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Capitolo 5.ppt, Slide di Economia Industriale

Slide riassuntive del libro "Organizzazione industriale", Lyne Pepall-Daniel J. Richards-George Norman-a cura di Giacomo Calzolari, McGraw Hill, ed 2009

Tipologia: Slide

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Scarica Capitolo 5.ppt e più Slide in PDF di Economia Industriale solo su Docsity! Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 1 Discriminazione di prezzo e monopolio: prezzi lineari Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 2 Introduzione • I farmaci costano meno in Canada rispetto agli Stati Uniti • I libri di testo sono generalmente più economici in Gran Bretagna rispetto agli Stati Uniti • Possibili esempi di discriminazione di prezzo – presumibilmente profittevoli – dovrebbero influenzare l’efficienza: non necessariamente in senso negativo – la discriminazione di prezzo è necessariamente un male – anche se magari non è “giusta”? Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 5 • La regola per definire i prezzi è semplice: – i consumatori con bassa elasticità della domanda dovrebbero pagare un alto prezzo – i consumatori con alta elasticità della domanda dovrebbero pagare un basso prezzo Discriminazione di terzo grado 2 Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 6 • Harry Potter: volume di vendite negli USA e in Europa • Domanda: – Stati Uniti: PU = 36 – 4QU – Europa: PE = 24 – 4QE • Costo marginale costante in ciascun mercato – C’ = €4 Discriminazione di terzo grado: esempio Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 7 Esempio: no discriminazione di prezzo • Supponete che lo stesso prezzo sia praticato in entrambi i mercati • Usate la seguente procedura: – Calcolate la domanda aggregata nei due mercati – Trovate i ricavi marginali per quella domanda aggregata – Uguagliate i ricavi marginali con i costi marginali per identificare la quantità che massimizza i profitti – Trovate il prezzo di mercato dalla domanda aggregata – Calcolate le domande nazionali utilizzando le curve di domanda individuali per ogni mercato e il prezzo di equilibrio Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 10 Esempio (no discriminazione 4) Sostituite il prezzo nelle curve di domanda di ogni mercato: QU = 9 – P/4 = 9 – 17/4 = 4,75 milioni QE = 6 – P/4 = 6 – 17/4 = 1,75 milioni Profitti aggregati = (17 – 4)x6,5 = €84,5 milioni Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 11 Esempio: con discriminazione di prezzo • L’impresa può migliorare il precedente risultato • verificate che R’ non è pari a C’ in entrambi i mercati – R’ > C’ in Europa – R’ < C’ negli USA – l’impresa dovrebbe trasferire alcuni libri dagli USA in Europa • Ciò richiede che prezzi differenti siano praticati sui due mercati • Procedura: – prendete ogni mercato separatamente – identificate la quantità di equilibrio per ciascun mercato uguagliando R’ e C’ – ricavate i prezzi di ogni mercato dalle relative domande Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 12 Esempio (discriminazione di prezzo 2) Domanda negli USA: PU = 36 – 4QU €/unità Quantità Domanda Ricavi marginali: R’ = 36 – 8QU 36 9 R’ C’ = 4 C’4 Uguagliate R’ a C’ QU = 4 Prezzo dalla curva di domanda PU = €20 4 20 Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 15 No discrimazione: costi variabili • L’esempio assumeva C’ fosse costante • Cosa cambia se C’ non è costante? – Supponiamo che C’ sia crescente • Procedura senza discriminazione di prezzo – Calcolate la domanda aggregata – Calcolate i ricavi marginali R’ da tale curva di domanda – Uguagliate R’ a C’ per ottenere l’output totale – Trovate il prezzo dalla domanda aggregata – Trovate le domande di ogni mercato dalle curve di domanda individuali Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 16 Di nuovo il nostro esempio… L’applicazione di questa procedura assumendo che C’ = 0.75 + Q/2 ci dà: 0 5 10 0 10 20 30 40 DU R’ U 17 4,75 Prezzo (a) Stati Uniti Quantità 0 5 10 0 10 20 30 40 DE R' E 1,75 17 Prezzo (b) Europa Quantità 0 5 10 15 20 0 10 20 30 40 D R’ C’ 24 6,5 17 Prezzo (c) Aggregato Quantità Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 17 Discriminazione di prezzo: costi variabili • Con discriminazionione di prezzo la procedura è – Trovate i ricavi marginali in ogni mercato – Aggregate questi ricavi marginali per ottenere i ricavi marginali aggregati – Uguagliate questi R’ a C’ per ottenere l’output aggregato – Trovate l’R’ di equilibrio dalla curva dei ricavi marginali aggregati – Uguagliate l’R’ di equilibrio con C’ IN OGNI MERCATO per ottenere le quantità per ogni singolo mercato – Identificate i prezzi di equilibrio dalle curve di domanda individuali Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 20 Discriminazione di prezzo ed elasticità • Supponete ci siano due mercati con lo stesso C’ • R’ nell’i-esimo mercato è R’i = Pi(1 – 1/i) – dove i è l’elasticità della domanda (in valore assoluto) • Dalla regola 1 (slide precedente) – R’1 = R’2 – perciò P1(1 – 1/1) = P2(1 – 1/2) che fornisce Il prezzo è minore nel mercato con la più alta elasticità di domanda P1 P2 = (1 – 1/2) (1 – 1/1) = 12 – 1 12 – 2 Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 21 Discriminazione di terzo grado 2 • Si verifica spesso quando le imprese vendono prodotti differenziati – libri in edizione economica vs. libri in edizione lusso – business class vs. economy class • La discriminazione esiste in questi casi se: – “due varietà di un bene sono vendute dallo stesso fornitore a due acquirenti a diversi prezzi netti, ove il prezzo netto è il prezzo pagato dal consumatore corretto per tener presente della differenziazione di prodotto.” (Phlips) • Il venditore necessita di una caratteristica facilmente osservabile che segnali la disponibilità a pagare • Il venditore deve anche poter prevenire l’arbitraggio – es. richiedere una notte di pernottamento il sabato per un volo economico Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 22 Varietà del prodotto e discriminazione di terzo grado • Assumete che la domanda in ogni sottomercato sia Pi = Ai – BiQi • Supponete che i costi marginali in ogni sottomercato siano C’i = ci • Infine, supponete che i consumatori nel sottomercato I non possano acquistare dal sottomercato j • Uguagliate i ricavi marginali con i costi marginali in ogni sottomercato Ai – 2BiQi = ci  Qi = (Ai – ci)/2Bi  Pi = (Ai + ci)/2  Pi – Pj = (Ai – Aj)/2 + (ci – cj)/2 E’ altamente improbabile che la differenza dei prezzi sia uguale alla differenza dei costi marginali Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 25 Discriminazione di prezzo e benessere sociale Supponete esistano due mercato: “weak” e “strong” D1 R’1 D2 R’2 C’ C’ P1 P2 ΔQ1 ΔQ2 Prezzo Prezzo Quantità Quantità PU PU Il prezzo con discriminazione nel mercato “debole” è P1 Il prezzo con discriminazione nel mercato “forte” è P2 Il prezzo uniforme sui due mercati è PU G Il massimo guadagno di surplus nel mercato debole è G L La minima perdita di surplus nel mercato forte è L Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 26 D1 R’1 D2 R’2 C’ C’ P1 P2 ΔQ1 ΔQ2 Prezzo Prezzo Quantità Quantità PU PU G L Da ciò segue cheΔW < G – L = (PU – C’)ΔQ1 + (PU – C’)ΔQ2 = (PU – C’)(ΔQ1 + ΔQ2) La discriminazione di prezzo non può aumentare il surplus totale a meno che non aumenti l’output totale La discriminazione di prezzo non può aumentare il surplus totale a meno che non aumenti l’output totale Discriminazione di prezzo e benessere sociale Copyright © 2009 – The McGraw­Hill Companies srlOrganizzazione industriale - Lynne Pepall, Daniel J. Richards, George Norman Capitolo 5: Discriminazione di prezzo: prezzi lineari 27 • La precedente analisi assume che entrambi i mercati siano serviti sia con che senza discriminazione di prezzo • Questo potrebbe non essere sempre vero – Il prezzo uniforme dipende dalla domanda sui mercati “deboli” – Le imprese potrebbero preferire non servire tali mercati in assenza di discriminazione di prezzo – La discriminazione di prezzo potrebbe aprire nuovi mercati • Il risultato potrebbe essere un incremento dell’output aggregato e un miglioramento del benessere sociale Discriminazione di prezzo e benessere sociale 2