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Appunti di Biologia, Appunti di Biologia

Brevi riassunti di biologia di base.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 28/08/2021

gianmarco-cardellicchio
gianmarco-cardellicchio 🇮🇹

4.4

(42)

14 documenti

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Scarica Appunti di Biologia e più Appunti in PDF di Biologia solo su Docsity! BIOLOGIA Due grandi differenze tra le cellule, Eucariote e Procariote. Distinte in base alla loro organizzazione interna. La più grande differenza sta nel fatto che nella cellula eucariote, la + complessa, il materiale genetico all’interno della cellula è racchiuso nel nucleo isolato dal citoplasma. Nella cellula procariote il materiale genetico è sparso nella componente liquida, il citoplasma. Quella procariote, oltre ad essere molto + piccole hanno il DNA sparso al centro in una regione del cito non delineata e non hanno tutti gli organuli interni come gli eucarioti, ma hanno solo i ribosomi che si occupano della sintesi proteica. | virus più semplici sono formati da un involucro nucleico, il capside e da una parte di acido nucleico. Ciclo di un batteriofago può essere litico o lisogeno. Nel primo avviene che la cellula ospite inettata dal fago nella cellula si riproduce grazie a dna presente già nella cellula grazie alla digestione di questo, mentre nel secondo caso avviene che la cellula ospite iniettata si va a legare con il dna così da ripresentarsi nella divisione cellulare presente nel materiale genetico (foto slide). MEMBRANE CELLULARI Una membrane cellulare è un doppio strato proteico-lipidico che svolge un ruolo fondamentale per le cellule. Le molecole che ne fanno parte sono sicuramente i lipidi che vanno a formarla poi si aggiungono in diversi modi e per diverse funzioni proteine e carboidrati. Il modello che prendiamo di riferimento è quelo del mosaico fluido perché fa capire che è composta da unità ben separate e non è del tutto statico. I lipidi che vanno a formare il doppio strato sono per lo più fosfolipidi composto dunque da una parte idrofobica (paura dell’acqua) ovvero le code e una parte idrofilica (ama l’acqua) le teste. Capiamo quindi che la composizione sarà con all’esterno le teste, immerse nella parte fluida e all'interno le code insieme ad altri molecole proteiche o lipidiche (non fosfolipidi). Il colesterolo a seconda della membrana sarà più o meno presente ed è quello che da una buona rigidità alla membrana. La fluidità è caratterizzata dalla composizione della membrana e dalla temperatura. FUNZIONI principale sono: - Contorno e barriera di permeabilità - Processi ditrasporto - Organizzazioni delle funzioni - Rilevamento del segnale - Comunicazione cellula-cellula anche se i fosfolipidi sono molecole stabili hanno alcuni movimenti. Partendo dal presupposto che un capovoldimento di un fosfolipide è praticamente impossibile, subiscono movimenti flip flop e di rotazione, il primo porta ad una diffusione laterale, mentre il secondo a una rotazione su proprio asse. Per quanto riguarda le proteine dimembrana possono essere classificate in base alla loro posizione. Ci sono infatti quelle integrali, periferiche e ancorate. Le prime sono almeno per una parte dentro la doppia membrana e quindi hanno alcune caratteristiche che le accomunano con i lipidi, come avere una parte idrofilica ed una idrofobia e si muovono in modo generalmente libero all’interno della membrana. Mentre quelle periferiche sono sulla parte di superficie del doppio strato e talvolta legate direttamente a quelle integrali. Hanno caratteristiche diverse, generalmente stabili e non hanno un interazione covalente con i lipidi. Quelle dette ancorate, come si deduce dal nome, sono molto rigide e non hanno libertà di movimento risultando come ancorate ai lipidi di membrana. (animali zoo). Le proteine che attraversano tutto lo spessore della membrana sono dette transmembrana. Oltre a lipidi e proteine sulla parte esterna della membrana troviamo anche dei carboidrati, principalmente con la funzione di recettori per segnali provenienti dall'esterno. Questi si possono legare ad un lipide tramite legami covalenti e formare un glicolipide e con una proteina sempre tamite legami covalenti e formare una glicoproteina. Quindi sono siti di riconoscimento o di adesione per le molecole esterne. DIFFUSIONE DEI SOLUTI Una delle proprietà fondamentali della membrana e la permeabilità selettiva, ovvero il decidere quali sostanze entrano e quali entrano nella cellula. Ciò avviene in due modi: trasporto attivo, ovvero con l'utilizzo di energia chimica o trasporto passivo, quindi senza utilizzo di ulteriore energia. TRASPORTO PASSIVO Il trasporto passivo avviene tramite concentrazione di gradiente, le sostanze trovano l'energia appunto muovendosi a favore di gradiente o aiutate da alcune proteine canale o di trasporto e quindi si distingue in diffusione semplice o diffusione facilitata. Il movimento sarà quindi a partire da una zona a maggiore concentrazione fino ad una zona di minore concentrazione. La diffusione semplice permette a molecole piccole di passare il doppio strato fosfolipidico senza trovare particolari ostacoli e più queste hanno la capacità di sciogliersi nell'acqua e più sarà facile l'attraversata. Senza l'ausilio di sistemi proteici la velocità è regolata dalla maggior differenza di concentrazione. La diffusione facilitata avviene lo stesso a favore di gradiente ma a causa delle dimensione delle molecole o altri fattori per poter passare la membrana devono essere aiutate da dei canali o da delle proteine di trasporto che ne facilitano e velocizzano il passaggio. L'Osmosi avviene quando le particelle che devono entrare per qualche motivo non possono passare, tipo che sono troppo grandi, quindi sarà l’acqua a muoversi. L'acqua si muove sempre per la storia di mantenere l'equilibrio e va nella zona dove il soluto è + concentrato quindi c'è meno acqua. Le definizioni delle zone sono: - isotoniche, dove c'è la stessa concentrazione di soluti - Ipotonica seha una concentrazione di soluto inferiore - Ipertonica dove la concentrazione di soluto è maggiore. L'acqua attraversa la membrana passando da una soluzione ipotonica ad una ipertonica. TRASPORTO ATTIVO Il trasporto attivo avviene tramite il dispendio di energia chimica solitamente fomita dal metabolismo e spesso di tratta di ATP. ( ATP fornisce energia grazie alla rottura del legame fosfato terminale e trasformandosi in ADP, il tutto avviene nei mitocondri). Il trasporto attivo avviene in due modi quello principale che avviene grazie all'utilizzo diretto dell'ATP e quello secondario che sfrutta il gradiente di ioni successivo all’idrolisi dell'ATP. Il trasporto attivo è direzionale: - Uniporto quando una proteina trasporta solamente in un'unica direzione ed una sola sostanza. Come una proteina che lega il calcio -. Antiporto quando vengono trasportate due sostanze in senso opposto, ovvero una fuori ed una dentro la cellula. Pompa sodio-potassio - Simporto muove due sostanze nella stessa direzione, è il caso delle cellule che rivestono l'intestino. L'endocitosi trasporta grandi molecole dentro una cellula eucariote tramite l’invaginazione. di questi, esempio la sindrome di zellweger dove c'è un difetto di assemblaggio e l'accumulo di perossidi tossici che morta alla morte al primo anno di vita. NUCLEO+ è sicuramente l'organello più grande presente nella cellula e racchiude la maggior parte del DNA. Il nucleo svolge numerose funzioni nella cellula: sede della replicazione del DNA, sito della trascrizione genica, nel nucleolo inizia l'assemblaggio dei ribosomi da RNA e proteine. Tutto il contenuto del nucleo è detto nucleoplasma, a parte il nucleolo ed è circondato da una struttura formata da due membrane detta involucro nucleare e separa la trascrizione dalla traduzione del DNA. È cmq presente una via di comunicazione tra le due membrane è regolata dai pori che permettono l'entrata ed uscita dal nucleo di alcune molecole. All’ interno del nucleo il DNA si combina con delle proteine per formare la cromatina che si presenta sottoforma di lunghi filamenti chiamati cromosomi. Ciò che da la forma tondeggiante al nucleo è la lamina nucleare, composta da filamenti intermedi, ed è legata sia alla cromatina sia all'involucro nucleare. Nel nucleolo si assemblano i ribosomi. | pori sono complessi proteici che fanno passare il materiale dal nucleoplasma al citoplasma. Sono fatti con una struttura a canestro all'interno del nucleo con una subunità ad anello e sono avvantaggiate da peotreine di ancoraggio che li saldano bene. Una molecola per entrare dentro ha bisogno di un segnale di localizzazione nucleare che indica che è destinata la nucleo. Per far avvenire il processo di entrata c'è bisogno di GTP. La cromatina è l'insieme di istoni e DNA, questa ja vari lovelli di concentrazione. A seconda di dov'è l'attaccatura è metacentrico se è a metà, submetacentrico se è poco spostato in alto, acrocentrico tutto in alto. QUI C'E’ LA PARTE INTRODUTTIVA DEL DNA. CICLO CELLULARE Tutto questo ciclo per essere attuato ha bisogno di 4 step: iniziare con un segnale riproduttivo, replicazione del DNA, distribuire in modo ordinato il DNA replicato alle cellule figlie tramite segregazione e citodieresi per separare le due cellule. i PROCARIOTI svolgono tutto questo molto più facilmente e il processo prende il nome di scissione binaria e avviene con la crescita di dimensione della cellula, la replicazione del suo dna e la divisione in due cellule figlie identiche. Come segnali riproduttivi che fanno iniziare tutto ha i fattori esterni. Nei procarioti si contraddistinguono due siti, l’ORI che è il sito dove inizia la replicazione del cromosoma circolare e il TER dove questa replicazione termina. La replicazione del cromosoma avviene quando il DNA passa da un complesso di replicazione rappresentato da proteine. Mano a mano che aumenta il tempo gli ori si spostano verso l'estremità della cellula e inizia la segregazione. Le sequenze di DNA si legano ad alcune proteine che aiutano la segregazione e si tratta di un processo che ha bisogno di atp. La citodieresi avviene praticamente per strozzamento, ovvero le due membrane iniziano ad avvicinarsi strette da un anello proteico che assomiglia ad un cappio fino a toccarsi, legarsi e separarsi definitivamente. EUCARIOTE nella cellula eucariote causa la grande complessità e la presenza di 46 cromosomi nell'uomo a differenza dell'unico nei procarioti il tutto è più complicato. Il segnale riproduttivo non avviene nella per mezzo di fattori esterni, bensì per la loro funzione all'interno dell'organismo. Poi la duplicazione del dna è più complessa ed è limitata ad uno specifico periodo tra due divisioni cellulari diverse. La segregazione avviene per un meccanismo chiamato mitosi o meiosi a seconda se la cellula protagonista è sessuata oppure no. La citodieresi avviene in modo diverso tra cellula vegetale e cellula animale. Il ciclo cellulare è il tempo che intercorre tra la fine di una citodieresi e l'inizio della prossima mitosi. Il ciclo si divide in due grandi fasi: interfase (G1,5,G2) e Mitosi/citodieresi. G1, durante questa fase ogni cromosoma è un singolo filamento di DNA, non replicata e con proteine associate. Nella transizione di G1-S la cellula si prepara alla replicazione del dna che andrà ad affrontare. S, avviene la duplicazione del DNA e si vengono a formare due cromatidi fratelli che rimangono attaccati fino alla divisione, quando segregano nelle due cellule figlie. G2, in questa fase la cellula si prepara alla mitosi per esempio sintetizzando e assemblando le strutture che porteranno ai poli opposti di cromatidi. Non per tutte le cellule c'è questo regolare susseguirsi di fasi, alcune nella fase G1 entrano in uno stato quasi si quiescenza che le porta in GO, dove permangono oppure grazie a segnali specifici si riattivano rientrando in G1. Tra le cellule che vi permangono troviamo le cellule del muscolo cardiaco e i neuroni. REPLICAZIONE DEL DNA Watson e Crick fornirono per primi un'idea di replicazione del DNA, riuscendolo a replicare in una provetta e dimostrando difatti che il dna contenesse tutte le informazioni per essere riprodotto. Dentro la provetta c'era le molecole di dna, i deossinucleotidi trifosfato, che dovranno formare i polimeri di dna, DNA polimerasi, che dovrà avviare la reazione di polimerizzazione e Sali e ph noti così da ottimizzare la condizione per la DNA polimerasi. Inoltre intuirono che la replicazione era semiconservativa, anche se non lo dimostrarono mai. Esistevano infatti tre pattern di replicazione: - Semiconservativa, un filamento serve da stampo e le due molecole di dna sono formate uno da un nuovo e uno dal vecchio filamento. - Conservativa la doppia elica serve da stampo per quella nuova, ma non ne prende parte in nessun modo - Dispersiva in cui le molecole di dna servono da stampo, ma le nuove si compogono con parti vecchie e parti nuove in modo casuale. L'esperimento di Meselson e Stahl dette la svolta definitiva all'ipotesi della semiconservativa. La chiave dell'esperimento fu usare un isotopo dell'azoto detto pesante. Ovvero il ‘5N che rende le molecole che lo hanno più dense di quelle che contengono quello normale **N. successivamente alla centrifugazione in Clorulo di Cesio si poteva quindi notare che quelle contente 15 erano più pesanti e quindi formavano una banda in provetta ad una altezza diversa da quello leggere, uno più in alto e uno più in basso. A quanto ho capito poi fecero crescere un’altra cultura contenete 15 poi trasferiti in un substrato 14 e si formò alla prima generazione un dna che si situava in una posizione intermedia, mentre alla seconda generazione erano presenti due bande, una intermedia ed una leggera. Quindi per esclusione rispetta la semiconservativa perché se fosse stata conservativa non ci sarebbe stato nessun dna a densità intermedia e se fosse stata dispersiva ci sarebbero state solo ed esclusivamente densità intermedie. Le due fasi principali della replicazione del dna sono quando la doppia elica viene aperta per separare i due filamenti stampo e quando i nucleotidi si appaiano con il dna stampo tramite legami fosfodiestere, reazione di condensazione, a formare un polimero con basi complementari. ia quando al sito di inizio della replicazione (ori) si va a legare, grazie al riconoscimento di una specifica sequenza di di dna un complesso proteico, ovvero il complesso pre-replicazione, il quale contiene anche DNA polimerasi. Nei procarioti i cromosomi sono circolari e quindi quando il complesso di pre-replicazione si lega al sito d'inizio ori inizia a svolgere il dna in entrambe le direzioni. Ciò avviene in modo simile anche negli eucarioti, tenendo conto però che hanno i cromosomi lineari e molto più lunghi, quindi hanno bisogno di più origini di replicazione. La DNA polimerasi lega covalentemente i nucleotidi a un filamento già esistente, ma non è capace di partire da sola. Infatti per iniziare ha bisogno di un primer, filamento unico composta da rna o dna che innesca questo processo. Questo primer deve essere sintetizzato e se ne occupa la Primasi. La DNA polimerasi aggiunge nucleotidi all'estremità 3’ del primer e continua così fino alla fine. Quindi la primasi ha il compito di mettere l’innesco per la dna polimerasi. La DNA polimerasi è strutturata come una mano destra, all'altezza del palmo c'è il sito attivo dell'enzima che unisce i ANTP al dna stampo. Le regioni delle dita hanno la capacità di riconoscere le quattro basi dei nucleotidi. Sono presenti molto tipi di dna polimerasi, ma solo una è responsabile della replicazione, le altre servono alla rimozione del primer e nella riparazione del dna. Durante la replicazione sembra infatti una mano che avvolge il filamento stampo del dna per formare il nuovo filamento. Un ruolo importante nella replicazione lo svolgono anche le proteine. Infatti prima che tutto parta c'è bisogno che vengano separati i due filamenti di dna che sono legati tra loro tramite legami ad idrogeno e forze di vdw e ci pensa un enzima chiamato DNA elicasi che utilizza l'energia ottenuta dall’idrolisi dell'ATP per svolgere i due filamenti. Inoltre sono presenti proteine leganti il singolo filamento che hanno il compito di legarsi ai due filamenti e tenerli ben separati senza farli riassociare. I due filamenti di dna crescono in maniera diversa tra loro. La forcella di replicazione si apre in una sola direzione come una cerniera. C'è un filamento guida messo in modo che cresca in continuità alla sua estremità 3’. Ed un filamento ritardato messa all’incontro, ovvero che la sua estremità 3’ si allontani dalla forcella che si sta aprendo. La sintesi del filamento ritardato consiste nella sintesi di filamenti corti e discontinui di dna, questi sono i frammenti di okazaki. Ognuno di questi frammenti richiede la l'attivazione di un suo primer sintetizzato da una sua primasi. A causa di questa modalità di composizione un frammento continua fino a che non raggiunge il primer del nuovo frammento e si ferma, ora entra in gioco la DNA polimerasi che rimuove il primer e lo rimpiazza con il nuovo dna. Così facendo rimane un piccolo spazio che dovrà essere colmato dalla DNA ligasi, un’enzima che rende continuo il filamento ritardato. DNA elicasi>srotola la doppia elica e separa i due filamenti Proteine leganti il singolo filamento > si attaccano ad un singolo filamento e hanno il compito di tenere ben separati i due fili per impedire loro di riformare la doppia elica. DNA primasi> forma il primer di RNA per la DNA polimerasi DNA polimerasi+ connette i nuovi nucleotidi per formare i nuovi filamenti di dna e rimuove i primer, ne esistono di vari tipi a seconda della funzione. DNA ligasi> connette i frammenti di Okazazi Ruolo molto importante lo svolge anche la pinza scorrevole (sliding clamp) composta da subunità identiche che formano una struttura a ciambella, dove con il buco circonda i due filamenti di dna ed è imputata nel tenere ben saldo il complesso DNA polimerasi-DNA, evitando che la polimerasi si stacchi. Nella maggior parte delle cellule i cromosomi si accorciano un pochino ad ogni replicazione poiché quando il primer terminale di RNA viene rimosso non si può rimpiazzare perché non c'è alcune stremità 3'-OH libere. Ciò non avviene con le cellule staminali grazie all’azione della telomerasi, enzima che catalizza l'aggiunta di qualsiasi sequenza telomerica persa. Veicolo perfetto per i tumori, infatti i farmaci specifici per i tumori vanno ad attaccare proprio la telomerasi. Durante la replicazione avvengono molti errori fatti dalla dna polimerasi che porterebbero a danni mortali per le cellule e dunque per l’uomo. Esistono tre modi per riparare questi errori, dovuti ad appaiamento sbagliato di basi o modifiche post replicazione causati da agenti esterni (radioattività, reazioni chimiche...). Il primo è la correzione di bozze o proofreading che corregge gli errori appena fatti dalla polimerasi, il nucleotide sbagliato viene tolto dal complesso di replicazione proteico e la polimerasi aggiunge quello giusto. Poi altro è il mismatch repair che subito dopo che il dna è stato replicato lo esamina e cerca di individuare il possibile errore non trovato dalla correzione di bozze. Una volta individuato le proteine rimuovono il nucleotide appaiato male e alcuni nucleotidi adiacenti, poi passa di nuovo la polimerasi a aggiungere i nucleotidi corretti e la ligasi a saldare i punti di rottura. La terza è la riparazione per escissione rimuove le basi anormali formatesi per TRADUZIONE > la traduzione semplicemente è il processo appunto di traduzione dall'italiano al tedesco, ovvero da una sequenza di nucleotidi che è passata da un filamento stampo al mRNA e che deve essere usata per formare una sequenza di amminoacidi precisa. Il ruolo di traduttore lo ricopre il tRNA, ovvero il transfer, che deve leggere correttamente la sequenza del messaggero e consegnarlo al ribosoma dove grazie ad enzimi specifici si formano i legami peptidici tra gli amminoacidi. È sempre presente uno specifico transfer per ogni tipo di amminoacido ed ha tre funzioni: 1. si lega all'’amminoacido tramite un legame covalente che avviene all'estremità 3’ del transfer, quando un transfer trasporta un amminoacido si dice che è carico. 2. il transfer si lega al messaggero grazie ad una tripletta che si trova a circa metà del transfer che viene detta anticodone che è complementare al codone del messaggero. Il legame che si forma è ad idrogeno e non covalente. 3. i transfer interagiscono con i ribosomi e questa interazione non è covalente. Succede che tuttavia non ci sono 61 tipi di transfer come per ogni codone, ma grazie ad un fenomeno chiamato oscillazione della terza base ed è possibile grazie a basi inusuali o modificate in posizione 5’ dell’anticodone. Il legame tra il transfer e il suo specifico amminoacido è ottenuto grazie ad una famiglia di enzimi, chiamati amminoacil-trna sintasi. La reazione avviene tramite atp e immagazzina molta energia che sarà poi utilizzata per formare i legami peptidici. L'importanza del ribosoma in questo processo molecolare è enorme. Questo grazie alla sua struttura tiene insieme il transfer ed il messaggero e poi permette alla catena polipeptidica di formarsi in modo efficiente. Inoltre è molto duttile, può usare tutti i transfer e qualsiasi tipo di messaggero. Ogni ribosoma è fatto da due parti, una maggiore ed una minore. Quella minore è formata da una molecola di rRNA e altre proteine. Mentre quella maggiore è formata da diverse molecole di rRNA e altre proteine, + di quella minore. Inoltre è divisa in 3 parti, ognuna con diverse funzioni, sono tre siti dove il transfer può legarsi e vengono indicate con A, P ed E. il messaggero ed il ribosoma si muovono uno rispetto all'altro ed il transfer passa dai tre siti. Sito A, è dove l’anticodone del transfer si lega al codone del messaggero, il sito P è dove il transfer aggiunge il suo amminoacido alla catena polipeptidica e il sito E è il sito di uscita, ovvero ha il transfer che ha lasciato il suo amminoacido e si prepara ad essere lasciato nel citosol dal ribosoma. La traduzione è quindi il processo attraverso il quale l'informazione del messaggero che deriva dal DNA è usata per specificare e collegare una data sequenza di amminoacidi formando un polipeptide e ciò avviene in tre fasi: inizio, allungamento e terminazione. INIZIO> la traduzione del messaggero avviene attraverso la formazione di un complesso d'inizio, formato dal transfer carico e la parte minore del ribosoma. Nei procarioti il ribosomiale della minore si lega a un sito complementare di legame del ribosoma e allinea il codone start in modo tale che sia vicino al sito P della parte maggiore. Gli eucarioti invece fanno si che la parte minore del ribosoma si muove al cap 5’ del messaggero che poi si muove su di esso come se fosse un binario per arrivare alla parte del codone. Il primo amminoacido in quasi tutti i polipeptidi è una metonina perché il codone d'inizio del codice genetico è AUG. Messaggero, ribosoma e transfer carico con metonina vengono assemblati da un gruppo di proteine e saranno chiamati fattori d'inizio. La parte superiore del ribosoma si legherà al complesso d'inizio mentre il transfer occupa il sito P. ALLUNGAMENTO+> quindi ci troviamo in una fase dove il primo transfer, quello legato alla metonina si trova nel sito P. a questo punto arriva zampettando un altro transfer in ingresso che si lega al sito A tramite il suo anticodone. Adesso può avvenire la formazione del legame peptidico tra i due amminoacidi che sono stati trasportati e dopo il primo transfer si sposta nel sito E e di conseguenza di nuovo nel citosol. Il processo ripetendosi con altri amminoacidi da luogo all’allungamento. La subunità maggiore ha quindi due funzioni, quella di rompere il legame tra il transfer e il suo amminoacido e quella di catalizzare la formazione del legame peptidico tra il primo amminoacido e quello che arriva zampettando. Siccome ha queste funzioni si dice che abbia una funzione peptidil transferasica. La funzione di catalizzatore ufficiale è attribuita al ribosomiale. TERMINAZIONE> la terminazione avviene quando un codone di stop entra nel sito A e vi si lega un fattore di rilascio, che andrà a distaccare il polipeptide dal transfer e il complesso che si era formato inizialmente si separa. Questi codoni terminali non corrispondono a nessun amminoacido e non sono portati da nessun transfer, bensì sono dovuti da un fattore di rilascio proteico. Quindi il nuovo polipeptide si separa dal complesso e al suo interno contiene l'informazione che specifica la sua la sua dimensione tridimensionale e la sua destinazione. MITOSI/MEIOSI Il dna per andare incontro alla mitosi ha bisogno di essere compattato. Ciò avviene formando strutture ben compatte chiamate cromatidi e facilmente separabile durante il processo di mitosi. Dopo che il dna si è duplicato in fase S ci sono una coppia di cromatidi, detti fratelli per lo stesso gene. Questi due cromatidi sono tenuti uniti in G2 dalla coesina e durante la mitosi sono legati solo all'altezza del centromero. Inoltre un ulteriore impacchettamento che subisce il dna è quello dovuto agli istoni che facendosi arrotolare dal dna formano delle strutture chiamate nucleosomi simile ad una collana di perle. Il fuso è la struttura dinamica che separa i cromatidi fratelli. Lo può fare grazie al centrosoma, che consiste in un paio di centrioli, ovvero microtubuli formati da 9 triplette, che si duplicano anch'essi nella fase S. Durante la profase inizia la formazione del fuso e del cinetocore e si iniziano a formare i microtubuli del cinetocore che saranno poi quelli che andranno ad attaccarsi al cinetocore ed a trasportare il pezzetto di cromatidio fratello ai poli opposti. Questo è importante perché darà inizio al processo di segregazione. Prometafase: formazione completa del fuso e scompare membrana nucleare. Metafase: i cromosomi si allineano nel piano equatoriale del fuso. Anafase: avviene l'effettivo movimento verso i poli opposti. Cromatidi hanno centromero in comune, cromosomi un proprio centromero. Il movimento verso i poli opposti in anafase avviene grazie ad un complesso proteico chiamato complesso promotore dell’anafase. AI momento del distacco si parlerà di cromosomi figli. Im meccanismo avviene per due motivi, idrolisi atp che fornisce energia richiesta dalle proteine motrici del cinetocore e poi l'accorciamento dei microtubuli che trascinano i cromosomi verso di sé. Telofase: si riforma la membrana nucleare e grazie alla citodieresi si ha la netta divisione. Nell’eucarioti la citodieresi avviene grazie ad uno strozzamento indotto da un anello formato da microfilamenti di actina e miosina che contraendosi strozzano e separano. Nelle cellule vegetali avviene diverso, ovvero la nuova membrana si forma dalla fusione di vescicole proveniente dal golgi. MEIOSI La meiosi è sempre un processo di riproduzione, ma a differenza della mitosi questa è sessuata. Ovvero ha bisogno per riprodursi di due gameti, uno da un genitore ed uno dall'altro che entrambi contribuiscono a fornire il materiale genetico ai figli. Questi figli differiscono sia tra loro sia dai genitori grazie alla variabilità genetica che porta la meiosi che è fondamentale per l'evoluzione di una specie e per il suo adattamento (selezione naturale). Nella meiosi sono considerate cellule aploidi e cellule diploide, aploide sarà il pezzo genetico del padre o della madre, diploide sarà tutto il patrimonio genetico che prende il figlio. Uomo 46 quindi 23 coppie. Le coppie sono fatte da cromosomi omologhi di madre e padre, omologhi ma non identici. Il risultato della meiosi sono 4 gameti aploidi. La meiosi è divisa in due parti meiosi | e meiosi II e la due è praticamente come la mitosi, nella | non vengono separati i cromatidi fratelli, bensì i cromosomi omologhi. Profasi l: icromosomi omologhi si appaiano per tutta la loro lunghezza in un processo detto sinapsi. Subito dopo si svolgerà il crossing over che genera cromosomi ricombinati. Altra ragione della diversità della meiosi è l'assortimento indipendente ERRORI MEIOSI Una coppia di omologhi o di cromatidi fratelli può non separarsi questo si chiama non disgiunzione che porta alla generazione di cellule aneuploidi. Quindi può capitare che la generazione dopo abbia un cromosoma in + o in -. Solo in pochi casi si sopravvive, trisomico 21. Tanti aborti spontanei sono dovuti a trisomie o monosomie. Questo può avvenire anche per un processo chiamato traslocazione.