Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Asylums, le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza - Erving Goffman, Sintesi del corso di Filosofia morale

Riassunto dettagliato del libro più famoso di Erving Goffman

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 18/12/2019

giovanni-tosi
giovanni-tosi 🇮🇹

4.3

(153)

49 documenti

1 / 9

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Asylums, le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza - Erving Goffman e più Sintesi del corso in PDF di Filosofia morale solo su Docsity! ASYLUMS – ERVING GOFFMAN Sulle caratteristiche delle istituzioni totali Le organizzazioni sociali sono luoghi, locali, edifici, costruzioni, dove si svolge con regolarita una certa attivita . Ogni istituzione si impadronisce di parte del tempo e degli interessi di coloro che da essa dipendono, offrendo in cambio un particolare tipo di mondo, che tende a inglobare i suoi componenti; questo carattere inglobante o totale e simbolizzato nell'impedimento allo scambio sociale e all'uscita verso il mondo esterno, spesso fondato sulle stesse strutture fisiche dell'istituzione (porte chiuse, alte mura, filo spinato). Goffman denomina queste istituzioni come "totali" e le raggruppa in cinque categorie: le istituzioni nate a tutela di incapaci non pericolosi (ciechi, vecchi, orfani, o indigenti), luoghi per coloro incapaci di badare a se stessi e che quindi involontariamente rappresentano un pericolo (sanatori per tubercolotici, ospedali psichiatrici e lebbrosari), istituzioni volte a proteggere la societa da cio che si rivela come un pericolo intenzionale nei suoi confronti (prigioni, penitenziari, campi per prigionieri di guerra, campi di concentramento), le istituzioni create al solo scopo di svolgervi una certa attivita che trovano la loro giustificazione sul piano strumentale (furerie militari, navi, collegi, campi di lavoro, piantagioni coloniali e grandi fattorie), le istituzioni definite come "staccate dal mondo" che pero possono servire anche come luoghi di preparazione per religiosi (abbazie, monasteri, conventi ed altri tipi di chiostri). La caratteristica principale delle istituzioni totali puo essere ritenuta la rottura delle barriere che abitualmente separano le sfere di vita. In primo luogo tutti gli aspetti della vita si svolgono nello stesso luogo e sotto la stessa autorita ; in secondo luogo, ogni fase delle attivita giornaliere si svolge a stretto contatto di un enorme gruppo di persone, trattate tutte allo stesso modo e tutte obbligate a fare le medesime cose. Terzo, le diverse fasi delle attivita giornaliere sono schedate secondo un ritmo prestabilito che le porta dall'una all'altra, e per ultimo, le varie attivita forzate sono organizzate secondo un unico piano, designato per adempiere allo scopo ufficiale dell'istituzione. Il fatto cruciale delle istituzioni e il dover manipolare molti bisogni umani per mezzo dell'organizzazione burocratica di intere masse. Nelle istituzioni totali vi sono un gruppo di persone controllate, ossia gli internati, e lo staff che li controlla. Di solito gli internati vivono nell'istituzione con limitati contatti con il mondo da cui sono separati, mentre lo staff presta un servizio di 8 ore al giorno ed e integrato con l'esterno. Entrambi si giudicano secondo stereotipi ostili e, spesso, gli internati si sentono inferiori, deboli e colpevoli, anche durante i colloqui tra di essi, benche* vi sia un sorvegliante addetto al controllo dei loro rapporti. In particolare il ricoverato e escluso dalla possibilita di conoscere le decisioni prese nei riguardi del suo futuro: cio puo avvenire sia in campo militare che medico, ad esempio, e questa esclusione pone lo staff ad un particolare punto di distanza dagli internati conservando l'autorita su di loro (sono proprio queste cose a creare gli stereotipi). Agli internati delle istituzioni totali viene pianificata l'intera giornata, dovra essere organizzata la soddisfazione dei loro bisogni primari. Anche se li fanno lavorare, il lavoro non avra lo stesso significato che ha all'esterno; talvolta viene loro richiesta un'attivita cosi limitata che gli internati si annoiano, in altri casi invece viene richiesto un orario di lavoro superiore ad una normale giornata lavorativa, tramite la paura di punizioni fisiche e non per il guadagno tratto. L'istituzione si occupa di tutti i bisogni di coloro che ne fanno parte ed il pagamento e effettuato solo alla fine del periodo lavorativo ( in alcune istituzioni vi sono situazioni di schiavismo). Vi e dunque un'incompatibilita fra le istituzioni totali e la struttura di base del pagamento del lavoro cosi come viene inteso nella nostra societa ; le istituzioni sono incompatibili anche con la famiglia: la vita familiare e in contrasto con la vita del singolo, ma avere una famiglia all'esterno permette allo staff di non farsi inglobare. L'istituzione totale e un ibrido sociale, in parte comunita residenziale, in parte organizzazione formale. Il mondo dell'internato - quando l'internato entra nell'istituzione, solitamente presenta la cultura del proprio ambiente familiare, escludendo gli orfanotrofi. Le istituzioni totali non sostituiscono la loro cultura: se avviene un cambiamento culturale, esso e probabilmente legato alla rimozione di certe possibilita di comportamento, e al mancato tenersi al passo con i mutamenti sociali all'esterno; potrebbe quindi avvenire un processo di "disculturazione", una mancanza di allenamento che rende incapace di gestire la quotidianita , se e quando vi si faccia ritorno. Secondo le nostre piu vecchie istituzioni, la recluta e sottoposta ad una serie di umiliazioni e degradazioni del se* , che viene, anche se spesso non intenzionalmente, mortificato; hanno inizio alcuni cambiamenti radicali nella sua "carriera morale", determinata dal progressivo mutare del tipo di credenze che l'individuo ha di se stesso e di cio che lo circonda. La prima riduzione del se* viene segnata dalla barriera che le istituzioni erigono tra l'internato e il mondo esterno: lo schema di vita che utilizza all'esterno, gli assicura che nessun ruolo da lui giocato ostacolera il suo agire e i suoi rapporti con un altro ruolo, mentre, nelle istituzioni totali, il fatto stesso di farne parte rompe automaticamente lo schema, calcolando che la separazione dall'esterno puo perdurare per anni (es. militari che i primi due mesi non possono lasciare la base). Anche se, quando l'internato esce, puo ricostruire alcuni ruoli, e chiaro che altre perdite possono risultare irreversibili e dolorosi (farsi una carriera, relazioni sentimentali, educare i figli). Un aspetto legale di cio e "la morte civile", dove i detenuti possono non soltanto perdere i diritti sul denaro lasciatogli in testamento, o la possibilita di firmare assegni, di contestare divorzi o pratiche di adozione, o di votare, ma possono anche essere abrogati. Procedure d'ammissione: fare la storia, fotografare, pesare, prendere le impronte, assegnare numeri, indagare, fare la lista di cio che la recluta possiede per depositarlo, spogliare, lavare, disinfettare, tagliare i capelli, consegnare i vestiti all'istituto, istruendo il nuovo entrato alle regole della comunita e assegnandogli un alloggio; esse sono viste come un'azione di smussamento o una programmazione, poiche* le reclute si lasciano cambiare dal meccanismo amministrativo dell'istituzione (cio ignora i principi di base dell'identificazione del se* ). Lo staff ritiene, spesso, che la prontezza con cui la recluta mostra un atteggiamento deferente nei suoi confronti fin da subito, significa che e disposta ad adattarsi al ruolo del ricoverato. Queste prime occasioni di socializzazione potrebbero comportare una sorta di "test dell'obbedienza": un internato che si rivela provocatorio, riceve un immediata punizione, che andra aumentando fino alla sua resa. La procedura d'ammissione e i test d'obbedienza, possono essere denominati come il benvenuto, dove staff, internati, o entrambi, escono dalla loro posizione per offrire alla recluta una chiara nozione della sua situazione (vengono affibbiati nomignoli). La perdita del proprio nome puo significare una notevole riduzione del se* ; quando depositano i propri beni personali, l'istituzione concede oggetti e uniformi standardizzati che poi verranno periodicamente ritirati e disinfettati, non sono provvisti di armadietti e sono soggetti a continue perquisizioni. In aggiunta alla mutilazione personale che deriva dalla perdita del corredo, puo avvenire anche la deturpazione fisica come nel caso dei marchi a fuoco o amputazione di arti; le punizioni, la terapia di shock, o, negli ospedali psichiatrici, un'operazione chirurgica, possono dare ai ricoverati l'impressione di trovarsi in un ambiente che non garantisce la loro integrita fisica. Vi sono numerosi atteggiamenti che possono mortificare il se* dell'internato: negli ospedali psichiatrici ad esempio, i pazienti possono essere costretti ad usare solo il cucchiaio per mangiare, oppure nelle carceri militari i detenuti sono obbligati a mettersi sull'attenti ogni volta che un ufficiale entra; capita anche nelle istituzioni religiose dove esistono alcuni gesti di penitenza. Cosi come puo essere richiesto di mettersi in posizioni umilianti, possono essere imposte reazioni verbali altrettanto umilianti: gli internati sono costretti a definire il tipo di rapporto sociale che li lega allo staff con espressioni di deferenza (chiamandoli "signore", o dovendoli pregare per qualsiasi cosa). Il ciclo giornaliero estraneo all'internato rappresenta il suo non riuscire ad identificarsi in tutto cio . Ad esempio, nelle prigioni, l'impossibilita di avere rapporti eterosessuali crea la paura di perdere la mascolinita , nelle istituzioni militari, essi sono costretti a grandi fatiche e non credono in loro stessi, in quelle religiose vi sono regole particolari che portano alla schiavitu ; c'e un caso limite, tipica dei campi di concentramento, in cui i prigionieri vengono costretti a farsi del male tra di loro. Vi sono occasioni in cui l'internato e costretto a esporre fatti o sentimenti relativi al se* ad un pubblico a lui estraneo (campi di confessione comunisti, riunioni con denuncia di colpa dei cattolici). I detenuti e i malati mentali non possono impedire che i loro visitatori li colgano in circostanze umilianti. L'internato non e mai completamente da solo, e le celle con le sbarre ne sono un esempio. Una forma molto diffusa di contaminazione fisica e evidente nei reclami su cibo sporco, alloggi disordinati, asciugamani sudici, scarpe e vestiti impregnati del sudore di chi li ha usati in precedenza, gabinetti senza sedili, bagni sporchi. Ad esempio, ospedale in un campo di concentramento: due in ogni letto, se qualcuno moriva non lo si poteva spostare prima di 24h, per ottenere il suo pane e la sua minestra, essendo costretti a dormire nello stesso letto con esso. Infine in alcune istituzioni totali, l'internato e obbligato a prendere medicine, fare iniezioni endovenose, mangiare anche se il cibo e pessimo. Esso e contaminato da un contatto intenzionale imposto e, di conseguenza, da un rapporto sociale forzato (conoscenza dei suoi fatti privati dallo staff). Il modello delle contaminazioni interpersonali nella nostra societa e violento: l'abitudine di mescolare nelle prigioni e negli ospedali psichiatrici gruppi di eta , provenienza etnica e razziale diversi, puo far sentire all'internato di essere contaminato dal contatto con compagni indesiderabili; la vita di gruppo richiede un rapporto reciproco ed un reciproco esporsi fra di loro. Anche il modo in cui lo staff si rivolge agli internati contribuisce; leggono e censurano spesso la loro posta, e li deridono. Vi e anche il fatto delle visite, che hanno luogo in una stanza presso l'entrata principale, dove il guardiano ascolta i discorsi tra il visitatore e il detenuto, non sono concessi contatti e non ci si possono passare oggetti. Accade anche che alcuni internati siano i testimoni delle aggressioni di altri, e che non possano fare nulla per difenderli per paura di ricevere lo stesso trattamento. Il primo fenomeno di mortificazione da considerare e il "circuito": l'internato non puo difendersi nel modo abituale, stabilendo una distanza fra se* e la situazione mortificante; si difendono attraverso reazioni espressive, ma il personale curante puo punire l'internato per risentimento o con arroganza. Il processo di unificazione crea altri esempi di circuito nelle istituzioni totali. Nelle organizzazioni psichiatriche di tipo avanzato vi sono svariati esempi di cio : l'atmosfera permissiva puo essere vissuta dall'internato come l'invito a proiettare o esporre le proprie difficolta personali (terapia di gruppo). In un'istituzione totale, al contrario del mondo esterno, anche le piu piccole parti dell'attivita di una persona, possono essere soggetti alle regole e ai giudizi del gruppo curante; l'internato, soprattutto agli inizi, e costretto ad una costante sanzione. Una "personale economia d'azione" avviene, ad esempio, quando si ritarda il pranzo di qualche minuto per finire cio che si sta facendo, o si tralascia il lavoro per pranzare con un amico. Le imposizioni sono spesso strettamente legate all'obbligo di portare a termine un'attivita , regolata all'unisono con gruppi di compagni internate (irreggimentazione); inoltre, questo genere di dominazione, si manifesta in sistemi autoritari di tipo militare: qualsiasi membro appartenente allo staff ha certi diritti per disciplinare qualsiasi membro appartenente agli internati, aumentando il circolo di sanzioni. Una volta data un'autorita di tipo militare e una regolamentazione applicata a tutti i livelli e severamente imposta, gli internati l'ora dei pasti). Ogni istituzione non si limita soltanto a realizzare i suoi scopi ufficiali, ma si protegge, onda evitare che le autorita facciano una caccia alle streghe. Lo schema interpretativo delle istituzioni totali inizia ad agire al momento dell'entrata dell'internato, in quanto lo staff sa che l'internamento e l'evidenza del suo essere il tipo di persona per il cui trattamento l'istituzione e stata creata; cio e al centro di uno dei principali mezzi di controllo sociale. La concessione all'internato di avere rapporti personali con lo staff si presenta sotto forma di lamentele o richieste da essi, e di giustificazioni da parte dello staff. I privilegi e le punizioni distribuiti da quest'ultimo, sono spesso espressi in un linguaggio che riflette gli obiettivi legali dell'istituzione (isolamento come meditazione costruttiva). Gli internati devono essere spinti ad autodeterminarsi in modo manipolabile, e per ottenerlo, si deve definire sia la condotta desiderata che quella indesiderata; ogni atto istituzionale ha una moralita personale, e in ogni istituzione totale si puo vedere lo sviluppo di qualcosa di simile alla vita morale. La traduzione del comportamento dell'internato conterra ovvi presupposti, come il carattere della natura umana; lo staff tende a sviluppare cio che potrebbe essere definito come una teoria della natura umana. In definitiva, la teoria serve a coprire le buone e le cattive possibilita di condotta, le forme che prende il suo ricorrere ad azioni di disturbo, il valore educativo dei privilegi e delle punizioni, e la differenza tra staff e internati. Nelle prigioni troviamo un conflitto corrente fra le interpretazioni psichiatriche sulla criminalita e quelle della debolezza morale del delinquente; gli ospedali psichiatrici predominano, poiche* il personale si definisce come specialista nella conoscenza della natura umana, e quindi diagnostica e cura. In molte istituzioni totali, una parte importante della teoria della natura umana, e la convinzione che qualora il nuovo internato sia introdotto a mostrare un'estrema deferenza nei confronti dello staff, ma la sua resistenza e il suo spirito verranno spezzati. In America vi e la convinzione secondo la quale, un uomo arrivato al punto di rottura, non sara piu in grado di opporre resistenza. Per quanto riguarda la sfera del lavoro, negli ospedali psichiatrici, c'e cio che viene conosciuto come terapia industriale o ergoterapia; i pazienti devono svolgere attivita , come rastrellare foglie, servire a tavola, lavorare in lavanderia o pulire (l'istituto usa i pazienti per le proprie necessita ). La manipolazione degli internati e razionalizzato secondo i fini o le funzioni ideali dell'organizzazione, che comporta un servizio tecnico ad uso di persone. I professionisti non sono l'unico gruppo di staff in conflitto con gli scopi ufficiali dell'istituto; i membri in continuo contatto con gli internati avvertono l'azione contraddittoria di tutto il sistema. Cerimonie istituzionali - Oltre ai discutibili legami personali tra lo staff e l'internato, vi e un secondo tipo di contatto irregolare. Lo staff mantiene alcuni settori della propria vita separati dall'istituzione, anche se questi possono essere dislocati all'interno o nelle vicinanze dell'ospedale; cosi gli internati prestano umili servizi personali allo staff, come giardinaggio, pulizie, o babysitting, ed e quindi difficile mantenere la netta separazione poiche* cio non fa parte degli schemi ufficiali dell'istituzione. Questo incontro istituzionalizzato e caratterizzato da un abbandono delle formalita e dei ruoli che determinano il rapporto internato-staff, sembrano non esserci differenze tra i due livelli, si crea una sorta di rilassamento dei ruoli. Una delle forme piu comuni delle cerimonie istituzionali e il giornale interno; i collaboratori sono reclutati fra gli internati, ma la supervisione e la censura sono affidati ad un membro dello staff, e il contenuto stampato da un accento di realta pubblica al mondo interno. Per primo, vi sono le "notizie locali", rapporti sulle recenti cerimonie istituzionali, riferimenti ed eventi personali; nei testi tendono ad utilizzare ruoli non rilevanti, in particolare parenti o mogli per tutte le categorie. In secondo luogo, c'e un materiale che puo riflettere un intento editoriale, comprendendo notizie dal mondo esterno collegati alla condizione legale e sociale dell'internato. Gli articoli sono scritti dagli internati, ma esprimono il pensiero dell'istituto; lo staff si lascia intervistare, sottoponendosi ad un leggero controllo degli scrittori e dei lettori. Ma e interessante osservare come chi si allea con lo staff, non cessi di ribellarsi; inseriscono qualsiasi critica a loro consentita, usano vignette pungenti, e molto cinismo, screditando il lavoro del giornale. Sono state introdotte altre forme di rilassamento dei ruoli, l'autogoverno e la terapia di gruppo: gli internati espongono le proprie idee e lo staff li supervisiona, creando una sorta di alleanza, in cambio della rinuncia alle ribellione. Un altro tipo di cerimonia istituzionale, e la festa annuale alla quale staff e internati si mescolano, mangiando insieme e partecipando a giochi e balli (spesso ci sono rapporti sessuali); solitamente si festeggia il natale, gli internati addobbano l'istituto e vengono loro concessi privilegi. Spesso tutto questo si unisce il teatro istituzionale, dove gli internati recitano, a volte anche insieme allo staff, e capita che venga approvato l'accesso ad esterni per fare parte del pubblico; ovviamente faranno tutti in modo di far vedere ai visitatori come venga mantenuto il livello di vita umano, in modo da evitare possibili pressioni nei confronti dell'istituzione. Vi e un sorta di messa in scena, dove vengono mostrate solo le parti buone dell'istituto con gli internati piu buoni e collaborativi, soprattutto perche* fra i visitatori potrebbe esserci anche un ispettore. Questa situazione convince gli internati stessi di trovarsi in una buona istituzione. C'e un interessante paragone tra le istituzioni totali e gli attori di teatro: da un lato l'istituzione provvede un palcoscenico e garantisce un pubblico attento, dall'altro gli attori offrono uno spettacolo gratuito (relazione simbiotica); mentre i membri dell'istituzione assistono alla rappresentazione, gli attori possono vedere il rapporto internati-staff. Vi sono anche gli sport, dove la squadra e composta da un gruppo di internati, scelti dai risultati migliori; giocando insieme imparano qualita come la costanza e il senso dell'onore, talvolta anche lo staff si mischia a loro, e gli esterni possono vedere gli ospedali come luoghi naturali dove accadono cose naturali (cio accade anche nelle cerimonie religiose). Queste unioni tra internati, esponenti ufficiali e staff, si puo paragonare a quando per le feste annuali si riunivano servi e nobili di grandi casate. In parecchi casi questo rilassamento dei ruoli riesce a creare una solidarieta tra di essi, e cio dimostra che la differenza presente non e inevitabile e immodificabile. Il ruolo dello staff e quello dell'internato coprono ogni aspetto della vita: quanto piu l'istituzione sostenga che il personale sia diverso dagli internati, tanto piu profondo sara il dramma della differenza, e tanto piu incompatibile sara la scena che dovranno recitare. Oltretutto capita anche che ci siano errori d'identita e che vengano confusi i ruoli, anche tramite imitazioni divertenti. Non e comunque chiaro quali problemi queste cerimonie riescano a risolvere, ma e chiaro cio a cui mirano. La carriera morale del malato mentale Il termine carriera di solito e utilizzato da chi progredisce secondo tappe in una professione, tuttavia si usa anche per indicare il filo conduttore nel ciclo di vita di una persona. Cio presenta due facce: l'una si ricollega a meccanismi interni, come l'immagine di se* e il sentimento di identita ; l'altra riguarda la posizione ufficiale, la figura giuridica, e fa parte di un complesso istituzionale che proviene dall'esterno. La valutazione psichiatrica di una persona assume un significato solo quando ne altera il destino sociale; i malati variano tra di loro in base alla malattia e alla gravita . La carriera del malato mentale comprende tre fasi, che Goffman chiama la fase del predegente, il periodo che precede l'ospedalizzazione, la fase del degente, il ricovero, e la fase dell'ex degente, quella successiva alla dimissione. La fase del predegente - una piccola parte di predegenti entra in ospedale psichiatrico spontaneamente, probabilmente per riprendere il controllo su loro stessi; allo stesso tempo si preoccupano di nascondere che gli altri se ne accorgano. La percezione della perdita del senno presenta sintomi quali l'udire voci, perdere l'orientamento spazio-temporale, avere la sensazione di essere inseguiti (ansia); sono sintomi che pero spesso sono semplicemente legati allo stress. Generalmente la decisione spontanea di ricoverarsi porta di per se* dei progressi, ma a volte puo peggiorare lo stato del malato. Una volta entrato nell'istituzione, esso viene inserito nella stessa routine di esperienze di chi viene ricoverato a forza; l'ingresso in ospedale puo avvenire perche* i familiari insistono o forzati dalla polizia o a loro insaputa; l'accusatore e colui che risulta decisivo per tutta l'azione. La carriera morale iniziano con un'esperienza di abbandono, di slealta e amarezza, qualsiasi sia la condizione di ricovero. Vi sono delle contingenze di carriera come la condizione economica, la clamorosita della trasgressione, la vicinanza di un ospedale psichiatrico, la possibilita di un trattamento (es. un alcolista viene inviato in ospedale psichiatrico perche* non c'e posto in prigione). Le contingenze serviranno anche nel momento della dimissione, come la famiglia e la possibilita di rifarsi una vita. Non e quindi il tipo di malattia che distingue i malati, ma il tipo e le quantita di contingenze; e presente un circuito di agenti ed enti che influiscono sul suo destino nel passaggio dallo status civile a quello di degente. Primo, la persona di fiducia, colui che il malato considera accessibile e disponibile in caso di bisogno; il secondo e l'accusatore, quello che ha dato inizio a tutto, e ultimi i mediatori, che lo segue nel suo procedere verso l'ospedale, mostrando una certa distanza dal paziente, come polizia, clero, medici, psichiatri, assistenti sociali. Quando il predegente diventa degente viene affidato all'unico agente, il direttore. Nel cammino che da casa lo conduce all'ospedale, il paziente puo viversi come l'oggetto di cio che ritiene una sorta di coalizione alienante; spesso quando ricevono visite non la vivono bene come dovrebbero, bensì la prendono come un'offesa, come un atto di pieta . C'e una sorta di tradimento che l'internato vive, tra le aspettative che ha del ricovero e quello che in realta e , e tende a vedere tutta la situazione come un inganno nei suoi confronti (staff e persone di fiducia si alleano per gestire al meglio le cose). Un elemento molto importante di ogni carriera e l'idea che ci si costruisce, quando ci si volta a guardare il cammino percorso: l'aver avuto una carriera di predegente, cominciata dopo un'accusa reale, diventa un elemento fondamentale per il malato mentale; ma il fatto che tale elemento entra in gioco dopo il ricovero, prova che cio che il paziente aveva e una carriera di predegente. La fase del degente - Il malato, all'ingresso in ospedale, potrebbe rifiutarsi di mostrare agli altri la sua situazione degradante, evitando di parlare, restando in disparte; cio potrebbe verificarsi anche nei confronti della sua persona di fiducia. Ma questo periodo dura poco, egli si stufera e iniziera a creare rapporti sociali di convenienza, atto definito dagli infermieri come un adattamento. Il degente impara a muoversi secondo il "sistema del reparto", una serie di livelli di vita che si svolgono nei reparti, nelle unita amministrative chiamate servizi, dove i pazienti sono "liberi"; se disobbedisce subira punizioni e perdera privilegi, al contrario, se obbedira , avra piccoli piaceri. Il sistema del reparto e utile per definire il concetto di se* . Durante la permanenza in ospedale i malati cercano di farsi un'idea migliore di loro stessi e delle loro condizioni, anche se e chiaro che con l'aspetto degradante dell'ospedale smaschera molte di queste rappresentazioni ottimistiche; anche i medici contribuiscono a distruggere la versione che i pazienti creano per nascondere la realta , onda evitare complicazioni. La cartella clinica e un dossier dove non si registrano mai le circostanze in cui il paziente ha dimostrato poter affrontare le situazioni difficili, uno dei suoi scopi e dimostrare i diversi modi in cui il paziente e malato e la ragione per cui e stato rinchiuso. Vengono descritti anche i familiari, nel caso ci fossero delle tare comuni, e anche i progressi fatti dall'ingresso nell'ospedale. L'accesso alla cartella e limitato ai medici e agli infermieri piu qualificati, anche se alla fine vi accede tutto il personale (i pazienti vorrebbero che nessuno la leggesse). Spesso le notizie si spargono veloci nell'istituto e i degenti vengono screditati ulteriormente, quindi sara facile che il paziente senta che ci sia una coalizione nei suoi confronti. Sotto queste sfumature del se* prodotte dal giudizio degli altri, il sistema del reparto consente un notevole grado di mobilita sociale all'interno dell'istituto, dati dai continui spostamenti/cambiamenti; iniziano la loro carriera come infanti sociali e la finiscono come adulti risocializzati in un reparto per convalescenti. La carriera morale porta, inoltre, ad un mutamento nel modo di giudicarsi, e di concepire il proprio se* , e imparera , a praticare di fronte a tutti i gruppi l'arte della spudoratezza. La vita sotterranea di un'istituzione pubblica Parte prima: introduzione. Agire ed essere - I legami che uniscono un individuo a entita sociali diverse, evidenziano le proprieta che li accomunano: esso vi si trova coinvolto arrivando ad assumere le stesse caratteristiche generali dell'entita sociale cui e legato. Questo coinvolgimento comprende una sorta di impegno e di legame affettivo. Come sostiene Durkheim, alla base di ogni contratto ci sono presupposti non contrattuali sulla natura dei partecipanti, convenendo sugli obblighi reciproci, sui doveri, sulle sanzioni per chi rompe il contratto; queste implicazioni vi sono sia relative alla definizione del se* , che in altri tipi di legami, come l'amicizia o la parentela. Pero e piu facile che esso non accetti completamente le imposizioni del se* presenti nel legame che lo delimita, lasciando intravedere un certo distacco, mentre porta a termine gli obblighi principali. Un'organizzazione strumentale formale e definita come un sistema di attivita coordinate allo scopo di raggiungere alcune finalita globali esplicite; possono avere una molteplicita di mete ufficiali contrastanti. Vi sono alcune mete utilizzate come modelli all'interno di organizzazioni, e altre di scarsa importanza, o le barriere fisiche che vengono considerate caratteristiche secondarie. Un'organizzazione strumentale formale si sostiene in base alle sue capacita di strumentalizzare chi ne fa parte. Primo, a chi fa parte di un'organizzazione e garantita assistenza comprendendo agi, salute e sicurezza, limiti sulla quantita e il tipo di fatica richiesti, diritto a ferie e pensione, diritto alla propria dignita e alla possibilita di esprimersi, poiche* l'essere umano e molto di piu di un semplice membro di un'organizzazione. Secondo, colui che fa parte dell'organizzazione puo collaborare liberamente seguendo i valori comuni; capita che l'individuo si identifichi con le finalita e il destino di essa. Terzo, vengono dati degli incentivi, alcuni dei quali sono attinenti al mondo interno, come compensi occasionali; cio che importa sono i progressi nella propria posizione sociale e i miglioramenti nell'insieme dei piccoli vantaggi istituzionali. Infine, i partecipanti possono ritrovarsi a dover collaborare onda evitare punizioni o penalita ; le sanzioni consistono in riduzioni delle ricompense abituali o del livello di assistenza. Vi sono molti modi per ribellarsi a questa strumentalizzazione, e vi e una costante paura di cio che i partecipanti possano fare, evidenziando il probkema dell'identita e della definizione del se* (ad es. i prigionieri di guerra, i disoccupati colti). Le differenze fra il giudizio ufficiale di una organizzazione sui membri e il loro giudizio personale sono visibili nell'industria, in particolare con il concetto del “buon lavoratore”, ossia accumulare soldi e raggiungere l'anzianita di grado (spesso piu presto ottengono il denaro, piu il lavoro e scarso, e piu presto se ne vanno). Nel momento in cui un individuo partecipa ad un'attivita , accetta l'obbligo di lasciarsi coinvolgere, rendendo esplicito il suo atteggiamento e i giudizi impliciti in tutto cio . Ogni organizzazione comporta una disciplina delle attivita , e sul fatto di essere in un certo modo. Adattamenti primari e secondari - Quando un individuo contribuisce con un'organizzazione, ne diventa un collaboratore, un membro normale, programmato o determinato. Esso ha un adattamento primario quando e obbligato a vivere in un mondo che gli e congeniale e si attiene a cio che gli viene imposto. Si tratta invece di adattamento secondario quando esso sfugge a cio che l'organizzazione presume dovrebbe fare. Cio che puo risultare un adattamento primario per una categoria di partecipanti, puo essere un adattamento secondario per un'altra (es. una babysitter che usa il posto di lavoro per dare una festa). Vi e un interesse nei confronti del luogo e della regione di provenienza degli adattamenti secondari, che spostano l'attenzione dalle azioni dell'individuo alla collettivita . Queste pratiche comprendono cio che viene definito come vita sotterranea di un'istituzione, cio che il mondo della malavita e per la citta (soprattutto gli ospedali psichiatrici). Esistono due tipi di adattamenti secondari, quelli disorganizzativi, dove l'intenzione e quella di abbandonare l'organizzazione o di alterarne la struttura rompendo l'equilibrio, e quelli repressi, che dividono, con gli adattamenti primari, la caratteristica di adeguarsi alle strutture gia esistenti senza apporre mutamenti. Gli adattamenti secondari sono adottati piu dal personale meno qualificato, piuttosto che dai livelli intermedi o piu alti. Dal punto di vista psichiatrico non esistono adattamenti secondari possibili per gli internati, poiche* saranno obbligati a fare cio che gli verra imposto (sottoforma di trattamento). Parte seconda: la vita sotterranea dell'ospedale. Le fonti - In ogni istituzione sono presenti oggetti che vengono utilizzati per scopi che non coincidono con cio per cui sono stati creati, come ad esempio i carcerati che ricavano un coltello da un cucchiaio. Spesso si assiste ad una sorta di ampliamento delle fonti di soddisfazioni illegittime, o all'utilizzo a fini personali di interi cicli di attivita ufficiali, definito da Goffman "lavorarsi il sistema". Per poter lavorare un sistema in modo efficace bisogna conoscerlo intimamente; capita che durante il processo di lavorazione il personale sia al corrente delle intenzioni dei pazienti, e che quindi tentano di bloccarli, come ad esempio quando sanno che i pazienti arriveranno tardi ad un incontro solo per ricevere le ricompense, li chiuderanno fuori e non permetteranno loro di ricevere nulla. La possibilita di lavorarsi