Scarica capitolo 18.ppt e più Slide in PDF di Economia Industriale solo su Docsity! Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 1 Ricerca e sviluppo e brevetti Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 2 Introduzione L’informazione è un bene pubblico • Non rivalità nel consumo – Se Eli Lilly rivelasse a Merck come produrre il Prozac, Lilly non smetterebbe di sapere come produrre il Prozac – Il costo marginale della condivisione dell’informazione è nullo – Prezzo di allocazione efficiente = costo marginale = 0 • Non escludibilità delle persone che non pagano per averla – Facile copiare prodotti altrui – Difficile nascondere segreti industriali – Il prezzo effettivo dell’informazione è nullo • Se il prezzo dell’informazione è zero, non esiste incentivo a produrre informazione o a progettare nuovi prodotti – non esiste efficienza dinamica • Le politiche in materia di brevetti devono bilanciare le esigenze dell’efficienza allocativa e dell’efficienza dinamica Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 5 Durata ottimale del brevetto 3 • Supponete il brevetto duri T anni. – Durante la vita del brevetto, l’innovatore guadagna il profitto di monopolio pari all’area A – Quando il brevetto scade dopo T anni, i consumatori guadagnano l’area A più l’area B (che prima rappresentava la perdita secca di monopolio) • Bisogna semplicemente scegliere la durata T che consente ai produttori di avere interesse ad investire in R&S di intensità x e ad avere perciò risparmi di costo c – x, senza però procrastinare oltre il dovuto la realizzazione di B Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 6 Durata ottimale del brevetto 4 • Incentivi ai produttori – La dimensione di A dipende dall’intensità x di R&S – Il valore attuale di A per T anni è V(x,T) – Il costo dell’attività di ricerca è r(x) – Il guadagno netto da R&S se il brevetto dura T anni è V(x,T) – r(x) – Le imprese sceglieranno quel livello di investimento in R&S x*(T) che massimizza tale guadagno Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 7 Durata ottimale del brevetto 5 • L’ufficio brevetti sa che per qualunque T, le imprese sceglieranno ottimamente l’intensità x(T) – Quando il brevetto scade dopo T, le aree A e B si realizzano per sempre come surplus del consumatore. Il VA di tale CS che inizia tra T anni è CS(x,T). – L’obiettivo dell’ufficio brevetti è la massimizzazione del surplus sociale, riconoscendo però che la scelta di T determina l’intensità di R&S x*(T). Perciò, l’ufficio brevetti desidera massimizzare: – V[x*(T) ,T] – r[x(T)] + CS[x*(T)] – Questa è un’equazione in un’unica variabile T, pertanto applichiamo le solite procedure di massimizzazione. Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 10 Ampiezza ottimale del brevetto • La durata ottimale del brevetto può dipendere da quanto ampia è la protezione offerta dal brevetto – Se i brevetti sono ampi, la durata dovrà probabilmente essere limitata poiché garantire brevetti ampi e duraturi concede un potere di monopolio eccessivo – Come si dovrebbe bilanciare la durata del brevetto con l’ampiezza della sua protezione? • Obiettivo generale: Dato che il potere di monopolio derivante dal brevetto provocherà una perdita di benessere sociale, si dovrebbe scegliere quella formulazione che minimizza la perdita di benessere sotto il vincolo che i profitti conseguiti con il brevetto siano sufficienti ad assicurare l’incentivo a fare R&S Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 11 Ampiezza ottimale del brevetto 2 • Gilbert e Shapiro (1990): E’ ottimale avere brevetti di durata infinita ma molto ristretti. Perché? – Si pensi al tempo come una sequenza di intervalli di breve durata – Si vogliono evitare “discontinuità” nei prezzi—si vuole che il valore marginale di un bene si muova senza grandi “salti” così da assicurare che l’utilità marginale dal consumo sia anch’essa continua – Alla scadenza del brevetto, il prezzo scende al costo marginale, determinando una forte discontinuità – Perciò: rileva assicurare ai brevetti durata infinita ma restringere la loro ampiezza ad un ambito appena sufficiente perché i profitti da essi derivanti incentivino l’innovazione Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 12 Ampiezza ottimale del brevetto 3 • Klemperer (1990) invece propone brevetti ampi ma di breve durata – Pensate ai prodotti lungo la linea di Hotelling— L’ampiezza è la frazione della linea protetta dal brevetto – Ci sono 10 potenziali clienti collocati allo stesso posto del bene brevettato e ciascuno di loro attribuisce al bene un valore di €10—costo marginale = 0 – Se non sono disponibili beni sostituti, il prezzo è €10; non c’è surplus del consumatore ma l’intero surplus di €100 viene catturato dal monopolista – E se fossero disponibili dei sostituti imperfetti a costo 0? Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 15 Le gare per i brevetti • L’innovazione tecnologica ha una caratteristica di “chi vince piglia tutto”—il primo che scopre il Prozac o inventa il Blackberry “vince il brevetto” e il potere di monopolio ad esso associato, a prescindere dal fatto che sia arrivato primo per una sola settimana o per un anno • Questa caratteristica di “chi vince piglia tutto” rende la R&S un po’ come una gara—tutto ciò che conta è arrivare primi • Quali sono le implicazioni delle gare per i brevetti? Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 16 Le gare per i brevetti 2 • Esempio: – Prendete due imprese, BMI e ECN – Sviluppano un nuovo bene con domanda: P = 100 – 2Q – Il bene sarà prodotto costo marginale costante c = 50 – Lo sviluppo richiede un laboratorio e la probabilità di successo della ricerca è 0,8 – Il costo del laboratorio è K • Sono possibili tre diversi esiti: – Nessuna impresa investe nel laboratorio – Una impresa investe nel laboratorio e l’altra no – Entrambe le imprese investono nel laboratorio Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 17 Le gare per i brevetti 3 • Se nessuna impresa investe, ciascuna ottiene 0 • Supponete solo un’impresa costruisca il laboratorio: – Se di successo, sarà un monopolista con profitti operativi di €312,50 – Siccome la probabilità di successo è 0,8, i profitti attesi condizionati all’investimento di K per il laboratorio sono 0,8*€312,50 – K = €250 – K – Questo esito è rappresentato dai due elementi esterni alla diagonale principale nella matrice dei payoff illustrata di seguito Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 20 Le gare per i brevetti 6 • Le gare per i brevetti aumentano la probabilità che l’investimento in R&S sia eccessivo o insufficiente – La possibilità che sia eccessivo è chiara quando entrambe le imprese investono. In tal caso, otteniamo o nessuno sviluppo (prob.=0,04), o un monopolio (prob.=0,32) o un duopolio (prob.=0,64) – I profitti operativi attesi totali sono perciò: 0,32*€312,50 + 0,64*€277,56 = €277,64. – Il surplus del consumatore atteso è: 0,32*156,25 + 0,64*277,78 = €227,28. – Dunque, il surplus atteso totale del laboratorio quando entrambe investono è: €277,64+227,28 – 2K €505 – 2K. – Il surplus atteso con un solo laboratorio è 0,8(€312,50 + €156,25) – K = €375 – K. – Due laboratori sono eccessivi se €375 – K > €505 – 2K; ovvero se K > €130 Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 21 Le gare per i brevetti 7 • La ragione per cui l’investimento in R&S può essere eccessivo è l’inutile duplicazione. Ciascuna impresa considera solo i propri potenziali guadagni e non considera che, se entrambe dovessero avere successo (cosa che è piuttosto facile accada data una probabilità di successo di 0,8), esse si ridurranno reciprocamente i profitti. • Tuttavia, può anche esserci troppo poco investimento • Ciò è motivato dal fatto che le imprese non considerano l’aumento di surplus del consumatore che la creazione di un nuovo prodotto genererà Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 22 La concessione in licenza dei brevetti • Gli incumbent spesso preverranno l’accesso a tecnologie alternative a costi elevati da parte dei rivali entranti conservando i brevetti dormienti. • Ma le imprese potrebbero concedere in licenza le tecnologie migliori a costi bassi • Perché? Esiste una differenza tra competere con nuove imprese rispetto a competere con rivali esistenti • La profittabilità delle licenze dipende: – Dal tipo di competizione – Dal fatto che si tratti di innovazioni radicali o da innovazioni non radicali Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 25 La concessione in licenza dei brevetti 4 • Le licenze non verranno concesse con competizione a la Bertrand – Se entrambe le imprese han costo cA = €30, P = €30 & Q = 70 – Se una impresa ottiene cA = €20, la sua miglior strategia è vendere 70 unità a €30 e ricevere profitti pari a €700 – Nessuna licenza può migliorare questo risultato Non esiste incentivo alla concessione di licenze in Bertrand • Non verranno date licenze se l’innovazione è radicale – Innovazioni radicali consentono alle imprese di agire da monopolisti incontrastati – Nessuna licenza può aumentare questi massimi profitti Non esiste incentivo alla concessione di licenze se l’innovazione è radicale Copyright © 2009 – The McGrawHill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 18: Ricerca e Sviluppo e Brevetti 26 La concessione in licenza dei brevetti 5 • Quando si verifica, la concessione di licenze è positiva – Accresce i profitti dell’innovatore – Incrementa dunque l’incentivo ad innovare – Espande l’output e aumenta il surplus del consumatore – UNA NOTA DI CAUTELA! • Le licenze incrociate: accordi del tipo “Io prendo in licenza il tuo prodotto e tu il mio” possono favorire la collusione o l’esclusione di potenziali rivali la concessione di licenze non è sempre desiderabile • La crescente complessità della tecnica produce situazioni di “patent thicket” che impongono al potenziale licenziatario di destreggiarsi in mezzo ad “una foresta” di tanti brevetti diversi prima di poter procedere con la produzione La concessione in licenza potrebbe non esser sempre possibile