Scarica Analisi di un conto corrente bancario - Prof. Migliavacca e più Appunti in PDF di Economia e gestione della banca solo su Docsity! Aurora Rexhepi EGB 1 corso di: ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA (Università Cattolica – Secondo anno, secondo semestre – prof.a Colombo) 27 febbraio 2023 OPERATIVITÀ DELLA BANCA I contratti di cui parliamo sono i contratti finanziaria ossia quelli che trasferiscono moneta e l’obiettivo è quello di trasferire il rischio tra i diversi operatori. I contratti bancari fanno parte della più ampia categoria dei CONTRATTI FINANZIARI ossia quei contratti che si caratterizzano per la funzione di: - Trasferire moneta tra i soggetti economici in un rapporto creditizio; - Attuare una distribuzione del rischio tra i diversi operatori. Si possono distinguere 3 tipologie di contratti finanziari: 1. CONTRATTO DI DEBITO; 2. CONTRATTO ASSICURATIVO; 3. CONTRATTO AZIONARIO. Le caratteristiche comuni sono riconducibili a: - aspetto monetario - gestione del rischio associato I contratti bancari rientrano all’interno dei CONTRATTI DI DEBITO, in quanto attraverso di essi si realizza un passaggio di disponibilità monetarie tra le parti a titolo di capitale. Le caratteristiche principali sono: - la finalità del contratto di debito è quella di trasferire capitali tra i soggetti coinvolti nell’operazione; - I soggetti implicati nel contratto sono il debitore e il creditore; - Il creditore si impegna a mettere a disposizione delle somme di denaro per un certo periodo di tempo; - Il debitore promette di restituire a scadenza il capitale prestatogli e gli interessi dovuti proporzionali alla durata e all’entità del finanziamento. L’art. 10 del Testo Unico Bancario (TUB) definisce l’attività bancaria come “attività di raccolta del risparmio tra il pubblico e di esercizio del credito”. Focalizziamo l’attenzione sulla congiunzione “e”, solo le banche possono contemporaneamente operare sul versante della raccolta e di impiego, tutti gli altri soggetti eseguono o un’attività o l’altra. Queste due operazioni rientrano, ovviamente, nel bilancio della banca. Es. ipotizziamo di voler versare sul c/c una somma di denaro; dal punto di vista della banca sorge un obbligo, cioè l’obbligo di restituire tale denaro (la banca ha un debito nei confronti del cliente). Aurora Rexhepi EGB 2 Per questo motivo l’attività di raccolta è un’attività di debito che rientra nel passivo del conto economico. La remunerazione che spetta al cliente per aver lasciato il denaro per un certo periodo di tempo presso la banca rappresenta un costo e lo troviamo nel conto economico della banca. Questo accade per tutte le operazioni di raccolta, il quale rappresenta un costo per la banca. La banca non può tenere tale somma ma dovrà sfruttarle nel miglior modo possibile, deve trasformarle in operazioni di impiego. Possiamo trasformare tale finanziamento alla clientela sotto forma di mutuo, che genera un’attività per la banca/sorge un credito per la banca tale per cui il cliente deve pagare. La banca non riceve solo la restituzione del capitale ma anche l’interesse che troveremo nelle attività del conto economico, sotto la voce “ricavo”. Possono esistere crediti senza alcuna erogazione di denaro, ad esempio crediti per firma. Parliamo di fideiussione, cioè c’è un soggetto che funge da garante a favore di un altro soggetto. Il garante è la banca e se si impegna a fare ciò non è detto che debba finanziare una somma di denaro ma è disponibile ad aiutare il cliente in caso di bisogno; questa commissione non è gratuita ma lo stesso rientra tra le attività del conto economico. Se il cliente non riesce a pagare, interviene la banca con degli interessi sulla somma: la banca ha due attività, di commissione, al momento in cui ha rilasciato la fideiussione e l'interesse nel momento in cui mette veramente a disposizione una somma di denaro. I servizi bancari generano per la banca dei ricavi e quindi delle attività. Per calcolare gli interessi esistono due metodologie: - Capitalizzazione semplice: interesse che sii calcola sul valore iniziale - Capitalizzazione composta: interesse che diventa capitale e contribuisce a maturare ulteriore interesse Le banche usano la capitalizzazione semplice. Il regime di capitalizzazione semplice dipende dal tempo: 1. Se il tempo è espresso in anni: 𝐼 = !∗#∗$ %&& 2. Se il tempo è espresso in mesi: 𝐼 = !∗#∗$ %'&& 3. Se il tempo è espresso in giorni: 𝐼 = !∗#∗$ ()*&& Di queste tre utilizzeremo di più l’ultima che effettivamente utilizzano le banche. La banca fa attività di raccolta e di impiego + quelle di servizio - Le OPERAZIONI DI RACCOLTA o operazioni passive, che permettono l’approvvigionamento di risorse finanziarie; Raccoglie le risorse finanziarie per poi trasferirle nelle operazioni di impiego. - Le OPERAZIONI DI IMPIEGO o operazioni attive, che realizzano il prestito e l’investimento delle suddette risorse; - Le OPERAZIONI DI SERVIZIO sono operazioni con le quali la banca gestisce in senso ampio le risorse finanziarie per conto della clientela (servizi di pagamento, servizi di custodia, servizi su titoli, servizi alle imprese). Attività ammesse al mutuo di riconoscimento 1. raccolta di depositi o di altri fondi con obbligo di restituzione; 2. operazioni di prestito; 3. leasing finanziario; RACCOLTA N.1 Aurora Rexhepi EGB 5 Differiscono dalla raccolta diretta in quanto le risorse finanziarie amministrate e/o gestite: - Sono strumenti finanziari emessi non dalla banca; - Non determinano la nascita di una posizione debitoria banca-cliente; - Non finanziano l’attività di intermediazione creditizia; ✓ Non vengono contabilizzate in S/P. Gli obiettivi perseguiti e/o perseguibili dalla Raccolta indiretta sono: - Ricavi da commissioni; - Completamento dell’offerta per rispondere alla - Domanda Integrata di servizi finanziari e assicurativi; - Cross-selling; - Difesa competitiva della clientela (fidelizzazione); - Economie di costo IN GENERALE, LE OPERAZIONI DI RACCOLTA: - Assunzione di una posizione debitoria verso la clientela e conseguente emissione di una passività da parte della banca o conti correnti passivi; o depositi a risparmio liberi e vincolati; o certificati di deposito; o buoni fruttiferi; o obbligazioni; o operazioni pronti contro termine passive. - Contabilizzazione nel passivo di SP; - Remunerazione annunciata e resa nota al cliente; - Rischio di liquidità a carico della banca - Le operazioni di raccolta si distinguono per: o Natura: § Depositi moneta § Depositi tempo o Modalità di stipulazione: § Contratti bilaterali: in cui la forza contrattuale della banca e del cliente condiziona i contenuti e le condizioni di mercato § Contratti di mercato: in cui la banca procede all'emissione di titoli rappresentativi di un deposito o Richiesta di rimborso: § A vista § A scadenza o Scadenza: § A breve termine § A medio e lungo termine o Valuta di denominazione: § In Euro § In valuta estera - Depositi moneta, in cui prevale la funzione monetaria, tanto che: o la remunerazione diviene spesso di importanza secondaria; o la possibilità di accesso alla vasta gamma di servizi bancari
(soprattutto di pagamento) è invece fondamentale. - Depositi tempo, in cui prevale la funzione di investimento, tanto che: Aurora Rexhepi EGB 6 o la remunerazione diviene di importanza fondamentale; o possono prevedere vincoli temporali di scadenza. OPERAZIONI DI IMPIEGO Definizione: le Operazioni di Impiego sono costituite dalle attività di erogazione dei prestiti da parte delle banche a favore dei soggetti economici (imprese, famiglie, settore pubblico). Esse si definiscono anche operazioni attive perché permettono all'istituto di credito di ottenere una remunerazione a fronte delle somme prestate. La remunerazione pagata dai soggetti economici che prendono a prestito le somme di denaro costituisce il costo del capitale di terzi. La remunerazione è generalmente composta da: - Tasso d'interesse; - Giorni valuta; - Commissione di massimo scoperto (CMS); E' il compenso che la banca richiede a titolo di rimborso del costo della liquidità che essa sopporta per il sostenuto rischio del totale utilizzo del
credito accordato al cliente; E' determinata in misura percentuale tra le parti alla stipula del contratto di debito, anche se nella prassi bancaria l'istituto di credito ha facoltà di modificare la percentuale applicata nel corso del rapporto;
Viene calcolata sul massimo scoperto registrato nell'intervallo temporale di riferimento in cui decorrono gli interessi. - Commissione di incasso e pagamento; è quella commissione percepita dalla banca per ogni movimento di denaro registrato sull'operazione a fronte del servizio di incasso o di pagamento offerto al cliente (ad es. nel conto corrente è rappresentata dal costo per il versamento di un assegno bancario). - Commissione di mancato preavviso (CMP) è la commissione a favore della banca per prelievi di contante richiesti dal cliente senza preavviso e/o superiori ad una soglia minima. - Spese fisse di gestione indicano le spese che il cliente è comunque tenuto a sostenere, indipendentemente dalla modalità e/o dall'intensità di utilizzo delle somme prestate (ad es. nel conto corrente sono rappresentate dalle "spese fisse di tenuta conto"). - Spese variabili di gestione indicano il totale delle commissioni che variano in funzione della modalità e/o dall'intensità di utilizzo delle somme prestate da parte del cliente (ad es. nel conto corrente sono rappresentate dalle "spese per operazione"). Le modalità di prestito si distinguono per: - Modalità di utilizzo o Per cassa o Di firma - Presenta di garanzie o Garantiti o In bianco - Modalità di rimborso o Autoliquidazione o Rimborsati dall’affidato - Modalità di rientro: o A revoca o scadenzati - Scadenze: o A breve termine Aurora Rexhepi EGB 7 o A medio e lungo termine - Valuta di denominazione: o In euro o In valuta estera Modalità di utilizzo delle operazioni di impiego. La distinzione in relazione alla modalità di utilizzo attiene alla certezza e al timing dell'esborso monetario della banca. Si differenziano in: - PRESTITI PER CASSA, sono quelli in cui la banca, una volta completata l'istruttoria e decisa la concessione del fido, è soggetta ad un esborso monetario certo e, spesso, immediato. E' quanto avviene, ad esempio, con la concessione di un mutuo o di un'apertura di credito in conto corrente. - PRESTITI DI FIRMA, o non monetari, viceversa, sono quelli in cui l'esborso monetario della banca non assume caratteri di certezza, ma unicamente di eventualità. E' il caso tipico di una garanzia prestata dalla banca a favore di un suo cliente che deve adempiere a scadenza ad un'obbligazione di pagamento. Garanzia collaterale delle operazioni di impiego I prestiti bancari sono molto spesso assistiti da una GARANZIA REALE o da GARANZIA PERSONALE che, in caso di insolvenza del finanziato, viene utilizzata consentendo alla banca il rientro, totale o parziale, dalla sua esposizione. Si distinguono: - Prestiti garantiti, per i quali è rilasciata una garanzia reale; - Prestiti non garantiti, a fronte dei quali è stata prestata una garanzia generica (garanzia personale, ad es. fideiussione); - Prestiti in bianco, ai quali non si associa alcun tipo di garanzia specifica, né reale né personale, tranne la garanzia generica del patrimonio dell'affidato. Modalità di rimborso delle operazioni di impiego - PRESTITI AUTOLIQUIDABILI o a rientro autonomo, ossia quelli che non vengono rimborsati direttamente dall'affidato, bensì da un altro soggetto, come avviene ad esempio nel caso di smobilizzo di crediti commerciali. - FINANZIAMENTI DIRETTI in cui il rimborso del prestito è operato
personalmente da finanziato. N.B. In realtà si possono distinguere due livelli di autoliquidabilità: - In senso stretto, se il soggetto designato al rimborso dovesse risultare insolvente la banca NON può rivalersi sul finanziato; fanno parte di tale tipologia le operazioni basate su cessione di credito senza rivalsa quali, ad esempio, il conventional factoring e lo sconto pro soluto; - In senso lato, se in caso di insolvenza del soggetto designato al rimborso del prestito, la banca HA la possibilità di rivalersi direttamente sul finanziato; rientrano in tale categoria le operazioni pro solvendo quali lo sconto e il factoring
senza garanzia. Modalità di rientro delle operazioni di impiego - FINANZIAMENTI SCADENZIATI, nei quali è previsto un piano di rientro con la precisa individuazione di una o più scadenze alle quali deve essere rimborsato il capitale e/ o gli interessi sul prestito (ad. es. il mutuo); - FINANZIAMENTI VALIDI FINO A REVOCA, nei quali non è prevista alcuna data contrattuale di scadenza entro la quale devono essere rimborsate le somme prestate, fatta salva la Aurora Rexhepi EGB 10 COMMISSIONI ATTIVE - Garanzie rilasciate - Derivati su crediti - Servizi di gestione, intermediazione e consulenza - Servizi di incasso e pagamento - Servizi per factoring - Esercizio di esattorie - Gestione dei sistemi multilaterali di negoziazione - Tenuta e gestione dei cc COMMISSIONI PASSIVE - Garanzie ricevute - Derivati sui crediti - Servizi di gestione ed intermediazione - Servizi di incasso e pagamento OPERAZIONI DI RACCOLTA - Esempi di raccolta diretta (al dettaglio): o Conto Corrente; o Deposito a risparmio; o Operazioni pronto termine; o Certificato di deposito; o Obbligazioni bancarie - Esempi di raccolta diretta (all’ingrosso): o Operazioni sul mercato interbancario o Emissione di obbligazione su controparti qualificate o Operazioni Banca Centrale - Esempi di raccolta indiretta: o Attività di investimento, gestione etc; o Gestioni fiduciarie di patrimoni. IL CONTO CORRENTE - E’ la forma tecnica di raccolta più diffusa tra i depositi a moneta nella quale la banca risulta debitore - La banca risponde secondo le regole del mandato (art.1856c c.c): si impegna ad eseguire tutte le operazioni )in entrata e in uscita) per conto del cliente. - Costituisce il presupposto per tutti gli altri rapporti intrattenuti con la banca (es. operazioni di pagamento verso terzi, strumenti di pagamento) - Il conto corrente è un contratto atipico (c.c.), in genere aperto per adesione - Strumento “a vista”, perché consentono di prelevare risorse finanziarie in ogni istante - Sono definiti anche c/c passivi, per distinguerli da quelli attivi che vengono aperti in occasione di concessioni di credito accordate dalla banca ai propri clienti - Il suo contenuto principale è costituito dai servizi di incasso e pagamento, ma permette di accedere anche a: o operazioni di acquisto e vendita di titoli; o incasso di cedole, dividendi e rimborsi; o sottoscrizioni e altre operazioni su valori mobiliari. - Il c/c può essere acceso sia a favore di persone fisiche che giuridiche - L’apertura si origina da un contratto per adesione nel quale le condizioni sono stabilite a priori da una delle parti - Il conto corrente può essere oggetto di contestazione Aurora Rexhepi EGB 11 - Nei casi in cui il conto sia intestato a più soggetti è necessario precisare sul contratto se la facoltà di gestire i rapporti con la banca è attribuita separatamente a ciascun intestatario (C/C a firme disgiunte) o se richiede il concorso contemporaneo di tutti gli intestatari (C/C a firme congiunte) - I principali strumenti di pagamento collegati: carta di credito, carta di debito, assegno bancario, MAV, bonifico, giroconto, home banking, mobile bankig COS’É LA VALUTA? Ad ogni operazione di versamento o di prelevamento sul c/c occorre assegnare, al fine del successivo calcolo degli interessi, una valuta, intesa come la data a partire dalla quale l’operazione che ha movimentato il conto.... ð La VALUTA è la data a partire dalla quale l’importo dell’operazione che movimenta il conto corrente inizia a produrre (o cessa di produrre) interessi attivi (passivi) relativi all’operazione stessa Il concetto di valuta in c/c La valuta non coincide sempre con la data in cui si effettua una operazione di addebito o accredito. Le valute applicate sulle operazioni di accredito e di addebito risultano spesso assai difformi tra le diverse banche. Gioco delle valute: consente alla banca di ottenere un effettivo beneficio in termini economici derivanti dalla disponibilità gratuita dei fondi che si registra nel periodo compreso tra il momento dell’addebito e quello dell’accredito e che invece influisce sul costo sostenuto dai depositanti. In generale, il concetto di valuta in c/c: - Le operazioni che implicano una movimentazione a debito del cliente presentano una valuta uguale o anteriore alla data - Le operazioni che comportano una movimentazione a credito del correntista hanno valuta uguale o posteriore alla data dell'operazione Es. Un esempio: versamento di un assegno bancario di un altro istituto in data lunedì 10/01. Valuta applicata = 3 giorni lavorativi. Le nostre valute Ogni banca ha un documento di sintesi che la banca applica per l’uso delle valute. È un documento che la banca è obbligata a mandare all’inizio dell’anno. Aurora Rexhepi EGB 12 CONCETTO DI DISPONIBILITÁ Indica il giorno a partire dal quale la somma di denaro accreditata sul c/c risulta effettivamente a disposizione del correntista, ovvero il tempo tecnico che serve alla banca per avere la sicurezza che l’operazione di accredito sia andata a buon fine (ossia colui che ha emesso l’assegno abbia presso la sua banca disponibilità sufficienti a coprire l’assegno). Questo termine viene definito disponibilità. Es. in data 20/03 (lunedì) si versa un assegno bancario di 1.000 euro. La banca applica: - 3 giorni (lavorativi) di valuta - 4 giorni (lavorativi) per la disponibilità Il credito è disponibile fino al 24 mentre prima la transazione può essere rifiutata oppure la banca può concederla però andando in rosso (cioè indebitato e pagando gli interessi) La valuta e i diversi saldi del c/c A seguito della possibile divergenza tra data dell’operazione e valuta, è possibile determinare diversi saldi (periodici o di chiusura) relativi al conto corrente. - Saldo contabile: è quello che risulta, in un dato momento, in base a tutte le operazioni che sono state registrate a debito e a credito del correntista. - Saldo liquido: è quello che risulta, in un dato momento, in base a tutte le operazioni a debito e a credito per le quali è maturata la valuta (escludendo dunque quelle per cui la valuta è futura) à è il valore che si aggiorna man mano che aggiungiamo i valori La differenza tra saldo contabile e saldo liquido è dovuta al fatto che nei conti correnti vengono accreditate ai clienti diverse operazioni che presentano una valuta posteriore alla data di esecuzione e che danno luogo alle cosiddette partite non liquide. Si tratta generalmente di effetti o assegni girati alla banca per l’incasso e accreditati dalla banca salvo buon fine con valuta posteriore di alcuni giorni alla data di scadenza o al giorno di riscossione. Le banche sono però solitamente disposte a consentire ai propri clienti di disporre immediatamente, con prelievi o altri utilizzi, delle partite non liquide accreditate. Ciò origina degli scoperti di valuta che danno luogo alla maturazione di interessi passivi anche in presenza di saldi contabili tutti di segno avere. - Saldo disponibile: è quello che risulta, in un dato momento, in base alle operazioni di addebito e accredito di cui la banca conosce effettivamente l’esito, vale a dire togliendo dal saldo contabile gli importi di cui la banca non ha ancora effettuato la verifica o l’incasso e del cui buon fine la dipendenza accreditante non ha ancora avuto conoscenza Aurora Rexhepi EGB 15 o NUMERI DARE = saldo per valuta dare x gg à Sul SALDO DARE maturano interessi attivi per la banca o NUMERI AVERE = saldo per valuta avere x gg à Sul SALDO AVERE maturano interessi attivi per il cliente ESEMPIO: 3. Prospetto competenze e spese: riepilogo di tutte le competenze a favore del cliente e gli elementi di costo (interessi debitori, commissioni e spese associate). Predisposto dalla banca il 31 dicembre di ogni anno (d.m. 343 del 3/8/2016), in esso vengono riepilogati: o le competenze a favore del correntista, rappresentate dagli interessi creditori, sui quali viene applicata la ritenuta fiscale (26%) o le competenze a favore della banca, (es. spese di tenuta conto, commissione su fido accordato ecc.) Saldo debitore nei confronti del cliente correntista che si verifica per effetto del gioco delle valute assegnate dalla banca alle diverse operazioni. Disponendo queste in ordine di valuta può avvenire che il conto presenti saldi dare, a credito della banca, malgrado gli accreditamenti superino gli addebitamenti. Tali scoperti danno luogo al computo di numeri di interessi debitori e, date certe condizioni, all’applicazione della commissione di massimo scoperto. È un documento che la banca dispone il 31 dicembre, in cui troviamo tutte le competenze a favore del correntista e dalla banca. Ritroviamo: - Interessi creditori: 𝑁𝑢𝑚𝑒𝑟𝑖 𝐴𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑥 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑐/𝑐 A cui applichiamo la ritenuta fiscale del 26% (del Fisco). ð Numeri avere x tasso creditore del contratto c/c – ritenuta fiscale = interessi creditori netti - Interessi debitori: 𝑁𝑢𝑚𝑒𝑟𝑖 𝐷𝑎𝑟𝑒 𝑥 𝑡𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑏𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑐/𝑐) - Spese: o Spese per l registrazione/tenuta conto o Spese invio documentazione Aurora Rexhepi EGB 16 (VD. Pag 71 libro) La novità dal 1.10.16 stabilisce che: 1. Gli interessi creditori si calcolano il 31/12 di ogni anno e si contabilizzano con valuta 31/12 (art. 3) 2. Gli interessi debitori si calcolano il 31/12 di ogni anno e si contabilizzano con valuta 1/3 dell’anno successivo (art. 4) 3. Le commissioni sull’accordato, di istruttoria urgente ed i bolli vengono calcolate con periodicita’ trimestrale Ex-commissione di max scoperto Quando si apre un conto corrente in banca si può scegliere se aprire il conto corrente affidato o non affidato. Se si apre un conto corrente con affidamento, viene concessa una linea di credito, una somma di denaro che si può utilizzare oltre alla disponibilità sul conto corrente. Questi tipi di finanziamenti consentono di utilizzare più denaro di quanto si ha a disposizione. Ma attenzione ai costi del fido e al tasso di interesse applicato alle somme utilizzate. Se invece si apre un conto corrente senza affidamento non viene concesso il fido, si può utilizzare solo il denaro depositato sul conto corrente (in questo caso si parla di scoperto). Occorre distinguere fra: - C/C NON AFFIDATO, “Commissione di istruttoria veloce”: dipende dall’entità dello sconfinamento: ogni banca applica propri scaglioni, con frequenza trimestrale - C/C AFFIDATO, “Commissione sul fido accordato” (definita anche Commissione disponibilità fondi). Si calcola trimestralmente sul fido accordato anche se non viene utilizzato 0,50% trimestrale proporzionato ai giorni del trimestre Il rendimento effettivo di un c/c (DOMANDA ESAME), (vedi pag. 73 libro) Per determinare il rendimento effettivo di un conto corrente è necessario avere i seguenti elementi: 1. Tasso d’interesse: dato 2. Consistenza media del conto: da trovare 3. Spese fisse: dato 4. Spese di tenuta conto: dato La consistenza media del conto (la somma che mediamente rimane depositata sul conto) si ottiene dividendo il totale dei Numeri Avere dello scalare durante l’anno considerato 365. ð !"#!# # %&'"#(#)*# + ,-.// %&)!0!(#)*1 '#201 + ,-. Condizioni del conto: - Tasso di interesse creditore: 1% per consistenze medie fino a 5.000€; 1,5% per consistenze medie superiori - Spese di tenuta conto 1€ per ogni registrazione - Spese di invio documentazione 2€ - Registrate 150 operazioni - Numeri Avere: 852.630,00 Aurora Rexhepi EGB 17 ESEMPIO Consistenza media: 852.630,00/365= 2.3335,95 Quindi tasso di interesse all’1% Interessi creditori lordi annui: (852.630x1)/36.500=23,36 - Ritenuta fiscale del 26%=6,07 Interessi netti creditore annui=17,29 Spese a carico del cliente: - Spese annue invio documentazione: 2€ - Spese tenuta conto (1x150): 150€ Competenze nette a favore del cliente: -134,71 Rendimento effettivo= (-134,71)x36.500/2.335,97x365=-5,77% La costruzione dello scalare: Consideriamo le seguenti operazioni effettuate da un correntista sul proprio conto presso la Banca Alfa durante il terzo trimestre Proviamo ora a costruire il conto scalare con le due ipotesi di valuta Si procede ora al calcolo degli interessi netti maturati nel terzo trimestre ipotizzando che il tasso lordo sul cc sia pari al 2% Aurora Rexhepi EGB 20 ESERCIZIO NR. 1 (2023) ESTRATTO CONTO – SCALARE PER VALUTA – PROSPETTO COMPETENZE E SPESE La sig.ra Luisa apre in data 1/10 un c/c con la banca XY regolato alle seguenti condizioni: - Tasso di interesse creditore: 2% - Tasso di interesse debitore: 11% - Capitalizzazione annuale - Spese di tenuta conto: 0,50 euro per ogni registrazione - Recupero spese prelievo bancomat: presso stessa banca 0, presso altre banche 2,00 euro - Spese per esecuzione bonifico: via internet 0,50 euro, da sportello 1,50 euro - Commissione di istruttoria urgente: 0 fino a 100 euro; 12 euro da 100,01 euro a 3.000,00 euro; 100,00 euro da 3.000,01 euro; massimo 100,00 euro a trimestre - Corrispettivo sull’accordato: 0,50% trimestrale Nel periodo 1/10-31/12 vengono registrate le seguenti operazioni: - 1/10: versamento di assegno circolare della stessa banca per 10.000 euro - 15/10: prelievo ATM stesso istituto per 200,00euro - 16/10: prelievo ATM altro istituto per 200,00euro (La valuta della commissione è la medesima della valuta) - 16/11: la banca addebita un assegno bancario di 11.000,00 euro emesso in giornata - 20/11: viene registrato un bonifico in entrata per 15000,00 euro - 26/11: la signora dallo sportello dispone un bonifico di 18.000,00 euro a favore di suo figlio - 15/12: la signora versa in contanti 700,00 euro Sapendo che alla sig.ra Luisa non è stato concesso nessun fido, con riferimento al 31/12 si proceda a presentare: a. L’estratto conto b. Lo scalare per valuta c. Il prospetto della liquidazione delle competenze e spese Per l’estratto conto bisogna effettuare la seguente tabella: DATA DESCRIZIONE MOV. DARE MOV. AVERE VALUTA SALDO 1.10 Vers. acconto 10000 1.10 10000 15.10 Prel. ATM 200 15.10 9800 16.10 Prel. ATM 200 16.10 9600 16.10 Comm. su ATM 2 16.10 9598 16.11 Addebito ab. 11000 16.11 -1402 (la sig. è in rosso) 20.11 Accr. Bonifico 15000 13598 26.11 Disp. Bonifico 18000 26.11 -4402 26.11 Comm. su bonifico 1,5 26.11 -4403,5 15.12 Vers. Contanti 700 15.12 -3703,5 Aurora Rexhepi EGB 21 Scalare per valuta: MOVIMENTI SALDI PER VALUTA VALUTA GG NUMERI DARE AVERE DARE AVERE DARE AVERE 1000 1000 01.10 14 0 140000 - 14 giorni: la banca diventa debitrice nei confronti del cliente perché deve garantire un interesse nei sui confronti e per fare questo deve calcolarlo su quanti giorni la somma di denaro si rimasta in deposito, cioè sul conto ci sono stati 10mila € che hanno contribuito a generare degli interessi. - Numeri: I=C*i*t=36500, se prendiamo l’importo del conto (saldo per valuta) e lo moltiplichiamo per un certo periodo di giorni lavoriamo sulla formula, C*t lo sostituiamo coi valori che sono in dare se generati dalla banca, in avere se generati dal cliente. 200 9600 16.ott 0 0 0 2 9598 16.10 31 0 297538 11000 1402 16.11 4 5608 0 15000 13598 20.11 6 0 81588 18000 4402 26.11 0 0 0 1,5 4403,5 26.11 19 83666,5 0 700 3703,5 15.12 16 59256 0 SALDO FINALE 148531 528926 Dal 15.12 al 31.12 abbiamo un saldo unico e calcoleremo i successivi passaggi in questo arco di tempo. Il prospetto della liquidazione delle competenze e spese Interessi creditori: I=C*i*tà 528926*2* Interessi debitori: 148530,5 11 44,7626 Spese : Invio documenti 0 CIV 100 TOT 104,5 RIEPILOGO - INTERESSI DEBITORI: -44,7626 - INTERESSI CRED. NETTI: 21,45 - SPESE: -104,5 528926,00 2 28,98 R.F. 26% 7,54 INTERESSI CRED. NETTI 21,45 Aurora Rexhepi EGB 22 - SBILANCIO VD DEBITO: -127,82 Alla sig. non è stato concesso “nessun fido”, cioè non gli è stato concesso di “andare in rosso”: per fare questo dobbiamo vedere i saldi per valuta in dare e in avere. In casi eccezionali la banca non ne tiene conto. In altri casi la banca vuole essere remunerata con una “commissione di istruttoria veloce/urgente”: per vedere l’entità della commissione dobbiamo vedere quante volte è andata in rosso e con quale valore. Quando ci sono dei saldi dare consecutivi dobbiamo considerarli un tutt’uno, allora dobbiamo guardare l’importo più alto: 4403,5, in questo modo abbiamo due sole sequenze di dare (in debito): 4403,5 e 1402. Anche se gli importi superano i 100€, la banca si ferma e accetta solo quell’importo massimo. Dunque, la CIV (sommissione di istruttoria veloce) sarà solo di 100 ESERCIZIO N. 2 (2022-23) Il Signor Mario apre in data 4/10 un rapporto di c/c con la banca XY regolato alle seguenti condizioni: - Tasso di interesse creditore: 1% - Tasso di interesse debitore 11% - Capitalizzazione annuale; - Spese di tenuta conto 1 euro per ogni registrazione; - Spese invio documentazione 1 euro; - Recupero spese prelievo bancomat: presso stessa banca 0 presso altre banche 2,50 euro; - Spese per esecuzione bonifico: via internet 0,50 euro; da sportello 1,50 euro; - Commissione di istruttoria urgente: 0 fino a 100 euro; 12 euro da 100,01 euro a 3.000,00 - euro; 100,00 euro da 3.000,01 euro; massimo 100,00 euro a trimestre; - Corrispettivo sull’accordato: 0,50% trimestrale. Nella restante parte dell’anno si registrano le seguenti operazioni: 4/10 - 5/10 10/10 22/10 25/10 11/11 22/11 - versamento in contanti di 400 euro; - la banca riceve in entrata un bonifico di 15.000,00 euro; - la banca registra un prelievo bancomat di 500,00 euro eseguito presso altro istituto; - il signor Mario dispone un bonifico da sportello di 5.000,00 euro; - il cliente versa un assegno circolare di 20.000,00 euro tratto su banca terza; - la banca addebita un assegno bancario emesso il 24/10 per 4.000,00 euro. - versamento contante di 1.000,00 euro; Sapendo che al signor Mario è stato accordato un fido di 10.000 euro, con riferimento al 31/12 si proceda a presentare: - L’estratto conto; - Lo scalare per valuta; - Il prospetto di liquidazione delle competenze e delle spese. Aurora Rexhepi EGB 25 Estratto conto: DATA DESCRIZIONE MOV. DARE MOV. AVERE VALUTA SALDO 01.01 Ripresa saldo 4000 31.12 4000 10.01 Disp. Bonifico 7000 10.01 -3000 12.01 Est. ab 3000 05.01 -6000 28.01 Accred. Bonifico 5000,00 28.01 -1000 11.02 Vers. Acc. Altro ist 2000,00 12.02 1000 18.02 Vers. Ab altro ist 1000,00 21.01 2000 25.02 Prel bancomat altro ist 500,00 25.02 1500 25.02 Comm. su prelev. Ban. 2,00 25.02 1498 01.03 Add. Inter anno preced. 250,00 01.03 1248 1248 Scalare per valuta: MOVIMENTI SALDI PER VALUTA VALUTA GG NUMERI DARE AVERE DARE AVERE DARE AVERE 4000 4000 31.12 5 200000 3000 1000 5.01 5 0,00 5000 7000 6000 10.01 18 108000 0,00 5000 1000 28.01 15 15000 0,00 2000 1000 12.02 9 0,00 9000 1000 2000 21.02 4 0,00 8000 500 1500 25.02 0 0 0 2 1498 25.02 4 0 5992 250 1248 01.03 27 0,00 33696,00 28.03 0 0 TOT. 123000 816888,00 Il 28 marzo la cliente chiude il conto e quindi quello sarà il punto d’arrivo e non l’ultimo giorno del mese. Il conto può andare in rosso? Si, fino ad un massimo di 5000€: se parliamo di due saldi uno consecutivo all’altro dobbiamo prendere l’importo massimo e quindi diciamo che solo una volta è andato in rosso per 6000€. In questo caso siamo fuori dalla soglia e quindi dobbiamo pagare due tassi di interesse: la prima è dello 0,50% trimestrale sui numeri di giorni effettivi e l’altra sulla quantità di sconfinamento (cioè 6000-5000). Il prospetto della liquidazione delle competenze e spese Aurora Rexhepi EGB 26 Sui numeri avere applichiamo il tasso d’interesse del creditore e lavoriamo sulla seguente formula: I=C*i*t sapendo che C*i=36500 troviamo I Interessi creditori: Interessi debitori: 123000 11% 37,07 Spese: la prima spesa di commissione è gratis à 0,5% di 5000 à sconfinamento è di 1000 e applichiamo la % Il rendimento effettivo In altre parole, dobbiamo sempre determinare il tasso di interesse i per il calcolo del rendimento effettivo: 𝒊 = 𝑰 𝒙 𝟑𝟔𝟓𝟎𝟎 𝑪 ∗ 𝒕 Nella I dobbiamo tener conto delle spese + competenze che la banca applica (escludiamo solo i bolli fiscali). 𝐿𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎 = 𝑡𝑜𝑡. 𝑛 365 Mettendo insieme: 𝒊 = (𝒔𝒑𝒆𝒔𝒆 𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒆𝒕𝒆𝒏𝒛𝒆)𝒙𝟑𝟔𝟓𝟎𝟎 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒂 𝒙 𝟑𝟔𝟓 816888 2% (tasso) 4,48 (lordi) R.F. 26% 1,16 INTERESSI CRED. NETTI 3,31 (netti) s. tenuta conto 8,00 Spese per invio doc. 1,00 Comm. su accordato 24,17 Comm. istr. urgente 12,00 TOT SPESE 45,17 Aurora Rexhepi EGB 27 ESERCIZIO NR. 4 (2022-23) – RENDIMENTO EFFETTIVO DI UN C/C Si consideri il c/c aperto presso la banca XY dal sig.or Rossi che, al 31/12, presenta il seguente Tot. Numeri Avere: 1.235.658. Sapendo che nel corso dell’anno sono state effettuate 235 operazioni e che il rapporto contrattuale con la banca è regolato dalle seguenti condizioni: - Tasso di interesse creditore: 1,2% per consistenza media superiore a 3.000,01 euro; - 1% per consistenze medie inferiori a 3.000 euro; - Spese di tenuta conto 1 euro per ogni registrazione; - Spese annuali di invio documentazione 1 euro; - Commissione sul fido accordato: 0,50% trimestrale (sul conto è presente un fido pari a 12.000 euro) Escludendo solo i bolli di legge, si proceda al calcolo del rendimento effettivo del rapporto di c/c in oggetto. à questo è il totale che troviamo dallo scalare per valuta àtot. Numeri avere diviso 365= consistenza media à 12000*0,50%= 60 à (,,*,.,)∗()*&& ((0*,10∗()* ESERCIZIO NR. 5 (2022-23) – PRONTI CONTRO TERMINE: In data 11/10 il cliente Verde stipula con la propria banca un’operazione di PCT avente ad oggetto un CCT, valore nominale 50.000,00 euro, prezzo a pronti 98. Il prezzo a termine (31/12) convenuto fra le parti è di 101. Escludendo i bolli di legge ed utilizzando il regime della capitalizzazione semplice si calcoli il rendimento netto di tale operazione. Svolgimento: - A pronti verrà pagato da parte del cliente per 98 à Pp=98 - A termine (il 31.12) convenuto tra le parti è di 101, cioè il valore che devo restituire alla banca à Pt=101 Dall’11.10 al 31.12 sono 81 giorni ð Gli interessi I sono la differenza tra pronti e termine: Pt-Pp= 101 – 98= 3 lordi A cui dobbiamo sottrarre il R.F. pari al 26% (=0,78) ð Interessi cred. netti= 2,22 TOT NR AVERE 1235658 CONSISTENZA MEDIA 3385,36 INTERESSI CRED. LORDI ANNUI 40,6244 R.F. 26% 10,5623 INTER. CRED. NETTI ANNUI 30,062 SPESE INVIO DOC. ANN 1 SPESE TENUTA CONTO 235 TOT. COMM. SU ACCORDATO 240 TOT. SPESE ANNUE 476 SBILANCIO -445,938 REND. EFFETTIVO -13,175 Aurora Rexhepi EGB 30 OPERAZIONI BANCARIE: IMPIEGHI Avevamo visto che le operazioni possono essere: 1. Le OPERAZIONI DI RACCOLTA o operazioni passive, che permettono l’approvvigionamento di risorse finanziarie; 2. Le OPERAZIONI DI IMPIEGO o operazioni attive, che realizzano il prestito e l’investimento delle suddette risorse; 3. Le OPERAZIONI DI SERVIZIO, con le quali la banca gestisce in senso ampio le risorse finanziarie per conto della clientela (servizi di pagamento, servizi di custodia, servizi su titoli, servizi alle imprese). Cosa sono le operazioni di impiego? Definizione di operazioni di impiego: “le Operazioni di Impiego sono costituite dalle attività di erogazione dei prestiti da parte delle banche a favore dei soggetti economici (imprese, famiglie, settore pubblico). Esse si definiscono anche operazioni attive perché permettono all'istituto di credito di ottenere una remunerazione a fronte delle somme prestate. La remunerazione pagata dai soggetti economici che prendono a prestito le somme di denaro costituisce il costo del capitale di terzi” La remunerazione è generalmente composta da: 1. Tasso d'interesse; 2. Giorni valuta; 3. Commissione di massimo scoperto (CMS): 4. Commissione di incasso e pagamento; 5. Commissione di mancato preavviso (CMP); 6. Spese fisse e variabili di gestione. Le operazioni di prestito si distinguono per: - Modalità di utilizzo a. Per cassa b. Di firma - Presenza di garanzie: a. Garantiti b. In bianco - Modalità di rimborso a. Autoliquidanti b. Rimborsati dall’affitto - Modalità di rientro: a. A revoca b. Scadenza - Scadenza: a. A breve termine b. A medio e lungo termine - Valutazione di denominazione: a. In euro b. In valuta estera Aurora Rexhepi EGB 31 Modalità di utilizzo La distinzione in relazione alla modalità di utilizzo attiene alla certezza e al timing dell'esborso monetario della banca. Si differenziano in: - PRESTITI PER CASSA, sono quelli in cui la banca, una volta completata l'istruttoria e decisa la concessione del fido, è soggetta ad un esborso monetario certo e, spesso, immediato. E' quanto avviene, ad esempio, con la concessione di un mutuo o di un'apertura di credito in conto corrente. - PRESTITI DI FIRMA, o non monetari, viceversa, sono quelli in cui l'esborso monetario della banca non assume caratteri di certezza, ma unicamente di eventualità. E' il caso tipico di una garanzia prestata dalla banca a favore di un suo cliente che deve adempiere a scadenza ad un'obbligazione di pagamento. Garanzia collaterale I prestiti bancari sono molto spesso assistiti da una GARANZIA REALE o da GARANZIA PERSONALE che, in caso di insolvenza del finanziato, viene utilizzata consentendo alla banca il rientro, totale o parziale, dalla sua esposizione. Si distinguono: - Prestiti garantiti, per i quali è rilasciata una garanzia reale; - Prestiti non garantiti, a fronte dei quali è stata prestata una garanzia generica (garanzia personale, ad es. fideiussione); - Prestiti in bianco, ai quali non si associa alcun tipo di garanzia specifica, né reale né personale, tranne la garanzia generica del patrimonio dell'affidato. Modalità di rimborso - PRESTITI AUTOLIQUIDABILI o a rientro autonomo, ossia quelli che non vengono rimborsati direttamente dall'affidato, bensì da un altro soggetto, come avviene ad esempio nel caso di smobilizzo di crediti commerciali. - FINANZIAMENTI DIRETTI in cui il rimborso del prestito è operato personalmente da finanziato. Modalità di rientro - FINANZIAMENTI SCADENZIATI, nei quali è previsto un piano di rientro con la precisa individuazione di una o più scadenze alle quali deve essere rimborsato il capitale e/o gli interessi sul prestito (ad. es. il mutuo); - FINANZIAMENTI VALIDI FINO A REVOCA, nei quali non è prevista alcuna data contrattuale di scadenza entro la quale devono essere rimborsate le somme prestate, fatta salva la possibilità per la banca o per il finanziato di uscire dal contratto mediante revoca, esercitabile previo preavviso alla controparte (è il caso, ad esempio, delle aperture di credito in conto corrente). Valuta di denominazione Un'ultima classificazione può essere operata distinguendo i FINANZIAMENTI DENOMINTI IN VALUTA EURO da quelli espressi in un'ALTRA VALUTA. Sotto questo profilo, quindi, le banche possono diversificare significativamente per valuta di denominazione il proprio portafogli impieghi e soddisfare le richieste provenienti dalla clientela. Scadenza contrattuale Aurora Rexhepi EGB 32 - PRESTITI A BREVE TERMINE, sono quelli aventi una scadenza contrattuale fino a 18 mesi e, convenzionalmente, rientrano in questa categoria anche i prestiti a scadenza indeterminata (validi fino a revoca); - FINANZIAMENTI A MEDIO E LUNGO TERMINE, sono i crediti con durata originario (stabilita contrattualmente) superiore a 18 mesi. Tipologie di prestiti bancari - PRESTITI BANCARI A BREVE TERMINE a. sono diretti a finanziare gli squilibri nei flussi di cassa delle imprese b. derivanti dal ciclo del capitale circolante netto; c. si estinguono con l'incasso dei crediti da parte dell'impresa affidata; d. rischio di utilizzo per finalità diverse da quelle per cui sono rilasciati: e. generalmente, non richiedono il rilascio di garanzie reali. - PRESTITI A MEDIO-LUNGO TERMINE a. sono finalizzati alla copertura dei fabbisogni per investimenti di immobilizzazioni; b. caratterizzati da un numero limitato di operazioni ma in grado di soddisfare le esigenze più disparate; c. rischio più elevato di inadempimento impresa quanto maggiore è le
durata del prestito; d. richiedono il rilascio di garanzie. L'ordinamento bancario attuale consente alle banche di poter erogare prestiti anche in valuta diversa dall'euro. Le motivazioni alla base di questa esigenza da parte delle aziende risiedono: • nella dislocazione di fornitori e clienti; • nella necessità di dare copertura a investimenti di capitale in aree valutarie diverse da quelle di residenza; • nella ricerca di benefici derivante dall'eventuale più basso costo del credito rispetto all'euro ð ATTENZIONE AL RISCHIO DI CAMBIO L’istruttoria di fido Ogni operazione di prestito concessa dalle banche a favore del soggetto che ne ha fatto richiesta prevede due FASI PRELIMINARI alla stipulazione del contratto vero e proprio: - L'Istruttoria di Fido; - La valutazione delle garanzie accessorie. Definizione: l'istruttoria di fido è costituita da quell'insieme di indagini, ricerche, analisi ed elaborazioni destinate a fornire elementi di valutazione ai competenti organi della banca per la formulazione di un giudizio sulla richiesta di affidamento inoltrata dalla clientela, in relazione sia alla sua capacità di rimborso sia ai rischi insiti nell'operazione. La richiesta di affidamento: - Viene di norma redatta su appositi moduli, predisposti dalle banche, il cui contenuti mira a fornire una base di informazioni e dati per un adeguato apprezzamento del cliente, dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo; - Non esiste uno schema obbligatorio per la predisposizione dei moduli: le banche sono libere di redigerli in base alle proprie esigenze conoscitive. In passato, vigeva l'obbligo di adottare una modulistica comune predisposta dagli organi di vigilanza; ciò ha fatto si che le banche Aurora Rexhepi EGB 35 indebitamento (ad esempio, la puntualità o il ritardo nel pagamento delle rate di rimborso), o durante la vita del finanziamento per il controllo del rischio di credito. !! Ciò significa che altre banche o società finanziarie a cui sarà chiesto un altro prestito, un finanziamento, una carta di credito, ecc., anche per acquistare a rate un bene di consumo, potranno sapere se il cliente ha presentato una recente richiesta di finanziamento, se ha in corso altri prestiti o finanziamenti e se paga regolarmente le rate. Le Centrali rischi che forniscono al sistema bancario e finanziario informazioni sulla posizione creditizia dei clienti che ricorrono al credito possono essere sia pubbliche che private: - Centrale rischi pubblica gestita dalla Banca d'Italia, per finanziamenti di importo superiore a 75.000 euro; - Centrale rischi pubblica gestita dalla Società Interbancaria per l'Automazione (SIA) sotto la vigilanza della Banca d'Italia, per finanziamenti di importo inferiore a
75.000 euro e superiore a 30.000 euro; - Centrali rischi private per finanziamenti di importo inferiore a 30.000 euro (tra cui CRIF - Centrale Rischi Finanziari - e CRIC - Centrale Rischi Contenuti). CRIF Definizione: “CRIF S.p.A. è il gestore di EURISC, una Centrale rischi privata e consiste in un sistema di informazioni creditizie di tipo positivo e negativo che raccoglie al suo interno i dati forniti direttamente dagli Enti finanziatori (banche ed altri intermediari finanziari), che ne garantiscono la correttezza e la completezza, sui finanziamenti richiesti e concessi alla clientela” - La finalità del trattamento dei dati personali non è quella di classificare i
"cattivi pagatori" evidenziando solo gli inadempimenti, ma quella di valutare il merito creditizio e contenere il rischio; - La consultazione della banca dati, da parte di società finanziarie e banche, è possibile solo in presenza della firma del cliente sulla clausola relativa al trattamento dei dati; - Di norma le richieste di finanziamento vengono inserite dagli istituti creditizi giornalmente mentre i finanziamenti erogati vengono inseriti e
aggiornati su base mensile. Riguardo all’analisi delle qualità personali del richiedente Informazioni da fonti interne: - Si riferiscono ai precedenti rapporti che il cliente può aver intrattenuto con la banca e a quelli ancora in essere; - Attraverso questo tipo di analisi l'istituto di credito verifica: o La puntualità nei pagamenti; o La correttezza nell'uso degli assegni; o Gli eventuali rapporti con altre banche; o Le modalità di pagamento e riscossione dei crediti. 2.VERIFICA DEGLI ASPETTI FORMALI DELLA DOCUMENTAZIONE In questa fase viene svolto l'esame della situazione giuridica del soggetto richiedente e, per le imprese, della regolarità formale dei bilanci presentati. A tal fine si ricorre di nuovo ad informazioni provenienti da fonti esterne: - Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura (CCIAA) o Registro delle imprese; Aurora Rexhepi EGB 36 o Informazioni su costituzione, atti ed eventi importanti di ordinaria e straordinaria amministrazione relativi alla vita dell'impresa. - Catasto e Conservatoria dei registri immobiliari o Per accertare l'effettiva proprietà degli immobili e dei beni mobili soggetti a registrazione indicati nella richiesta di fido nonché l'assenza di diritti reali da parte di terzi gravanti su tali beni. - Bilanci o Conformità alle disposizioni del codice civile; o Presenza di tutte le parti (SP, CE, NI, Relazione amministratori e sindaci, eventuale certificazione da parte di società di revisione). 3.ANALISI DI TIPO QUALITATIVO In questa terza fase, la banca esamina le informazioni di tipo qualitativo fornite dal cliente direttamente nella domanda di fido o acquisite sulla base di colloqui individuali con il soggetto o visite presso la sua azienda. Tali informazioni hanno per oggetto le politiche aziendali e le strategie adottate dall'impresa con riferimento all'ambiente e ai settori in cui essa opera. Questa fase ha l'obiettivo di consentire alla banca di assumere notizie utili a meglio valutare il grado di redditività futura che l'impresa sarà in grado di assicurare e, di conseguenza, la sua capacità di rimborso. 4.ANALISI DI TIPO QUANTITATIVO Rappresenta la fase di elaborazione di tutte le informazioni raccolte attraverso l'utilizzo di tecniche di tipo consuntivo e previsionale, al fine di elaborare degli indicatori di sintesi da interpretare sulla base delle analisi qualitative. Analisi quantitative di tipo consuntivo à Riguardano l'interpretazione dei valori di bilancio attraverso: - Tecnica dei quozienti, utilizza le informazioni di bilancio (SP, CE e Rendiconto finanziario) per ottenere elementi di giudizio sugli equilibri reddituali, patrimoniali e finanziari dell'impresa; - Tecnica dei flussi finanziari, fornisce informazioni sugli aspetti finanziari della gestione d'impresa, con particolare riguardo ai fabbisogni di fondi e alle fonti di risorse utilizzate per la loro copertura. 5.VALUTAZIONE DI SINTESI E MONITORAGGIO In questa fase la banca procede alla redazione di una relazione di sintesi che: - Evidenzia tutti gli aspetti, positivi e negativi, associati all'accoglimento della richiesta di finanziamento; - Contiene un giudizio finale di merito sull'operazione, basato sulla capacità di reddito futura del richiedente e sulle potenzialità di sviluppo dell'azienda, tenendo conto anche del settore in cui opera; - Rappresenta il documento formale sulla base del quale verranno prese le decisioni di affidamento. In seguito alla concessione del prestito, la banca procede a monitorare l'intera vita del finanziamento al fine di evitare l'insorgenza di eventuali patologie che compromettano il recupero del credito erogato. Ciò attraverso: - La periodica richiesta di informazioni attinenti la situazione economica e finanziaria dell'impresa; Aurora Rexhepi EGB 37 - Il lavoro indotto, secondo il quale la banca verifica se il cliente attribuisce al rapporto un valore occasionale o continuativo; - Le modalità con cui il cliente utilizza il fido accordato, sia nel caso in cui i fondi messi a disposizione non vengano prelevati, comportando un'onerosità per la banca, che nel caso in cui la linea di credito sia Costantemente utilizzata ai livelli massimi, segnalando un deterioramento delle capacità di rimborso del cliente. Valutazione delle garanzie La concessione di un prestito è subordinata alla richiesta di garanzie accessorie da parte della banca. Le garanzie offerte a supporto di un finanziamento vengono abitualmente distinte in: - GARANZIE REALI, costituiscono una forma di vincolo sui beni reali dell'affidato o di terzi soggetti, a favore della banca (privilegi, pegno su cose mobili o crediti, ipoteche su beni immobili o mobili registrati); o In caso di mancato rimborso, consentono alla banca di recuperare quanto prestato mediante escussione della garanzia acquistata, purché la concessione del credito sia mantenuta entro il valore dei beni offerti; o La determinazione del valore della garanzia (beni) è complessa perché si basa sull'andamento del futuro mercato nel quale verrà liquidata e sulla possibilità che si verifichino fenomeni di natura economica sui beni offerti; o La banca è soggetta al rischio di incapacità della garanzia di copertura del credito erogato, sebbene usualmente sia applicato uno scarto prudenziale tra l'ammontare del prestito concesso ed il valore dei beni offerti in garanzia. - GARANZIE PERSONALI, sussistono quando la garanzia accessoria risiede nelle doti morali e nelle capacità economica, finanziaria e patrimoniale dell'affidato e dei soggetti terzi co- obbligati (avallo e fideiussioni di terzi). o Comportano problemi nella valutazione in quanto si quantificano nella solvibilità del debitore principale e dei soggetti garanti, che rispondono in via sussidiaria alle obbligazioni assunte dall'affidato; o La presenza di tali garanzie non è considerata elemento determinante nella concessione di un finanziamento; o Nella prassi bancaria, i prestiti accompagnati da garanzia personale sono inclusi nei fidi in bianco, in quanto, in sede di eventuale riscossione della garanzia, si possono verificare difficoltà analoghe a quelle riscontrate con l'affidato. - I CONFIDI: negli ultimi anni si è diffuso il fenomeno della garanzia collettiva dei fidi attraverso l'opera dei consorzi e delle cooperative di garanzia collettiva fidi. Definizione: “i confidi sono organismo costituiti da imprenditori, enti locali ed enti creditizi, che hanno lo scopo di aumentare la forza contrattuale delle PMI nei rapporti con le banche: o per accrescere la loro capacità di indebitamento; o per l'accesso al credito a condizioni più favorevoli presso le banche convenzionate” il funzionamento? Le imprese consorziate versano dei contributi che vanno a costituire il FONDO COLLETTIVO DI GARANZIA, utilizzato per: o La copertura, parziale o totale, delle perdite originate da insolvenza della clientela associata affidata; o La riduzione degli oneri pagati alle banche convenzionate sugli affidamenti, grazie alla riduzione del grado di rischiosità complessiva; o La prestazione di garanzie a favore delle PMI associate. Aurora Rexhepi EGB 40 c. anticipo su fatture d. factoring 3. Le anticipazioni su pegno: contratto di prestito monetario a breve termine, con scadenza determinata, garantito da pegno su merci, valori mobiliari o crediti, costituito dall'azienda affidata a favore della banca finanziatrice. L'operazione si compone di: a. un contratto principale di prestito (polizza di anticipazione)
contenente: i. l'oggetto dell'operazione ii. l'ammontare del prestito su pegno iii. la forma iv. la scadenza v. e procedure da adottare in caso di insolvenza vi. i compensi spettanti alla banca b. un contratto accessorio di costituzione del pegno Forme tecniche: A. In conto corrente: o il cliente può effettuare prelievi in più riprese fino al valore nominale dell'anticipazione (valore corrente meno scarto di garanzia); o può ripristinare le disponibilità con successivi versamenti; o interessi conteggiati sulla base della quota realmente impiegata; o scadenza determinata. B. Per somma e scadenza fissa: l'accreditamento avviene per il valore nominale al netto degli interessi, calcolati in via anticipata, indipendentemente dagli utilizzi. Valutazione merci conferite in pegno: o idoneità alla conservazione in magazzino; o non deperibilità; o stabilità del valore nel tempo; o possibilità di rilevare quotazioni ufficiali; o esistenza di un mercato organizzato. Tendenzialmente, la banca tende a preferire: o metalli preziosi; o merci negoziate su mercati internazionali; o semilavorati dell'industria agroalimentare. Aurora Rexhepi EGB 41 Le operazioni di smobilizzo di crediti Consentono alle imprese di disporre anticipatamente, rispetto alla naturale scadenza, delle somme derivanti dalle vendite con regolamento differito. Tipologie: - Lo sconto di effetti: Contratto con il quale la banca, previa deduzione dell'interesse, anticipa al cliente affidato l'importo di un credito verso terzi non ancora scaduto, mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso L'operazione di sconto richiede: o l'esistenza di un credito commerciale non scaduto incorporato in un
titolo cambiario; o il rispetto di requisiti formali (accettazione effetti cambiari, durata minima e massima, piazza di pagamento); o il rispetto di requisiti sostanziali (esistenza e natura commerciale del credito). Dal punto di vista tecnico, lo sconto può essere: o isolato (operazione occasionale); o castelletto di sconto (fido utilizzato sistematicamente attraverso lo
sconto cambiario). I costi dell'operazione: o interesse anticipato; o commissioni d'incasso; o spese fiscali. - L'anticipo salvo buon fine su ricevute bancarie La ricevuta bancaria è uno strumento di pagamento dematerializzato, non è un titolo di credito ma un semplice documento che attesta il diritto di un creditore a ricevere una somma dal debitore per mezzo della banca. L’operazione di anticipo Ri.Ba si concretizza nell’accredito su un conto transitorio (detto conto anticipi), intestato al cedente, di un importo corrispondente al valore nominale degli effetti presentati per l’incasso, con valuta postergata alla data di scadenza degli effetti medesimi. Il cliente cosi potrà subito utilizzare la disponibilità anche se cosi facendo si creerà lo scoperto di valuta su cui pagherà gli interessi passivi. Denominato anche castelletto sbf in virtù del rapporto continuativo che lo contraddistingue e che implica la definizione di un importo massimo di credito accordato. Consiste nell'accreditare sul c/c del cedente l'importo nominale degli effetti e delle ricevute nel momento stesso in cui vengono presentate per l'incasso ma con valuta al dopo incasso È possibile che si formi uno scoperto per valuta (intenzionale) se il cliente utilizza le somme prima che la valuta sia matura. Operazione diffusasi a seguito della maggiore circolazione di strumenti di incasso dei crediti diversi dagli effetti cambiari (ricevute bancarie e documenti di natura non bancaria). Viene effettuato solitamente su ricevuta bancarie (RIBA) = non è un titolo di credito (quindi se non vengono onorate non costituiscono titolo per levare il protesto) ma semplicemente una attestazione di ricevuto pagamento emessa dal creditore e consegnata alla banca con l’indicazione del debitore dalla quale si deve incassare un credito relativo alla fornitura di bene e servizi con pagamento dilazionato. Non sono più cartacee ma circolano su supporti elettronici: Aurora Rexhepi EGB 42 - L'anticipo su fatture Operazione molto simile all’anticipo Ri.Ba sbf, anticipo su fatture è l’operazione mediante cui la banca intende fornire una forma di sostegno creditizio alle imprese che non dispongono di effetti cambiari da scontare o riba, ma tendono a regolare le proprie transazioni commerciali attraverso la richiesta di bonifici ai soggetti debitori La banca mette a disposizione del proprio affidato parte dell’importo (di norma il 70-80%) risultante dalle fatture delle fatture da questi emesse nei confronti dei clienti. Anche in questo caso la banca fa ricorso all’utilizzo di un conto anticipi, la cui funzione è quella di generare interessi debitori Detto anche "castelletto anticipi su fatture". La banca anticipa l'importo di un credito commerciale risultante da fattura a fronte della cessione del credito pro solvendo. E' concesso sottraendo dall'importo complessivo delle fatture uno scarto di garanzia pari al 20-30%. L'importo anticipato viene scritto in dare in un conto anticipi su fatture e in avere nel conto corrente del cliente. Il conto anticipi produce interessi passivi calcolati sull'importo anticipato per tutta la durata dell'anticipo (inferiori a tassi debitori c/c di corrispondenza e superiori agli anticipi su effetti sbf). La banca anticipa il 70%-80% dell'importo di un credito commerciale risultante da fattura a fronte della cessione del credito pro-solvendo - Il factoring è una tecnica finanziaria con la quale il cliente instaura con una banca un rapporto continuativo in base al quale effettua la cessione dei propri crediti commerciali. L'operatore specializzato si impegna a prestare dietro corrispettivo i seguenti servizi: o gestione crediti; o garanzia contro insolvenza debitore; o regolamento anticipato partite cedute. Attività grazie alla quale un'azienda affida (cede) ad un terzo "factor" la gestione dei propri crediti commerciali (o una parte di essi) secondo una mera logica di outsourcing. La cessione può avvenire in due modi differenti: o pro solvendo: lasciando al cliente il rischio dell'eventuale insolvenza dei debiti ceduti; Aurora Rexhepi EGB 45 - PRESTITI IN POOL. Tali prestiti non configurano una particolare tipologia di operazione di finanziamento bancario, ma realizzano un finanziamento di rilevante ammontare da parte di un insieme di banche verso l'impresa cliente. Caratteristiche: o sono diffusi nei mercati creditizi internazionali; o sono volti a finanziare aziende particolarmente grandi e affidabili o progetti particolarmente rilevanti; o permettono l'erogazione di prestiti di elevato importo unitario; o si prestano alla copertura di fabbisogni relativamente brevi
o di durata indefinita; o assenza di forme di garanzia personale che vengono sostituite dalle lettere di patronage; o richiedono la definizione di vincoli e condizioni gestionali (covenants); o possibilità di scelta della valuta di finanziamento Il pool è composto da un gruppo di banche con ruoli diversi: o la banca capofila o più banche con compiti di manager o co-manager dell'operazione (elevato standing e competenza nell'organizzazione di queste operazioni) o le altre banche partecipanti, con il compito di finanziare per la propria quota l'operazione. Il prestito viene ripartito tra tutte le banche partecipanti secondo accordi predeterminati. I rapporti tra le banche partecipanti sono regolati da apposite convenzioni che definiscono: o le quote di rischio di ciascuna banca; o le modalità di erogazione dei fondi; o le modalità di ripartizione di interessi e commissioni; o riduzione rischi o riduzione costi operativi Credito alle famiglie L'accesso al credito da parte di famiglie e privati può avvenire attraverso i seguenti strumenti: - credito al consumo, finalizzato all'acquisto di beni di consumo
durevole o di servizi; - finanziamento per acquisto e ristrutturazione di abitazioni. Il segmento del mercato creditizio costituito da famiglie e privati è stato caratterizzato, negli ultimi anni, dai tassi di crescita più rilevanti. Motivazioni: - maggior grado di educazione finanziaria da parte delle famiglie; - estensione del credito a fasce di clientela più ampie; - varietà nell'offerta. Aspetti negativi: - eccesso di indebitamento da parte delle famiglie; - crescita delle insolvenze;
- deterioramento della qualità del credito. Credito al consumo: i prestiti personali Possono essere classificati in: 1. credito finalizzato, si ha nell'ambito di una convenzione tra banca e venditore, il quale indirizza il potenziale compratore alla banca con cui è operante la convenzione; Aurora Rexhepi EGB 46 2. credito non finalizzato, prevede l'erogazione da parte della banca di un finanziamento a destinazione libera a favore dell'affidato. L'istruttoria per l'accertamento della capacità di rimborso del cliente richiede: - informazioni oggettive fornite dal richiedente (dati anagrafico-professionali e reddituali); - ulteriori informazioni reperibili presso la banca o da sistemi
informatici esterni. CREDIT SCORING: sistema automatizzato e basato sull'applicazione di un modello statistico per la valutazione del merito creditizio Caratteristiche: - piano di ammortamento a rate costanti a scadenza mensile; - scadenza tra 12 e 48 mesi; - alternativa al pagamento rateale direttamente al venditore; - generalmente non è previsto il rilascio di garanzie; - possibilità di modificare nel tempo modalità rimborso; Costi: Il tasso di interesse applicato all'operazione è per lo più fisso. La banca è obbligata a rispettare norme precise quanto alla trasparenza relativa al tasso corrisposto dal cliente. In particolare, ogni contratto deve indicare con chiarezza: - il tasso annuo nominale (TAN), valore percentuale su base annua del costo per interessi passivi di ogni euro di capitale concesso in finanziamento; - il tasso annuo effettivo globale (TAEG), rappresenta il costo complessivo dell'operazione (corrispettivo e aspetti tecnici). Aurora Rexhepi EGB 47 20 marzo 2023 (prof. Borroni) PROCESSO CREDITIZIO Concetto di fido: "impegno assunto dalla banca di mettere una somma a disposizione del cliente, di assumere o garantire per suo conto un’obbligazione". Il fido riguarda: - La banca che si impegna a erogare un certo credito (di cassa o di firma) al cliente - Il cliente che è obbligato a pagare gli interessi sulle somme utilizzate al tasso stabilito nel caso di crediti per cassa o le commissioni spettanti alla banca nel caso di crediti di firma. Il concetto di fido: l’importo complessivo è stabilito dalla banca dopo aver valutato l’affidabilità del cliente: ISTRUTTORIA DI FIDO. L’importo massimo può essere utilizzato in diverse modalità (in un’unica volta o gradualmente) Classificazione del fido secondo la durata: - Fido a tempo determinato: scadenza del termine finale. La banca può comunque recedere dal contratto per giusta causa (notizie pregiudizievoli, condizioni economico-finanziarie peggiorate, circostanze esterne al rapporto banca–cliente) - Fido a tempo indeterminato: ciascuna delle parti può recedere dal contratto mediante preavviso. Solitamente presente la clausola “salvo revoca” Classificazione del fido secondo le garanzie: - Fido «in bianco» - Fido assistito da garanzie personali: a. fideiussione (art. 1936 c.c.) - Fido assistito da garanzie reali: a. pegno (art. 2784 c.c.) b. ipoteca (art. 2808 c.c.) La valutazione dell’affidabilità del cliente: «Analizzare la capacità di rimborso del cliente finanziato» Deve essere valutato il rischio connesso al prestito distinto in: - Rischio economico, derivante dall’insolvenza dellʼimpresa affidata; - Rischio finanziario, collegato al mancato rimborso dei prestiti alla scadenza convenuta. Modelli di valutazione: - Le banche utilizzano modelli interni di rating - Obiettivo: distinguere i clienti «BUONI» dai «CATTIVI» - Un buon modello MINIMIZZA gli errori di decisione sul cliente (soprattutto per i CATTIVI clienti) L’istruttoria delle domande di fido. «Insieme di indagini ed analisi atte a fornire elementi di valutazione sulla capacità di rimborso dellʼimpresa richiedente fido e sui rischi dellʼoperazione« Si compone delle seguenti fasi: 1. Analisi delle qualità personali del richiedente Aurora Rexhepi EGB 50 Il punto uno presenta cosa succede tra rossi e la sua banca: cede una fattura alla propria banca, la quale gli anticipa il 100% ma una percentuale tra il 70/80% (sig. rossi ha circa 8000€). La banca diventa creditrice. Il punto 2: il 14 giugno bianchi paga e il pagamento va a buon fine. Bianchi versa alla banca i suoi 10mila€. Il guadagno non deriva da questa differenza (10-8 mila) ma da altro e la banca li cede a giugno. Può esserci il caso in cui Bianchi non paghi, la banca chiede la restituzione di quanto anticipato: Rossi deve restituire gli 8000 alla banca. Da marzo a giugno vi sono diverse transazioni ma serve una voce che ha solo a che fare con l’anticipo su fatture: conto anticipo. Rossi riceve l’anticipo e la banca annota gli 8mila euro l’anticipo della somma, che finiscono nel conto corrente e danno origine ad un accreditamento del conto. Il 14 giugno dell’ipotesi A: la banca riceve i 10mila e sul conto anticipo vengono segnate l’accreditamento dell’intera fattura. Il gap di 2mila viene rilevato in dare del conto anticipo. E rigirati al sig. Rossi. In questo modo, contabilmente il mastrino è chiuso (a pareggio). Nell’ipotesi B, il cliente debitore non ha pagato, il sig Rossi deve pagare dal proprio cliente, addebitamento fil conto corrente e finirà nel conto anticipi. ES. 6 – ANTICIPO S.B.F FATTURE L’impresa ABC apre in data 12/10 un rapporto di c/c con la banca YY la quale ha accordato all’impresa una linea di credito per anticipo fatture s.b.f. pari a 80.000,00 euro. Nella restante parte dell’anno si registrano le seguenti operazioni: 12/10 - versamento di contante per 1.000,00 euro 19/10 – l’impresa dispone un pagamento tramite bonifico allo sportello pari a 2.000,00; 20/11 – l’impresa presenta alla banca due fatture per chiederne l’anticipo s.b.f.: - Fattura n. 118 di 10.000,00 euro scadente il 20/12; - Fattura n. 129 di 5.000,00 euro scadente il 29/12. 20/12 – la banca riceve il pagamento della fattura n. 118; 29/12 – la fattura n. 129 risulta insoluta, commissione su insoluto 5 euro; Aurora Rexhepi EGB 51 30/12 – l’impresa versa un assegno circolare di altro istituto di 10.000 euro. Sapendo che: - La banca anticipa l’80% del valore delle fatture; - Le competenze sono liquidate annualmente; - Il tasso creditore sul c/c è pari al 2%; - Il tasso debitore sul c/c è pari all’11%; - Il tasso debitore sul c/anticipo è pari al 6%; - Le spese di tenuta conto ammontano a 1 euro per registrazione; - Commissione per esecuzione bonifico: on line 0; da sportello 1 euro - Commissione di istruttoria urgente: 0 fino a 100 euro; 12 euro da 100,01 euro a 3.000,00 - euro; 100,00 euro da 3.000,01 euro; massimo 100,00 euro a trimestre; - Corrispettivo sull’accordato: 0,50% trimestrale. si presentino al 31/12: - Estratto conto e scalare del c/c; - Estratto conto e scalare del c/anticipo; - Il prospetto di liquidazione delle competenze e delle spese. Dire che un conto è affidato vuol dire che vi è una linea di conto disponibile: in questo esercizio il conto non è affidato. Estratto conto: DATA DESCRIZIONE MOV. DARE MOV. AVERE VALUTA SALDO 12.10 Versam. Contanti 1000 12.10 1000 19.10 Disp. Bonif. 2000 19.10 -1000 19.10 Comm. bonif. 1,00 19.10 -1001 20.11 Antic. Fatt.118 8000 20.11 6999 20.11 Antic. Fat. 129 4000 20.11 -12000 20.12 Fatt.118 saldo a pareggio 2000 20.12 12999 29.12 Giroc c/corrente fat. 129 4000 29.12 8999,00 29.12 Comm. su insoluto 5,00 29.12 8994,00 30.12 Vers. Acc 1000 30.12 18994 Estratto conto anticipo fatture: DATA DESCRIZIONE MOV. DARE MOV. AVERE VALUTA SALDO 20.11 Antic. fatt 8000 20.11 -8000 20.11 Antic. fatt 4000 20.11 -12000 20.12 Bonifico fat. 118 1000 20.12 -2000 Aurora Rexhepi EGB 52 20.12 Fatt. 118 saldo a pareg. 2000 20.12 -4000 29.12 Giroconto da c/c fat. 129 4000 29.12 0,00 (sempre pari a zero) Scalare per valuta: MOVIMENTI SALDI PER VALUTA VALUTA GG NUMERI DARE AVERE DARE AVERE DARE AVERE 1000 1000 12.10 7 0 7000 2000 1000 19.10 0 0 0 1,00 1001 19.10 32 32032 8000 6999 20.11 0 0 0 4000 10999 20.11 30 0 329970 2000 12999 20.12 9 0 116991 4000 8999 29.12 0 0 0 5,00 8994 29.12 2 0 17988 10000 18994 31.12 0 0 0 Tot. 32032 471949 MOVIMENTI SALDI PER VALUTA VALUTA GG NUMERI DARE AVERE DARE AVERE DARE AVERE 8000 8000 20.11 0 0,00 4000 12000 20.11 30 360000 10000 2000 20.12 0 0,00 2000 4000 20.12 9 36000 4000 0 29.12 2 0,00 TOT. 396000,00 Il prospetto di liquidazione delle competenze e delle spese INTERESSE CREDITORI TASSO 471949 2% 25,86 RIT.FISC. 26% 6,72 INTERESSI CRED. NETTI 19,14 INTERESSI DEBITORI TASSO 32032 11 9,65 INT. DEB C/ANTICIPI TASSO 396000 6 65,10 Aurora Rexhepi EGB 55 Anche se non utilizzo il fido deve essere sempre calcolata. Che cosa succede però sul conto corrente affidato? Dobbiamo sempre calcolare la commissione sull’accordato. Può succedere che il cliente vada oltre quello che è il fido e in questo caso dovrà pagare non solamente la commissione sullo accordato ma anche la commissione di settore veloce. Dunque, chi ha il conto corrente non affidato pagherà una commissione che è quella di istruttoria veloce (se ovviamente è necessario). Chi invece ha il conto corrente a fine dato deve di sicuro pagare la commissione sull’accordato e potrebbe anche dover pagare anche la veloce se va a sconfinare su quelle che sono le somme. APERTURA DI CREDITO C/C – COSTI La Commissione Istruttoria Veloce (detta anche CIV), è una commissione che la banca addebita al cliente quando si verifica una di queste due situazioni: 1. Il tuo conto corrente va a debito, se non hai un fido; 2. Vai a debito oltre il fido concesso dalla banca. È una commissione addebitata in presenza di uno sconfinamento determinato dall'utilizzo di somme di denaro: superiori all'affidamento (extra-fido) superiori al saldo disponibile (sconfinamenti in assenza di fido) Es. Commissione su accordato e commissione di istruttoria veloce Il signor X ha un rapporto di c/c con la banca XY per il quale è stato riconosciuto un fido di 50.000€. Il signor X è autorizzato ad utilizzare, oltre al proprio denaro sul conto, ulteriori 50.000€ messi a disposizione dalla banca. Sia che il cliente non utilizzi l’importo della linea di credito sia che lo utilizzi parzialmente o totalmente, alla fine del trimestre dovrà corrispondere alla banca 50.000x0,50=250€ Scalare per valuta: MOVIMENTI SALDI PER VALUTA DARE AVERE DARE AVERE 10000 10000 10500 500 3000 25000 35000 1000 Vi è uno sconfinamento di 500€, per questo andremo a pagare 12€ Es2. Il signor X ha un rapporto di c/c con la banca XY per il quale è stato riconosciuto un fido di 10.000€ da utilizzarsi come scoperto di conto. La banca liquida trimestralmente le competenze alle seguenti condizioni: - Commissione di istruttoria veloce: 0€ fino a 100; 12€ da 100,01 a 3000; 100€ da 3000,01. Massimo 100€ - Corrispettivo sull’accordato: 0,50 trimestrale MOVIMENTI SALDI PER VALUTA DARE AVERE DARE AVERE 10000 10000 10500 500 2000 2500 600 3100 Aurora Rexhepi EGB 56 ANTICIPO RI.BA SBF La ricevuta bancaria è uno strumento di pagamento dematerializzato, non è un titolo di credito ma un semplice documento che attesta il diritto di un creditore a ricevere una somma dal debitore per mezzo della banca L’operazione di anticipo Ri.Ba si concretizza nell’accredito su un conto transitorio (detto conto anticipi), intestato al cedente, di un importo corrispondente al valore nominale degli effetti presentati per l’incasso, con valuta postergata alla data di scadenza degli effetti medesimi. Il cliente cosi potrà subito utilizzare la disponibilità anche se cosi facendo si creerà lo scoperto di valuta su cui pagherà gli interessi passivi Denominato anche castelletto sbf in virtù del rapporto continuativo che lo contraddistingue e che implica la definizione di un importo
massimo di credito accordato. Consiste nell'accreditare sul c/c del cedente l'importo nominale degli effetti e delle ricevute nel momento stesso in cui vengono presentate per l'incasso ma con valuta al dopo incasso. È possibile che si formi uno scoperto per valuta (intenzionale) se il cliente utilizza le somme prima che la valuta sia matura. Viene effettuato solitamente su ricevuta bancarie (RIBA) = non è un titolo di credito (quindi se non vengono onorate non costituiscono titolo per levare il protesto) ma semplicemente una attestazione di ricevuto pagamento emessa dal creditore e consegnata alla banca con l’indicazione del debitore dalla quale si deve incassare un credito relativo alla fornitura di bene e servizi con pagamento dilazionato Non sono più cartacee ma circolano su supporti elettronici Es.Impresa ha presso la Banca X Y un fido di 200.000€, utilizzabile per 50.000€ come apertura di credito in c/c e per il rimanente in forma di anticipo Ri.Ba sbf. - Il 23/1 l’impresa presenta alla banca l’incasso sbf di alcune Ri.Ba che vengono accreditate sul c/anticipo fruttifero (valuta adeguata+ 15 giorni data scadenza), commissione di incasso 4 € per ogni Ri.Ba. pagabile presso sportelli della stessa banca, 5 € per ogni Ri.Ba. pagabile presso altri istituti. - Ri.Ba 1 – 15.630,00 € scadente il 20/2, banca di domiciliazione X Y - Ri.Ba 2 – 14.700,00 € scadente il 1/3, banca di domiciliazione ZZ - Tasso debitore 5%, tasso creditore 1,25% - Tasso di interesse sugli anticipi di portafoglio 4,25% ANTICIPO SU FATTURE Operazione molto simile all’anticipo Ri.Ba sbf, anticipo su fatture è l’operazione mediante cui la banca intende fornire una forma di sostegno creditizio alle imprese che non dispongono di effetti Aurora Rexhepi EGB 57 cambiari da scontare o riba, ma tendono a regolare le proprie transazioni commerciali attraverso la richiesta di bonifici ai soggetti debitori La banca mette a disposizione del proprio affidato parte dell’importo (di norma il 70-80%) risultante dalle fatture da questi emesse nei confronti dei clienti Anche in questo caso la banca fa ricorso all’utilizzo di un conto anticipi, la cui funzione è quella di generare interessi debitori Detto anche "castelletto anticipi su fatture” La banca anticipa l'importo di un credito commerciale risultante da fattura a fronte della cessione del credito pro solvendo. È concesso sottraendo dall'importo complessivo delle fatture uno scarto di garanzia pari al 20- 30%. !! L’importo anticipato viene scritto in dare in un conto anticipi su fatture, le in avere nel conto corrente del cliente. La banca anticipa il 70%-80% dell'importo di un credito commerciale risultante da fattura a fronte della cessione del credito pro-solvendo Es. Impresa ha presso la Banca X Y un rapporto di c/c con accordato all’impresa una linea di credito per anticipo fatture sbf pari a 80.000€ - Il 20/1 l’impresa presenta alla banca tre fatture per chiederne l’anticipo sbf: - Fattura 7 di 50.000€ scadente il 15/3 - Fattura 8 di 10.000€ scadente il 20/3 - Fattura 9 di 5.000€ scadente il 29/3 - La banca anticipa l’80% dell’importo delle fatture e l’interesse applicato al conto anticipo 4% ANTICIPO SU FATTURE Aurora Rexhepi EGB 60 27 marzo 2023 (prof. Borroni) ANTICIPO Ri.Ba Viene effettuato solitamente su ricevuta bancarie (RIBA) = non è un titolo di credito (quindi se non vengono onorate non costituiscono titolo per levare il protesto) ma semplicemente una attestazione di ricevuto pagamento emessa dal creditore e consegnata alla banca con l’indicazione del debitore dalla quale si deve incassare un credito relativo alla fornitura di bene e servizi con pagamento dilazionato. Non sono più cartacee ma circolano su supporti elettronici. Nel caso di un mancato pagamento non c’è la possibilità per l’impresa creditrice levare il protesto, in quanto va a toccare l’immagine pubblica del credito. Negli anni, le cambiali in passato hanno lasciato posto alle ricevute bancarie. Emesse dal soggetto creditore e attraverso un percorso, coinvolge delle banche (da qui il termine ricevuta bancaria) finirà nelle mani del debitore. Il percorso di una riba: il 14 marzo c’è stata la compravendita e pagamento deve essere effettuato il 14 giugno: il sig. Rossi compila nella versione inizialmente cartacea per l’avvenuto pagamento e lo consegna alla propria banca (la seconda banca coinvolta è quella di bianchi (potrebbero coincidere)). La banca di Rossi consegna materialmente la ricevuta bancaria alla banca del signor bianchi: la ricevuta per il momento il 14 marzo si ferma li fino alla scadenza della riba. Qualche giorno prima della scadenza, la banca del sig. bianchi avvisa il cliente sul pagamento: - Caso A: Bianchi pagare regolarmente: la banca su indicazione del proprio cliente effettua il pagamento. Arriva così l’ordine dal sig. Bianchi verso la banca che paga il documento e quest’ultimo arriverà alla banca di rossi che attesta il pagamento. Tra le due banchi vi è uno scambio di credito. La banca anticipa il pagamento e tutto questo avviene attraverso il “conto anticipo” e lo scopo è il monitoraggio del conto Ri.BA. Aurora Rexhepi EGB 61 - Caso B: Bianchi non paga: in questa ipotesi, poco prima della scadenza, Bianchi riceve la notizia e B. non paga. La bbanca senza il consenso del cliente non può pagare. Quindi la ricevuta bancaria torna dalla banca di Bianchi alla banca di Rossi che avvisa che non vi è alcun pagamento (ricevuta insoluta). Ne seguono delle conseguenze tra i due signori. Cosa succede se vi è un pagamento anticipato? Il 14 marzo Rossi ha emesso la su RIBA per 10 mila euro. Il 14 marzo la banca anticipa a rossi l’importo che è l’intero valore della riba (in questo caso non vale solo il 70% di anticipo ma il 100%). Segue il medesimo percorso: se bianchi paga o non paga. - Se il pagamento il 14 giungo viene pagato, la ricevuta bancaria viene pagata a scadenza e l’importo viene girata alla banca che ne diviene creditrice dell’importo. - Se vi è il mancato pagamento, la riba tornerà insoluta e la banca chiederà il rimborso al suo cliente (a rossi), il quale pagherà l’importo anticipato. Come funziona l’anticipo a livello di bilancio? Avremo un conto corrente e un conto anticipo: la banca fa emergere un’azione debitoria nei confronti di rossi perché gli anticipa la somma di denaro. La valuta coincide nel momento dell’operazione. Dal punto di vista materiale la riba è in mano della banca che dovrà presentare la riba nella banca del debitore: come se dovesse dimostrare di aver consegnare la riba alla banca del debitore. Così chiude contabilmente l’operazione e rileva il movimento di 10mila € con medesima data. Quando di rileva questa operazione ci si aspetta la somma almeno alla data di scadenza ma prudenzialmente la banca supponendo dei ritardi può aggiungere dei giorni a tale valuta, tali giorni vengono chiamati “giorni-banca” (che dipende tra banca e cliente stesso). Il mastrino quindi viene chiuso, e qualsiasi cosa succeda non possiamo più aggiungere nulla perché contabilmente il mastrino è chiuso. Allora la banca s che i soldi li riceverà o dalla banca di bianchi o direttamente dal sig. Rossi. Solo nel caso di mancato pagamento, la banca torna da rossi e gli chiederà la somma insoluta dalla banca di Bianchi. Sul conto anticipo non segniamo più nulla. Aurora Rexhepi EGB 62 Esercizio n. 7 (2022-23) – anticipo s.b.f. RIBA L’impresa Alpha intrattiene con la banca YY un c/c sul quale è attiva una linea di credito pari a 80.000,00 euro, di cui 5.000,00 euro da utilizzare come scoperto di conto e 75.000,00 euro da utilizzare come anticipo s.b.f. La banca liquida annualmente le competenze a valere sul c/c. All’inizio dell’anno il c/c presenta un saldo a debito dell’impresa pari a 1.000,00 euro e nel corso dello stesso si registrano le seguenti operazioni: - 10/1 – la banca estingue un assegno bancario di 500,00 euro emesso in data 07/01; - 28/01 – la cliente presenta alla banca su supporto magnetico per l’incasso s.b.f. alcune RiBa che vengono accreditate sul c/anticipo fruttifero (valuta adeguata: +10 giorni data scadenza), commissioni d’incasso 4 euro per ogni RiBa pagabile presso sportelli della stessa banca, 5 euro per ogni RiBa pagabile presso altri istituti. Di seguito l’elenco delle RiBa presentate: a. RiBa 1 - 10.500,00 euro scadente il 11/2, banca domiciliata (banca del debitore) banca YY; b. RiBa 2 - 4.700,00 euro scadente il 13/2, banca domiciliata (banca del creditore) banca ZZ; ð Banca del debitore ≠ banca del creditore - 11/2 – la banca addebita la cliente per l’importo della RiBa 1 in quanto insoluta; spese e commissioni 5 euro - 13/2 – la banca riceve il pagamento della RiBa 2 - 01/3 – la banca addebita 135 euro quali interessi debitori dell’anno n-1 - 31/3 – la cliente chiude il conto corrente Sapendo che i rapporti intrattenuti fra l’impresa e la banca sono regolati dalle seguenti condizioni: - Spese di tenuta conto 1 euro a registrazione; - Tasso creditore sul c/c 2% - Tasso debitore sul c/c 11% - Tasso debitore sul c/c anticipo 5% - Spese di invio documentazione 1 euro; - Commissioni sull’accordato 0,50% a trimestre; - Commissione di istruttoria urgente: 0 fino a 100,00 euro; 12 euro da 100,01 euro fino a - 3.000,00 euro; 100,00 euro da 3.000,01; max 100,00 euro a trimestre Si presenti al 31/3/20N: • l’estratto conto e lo scalare per il c/c; • l’estratto conto e lo scalare per il conto anticipo; • il prospetto di riepilogo delle competenze e spese. Estratto conto: DATA DESCRIZIONE MOV. DARE MOV. AVERE VALUTA SALDO 01.01 Ripresa saldo 1000 31.12 (fine c/c) -1000 10.01 Estinzione assegno bancario 500 7.01 -1500 28.01 Giroc da c/anticipi riba 1 10500 28.01 9000 Aurora Rexhepi EGB 65 27 marzo prof. Migliavacca DOMANDE ESAME: - Che cosa sono le obbligazioni? Elenca le principali tipologie. - Che cos’è la raccolta all’ingrosso? - L’impiego: fido, prestiti per cassa, cosa cambia tra fideiussione e l’avvallo - Finanziamento commerciali con l’estero - Servizi all’impresa e la raccolta bancaria - Cosa sono i prestiti per cassa a breve termine? Fai un esempio - Che cos’è lo scalare per valuta? - Differenza tra assegno circolare e bancario (l’assegno circolare viene emesso a seguito del versamento) - Differenza tra bonifico standard e istantaneo - Strumenti di pagamento non cartacei (in elenco) e la differenza fra le varie carte (oppure i vantaggi). - Quali sono i servizi di incasso elettronico? Elenca i principali - No criptovalute e monete virtuali - Differenza nella raccolta bancaria indiretta tra gestione passiva e attiva - Normativa Mifid due (più per la prova totale che intermedia): prevede prima di effettuare attività di raccolta bancaria indiretta venga valutato ogni singolo cliente in relazione a quello che è il suo profilo di rischio e delle competenze. ESERCIZIO La Blu Spa ha un conto corrente di corrispondenza presso la filiale del Monte dei Paschi di Siena con un fido di 250.000 euro per anticipo su fatture. Il conto anticipi ha un saldo Dare, al 31/03/n, di 85.000 euro relativo all'anticipo dell'80% della fattura n. 7 emessa alla Coins Spa con pagamento previsto per il 30/04/n. Nel corso del secondo trimestre vengono effettuate le seguenti operazioni: - in data 10/04 viene presentata per l'anticipo la fattura n. 8 emessa alla Pins Srl per un importo di 72.000 euro, con pagamento 15/05; - in data 30/04 viene accreditato un bonifico di 106.250 euro a saldo della fattura n. 7; - in data 10/05 viene presentata per l'anticipo la fattura n. 15 emessa alla Fun Spa per un importo di 100.000 euro, con pagamento 20/06; - in data 15/05 viene accreditato un bonifico di 72.000 euro a saldo della fattura n. 8; - in data 10/06 vengono presentate per l'anticipo le fatture n. 12 per un importo di 66.000 euro e n. 13 per un importo di 42.000 euro; - in data 25/06 la Blu Spa, non avendo ricevuto alcun accredito dalla Fun Spa a saldo della fattura n. 15, effettua un giroconto dal conto corrente ordinario a copertura dell'anticipo ricevuto. Elabora l'estratto conto anticipi su fatture relativamente al secondo trimestre e calcola le competenze addebitate dalla banca al 30/06, sapendo che il tasso è del 7,60% e le spese/bolli ammontano a 48 euro. Procedi infine all'elaborazione del conto corrente ordinario limitatamente alle operazioni collegate al conto anticipi. Estratto conto anticipi su fatture: Aurora Rexhepi EGB 66 Scalare del conto anticipi e calcolo delle competenze: Estratto conto corrente ordinario: (N.b: per l’esame la differenza tra anticipo fatture e anticipo riba: l’anticipo fattura richiede l’80% della somma mentre la riba no, viene anticipata tutta la somma). OPERAZIONI BANCARIE: I SERVIZI Un sistema di pagamento ha l’obiettivo di facilitare la circolazione di risorse finanziarie. Sistemi di pagamento efficienti sono pertanto in grado di incidere sul buon funzionamento dei mercati, assicurando condizioni economiche e affidabili nel regolamento delle transazioni incentivandone la realizzazione. Un sistema di pagamento stabile ed efficiente è un sistema che assicura il perseguimento congiunto dei tre seguenti obiettivi: - Massimizzazione della velocità con cui il pagamento diventa definitivo; - Contenimento dei rischi legati all’operazione; Aurora Rexhepi EGB 67 - Contenimento dei costi. Normativa (non la chiede) In Italia il sistema dei pagamenti è normato dal decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 218. Questo decreto recepisce la direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno europeo, che abroga la direttiva 2007/64/CE (PSD, Payment Services Directive) dalla quale era scaturito il precedente decreto legislativo 27 gennaio 2010 n.11 (al quale il decreto del 2017 rimanda per alcune definizioni). Queste direttive fanno parte del progetto SEPA (Single Euro Payments Area) che si propone di armonizzare la normativa tra pagamenti al dettaglio nazionali e transfrontalieri eliminando tale distinzione. Il progetto SEPA prevede attualmente tre tipologie di strumenti (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento) che rappresentano servizi di base standardizzati. La SEPA comprende i 28 Paesi dell’Unione Europea, i 4 Paesi appartenenti all’EFTA (European Free Trade Association: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), San Marino e il Principato di Monaco. STRUMENTI DI PAGAMENTO: TIPOLOGIE I servizi di pagamento possono essere suddivisi in: 1. Servizi di pagamento cartacei: a. Assegno: i. Bancario ii. circolare 2. Servizi di pagamento non cartacei: a. Bonifico b. Carte di pagamento: i. di debito: ii. di credito iii. prepagate iv. E-payments e M-payments. 3. Servizi di incasso commerciale: a. RiBa, b. SDD c. MAV Servizi di pagamento cartacei: si definiscono documentali (o cartacei) i servizi di pagamento il cui processo produttivo necessita di documenti cartacei. Appartengono a questa categoria: l’assegno bancario e circolare - L’ASSEGNO BANCARIO L’assegno bancario è un titolo di credito contenente l’ordine impartito dal pagatore (traente) alla propria banca (trattario), di pagare una somma di denaro a favore di un beneficiario. Tale strumento è solitamente utilizzato da soggetti, privati e imprese, che hanno un rapporto di conto corrente con la banca alla quale viene inoltrato l’ordine di pagamento. L’assegno deve essere datato e deve essere presentato per l’incasso nel termine di 8 o 15 giorni dall’emissione a seconda che sia pagabile nello stesso comune di emissione ovvero in altro comune dello Stato. Aurora Rexhepi EGB 70 Uno dei criteri di classificazione delle carte guarda al diverso momento in cui avviene l’addebito per il pagamento effettuato. In base a questa logica si distinguono carte di debito, carte di credito e carte prepagate. a. CARTE DI DEBITO: Per le carte di debito (ad es. carte PagoBancomat), l’addebito sul conto corrente è contestuale all’utilizzo in operazioni di prelievo o pagamento (carte dette “pay now”). Il suo utilizzo presso gli ATM permette di prelevare denaro contante e di usufruire di molteplici servizi informativi e dispositivi mentre tramite i POS la carta viene utilizzata per effettuare pagamenti presso esercizi commerciali. Il funzionamento della carta presso POS e ATM richiede la digitazione di un codice PIN (Personal Identification Number) necessario come chiave di identificazione per ottenere l’autorizzazione a procedere con il pagamento. Le somme di denaro di cui si può disporre tramite la carta sono condizionate da un plafond giornaliero o mensile. Se predisposte, le carte di debito possono essere utilizzate anche per pagamenti online. b. CARTE DI CREDITO: per le carte di credito (dette carte “pay later”), l’addebito dell’importo del pagamento è differito rispetto al momento dell’utilizzo della carta, in cui il compratore firma una fattura all’esercente. Da ciò deriva la possibilità che il titolare della carta possa spendere una somma (a volte nei limiti di un livello massimo) di cui momentaneamente non dispone ma che gli viene anticipata a credito dall’istituto bancario in base ad un accordo precedentemente stipulato. Periodicamente, in genere con cadenza mensile, il titolare della carta riceve l’estratto conto, ossia un documento riepilogativo di tutte le transazioni. Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione alla scadenza della mensilità (è come un prestito gratuito) o in forma rateale (per il quale si pagherà un interesse). Anche le carte di credito vengono messe in funzione tramite i POS che aderiscono al circuito al quale appartiene la banca emittente. Si sono sviluppati circuiti internazionali (ad es. Visa, Mastercard) per regolare gli scambi e che permettono anche prelevamenti di contante. Sia il cliente che gli esercenti pagano delle commissioni. I clienti per il possesso dello strumento, per la ricezione dell’estratto conto e di altri documenti informativi. L’esercente che riceve un pagamento può sostenere un costo commissionale proporzionale all’importo ricevuto, a fronte dell’eliminazione del rischio di insolvenza nei confronti dell’acquirente. È la banca, infatti, che risponde momentaneamente del pagamento, in virtù di una linea di credito concessa al titolare della carta al momento dell’emissione della carta stessa. A fronte di questo rapporto fiduciario banca-cliente, la concessione della carta di credito è preceduta da una verifica della solvibilità del richiedente. Negli ultimi anni, è aumentato l’impiego della carta di credito per pagamenti online. c. CARTE PREPAGATE. Le carte prepagate sono anche dette carte “pay before”. La loro emissione è condizionata al versamento di un determinato importo che viene caricato sulla carta e di cui il cliente può disporre. Con riferimento a questi strumenti si parla solitamente di “moneta elettronica” per indicare il valore monetario incorporato da queste carte e che rappresenta un credito nei confronti dell’emittente. Sono solitamente lo strumento preferito per effettuare pagamenti online dato che non sono connesse ad alcun conto ed hanno una spendibilità limitata. L’eventuale Aurora Rexhepi EGB 71 smarrimento della carta o una sua manomissione o frode informatica comporterebbe come perdita massima esclusivamente l’importo caricato. Le carte prepagate si possono dividere in: i. carte a spendibilità generalizzata: solitamente emesse da banche, Poste Italiane o IMEL (Istituti di Moneta elettronica), e che possono essere utilizzate per pagamenti presso una molteplicità di esercenti, a patto che questi aderiscano al circuito di cui fa parte anche l’istituto emittente; ii. carte fidelity o monouso: utilizzabili esclusivamente presso l’emittente. Le carte prepagate si possono dividere anche in: iii. carte ricaricabili: possono essere ricaricate presso ATM e sportelli dell’emittente o tramite disposizioni via internet in modo che il credito non si esaurisca; iv. carte usa e getta: non possono essere ricaricate. Vantaggi della carta Vantaggi per il possessore della carta: 1. Evitare l’uso del contante con i connessi rischi. 2. In caso di carta di credito, possibilità di pagamento anche in una situazione d temporanea illiquidità. Vantaggi per gli esercenti: 1. Evitare l’uso del contante con i connessi rischi. 2. Evitare l’uso degli assegni bancari col rischio di scoperto. Vantaggi per la banca emittente o offerente: 1. Riduzione dell’uso degli assegni e contenimento dei costi di «handling» del contante. 2. Aumento della stabilità e della giacenza media della raccolta. 3. Ottenimento di commissioni da esercenti e possessori (e, per le carte di credito anche di interessi in caso di rimborso rateale). 4. Ampliamento dell’offerta bancaria. Costi delle carte: I possessori e gli esercenti pagano canoni e commissioni. I possessori di carte di credito con rimborso rateale pagano anche interessi passivi. Per gli emittenti vi sono costi per l’emissione fisica, per processare i dati, per attivare e manutenere i terminali, per rendere sicure le transazioni contro le frodi informatiche, per promuovere l’utilizzo delle carte. Inoltre, per le carte di credito occorre valutare l’affidabilità della controparte. - E-PAYMENTS: SERVIZI DI PAGAMENTO IN INTERNET La sviluppo delle nuove tecnologie informatiche e del commercio elettronico (e-commerce) ha favorito la nascita dei servizi di pagamento in Internet (e-payments). Tali servizi in rete si avvalgono sia di strumenti tradizionali, quali le carte di pagamento, sia di servizi di pagamento con caratteristiche innovative, quali le piattaforme specializzate per il commercio elettronico presso le quali sia il cliente che il venditore detengono un conto virtuale (comunque, anche in questo caso, la piattaforma può prevedere che il cliente associ al proprio conto virtuale strumenti di pagamento tradizionali). Aurora Rexhepi EGB 72 Per rafforzare la sicurezza, gli intermediari adottano metodi di autenticazione degli utenti più robusti basati su credenziali a doppio fattore (password + token o elementi biometrici). Comprendono tutti i più utilizzati metodi di pagamento online, ovvero i bonifici, gli assegni elettronici, l’addebito diretto, il deposito diretto, l’e-banking, il money transfer, i portafogli digitali e le carte di pagamento, come la carta di credito o le prepagate virtuali. Questi servizi avvengono tipicamente utilizzando la connessione Internet e nascono come supporto prevalente per tutti gli scambi e-commerce. L’esposizione dei dati sensibili in rete e il timore di possibili frodi hanno dato luce ad una serie di provvedimenti volti al mantenere la sicurezza nel web. Tra questi l’utilizzo di credenziali a doppio fattore, che richiedono non solo l’immissione di una password ma di un ulteriore codice personale, come ad esempio quelli inviati sul proprio numero di cellulare. Inoltre, per i pagamenti che avvengono fisicamente nei negozi, alcune carte sono dotate della nuova tecnologia contactless. Tramite questa innovazione si può pagare direttamente accostando la propria carta all’apparecchiatura di accettazione presente nel negozio (POS), eliminando il passaggio di inserimento del PIN. I «mobile payments» sono operazioni di pagamento tramite smartphone o altro dispositivo mobile (ad es. tablet). Le soluzioni più frequenti prevedono l'utilizzo di una carta di pagamento virtualmente inserita nel dispositivo (tramite una «app») o associata alla sim card, oppure l'addebito sul credito telefonico. Le soluzioni possono consentire sia pagamenti in presenza che da canale remoto (es. App- store). Per i pagamenti in presenza, se il dispositivo mobile lo consente e la carta di pagamento associata è abilitata alla tecnologia NFC («Near Field Communication»: trasmissione di dati tra dispositivi a distanze ravvicinate), è possibile pagare anche in modalità contactless, cioè tramite l’accostamento del dispositivo all'apparecchiatura di accettazione presente nel negozio (POS). Vengono annoverati tutti quei trasferimenti che avvengono tramite smartphone o tablet e si basano sull’utilizzo di applicazioni scaricabili sul device personale. Sulla app vengono poi registrati i propri dati e ad essa vengono associati uno o più strumenti di pagamento. Gli m- payments sono l’avanguardia dei pagamenti elettronici e l’alternativa ai pagamenti virtuali effettuati tramite POS. Infatti gli m-payments possono essere utilizzabili sia in presenza, ovvero in negozi e servizi fisici, sia negli acquisti online. Sempre nel contesto di m-payments, inoltre, oggi è arrivata una nuova tecnologia, la Near Field Communication. Se il proprio dispositivo è dotato di un chip NFC, solitamente presente negli smartphone di ultima generazione, è possibile pagare in modalità contactless accostando semplicemente il proprio cellulare al POS presente nel negozio. Tramite un’apposita app, l’unica azione necessaria sarà quella di confermare l’importo richiesto. Servizi di incasso elettronico Sono ampiamente (anche se non esclusivamente) utilizzati dalle imprese, alle quali consentono una più efficiente gestione della tesoreria nella quale confluiscono i flussi monetari derivanti dall’operatività caratteristica corrente. Tali strumenti sono stati interessati da un processo di innovazione tecnologica che ha modificato le modalità di circolazione delle informazioni. Infatti, il funzionamento di questi servizi è basato principalmente sullo sfruttamento dei circuiti interbancari che rendono più veloci le comunicazioni e più sicuri i pagamenti. Appartengono a questa categoria: RIBA, SDD e MAV. Aurora Rexhepi EGB 75 - Quindi, finora è stato usato più come asset per la speculazione che come mezzo di pagamento e, in quest’ultimo caso, è stato inoltre usato a volte per attività illecite (evasione e riciclaggio, acquisti di armi e droga...). LA RACCOLTA BANCARIA INDIRETTA La raccolta indiretta configura l’insieme di risorse che la banca riceve: - In custodia e amministrazione; - In gestione per nome e per conto del cliente. Differiscono dalla raccolta diretta in quanto le risorse finanziarie amministrate e/o gestite: - Sono strumenti finanziari emessi non dalla banca; - Non determinano la nascita di una posizione debitoria banca-cliente; - Non finanziano l’attività di intermediazione creditizia; - Non vengono contabilizzate in S/P Gli obiettivi perseguiti e/o perseguibili dalla Raccolta indiretta sono: - Ricavi da commissioni; - Completamento dell’offerta per rispondere alla Domanda Integrata di servizi finanziari e assicurativi; - Cross-selling; - Difesa competitiva della clientela (fidelizzazione); - Economie di costo Servizi di custodia e amministrazione – Gestione passiva I clienti che acquistano strumenti finanziari hanno la necessità di depositarli presso individui che si occupino della loro custodia e della loro amministrazione. Il “deposito amministrato” permette pertanto di: - incassare eventuali cedole/dividendi; - incassare valori di rimborso; - esercitare eventuali diritti di opzione; - assolvere agli eventuali obblighi fiscali. Servizi di gestione delegata – Gestione attiva Gli individui che vogliono investire in strumenti finanziari, ma non hanno le competenze adatte, possono conferire un mandato all’intermediario. L’intermediario si occuperà quindi di gestire le risorse finanziarie in nome e per conto del cliente ed entro i limiti stabili dal cliente stesso. I servizi di gestione attiva si distinguono in: - gestione delegata con mandato collettivo; - gestione delegata con mandato individuale I servizi di investimento, disciplinati dall’art. 5 del T.U.F., sono: - Negoziazione per conto proprio - Esecuzione di ordini per conto dei clienti - Sottoscrizione e/o collocamento con o senza garanzia nei confronti dell’emittente ovvero con assunzione a fermo; Gestione di portafoglio; - Ricezione e trasmissione di ordini - Consulenza in materia di investimenti; - Gestione di sistemi multilaterali di negoziazione. Aurora Rexhepi EGB 76 I soggetti abilitati Lo svolgimento dei servizi di investimento è soggetto a riserva di legge; possono pertanto essere esercitati da: - Imprese di investimento e banche, che possono offrire tutta la gamma di servizi. - Intermediari finanziari ex art. 106 Testo Unico Bancario, limitatamente alla negoziazione per conto proprio, alla esecuzione di ordini per conto dei clienti e ai servizi di collocamento. - Società di Gestione di Mercati Regolamentati (SGMR) che, previa autorizzazione, possono offrire servizi di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione. - SGR e SICAV a cui viene riservato l’esercizio dei servizi di gestione collettiva del risparmio. Le SGR possono essere inoltre autorizzate all’esercizio di gestione individuale e di consulenza in materia di investimenti. Principio di adeguatezza Per consulenza il Testo Unico della Finanza (TUF) intende il fornire ad un cliente indicazioni personalizzate su un particolare strumento finanziario, su sua iniziativa o per iniziativa del prestatore del servizio. Soggetti abilitati: - imprese di investimento; - banche; - SGR; - persone fisiche (ex artt. 18 e 18-bis TUF).