Scarica Arte greca - Primo Ellenismo e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'arte antica solo su Docsity! Il primo Ellenismo e l’arte di Pergamo 8.1 - L’età dei diadochi e degli epigoni Alessandro muore nel 323 senza lasciare eredi che possano prendere il suo posto, così inizia un periodo di continui scontri tra i suoi generali, che cercano di prendere il potere Un primo tentativo di riorganizzazione risale al 321 con il trattato di Triparadiso che vede Antipatro nuovo reggente e Antigono, Demetrio, Lisimaco, Tolomeo e Seleuco, spartirsi il regno Solo nel 281 si arriva ad una tripartizione “continentale” del regno di Alessandro. Inizia così il periodo detto degli epigoni Il periodo degli epigoni dura fino a quando Roma non interviene anche in Oriente, attorno al 220 a.C. 8.2 - La scultura del primo Ellenismo L’estetica della generazione successiva a quella di Alessandro è dominata da uno spirito di gigantismo o Ne è un esempio il colossale faro-torre costruito su un’isoletta artificiale davanti al porto di Alessandria d’Egitto Tolomeo I vuole poi costruire una colossale statua dedicata ad una nuova divinità, Serapide, in cui confluiscono lo Zeus ellenico e l’Osiride egizio. La statua viene commissionata a Briasside Un valore parimenti simbolico lo ha la statua bronzea di Tyche, commissionata attorno al 300 dal re di Siria Seleuco ad un allievo di Lisippo, ovvero quello di legarsi da una parte alla più classica tradizione ellenica, e dall’altra, appartiene a un nuovo mondo Sempre nei primi anni del III secolo Rodi incarica un altro allievo di Lisippo della realizzazione di una statua bronzea di Helios di dimensioni colossali. Secondo Plinio doveva essere alta 70 cubiti, 32 metri circa ed era collocata presso l’imboccatura del porto Tra i più eccezionali originali pervenuti dalla scultura ellenistica vi è un grande sarcofago di marmo, decorato a rilievo su tutti e quattro i lati della cassa, con coperchio a doppio spiovente; è noto come Sarcofago di Alessandro o Come tipologia si inserisce nella tradizione asiatica del sarcofago inteso come edificio funerario, realizzato però con forme e stile tipicamente greci. La sintassi è asiatica, ma costruita con un lessico ellenico o La cassa è concepita, idealmente e materialmente, come un tempio funerario Dopo la battaglia di Curupedio del 281 a.C., essendo ormai il mondo ellenistico diviso in più regni, diventa sempre più difficile scrivere e studiare una storia dell’arte greca unitaria; la produzione artistica diventa sempre più un fenomeno di corte, in cui rimane comunque un forte attaccamento alla tradizione “classica” Si fanno sempre più frequenti i ritratti di filosofi, oratori, poeti, intellettuali, che rappresentano le virtù civili. Nell’iconografia di questi, vengono conservati i due principi canonici: in piedi o seduti. Lo scopo dell’artista è esaltare la virtù e i valori etici e morali o Ritratto di Omero o Statua di Demostene Nel mondo ellenistico iniziano anche a comparire immagini di personaggi femminili regnanti, in quanto avvicinate alla sfera divina (in particolare nell’Egitto tolemaico). È in particolare l’Afrodite di Cnido a fungere da modello a molte di queste statue o Afrodite dei Musei Capitolini o Afrodite anadyomenai o Afrodite da Capua o Afrodite di Milo o Afrodite accovacciata. Questa è una creazione più originale rispetto al modello Nel III e II secolo vengono anche realizzate numerose statue di culto per i santuari del Peloponneso. In questo campo, lo scultore più celebre è probabilmente Damofonte di Messene A Lioscura, piccolo centro dell’Arcadia, nel santuario della dea Desponia, Damofonte realizza un gruppo scultoreo di cui sono rimasti dei frammenti, tra i quali le teste colossali di Desponia, Demetra e Anito o Si tratta di tipi classici greci, aggiornati alla “moda” e all’estetica del momento o A queste teste si accosta, da un punto di vista stilistico, la grande testa si divinità barbuta proveniente da Egina Sempre facente parte di questo filone ispirato al classico, è la grande statua di Poseidone da Milo Collegata all’ambiente di Rodi, è la celebre grande statua di Nike alata, ritrovata nel santuario dei Cabiri a Samotracia, un’isola nella parte settentrionale dell’Egeo 8.3 - L’architettura ellenistica, fra tradizione e novità Anche l’architettura del primo Ellenismo si ispira fortemente ai modelli dei monumenti più antichi. Nelle città dell’Asia Minore in particolare questo si concretizza con una grande fortuna dell’ordine ionico, come si vede nel tempio di Apollo didimeo di Mileto Il tempio viene ricostruito a partire dal 313, sulle fondamenta di quello precedente, ma di dimensioni più grandiose. È un tempio diptero ionico di 21x10 immense colonne ioniche. La particolarità è all’interno, dove non è presente una cella tradizionale, ma uno spazio scoperto, raggiungibile da una scalinata che si apre dal pronao e che collega la peristasi al cortile interno. Qui si trova il piccolo tempio tetrastilo con la statua del dio A Sardi, la capitale della Lidia, il tempio di Artemide ha una struttura simile L’ordine ionico rimarrà poi sempre quello prediletto nelle città dell’Asia. Gli architetti lo preferiscono al dorico, troppo austero e pesante. È di ordine ionico anche il tempio di Atena a Pirene, opera di Piteo, architetto del Mausoleo di Alicarnasso, anch’esso di ordine ionico Con gli inizi del II secolo emerge la figura di Ermogene di Alabanda, teorico dell’ordine ionico e architetto autore del tempio di Dioniso a Teo e di Artemide a Magnesia L’ordine dorico rimane invece il più usato nella Grecia continentale. A Lindo il tempio dorico arcaico di Atena viene ricostruito attorno al 350 come tempio tetrastilo anfiprostilo. L’ingresso avveniva per mezzo di una grande scalinata in cima alla quale si apriva una facciata monumentale racchiusa tra due bastioni aggettanti. Dietro le dieci colonne della facciata si accedeva per mezzo di cinque porte al cortile del tempio, cinto anch’esso da colonnati su tutti e quattro i lati o L’architettura di questo tempio non solo si adatta al paesaggio, alle condizioni geomorfiche, ma lo sfrutta per creare grandi composizioni scenografiche o Una situazione simile si verifica anche nel santuario di Asklepios nell’isola di Coo Anche a Magnesia i templi principali vengono inseriti in grandi piazze circondate da portici - spesso a due piani - detti stoai A Delo, Filippo V, attorno al 210, decide di separare la zona del porto da quella dell’agorà grazie ad un grande portico. Così si fa anche ad Atene dove l’agorà viene circondata da stoai La nuova attenzione all’architettura civile e agli spazi della collettività, è una delle caratteristiche dell’Ellenismo A Pirene viene costruito attorno al 150, un edificio a pianta quadrata destinato ad ospitare la Boulè 8.4 - Una nuova capitale culturale: Pergamo Nel 241 a.C. Pergamo passa ad Attalo I. La città conosce il suo massimo splendore durante il suo regno, durato fino al 197 a.C.