Scarica L'idea di concedere libertà ai bambini: la storia di Summerhill e più Appunti in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! I RAGAZZI FELICI DI SUMMERHILL – ALEXANDER S. NEILL. PREFAZIONE (di Erich Fromm). Nel XVIII secolo i pensatori progressisti fecero circolare le idee di libertà, di democrazia e di autodeterminazione e, a partire dalla metà del XX secolo, queste idee iniziarono ad entrare in campo pedagogico. Il principio che è alla base del concetto di autodeterminazione è quello di sostituire la libertà all'autorità, di educare il fanciullo senza ricorrere alla forza, ma facendo appello alla sua curiosità e ai suoi desideri istintivi, interessando lo così al mondo che lo circonda. Questo atteggiamento segnò l'inizio dell'educazione progressista e fu un importante passo in avanti nello sviluppo della civiltà. I risultati di questo nuovo metodo si rivelarono però spesso deludenti. Nei confronti dell’educazione progressista, negli ultimi anni ha preso corpo un crescente processo di reazione. Oggi molte persone ritengono che la teoria stessa sia sbagliata; sta così prendendo piede un movimento molto forte che sostiene la necessità di un'accentuazione della disciplina. Forse il fattore più importante che ha reso possibile questo processo di reazione è il notevole successo conseguito dai metodi educativi in uso nell’Unione Sovietica. Qui i vecchi metodi autoritari vengono applicati in pieno, vi è un ritorno ai vecchi metodi disciplinari a spese della libertà del ragazzo. E’ forse errata l'idea di educare secondo metodi non coercitivi? Fromm dice di essere convinto che l'idea di concedere libertà ai bambini non sia errata, ma che sia stata quasi sempre travisata. Per trattare con chiarezza l'argomento dobbiamo prima capire quale sia la natura della libertà e per farlo dobbiamo distinguere fra autorità a coercitiva e autorità anonima. AUTORITA’ COERCITIVA E AUTORITA’ ANONIMA. L'autorità coercitiva è esercitata apertamente ed esplicitamente. Chi possiede l'autorità comanda senza ambiguità su chi gli è soggetto ‘’devi fare questo. Se non lo fai, nei tuoi confronti verranno applicate certe sanzioni’’. L’autorità anonima invece tende a celare l'uso della forza, sostenendo che non vi è alcuna autorità e che ogni cosa viene fatta con il consenso del soggetto. Mentre una volta l'insegnante diceva all'allievo ‘’tu devi fare questo altrimenti sarai punito’’, oggi dice ‘’sono certo che ti piacerà farlo’’. In questo caso la vera sanzione non è la punizione corporale, ma l'espressione dispiaciuta dei genitori o peggio ancora la convinzione di essere messi da parte e di non agire come la maggioranza; nel primo caso si impiega la forza nel secondo la manipolazione psichica. Il passaggio dall’autorità coercitiva in voga nel XIX secolo, all'autorità anonima del XX è dovuto alle necessità organizzative della società industriale moderna. L'accumulazione del capitale ha determinato la formazione di imprese giganti dirette da burocrazie organizzate gerarchicamente, grandi masse di operai e di impiegati lavorano organizzati in ogni dettaglio che per funzionare deve scorrere liscia e senza intralci. L'operaio è solo un ingranaggio della macchina. In una organizzazione di questo tipo il soggetto viene costantemente diretto e manipolato, anche la sfera dei consumi viene controllata diretta e manipolata in modo analogo. Il nostro sistema economico deve creare individui adeguati alle sue necessità, individui che cooperino senza difficoltà, che vogliano consumare sempre di più. Il nostro sistema deve produrre individui di gusti standardizzati facilmente influenzabili e dai desideri prevedibili; il nostro sistema ha bisogno di individui che credono di essere liberi e indipendenti ma che si comportano così come si si aspetta da loro, uomini che si inseriscano senza attriti nella macchina sociale, che possano essere guidati senza ricorso alla forza e comandati senza capi. L’autorità non e scomparsa e non ha 1 perso la sua forza, ma si è trasformata nell’autorità anonima della persuasione e della suggestione. In altre parole, per adattarsi l'uomo moderno ha bisogno di illudersi che tutto venga fatto con il suo consenso senza rendersi conto come questo gli venga strappato con un sottile processo di manipolazione. Il consenso li viene estorto a livello inconscio. Nell’educazione progressista si impiegano gli stessi artifici. Il fanciullo è costretto ad inghiottire la pillola ma stavolta ricoperta da uno strato di zucchero. I genitori e gli educatori hanno confuso l'autentica educazione non autoritaria con l'educazione mediante la persuasione e la coercizione occulta. L'educazione progressista viene così svuotata di significato, fallisce nel suo scopo non essendo mai riuscita a diventare quel che voleva essere e non essendo mai giunta al punto dove voleva giungere. I PRINCIPI EDUCATIVI DI A. S. NEILL. La proposta di Alexander Neill affronta il problema alla radice, teorizza il vero principio di un'educazione che non ha bisogno di ricorrere alla paura, a Summerhill l'autorità non maschera una forma sistematica di manipolazione, l'autore dimostra che la libertà funziona. Tra i principi che caratterizzano i metodi di Neill vi sono: 1. Neill nutre una sicura fiducia nella bontà del fanciullo e crede che il ragazzo medio non nasca codardo, automa senza anima, bensì provvisto di un atteggiamento potenzialmente ricco di amore e di interesse per la vita; 2. lo scopo dell'educatore è quello di lavorare con gioia e di trovare la felicità. La felicità secondo Neill significa provare interesse per la vita. Nell'educazione non è sufficiente promuovere lo sviluppo intellettuale ma l'educazione deve rivolgersi sia alla sfera emotiva sia a quella intellettuale; nella società moderna riscontriamo una sempre maggiore distanza tra intelletto e sentimento, le esperienze dell'uomo odierno sono in gran parte mediate dal pensiero e non riflettono una percezione di ciò che il cuore sente. In effetti questa separazione tra intelletto e sentimenti ha condotto l'essere umano ad uno stato mentale pressoché schizoide che lo ha reso quasi incapace di percepire in maniera autentica e immediata; 3. la disciplina imposta dogmaticamente e le punizioni provocano paura e dalla paura nasce l'ostilità. Quest'ultima paralizza la spontaneità e l’autenticità dei sentimenti. L' indottrinamento disciplinare continuo e nocivo per i fanciulli e ne blocca lo sviluppo psichico; 4. l'educazione deve adattarsi alle capacità e alle necessità psicologiche del fanciullo, che non è altruista. L'amore per lui non è il sentimento maturo dell'adulto, è un errore attendersi da lui un comportamento che egli potrebbe dimostrare solo in maniera ipocrita. L’altruismo si sviluppa solo successivamente all’infanzia; 5. libertà non significa licenza. Questo è importantissimo principio sottolineato Neill, significa che il rispetto per l'individuo deve essere reciproco; se un insegnante non ha il diritto di usare la forza nei confronti del fanciullo, questi da parte sua non ha il diritto di usarla nei confronti dell’insegnante; 6. strettamente congiunta a questo principio è la necessità di una sincerità assoluta da parte dell’insegnante. L'autore dice di non aver mai mentito ad un bambino in 40 anni di attività; 7. l'equilibrato sviluppo delle qualità umane rende necessario che il bambino tagli i legami primari che lo uniscono ai genitori o ai successivi sostituti che la società gli offre e che divenga completamente indipendente, egli dovrà imparare ad affrontare il mondo da individuo. Dovrà imparare a trovare la sua sicurezza non in un 2 quanto non dà una eccessiva importanza alla didattica in sé stessa. Non ha senso che una scuola abbia o non abbia un suo metodo per insegnare la divisione, dato che la divisione non ha nessuna importanza a meno che uno non voglia impararla, e il bambino che vorrà imparare le divisioni le imparerà comunque essere gli vengano insegnate. Chi non abbia familiarità con i concetti di libertà si chiederà che razza di manicomio possa essere un posto dove i bambini giocano e fanno tutto quello che vogliono. A Summerhill si imparano una grande quantità di cose. Probabilmente un gruppo di nostri allievi dodicenni non potrebbe competere con una classe di ragazzi della stessa età in materia come la calligrafia, grammatica oppure nella conoscenza delle frazioni. Ma se l'esame richiedesse originalità i nostri batterebbero gli altri di gran lunga. A Summerhill, inoltre, non ci sono compiti in classe; ma in tutte le classi si lavora sodo e se per qualche motivo un insegnante non può tenere la sua lezione nel giorno stabilito agli allievi generalmente la cosa dispiace molto. GLI ESAMI: UNA MALEDIZIONE. Tanto io quanto il corpo insegnante odiamo profondamente ogni tipo di esame, per noi gli esami di ammissione all'università sono una maledizione ma non possiamo rifiutarci di insegnare ai ragazzi le materie richieste, di conseguenza ogni insegnante ha le qualifiche necessarie per insegnare le materie tradizionali. Non sono molti i fanciulli che vogliono superare questi esami e lo fa solo chi intende può iscriversi all'università e non sembra che questi ragazzi incontrino difficoltà eccessive nel prepararsi. Summerhill è forse la scuola più felice che ci sia al mondo ed è raro che i bambini si picchino e litighino, accade raramente di sentir piangere un bambino perché i bambini allevati nella libertà hanno molto meno odio da sfogare di quelli repressi; dall'odio nasce l'odio e dall'amore nasce l'amore. Amore significa mantenere un atteggiamento positivo di approvazione e non si può essere dalla parte dei bambini e contemporaneamente punirli e spaventarli. A Summerhill i bambini sanno che il loro modo di agire viene rispettato, i ragazzi non temono la mia autorità, io sono uguale a loro. A Summerhill tutti hanno gli stessi diritti, all’Assemblea Generale il voto di un bambino di sei anni conta quanto il mio. I nostri allievi non hanno paura dei loro insegnanti. Neill vuole sottolineare l'importanza di questa mancanza di paura nei confronti degli adulti. Un bambino di 9 anni viene da me per dirmi che ha rotto un vetro con la palla, me lo dice perché non ha paura che io mi arrabbi, il bambino dovrà pagare il vetro rotto ma non teme di essere punito oppure rimproverato. I bambini fanno amicizia con gli sconosciuti più facilmente se non sanno cosa sia la paura, la riservatezza è in fondo solo paura, l’eccezionale cordialità dei bambini rappresenta un vanto per me e per i miei insegnanti. L'osservazione che sento fare più di frequente dai visitatori è che a Summerhill non si può mai sapere chi è il maestro e chi è l'allievo. Questo è vero: il senso di unità risulta essere molto spiccato se i bambini sanno che noi siamo dalla loro parte; non vi è un atteggiamento deferente verso l'insegnante in quanto insegnante. Professore allievi hanno lo stesso trattamento per il vitto e seguono il medesimo regolamento comunitario, i bambini si risentirebbero molto se i professori avessero dei privilegi. Il bambino deve vivere la sua vita non quella che i suoi ansiosi genitori pensano che dovrebbe vivere e nemmeno una vita a che segue i precetti di un educatore che pensa di sapere dove stia il suo bene. Le interferenze e i tentativi di guida da parte degli adulti producono solamente generazioni di automi. In questo modo vengono trasformati in persone che accettano passivamente lo status quo, un’ottima cosa per una società che ha bisogno di impiegati 5 che siedano senza protestare davanti a scrivanie, una società che si regge sulle deboli spalle di poveri ometti terrorizzati, di conformisti spaventati a morte. UNO SGUARDO A SUMMERHILL. A Summerhill le lezioni iniziano alle 9.30, ma nessuno è obbligato a frequentarle; il pomeriggio è completamente libero per tutti, alle 17.00 iniziano le attività ma solamente chi lo desidera le frequenta. Vi è il laboratorio di pittura, di ceramica, di falegnameria e l’officina, chi vuole può ascoltare le conversazioni tenute da Neill su argomenti di psicologia, oppure si formano gruppi di lettura e di ballo. La sera del sabato è la più importante perché si tiene l'assemblea generale e di solito le sere delle domeniche invernali sono dedicate agli spettacoli teatrali. Nel complesso mi sembra che i piccoli abbiano più fantasia, o almeno non mi è mai capitato di sentire un bambino dire che si annoia perché non sa che cosa fare. Gli allievi di Summerhill vengono per la maggior parte da famiglie che desiderano che essi vengano allevati senza restrizioni disciplinari. Quando aprimmo la scuola, le difficoltà erano particolarmente gravi e potevamo prendere solo bambini delle classi agiate dato che dovevamo far quadrare i bilanci non ci è mai stato possibile ospitare bambini delle classi povere e questo ha rappresentato sicuramente un peccato. QUALCHE CONFLITTO. All’assemblea generale, il sabato sera, si evidenziano i conflitti fra i giovani e gli adulti; questo risulta essere un fatto naturale in una comunità formata di persone di età diverse. Un fatto notevole è che ai membri del corpo insegnante capita di rado di perdere la pazienza, ciò è merito tanto degli insegnanti quanto degli allievi. Infatti questi sono ragazzi ideali e le occasioni di perdere la pazienza nella vita in comune sono molto poche. Se un bambino è libero e sicuro di sé non sarà antipatico e non troverà nessun divertimento nel cercare di far perdere la pazienza ad un adulto. I bambini di Summerhill manifestano gli istinti aggressivi come gli altri bambini? In realtà ogni bambino ha una certa dose di aggressività che gli serve nella lotta per la vita, l’esagerato spirito di aggressività mostrato dai bambini non liberi è un modo di reagire all'odio che viene usato nei loro confronti. A Summerhill, dov'è i bambini sanno di non essere odiati dagli adulti, lo spirito aggressivo non è necessario. I bimbi aggressivi da noi sono solamente quelli che a casa vengono odiati o non vengono capiti. Lo spirito aggressivo che si manifesta nella voglia di fare a botte è una forma di odio e ragazzi pieni di odio sentono bisogno di combattere. Quando i bambini vivono in un'atmosfera priva di odio non manifestano l'istinto di odiare; nell'atmosfera di libertà lo spirito aggressivo non si manifesta affatto in forme accentuate, tipiche invece delle scuole tenute sotto una disciplina troppo rigida. Tuttavia, a Summerhill libertà non significa mancanza di buon senso; prendiamo ogni precauzione per la sicurezza dei bambini. I bambini fanno il bagno solo quando c'è un sorvegliante, nessun bambino che abbia meno di 11 anni può andare da solo in bicicletta lungo la strada. Queste regole sono state proposte dagli stessi allievi e sono state votate all’assemblea generale. Ma non vi sono leggi che proibiscono di salire sugli alberi perché questo fa parte dell'educazione alla vita e il proibire ogni tipo di attività pericolosa renderebbe il bambino pauroso. Una parte del successo di Summerhill è dovuto al fatto che i bambini sentono di essere trattati tutti nello stesso modo e con rispetto per la loro personalità. 6 SUMMERHILL E’ UN’ISOLA. Un visitatore americano, professore di psicologia, critico la nostra scuola sostenendo che è un’isola, che non si inserisce in una comunità e non fa parte di una più grande unità sociale. Summerhill è un’isola, deve esserlo perché non può far parte della struttura economica sociale culturale del villaggio. Mi affretto ad aggiungere che la scuola non è isolata da Leiston, abbiamo svariati contatti con la popolazione locale ed ambedue le parti i rapporti sono amichevoli, ma per ora fondamentalmente noi non facciamo parte della comunità; se Summerhill facesse parte della comunità, saremmo obbligati a impartire ai nostri ragazzi un'istruzione religiosa; il suo metodo non è in grado di fondere la società in un’unità armoniosa, non può superare il muro di incomprensione fra la psicologia infantile e l'ignoranza della società, fra chiama la vita e chi la odia, fra la scuola e la famiglia. A questo rispondo che non sono una persona che cerca attivamente proseliti per cambiare la società: posso solo cercare di convincere la società che è necessario per essa sbarazzarsi dell'odio, dei metodi punitivi e del misticismo. Se tentassi di modificarla con l'azione attiva, la società mi eliminerebbe come un pericolo pubblico, quindi anche se odio i compromessi devo accettarne uno e rendermi conto che il mio obiettivo principale non è quello di riformare la società ma di rendere felici alcuni bambini. L’EDUCAZIONE A SUMMERHILL E FUORI. Ritengo che lo scopo della vita sia la felicità, ed essere felici significa provare interesse per qualcosa; l’educazione dovrebbe preparare alla vita e in ciò la nostra cultura non ha avuto successo. La nostra educazione, la politica, l’economia portano alla guerra, le nostre medicine non hanno vinto le malattie, la religione non ha abolito i furti e l'usura. L'opinione pubblica si vanta tanto del suo umanitarismo e, ciò nonostante, approva ancora il barbaro sport della caccia; i progressi sono limitati alla tecnica. Il nuovo mondo è minacciato dalle guerre in quanto la coscienza sociale risulta essere ancora primitiva. Mi domando quali vantaggi si possano ottenere da discussioni sulla storia antica o sulla letteratura francese quando questi argomenti non valgono nulla se paragonati a quelli ben più importanti che riguardano il soddisfacimento dei naturali istinti vitali e la felicità interiore dell'uomo. I LIBRI NON SONO IMPORTANTI. Quanta parte del nostro sistema educativo è basata sulla realtà, sulla libera espressione di sé? In famiglia il bambino viene continuamente ammaestrato; ogni volta che succede li togliamo una delle gioie della vita, ovvero il piacere della scoperta, il piacere di superare un ostacolo. Facciamo sentire al bambino che c'è inferiore e che deve dipendere dal nostro aiuto; i genitori si rendono conto con molta lentezza di quanto sia poco importante ciò che si impara a scuola. I bambini, come gli adulti, imparano quel che vogliono imparare, tutti i riconoscimenti i bei voti e gli esami soffocano il libero manifestarsi della personalità e solo i pedanti sostengono che l'educazione si fa sui libri. I libri a scuola sono la cosa meno importante, un bambino deve solo saper leggere scrivere e far di conto, il resto deve essere tutto teatro, giocattoli, creta, pittura, sport, libertà. La maggior parte del lavoro che gli adolescenti fanno a scuola è un puro spreco di tempo di energie e di pazienza; toglie al giovane il diritto di giocare e mette teste vecchie sulle giovani spalle. PRIMA IL GIOCO. 7 Come funziona l’assemblea generale? All’inizio di ogni trimestre viene eletto un presidente che dura in carica per una sola seduta, alla fine della seduta egli nomina il suo successore e la procedura si ripete per tutto il trimestre. Chiunque abbia un’accusa, una lamentela, un suggerimento o una nuova legge da proporre, li si può esporre davanti all’assemblea. FIOCCANO LE MULTE. Non finisce mai di meravigliarmi il senso di giustizia dei bambini e anche la loro abilità amministrativa risulta notevole, come metodo educativo l'autogoverno assume un’importanza grandissima. Certe infrazioni sono automaticamente punite con una multa, chi prende senza il permesso la bicicletta di un altro viene multato, salire sui tetti, lanciarsi il cibo in sala da pranzo e altre infrazioni vengono multate automaticamente. Le punizioni sono quasi sempre costituite da multe: la confisca della paga settimanale o la proibizione di andare al cinema per una settimana. A Summerhill non sono mai capitati casi in cui siano state inflitte punizioni crudeli e di solito la punizione è in qualche modo in relazione con l’infrazione commessa. I CASI DI ASOCIALITA’ DEI PICCOLI. A Summerhill abbiamo dimostrato che l'autogoverno funziona, in realtà una scuola priva di autogoverno non può chiamarsi progressista. È una scuola di compromesso, non vi è libertà se i bambini non si sentono completamente liberi di organizzare la loro vita sociale, se c'è un capo non ci può essere una vera libertà. Inoltre, una buona forma di autogoverno risulta possibile in una scuola solo se ci sono alcuni allievi anziani che combattono l'indifferenza e l'opposizione dei bambini più piccoli e più asociali. Questi giovani anziani credono nell’autogoverno e lo vogliono; d'altra parte, i bambini fino ai 12 anni, non potranno da soli mandare avanti bene un sistema di autogoverno non avendo ancora raggiunto lo stadio della socialità; nonostante ciò, è raro il caso di un bambino di 7 anni che perde un’assemblea. INDIVIDUO O COMUNITA’? A Summerhill si presenta perennemente un problema che non potrà mai essere risolto, lo si può chiamare il problema dell’individuo nei confronti della comunità. Sia i professori sia gli allievi sono esasperati quando una banda di bambine piccole, tratteggiata da una ragazza difficile, infastidisce gli altri, non rispetta allora del sonno, getta l'acqua addosso alle persone ed è fonte perenne di disturbo. UNA PALESTRA DI VITA. Non si darà mai troppa importanza ai benefici, sotto il profilo educativo, dello spirito sociale messo in pratica. A Summerhill gli allievi lotterebbero a morte per il diritto di governarsi da soli. A mio parere, vale più dal punto di vista educativo una sola assemblea, che un'intera settimana di lezioni su argomenti scolastici. È un’eccellente palestra in cui si diventa più abili nei discorsi in pubblico e dove la maggior parte dei bambini parla bene e senza timidezza. Ho spesso sentito da bambini che non sapevano leggere né scrivere, discorsi pieni di buon senso. COEDUCAZIONE DEI SESSI. Nella maggior parte delle scuole ci sono delle sistemazioni ben progettate per separare i ragazzi dalle ragazze, specialmente nelle ore del sonno. Gli affari amorosi non vengono 10 incoraggiati. Nemmeno a Summerhill vengono incoraggiati, ma neanche scoraggiati; a Summerhill ragazzi e ragazze vengono lasciati a sé stessi e le relazioni tra i sessi sembrano molto naturali. La vera educazione mista elimina ogni curiosità morbosa e vi è sicuramente meno ansietà riguardo al sesso che non in altre scuole. Le scuole devono essere coeducative poiché la vita è coeducativa. FALSI MORALISMI. I ragazzi condizionati spesso si dimostrano incapaci di amare, per la gioventù l’incapacità di amare è una vera tragedia. Quando chiesi ad alcuni adolescenti di una famosa scuola privata mista se ci fossero rapporti sentimentali fra ragazzi e ragazze, la risposta fu no; mi resi conto che la scuola imponeva agli allievi un ideale contrario all'amore e che questa atmosfera profondamente moralistica inibiva il sesso. Il sesso unito all'amore è il più grande piacere del mondo, tutto il resto è una forma di evasione; la ragione per cui io non temo che i ragazzi che sono a Summerhill fin dall' infanzia indulgono alla licenza, è che so di non aver a che fare con ragazzi che hanno un interesse represso, e perciò innaturale, per il sesso. IL LAVORO. A Summerhill una legge della comunità stabiliva che ogni allievo al di sopra dei 12 anni e ogni membro del corpo insegnante dovevano fare due ore di lavoro alla settimana nei campi. La paga, simbolica, era di sei pence l'ora. Chi non lavorava pagava una multa di uno scellino. Alcuni, anche fra gli insegnanti, erano contenti di pagare le multe, chi lavorava aveva sempre l'occhio all’orologio. Il lavoro non aveva nessuna componente di gioco e di conseguenza annoiava tutti, così la legge venne riesaminata e gli allievi la abolirono con voto unanime. Pochi anni dopo, sentimmo il bisogno di avere un’infermeria e così decidemmo di costruirne una per conto nostro. I bambini chiesero di essere pagati ma noi rifiutammo; alla fine l’infermeria venne costruita dai professori e dai visitatori. Il lavoro era semplicemente troppo noioso per gli allievi e per le loro giovani menti l'idea di un'infermeria era troppo remota. Non ci trovavano alcun interesse personale. Ma quando qualche tempo dopo volere un riparo per le biciclette se lo costruirono da soli senza aiuto da parte degli insegnanti. Scrivo dei bambini non come gli adulti pensano che siano ma come sono in realtà; il loro senso della comunità, il senso di responsabilità sociale, non si sviluppano fino a 18 anni o più, i loro interessi sono immediati e per loro il futuro non esiste. Non ho mai visto un bambino pigro, quella che viene chiamata pigrizia è semplicemente mancanza di interesse o mancanza di salute. Un ragazzo che si dimostra pigro in classe è capace di correre per chilometri durante una partita di pallone. UNA FORMA DI GIOCO. La ragione per cui ci pervengono in continuazione rapporti che lodano l’industriosità dei nostri vecchi allievi in lavori di responsabilità, è che questi ragazzi e ragazze qui a Summerhill hanno vissuto fino in fondo il loro stadio di fantasia egoistica; da adulti sono poi in grado di affrontare la realtà della vita senza inconsci rimpianti per i giochi d’infanzia. IL GIOCO. Summerhill può essere definita una scuola dove al gioco si attribuisce la più grande importanza. Non penso al gioco in termini atletici o di gioco organizzato, ma in termini di fantasia. I giochi organizzati richiedono intelligenza spirito di competizione e intesa di 11 gruppo; i giochi dei bambini di solito non richiedono intelligenza, richiedono poco spirito di competizione e difficilmente un lavoro di gruppo. UN MONDO FANTASTICO. A Summerhill, una bambina dà da mangiare alla bambola, i bambini giocano ai banditi o a rincorrersi, fanno capanne sugli alberi, scavano trincee. Il tradizionale gioco dei dottori e sconosciuto fra i bambini allevati in libertà perché si non sentono il bisogno di imitare l'autorità. Le bambine piccole giocano con le bambole ma quelle un poco più anziane si divertono di più ad avere rapporti con le persone che con le cose; inoltre, i bambini hanno dimostrato un grande interesse per l’hockey. GIOCARE È IMPORTANTE. Spesso le madri non giocano a sufficienza con i bambini. Una volta che noi adulti ci siamo resi conto che l'infanzia è l’età del gioco, qual è di solito la nostra reazione? Ignoriamo questo fatto, lo dimentichiamo completamente perché per noi il gioco è uno spreco di tempo. Come conseguenza in città si costruiscono grandi scuole dotate di numerose aule ed i costosi apparati didattici e spesso tutto ciò che si offre all’istinto di giocare è solo un piccolo cortile di cemento. I bambini vengono trasformati in adulti prima ancora di diventarlo e l’atteggiamento degli adulti nei confronti del gioco è piuttosto autoritario. Alla base dell'ostilità degli adulti per il gioco dei bambini vi è la paura; mi è capitato centinaia di volte di sentirmi domandare in tono ansioso: ‘’Ma se mio figlio gioca tutto il giorno che cosa riuscirò ad imparare? Come farà a superare gli esami?’’. Tuttavia, non si tratta solo di questo: vi è nella disapprovazione del gioco una vaga idea moralistica, l’impressione che essere un bambino non sia proprio un bene, un’impressione che si manifesta nell’ammonizione ai giovani adulti: ‘’Non fare il bambino’’. L’ETA’ DEL GIOCO. I genitori che hanno dimenticato i desideri ardenti dell’infanzia, che hanno dimenticato il gioco e la fantasia, sono genitori inefficienti. Un bambino che ha perso la voglia di giocare, psichicamente è morto ed è un pericolo per ogni altro bambino con cui viene a contatto. IL TEATRO. A Summerhill, nella stagione invernale, la domenica sera è dedicata al teatro. Le rappresentazioni sono sempre allestite con molta cura. Il pubblico non è troppo severo e si comporta bene e capita di rado di sentire grida di disapprovazione, rumore di piedi e fischi. La tradizione della scuola vuole che si rappresentino solo commedie scritte a Summerhill e, secondo un codice non scritto, le commedie degli insegnanti vengono messe in scena solo se non sono disponibili commedie scritte dagli allievi. Gli allievi preparano anche i costumi, che di solito sono eccezionalmente curati. Gli intrecci tendono più al comico e al farsesco, che non al tragico; ma se si tratta di una tragedia questa è sempre di un buon livello, spesso addirittura ottimo. ATTORI CONSUMATI. Le capacità recitative degli allievi sono eccellenti e non vi è il panico del palcoscenico; i piccoli sono deliziosi da vedersi e vivono le loro parti con piena sincerità. La recitazione è un elemento necessario dell’educazione. L'attore deve avere una grande capacità di identificazione con gli altri. 12 stessa. La tragedia dell'uomo è che il suo carattere può venire plasmato come quello del cane, non si può modificare il carattere di un gatto, animale superiore al cane; eppure, molti preferiscono i cani perché la loro obbedienza e il loro scodinzolare servile sono una dimostrazione evidente della superiorità e del valore del padrone. L’educazione dell’asilo d’infanzia è molto simile alla educazione dei cuccioli; il bambino frustrato, al pari del cucciolo frustrato, si trasforma in un adulto inferiore e obbediente. Come educhiamo i cani a rispondere alle nostre necessità così educhiamo i bambini, anche il cucciolo umano deve rimanere pulito non deve abbaiare troppo deve obbedire al fischio e mangiare quando noi lo riteniamo conveniente. Ho visto centinaia di migliaia di cani obbedienti e servili a Berlino, nel 1935, quando Hitler, il grande allevatore, fischiava i suoi ordini. LA VOCE DEL MEDICO. Vorrei citare qui alcune ‘’Istruzioni per la futura madre’’ pubblicate negli Stati Uniti qualche anno fa, a cura di una clinica dell’Università Femminile di Medicina della Pennsylvania. ‘’L’abitudine di succhiare il pollice o le dita si può prevenire infilando il braccio del bambino in un tubo di cartone in modo che non riesco a piegarlo all'altezza del gomito’’. ‘’Le parti intime devono essere mantenute scrupolosamente pulite per evitare inconvenienti e per evitare l'insorgere di cattive abitudini’’. Rimprovero ai medici una grossa responsabilità per quanto riguarda gli errori nell’educazione infantile. I medici, nella maggior parte dei casi, non hanno alcuna esperienza al riguardo e tuttavia per molte donne la voce del medico rappresenta la voce di Dio, se il medico dice che il bambino deve essere picchiato la povera madre non sa che egli non parla per una conoscenza scientifica della natura del bambino. Rimprovero ai medici di prescrivere inutili tabelle orarie di alimentazione, di proibire che il bambino si succhi il pollice e di volere impedire stupidamente che con il bambino si giochi e lo si lasci libero. Il bambino difficile non è altro che un bambino cui è stata imposta la pulizia e la repressione sessuale, gli adulti danno per scontato che si debba insegnare al bambino a comportarsi in modo che disturbi la loro vita il meno possibile. Ecco perché si dà tanta importanza all’obbedienza, alle buone maniere, alla docilità. Ogni volta che viaggio in treno sento una madre che dice: ‘’Willy, se vai un'altra volta nel corridoio, il controllore ti porta via’’. La maggior parte dei bambini viene allevata su una base di menzogna e di proibizioni i responsabili. Molte madri che trattano abbastanza bene il bambino in casa, lo rimproverano o lo picchiano in pubblico perché hanno paura dell'opinione dei vicini. Fin dall'inizio il bambino deve essere forzato a inserirsi in questa nostra società malata. UNA CIVILTA’ MALATA. La nostra civiltà è malata e infelice, e io sono convinto che alla base di tutto c’è la non libertà della famiglia. I bambini vengono inariditi da tutte le forze della reazione e dell'odio fin dai primi giorni di vita, si insegna loro a dire no alla vita perché le loro giovani vite non sono altro che una serie di no, non fare chiasso, non dire bugie, non rubare, etc. Il fatto tragico è che un uomo che opprime la sua famiglia è egli stesso necessariamente oppresso: in una prigione anche il carceriere non è libero. La schiavitù umana è la sottomissione all’odio: l'uomo soffoca la sua stessa vita, deve costruire tribunali e prigioni per punire le vittime della propria repressione. Io dico che non esistono bambini difficili: vi sono solamente genitori difficili, e forse sarebbe meglio dire che esiste un’umanità difficile. Ecco perché la bomba atomica fa tanta 15 paura, perché è sotto il controllo di gente che è ostile alla vita, perché le persone cui sono state legate le braccia fin dalla culla sono necessariamente ostili mi alla vita. L’umanità ha grandi riserve di fratellanza e di amore e Io credo fermamente che le nuove generazioni che non saranno state deformate nell’infanzia vivranno in pace, e questo potrà avvenire se la gente piena di odio, che ora è al potere, non distruggerà il mondo prima che le nuove generazioni lo possano controllare. Solo pochi educatori cercano di allevare i bambini in un clima di libertà, la grande maggioranza dei bambini viene educata con un odioso sistema di punizioni da persone che sono contro la vita. Si tratta di una gara tra chi crede nella morte e chi crede nella vita: il lato della morte ci dà bambini difficili; il lato della vita bambini sani. IL BAMBINO LIBERO. Vi sono così pochi bambini autoregolati in questo mondo che si può solo tentare di descriverli, i risultati osservati finora suggeriscono la possibilità di un nuovo tipo di civiltà, una civiltà più profondamente rinnovata di ogni nuova società promessa da un qualunque partito politico. L'autoregolazione implica la fiducia nella bontà della natura umana, la convinzione che non esiste e non è mai esistito qualcosa come il peccato originale. Un bambino completamente auto regolato non esiste ancora, ogni bambino finora è stato modellato dai genitori, dagli insegnanti e dalla società. Quando mia figlia Zoe aveva due anni, una rivista pubblicò un articolo su di lei dicendo che di tutte le bambine inglesi era quella che aveva le più grandi possibilità di essere veramente libera. Ma questo non era del tutto vero perché Zoe viveva e vive tuttora tra alti bambini non autoregolati. Tutti questi bambini erano stati condizionati e poiché le modificazioni imposte al carattere portano all’odio e alla paura, Zoe si trovava a contatto anche con bambini ostili alla vita. Sembra che il bambino autoregolato sia in grado di superare le influenze nocive dei bambini condizionati in un tempo relativamente breve, le paure acquisite da Zoe non duravano mai a lungo; tuttavia, nessuno è in grado di dire fino a che punto non abbiano esercitato influenze nocive sul suo carattere. Uno dei pericoli che incontrano i bambini autoregolati è che gli adulti mostrano nei loro confronti un interesse tale che si si trovano sempre al centro dell'attenzione, è probabile che in una comunità di bambini autoregolati, dove tutti si comportano liberamente e con naturalezza, nessun bambino si distinguerebbe dagli altri. Nessuno si sentirebbe incoraggiato a mettersi in mostra e infine non ci sarebbe quella gelosia che gli altri bambini mostrano verso un bambino libero che non ha le loro inibizioni. Autoregolazione significa diritto per un bambino di vivere liberamente senza essere soggetto all’autorità esterna, sia nella sfera psichica sia nella sfera fisica. Vuol dire che il bambino mangerà quando avrà fame, che metterà abiti puliti solo quando vorrà farlo, che non dovrà mai venire spaventato o picchiato, che dovrà essere sempre protetto e amato. LIBERTA’ NON LICENZA. E’ proprio la distinzione fra libertà e licenza che molte i genitori non sono capaci di afferrare. Nelle famiglie in cui vige una rigida disciplina il bambino non ha diritti, nelle famiglie sbagliate ha tutti i diritti; la famiglia giusta è quella in cui i bambini hanno gli stessi diritti degli adulti e la stessa cosa vale per la scuola. Si deve ricordare continuamente che la libertà non implica che il bambino venga viziato, se un bambino di tre anni vuole camminare su un tavolo gli si deve semplicemente dire che non deve farlo, dovrà obbedire è vero, ma d'altra parte anche a lui si deve obbedire quando è necessario: se un bambino 16 mi dice di uscire dalla sua camera io vado via. I genitori devono essere disposti ad affrontare un certo numero di sacrifici se intendono permettere che i loro bambini vivano secondo il proprio essere. I genitori sani giungono ad una specie di compromesso; i genitori malati reagiscono con la violenza oppure viziano i figli permettendo loro di avere qualsiasi diritto. In pratica si può attenuare se non risolvere il contrasto di interessi fra genitori e figli sull’onestà base di un reciproco dare e avere. Zoe rispettava la mia scrivania e non provava alcun impulso irresistibile a giocare con la mia macchina per scrivere o con le mie carte, a mia volta rispettavo la sua stanza EI suoi giocattoli. I bambini accettano prontamente le leggi del vivere sociale. Un bambino scoprirà presto per conto suo che cosa lo interessa e se non lo si ossessiona con strilli spaventati e grida di irritazione diventerà incredibilmente sensibile nei suoi rapporti con qualsiasi cosa. La madre infastidita e affaccendata intorno alla cucina, sempre istericamente preoccupata per qualsiasi cosa facciano i bambini, è una madre che non ha mai avuto fiducia nei suoi figli. PRESUPPOSTI INFONDATI. L'argomento che si usa di solito per opporsi alla concessione di libertà ai bambini è questo: la vita è dura e i bambini vanno educati in modo che da grandi siano in grado di inserirsi nella vita, dobbiamo insegnare loro la disciplina; se gli permettiamo di fare tutto quello che vogliono come potranno poi essere capaci di lavorare sotto un padrone? Come potranno competere con chi una disciplina l'ha avuta? Come potranno regolarsi da sé? Le persone che rifiutano di concedere libertà i bambini sulla scorta di questi argomenti non si rendono conto che il presupposto da cui partono è la convinzione, del tutto infondata, che un bambino non potrà mai crescere o svilupparsi se non viene costretto a farlo, ma i 40 anni di esperienza a Summerhill smentiscono questa ipotesi. Ogni anno a Summerhill ragazzi e ragazze che fino a quel momento hanno studiato ben poco, decidono di andare all'università e di loro iniziativa iniziano una lunga e faticosa sgobba ta per prepararsi agli esami di ammissione. Il comune presupposto che sia una buona abitudine non viene inculcata a forza nella prima infanzia dopo non la si può più sviluppare, è un presupposto sul quale siamo stati allevati e che accettiamo com'è ovvio semplicemente perché non è mai stato messo in dubbio. Io questa ipotesi la respingo. REAZIONE ALLA LIBERTA’. La libertà è necessaria al bambino perché solo nella libertà può crescere naturalmente nel modo giusto. Mi accorgo in continuazione dei risultati dell’educazione costrittiva grazie nuovi allievi che vengono dalle scuole tradizionali e dei collegi religiosi, sono ragazzi pieni di ipocrisia nascosti dietro una facciata di stucchevole buona educazione; la loro reazione alla libertà è rapida e spossante. Per le prime settimane aprono le porte agli insegnanti, mi chiamano ‘signore’ e si mantengono accuratamente puliti, mi lanciano sguardi pieni di rispetto dietro i quali si intravede facilmente la paura, dopo poche settimane di libertà però si mostrano quali essi sono in realtà: diventano maleducati, Fanno tutto quello che in passato gli è stato impedito di fare, per cui bestemmiano fumano e rompono oggetti. Sono necessari sei mesi almeno perché perdano la loro deferenza verso l'autorità, in circa sei mesi diventano bambini naturali e sani che dicono ciò che pensano senza turbamenti o malignità. Quando un bambino entra abbastanza giovane in un ambiente libero non ha bisogno di passare attraverso questo stadio di falsità e di innaturalezza. L’essere sinceri 17 che il bambino sappia che lo amiamo e che siamo dalla sua parte. Conosco moltissimi genitori che sono dalla parte dei figli non chiedono nulla in cambio e di conseguenza ottengono molto, si rendono conto che i bambini non sono piccoli adulti. I più sani fra i genitori dei miei allievi non mi chiedono mai che cosa facciano i loro figli, lo vedono da soli. I genitori sbagliati invece mi rivolgono di continuo domande impazienti ‘’è capace di leggere? Quando imparerà a stare pulito? Va sempre alle elezioni?’’ È questione di fiducia nei bambini, alcuni ce l'hanno la maggior parte non ce l'ha, il bambino se ne accorge se questa fiducia manca, sa che il vostro amore non è profondo altrimenti avreste più fiducia in lui. Se sapete approvare i bambini potete parlare con loro di qualsiasi cosa perché l'approvazione toglie di mezzo le inibizioni, a questo punto nasce il problema: è possibile approvare i bambini se non si approva se stessi? Se non siete consapevoli di voi stessi non potete essere soddisfatti di voi stessi. In altre parole, quanto più siete consapevoli di voi stessi e dei motivi per cui agite, tanto più facilmente potete essere in pace con voi stessi. Manifesto quindi la sincera speranza che una migliore conoscenza di sé della natura dei bambini aiuterà i genitori a tenere questi ultimi lontani dalle nevrosi, insisto nel dire che i genitori rovinano i figli inculcando loro con la forza credenze sorpassate, abitudini sorpassate, una morale sorpassata; questo vale in special modo per i genitori che impongono ai loro figli quella stessa religione autoritaria che a suo tempo fu imposta loro. I genitori devono rinunciare, devono rinunciare all' odio che si nasconde sotto la loro autorità e le loro critiche, devono rinunciare all’intolleranza che è il modo in cui si manifesta la paura, devono rinunciare ai vecchi moralismi alle vecchie convinzioni del senso comune o forse più semplicemente i genitori devono diventare persone. I genitori impongono l'autorità che già è stata loro imposta ed è l'imposizione di questa rigida autorità che alimenta l'odio, ed è dall'odio che nascono i bambini difficili, tutto ciò è il contrario del mostrare ai bambini la nostra approvazione. I bambini non hanno tanto bisogno di insegnamenti quanto di amore di comprensione, per essere naturalmente buoni hanno bisogno di sentirsi approvati e liberi, i genitori che sanno essere energici con naturalezza e che amano i loro bambini sono quelli che hanno le maggiori possibilità di far crescere bene i propri figli. DALLA PARTE DEL BAMBINO. Il mondo soffre a causa delle troppe limitazioni il che in realtà vuol dire che il mondo soffre a causa dell'odio. È l’odio dei genitori che crea i bambini difficili proprio come l'odio della società crea i criminali, la salvezza risiede nell’amore. So che i bambini difficili che vengono la mia scuola possono trasformarsi in fanciulli felici, so che gli ingredienti principali della terapia sono l'approvazione la fiducia e la comprensione, l’approvazione risulta necessaria tanto per i bambini normali che per quelli difficili. Il primo comandamento cui un obbedire tanto gli insegnanti quanto i genitori è: ‘’devi essere dalla parte di tuo figlio’’; è il seguire questa regola che consente a Summerhill di ottenere i suoi successi, infatti noi siamo sempre solidali con il bambino e il bambino inconsciamente lo sa. Se io stessi dipingendo una porta e Robert venisse a gettare del fango sulla mia vernice fresca, imprecherei di cuore contro di lui perché so che Robert è stato da noi per molto tempo e che posso dirgli tranquillamente qualunque cosa; supponiamo invece che Robert venga da una scuola non è che lui odia e che l'atto di lanciare del fango rappresenti un tentativo di ribellarsi all'autorità. In questo caso mi unirei a lui nel lanciare fango perché la sua salute è più importante di una porta, so che mentre esprime tutto il suo odio devo essere dalla sua parte per permettergli di ridiventare un essere sociale. 20 APPROVAZIONE UGUALE AMORE… Se si sta con il bambino senza mettere di mezzo l'autorità e la morale, il bambino sente che si è dalla sua parte. I bambini hanno più bisogno di essere amati che di amare, per ogni bambino l'approvazione degli adulti vuol dire amore e la disapprovazione vuol dire odio. L’atteggiamento dei bambini qui a Summerhill hanno verso gli insegnanti è più o meno lo stesso che hanno nei miei confronti, i bambini si rendono conto che gli insegnanti sono sempre dalla loro parte. … UGUALE SINCERITA’. Ho già parlato di come siano sinceri i bambini liberi. Anche la sincerità è il risultato dell’approvazione che si dimostra nei loro confronti, non si impongono loro modelli di comportamento cui adeguarsi né tabù da rispettare, non sono costretti a condurre una vita basata su falsi atteggiamenti; i nuovi allievi che provengono da scuole dove si insegna il rispetto per l'autorità si rivolgono a me chiamandomi ‘signore’, solo quando scoprono che io non sono un'autorità lasciano perdere il signore e mi chiamano Neil. Non cercano mai la mia personale approvazione ma solo quella di tutta la comunità scolastica quando facevo il maestro nella scuola di campagna di un villaggio scozzese invece tutti i bambini sarebbero rimasti volentieri in classe dopo l'orario per aiutarmi a tenere pulita la scuola o per potare la siepe cercando così falsamente di riscuotere la mia approvazione perché lì il capo ero io. I ragazzi a Summerhill non fanno mai niente per guadagnarsi la mia approvazione sebbene alcuni visitatori possano credere il contrario quando vedono ragazzi e ragazze che mi aiutano a sarchiare le erbacce. Il motivo per cui i bambini lavorano non riguarda me personalmente, in questo caso particolare i bambini erano intenti a sarchiare perché una legge, proposta da loro stessi approvata in assemblea generale, stabiliva che tutte le persone al di sopra dei 12 anni erano tenuti a lavorare nel giardino due ore la settimana, la legge venne successivamente annullata. UNA PAROLA: TOLLERANZA. Il mio motto per la famiglia, tanto nell’educazione quanto nella vita, è questo: ‘’lasciate che ciascuno viva la sua vita’’, si tratta di un atteggiamento che si adatta a qualsiasi situazione. Questo modo di comportarsi risulta essere il solo che favorisca la tolleranza; ‘tolleranza’ è la parola giusta per una scuola libera, noi insegneremo ai bambini ad essere tolleranti mostrando tolleranza verso di loro in primo luogo. INFERIORITA’ E FANTASIA. Che cosa può provocare in un bambino un senso di inferiorità? Vedere grandi fare cose che egli non può o che non gli è permesso di fare. NON SPEZZARE LE FANTASIE. E’ sbagliato spezzare le fantasie di un bambino prima che questi abbia qualcosa con cui sostituirle. Il modo migliore è quello di incoraggiare il bambino a parlarne. UNA NECESSITA’ FONDAMENTALE. Il bambino introverso si rifugia nella fantasia per trovare la sua superiorità, nel mondo reale non è superiore: non sa lottare non è bravo nei giochi non sa recitare, né cantare o ballare. Nel suo mondo fantastico invece può essere il campione mondiale dei pesi 21 massimi. Trovare un modo per soddisfare il proprio Io è una necessità fondamentale in ogni essere umano. OBBEDIENZA E DISCIPLINA. Una domanda provocatoria: per quale motivo un bambino dovrebbe obbedire? La mia risposta è questa: per soddisfare il desiderio di potenza degli adulti. Se io dico ‘’l’aiuola centrale è seminata, nessuno deve camminarci sopra’’, tutti i bambini accettano la cosa proprio come accettano l'ordine di John ‘’nessuno deve usare la mia palla senza il mio permesso’’. L’obbedienza deve essere una forma di dare e avere, capita che a Summerhill si verifichino casi di disobbedienza alle leggi della assemblea generale, in questi casi i bambini possono intentare un processo. Tuttavia, di solito, Summerhill va avanti senza bisogno di autorità o di obbedienza. Chiunque è libero di fare quel che vuole finché rispetta la libertà degli altri e questo è un obiettivo realizzabile in qualsiasi comunità. Se vige il principio dell’autoregolazione, nella famiglia non c'è autorità; questo significa che non si dicono alzando la voce, frasi come ‘’devi obbedire perché lo dico io’’. Nella vita di ogni giorno c'è ovviamente qualche forma di autorità, la si può chiamare protezione cura e responsabilità da parte degli adulti; è un'autorità che ha richiede talvolta obbedienza ma che in altre occasioni deve a sua volta dimostrarne. Posso dire a mia figlia di non portare l'acqua e il fango in anticamera, allo stesso modo in cui lei mi può dire di uscire dalla sua stanza, un desiderio che io naturalmente mi affretto ad esaudire senza una parola. Un bravo genitore sa identificarsi con suo figlio, sa comprendere le sue ragioni e rendersi conto dei suoi limiti senza secondi fini o risentimenti. Una madre mi scrisse che voleva che sua figlia le obbedisse, io stavo insegnando alla figlia ad obbedire a sé stessa, la madre la trovava disobbediente mentre secondo me era sempre obbediente. L’obbedienza dovrebbe essere una forma di cortesia nei rapporti sociali e gli adulti non dovrebbero avere il diritto di essere obbediti dai bambini; l’obbedienza deve venire dall'interno, non deve essere imposta dall'esterno. La disciplina è un mezzo che tende ad un fine. In un esercito la disciplina ha lo scopo di permettere di combattere nel modo più efficiente, una disciplina di questo genere subordina l'individuo alla causa. COME IN UN’ORCHESTRA. Vi è tuttavia un'altra forma di disciplina. In un’orchestra, il primo violino obbedisce al direttore perché tiene quanto lui ad una buona esecuzione; al soldato semplice costretto a scattare sull attenti di regola non importa niente dell’efficienza dell’esercito. Tutti gli eserciti sono retti principalmente dalla paura e i soldati sanno che se non obbediscono saranno puniti. La disciplina scolastica se l'insegnante è bravo, può assomigliare a quella di un’orchestra. Troppo spesso invece assomiglia a quella dell’esercito e lo stesso vale per la famiglia. Una famiglia felice è simile ad un’orchestra e come questa può formare un bell’assieme; una famiglia miserabile è una specie di campo militare retto dall'odio e dalla disciplina. I bambini spesso vengono battuti dagli insegnanti e i genitori che potrebbero abolire le punizioni corporali, non fanno nulla a riguardo. Il sistema fa comodo a questi genitori perché nemmeno loro hanno mai avuto la possibilità di vivere e di amare, anch’essi sono stati sottomessi alla disciplina collettiva e i poveretti non riescono nemmeno a immaginare la libertà. E’ vero che in una casa ci deve essere una certa dose di disciplina, generalmente è il tipo di disciplina che salva i diritti individuali di ciascun membro della famiglia. La vita consiste in un piacevole dare e avere e genitori e figli sono 22 alla danza libera di Duncan aprono le porte anche a giovani donne finora relegate in attività futili o puramente manuali. Sorgono collegi che intendono sviluppare la personalità in modo più ampio spesso basandosi sul carisma dei loro ideatori. Sono anche gli anni delle prime scoperte psicanalitiche che aprono affascinanti orizzonti alla conoscenza dell'essere umano. Al tempo stesso si scopre finalmente l'infanzia e si istituiscono case dei bambini Montessori in ogni capitale europea. LA NASCITA DI SUMMERHILL. Neill in quegli anni lavora in Germania con Christine Baer, maestra di danza; poi si trasferisce in un'altra scuola in Austria, nel 1924 torna in Inghilterra e a Lyme Regis sulla Manica apre una scuola in una casa su una collina chiamata Summerhill, la collina dell'estate. Poi si trasferisce definitivamente nel Suffolk a Leiston, una cittadina vicina al mare a circa 20 km a est di Cambridge. Qui aveva cominciato con 5 ragazzi che in tre anni diventarono 27 e man mano aumentarono sempre di più fino a raggiungere un numero di 50 ragazzi nei 40 anni di vita di questa scuola non comune, sua collaboratrice ideale fu la moglie la cui perdita avvenuta agli inizi della vecchiaia fu per lui assai dolorosa. I ragazzi che approdano a Summerhill, inviati dai loro genitori, incapaci di guidarli e di aiutarli, erano i cosiddetti difficili; Neill fin dall'inizio aveva scritto che pensava di curare con l'analisi personale questi ragazzi, ma essi la rifiutavano eppure guarivano lo stesso e così concluse che l’agente attivo era la libertà e non l'analisi ma in realtà egli dirà che non ci sono bambini o ragazzi difficili ma solo adulti difficili, genitori o maestri che pretendono di modellarli a modo loro con le 1000 ipocrisie su cui è costruita la nostra vita personale e sociale. FREUD E LANE. Nelle sue scelte Neill ha riconosciuto il suo debito a Freud e a Homer Lane (1876-1925), straordinario educatore americano trasferitosi in Inghilterra nel 1911 e fondatore della piccola Repubblica. Questa comunità, situata a Evershot nel Dorset inglese, accoglieva soggetti a rischio: bambini abbandonati a pochi mesi o a pochi anni oppure adolescenti destinati al riformatorio. Secondo l'esperienza di Lane era l’esercizio della libertà e l’atteggiamento fiducioso degli adulti a trasformarli ben presto in persone responsabili e serene, una realtà è un'affermazione scomoda per le quali Lane subì accuse ingiuste e processi che tuttavia non riuscirono ad alterare la sua tempra coraggiosa. Neill portò all’estrema coerenza i temi libertari di Lane, quali l’autodeterminazione dei piccoli, l’attenzione ai problemi che vengono dall’inconscio e agli effetti della repressione familiare e sociale. ‘’L’odio rende ammalata la comunità così come rende ammalato ogni essere umano e ogni uomo deve scegliere da sé; nessun uomo può essere costretto ad amare’’, scriveva Lane e Neill, nel suo quotidiano con i ragazzi fu altrettanto: accogli tutto il risentimento la rabbia e il dolore che essi hanno accumulato in scuole basate sulla competizione e su attività passive e offre una realtà totalmente diversa. ESSERE O AVERE. È la scelta, che Erich Fromm sottolinea, tra biofilia o amore alla vita e necrofilia o attrazione verso la rigidità il dogmatismo e la morte; tra essere e avere. Summerhill, secondo Fromm, è espressione concreta di biofilia, Neill aiuta i bambini a svilupparsi in armonia con la vita. A Summerhill vi è l’abolizione drastica di ogni punizione corporale 25 vista come una delle tante forme di repressione sessuale, ogni scusa al concetto di autorità vengono così demoliti. ANCHE BERTRAND RUSSEL. Intanto in quegli stessi anni, tra il 1920 e il 1930 c'era stato in Inghilterra un altro esempio significativo di scuola libera a opera del filosofo e matematico inglese Bertrand Russell, uno dei più noti tre maestri della libertà di pensiero. Pacifista e fondamentalmente anarchico come Neill, Russell aveva aperto con la moglie Dora una scuola a Beacon Hill; nei suoi libri sull’educazione, Russell sostiene l'importanza dell'autoeducazione in una comunità di pari, anche ai fini della salute mentale. L’incapacità di concentrarsi, la mancanza di interessi e di iniziativa personale possono essere evitate, egli afferma, in un clima di convivenza pacifica priva di giudizi e tale da valorizzare la capacità del singolo, quali esse siano. WILHELM REICH. Sono idee in cui certo Neill si riconosceva, ma l’incontro per lui certamente più incisivo fu quello con Wilhelm Reich (1897-1957); medico e psicoanalista austriaco, prima collaboratore di Freud, puoi in rotta con lui e con gli altri freudiani, perseguitato da Hitler, come più tardi dai sospettosi tribunali americani, Reich aveva, ho altre le sue molte scoperte, identificato nella corazza muscolare (psicosomatica), generata dalla repressione sessuale, l’origine di molte malattie. La collaborazione con Reich si dimostra fondamentale per le idee di Neill, anche se questi è Delle tutto autonomo nelle sue scelte. In Reich, Neill trova sicuramente il più ampio riscontro al suo rifiuto verso ogni forma di repressione, in primo luogo quella sessuale vista come ‘castrazione della vita stessa’. È questa, egli afferma in sintonia con Reich, che produce individui mortificati e sottomessi come ‘’i cani obbedienti dei quali vi di agitare in 100.000 le code nel 1935 mentre Hitler, il grande plasmatore, urlava i suoi ordini. MASCHI E FEMMINE. Nella pratica educativa questo concetto di liberazione della repressione sessuale significa non liceità di costumi oppure uso dell'altro per il proprio godimento ma piuttosto significa riconoscere che la felicità è lo scopo della nostra vita e che il vivere insieme giocando lavorando e dormendo negli stessi ambienti permette a bambini e bambine di riconoscersi reciprocamente senza paure e senza falsi pudori. Come ha nuotato uno dei visitatori di Summerhill, John Walmsley, maschio o femmine, tutti hanno l'espressione aperte soddisfatta delle persone non costrette, né punite, la disinvoltura di chi è libero dalla paura e contento di essere al mondo, proprio il contrario di quanto si vede laddove la differenza dei sessi è esasperata al massimo. La convivenza pacifica consente ai ragazzi di Summerhill di vivere la loro complementare diversità sessuale senza morbosità né angosce e soprattutto di sviluppare in se stessi la capacità di amare; quando poi Neill vieta loro i rapporti sessuali spiegando che un possibile scandalo metterebbe a repentaglio la sopravvivenza della scuola essi accettano ragionevolmente il suo punto di vista proprio grazie all’equità dei rapporti e al clima di democrazia così profondamente vissuta da uno di loro. Questi sono ovviamente punti di arrivo, la situazione a Summerhill non era sempre così idilliaca; quando entravano bambini o ragazzi nuovi con una carica distruttiva e violenta addosso, i vecchi ne subivano 26 fastidiosi contraccolpi eppure nessuno vietava. C'erano si lamentele ma tutto veniva riportato nell’assemblea del sabato, con fermezza ma anche con tolleranza verso le difficoltà dei nuovi arrivati. I cambiamenti richiedono tempo e ogni abitante di Summerhill lo sapeva, in assemblea i problemi venivano sviscerati e risolti con molta saggezza in primo luogo dai ragazzi stessi. NEILL O LA LIBERTA’ SENZA COMPROMESSI. Quale personaggio fosse Neill emerge nel modo migliore dalle testimonianze dei bambini e del personale che io però per anni nella scuola, raccolte da Herb Spitzer nel suo ‘’Summerhill, a Loving World’’; all’apparenza qualcuno racconta, sembrava distaccato, lontano ma appena parlava manifestava la sua arguzia e la sua sensibilità. In un’assemblea dei ragazzi poteva tacere tutto il tempo ascoltando oppure raccontare storie splendide eccitanti avventure in cui ciascuno dei presenti si sentiva coinvolto con un suo ruolo; attore nato, credeva nel piacere della danza e del teatro, come nel lavoro manuale, la cui concretezza è porta d'ingresso alla realtà delle cose dei rapporti umani. IL GUSTO DI COSTRUIRE, DI CREARE… Non a caso il laboratorio con gli attrezzi per lavorare il legno EI metalli era al centro della scuola, il primo luogo che attraeva bambini e ragazzi, in fuga da precedenti esperienze scolastiche. Nel laboratorio, eccetto alcune regole relative agli strumenti più pericolosi, erano pochissime le limitazioni e quindi ognuno poteva accedere agli utensili disponibili. In effetti Summerhill affascina i ragazzi in quanto risponde ai loro sogni più segreti: i banchi da lavoro, l’atelier con i colori e la carta per dipingere, insieme con il giardino e con il bosco, ricchi di pezzi di legno e di lamiere con cui è facile creare nascondigli, sono gli spazi più amati. EDUCARE SENZA INSEGNARE. Neill non insegnava mai. Anzi, aveva l'aria di uno che non avesse a che fare con l'andamento della scuola, un tale che era la giusto per occuparsi un po' dei ragazzini punte, ma lo stesso tempo non usava mai il suo carisma e il suo indubbio fascino personale per indurre questo quel comportamento, non interferiva non predicava e non parlava ma lasciava che i bambini risolvessero da soli i loro problemi. Neill porta alle estreme conseguenze quello che i pedagogisti i suoi contemporanei, e in particolare lo svizzero Adolphe Ferriere, avevano auspicato: non migliorare o riformare la scuola in qualche dettaglio, ma trasformarla radicalmente, vedere l'educazione come processo di liberazione e non come strumento per aumentare il consenso o per abituare per tempo al conformismo di gruppo; il suo lavoro risulta essere trasgressivo perché si fonda su un'assoluta onestà verso i bambini. Le paure e le bugie degli adulti sul sesso, sulla nascita, sulle proibizioni ai bambini di atti che grandi compiono impunemente, su fini apparentemente buoni che giustificano mezzi con la mortificazione l'inganno, sono all'origine di grandi sofferenze di ribellioni e di comportamenti devianti. Neill denuncia la minaccia delle tante facce della repressione familiare scolastica tra le quali vi è anche il moralismo intollerante e spesso ipocrita di tanti gruppi religiosi, che si nascondono dietro la religione per affermare il diritto alla gerarchia e per parlare di peccato riducendo così la religione ad una grande paura della vita. Per Neill l'educazione è un processo di liberazione totale, al contrario della prassi comune del continuo compromesso per sedurre fin dai primi anni affinché il bambino si identifichi precocemente nei modelli. 27