerim, non modo aliorum sed etiam nostri superstites sumus, exemptis e media vita tot annis, quibus iuvenes ad senectutem, senes prope ad ipsos exactae aetatis terminos per silentium venimus? E come avrebbe potuto essere altrimenti, se per quindici anni, periodo notevole di un'esistenza mortale, molti sono venuti a mancare per eventi fortuiti, e tutti i più coraggiosi per la crudeltà del principe? Pochi siamo superstiti per così dire non solo degli altri, ma addirittura di noi stessi, essendo stati cancellati dal mezzo della nostra vita tanti anni, durante i quali nel silenzio, se giovani siamo giunti alla vecchiaia, se vecchi quasi agli stessi limiti di un'esistenza trascorsa. Quid, si… ? Quid interrogativo valore assoluto, domanda retorica. Si + interciderunt + et + sumus Molti sono morti per casi fortuiti, tutti i migliori sono morti per la crudeltà del princeps. Anche lui è tra i migliori, si ritiene un superstite, è come se fosse stato morto per 15 anni. Si riferisce alla “pulizia” fatta da Domiziano durante il suo impero. Superstites termine chiave. I pochi sopravvissuti si sentono superstiti anche a loro stessi, perché hanno perso 15 anni della loro vita e ora si ritrovano ad essere vecchi. Durante il regno di Domiziano sono stati in silenzio o sono morti, quindi la cultura romana non può finire subito. Nerva ha messo insieme due cose prima inconciliabili, cioè il Principato e la Libertà 6 sabato 13 aprile 2019 [3.3] Non tamen pigebit vel incondita ac rudi voce memoriam prioris servitutis ac testimonium praesentium bonorum composuisse. Hic interim liber honori Agricolae soceri mei destinatus, professione pietatis aut laudatus erit aut excusatus.
 
 Tuttavia non mi dispiacerà aver espresso, seppur con stile poco ricercato e rozzo, il ricordo della precedente schiavitù e la testimonianza dei beni presenti. Intanto questo libro, destinato all'onore di mio suocero Agricola, per la dichiarazione di benevolenza sarà o lodato o scusato Vel assoluto = seppur. Dice che scrive in maniera rozza Interim si contrappone a pigebit Pietatis pietas è rendere onore alla famiglia: ricorda e onora Agricola Bisognerà che scriva riguardo le cose passate, ma nel frattempo scrive l’Agricola Traiano viene messo nel Paradiso da Dante 7