Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

bilancio dati a scelta, Dispense di Economia aziendale

bilancio dati a scelta completo

Tipologia: Dispense

2016/2017
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 01/06/2017

andrea-cortesi
andrea-cortesi 🇮🇹

4.7

(9)

1 documento

Anteprima parziale del testo

Scarica bilancio dati a scelta e più Dispense in PDF di Economia aziendale solo su Docsity! Bilancio con dati a scelta Suggerimenti operativi Marzo 2017 Consigli utili • E’ una prova spesso richiesta agli esami di Stato: ha come obiettivo quello di verificare le conoscenze tecniche e contabili, ma anche la tua capacità di scegliere i valori e saperli opportunamente collegare con le richieste, più o meno specifiche e vincolanti • Leggi bene il testo prima di cominciare • Sottolinea e rendi ben visibili i vincoli che devono essere rispettati • Sii ordinato, l’ordine aiuta • Impara a giustificare e a rendere conto delle scelte che inserisci nella prova: giustifica i valori e rispetta i vincoli • Gestisci un tempo preciso: potrebbero bastare 150/180 minuti per l’intera prova I vincoli, distinguere indici da margini 1. Condizioni di equilibrio •.Pn > (Dc + Db). Impresa capitalizzata •.Pn/I vicino al 100% (indice di autocopertura delle immobilizzazioni) o anche (Pn – I) > 0 (margine di struttura) •. (Pn + Dc)/I > 100% (indice di copertura globale delle immobilizz.) o anche (Pn + Dc)- I > 0 (margine di copertura globale) •. (Ac)/Db > 100% (indice di disponibilità) o anche Ac – Db > 0 (patrimonio circolante netto) •. (Df + Dl)/Db > 100% (indice di liquidità secondaria) o anche (Df + Dl) – Db > 0 (margine di tesoreria) 2. Condizioni di disequilibrio •.Pn < (Dc + Db): impresa sottocapitalizzata •. (Pn + Dc)/I < 100% o anche (Pn + Dc)- I < 0 •.Ac/Db < 100% o anche PCN negativo = Ac – Db < 0 Vincoli numerici e vincoli logici L'esercizio pone inevitabilmente alcuni vincoli numerici (capitale sociale, leva finanziaria, ROE, ecc.): vanno utilizzati e rispettati tutti. Meno vincoli vengono posti dal testo, più flessibile e personale diventa lo sviluppo dell'esercizio. Se aumentano i vincoli numerici, l'esercizio è “guidato” e non lascia grandi spazi di operatività (sono più facili gli errori). Ricorda bene la differenza tra Pn e Cp (senza delibera di distribuzione dell'utile), in particolare nei problemi in cui disponiamo del Pn e del ROE (es. 5%). Il vincolo si risolve così: 100 : 105 = Cp : Pn Ci possono inoltre essere vincoli logici (situazione patrimoniale equilibrata o non equilibrata; forti cambiamenti da un esercizio all'altro - es. per investimenti in immobilizzazioni - composizione dell'Ac, aumento dell’indebitamento) che a loro volta devono essere seguiti e rispettati. Relazioni tra voci di bilancio • L'utile (perdita) di esercizio deve comparire per lo stesso importo in SP e in CE; • l'utile dell'esercizio “n-1” deve essere distribuito ai soci o destinato ad incremento delle riserve; • la copertura delle perdite dell'esercizio “n-1” impedisce la distribuzione dell'utile “n”. Può comportare la riduzione delle riserve; • l'accantonamento ai fondi rischi e oneri iscritto in CE non può superare il valore dei rispettivi fondi in SP. La svalutazione crediti iscritta in CE deve essere minore del fondo svalutazione crediti e del fondo rischi su crediti; • le quote di ammortamento in CE non devono superare il relativo fondo ammortamento; • la variazione delle scorte in CE (A2 e B11) deve essere coerente con le voci e gli importi iscritti nell'Ac di SP; • un considerevole indebitamento in SP comporta elevati oneri finanziari in CE (voce c17); • l'incremento delle immobilizzazioni comporta elevati ammortamenti e costi di manutenzione e riparazione in CE. Lo Stato Patrimoniale – le voci dell’attivo (2) Nelle immobilizzazioni possono rientrare le immobilizzazioni in corso, magari completate nell’anno successivo: Al 31/12/n-1 l’impianto in economia – non ancora terminato – viene valutato 320.000,00 euro • SP B)5: immobilizzazioni in corso e acconti: 320.000,00 • CE A)4: incrementi di immobilizzazioni per lavori interni: 320.000,00 Nel corso dell’anno n l’impianto viene terminato con ulteriori lavori interni per 90.000,00 euro: • SP B)2: impianti e macchinari: 410.000,00 euro (valore totale dell’impianto terminato) • CE A)4: incrementi di immobilizzazioni per lavori interni: 90.000,00 euro. Lo Stato Patrimoniale – le voci dell’attivo (3) • Nell’attivo circolante partiamo dalle scorte dando un valore significativo – in ordine decrescente - alle rimanenze di prodotti finiti, di semilavorati e poi di materie prime; • Consideriamo crediti a breve (Disponibilità finanziarie) i crediti vs. clienti (eventualmente specificando le cambiali attive al loro interno) al netto dei fondi rischi e svalutazione. Per quantificare in linea di massima i crediti consideriamo circa 1/12 delle vendite dell’anno (voce A1 del CE), aumentati dell’IVA al 22% (stimiamo in pratica rotazione 12 dei crediti commerciali, durata media dei crediti 30 giorni). • Nei crediti a breve aggiungiamo i crediti vs. soci (in caso di aumento del CS), i titoli a breve (per motivi speculativi) solo se il testo ce lo indica, i ratei e i risconti (calcolati sempre maggiori del rateo calcolato sul mutuo bancario e sul PO) • Liquidità: il c/c bancario e quello postale, cassa. Lo Stato Patrimoniale – le voci del passivo (1) • Nel Pn fissiamo il Capitale Sociale (all’incirca 55/60% del Cp) specificando il VN di ogni azione e il totale delle azioni in circolazione. Se possibile fissiamo direttamente la riserva legale al 20%, soprattutto se l’impresa esiste da diversi anni. Fissiamo la riserva statutaria (non troppo diversa dalla legale) e in altre riserve mettiamo il grosso dell’importo (qui rientra l’autofinanziamento degli anni precedenti). Tutto questo, ovviamente, se è consentito dai vincoli posti dal testo. Non utilizziamo riserve non conosciute; • se il testo pone il vincolo dell’aumento di CS da un anno all’altro, occorre rispettarlo (aumento del CS e utilizzo della riserva sovrapprezzo e della riserva conguaglio utili), mostrando i calcoli – nr. azioni emesse, valore di emissione, quantità sottoscritta e versata dai soci, eventuale credito nei loro confronti – relativi a tale aumento; • prevediamo infine una piccola cifra per utili a nuovo dell’anno precedente, collochiamo l’utile dell’esercizio in coerenza con l’importo di CE; • da un esercizio all’altro occorre ripartire l’utile (possibile aumento riserve) o coprire la perdita (possibile riduzione riserve). • Può anche verificarsi che l’utile serva a coprire la perdita dell’esercizio precedente.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved