Scarica Approfondimento Casa Migliorati e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! Casa Migliorati Sara Martinelli UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Dipartimento di Scienze umane e sociali Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria Classe LM 85 bis CASA MIGLIORATI APPROFONDIMENTO PERSONALE DI UN EDIFICIO LIBERTY IN ITALIA Conduttrice: Chiar.ma prof. Valeria Danesi Saggio di arte contemporanea Sara MARTINELLI Matricola N. 5013383 ANNO ACCADEMICO 2022-2023 Casa Migliorati Sara Martinelli Sommario INTRODUZIONE ............................................................................................................................3 LOCALIZZAZIONE ..........................................................................................................................4 EGIDIO DABBENI: FIGURA CENTRALE DELLA BRESCIA STORICA ...................................................5 L’EDIFICIO .....................................................................................................................................7 BIBLIOGRAFIA ...............................................................................................................................9 SITOGRAFIA ..................................................................................................................................9 Casa Migliorati Sara Martinelli stesso, sono sconosciuti e che costituiscono un’importante testimonianza della tradizione storico-artistica dell’Italia. Le guide del Fai hanno scelto, nel 2015 di proporre una visita guidata in sette edifici bresciani emblema dello stile architettonico- artistico degli anni dell’Ottocento, definiti anche “Anni Ruggenti” per l’importante sviluppo urbanistico da parte dell’architetto Dabbeni che ha sconvolto la città dandole anche grande prestigio e fama a livello nazionale. I luoghi di grande interesse definiti durante l’evento e che, in quell’occasione è stato possibile visitare con la guida del Fai sono stati: Casa Migliorati in Via Trento 3, Palazzo Pisa in via Trento 11, l’Hotel Vittoria in via X Giornate, il Credito Bergamasco in via Gramsci, Palazzo Pisa in Corso Magenta e l’Archivio Fondazione Negri.4 EGIDIO DABBENI: FIGURA CENTRALE DELLA BRESCIA STORICA Casa migliorati fu costruita dall’architetto Egidio Dabbeni, figura centrale della Brescia storica. Dabbeni nacque a Fiumicello nel 1873 e morì a Brescia nel 1964. Fiumicello era all’epoca un comune autonomo situato vicino a Brescia, oggi è diventato frazione del capoluogo. Figlio di un falegname ed erede di una famiglia di artigiani, Dabbeni dimostrò fin dai primi anni della sua vita di avere un’intelligenza vivace che lo spinse sempre ad una forte intraprendenza. L’architetto riuscì a laurearsi a Padova in ingegneria e, qualche anno dopo, si trasferì a Roma, dove proseguì i suoi studi che lo portarono a diventare architetto. Nel 1897 partecipò e vinse il Premio Brozzoni, prestigioso premio che vuol promuovere giovani artisti. Già a partire dai primi del Novecento, Dabbeni iniziò a realizzare i suoi primi progetti, cercando di unire le competenze tecniche acquisite durante gli studi ingegneristici a Padova con lo stile decorativo del modernismo e dell’Art Nouveau. Tra il 1895 e il 1898, realizzo il primo edificio liberty in Italia, palazzo Migliorati a Brescia. Progettò anche una serie di strutture stradali e ferroviarie, canali navigabili e impianti industriali5. 4 Sito Istituzionale del comune di Brescia, Comune di Brescia - Portale istituzionale, consultato nel febbraio 2023. 5 Ruggero BOSCHI, s.v., Egidio DABBENI in Dizionario bibliografico degli italiani, volume 31, 1985. Casa Migliorati Sara Martinelli Tra l’Ottocento e il Novecento, infatti, si sviluppa il fenomeno dell’urbanesimo e la società affida il compito di progettare e creare le infrastrutture agli ingegneri. In realtà, però, ciò che rese davvero importante e conosciuto Egidio Dabbeni, figura centrale dell’architettura liberty bresciana, fu la realizzazione di alcuni edifici effimeri nel 1904, che vennero utilizzati in occasione dell’Esposizione in Castello. La fama che raggiunse Dabbeni fu tanta che grandi esponenti della borghesia imprenditoriale bresciana, commissionarono un gran numero di progetti all’architetto. Tra le commissioni principali si possono citare: i Palazzi Pisa in corso Magenta e via Solferino, il Palazzo Beretta di corso Palestro, la villa di Gardone Val Trompia, palazzo Capretti di via Gramsci, la sede della Società Elettrica Bresciana in via Leonardo da Vinci, la chiesa della Pavoniana, Palazzo Bertolotti in viale Venezia, l’Hotel Vittoria, le Cantine Folonari e altre numerose ville private per quanto riguarda la città di Brescia. Rispetto ai progetti industriali, invece, è possibile citare le centrali elettriche Redaelli di Brozzo, Beretta di Inzino, Tassara di Breno e la centrale di Cedegolo che oggi risulta essere un esempio di archeologia industriale. Egidio Dabbeni acquisì importanza, non solo nella provincia bresciana, ma anche in un’ottica internazionale. In particolare, nel 1938 riuscì a vincere il concorso per la costruzione dello stadio di Bordeaux, in Francia. In ambito nazionale, invece, si cita lo studio fatto per il canale navigabile pedemontano Bergamo- Brescia-Mincio-Po, commissionato Giulio Togni, importante industriale dell’epoca. Dabbeni si impegnò anche per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico della Lombardia orientale, in particolare cercò di valorizzare tutte le opere architettoniche presenti fra Brescia, Bergamo e Cremona. L’importanza di Dabbeni e la sua influenza nella società bresciana è testimoniata anche dalla commemorazione del sindaco Bruno Boni. Nel 1964 in occasione della morte dell’architetto, fu affermato «Noi lo ricordiamo come uomo dall'ampio orizzonte intellettuale, curioso di ogni progresso scientifico, affascinato dall'indagine in ogni settore, al di là della propria attività professionale. Noi lo ricordiamo come uomo all'antica, integro come pochi, inflessibile con se stesso e con gli altri in omaggio ad un superiore ideale di onestà e giustizia6». 6 Sito istituzionale del comune di Brescia, Comune di Brescia - Portale istituzionale, consultato nel febbraio 2023. Casa Migliorati Sara Martinelli L’EDIFICIO Palazzo Migliorati (figura 1) si trova a Brescia in via Trento 3 e risulta essere il primo edificio costruito secondo lo stile Liberty, dall’architetto Egidio Dabbeni tra il 1895 e il 1898. Si tratta di una residenza civile che si sviluppa su 4 piani. Egidio Dabbeni, durante la realizzazione del palazzo, fu tra i primi in Italia a utilizzare il cemento armato, materiale centrale impiegato per la struttura. Tra le finestre del piano più elevato è stato deciso di disporre una fascia ornamentale decorata con motivi floreali, tipici dell’arte Liberty. Casa Migliorati fu commissionata dal signor Migliorati, borghese dell’epoca che cercava di crearsi un’immagine prestigiosa guardando ai nuovi stili artistici e non più ai vecchi. Il progetto nasce con l’intento di costruire appartamenti da poter affittare e rendere il palazzo la sede della nuova ditta del mercante di formaggi. L’ingegnere e architetto Egidio Dabbeni inizialmente non inserì il fregio sull’angolo smussato che oggi è presente e che testimonia lo stile Liberty dell’opera architettonica. Si temeva infatti una censura da parte della Deputazione all’Ornato, cioè dell’organo che aveva il compito di controllare e approvare le scelte che venivano fatte rispetto ai decori e allo stile. In realtà poi, nel 1898, a opera terminata, verrà mostrata con orgoglio la scelta di stile libertiggiante che caratterizza l’edificio7. La fascia ornamentale è un bassorilievo caratterizzato da una serie di linee curve e morbide a tema vegetale. È possibile ritrovare la linea sinuosa del fregio anche nel parapetto del balcone (figura 2). Casa Migliorati è il primo esempio di architettura in stile Liberty in Italia e per questo è possibile osservare ancora una sorta di limitazione dello stile presente solo 7 Fiori, ferro e cemento piccola guida al Liberty di Brescia e provincia, Edizione ebook, marzo 2020 www.serviziculturali.it Figura 1 Figura 2