Scarica CARAVAGGIO curiosità opere e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! DENTRO CARAVAGGIO - ANALISI DELL’OPERA Beatrice Grandi 4D Nel 1951, grazie agli studi di Roberto Longhi venne creata la prima mostra nel Palazzo Reale di Milano in onore del grande artista Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Roberto Longhi studiò in profondità il personaggio e la mostra attirò moltissimi Americani che comprarono una grande quantità delle opere di Caravaggio. Nel 2005 ci fu la seconda mostra e quest’anno la terza ed ultima in Italia. La mostra dal titolo “Dentro Caravaggio” è curata da Rossella Vodret e ospita 20 opere dell’artista, ma l’aspetto a mio parere più innovativo riguarda le immagini ‘radiografiche’ di ogni tela che consentono al pubblico di seguire e scoprire, attraverso apparati multimediali, il percorso dell’artista dal suo pensiero iniziale fino alla realizzazione finale dell’opera. È stato interessante scoprire come Caravaggio sia intervenuto più volte nella disposizione dei personaggi o come abbia preceduto nella preparazione della base. Una delle opere che più mi ha colpito è il “Riposo dopo la fuga in Egitto”. Quattro sono i soggetti umani raffigurati: l’angelo, Maria, il bambino e San Giuseppe. Michelangelo usava spesso delle prostitute come modelle; Anna Bianchini, la donna dai capelli rossi, ne è un esempio. Il suo volto raffigurerebbe quindi Maria, la Vergine che regge in modo protettivo e materno il bambino, appoggiando dolcemente la sua testa su quella del neonato. Quest’ultimo presenta tratti graziosi in volto e si è abbandonato in un tenero sonno nel grembo della madre. Proseguendo verso sinistra incontriamo l’angelo. Egli è raffigurato seminudo con un panneggio bianco che gli avvolge alcune parti del corpo, lasciandogli scoperti spalle, schiena, fianco destro, polpacci e piedi. L’angelo non sembra toccare realmente il terreno, forse a sottolinearne il suo carattere divino. Egli presenta riccioli biondi e due morbide ali dai colori blu e grigio scuro ed è intento a suonare un violino, il quale è dipinto con una corda spezzata; ciò indica, simbolicamente, la precarietà e il decadimento della vita umana (simboleggiata da Giuseppe) contrapposta all'immortale vita celeste (simboleggiata dalla Vergine e il Bambino). Giuseppe, invece, è realisticamente segnato nel volto dall’età, accentuato dalla folta barba grigia; siede su un grande sacco con un fiasco ai piedi, che sottolinea il momento di sosta durante la fuga, mentre regge lo spartito all’angelo; volge lo sguardo verso di lui, corrugando la fronte. Michelangelo ha curato molto i dettagli. Dalle note dello spartito infatti alcuni studiosi hanno identificato la