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ANFITRIONE DI PLAUTO, Sintesi del corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo

Analisi dell'Anfitrione di Plauto prendendo in analisi la poetica di Aristotele

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 06/01/2022

alice-intini
alice-intini 🇮🇹

4.8

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Scarica ANFITRIONE DI PLAUTO e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! ANFITRIONE DI PLAUTO PLAUTO Compone commedie che rappresentarono un esempio per le generazioni future di comicità assoluta. > è l’inizio di qualcosa che arriva fino a noi> TEATRO COMICO con espedienti incredibili che in Plauto hanno un concentrato assoluto. Quando Plauto scrive le sue commedie, lui ha una forte esperienza di un teatro in azione, non necessariamente tutto scritto. è stato ispirato dalla * TELLANA = genere di teatro di improvvisazione italico che ha dato dei modelli a Plauto + personaggi fissi e maschere ® COMMEDIA FLIACICA= genere che mischia la commedia alla tragedia ANFITRIONE TRAGICOMMEDIA: ha argomento mitico, diversamente dalle altre commedie di Plauto. LUOGO SCENICO: Tebe, in Beozia = Grecia > fa presupporre modello greco ORIGINI Asteas, un pittore attivo nel laboratorio vasaio di Paestum verso la metà del IV sec. a.C. (= 150 anni prima della scrittura e messa in scena di “Anfitrione”), dipinse su un cratere una scena molto particolare che riusciamo a interpretare grazie alla successiva commedia Anfitrione di Plauto: Mercurio vestito da sosia con un petaso sul capo (che serve a farsi riconoscere come il Mercurio dio, distinguendolo dal sosia). Di fronte a lui c'è Giove travestito da Anfitrione, con una scala perché vuole raggiungere Alcmena. Questa è una scena che noi penseremmo raffigurare l’Anfitrione di Plauto, ma non è così, poiché risale a 150 anni prima> = Plauto ha attinto a qualcosa che andava in scena, in modo molto ridicolo, senza essere scritto, di una commedia fliacica = erano infatti improvvisazioni di parodie di tragedie. Dietro la tragedia di Plauto ci potrebbe infatti essere una tragedia euripidea molto raffinata su questo dramma dell’equivoco e del doppio. PERSONAGGI 1. MERCURIO: divinità, figlio di Giove (doppio di Sosia= servo di Anfitrione) 2. SOSIA: servo di Anfitrione che con il padrone torna dalla guerra 3. ANFITRIONE: comandante dell'esercito tebano di ritorno dalla guerra contro i Teleboi e marito di Alcmena. ALCMENA: moglie di Anfitrione, brava matrona romana GIOVE: divinità (doppio di Anfitrione) BLEFARONE: pilota di nave+ è chiamato a riconoscere Anfitrione, ma non ci riesce BROMIA: serva di Alemena> racconta parto della donna che partorisce due gemelli NOS A STRUTTURA Commedia in 5 Atti Non ci sono sezione corali, ma cantica = sezioni liriche che s'inseriscono nel dialogo parlato. TRAMA L’Anfitrione è una divertente tragicommedia di Plauto, che unisce i più gustosi espedienti comici della farsa popolare latina all'intrigante gioco degli equivoci che derivava dalla tragedia greca euripidea con il tema della ricerca della vera identità personale davanti all'esperienza straniante di un 'doppio' di sé. | protagonisti sono eroi della mitologia greca: Anfitrione (figlio di Alceo, re di Trezene in Argolide) e la sua sposa Alcmena (figlia di Elettrione, re di Micene). La coppia, dopo varie peripezie, trova rifugio a Tebe, ma Anfitrione è presto costretto a partire per una difficilissima guerra contro il re dei Teleboi, Pterela. La tragicommedia ha inizio con Giove e suo figlio Mercurio che s'insinuano nelle vicende della coppia: il sommo degli dei si è infatti innamorato della bellissima Alcmena e per unirsi a lei, fedelissima al marito da cui attende un figlio, assume le sembianze di lui, dando invece a Mercurio le sembianze del servo di Anfitrione, Sosia. Giove ferma a lungo la notte per prolungare a piacimento il suo connubio, ma a un certo punto decide che è giunto il momento di tornare in cielo, abbandonando con scuse Alcemena che, sorprendentemente al termine della gravidanza di due figli (uno generato da Anfitrione, Ificle, l'altro da Giove, l'eroe Ercole), entra per prima - seguita dagli altri - nella spirale di equivoci creati delle doppie maschere di Anfitrione/Giove e Sosia/Mercurio, in un gioco di esilaranti tensioni drammatiche dall'evidente doppio senso anche meta teatrale. RIASSUNTO PROLOGO È Mercurio che parla, chiedendo l'attenzione del pubblico nel nome dei servizi che lui come Dio può concedere, e che Giove suo padre ha già concesso. Domanda in tono scherzoso di seguire la commedia, di essere obiettivi verso gli attori e il loro impegno, prestando molta attenzione, perché sia lui sia suo padre Giove saranno sulla scena per questa rappresentazione; infine, narra in poche parole la trama della commedia. Anfitrione, generalissimo dei Tebani, è partito ormai da circa nove mesi per la guerra, lasciando la mogli Alemena incinta: Giove, conquistato dal fascino della donna, assume le sembianze del marito per giacere con lei per una notte, lasciando Mercurio travestito da Sosia, uno dei fedeli servi del generale, sulla porta a fare la guardia; ma i due non hanno fatto i conti con i veri Sosia e Anfitrione, che tornati a casa, si sentono dire da Alcemena che sono già stati là e che lei ha giaciuto col marito tutta la notte. Già Anfitrione infuriato minaccia vendetta, ma Giove rimette tutto a posto, apparendo e spiegando come sono andate realmente le cose, mentre Alcmena partorisce due gemelli, uno di Anfitrione, l’altro (molto più grosso e forte di qualunque altro bambino) figlio di Giove. IATTO 1. Sicomincia con Sosia, che Anfitrione, appena sbarcato di ritorno dalla battaglia, ha mandato subito a casa, in piena notte, per raccontare tutto alla moglie Alcmena; il servo si lamenta per l’ora tarda, riflettendo sul fatto che girando per le strade a quell'ora rischia di venir incarcerato e frustato. In seguito, cerca di elaborare una relazione della battaglia che sia credibile per la padrona, dato che nel bel mezzo dello scontro lui si è dato alla fuga. Mercurio, nel frattempo, fermo davanti alla casa di Anfitrione, ascolta prima i discorsi di Sosia, poi si mostra al servo e lo minaccia, mettendogli paura con il suo grosso pugno, e solo dopo averlo terrorizzato gli chiede il suo nome: quando Sosia risponde, Mercurio lo accusa di mentire, perché Sosia è lui, e lo terrorizza a tal punto, per di più citando cose realmente accadute allo schiavo in battaglia, da mettergli dubbi sulla sua stessa identità, convincendolo a tornare dal padrone. 2. Mercurio continua il discorso meta teatrale del Prologo, poiché è stato interrotto da Sosia: dice cosa avverrà dopo. Dice che il gioco continuerà finché Giove lo vorrà = quando nascerà Ercole 3. entrano in scena poi Giove e Alcmena. Il dio si accomiata dall’amante, che non vuole lasciarlo andare, e quando lei rientra in casa, lascia che la notte che aveva prolungato apposta ceda il posto al giorno. Il ATTO 1. Sosia e Anfitrione stanno tornando verso casa, e il servo cerca di convincere il padrone dell'assurdo fatto che gli è appena accaduto; Anfitrione prima lo accusa di cercare scuse per non adempiere ai suoi ordini, poi gli da del pazzo: come potrebbe esistere un altro Sosia? 2. Segue un monologo di Alcmena, triste per la partenza di quello che lei crede essere il marito, che fa un raffronto sul fatto che ai piaceri, per quanto brevi, seguono sempre grandi dolori. Anfitrione, nel frattempo è arrivato a casa, e si sente dire dalla moglie stupita che lui ed il servo sono appena andati via; lui dapprima la prende per pazza: lei gli dice che ha già passato la notte con lui, e in più gli fa vedere la coppa che voleva regalarle (=cresce complicazione). Anfitrione si sente tradito soprattutto perché appena tronato a casa Alcmena non gli fa festa, come dovrebbe essere secondo la tradizione. Il