Scarica Analisi e traduzione del Pro Archia di Cicerone per l'esame di Lingua e letteratura e più Traduzioni in PDF di Lingua Latina solo su Docsity! PRO ARCHIA – CICERONE INTRODUZIONE Scritta e pronunciata da Cicerone nel 62 a.C.. L’occasione di questo discorso difensivo è il processo intentato contro Archia, un poeta di cultura ellenistica, originario di Antiochia di Siria. L’accusa era di essersi illegalmente appropriato del titolo e dei diritti di cittadino romano. L’oratore accetta di mettere la propria arte al servizio del poeta greco. Il discorso giudiziario si trasforma in una celebrazione del valore e dell’importanza della poesia. La figura del protagonista, Archia, passa in secondo piano ed è solamente un pretesto per trattare altri argomenti: Cicerone, che nell’orazione dichiara di volere dimostrare l’innocenza dell’imputato, anche perché spera di ricevere gloria in un’opera in versi da lui scritta, ha dato senza dubbio al poeta greco una fama che difficilmente avrebbe altrimenti ottenuto. Il processo intentato contro il poeta Archia si svolse a Roma all’indomani del fallito colpo di stato ordito dal nobile decaduto Lucio Sergio Catilina: la città, che attraversava un periodo di gravi tensioni politiche, si era trovata a fronteggiare una seria minaccia per le proprie istituzioni, e il console Cicerone aveva svolto un ruolo decisivo nella difesa di queste. Archia fu processato con la legge ‘’Lex Papia’’, che condannava all’esilio chi avesse approfittato illegalmente dei diritti di cittadino. L’imputato → di Archia si sa solo attraverso gli scritti di Cicerone. Archia era nato con buona probabilità attorno al 120 a.C. ad Antiochia di Siria, uno dei centri orientali di cultura greca più fiorenti. Dopo la prima formazione, si sposta in centri di cultura, per perfezionare le proprie conoscenze e andando in cerca di fama. Giunge in Italia: qui riscosse approvazioni e onori nelle città greche: Reggio, Locri, Taranto e Napoli, che lo vollero cittadino onorario. Nel 102 a.C., appena ventenne, giunge a Roma dove alcune figure culturalmente più significative e politicamente più influenti lo stimarono e lo vollero come amico e protetto: Caio Mario, la famiglia dei Metelli e i Luculli, che lo accolsero nella loro casa e gli concessero di premettere al suo nome greco il praenomen Aulus e il nomen Lucullus. Nel 92 a.C. Archia accompagnò uno dei Luculli nella provincia di Sicilia, tornando dalla quale si fermò a Eraclea e gli conferirono meriti poetici e per influenza dei Luculli stessi, il beneficio della cittadinanza. Grazie a questa poté nell’89 usufruire della Lex Plautia Papiria che, perfezionando la precedente Lex Iulia de civitate, concedeva la cittadinanza romana agli Italici iscritti ad una città federata, residenti in Italia e che si fossero dati in nota al pretore entro 60 giorni. Archia poi con Lucullo andò in Oriente contro Mitridate e celebrò la battaglia in una sua opera. Tornato a Roma, un certo Grazio, personaggio a noi sconosciuto, accusò Archia di essersi arrogato illegalmente il diritto di cittadinanza romana e lo trascinò in tribunale. Grazio basava la sua accusa su due punti: la distruzione dei registri di Eraclea, che quindi non potevano comprovare il possesso della cittadinanza in una città federata, e la mancanza del nome di Archia nelle liste del censimento romano. Il processo si svolse con regolarità e l’imputato fu assolto. Struttura dell’orazione → orazione breve, si snoda in 32 paragrafi, così articolati: - Exordium (parr. 1-3): Cicerone dichiara di essere particolarmente motivato nella difesa di Archia per il ruolo primario che costui ha avuto nella sua formazione; poi chiede il permesso di condurre la difesa in modo insolito: dopo la produzione delle prove dell’innocenza dell’imputato, Cicerone intende dimostrare che, data l’importanza della poesia, arte in cui Archia è maestro, l’imputato sarebbe comunque degno della cittadinanza romana. - Narratio (parr. 4-7): Cicerone racconta la vita di Archia, soffermandosi sui dettagli del periodo in cui il poeta ottenne la cittadinanza romana, esponendo ovviamente i fatti nella ricostruzione sostenuta dalla difesa. - Confirmatio (parr. 8-11): Cicerone confuta le prove presentate dall’accusa dimostrando il possesso da parte di Archia di tutti i requisiti richiesti dalla legge per diventare cittadino romano: la mancanza dei registri di Eraclea è sopperita dalla conferma di autorevoli testimoni della città del possesso della civitas in Eraclea da parte di Archia; i registri del pretore Metello, dove compare il nome di Archia, sono i più attendibili; il nome di Archia non fu registrato durante l’ultimo censimento perché, in quel periodo, si trovava in Asia al seguito di Lucullo. - Confirmatio extra causam (parr. 12-29): Cicerone espone l’importanza dell’arte poetica esercitata da Archia. La poesia, infatti, è sostegno e sollievo nell’attività forense e sprona a compiere azioni grandi per la gloria della propria patria. - Peroratio (parr. 29-32): Cicerona ricorda i punti principali svolti nell’orazione e ringrazia per l’attenzione ricevuta. Lingua e stile. Toni rigorosi, colloquiali, a tratti confidenziali, conciso, tecnico nell’uso dei termini. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 1.1 Si quid...debet = Se, o giudici, c’è in me un po’ di talento naturale, e so bene quanto esso sia scarso, o una qualche pratica oratoria, nella quale non nego di essere discretamente esperto, o una qualche conoscenza teorica di quest’arte derivante dall’interesse e dallo studio metodico delle discipline più elevate, alla quale ammetto di non essere stato avverso in nessun periodo della mia vita, di tutte queste qualità Aulo Licinio, qui presente deve proprio tra i primi esigere da me il frutto, quasi per un suo diritto. Si...est = è la prima delle tre protasi del periodo ipotetico = Se c’è quid = relativo = qualche in me = abl. = in me ingeni = genitivo partitivo retto da quid = di talento naturale iudices = vocativo = o giudici quod = nesso relativo: il pronome relativo, usato in sostituzione di una congiunzione coordinante e di un pronome dimostrativo (e esso) esprime un rapporto di coordinazione = e esso sentio = ind pres = so bene quam sit exiguum = acc. - congiuntivo presente – acc. = quanto sia scarso aut...aut...aut = o...o...o qua = relativo = una qualche exercitatio dicendi = sarebbe → la pratica oratoria in qua = abl = nella quale non infitior = deponente presente = non nego esse = infinito di sum = di essere versatum = participio passato del verbo verso qua con il verbo esse ha valore di perfetto logico = esperto mediocriter = avv = discretamente huiusce = genitivo singola di hice, forma rafforzata di hic = una qualche rei ratio = conoscenza teorica ab optimarum artium = = dalle discipline più elevate studiis ac disciplina = abl = dall’interesse e dallo studio metodico profecta = participio perfetto = derivante a qua = ablativo di separazione = alla quale ego confiteor = presente indicativo = io ammetto nullum...aetatis meae tempus = complemento di tempo continuato = in nessun periodo della mia vita abhorruisse = infinito passato, dipendente da confiteor che regge a sua volta a qua, ablativo di separazione = essere avverso earum rerum omnium = genitivo plur = di tutte queste cose (inteso ‘’qualità’’) Aulo Licinius = sogg = Aulo Licinio vel = qui in primis = abl = tra i primi (qui presente) debet = presente indicativo = deve prope = proprio a me = da me repetere = infinito = esigere fructum = acc. = il frutto suo iure = abl = in suo diritto Nam...exstitisse = Infatti quanto, più lontano può la mia mente guardare indietro il periodo di tempo passato e richiamare alla memoria la più remota epoca della mia infanzia, tornando indietro fino a quel tempo, vedo che costui è risultato per me la persona più importante per accogliere e iniziare la via di questi studi. Nam = infatti Quoad longissime potest = quoad unito al superlativo e al verbo possum esprime il più alto grado possibile di superlativo = quanto più lontano può mens mea = sogg = la mia mente respicere = infinito = guardare indietro spatium = acc = il periodo temporis = genitivo = di tempo praeteriti = genitivo e concorda con temporis = passato recordari memoriam = costruzione con accusativo dell’oggetto interno = richiamare alla memoria ultimam = acc = la remota epoca pueritiae = genitivo = dell’infanzia inde = indietro repetens = participio presente = tornando usque = fino a quel tempo hunc = costui exstitisse = infinito perfetto = è risultato mihi = abl = per me principem = acc = la persona più importante Ad suscipiendam et ingrediendam = gerundio accusativo femminile = per accogliere ed iniziare rationem = acc = la via horum studiorum = di questi studi Quod...debemus = E se questa mia parola plasmata dal consiglio e dagli insegnamenti di costui è stata qualche volta motivo di salvezza per qualcuno, proprio a quell’uomo stesso dal quale abbiamo ricevuto ciò con cui portare aiuto a tutti e salvare alcuni, dobbiamo portare aiuto e salvezza, per quanto è in nostro potere. Quod si = il nesso relativo quod, unito a si, coordina la protasi col periodo precedente = E se haec vox = sogg = questa (mia) parola huius = di costui (di Archia) hortatu = infinito perfetto del verbo deponente hortor = plasmata fuit = perfetto = è stata aliquando = qualche volta non nullis…saluti fuit = il verbo sum è qui costruito con un doppio dativo, il primo di vantaggio, il secondo di effetto = è stato mtivo di salvezza per qualcuno praeceptis = abl = dal consiglio conformata = dagli insegnamenti a quo...huic = è un caso di prolessi, anticipazione del pronome relativo che è posto prima del pronome dimostrativo cui si riferisce = a quell’uomo id = stesso si non esset = protasi del periodo ipotetico dell’irrealtà (III tipo) = non lo fosse putetis adsciscendum fuisse = si sarebbe dovuto accogliere (tra i cittadini) 3. Nam...contigit = Infatti appena Archia uscì dalla fanciullezza e dalle discipline da cui l’età dei fanciulli è solita essere avviata alla cultura, passò all’occupazione prediletta dello scrivere. Nam = Infatti ut primum = non appena ex pueris excessit = l’espressione indica il passaggio alla maggiore età che avveniva in Roma a 17 anni = perfetto e abl in ex = uscì dalla fanciulezza Archias = acc = Archia ab iis artibus = ab + abl = dalle discipline quibus = da cui artibus, quibus...ad humanitatem informari = Cicerone si riferisce alla formazione culturale del giovane = da cui l’età dei fanciulli è solita essere avviata alla cultura scribendi studium = gerundio + acc = passo all’occupazione prediletta dello scrivere Primum...contigit = Dapprima gli riuscì di superare in breve tempo tutti per la gloria del suo ingenio ad Antiochia (qui infatti nacque da famiglia illustre), città allora popolosa, fiorente e ricca di uomini estremamente colti e di attività di studio dotte. Primum = è in correlazione con post della frase successiva = dapprima Antiochiae = abl, forma di locativo, antico caso con -ae per la prima declinazione = ad Antiochia nam ibi natus est loco nobili = avv – avv – participio – abl = qua infatti nacque da famiglia illustre contigit = perfetto = gli riuscì antecellere = infinito con dativo = di superare celeriter = in breve tempo omnibus = abl = tutti ingeni gloria = abl = per la gloria del suo ingenio (ingeni è genitivo) urbe et copiosa = città popolosa eruditissimis hominibus liberalissimis studiis adfluenti= superlativo = uomini estremamente colti e di attività di studio dotte Post...superaret = In seguito in tutto il resto dell’Asia e della Grecia intera il suo arrivo era accolto con entusiasmo a tal punto che l’attesa di lui in persona era maggiore in confronto alla fama del suo ingegno, il suo arrivo e l’ammirazione che destava risultavano superiori all’attesa. Post = riprende primum del periodo precedente = In seguito in ceteris partibus = abl = in tutto il resto ceterus = significa ‘’il rimanente’’ Asiae et Graciae cunctae = gen = dell’Asia e della Grecia intera adventus eius= si tratta di un nominativo plurale con valore distributivo = il suo arrivo celebrabantur = imperfetto passivo = era accolto ut...superaret = consecutiva con antecedente sic = a tal punto che destava risultavano superiore famam ingeni = fama del (suo) ingegno ipsius = è nel contempo genitivo soggettivo di adventus e oggettivo di admiratio admiratio = l’ammirazione 3,5. Erat...neglegabantur = L’Italia era a quel tempo ricca di attività artistiche e insegnamenti greci, e questi studi erano coltivati nel Lazio con maggior vigore di quanto lo siano ora nelle medesime città, e qui a Roma grazie alla tranquillità dello stato non erano trascurati. Italia = sogg = L’Italia (si intende l’Italia del sud, la Magna Grecia) erat = imperfetto = era plena = acc = ricca artium ac disciplinarum Graecarum = genitivi plurali = di attività artistiche e insegnamenti greci haec studia = sogg = questi studi colebantur = passivo = erano coltivati in Latio = stato in luogo = nel Lazio vehementium = con maggiore vigore quam = di quanto nunc = ora isdem in oppidis = abl = nelle medesime città hic = qui Romae = moto a luogo = a Roma propter tranquillitatem = causale = grazie alla tranquillità rei publicae = genitivo = dello stato non neglebantur = presente passivo = non erano trascurati Itaque...existimarunt = Pertanto i Tarentini, i Reggini e i Napoletani gli conferirono la cittadinanza e altri benefici e lo stimarono degno di essere conosciuto e ospitato. Itaque = Pertanto Tarentini et Rhegini et Neapolitani = sogg = i Tarentini, i Reggini e i Napoletani donarunt = presente passivo = gli conferivano civitate = acc = la cittadinanza ceterisque praemiis = e altri benefici iudicare = infinito = di essere conosciuto poterant = imperfetto = potere dignum = degno existimarunt = lo stimarono hospitio = ospitato Hac...Catulo = Essendo conosciuto ormai anche da chi non lo aveva mai visto di persona per questa così grande diffusione della sua fama, giunse a Roma sotto il consolato di Mario e Catulo. Cum + esset = cum + congiuntivo = essendo notus = conosciuto absentibus = abl = a coloro che erano lontani = da chi non lo aveva mai visto di persona hac tanta celebritate = abl = per questa così grande diffusione famae = genitivo = della (sua) fama venit = perfetto = giunse Romam = il moto a luogo con i nomi propri di città è espresso con l’accusativo semplice, residuo di un antico accusativo di direzione = a Roma consule = abl = sotto il consolato Mario et Catulo = genitivo = di Mario e Catulo Nactus est...posset = Dapprima incontrò consoli tali che l’uno poteva offrire imprese grandissime per lo scrivere, l’altro non solo imprese ma anche passione per lo studio e orecchie esperte. Primum = dapprima nactus est = participio = incontrò consules = acc = i consoli eos = acc, fa riferimento ai consoli = tali che alter...alter = l’uno...l’altro adhibere posset = infinito e presente = poteva offrire res maximas = acc = imprese grandissime ad scribendum = finale implicita espressa con ad e il gerundivo = per lo scrivere cum...tum = non solo...ma anche res gestae = abl = con le imprese = nel senso ‘’non solo le imprese’’ studium = passione per lo studio aures = acc = orecchie esperte Statim...receperunt =Subito i Luculli, mentre era ancora nell’età dell’adolescenza, lo accolsero nella loro casa. Statim = subito Luculli = sogg = Luculli cum = cum + congiuntivo esset = mentre Archias = acc = Archia esset = era praetectatus = nell’età dell’adoloscenza receperunt eum = perfetto = lo accolsero domum suam = acc semplice di moto a luogo = nella loro casa Sed...senectuti = Ma il fatto che la casa che per prima fu vicina a lui nella giovinezza, fosse in buoni rapporti con lui anche nell’età avanzata, è indice non solo del suo ingegno ma anche della sua indole e del suo valore. Sed = ma domus = sogg = la casa prima = che per prima fuerit = perfetto = fu quae huius adolescentiae = vicina a lui nella giovinezza esset = congiuntivo = fosse familiarissima senectuti = in buoni rapporti nell’età avanzata ingeni...litterarum...naturae...virtutis = genitivi di convenienza (forma di genitivo possessivo dipendente da un verbo copulativo =del suo ingegno della sua indole del suo valore Erat...colebatur = In quel periodo Archia era gradito a quel famoso Quinto Metello Numidico e a suo figlio Pio; era ascoltato da Marco Emilio, viveva con Quinto Catulo, padre e figlio, era onorato da Lucio Crasso; Temporibus = abl = in quel periodo Archias = non c’è scritto ma fa riferimento a lui ed è soggetto erat iucundus = era gradito illi Metello Numidico et eius Pio filio = dativi = a quel (famoso) Quinto Metello Numidico e a suo figlio Pio audiebatur = imperfetto passivo = era ascoltato a Aemilio = d’agente = da Marco Emilio vivebat = imperfetto = viveva cum Catulo = con Catulo patre et filio = riferimento a Catulo = padre e figlio colebatur = imperfetto passivo = era onorato a L. Crasso = d’agente = da Lucio Crasso Lucullos…simulabant = dal momento che aveva stretti rapporti d’amicizia con i Luculli, con Druso, gli Ottavi, Catone e tutta la casa degli Ortensi, era tenuto in sommo onore, poiché lo rivestivano di attenzione non solo coloro che volevano imparare da lui e ascoltarlo, ma anche quelli che fingevano. Cum teneret = cum + cong = aveva devictam consuetudine = stretti rapporti d’amicizia Lucullos, Drusum, Octavios, et Catonem = con i Luculli, con Druso, gli Ottavi, Catone Domum = acc = la casa Hortensiorum = gen = degli Ortensi Devinctam = complemento predicativo riferito grammaticalmente solo a domum, ma a senso anche a Lucullos, Drusum, Octavios e Catonem adficiebatur = imperfetto passivo = era tenuto sommo honore = in sommo onore honore = ablativo strumentale retto da adficiebatur, verbo di significato generico (‘’essere colpito da’’) che riceve determinazione dal complemento che regge quod...colebant =p. Causale con quod e l’indicativo = poiché lo (eum) rivestivano di attenzione non solum = non solo qui = sogg = coloro che studebant = imperfetto = volevano studiare percipere atque audire = infiniti = imparare e ascoltare etiam = ma anche qui = quelli che simulabant = imperfetto = fingevano 4. Interim...Heracleam = Trascorso intanto un periodo di tempo piuttosto lungo, essendosi recato in Sicilia, in compagnia di Marco Lucullo, di ritorno da questa provincia, sempre insieme a Lucullo, giunse ad Eraclea. Interim = avverbio = intanto satis longo intervallo = espressione formulare, che sottintende il genitivo temporis = sarebbe → trascorso un periodo di tempo lungo cum + esset = cum + congiuntivo = essendosi (gerundio) (inteso Archia) profectus (est) = agg participio perfetto = recato in Siciliam = stato in luogo, ablativo = in Sicilia cum M. Lucullo = c. Compagnia = con Lucullo cum ex ea provincia...decederet = cum narrativo con valore di contemporaneità = di ritorno da questa provincia cum eodem Lucullo = c. Compagnia = con lo stesso Lucullo venit = perfetto da venio = giunse Heracleam = accusativo = moto a luogo = ad Eraclea Quae...inpetravit = E, dal momento che questa città era federata con Roma con uguaglianza di diritto, volle esservi registrato come cittadino e sia perché ne era ritenuto degno come persona, sia per l’autorità e il favore di cui godeva Lucullo, ottenne dagli abitanti di Eraclea tale diritto. Quae = nesso relativo = e dal momento che voluit = perfetto di volo = volle cum + esset = cum + congiuntivo = esservi adscribi (è sottinteso civem)= da abscribor, è infinito presente = registrato in eam civitatem = in + accusativo = come cittadino civitas = sogg = città esset = congiuntivo imperfetto = era aequissimo iure ac foedere = abl di qualità = federata con uguaglianza di diritto idque =e...tale diritto cum...tum = la congiunzione cum, costruita con il congiuntivo (putaretur), introduce una proposizione causale posta in correlazione tramite l’avverbio tum con i complementi di causa ‘’auctoritate et gratia’’ – sia per autorità e sia per il favore ipse per se = come persone putaretur = ind passivo = era ritenuto dignus = agg part perfetto = degno Luculli = genitivo oggettivo = Lucullo ab Heracliensibus = c. Agente = dagli abitanti di Eraclea inpetravit = perfetto = godeva