Scarica Appunti e descrizione su Adolf Loos e più Sintesi del corso in PDF di Laboratorio di Progettazione solo su Docsity! ADOLF LOOS Il desiderio del vuoto Aldo Loos è un architetto che vive nel cavallo del secolo, è nato Brno nel 1870, considerato un artista multiforme, è un’uomo che gli piace scrivere, disegnare, viaggiare, ama discutere, in cui era protagonista nei salotti culturali più importanti del epoca, ma sopratutto ama l’architettura, in cui per lui è aspetto preminente dei suoi interessi; è anche un’uomo mandano, cioè un’uomo interessato a tutte le cose del mondo, compreso la moda; è un’uomo ricco di fascino ed è molto amato dalle donne: un suo allevio che è Richard Neutra, che poi diventerà un’architetto americano, che studia a Vienna e che poi diventerà un’architetto famoso sopratutto in America: Racconterà che Loos era sempre circondato dalle donne più seducenti di Vienna e finiva per sposarle, infatti nella vita di Loos avete ben quattro matrimoni. In sintesi un uomo di: Cultura, Fascino e Successo. Siamo nell’Europa della fine dell’800 e ci ritroviamo nel ambiente culturale Viennese, in cui Vienna fu la grande capitale dell’impero austro-ungarico ed e stato la capitale culturale di tutta “meteuropa”, cioè tutta una serie di nazioni che tramite proprio il dominio dell’impero austroungarico, entrarono in contato tra di loro e quindi con questa grande federazione di regioni, ciascun con la sua abitudine, usanze molto diverse. Loos a come amici i principali esponenti della cultura del suo tempo come per esempio: Armold Schönberg (famosissimo musicista), Karl Kraus (poeta e scrittore), Ludwig Wittgenstein (un filosofo), Georg Trackl (ancora un poeta) e Oskar Kokoscka (un pittore). Tutti questi artisti e l’ambiente culturale Viennese di questo periodo presentano delle caratteristiche che comuni; si dice che in questo periodo dell’Europa, dove si manifesta la crisi della ragione classica ovvero che tutto quello che era le tradizioni e la cultura certa che si tramandava nei secoli comincia a inclinarsi, perché è un periodo di grande fermento e grandi trasformazioni e inizia la difficoltà e il dramma di trovarsi di fronte a delle trasformazioni a cui non siamo preparati, la maggiore trasformazione è ,naturalmente, la rivoluzione industriale in cui comincia a cambiare tutto quelle che è delle strutture di costruzione, cambi anche le classi dominanti, la borghesia comincia a arricchissi. Quando la aristocrazia inizia invece ad essere in declino, ma sopratutto in architettura, le città si trasformano rapidamente in grandi metropoli, e quindi ci sono mutamenti molto importanti. Con tutti questi artisti, ovviamente con Loos congresso cercano di intercettare, raccontare questa trasformazioni, quindi nelle loro opere ciascuno a seconda della propria disciplina troveremo, sia un sorta di nostalgia o di legame con quello che i temi del passato della antica tradizione, sia la ricerca di un nuovo linguaggio adeguato alle trasformazioni della società moderna e delle dovuta del mondo contemporaneo. Loos è un figlio di uno scultore scalpellino e ci racconta nella sua maturità che la figura del padre è stata importante. Nei laboratori dove il padre lavorava, Loos si fa passare tantissimi artisti e artigiani. Lui dice che questo laboratorio è stata la prima vera scuola della sua vita, vi passavano intagliatori, artigiani di ogni tipo di lavorazione, scalpellini, scultori e quindi Loos ha avuto la possibilità di vedere direttamente dal vivo fin alla sua giovinezza la maniera e il fascino di trattare i materiali in cui potevo assumere per trattamento delle loro forme. Pero alla morte del padre, Loos è ancora molto giovane e da questo momento ce una sorta di crisi familiare, perché Loos nn ha un buon rapporto con la madre, sarà un rapporto che si deteriora rapidamente, fina alla maturità di Loos i due non si rivolgeranno più la parola. Per queste difficoltà con i familiari Loos studia poco e male. Frequenta il politecnico di Dresda, ma senza grosse risultati e al improvviso nel 1893, all’età di 23 anni decide di partire per l’America. Questo viaggio in America in cui ci rimane tre anni, sarà un viaggio Importantissimo. Con Il fascino dell’America, molto differente dall’Europa fosse forte su il mondo della cultura architettonica e della cultura artistica. Loos vive in America per il motivo originario di questo suo viaggio è quello di visitare esposizione Colombiana che si teneva a Chicago: in cui erano esposizioni universali a libello nazionale o mondiale, dove tutte le nazioni esponevano i progressi della propria ricerca e del proprio settore industriale, produttivo e artistico, quindi un luogo dive si poteva concretamente visitare e vedere con mano, quello che era il progresso che via via si formava in questi anni. Loos in questi anni in America si adatta su ogni tipo di lavoro, per certo periodo svoleva il lavoro di lava piatti, perché nn trova un lavoro come disegnatore, pur per restare in America. Per Loos era affascinato dal grattacielo perché nella rappresentazione della figura del grattacielo, c’è quel ripetersi, interazione continua di una stesso elemento che potrebbe continuare all’infinito, Loos vede rappresentato lo spirito della nuova città, ovvero della metropoli moderna. Durante il viaggio in America, Loos puoi si radica un suo pensiero, in cui sarà fondamentale per tutta la sua vita, cioè che la forma, la sua dimensioni, le proporzioni e anche la sua figura di un oggetto è il risultato di un processo che trascorre attraverso la storia di continua adesione ai bisogni del l’uomo e scrive questa frase celebre: << Noi nn ci sediamo cosi perché il falegname ha fatto la sedia in questo modo o quel modo, ma poiché noi vogliamo sederci in questo modo, il falegname ha fatto cosi la sedia>>. Questo concetto sarà importante in cui già ci mette in fuoco un primo nucleo della poetica di Loos, cioè che la forma, che valere che per l’architettura, di un oggetto è derivato da un progressivo raffinassi attraverso tutta la esperienza del l’uomo nel corso della storia e Loos dira qualcosa di più: << Si può fare qualcosa di nuovo soltanto se lo si può fare meglio. Soltanto le nuove invenzioni (Luce elettrica, tetto di legno e cento ecc..) possono mutare la tradizioni>>. Quindi per Loos la forma non è qualcosa inventata dall’artista, ma è qualcosa che proviene dal passato e che l’artista continua ad adeguare e modificare per adattarlo ai bisogni del epoca in cui vive. La sedia messa nel immagine: è una sedia tipica, classiche del mondo culturale Viennese è la Sedia Thonet, ovvero una sedia in legno con con una seduta impagliata, con queste caratteristiche semplici, in cui comporto un grande successo in cui venne replicata in ascensioni delle parete. Loos in questa opera compie delle azioni importanti: la realizzazione di un pavimento prezioso a scacchiera bianca e nera; e fa ferma il locale in mezza altezza punendo al di sopra inserendo una serie di specchi. Con questa serie di specchi consentano moltiplicare aumento dello spazio; quindi di dare un senso di maggior ampiezza di questo spazio, ma di conferire anche un valore particolare di un valore scenografico, come se fosse su una ribalta di un teatro. Vedendo l’immagine interno: In realtà questo spazio è moltiplicato dovuto dalla presenza degli specchi, in cui si vede il riflesso dei elementi venuto dagli specchi e per accentuare questo fatto suddivide le volte con questi elementi architettonici. Questi elementi strutturali scandiscono l’ambiente. Tutte le sedute erano in pelle e legno sopra la porta d'ingresso c'era poi una parete in onice in cui è molto sottile che filtrava la luce quindi come se ci fosse un effetto di retroilluminazione e diffondeva una luce dorata in tutto il bar. Importanza del materiali per Loos: ogni ambiente è segnato dalle qualità materiche dei materiali che adoperiamo in questo ambiente e i materiali non possono mai imitarsi uno con gli altri; questa è una polemica che Loos porterà avanti per tutta la sua vita perché c'era del mondo borghese l'abitudine di imitare con delle rifiniture dei materiali più pregiati con dei materiali di meno valore e quindi è meno cari. Loos ci insegna che la vera qualità di uno spazio e saper impiegare ciascun materiale per le proprie caratteristiche, cioè , mettendo in risalto le caratteristiche di ciascun materiale, mai mettendo imitazioni e qualità si un’altro materiale. Loos sarà abilissimo trattare i svariati materiali da quelli più semplici a quelli più preziosi dai marmi al legno alla pelle ecc.. avrà una abilità sorprendente. OPERE DI ABITAZIONE La prima architettura propria che Loos costruisce: Villa Karma, Montreuz, Svizzera 1904-1906 Questa realizzazione viene commissionato da Loos, nn come una nuova costruzione, ma ampliamento, quindi la costruzione di una architettura resistente. Il cliente chiede ampliamento di una casa per farne la propria villa, un cliente molto facoltoso, è con un schizzo di Loos si capisce da subito quale il suo intento del progettista che ha idee pianamente chiare su come risolvere questo problema. L’architettura persistente è un parallelepipedo che era dotato di classico tetto a spiovente, Loos decide di intervenire, circondando il vecchio edificio con una nuova costruzione e fondendo queste parti, sapientemente, da vita un’architettura completamente diversa. Questa architettura susciterà tantissime polemiche , tra cui una petizione degli abitanti del luogo, perché si diceva che Loos con questa costruzione deturpava la bellezza il luogo. In questo edificio a noi ci sembra sorprendente perché non troviamo nessuna particolarità o nessun scandalo nelle forme, che Loos realizza per questo edificio, ma nel epoca un edificio senza ornamento era considerata scandalosa e di sicura un attentato al buon gusto. Quindi Loos con le sue costruzioni, con i suoi scritti, con le sue partecipazioni nei suoi salotti tenterà di difendere le sue proprie architetture e sopratutto di far capire quanto, questa nuova concezione dell’architettura, fosse in sintonia con la nuova società in cui si stava creando. Dettaglio di questa architettura (la modalità compositiva di Loos nn sole le caratteristiche formali del edificio): Sul nuovo involucro viene posto l’ingresso; in cui ingresso è disposta da un vestibolo in cui si accede al piano principale del edificio, che è sopraelevato rispetto il suolo, in cui ce un piano interrato che contiene una serie di servizi del edificio. Dal vestibolo passiamo da un disimpegno (ingresso) dove sul lato troviamo il guardaroba: in cui era una stanza in cui partano alcuni percorsi privati per i piani superiori del alloggio. Il percorso pubblico. Quello più importante, dal guardaroba prosegue è raggiunge a uno spazio che contiene gli elementi più importanti del soggiorno; dal soggiorni troviamo la sala da pranzo e entrambe queste stanze si affacciano su una galleria coperta e vetrata che sua volta si affaccio al passaggio. La stanza da pranzo, permette anche di fuoriuscire lateralmente sul muricolato, dove che una terrazza in cui era unico spazio in cui Loos nn costruirà completamente, ma costruirà solo fino al primo piano (unica faccia in cui si vede edificio pre-esistente). Nella sola da pranzo ritroviamo due facciate in cui si affasciato nel passaggio: uno al interno e uno all’esterno. Gli spazi pubblici, quelli più importanti perseguano attraverso la lunga galleria si accede al braccio di destra dove troviamo la biblioteca. La biblioteca in cui è preceduta da una sala circolare che a ancora un piccolo salotto. In fondo alla biblioteca c’è la scrivania del padrone di casa, in cui continua la spazio dedicato alla biblioteca e in prossimità della scrivania si accede in una stanza interna, che è la sala di studio o la sala dei signori: una sua più privata dove si poteva intrattenere delle conservazioni. Tutta la galleria è ancora una volta e facciata nel passaggio ed è protetta da alcune tendaggi. INTERNO Nel vestibolo di accesso si ritrova un grande trattamento dei materiali affascinante e perfetto, in cui Loos disegna tutti i dettagli del interno di questa casa; nn solo vedremo che Loos per accentuare delle simmetrie o per comporre in maniera ordinata lo spazio, spesso utilizzerà porte e armadi per ricomporre gli spazi e pure utilizzerà sorgenti di luce particolari, in maniera da dare e conferire atmosfera a questo spazio. Nel cosa del vestibolo in cui si affaccia il piano superiore; e nel vestibolo scendeva una luce, in cui luce era proveniente da alto, quindi ce una attenzione all’uso proprio del materiale al disegno interamente tenuto sotto controllo di tutto lo spazio e poi a dei effetti scenografici. Particolari del l’immagine: La parte della biblioteca si capisce che viene completamente disegnata ovvero costruita su misura e per conferire importanza a quelle che sono le scansie dei libri e queste sono ordinate al interno di coglitori di librerie in marmo che sono dotate di cornici, di fregi in cui ricoprono l’intera parete con pavimento a soffitto e da danno scansione regolare che è messa in relazione con quelle che è la scansione delle sorgenti luminose in cui vengono protette da tende. La sala da pranzo è una stanza elegante, è completamente rivestita di marmo bianco è da un soffitto in legno nero e un pavimento a scacchi bianchi e neri. Tutte le pareti della stanza da pranzo sono rivestite dia marmo e tutti questi arredi sono tutti fissi, cioè sono dei arredi che si integrano nella architettura della spazio in cui si integrano nella parete della sala e conferiscono unita a tutolo spazio. Una tipica caratteristiche degli spazi di Loos soni proprio questa minuziosità e attenzione dei arredi fissi. Per Loos arredare uno spazio non significa soltanto prendere o acquistare un mobile e porre questo mobile nello spazio, ma significa proprio conformare attraverso il disegno degli arredi plasmare lo spazio interno. Dobbiamo ricordare che la sala da pranzo di trova della parte vecchio del edificio e quindi di ritrovava a affacciarsi sulla galleria vetrata in cui Loos aggiunge, in cui un tempo i muri della sala da pranzo ero muro esterni, quindi avevano uno spessore molto consistente. Quindi per poter realizzare delle aperture su questi muri, in cui nn dassero di eccessiva pesantezza, Loos disegna tutti gli stipiti della porta von delle curvature che poi riprende in maniera tale di nn avvertire quelle che era lo spessore eccessivo della muratura. Segni curvi che riprendono nei dettagli degli arredi, questo per conferire armonia allo spazio. Nei piani superiori erano quelli più privati della famiglia aristocratica, ma Loos prevede anche a questo livello la possibilità di spazi semi pubblici, cioè più raccolti, ma dove volendo continuare ricevere gli amici da questa scala in cui proviene nel piano sottostante si poteva accedere a una porzione di galleria, cui si affacciava la stanza della musica: stanza in cui poteva essere privata dal padrone di casa o oppure poteva essere utilizzata dal padrone durante ricevimenti in cui condivideva con i suoi propri ospiti. Dl altro punto si entra nella sfera veramente privata della abitazione, in cui nella presenza del corridoio, uguale a quello sottostante, sbuca la scala privata del padroni di casa, nella quale ci si moveva traverso i diversi livelli. La camera da letto nn ha nessuna comunicazione diretta con l’esterno, come se la stanza più privata della casa soffre una sorte di nicchia o covo di spazio privatissimo, in cui non poteva accedere nessuno, ma che aveva una sua possibilità di affacciarsi con grandissima struttura su una veranda privata con la presenza del camino, in cui era completamente vetrata. In fine del ultimo braccio era dedicato alla cura del corpo: in cui sarà una delle caratteristiche della società moderna e contemporanea, in cui si comincerà a dedicare degli spazi appositi per la ginnastica e in particolare Loos si concentrerà del disegno dei bagni. Il bagno di questa villa e completamente ricco; nel bagni ci affacciamo su un ballatoio, quello che vediamo dal vestibolo, ritrovammo la sala del bagno, dove era situato il water è segregata rispetto il resto del bagno. Il bagno è interamente ricoperto in marmo nero e possiede incassate nel pavimento nel livello del suolo, in cui si scende con dei scalini, ritrovammo due vasche da bagno, uno per il signore e una per la signora che sono dirittura in cui sono inquadrate da baracchini classici, questo per conferire in questo bagno tutto l’importanza che merita. Invece il piano superiore era destinato ai alleggi di servizio in cui accesso avveniva attraverso una scala che perseguiva in alto e sbucava. Edificio sulla Michelerplatz, Looshaus, Vienna 1909-1911 Questo edificio si affaccia davanti alla piazza Micheleerplaz, una delle piazze centrali più antiche di Vienna, in cui oggi edificio viene nominato edificio Looshause. Questo edificio si pone in blocco ad angolo e che è destinato in parte: in cui la porzione inferiore e alcune parte della soffitta a una ditta di abbigliamento di valore e nella parte mediana e dedicata ad abitazioni. Questo edificio susciterà un dibattito enorme sulla stampare del epoca con delle accesissimi polemiche in cui la casa viene considerata un edificio mostruoso che deturpava la città e Loos fu attaccato in vario modo sui quotidiani e sulla stampa cel periodo anche perché Loos per costruire questo edificio aveva utilizzato un stratagemma, cioè aveva consegnato dei disegni al culmine in cui prevedevano una sorta di decorazione sulle pareti e quindi il disegno presentato nn lasciva presagire la spetto del edificio cosi come se lo ritrovavano davanti i Viennesi quando furono tolte le impalcature. Dopo la realizzazione venere in serie delle fioriere, una sorta di compromesso che Loos trovo con il comune per creare una sorta di abilmente per rimediare la severità e la semplicità della facciata che sembrava scandalosa per epoca. Caratteristiche linguistiche di Loos: Precisamente edificio si faccia in questa piazza principale di Vienna, siamo nella piazza dove si affaccia Loofborg: è tutto l’antico palazzo reale del potere asburgico, quindi prospetta su una porzione del Loofburg, nn solo questo edificio si relazione anche con una chiesa che anche essa un edificio antico e molto importante per Vienna. Con dei edifici che hanno delle forme che sono canalizzate nel tempo tutti gli elementi dei stili classici. Invece edificio di Loos si presenta con della caratteristiche proprie in cui pero cercano in maniera proficua intelligente di restaurare un rapporto con la tradizione architettonica della città. Loos, poi sarà una caratteristica che si firmerà anche in tutta architettura contemporanea, ovvero la Dugatura, viene realizzata della forma della foggia, della dimensione che è in stretta relazione con l’ambiente interno, cioè dipende da ciò che deve luminare, non solo un fatto decorativo della facciata, ma la facciata a un rapporto stretto sulle funzioni del abitare. Questa casa a ancora i piani della casa posizionati nella stessa quota; l’effetto del Ranplan nelle casa successive le rifinerà tutta la sua opera di architetto, pero possiamo già vedere che nella pianta, si può rilevare un altra caratteristiche di Loos: molto spesso creerà degli elementi di accesso, come se fossero dei elementi di filtro, elementi di schermo con cui una volta entrati dalla casa non si svela il mediatamente la ricchezza della casa, ma la si scopre progressivamente e sopratutto costruisce al interno della casa un percorso che permette gradualmente di passare attraverso gli spazi più pubblici (spazi della vita quotidiana) ai spazi privati; poi spesso Loos costruirà queste sue case con la presenza anche di tue tipi di percorsi: un percorso verticale (scale) che è un percorso più pubblico che può essere traversato anche dai eventuali ospiti e un percorso privato o di servizio, che è un percorso di collegamento più rapido, e che nel genere viene riservato ai abitanti della casa. In questo caso noi entriamo piccolissimo vestibolo; in cui in un lato ci sono una serie di ambienti di servizio, quindi in questa parte entrano solo il personale che accudisce alla casa (personale alle dipendenze che si occupano della casa della famiglia); i proprietari e gli ospiti gitano sulla destra, in cui ritroviamo una piccola biblioteca, da cui dopo ci accede a in grande spazio, che era lo spazio dedicato alla sala da pranza e la sala della musica che era completamente affacciato sul giardino e su questa terrazza in cui si poteva accedere nel aerea del giardino. Lo spazio della vita era uno spazio immenso di luce, affacciato dal passaggio, Loos era attento nella abitazione delle casa in relazione al passaggio circostante. Poi cera la presenza della scale in cui accedeva ai piano superiore, dove si trovavano le camere da letto, questa piccola scala di servizio permetteva di arrivare anche al ultimo livello, dove erano invece ancora spazi di servizio (stireria o alloggi dei domestici) quindi questo era un spazio di comunicazione veloce per il personale che assisteva e accudiva la casa. Casa Rufer, Vienna 1922 Questa casa e in generale in tutte le realizzazione di Loos, hanno la particolarità della forma esterna, ovvero una forma cubica o comunque parallelepipeda, molto compatta, spesso anche un po aenigmarica, ovvero, che nn ci fa mai comprendere quale la ricchezza e la bellezza dei ambienti interni; questa è una caratteristica che proprio Loos ricerca. Loos ci racconta, che l’architettura che ci affaccia sulla città deve parlare nel linguaggio della città; quindi deve riportare con la città, non deve svelare intimidita della casa, perché la casa è un qualcosa di ciascuno di noi e quindi è una cosa privata, nn deve essere messa in mostra sulla città. La casa deve ostentare, nn deve mostrare niente di ste stesso; la propria ricchezza di apprezza soltanto vivendola. In più sta casa ha alcune caratteristiche: una particolarità di possedere delle bucature tutte diverse tra di loro e disposte in una maniera, che può sembrare confusionaria o se censuale o caotica; in realtà Loos è attentissimo del disegno delle bucature, precisamente nella loro composizione Loos si espira a certi composizione all’arte estratta: utilizzo di composizione delle forme e certi spazi, cioè con raggruppamento di finestre in luoghi ben precisi, raggruppamenti di colori e forme in parti ben determinati di una composizione a imprimere a volte delle sensazione di rotazione o di movimento e in parte della composizione ventola nascita per esempio libere, sgombre o pure la predominanza di nutrire certe forme forme geometriche più tosto di altre. -Da Loos c’è uno studio tra la parte interna con la parte esterna- La casa ha forma quadrata di sviluppa in più livelli e per la prima volta viene realizzato una sorta di piccolo incontro di spazi tra di loro. Nel primo livello, Loos lo dedica come area di servizio quindi un livello dove si può trovare il massimo la cucina, ma spesso ci sono gli impianti, la lavanderia, i depositi; Unica cosa che si trova nel livello del suolo è l’ingresso, però spesso l’ingresso conduce al secondo livello della casa, che è il piano di vita della casa, ovvero la spazio del soggiorno, mentre nel livelli superiori si trovano gli spazi più privati delle camere da letto. Il meccanismo della casa è ancora relativamente semplice: si entra in posizione centrale e tutto il piano è di servizi: il proprietario che entra deve girare la destra, perdere la scala, e tramite questa scala, può sbucare al primo livello dove si trova il soggiorno. Il soggiorno è combinato su due spazi che sono in altezza diversa tra di loro. Poi perdendo il pianerottolo ci porta nel piano superiore dove ci sono le camere e poi ancora al piano successivo. L’importanza di questa combinazione sono: intanto si percepisce un gioco di scale, e la scala viene sbucata in un punto dove si ha un punto piena visuale (vedere quindi porzioni di spazio). Nel piano terra provino n piccolo studio, che sembra uno spazio ridotto, in realtà è uno spazio particolarissimo perché il disegno di questo minuscolo studio, a in questa posizione a una scrivania fissa che consente la apertura, proprio sul piano della scrivania, una finestrina, che consente di vedere l’interno della casa e sopratutto di vedere gli ospite o le persone che entrano nella casa. Quindi una casa puramente semplice, si inizia a realizzare questo montaggio di diversi altezze nelle stanze (il soggiorno a una altezza deverrà da quella alla sala da pranzo, la sala da pranzo si affaccia al soggiorno, la stanza da pranzo a una sua finestra ma tramite questa apertura può guardare attraverso la finestra del soggiorno, quindi gioco di sfacci reciproci di sguardi e piccola stanza con la sua scrivania, ci può può dare delle viste insolite sul panorama della casa). Casa Moissi, Lido di Venezia 1923 - opera non realizzata di Loos Villa viene richiesta da un attore di origini albanesi, che era diventato famosissimo e che commissionò a Loos una villa di vacanze, affacciata sul mare del lido di Venezia. Loos in questo caso studia una abitazione che riprende alcune temi caratteristici di quello che era la villa mediterranea, in particolare modo riprende sopratutto il concetto di vivere nell’aperto, quindi avere una grande terrazza che si affaccia sul mare (inserito nel piano più alto della casa) e per permettere di agevolare questa vita alla aperto, contrariamente a quello che avviene nelle altre case, gli spazi del soggiorno sono spostati al ultimo livello; nn solo questo terrazzo è immediatamente disimpegnato da una scala che conduce direttamente al questo ultimo livello, quindi al livello del soggiorno della casa si può accedere direttamente dal esterno. Nell’accesso della casa, lateralmente si stava la scala, dove va a comporre tutto il fianco laterale e direttamente si accede al ultimo livello. Nn solo questa a anche, moltissime particolarità tra cui quella di essere composta a seconda di un asse centrale (muro centrale) che sembra di tagliare in due la casa e di sfalsare la casa sempre in mezzo livello; quindi nn abbiamo più la casa su tutto unico livello, metà casa si trova sempre in un altro livello diversa dall’altra e questo sfalsamento consente a Loos di realizzare tutta un serie di straordinari accorgimenti: Nel piano d’ingresso, entrati del vestibolo vedremo una scala che sale nel mezzo piano, che mi mette in comunicazione con il mezzo Iano difronte, sol lato abbiamo tutti spazi di servizio. Poi ritroviamo un altro mezzo livello è interamente occupato dalle camere da letto dei padroni di casa (due camere: quella della zignare e quello del signore), un’unico bagno che è accessibile da tutte due camere da letto; e che preceduto da uno spazio di un’altezza più contenuta che è lo spazio per spogliarsi. In una altezza più contenuta Loos decide di tagliare e di fare una bucatura, che porta attraverso dei vetri la luce hai spazio del bagno, senno il bagno nn aveva la presenza di una luce naturale. In pianta ritroviamo sempre nello spazio del bagno due finestre di piccole dimensioni in cui danno luce hai spogliatoi. Nel piano superiore, viene dedicato completamente per gli ospiti; grazie a questo sfalsamento nel ultimo piano è ricavato ancora una parte vetrata in orizzontale che porta una luce al corridoio che ospita gli ospiti; che senno altrimenti era completamente buia. Puoi tutte le luce che vengono diffuse al lato, da sorgenti nn visibili rendono questi spazi stranamente affascinanti. Il piano dei ospiti è poi e completamente disimpegnato dalla scala esterna, questo significa che gli ospiti possono utilizzare sia la scala interna (pecore tutti i piani della casa) ma anche possono utilizzare entrando e uscire senza attraversare la casa; quindi senza disturbare gli altri abitanti della casa, possono farlo grazie alla scala esterna che conduce direttamente all’ultimo piano. In fine ultimo livello è tutto dedicato al soggiorno (sala da pranzo, sala di musica e una sala soggiorno che e leggermente ribassata rispetto al quell’altra sala e questa sala di soggiorno contiene un piccolo angolo (sargova) con sue divanetti che fa rendere questa zona molto intima e raccolta con la presenza del camino. Questa piccola è ricavata sott’olio spazio lasciato dalla scala che sale e che consente di raggiungere poi una altra terrazza sul tetto. -(Complessità del progettazione di Loos e la attenzione che Loos pone a risolvere tutte quelle che sono le esigenze pratiche e funzionali, quindi disimpegnare degli spazi, ma anche delle esigenze di una vita gradevole e confortevole, quindi con l’uso dei materiali, la affaccio, gli spazi ampi per ricevere ecc…).- Casa Tristan Tzara, Parigi 1926-1927 Viene costruita nn più nell’ambiente Viennese ma a Parigi, Loos è diventato famoso, compie un viaggio a Parigi, dove entra in contatto con il mondo culturale parigino e questo personaggio che si chiama Tristan Tzara che un pittore dadaista, li commissiona questa casa. Il Dadaismo è anche questo una avanguardie che si sviluppa in Europa: un movimento culturale, in rivedente e un po provocatorio, possiamo accostarlo ad esempio al Surrealismo, ma anche al futurismo. E nella opere di dadaisti c’è un rifiuto della razionalità ma anche nel caso della pittura la predilezione del ripetere e l’utilizzo figure recorenti e Loos come se utilizzasse certe caratteristiche della pittura da dadaista per confermare l’aspetto della casa. Questa casa si sviluppa su più livelli, precisamente cinque, pero l’effetto che noi abbiamo durante noi la guardiamo è che sia una casa con sozzamente due aggetti; è questa sarebbe stata le proporzioni corrette con cui doveva essere realizzata, non ci doveva essere la balaustra, ma la terrazza doveva essere interamente piena. L’effetto doveva essere di due elementi rettangolari: Uno fortemente materico, fatto di pietra e uno fatto lieve, tutto intonacato; e su questi due figure rettangolari molto diverso tra di loro, si aprano due grandi bucature: quella più bassa in cui ingloba due livelli e quell’altra, nella parte più alta la bucatura anche essa ingloba due livelli e che a tale volta sono schematizzati ancora da due rettangoli ( che sono composti), è come se questa riduzione e questa composizione della facciata si giocasse su elementi geometrici e questi esperente di ricreare una profonda loggia, fa si che questo profonda bucatura ombreggiata (crea una zona ombra), io possa aprire le finestre su tre lati, quindi c’è una grande attenzione alla composizione. Questa differenza di partiti di facciata è dovuta anche dal fatto di raccontare come la casa si pone il passaggio, infatti la parte inferiore, in