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AUTONOMIA E DISABILITa' INTELLETTIVA, Guide, Progetti e Ricerche di Neuropsichiatria infantile

RICERCA : AUTONOMIA E DISABILITA' INTELLETTIVA A SCUOLA. DAL PEI AL PROGETTO DI VITA

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2023/2024

Caricato il 11/06/2024

valentina-mangia-1
valentina-mangia-1 🇮🇹

4.8

(5)

20 documenti

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Scarica AUTONOMIA E DISABILITa' INTELLETTIVA e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Neuropsichiatria infantile solo su Docsity! AUTONOMIA E DISABILITA’ INTELLETTIVA Il tema dell’autonomia rimanda alla possibilità di incoraggiare un progetto di vita per sviluppare processi di autodeterminazione, di difesa dei diritti e di empowerment. Il modello di riferimento della cultura attuale non è stato concepito e creato con la consapevolezza che la società reale contiene in sé molte differenze e diversità. Nel corso del tempo, grazie anche ai movimenti, alle associazioni e alle fondazioni che si occupano di persone con disabilità si è potuta osservare un cambiamento significativo di alcuni progetti correlati alla disabilità intellettiva, almeno in termini di principi e sperimentazioni. Inoltre il Decreto interministeriale n.182/2000 prevede dei modelli di Piano Educativo Individualizzato formati da quattro dimensioni fondamentali, tra cui una specifica dedicata proprio all’autonomia: 1. Dimensione della Socializzazione e dell’Interazione 2. Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio 3. Dimensione dell’ Autonomia e dell’ Orientamento 4. Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell’ Apprendimento. Il PEI descrive le fasi cruciali del percorso di comprensione dell’alunno e del percorso didattico. La sua sede naturale è la scuola e le fasi che articola e organizza sono relative alla diagnosi funzionale, all’orientamento rispetto alle attività, ai metodi più opportuni e all’acquisizione degli obiettivi prefissati. In base alle potenzialità dell’allievo disciplina l’azione didattica Nella vita di un persona con disabilità intellettiva la conquista dell’autonomia è un obiettivo che incontra non poche difficoltà non dovute soltanto al deficit, ma ad atteggiamenti che limitano le opportunità di apprendere e sperimentare. Alcune di queste difficoltà sono dovute al tentativo di sostituirsi al bambino perché ritenuto incapace, altre sorgono da un eccessivo pietismo e da una compensazione affettiva (Zambrotti, 2014). Ma per poter essere ciò che si può (perché individui unici e originali), la persona con disabilità intellettiva necessita di cura, una cura che diventa educazione, andando a sviluppare le potenzialità della persona, immaginando cosa possono diventare a partire da quello che già sono, predisponendo quindi contesti e occasioni per sperimentare e scoprire nuove potenzialità. Il Progetto di Vita, che include anche il Pei, riguarda l’avere cura di tutte le potenzialità che una persona può scoprire di possedere solo vivendo, solo facendo esperienza di sé. Questo può avvenire in un contesto in cui nessuno si sostituisce alla persona con disabilità, eliminando paure o pregiudizi che alimentano l’idea che queste persone possano vivere solo in un certo modo e pensare fino a un certo livello, limitando così ogni situazione e occasione di sperimentazione (Mura, 2018) Per avviare un Progetto di Vita autentico, per le persone e gli alunni con disabilità, è necessario riconsiderare quello che pensiamo di conoscere e che ci viene consegnato attraverso la documentazione medica e scolastica. Se riusciamo a cambiare le nostre abitudini mentali per aprirci a nuove possibilità cognitive, espressive ed esistenziali possiamo pensare di educare consapevolmente gli alunni che ci vengono affidati. Questo implica una riflessione e un lavoro pedagogico che coinvolge il modo in cui ognuno di noi ha appreso a essere se stesso e, consapevolmente o meno, influenza gli altri o determina per loro la possibilità di apprendere ad essere se stessi. Oltre a quanto detto, per promuovere l’autonomia degli alunni disabili è necessario creare collaborazioni tra i vari contesti e gli attori che fanno parte della vita dell’alunno. Bisogna 12 considerare con attenzione l'idea di Progetto di Vita e di Piano Educativo Individualizzato che ogni parte coinvolta ha elaborato e come queste idee vengono messe in pratica attraverso metodologie e strumenti. L’obiettivo è comprendere se queste idee di progetto promuovono le potenzialità esistenziali della persona o se invece comportano la sostituzione della capacità di progettazione individuale (Palmieri & Gambacorti Passerino, 2019).