Scarica Appunti di plasticità e apprendimento e più Appunti in PDF di Psicologia Cognitiva solo su Docsity! PLASTICITA’ E APPRENDIMENTO - Sistema visivo - Plasticità - Perceptual learning (apprendimento percettivo-> non ci può essere apprendimento se non c’è plasticità ) - Le dipendenze (la droga altera il cervello perchè esso è plastico, la dipendenza si fonda su meccanismi di apprendimento- farmaci, droghe e cervello- libro) Apprendimento= modificazione di sinapsi. Plasticità= necessaria perchè ci sia apprendimento, permette che qualcosa cambia. Neuroni che si sanno modificare, ma nell’adulto modifiche importanti non sono più possibili, nel bambino si. Plasticità= adattamento ! qualcosa cambia Non c’è apprendimento se non c’è plasticità (modifiche sinaptiche). Anche nell’adulto c’è plasticità perché siamo ancora in grado di apprendere ma non si possono più apprendere modifiche importanti. La droga altera il cervello e si basa su meccanismi di apprendimento. Se il cervello non fosse plastico le droghe non avrebbero effetto. Farmaci, droghe e cervello ! libro consigliato Sistema visivo Dalla retina al genicolato • La funzione cui è deputato il nostro sistema visivo è quella di darci la capacità di discriminare gli stimoli presenti nel mondo che ci circonda • Questa capacità discriminativa può essere allenata, dimostrando che il sistema visivo può apprendere a vedere, e che il cervello rimane plastico anche nell’età adulta - La capacità discriminativa è una capacità che può essere allenata, la capacità di modificare la nostra capacità discriminati significa che stiamo imparando qualcosa. Questa capacità può essere allenata, quando c’è apprendimento c’è plasticità. Quando l’apprendimento è consolidato siamo certi che c’è plasticità. Due vie noi ci concentriamo solo su una genicolo striata: Le vie visive dall’occhio alla corteccia comprendono: - L’occhio (e la retina) - Il nervo ottico - Il chiasma - Il tratto ottico - -il nucelo genicolato laterale - La corteccia visiva primaria (striata) o V1 …Queste formano la via retino-genicolato-striata Retina Qualsiasi forma di discriminazione percettiva visiva non può prescindere dall’attività che avviene nell’occhio a livello retinico La sua funzione è quella di tradurre la luce in segnali nervosi da inviare al cervello, del quale è legittimamente considerata un’estensione. – Consiste di un insieme di strati di fotorecettori e cellule nervose: - Coni e Bastoncelli - Cellule Bipolari - Cellule Amacrine - Cellule Orizzontali - Cellule Gangliari -> Gli assoni formano il nervo ottico Trasduttore che traduce una forma di energia elettromagnetica in elettrica. La retina contiene fotorecettori che trasforma in forma chimica. La retina è considerata un’estinzione del cervello perchè comprende neuroni Consite in un insieme di strati di fotorecettori e cellule nervose Assoni formano il nervo ottico (macchia cieca) Connessioni dirette e indirette nella retina, soprattutto nelle cellule gangliari – Le connessioni dirette: • Pochi fotorecettori sono collegati con una cellula bipolare, e questa (o poche di queste) è a sua volta collegata con una cellula gangliare. – Le connessioni indirette: • Una cellula orizzontale collega molti fotorecettori con una cellula bipolare • Una cellula amacrina collega molte cellule bipolari con una cellula gangliare Convergenza dei segnali nervosi nella retina Fovea, zona di massima acuità visiva, quindi vedo meglio in centro. Ogni fotorecettore è collegato con una cellula bipolare e questa ad un gangliare. -In periferia convergenza +: spostandoci in periferia della retina si osserva un fenomeno di convergenza: più fotorecettori su una cellula bipolare e più cellule bipolari su una cellula gangliare. Come interpreta le informazioni visive la retina? - Per sapere quali sono le informazioni sul mondo esterno che la retina invia al cervello dobbiamo guardare alla risposta (output) delle cellule gangliari - Sono queste infatti l’ultimo stadio di elaborazione retinica, in cui vengono raccolti i segnali provenienti da fotorecettori e cellule bipolari Il campo recettivo delle cellule gangliari - Il concetto di campo recettivo è uno strumento importante per capire il comportamento di una cellula sensoriale, sia essa gangliare, del NGL, o della corteccia visiva (ma si applica anche alle altre modalità sensoriali) - Nella sua accezione più restrittiva definisce quali recettori forniscono informazioni ad una cellula del sistema nervoso – Quando si definisce il campo recettivo di una cellula non si determinano solo i suoi limiti spaziali ma anche quali caratteristiche deve possedere lo stimolo per evocare una risposta cellulare – Stephen Kuffler, attorno al 1950, fu il primo a registrare la risposta delle cellule gangliari dalla retina del gatto (Gatto ha un’organizzazione del sistema visivo molto simile alla nostra) - Presentava macchie di luce di varie dimensioni – La prima scoperta fu che al buio la cellula non era silente ma aveva una frequenza (1-5 Hz) di risposta di base • La stessa frequenza si osserva con una illuminazione diffusa su tutta la retina - Ma con una presentazione luminosa più puntuale la risposta della cellula poteva essere modulata • Sia aumentata sia depressa -> Il campo recettivo di un neurone: porzione di spazio esterno per il quale se presento uno stimolo in quella porzione il neurone risponde. La prima scoperta di Kuffler fu che al buio la cellula non era silente ma avena un attività spontanea di base, una frequenza (1-5 Hz) di risposte di base ->la stessa frequenza si osserva con una illuminazione diffusa su tutta la retina Ma con una presentazione luminosa più puntuale la risposta della cellula poteva essere modulata. La cellula ha un’estrema specificità (lo stimolo deve cadere proprio dentro il campo della cellula) sia aumentata sia depressa. Utilizzando un’area di illuminazione molto piccola Kuffler scoprì che la risposta di base della cellula poteva essere modulata: aumentata o diminuita. La cellula va avanti con la sua risposta ce la luce ci sia o no, apparentemente non sembra esserci differenza; ma se la luce è localizzata la cellula aumenta la sua frequenza di scarica, se spenta la riduce-> c’è bisogno di una stimolazione puntuale e non distribuita perchè la cellula rispondono. I campi recettivi delle cellule gangliari hanno una forma circolare: muovendo la luce in vari punti Kuffler individuò le proprietà del campo recettivo. - Forma circolare Il nucelo genicolato laterale Prima di arrivare alla corteccia striata le fibre provenienti dalla retina fanno sinapsi nel NGL. Altre vanno ad altre sturate come il Collicolo Superiore o a nuclei per il controllo del riflesso fatico. Il NGL è un nucleo (bilaterale) del Talamo deputato all’analisi visiva. La natura di questa analisi non è però chiara, dato che le cellule del NGL hanno risposte pressoché identiche a quelle della retina I neuroni del NGL hanno proprietà di risposta simile alla retina. Le afferenze al NGL sono principalmente di 3 tipi: - Dalla retina (feedforward- consideriamo solo queste) - Dalla corteccia striata (strati 5 e 6, feedback) -Dalla formazione reticolare del tronco dell’encefalo (mantiene lo stato di veglia dell’organismo). Queste fibre giocano un ruolo nei processi attentivi e di arousal generale dell’organismo. Il Nucleo Genicolato Laterale: – Le cellule del NGL hanno proprietà simili a quelle delle cellule gangliari retiniche. Hanno campi recettivi concentrici, di tipo ON o OFF – Ogni LGN (destro e sinistro) riceve afferenze dal campo visivo controlaterale. Emiretina temporale ispilaterale + nasale controlaterale Organizzazione del NGL: . Il NGL è organizzato in 6 strati distinti di neuroni • Ogni strato di neuroni riceve afferenze solo dallo stesso occhio • I neuroni hanno quindi un campo recettivo monoculare Cellule che hanno proprietà di risposta centro on o off e hanno campi ricettivi circolari Organizzato in 6 strati (3 lati dedicati all’occhio ipsilaterale 3 dedicati al controlaterale Ogni strato strettamente monoculare -> Sistema Magnocellulare: periferia bassa risoluzione, campi ricettivi grandi - risoluzione spaziale + rapido (x orientamento) ->Sistema Parvocellulare: ampia risoluzione, campi ricettivi piccoli + risoluzione spaziale (acquità) + lento (dobbiamo capire di cosa si tratta) -> differenza di risposta tra i due sistemi: qantità di processori maggiore per il campo Centrale., ->foveva piccolina e muovo gli occhi rapidamente Ogni strato è una mappa del mondo visivo visto da una certa emiretina, che codifica quella parte del mondo che poi viene replicato. Strato 6 e 4 fanno la stessa cosa. RIASSUNTO: dalla retina al NGL Le cellule Gangliari e del NGL hanno campi recettivi con organizzazione centro ON o OFF Sono attivate solo da punti di luce (o loro spegnimento). La luce diffusa produce una risposta debole Nel NGL ogni neurone ha una risposta solo monoculare. Ogni strato ha neuroni che rispondo tutti solo ad un occhio Il NGL sinistro mappa il campo visivo destro, e quello destro (NGL) il campo visivo sinistro Campi concentrici Il genicolato laterale non risponde a linee ma solo a punti di luce