Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Cosa sono e quali sono i processi cognitivi?, Schemi e mappe concettuali di Psicologia dello Sviluppo

- attenzione - memoria - metacognizione - teoria della mente

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 10/05/2024

sara-americano
sara-americano 🇮🇹

4 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Cosa sono e quali sono i processi cognitivi? e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Psicologia dello Sviluppo solo su Docsity! APPROCCIO ALL’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI Non è riconducibile ad unico studioso, bensì si tratta di un approccio che mette insieme una serie di persone che hanno in un qualche modo lavorato suoi processi cognitivi. La domanda era: come elaborano i bambini le informazioni sul mondo? L’elaborazione delle informazioni nei bambini è limitata in termini di: ● velocità: i bambini elaborano le informazione più lentamente rispetto ad un adulto es test dei tempi\tempo di reazione : viene presentato uno stimolo e si vanno a misurare i tempi di reazione a questo stimolo (immagine del gufo nell’albero) ● capacità di manipolare le informazioni: Per Sigler sono tre i meccanismi che si mettono in moto nei cambiamenti delle capacità cognitive dei bambini: ● codificazione: di informazioni rilevanti ed irrilevanti ● automaticità: capacità di elaborare informazioni con poco o nessuno sforzo ● costruzione di una strategia: trovare la strategia giusta per elaborare le informazioni (manca nei bambini) I PROCESSI COGNITIVI: 1) ATTENZIONE processo cognitivo di base, vitale per la sopravvivenza dell’uomo, è quel processo attraverso il quale il cervello seleziona alcuni stimoli della realtà e li focalizza rispetto ad altri che non ci interessano (metafora del filtro). l’attenzione può essere: ➔ volontaria ➔ automatica ➔ selettiva: capacità di focalizzarsi su un aspetto specifico (dell’ambiente esterno) trascurando il resto ➔ divisiva: capacità di concentrarsi su più attività contemporaneamente si tratta del cosiddetto multitasking ➔ sostenuta: prontezza nel rispondere ai cambiamenti (anche piccoli) che accadono nell’ambiente, viene detta anche vigilanza ➔ esecutiva: capacità di mantenere focalizzata l’attenzione sull’esecuzione di un compito nel corso del compito stesso (quando ad esempio svolgiamo delle espressioni matematiche) Lo sviluppo dell’attenzione inizia a tre mesi infatti i bambini iniziano a prestare attenzione agli oggetti. Successivamente tra i 6 e i 9 mesi compare la cosiddetta attenzione congiunta o joint attention (il bambino e la mamma osservano la stessa cosa) quest’ultima è un indicatore di sviluppo sano in quanto l’assenza della joint attention rappresenta uno degli indicatori principali e precoci dell’autismo. Crescendo i bambini diventano capaci di concentrarsi per più tempo su un compito, ma è nell’adolescenza che acquistano maggiore attenzione. Esiste poi un disturbo dell’attenzione meglio conosciuto come disturbo da deficit di attenzione\iperattività (abbreviazione ADHD ) Chi ne soffre ha un’incapacità fisiologica a prestare attenzione Si parla di ADHD con disattenzione predominante quando il deficit primario è l’incapacità di attenzione, mentre si parla di ADHD con impulsività e iperattività quando il deficit primario è l’incapacità del controllo motorio. 1 2) MEMORIA: Capacità d’immagazzinare e mantenere dentro di noi delle informazione nel tempo I processi di base della memoria sono: ● codifica: acquisiamo una nuova info ● immagazzinamento: immagazziniamo la nuova info ● recupero: recuperiamo l’info quando è necessario può avere degli ostacoli: ➔ posizione seriale: si ricordano con più facilità gli elementi posti all’inizio o alla fine ➔ specificità della codifica: l’info viene recuperata più facilmente se cerco di recuperarla nello stesso modo in cui l’abbiamo codificata es. numero di telefono imparato a due cifre La memoria può essere divisa in due grandi entità: ● memoria a breve termine: l’info viene mantenuta per un breve periodo di tempo ● memoria a lungo termine: l’info viene mantenuta per molto tempo (se non per sempre) esistono diversi tipi di memoria a lungo termine: ➔ implicita (procedurale): recupero inconsapevole dell’info es. leggere, andare in bicicletta ➔ esplicita (dichiarativa): il recupero consapevole dell’info ➔ episodica : ricordare episodi o info generali es. cos’è successo l’11 settembre 2001? ➔ autobiografica: ricordare episodi o info personali es. cosa stavi facendo l’11 settembre 2001? ➔ semantica: recupero delle nostre conoscenze generali es. qual è la capitale della Francia? Esiste poi la memoria di lavoro o working memory (modello di Baddeley), la quale ci consente di elaborare info di tipo verbale e visuo-spaziali, le quali a loro volta vengono elaborate dall’esecutivo centrale, il quale a sua volta invierà le info fondamentali alla memoria a lungo termine. La memoria nella prima infanzia è quasi del tutto assente, si parla infatti di amnesia infantile. Nella seconda infanzia i bambini sono in grado di ricordare molte più informazioni (ma sempre meno degli adulti) soprattutto se vengono sollecitati, infatti per migliorare la memorizzazione esistono delle vere e proprie strategie: ● span di memoria: ascoltare e ripetere una serie di stimoli (lettere, numeri) ● organizzazione: raggruppare le cose secondo un certo criterio ● elaborazione: associare qualcosa di nuovo a qualcosa che già conosciamo ● immaginazione: utilizzare le immagini per ricordare info ● strategie per l’insegnamento: A volte la memoria fallisce perché c’è un’interferenza che impedisce il recupero dell’info ciò è detto oblio. Le cause dell’oblio possono essere: ● il trascorrere del tempo 2