Scarica De Bello Gallico, Analisi e Traduzione e più Appunti in PDF di Letteratura latina solo su Docsity! De Bello Gallico ANALISI: Alessandra Marino, Università degli studi di Roma ‘La Sapienza’. I PARAGRAFO: TESTO: Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. Hi omnes lingua, institutis, legibus inter se differunt. Gallos ab Aquitanis Garunna flumen, a Belgis Matrona et Sequana dividit. Horum omnium fortissimi sunt Belgae, propterea quod a cultu atque humanitate provinciae longissime absunt minimeque ad eos mercatores saepe commeant atque ea, quae ad effeminandos animos pertinent, important proximique sunt Germanis, qui trans Rhenum incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt. Qua de causa Helvetii quoque reliquos Gallos virtute praecedunt, quod fere cotidianis proeliis cum Germanis contendunt, cum aut suis finibus eos prohibent aut ipsi in eorum finibus bellum gerunt. Eorum una pars, quam Gallos obtinere dictum est, initium capit a flumine Rhodano, continetur Garunna flumine, Oceano, finibus Belgarum, attingit etiam ab Sequanis et Helvetiis flumen Rhenum, vergit ad septentriones. Belgae ab extremis Galliae finibus oriuntur, pertinent ad inferiorem partem fluminis Rheni, spectant in septentrionem et orientem solem. Aquitania a Garunna flumine ad Pyrenaeos montes et eam partem Oceani, quae est ad Hispaniam, pertinet, spectat inter occasum solis et septentriones. TRADUZIONE: La Gallia è divisa nella sua totalità in tre parti, delle quali una la abitano i Belgi, l’altra la abitano ( incolunt è sottinteso) gli Aquitani, la terza coloro che sono chiamati nella loro lingua Celti nella nostra Galli. Tutti questi si differenziano tra di loro per lingua, istituzioni e leggi. Il fiume Garonna divide i Galli dagli aquiatni e la Marna e la Sequana ( la Senna) li divide dai Belgi. Tra tutti questi i Belgi sono più forti, per il fatto che sono di gran lunga lontani dal lusso e dalla cultura della provincia ( qui si intende la Gallia Narbonese cioè la Provenza), pochissimo giungono presso di loro mercanti e importano le cose che (ea quae) sono pertinenti a rendere effeminati gli animi, e sono vicinissimi ai Germani, i quali abitano al di là del Reno, con i quali fanno guerra continuamente ( questa è la motivazione più importante per la quale i Belgi sono più forti, cioè perché sono continuamente in guerra). Anche gli Elvezi precedono in virtù gli altri Galli ( lett. ‘i restanti Galli’) poiché contendono con i Germani in battaglie quasi quotidiane, quando o li scacciano dai loro confini oppure quando (sottinteso) portano guerra loro stessi nei confini di quelli. Una parte di queste, la quale si è detto essere di competenza dei Galli ( lett. ‘che i Galli la ottengono’), prende inizio dal fiume Rodano, contenuta dal fiume Garonna, dall’Oceano e dai confini dei Belgi, tocca anche dalla parte dei Sequani e degli Elvezi il fiume Reno ed è orientata verso Nord. I Belgi prendono inizio ( lett. orior vuol dire ‘sorgere’) dagli estremi confini della Gallia, sono relativi al corso inferiore del fiume Reno e guardano verso Nord e verso Oriente. L’Aquitania è relativa (sottinteso) a quella parte che va dal fiume Garonna fino ai Monti Pirenei e relativa a quella parte di Oceano che è di fronte (sottinteso) alla Spegna; è rivolta tra occidente e il settentrione. ANALISI: 1 Periodo principale: Gallia est omnis divisa in partes tres ↓ ↓ Soggetto verbo reggente - Omnis: è un aggettivo correlato con Gallia, utilizzato con valore predicativo del soggetto, per questo conviene tradurlo avverbialmente con ‘nella sua totalità’. - Quarum: pronome relativo; introduce una proposizione relativa, è un genitivo plurale, ‘delle quali’, riferito a partes. - Unam, aliam, teriam: sono le tre relative, che compongono questa subordinata relativa. Di unam è Belgae. - Qui: dobbiamo sottintendere i il pronome determinativo, quando esso si trova nello stesso caso con il pronome relativo il determinativo può essere omesso. Letteralmente sarebbe tertiam i qui, siccome sono allo stesso caso cioè nominativo plurale che è il soggetto della frase, il determinativo può essere omesso. - Appellantur: indicativo presente passivo 3 ps. Pl. da appello, appellas, appellavi, appellatum, appellāre (verbo transitivo I coniugazione ). - Ipsorum: è ‘ipse’. - Lingua, institutis, legibus: ablativi di limitazione, cioè limitatamente alla lingua, alle istituzioni e alle leggi. - Ab Aquitanis: letteralmente sarebbe un complemento di moto da luogo, ma più propriamente dobbiamo parlare di separazione reso evidente dal verbo dividit. - Horum omnium: ‘tra tutti questi’; complemento partitivo espresso con il genitivo. - Fortissimi: superlativo assoluto. - Propterea quod: ‘per il fatto che’; quod esprime la causale rafforzato dall’avverbio propterea. - Absunt: composto del verbo essere da Absum, abes, abfui, abesse, presente indicativo, Ricordare che la preposizione rimane inalterata e si coniuga soltanto il verbo essere. Absunt significa lett. ‘sono lontano da’. - Longissime: superlativo dell’avverbio longe. Lett. ‘longissimamente’; costruzione con il suffisso + e quindi: longissim+e. - A cultu: ablativo e complemento di separazione. - A cultu atque humanitate: dal lusso e dalla cultura della provincia. ( Si fa riferimento alla Provenza, il cui nome deriva dal latino perché la Provenza era considerata una provincia ed era una delle prime ad essere fondata dall’impero romano ). - Cultu atque humanitate: è una figura retorica ed è un’endiadi, che si verifica quando per esprimere un concetto si utilizzano due termini considerati sinonimici ( sinonimi ). Si dovrebbe tradurre uno dei sostantivi in aggettivo e quindi “dal lussuoso stile di vita della provincia”. - Minime e saepe: vanno insieme e sono due avverbi; minime da minimus, lett. ‘ minimamente spesso’ ma lo traduciamo con ‘pochissimo’. - Effeminandos: gerundivo. - Trans + accusativo ( Rhenum ): ‘al di là del Reno’. - Gerere bellum: ‘fare guerra’. - Qua de causa: nesso relativo. - Virtute: ablativo di limitazione. - Quod + indicativo ( contendunt): introduce una causale ( in questo caso è subordinata di 1° grado ). - Cum Germanis: complemento di compagnia. 2 III PARAGRAFO: TESTO: His rebus adducti et auctoritate Orgetorigis permoti constituerunt ea quae ad proficiscendum pertinerent comparare, iumentorum et carrorum quam maximum numerum coemere, sementes quam maximas facere, ut in itinere copia frumenti suppeteret, cum proximis civitatibus pacem et amicitiam confirmare. Ad eas res conficiendas biennium sibi satis esse duxerunt, in tertium annum profectionem lege confirmant. Ad eas res conficiendas Orgetorix deligitur. Is sibi legationem ad civitates suscepit. In eo itinere persuadet Castico Catamantaloedis filio Sequano, cuius pater regnum in Sequanis multos annos obtinuerat et ab senatu populi Romani amicus appellatus erat, ut regnum in civitate sua occuparet, quod pater ante habuerat; itemque Dumnorigi Haeduo, fratri Diviciaci, qui eo tempore principatum in civitate obtinebat ac maxime plebi acceptus erat, ut idem conaretur persuadet eique filiam suam in matrimonium dat. Perfacile factu esse illis probat conata perficere propterea quod ipse suae civitatis imperium obtenturus esset: non esse dubium, quin totius Galliae plurimum Helvetii possent; se suis copiis suoque exercitu illis regna conciliaturum confirmat. Hac oratione adducti inter se fidem et ius iurandum dant et regno occupato per tres potentissimos ac firmissimos populos totius Galliae sese potiri posse sperant. TRADUZIONE: Convinti da queste cose e mossi dall’autorevolezza di Orgetorige stabilirono quelle cose che era necessario preparare per la partenza, e acquistare un numero quanto più grande possibile di buoi e carri, coltivare quanto più grano possibile, affinché fornissero abbondanza di frumento durante il viaggio, rinsaldare la pace e l’amicizia con le popolazioni vicine. Per compiere queste cose ritennero che fosse sufficiente per loro un biennio; e stabiliscono tramite una legge la partenza nel terzo anno. Viene scelto Orgetorige per portare a termine queste cose. Lui incarica su di sé l’ambasceria alle popolazioni ( cioè prende su di sé la responsabilità di fare un’ambasceria con le popolazioni vicine). Durante questo viaggio persuade Castico figlio di Catamantaledo un Sequano, il cui padre aveva ottenuto il comando sui Sequani per molti anni ed era stato chiamato dal Senato del popolo romano amico, per usurpare il comando all’interno della sua popolazione, che in precedenza aveva avuto il padre; allo stesso modo persuade Dumnorige Hedo, fratello di Diviziaco, il quale a quel tempo otteneva tra la popolazione una posizione di prestigio ed era ben accetto massimamente dalla plebe, affinché ricercasse la medesima cosa, ( la cosa che deve fare è la stessa cui si fa riferimento con Castico), e dà a lui sua figlia in matrimonio. Li convince che è facilissimo a farsi, portare a compimento queste imprese per il fatto che lui stesso stava per ottenere il comando della sua popolazione: non c’era alcun dubbio che gli Elvezi fossero massimante potenti all’interno di tutta la Gallia e dà la conferma a quelli che avrebbe riconciliato i regni tramite le sue truppe ed il suo esercito. Convinti da questo discorso si danno tra di loro la fiducia e un giuramento e sperano che possano impadronirsi del regno occupato tramite tre potentissimi e saldissimi popoli di tutta la Gallia. ANALISI: - Frase reggente: constituerunt ea. 5 - Adducti: participio perfetto il cui soggetto è gli Elvezi - Permoti: participio perfetto. - Auctoritate: ablativo d’agente. - His rebus: ablativo d’agente - Da pertinerent dipendono tutti gli infiniti successivi. - Ad proficiscendum: accusativo del gerundio con funzione finale. Dal verbo proficiscor, verbo deponente che ha forma attiva e significato attivo nel gerundio. - Pertinerent: congiuntivo imperfetto di pertineo, che vuol dire ‘essere relativo a qualcosa’. Viene utilizzato il congiuntivo e quindi si tratta di una relativa impropria e quindi c’è una sfumatura ipotetica. Da questo stesso verbo dipendono tutti i verbi all’infinito successivi. Paradigma: pertineo, pertines, pertinui, pertinere; II coniugazione. - maximus preceduto da quam : eccezione, quando troviamo il superlativo preceduto da quam indica un rafforzativo del superlativo e sarebbe bene tradurlo con ‘quanto più’ o ‘quanto più grande possibile’. - ut+ congiuntivo imperfetto (subpeteret): proposizione finale. Il soggetto di subpeteret è copia, viene da subpeto, subpetis, subpetii, subpetitum, subpetĕre; III coniugazione. - Itinere + ablativo: complemento di tempo determinato. - Conficiendam: gerundivo che funge da aggettivo verbale coordinato con res. Introdotto da ad indica sempre un complemento di fine. Paradigma: conficio, confeci, confectum, conficere; III coniugazione. - Biennium sibi satis esse: è un’infinitiva con il verbo essere all’infinito. Biennium è il soggetto dell’infinitiva. Sibi si riferisce al soggetto implicito degli Elvezi. - Duxerunt: da Duco, dulcis, duxi, ductum, ducere; III coniugazione. - Persuadet: è un verbo che richiede il dativo della persona persuasa, in questo caso è castico. - Obtinuerat: piuccheperfetto da Obtineo, obtines, obtinui, obtendum, obtinere; II coniugazione. - Multos annos: accusativo che indica il complemento di tempo continuato. - Appelatus erat: costruzione del doppio nominativo con il verbo copulativo erat. Appello è utilizzato alla forma passiva; i due nominativi sono pater che è il soggetto del verbo e amicus che è predicativo del soggetto; - Ut regum in civitate sua occuparet: completiva, subordinata di 1° grado. - Itemque: avverbio - Eo tempore: complemento di tempo determinato, tempore è in caso ablativo. - Maxime: superlativo dell’avverbio. - Ut idem conaretur: completiva. - Conaretur: congiuntivo imperfetto da Conor, conaris, conatus sum, conari; è un verbo deponente. - Probat: verbo reggente; da probo, probas, probavi, probatum, probare. - Conata: participio perfetto neutro all’accusativo il cui verbo è conaretur. - Factu: supino passivo di facio. Retto da un aggettivo neutro per indicare questo tipo di espressioni come ‘facilissimo a farsi’. - Obtenturus esset: perifrastica attiva con il participio futuro e il verbo essere. - Conciliaturum esse è un’infinitiva con il verbo essere sottinteso, retta da confirmat, ed è un infinito futuro. - Exercitu e copiis: sono due ablativi di mezzo. 6 - Sperant: verbo reggente della coordinata. - Potior: regge la costruzione con l’ablativo, cioè la cosa di cui si ci impadronisce va in caso ablativo. - Per + accusativo: complemento di mezzo. 7 V PARAGRAFO: Nei paragrafi precedenti a Orgetorige viene fatta causa dal suo stesso popolo per non aver rispettato le usanze tipiche del popolo, a un certo punto giunge la notizia che sia morto e si sospetta che lui stesso si sia dato la morte. Nonostante la sua morte gli Elvezi proseguono poi il loro proposito. TESTO: Post ius mortem nihilominus Helvetii id quod constituerant facere conantur, ut e finibus suis exeant. Ubi iam se ad eam rem paratos esse arbitrati sunt, oppida sua omnia numero ad duodecim, vicos ad quadringentos, reliqua privata aedificia incendunt, frumentum om- ne, praeterquam quod secum portaturi erant, comburunt, ut domum reditionis spe sublata paratiores ad omnia pericula subeunda essent; trium mensum molita cibaria sibi quemque domo efferre iubent. Persuadent Rauracis et Tulingis et Latobicis finitimis suis uti eodem usi consilio, oppidis suis vicisque exustis, una cum is proficiscantur, Boiosque, qui trans Rhenum incoluerant et in agrum Noricum transierant Noreiamque oppugnabant, receptos ad se socios sibi adsciscunt. TRADUZIONE: Dopo la sua morte nondimeno gli Elvezi si sforzano di fare ciò che avevano stabilito ( cioè continuare a fare razzie) cioè di uscire dai propri confini. Laddove hanno ritenuto di essere pronti a questa impresa incendiano tutti i loro villaggi circa dodici e i villaggi circa quaranta, e i restanti edifici privati, tranne quello che avevano intenzione di portare con sé, affinché fossero più pronti tolta la speranza del ritorno a casa a sostenere ciascun pericolo; stabiliscono di portare da casa con sé ciascun tipo di granaia degli ultimi tre mesi. Persuadono i popoli confinanti dei Rauraci, Tulingi e Latobrigi, affinché partano una insieme con loro avendo compiuto la stessa decisione avendo dato alle fiamme le loro città e i loro villaggi. E portano dalla loro parte come alleati i Boi che avevano abitato al di là del Reno e si erano trasferiti nel lago del Norico e ponevano sotto assedio la città di Noreia. ANALISI: - nihilo minus: lett. ‘non meno’. - Constituerant: piuccheperfetto di constituo. - Quod…constituerant: introduce una relativa propria. - Ut…exeant: completiva introdotta da ut con verbo al congiuntivo. - Exeant: congiuntivo presente composto, in cui si declina solo exeo, perché eo è uno dei verbi atematici. - Incendunt: è il verbo reggente della frase. - Il numerale preceduto da ad: vuol dire circa. - Frumentum omne: accusativo neutro. - Portaturi erant: perifrastica attiva con il participio futuro portaturi del verbo porto. Essa si traduce con il senso di imminenza, intenzionalità o predestinazione. - Secum: unione del pronome se + cum, che esprime un complemento di compagnia. - Paratiores: comparativa di paratus. 10 - Ut Essent: valore finale. - spe sublata: ablativo assoluto, spe è l’ablativo di spes, sublata ablativo del participio perfetto di subfero. - Domum: complemento di luogo, con domus il moto a luogo si esprime con l’accusativo semplice. - Subeunda: gerundivo coordinato con omnia pericula, con valore di finalità. Anche questo è un composto di eo. - uti: forma arcaica di ut che introduce una finale con il verbo al congiuntivo proficiscantur. - Oppidis suis vicisque: ablativo assoluto. - Eodem usi consilio: costrutto - Eodem: ablativo di idem. - Exsusti: participio perfetto. - Due piuccheperfetti a indicare un’azione precedente ma anche conclusa, ( l’atto di abitare al di là del reno ecc…) e l’imperfetto di oppugnabat, indica che è un’azione che ha occupato una certa durata infatti l’assedio è un’azione che si svolge nel tempo. - Transierant: il verbo è transeo, composto di eo, e forma di piuccheperfetto sincopata di transiverant. 11 VI PARAGRAFO: TESTO: Erant omino itinera duo, quibus itineribus domo exire possent: unum per Sequanos, angustum et difficile, inter montem Iuram et flumen Rhodanum, vix qua singuli carri ducerentur; mons autem altissimus inpendebat, ut facile perpauci prohibere possent; alterum per provinciam nostram, multo facilius atque expeditius, propterea quod inter fine Helvetiorum et Allobrogum, qui nuper pacati erant, Rhodanus fluit isque nonnullis locis vado transitur. Extremum oppidum Allobrogum est proximumque Helvetiorum finibus Genua. Ex eo oppido pons ad Helvetios pertinet. Allobrogibus sese vel persuasuros, quod nondum bono animo in populum Romanum viderentur, existimabant, vel vi coacturos, ut per suos fines eos ire paterentur. Omnibus rebus ad protectionem conparatis diem dicunt, qua die ad ripam Rhodani omnes conveniant. Is dies erat a. d. V. Kal. Apr.L. Pisone A, Gabinio consulibus. TRADUZIONE: C’erano in tutto due itinerari, itinerari con i quali potessero uscire dalla patria: uno attraverso i Sequani, stretto e difficile, tra il monte Giura ed il fiume Rodano, la quale a stento passavano, inoltre sovrastava un monte altissimo, tanto che pochissimi potessero facilmente bloccare; l’altro attraverso la nostra provincia, molto più facile e spedito, per il fatto che tra i territori degli Elvezi e degli Allobrogi, che da poco erano stati pacificati, scorre il Rodano ed esso per alcuni luoghi si passa per guado. Ginevra è il confine dei villaggi degli Allobrogi ed è in prossimità ai territori degli Elvezi. Da quel villaggio un ponte arriva agli Elvezi. Pensavano che avrebbero loro stessi o persuaso gli Allobrogi, che non sembravano vedessero ancora un buon animo nel popolo romano, o li avrebbero costretti con la forza affinché permettessero loro di passare per i loro territori. Fatti tutti i preparativi per la partenza, stabiliscono il giorno, nella quale giornata tutti si raccolgano sul Rodano. Quel giorno era il 28 marzo, sotto il consolato di L. Pisone ed A. Gabinio. ANALISI: - erant: imperfetto indicativo, 3° ps. Plurale, da sum. - Quibus: pronome relativo, in caso ablativo, neutro plurale. Introduce con il verbo possent, che si trova al congiuntivo imperfetto, una relativa impropria. In questo caso diamo a quibus, il valore di un ablativo strumentale. - possent: da possum, potes, potui, posse, congiuntivo imperfetto III persona plurale, ‘potessero’. - exire: verbo composto di eo, Per cui exeo, exis, exiii, exitum, exire, infinito presente. - Domo: ablativo singolare, di domus, sostantivo femminile di IV declinazione. Abbiamo un ablativo in funzione di complemento di allontanamento o separazione. ‘ Dalla patria’. - unum: aggettivo numerale maschile singolare, da unus, a, um. - Per Sequanos: per + accusativo, esprime un complemento di moto per luogo. - Angustum: aggettivo di I classe in caso accusativo singolare. ‘Stretto’ - Difficile: aggettivo di II classe, neutro, in caso accusativo singolare. 12 VII PARAGRAFO: TESTO: Caesari cum id nuntiatum esset, eos per provinciam nostram iter facere conari, maturat ab urbe proficisci et quam maximis potest itineribus in Galliam ulteriorem contendit ad Genuam pervenit. Provinciae toti quam maximum potest militum numerum imperat (erat omnino in Gallia ulteriore legio una), pontem qui erat ad Genuam iubet rescindi. Ubi de eius adventu Helvetii certiores facti sunt, legatos ad eum mittunt nobilissimos civitatis, cuius legationis Nammeius et Verucloetius principem locum obtinebant, qui dicerent sibi esse in animo sine ullo maleficio iter per provinciam tacere, propterea quod aliud iter haberent nullum; rogare ut eius voluntate id sibi facere liceat. Caesar, quod memoria tenebat L. Cassium consulem occisum exercitumque eius ab Helvetiis pulsum et sub jugum missum, concedendum non putabat; neque homines inimico animo data facultate per provinciam itineris faciundi temperaturos ab iniuria et maleficio existimabat. Tamen, ut spatium intercedere posset, dum milites quos imperaverat convenirent, legatis respondit diem se ad deliberandum sumpturum: si quid vellent, ad Id. April, reverterentur. TRADUZIONE: Quando venne annunciato ciò a Cesare, che quelli ( gli Elvezi) si accingevano a farsi strada presso la nostra provincia, affretta la partenza dalla città e marcia quanto più lontano possibile verso la Gallia ulteriore e giunge a Ginevra. Ordina a tutta la Provincia un grande numero possibile di soldati ( in tutta la Gallia ulteriore c’era soltanto una legione), stabilisce di distruggere il ponte che era a Ginevra. Non appena gli Elvezi vennero informati del suo arrivo, mandano a lui ambasciatori più nobili tra i cittadini, di cui avevano il principale comando dell’ambasciata Nammeio e Veruclezio), affinché dicessero di non avere un animo nemico per attraversare la provincia, poiché ebbero nessun’altra strada, di supplicare affinché con la sua volontà fosse loro lecito farlo. Cesare, che aveva memoria del console L. Cassio ucciso dagli Elvezi e il suo esercito sconfitto e messo sotto il giogo, non poteva concederlo; né riteneva che quegli uomini dall’animo nemico dopo essere stata data loro la facoltà di attraversare la provincia si sarebbero astenuti dal fare ingiurie e danni. Tuttavia, per prendere ( lett. far intercedere) tempo, ancora in attesa che arrivassero i soldati che lui aveva richiesto, rispose agli ambasciatori che si sarebbe preso un giorno per decidere: se volessero questo, tornassero il 13 Aprile. ANALISI: - cum…esset: costrutto del cum narrativo. Tale proporzione introdotta dal cum è sempre resa con il congiuntivo, nei suoi vari tempi. In questo caso la rendiamo con un valore temporale. - Conari: introduce una proposizione infinitiva. - proficisci: verbo deponente da proficiscor, proficisceris, profectus sum, proficisci. - quam…potest: locuzione che si traduce con ‘quanto più possibile’. - imperat: verbo accompagnato dal dativo della persona a cui si ordina ( o da cui si pretende). 15 - Iubet rescindi: il verbo Iubeo, regge l’infinito passivo rescindi nel caso in cui non sia espressa la persona a cui si impartisce l’ordine. - legatos: predicativo dell’oggetto, nobilissimos. - Qui dicerent: relativa impropria. Proposizione retta dal pronome relativo e con verbo espresso in congiuntivo, in questo caso assume un valore finale. - Esse…facere: due diverse proposizioni infinitive che dipendono dallo stesso verbo, diceret. - Ut liceat: proposizione finale, introdotta da ut e con il verbo al congiuntivo presente. - Inimico animo: complemento di qualità. Si esprime al genitivo in riferimento a qualità morali. In questo caso, il complemento è espresso in ablativo poiché si parla di una qualità corporea, in quanto l’animo era considerato parte della fisicità. - Data facultate: ablativo assoluto con valore temporale. - Faciundi: gerundio in caso genitivo, in qualità di sostantivo verbale. - tempaturus ( esse ): infinito futuro, verbo dell’infinitiva retta da existimabat. - ad deliberando: il gerundio, nel caso accusativo preceduto da ad ha valore finale. - Sumpturum ( esse): infinito futuro, verbo dell’infinitiva retta da respondit. - si vellent…reverteruntur: periodo ipotetico dell’irrealtà ( terzo tipo ). I verbi sono al congiuntivo imperfetto. - Respondit: indicativo perfetto da respondeo, respondes, respondi, responsum, respondere. 16 VIII PARAGRAFO: TESTO: Interea ea legione quam secum habebat militibusque qui ex provincia convenerant a lacu Lemanno, qui in flumen Rhodanum influit, ad montem Iuram, qui fines Sequanorum ab Helvetiis dividit, milia passuum decem novem murum in altitudinem pedum sedecim fossamque perducit. Eo opere perfecto praesidia disponit, castella communit, quo facilius, si se invito transire conarentur, prohibere possit. Ubi a dies quam constituerat cum legatis venit et legati ad eum reverterunt, negat se more et exemplo populi Romani posse iter ulli per provinciam dare et, si vim facere conentur, prohibiturum ostendit. Helvetii ea spe deiecti navibus iunctis ratibusque compluribus factis, alii vadis, Rhodani, qua minima altitudo fluminis erat, non numquâm interdiu, saepius noctu si perrumpere possent conati, operis munitione et militum concursu et telis repulsi hoc conatu destiterunt. TRADUZIONE: Nel frattempo aveva con sé la sua legione e con i soldati che erano venuti dalla provincia dal lago Lemano, il quale scorre nel fiume Rodano, fino al monte Giura, che divide i Sequani dagli Elvezi, di una lunghezza di diciannove miglia e un muro di un’altitudine di sedici piedi preceduto da un fossato. Dispone per la massima difesa le scorte, costruisce i castelli, in modo che con più facilità, possa proibire se tentassero di passare senza consenso. Quando giunse il giorno che era stato stabilito con gli ambasciatori e gli ambasciatori si ripresentarono a lui, nega sia i suoi costumi e modelli del popolo Romano e a chiunque potesse passare per la provincia, se decidessero di fare forza, rivela che saranno respinti. Gli Elvezi perduta la loro speranza e con parecchie navi unite a zattere per fare, all’altro guado del Rodano, che era di altezza minore del fiume, talvolta non durante il giorno, per il fatto che potessero più spesso la notte irrompere per attaccare, con azioni di difesa e con una combinazione di soldati con giavellotti desistettero respinto questo attacco. ANALISI: - interea: avverbio, ‘nel frattempo’. - secum: con sé - Habeat: indicativo imperfetto da habeo. - Qui…convenerant: relativa propria con il verbo all’indicativo piuccheperfetto. - Convenerant: indicativo piuccheperfetto da convenio, is, conveni, conventum, convenire, IV declinazione, 3 persona plurale, ‘erano venuti’. - Ex + provincia: ex + ablativo, complemento di moto da luogo. - A lacu: a + ablativo, complemento di moto da luogo. - Qui….influit: relativa propria con verbo all’indicativo. - influit: da influo, indicativo presente, 3 persona singolare, III coniugazione. - Ad + montem: moto a luogo. 17 ob oppure propter, ma anche con l’ablativo preceduto da prae, se la causa esprime un ostacolo. - Sequanis invitis: ablativo assoluto, che traduciamo in questo caso in forma implicita con un gerundio. Invitis, aggettivo di I classe in caso ablativo plurale da invitus, invita, invitum. - Ire: infinito presente del verbo eo, is, itum, ire, verbo intransitivo anomalo; ‘ andare, recarsi, giungere, avanzare’. - Cum non possent : cum narrativo, con valore causale. Abbiamo un rapporto relativo a un tempo storico nella reggente, cioè L’imperfetto, relinquebatur, e dobbiamo intere possent con un valore di contemporaneità che viene espresso dal congiuntivo imperfetto possent, 3 persona plurale da possum, potes, potui, posse. Trad. ‘Poiché non potevano’. - Persuadere: infinito presente da persuadeo, persuades, persuasi, persuasum, persuadere II coniugazione. ‘Indurre, convincere’. - His: aggettivo dimostrativo plurale, da hic, haec, hoc. - Sua: sostantivo neutro plurale della II declinazione. - Sponte: sostantivo femminile III declinazione da spons, in caso ablativo singolare. In questo caso esprime un ablativo di modo. ‘Con la loro volontà’. - Ad Dumnorigem: complemento di moto a luogo, che si esprime con in o ad + accusativo. ‘A Dumnorige’. - Mittunt: indicativo presente 3 persona plurale da mitto, mittis, misi, missum, mittere, III coniugazione. ‘Mandano’. - Ut + impetrarent: proposizione finale espressa da ut + congiuntivo imperfetto impetrarent, 3 persona plurale da impetro, impetras, impetravi, impetratum, impetrare. ‘Affinché ottenessero’. - A Sequanis: complemento d’agente che si esprime con a, ab + ablativo. ‘Dai Sequani’. - deprecatore: sostantivo di III declinazione da deprecator, in caso ablativo singolare. In questo caso ha valore di ablativo strumentale. ‘Per loro intercessione’. - Eo: pronome personale da is, ea, id, in caso ablativo neutro plurale. ‘Tramite loro, per loro’. - Apud Sequanos: complemento di stato in luogo espresso da apud + accusativo per indicare vicinanza. ‘Presso i Sequani’. 20 - Gratia et largitione: sono due ablativi di qualità; Gratia è un sostantivo di I declinazione, in caso ablativo singolare, mentre, largitione è un sostantivo di III declinazione in caso ablativo singolare da largitio, largitionis, ‘generosità’. - Plurimum: aggettivo di I classe da Plurimus, plurima, plurimum, in caso accusativo singolare. Lett. ‘moltissimo’. - Poterat: indicativo imperfetto da possum, potes, potui, posse, 3 persona singolare, ‘poteva’. - Erat: indicativo imperfetto 3 persona singolare dal verbo sum, es, fui, esse, ‘era’. - Quod duxerat: relativa propria poiché il verbo è espresso con l’indicativo piuccheperfetto, 3 persona singolare da duco, ducis, duxi, ductum, ducere III coniugazione, ‘prendere, prendere in moglie’. - Ex ea civitate: complemento di moto da luogo, si esprime con e,ex + ablativo; ea è un pronome persona da is, ea, id, femminile singolare in caso nominativo, mentre, civitate è un sostantivo che viene da civitas, civitatis, di III declinazione, in caso ablativo singolare. ‘Da quella popolazione’. - In matrimonium: complemento di stato in luogo figurato. - Cupiditate: da cupiditas, cupiditatis III declinazione, caso ablativo singolare, lo intendiamo come un ablativo di causa, lett. ‘dalla brama’ - Cupiditate Regni: ablativo d’agente. - Regni: sostantivo neutro da regnum, regni, II declinazione, caso genitivo singolare, ‘del regno’. - Adductus: participio perfetto da adduco, adducis, adduxi, adductum, adducere III coniugazione, ‘spinto’. - Studebat: indicativo imperfetto 3 persona singolare da studeo, studes , studui, studere II coniugazione, ‘aspirava’. - Novis rebus: ‘nuove cose’, rebus viene da res, rei sostantivo di V declinazione in caso dativo plurale; novis viene da novi, novorum, II declinazione dativo plurale. - Quam…: quanto, avverbio. - Suo beneficio: ablativo assoluto nominale, suo è un pronome possessivo da suus, sua, suum, lett. ‘per il suo beneficio, sotto il suo beneficio, al suo beneficio’. - Obstrictas: participio perfetto di obstringo, is, obstrinxi, obstrictum, obstringere III coniugazione, si riferisce al sostantivo civitates. ‘ costringere, vincolare’. 21 - Volebat: indicativo imperfetto 3 persona singolare da volo, vis, volui, velle, verbo transitivo anomale, ‘volere’. - Itaque: congiunzione, ‘pertanto, perciò’. - Suscipit : indicativo presente 3 persona singolare da suscipio, is, suscepi, susceptum, suscipere III coniugazione dei verbi in -io, ‘sostiene’. - A Sequanis: complemento d’agente. - Impetrat: indicativo presente 3 persona singolare, da impetro, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘ottiene’. - Ut + patiantur: proposizione finale espressa dal congiuntivo presente passivo 3 persona plurale, da patio, patis, patere, III coniugazione dei verbi in -io.’ ‘Affinché permettano’. - Per fines suos: complemento di moto per luogo. - Ire: infinito presente di eo, is, ii, itum, ire, ‘andare, giungere’. - Uti: ‘in modo che’, avverbio. - Inter: preposizione, ‘tra, fra’. - Obsidesque: sostantivo III declinazione da obses, obsidis, in caso accusativo plurale. - Sese: pronome indefinito, sui, sibi, se, accusativo plurale. - Dent: congiuntivo presente 3 persona singolare da do, das, dedi, datum, dare, I coniguazione. ‘Diano’. - Perficit: indicativo presente 3 persona singolare da perficio, is, perfeci, perfectcum, perficere III coniugazione in -io. ‘Fa’ - Ut + transeant: proposizione finale, congiuntivo presente 3 persona plurale da transeo, is, transii, transitum, transire; ‘passino’. - Prohibeant: congiuntivo presente 3 persona plurale, da Prohibeo, es, prohibui, prohibitum, prohibere II coniugazione, ‘respingere, allontanare’. - Ne + prohibeant: proposizione finale che con ne ha valore negativo. - Sine maleficio et iniuria: ablativi di modo, ‘danno e oltraggio’, iniuria, ablativo singolare I declinazione. Maleficio, ablativo singolare II declinazione da maleficium. 22 - Praefecit: indicativo perfetto 3 persona singolare da praeficio, is, praefeci, praefectum, praeficere III coniugazione in -io, ‘mise a capo’. - Munitioni: da munitio, Munitionis, sostantivo di III declinazione in caso dativo singolare. ‘Per la difesa, fortificazione ecc…’. - Ipse : ha in questo caso valore di pronome personale di III persona. ‘Lui’. - In Italiam: complemento di moto a luogo espresso da in + accusativo ( Italiam ). - Magnis itineribus: - Contendit: indicativo presente 3 persona singolare da contendo, is, contendi, contendum, contendere III coniugazione ‘marcia, avanza’. - Magnis itineribus: ablativi di modo. - Ibi: avverbio; ‘là, in quel luogo’. - Conscribit: indicativo presente 3 persona singolare da conscribo, is, conscripsi, conscriptum, conscribere, III coniugazione; ‘arruola’. - Quae…hiemabant: relativa propria con il verbo all’indicativo imperfetto 3 persona plurale da hiemo, hiemas, hiemavi, hiematum, hiemare I coniugazione; ‘rimanevano, svernavano, passavano l’inverno, congelavano’. - Ex hibernis: moto da luogo; hibernis sostantivo neutro plurale in caso ablativo II declinazione, ‘dagli accampamenti invernali’. - Educit: indicativo presente 3 persona singolare da educo, is, Eduxi, Eductum, educere III coniugazione; ‘estrarre, far uscire, condurre fuori, marciare, schierare le truppe’ - Qua…erat: relativa propria con il verbo all’indicativo imperfetto 3 persona singolare. - Proximum: aggettivo di I classe da proximus, ‘il più prossimo, vicino, in prossimità’. - Per Alpes: complemento di moto per luogo. - In ulteriore Galliam: complemento di moto a luogo; ulteriore è un aggettivo comparativo di maggioranza in caso ablativo singolare. ‘Al di là, più oltre’. - Cum his…legionibus: complemento di compagnia. His è un pronome dimostrativo. - Ire: infinto presente da eo, is, ii, itum, ire ‘giungere, andare, recarsi, arrivare’. - Superioribus occupatis: ablativo assoluto; superioribus viene da superiora ed è un sostantivo neutro plurale di III declinazione in caso ablativo ‘lezione settentrionali, superiori’; occupatis è il participio perfetto del verbo occupo, as, avi, atum, occupare I coniugazione in caso ablativo 25 plurale ‘occupare, prendere, impossessarsi, assediare’; in questo caso possiamo tradurre con ‘essendo le zone settentrionali occupate’. - Itinere: da iter, itineris, sostantivo neutro III declinazione in caso ablativo singolare; ‘cammino, viaggio, marcia, itinerario’. - Prohibere: infinito presente da prohibeo, es, prohibui, prohibitum, prohibere II coniugazione; ‘respingere, allontanare, rimuovere’. Introduce una proposizione infinitiva. - conantur: indicativo presente 3 persona plurale del verbo deponente Conor, conaris, conatus sum, conari I coniugazione; ‘tentano’. - Ab Ocelo: complemento di moto da luogo espresso da ab + ablativo. - Quod…est: relativa propria con verbo all’indicativo presente. - In fines Vocantiorum: complemento di moto a luogo espresso da in + accusativo. - Pervenit: indicativo presente 3 persona singolare da pervenio, is, perveni, perventum, pervenire IV coniugazione; ‘giungere, arrivare’. - Inde: avverbio di luogo; ‘là, da quel luogo’. - In Allobrogum fines: complemento di moto a luogo; ‘nel territorio degli Allobrogi’. - Ab Allobrogibus: complemento di moto da luogo. - In Segusiavos: complemento di moto a luogo. - Ducit: indicativo presente 3 persona singolare da duco, ducis, duxi, ductum, ducere III coniugazione; ‘condurre’. - Sunt: indicativo presente 3 persona plurale del verbo essere. - Hi: pronome dimostrativo in caso nominativo plurale da hic, haec, hoc. - Trans Rhodanum: trans, è una preposizione, ‘oltre’. 26 XI PARAGRAFO: TESTO: HeIveti iam per angustias et tines Sequanorum suas copias traduxerant et in Haeduorum fines pervenerant eorumque agros populabantur. Haedui, cum se suaque ab iis defendere non possent, legatos ad Caesarem mittunt rogatum auxilium: ita se omni tempore de populo Romano meritos esse, ut paene in conspectu exercitus nostri agri vastari, liberi eorum in servitutem abduci, oppida expugnari non debuerint. Eodem tempore Haedui Ambarri, necessarii et consanguinei Haeduorum, Caesarem certiorem faciunt sese depopulatis agris non Facile ab oppidis vim hostium prohibere. Item Allobroges qui trans Rhodanum vicos possessionesque habebant fuga se ad Caesarem recipiunt et demonstrant sibi praeter agri solum nihil esse reliqui. Quibus rebus adductus Caesar non exspectandum sibi statuit dum omnibus fortunis sociorum consumptis in Santonos Helveti pervenirent. TRADUZIONE: Gli Elvezi ormai avevano condotto le proprie truppe attraverso le strettezze e i territori dei Sequani, ed erano giunti nei territori degli Edui, e avevano devastato i loro campi. Gli Edui, poiché non potevano difendere loro stessi le proprie cose da quelli, mandano gli ambasciatori da Cesare chiedendo aiuto: dicono (sottinteso) che essi si erano comportati così bene in ogni tempo nei confronti del popolo romano che i campi non sarebbero dovuti essere devastati, quasi al cospetto del nostro esercito, i loro figli non sarebbero dovuti essere tratti in schiavitù e le città non sarebbero dovute essere espugnate. Nello stesso tempo gli Edui Ambarri, parenti e consanguinei degli Edui, essendo stati devastati i loro campi informano Cesare di non respingere facilmente la forza del nemico dalle città. Ugualmente gli Allobrogi che avevano villaggi ( vicos) e possedimenti oltre il Rodano si ritirano in fuga presso Cesare e spiegano di non essere rimasto nulla eccetto il suo del campo. Spinto da queste cose poiché erano stati distrutti tutti gli averi dei suoi alleati Cesare decise dunque non aspettando che gli Elvezi giungessero dai Santoni- ANALISI: - iam: avverbio, ‘già, ormai, ora, adesso’. - Per angustias: complemento di moto per luogo. - Traduxerant: indicativo piuccheperfetto da traduco, traducis, traductum, traducere III coniugazione; ‘trasportare, condotto’. - In Haeduorum fines: complemento di moto a luogo espresso da in + accusativo. - Pervenerant: indicativo piuccheperfetto da pervenio, is, perveni, perventum, pervenire IV coniugazione; ‘pervenire, arrivare, giungere’. - Populabantur: forma passiva dell’ indicativo imperfetto 3 persona plurale di populo, as, avi, atum, populare I coniugazione; ‘saccheggiare, devastare, distruggere, sperperare’. - Cum… non possent: cum narrativo; con valore causale; possent congiuntivo imperfetto 3 persona plurale dal verbo possum. - Se: pronome indefinito da sui, sibi, se ‘sé, se stesso, lui, loro’. 27 XII PARAGRAFO: Troviamo diverse descrizioni geografiche riguardo il fiume Arar che sfocia nel Rodano. TESTO: Flumen est Arar, quod per fines Haeduorum et Sequanorum in Rhodanum influit, incredibili lenitate, ita ut oculis in utram partem fluat judicari non possit. Id Helvetii ratibus ac lintribus junctis transibant. Ubi per exploratores Caesar certior factus est tres iam partes copiarum Helvetios id flumen traduxisse, quartam fere partem citra flumen Ararim reliquam esse, de tertia vigilia cum legionibus tribus e castris profectus ad eam partem pervenit qua nondum flumen transierat. Eos impeditos et inopinantes adgressus magnam partem eorum concidit: reliqui sese fugae mandarunt atque in proximas silvas abdiderunt. Is pagus appellabatur Tigurinus: nam omnis civitas Helvetia in quattuor pagos divisa est. Hic pagus unus cum domo exisset patrum nostrorum memoria L. Cassium consulem interfecerat et eius exercitum sub iugum miserat. Ita sive casu sive consilio deorum immortalium, quae pars civitatis Helvetiae insignem calamitatem populo Romano intulerat, ea princeps poenas persolvit. Qua in re Caesar non solum publicas, sed etiam privatas iniurias ultus est, quod eius soceri L. Pisonis avum, L. Pisonem legatum, Tigurini eodem proelio quo Cassium interfecerant. TRADUZIONE: L’Arar è un fiume che sfocia nel Rodano verso il territorio degli Edui e dei Sequani, dall’incredibile lentezza, cosicché non possa essere giudicato con gli occhi in quale direzione fluisca. Questo ( il fiume) gli Elvezi attraversavano con barche e zattere unite. Laddove Cesare venne informato tramite gli esploratori che gli Elvezi avevano trasportato al di là del fiume tre parti delle truppe, e che invero una quarta parte era stata lasciata al di qua del fiume Arari, giunse a quella parte che non aveva ancora attraversato il fiume. Uccise gran parte di loro avvicinatosi a loro che erano in difficoltà e che non se lo aspettavano ( inopinantes): i restanti si diedero alla fuga e si nascosero nelle foreste vicine. Questo villaggio si chiamava Tigurino: infatti tutta la popolazione dell’Elvezia è suddivisa in quattro tribù. Al tempo dei nostri padri, usciti dal loro territorio, avevo ucciso il console L.Cassio e costretto il suo esercito a passare sotto il giogo. E così o per caso o per volontà degli dei immortali quella parte della popolazione dell’Elvezia che aveva arrecato una grandissima disgrazia al popolo Romano ricevette per prima il castigo. Con questa azione Cesare si vendicò di un’ingiuria ( in realtà qui è plurale) non soltanto pubblica ma anche privata poiché ( quod introduce una causale) i Tigurini avevano ucciso nella stessa battaglia Cassio, l’avo di suo suocero Lucio Pisione, il legato di Lucio Pisone. ANALISI: - flumen: è un sostantivo neutro. - Per fines: per + accusativo, esprime un complemento di moto per luogo. - Headuorum e Sequanorum: sono due gentili di possesso. - Incredibile lenitate: ablativo di qualità. 30 - Oculis: ablativo strumentale. - Proporzione consecutiva introdotta da ut+ possit, verbo al congiuntivo, anticipata nella reggente da ita. - Uter: esplicita sempre un’opposizione binaria. - Certior facere: lett. ‘È stato fatto più certo’, vuol dire essere informato di qualcosa. - Per esploratores: è un complemento di mezzo che fa riferimento ad una persona che è il tramite. - Tres partes copiarum…traduxisse : proposizione infinitiva. - profectus: participio perfetto di proficiscor, con funzione di participio congiunto che traduce una subordinata implicita o esplicita. Possiamo tradurla implicita con un complemento di tempo determinato, un complemento di compagnia anche, oppure possiamo esplicitarlo con una preposizone temporale. - Adgressus: participio perfetto di un verbo deponente, adgredior. Cesare e il soggetto. - Inopinantes e impeditos : sono due participi attributivi. Essi sono riferiti ad eos. - mandarunt e abdiderunt: sono i due verbi della coordinata. - Mandarunt: forma sincopata di mandaverunt. Perfetto di mando. - abdiderunt : perfetto raddoppiato. - Intulerat: piuccheperfetto da infero. - Prolessi della relativa: anticipazione della relativa rispetto alla reggente, quindi anticipando il pronome relativo quae rispetto a ea, il determinativo che invece è poi nella reggente. Vuole sottolineare la cosa più importante, cioè che è quella parte della popolazione a cui viene inflitta la pena che aveva inflitto una sconfitta ingiuriosa ai Romani nel passato. Avevano anche fatto passare il popolo romano sotto il giogo. - Qua in re: nesso relativo; per indicare un collegamento logico. - Ultus est: perfetto del verbo deponente ulciscor. - Interfecerant: piuccheperfetto di interficio. 31 XIII PARAGRAFO: TESTO: Hoc proelio facto reliquas copias Helvetiorum ut consequi posset pontem in Arare faciendum curat atque ita exercitum traducit. Helvetii, repentino eius adventu commoti, cum id quod ipsi diebus xx aegerrime confecerant, ut flumen transirent, illum uno die fecisse intellegerent, legatos ad eum mittunt; cuius legationis Divico princeps fuit, qui bello Cassiano dux Helvetiorum fuerat. Is ita cum Caesare egit: si pacem populus Romanus cum Helvetiis faceret, in eam partem ituros atque ibi futuros Helvetios ubi eos Caesar constituisset atque esse voluisset: sin bello persequi perseveraret, reminisceretur et veteris incommodi populi Romani et pristinae virtutis Helvetiorum. Quod inproviso unum pagum adortus esset, cum ii qui flumen transissent suis auxilium ferre non possent, ne ob eam rem aut suae magnopere virtuti tribueret aut ipsos despiceret. Se ita a patribus maioribusque suis didicisse, ut magis virtute quam dolo contenderent aut insidiis niterentur. Quare ne committeret ut is locus ubi constitissent ex calamitate populi Romani et internecione exercitus nomen caperet aut memoriam proderet. TRADUZIONE: Fatto questo combattimento per inseguire le restanti truppe degli Elvezi ( Cesare) si occupa di fare un ponte sull’Arar per affinché possa attraversarlo e così trasporta l’esercito. Gli Elvezi, turbati dal suo arrivo improvviso, quando compresero di aver fatto egli in un solo giorno ciò che avevano compiuto loro per 20 giorni, affinché passassero il fiume, preoccupatissimi, mandano gli ambasciatori a lui; della cui ambasciata Divicone fu il capo, che era stato il comandante degli Elvezi nella guerra contro Cassio. Così egli trattò con Cesare: se il popolo romano facesse pace con gli Elvezi, si sarebbero recati in una parte e in quel luogo dove Cesare volesse gli Elvezi avrebbero costruito e sarebbero rimasti: se invece avrebbe insistito a proseguire la guerra, ricordasse sia del disastro precedente del popolo Romano sia dell’antica virtù degli Elvezi. Quando all’improvviso aveva assalito un solo villaggio, quando quelli che erano al di là del fiume non potessero passare per l’ausilio dei suoi, non doveva per questa cosa né vantarsi immensamente della sua virtù e né disprezzare loro. Essi avevano appreso così dai loro padri e dai loro avi, che aspirassero ad una grande virtù piuttosto che adoperassero insidie. Perciò che non commettesse azioni che il luogo dove si erano stabiliti avrebbe mantenuto la memoria della distruzioni dei popoli romani e alla strage dell’esercito. ANALISI: - hoc proelio facto: è un ablativo assoluto, trad. ‘ Fatto questo combattimento’. Proelio, sostantivo neutro II declinazione in caso ablativo singolare da proelium. Hoc: pronome dimostrativo da hic, haec, hoc ‘questo’; Facto: participio perfetto da facio, III coniugazione. - Ut…posset: proposizione finale formata con ut + congiuntivo. ‘Affinché possa’; posset è il congiuntivo imperfetto da possum. Subordinata alla principale, cioè da curat. - Consequi: infinito presente passivo del verbo deponente consequor, consequeris, consecutus sum, consequi III coniugazione; ‘inseguire’. - In Arare: complemento di stato in luogo espresso da in + ablativo. ‘Nell’Arar’. 32 - Pristinae: aggettivo I classe femminile, genitivo singolare, da pristinus, a, um; ‘passato, vecchio, primitivo’. - Quod…esset: Nesso relativo; abbiamo una relativa impropria con il verbo sum al congiuntivo imperfetto 3 ps. S. - Adortus: participio perfetto da adorio, adoris, i, adortum, adorire IV coniugazione; ‘assalire, assaltare, avventare, aggredire’. - inproviso : ablativo di modo; viene da inprovisus, a, um, aggettivo di I classe , ablativo singolare; ‘improvviso, inatteso, improvviso’. - Qui…transissent : relativa impropria con il verbo al congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. Pl. da transeo, transis, transii, transitum, transire; ‘andare, venire, passare, recarsi’. - Cum possent: cum narrativo; congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. Dal verbo possum. - ii: pronome personale. - Ferre: infinito presente dal verbo fero, fers, tuli, latum, ferre. ‘Portare, trasportare, condurre, guidare, recare’. - Ne: congiunzione; ‘non’. - Ob eam rem: complemento di causa espresso da ob+ accusativo. - Magnopere : avverbio di modo; ‘intensamente, vivamente’. - Virtuti: III declinazione da virtus, virtutis, dativo singolare. - tribueret : congiuntivo imperfetto 3 ps. S. Da tribuo, tribuis, tribui, tributum, tribuere III coniugazione; ‘dare, accordare, concedere, conferire, assegnare, tributare’. - despiceret : congiuntivo imperfetto 3 ps. S. Da despicio, despicis, despexi, despectum, despicere III coniugazione in -io. - Se: pronome personale; si, sibi, se. - Ita: avverbio; ‘così’. - A patribus maioribusque: complemento d’agente; da ab+ ablativo. - didicisse : infinito perfetto da disco, discis, didici, discere III coniugazione; ‘imparare, apprendere, studiare, istruirsi’. - Ut…niterentur: proposizione completiva con il verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. Del verbo deponente nitor, niteris, nisus sum, niti III coniugazione; ‘adoperare, fare affidamento’. 35 - Quam…contenderent : relativa impropria con il verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. Da contendo, is, contendi, contentum, contendere III coniugazione; ‘aspirare’. - Quare: avverbio e congiunzione; ‘perché’. - Committerent: congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. Da committo, is, commisi, commissum, commettere III coniugazione; ‘riunire, commettere, lottare, accingere’. - Ut…constitissent: proposizione finale o causale; il verbo è al congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. Pl, da consisto, is, consisti, consistere III coniugazione; ‘porsi, collocarsi, stabiliti’. - ubi: avverbio; ‘dove’. - Ex calamitate populi Romani: complemento di moto da luogo ex+ ablativo. - Internecione: ablativo singolare, da internicio, internicionis, III declinazione; ‘strage, uccisione’. - caperet : congiuntivo imperfetto 3 ps. S. Da capio, capis, cepi, captum, capere III coniugazione dei verbi in -io; ‘prendere, afferrare, raggiungere, ereditare’. - Proderet: congiuntivo imperfetto 3 ps. S. Da prodo, prodis, prodidi, proditum, prodere III coniugazione; ‘trasmettere, mantenere’. 36 XIV PARAGRAFO TESTO: His Caesar ita respondit: eo sibi minus dubitationis dari, quod eas res quas legati Helvetii commemorassent memoria teneret, atque o gravius ferre quo minus merito populi Romani accidissent: qui si alicuius iniuriae sibi conscius fuisset, non fuisse difficile cavere; sed eo deceptum, quod neque commissum a se intellegeret quare timeret, neque sine causa timendum putaret. Quod si veteris contumeliae oblivisci vellet, num etiam recentium iniuriarum, quod eo invito iter per provinciam per vim temptassent, quod Haeduos, quod Ambarros, quod Allobroges vexassent, memoriam deponere posse? Quod sua victoria tam insolenter gloriarentur, quodque tam diu se inpune iniurias tulisse admirarentur, eodem pertinere. Consuesse enim deos immortales, quo gravius homines ex commutatione rerum doleant, quos pro scelere eorum ulcisci velint, his secundiores interdum res et diuturniorem impunitatem concedere. Cum ea ita sint, tamen si obsides ab iis sibi dentur, uti ea quae polliceantur facturos intellegat, et si Haeduis de iniuriis quas ipsis sociisque eorum intulerint, item si Allobrogibus satis faciant, sese cum is pacem esse facturum. Divico respondit: ita Helvetios a maioribus suis institutos esse uti obsides accipere, non dare consuerint: eius rei populum Romanum esse testem. Hoc responso dato discessit. TRADUZIONE: A tali parole Cesare così rispose: tanto meno doveva esitare, perché ciò che gli ambasciatori degli Elvezi avevano ricordato era impresso nella sua mente, e quanto minore era stata la colpa del popolo romano, tanto maggior dolore provava lui per la sconfitta: se i Romani avessero avuto coscienza di qualche torto commesso, facilmente si sarebbero tenuti in guardia; ma non pensavano di aver compiuto qualcosa per cui temere, né di dover temere senza motivo, e questo li aveva traditi. E se anche avesse voluto dimenticare le antiche offese, poteva forse rimuovere dalla mente le recenti? Gli Elvezi, contro il suo volere, non avevano cercato di aprirsi a forza un varco attraverso la provincia, non avevano infierito contro gli Edui, gli Ambarri, gli Allobrogi? Che si gloriassero in modo tanto insolente e si stupissero di aver evitato così a lungo la punizione delle offese inflitte, concorreva a uno stesso scopo: gli dèi immortali, di solito, quando vogliono castigare qualcuno per le sue colpe, gli concedono, ogni tanto, maggior fortuna e un certo periodo di impunità, perché abbia a dolersi ancor di più, quando la sorte cambia. La situazione stava così, ma lui era disposto a far pace: gli Elvezi, però, dovevano consegnargli ostaggi, a garanzia che le promesse le avrebbero mantenute, e risarcire gli Edui, i loro alleati e gli Allobrogi per i danni arrecati. Divicone replicò che gli Elvezi avevano imparato dai loro antenati a ricevere, non a consegnare ostaggi; di ciò il popolo romano era testimone. Detto questo, se ne andò. ANALISI: - Ita: avverbio di modo, ‘così’. - His: pronome dimostrativo; ‘a queste cose’ ( sottinteso). - Respondit : indicativo perfetto 3 ps. S. Da respondeo, es, respondi, responsum, rispondere II coniugazione. ‘Rispose’. 37 - Quodque admiraretur: relativa impropria con il congiuntivo imperfetto 3 ps. S. Del verbo deponente admiror, admiraris, admiratus sum, admirari I coniugazione; ‘ammirare, rispettare, meravigliarsi’. - inpune: avverbio; ‘impunemente’. ‘Senza pena’. - tulisse: introduce una proposizione infinitiva; è l’infinito perfetto da fero, fers, tuli, latum, ferre ‘portare, subire, patire, mostrare’. - Pertinere: infinitiva che ha come soggetto eodem; infinto presente da perineo, es, pretinui, pertinere II coniugazione; ‘estendere, diffondersi, rendere, raggiungere, concernere, appartenere’. - Consuesse : forma sincopata ( consuevisse) dell’infinito perfetto di consuesco, is, consuevi, consuetum, consuescere III coniugazione; ‘abituarsi, assuefarsi, esercitare’. - enim : congiunzione; ‘infatti’. - Gravius: comparativo di maggioranza neutro dell’aggettivo gravis, gravis, grave II classe. ‘Più pesante, grave, serio’. - Quo…doleant: relativa impropria con il verbo al congiuntivo imperfetto III ps. Pl. da doleo, es, dolui, dolere II coniugazione; ‘soffrire, provare, lamentarsi, affliggersi’. - Ex commutatione : complemento di origine; commutatione, III declinazione, da commutatio, cummutationis, ablativo singolare ‘dal mutamento, cambiamento’. - Quos…velint: relativa impropria con il verbo al congiuntivo presente 3 ps. Pl. da volo, vis, volui, velle ‘volere, desiderare’. - pro scelere: complemento di svantaggio espresso da pro + ablativo; scelere, ablativo singolare da scelus, sceleris, neutro III declinazione, ‘delitto’. - ulcisci : infinito presente del verbo deponente ulciscor, ulcisceris, ultus sum, ulcisci, III coniugazione; ‘vendicare, essere punito, punire’. - concedere : infinito presente da concedo, concedis, concessi, concessum, concedere ‘concedere, accordare’. - Cum…sint: cum narrativo; sint, congiuntivo presente 3 ps. Pl. - Tamen: avverbio, ‘tuttavia’. - Ita: avverbio, ‘così’. - Ea: pronome personale, femminile, nominativo singolare, da is, ea, id. - Si: se - Ab iis: ablativo d’agente, ‘da quelli’. 40 - Dentur: forma passiva del congiuntivo presente 3 ps. Pl. dal verbo do, Das, dedi, datum, dare I coniugazione; ‘dare, offrire, pagare del denaro’. - Uti polliceantur: proposizione finale; verbo al congiuntivo presente 3 ps. Pl. dal verbo polliceor, polliceris, pollicitus sum, polliceri II coniugazione; ‘promettere, garantire’. - Quae… intellegat: relativa impropria, congiuntivo presente 3 ps. s. Da intellego, intellegis, intellexi, intellectum, intellegere III coniugazione; ‘comprendere, valutare, pensare, ritenere, meditare’. - Facturos: participio futuro da facio, faci, feci, factum, facere III coniugazione in -io; ‘fare’. - De iniuriis: complemento di moto da luogo; de + ablativo; iniuriis, ablativo plurale da iniuria, iniuriae, I declinazione, ‘dai danni’. - Quas…intulerint : relativa impropria con il verbo al congiuntivo perfetto 3 ps. Pl. da infero, infers, intuli, illatum , inferre, composto di fero; ‘offrire, dare, portare’. - Item: avverbio; ‘ugualmente’. - Si: congiunzione; ‘se’. - Satis : aggettivo di II classe da satis, satis, satis, ‘sufficiente, abbastanza’. - faciant : congiuntivo presente 3 ps. Pl. da facio, facis, feci, factum, facere III coniugazione in -io; ‘facciano’. - Cum iis pacem: complemento di compagnia; iis, pronome personale da is, ea, id, ablativo plurale, ‘con loro la pace’. - Sese…Esse facturum: proposizione infinitiva; è una perifrastica attiva che si trova in una proposizione infinitiva, in questo caso il suo soggetto e il participio futuro si troveranno in caso accusativo, mentre il verbo sum si troverà all’infinito: Facturum: participio futuro, accusativo singolare, da facio, facis, feci, factum, facere ‘fare’ III coniugazione in -io; Sese: pronome personale, accusativo singolare da is, ea, id; ‘egli stesso’; è il soggetto della perifrastica attiva. Esse: infinto presente di sum. Traduzione: “Egli stesso sarebbe stato sul punto di fare la pace con loro’. - Respondit: indicativo perfetto 3 ps. s. Da respondeo, es, respondi, responsum, respondere II coniugazione; ‘rispose’. 41 - A maioribus suis: complemento d’agente; maioribus, sostantivo maschile plurale III declinazione, ablativo plurale, da maiores, maiorum, ‘dai suoi antenati’. Suis, pronome possessivo da suum, sua, suum, ablativo plurale ‘loro’. - Institutos Helvetios esse: proposizione infinitiva; institutos, participio perfetto I classe da instituo, instituis, institui, institutum, instituere III coniugazione; ‘educati, istruiti, formati’. “Gli Elvezi di essere stati educati in questo modo dai loro antenati’. Il soggetto dell’infinitiva è Helvetios. - Ita: avverbio; ‘così, in questo modo’. - Uti consuerint: forma arcaica di ut. ‘Affinché conservassero, continuassero’; lett. consuo, significa ‘cucire insieme’, consuo, consuis, consui, consutum, consuere III coniugazione, congiuntivo perfetto 3 ps. Pl. in questo caso è una proposizione finale. - Accipere: infinito presente del verbo accipio, accipis, accepi, acceptum, accipere III coniugazione in -io; ‘prendere’. - Obsides: accusativo plurale da obses, obsidis, III declinazione; ‘ostaggi’. - Non dare: infinto presente da do, das, dedi, datum, dare I coniugazione; ‘dare’. - Responso dato: ablativo assoluto, dato, participio perfetto dal verbo do. ‘Dato il responso’. - Discessit: indicativo perfetto 3 ps. s. Da discedo, discedis, discessi, discessum, discedere; ‘partire, andarsene, allontanarsi’. “ Divico rispose: Gli Elvezi di essere stati educati in questo modo dai loro antenati affinché continuassero a prendere non a dare gli ostaggi’. 42 - cadunt : indicativo presente 3 ps. Pl da cado, cadis, cedi, cadere III coniugazione; ‘cadono’. - Pauci: nominativo plurale, II declinazione, da pauci, paucorum. ‘Pochi’. - Quo…coeperunt: Nesso relativo; relativa propria con il verbo all’indicativo perfetto 3 ps. Pl. da coepi. ‘Cominciarono, intrapresero’. - proelio: ablativo singolare da proelium, II declinazione; complemento di causa espresso con l’ablativo semplice; ‘per il combattimento’. - sublati: participio perfetto attributivo, nominativo plurale collegato a Helvetii. Viene da Tollo, tollis, sustuli, sublatum, tollere III congiunzione; ‘fieri’. “ Gli Elvezi fieri per il combattimento che intrapresero”. = Helvetii sublati proelio quo coeperunt= proposizione principale. - Quod…propulerant: relativa propria con il verbo all’indicativo piuccheperfetto 3 ps. Pl. da propello, is, propuli, propulsum, propellere III coniugazione; ‘che avevano respinto’. - quigentis equitibus: ablativi strumenti; ‘con cinquanta cavalieri’; equitibus, ablativo plurale, III declinazione da eques, equitis; quingentis, aggettivo numerale di I classe da quingentus, a, um, ablativo plurale, ‘cinquecento’. - subsistere : proposizione infinitiva; infinito presente da subsisto, subsistis, substiti, subsistere III coniugazione, ‘fermarsi, cessare, arrestare, resistere’. - audacius: comparativo neutro di maggioranza da audax, audax, audax, aggettivo di II classe, ‘più audacia’. - numquam : avverbio; ‘mai’. - novissimo agmine: ‘per la schiera estrema’. - audacius nostros: ‘i nostri più audaci’. - Lacessere: infinito presente da lacesso, lacessis, lacessii, lacessitum, lacessere III coniugazione; ‘colpire, provocare, sfidare, irritare, assalire’. - Proelio: ablativo plurale strumentale, ‘con azioni di guerra, con scontri’. - A proelio: complemento di moto da luogo; a/ab + ablativo; - continebat : indicativo imperfetto 3 ps. s. Da contineo, es, continui, contentum, contenere II coniugazione; ‘tratteneva’. - satis: aggettivo di II classe; ‘sufficiente, abbastanza’; accusativo neutro singolare. - Habebat: indicativo imperfetto 3 ps. s. Da habeo, es, habui, habitum, habere II coniugazione; ‘aveva’. - In praesentia: complemento di stato in luogo; ‘in presenza’; I declinazione. 45 - prohibere: proposizione infinitiva; infinito presente da prohibeo, es, prohibui, prohibitum, prohibere II coniugazione; ‘proibire’. - circiter : avverbio; ‘all’incirca, quasi’. - fecerunt : indicativo perfetto 3 ps. Pl. da facio, facis, feci, factum, facere II coniugazione in -io; ‘fecero’. - Uti interesset: proposizione finale; congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da intersum, interes, interfui, interesse ‘essere, stare, giacere, trovarsi in mezzo, partecipare, intervenire, essere presente.’ - Non amplius: avverbio; ‘non più’. - Quinis: aggettivo I classe, da quini, quinae; ‘cinque’. 46 XVI PARAGRAFO TESTO: Interim cotidie Caesar Haeduos frumentum quod essent publice polliciti flagitare. Nam propter frigora, quod Gallia sub septentrionibus, ut ante dictum est, posita est, non modo frumenta in agris matura non erant, sed ne pabuli quidem satis magna copia suppetebat: eo autem frumento quod flumine Arare navibus subvexerat, propterea minus uti poterat quod iter ab Arare Helvetii averterant, a quibus discedere nolebat. Diem ex die ducere Headui: conferri, conportari, adesse dicere. Ubi se diutius duci intellexit et diem instare, quo die frumentum militibus metiri oporteret, con vocatis eorum principibus, quorum magnam copiam in castris habebat, in his Diviciaco et Lisco, qui summo magistratui praeerat, quem vergobretum appellant Haedui, qui creatur annuus et vitae necisque in suos habet potestatem, graviter eos accusat quod, cum neque emi neque ex agris sumi posset, tam necessario tempore, tam propinquis hostibus ab lis non sublevetur, praesertim cum magna ex parte corum precibus adductus bellum susceperit;, muLto etiam gravius quod sit destitutus queritur. TRADUZIONE: Nel frattempo, Cesare ogni giorno chiedeva agli Edui il grano che gli avevano promesso ufficialmente. Infatti, a causa del freddo, dato che la Gallia, come già si è detto, è situata a settentrione, non solo il frumento nei campi non era ancora maturo, ma non c'era neppure una quantità sufficiente di foraggio. Del grano, poi, che aveva fatto portare su nave risalendo la Saona, Cesare non poteva far uso, perché gli Elvezi si erano allontanati dal fiume ed egli non voleva perderne il contatto. Gli Edui rimandavano di giorno in giorno: dicevano che il grano lo stavano raccogliendo, che era già in viaggio, che stava per arrivare. Cesare, quando si rese conto che da troppo tempo si tirava in lungo e che incalzava il giorno della distribuzione ai soldati, convocò i principi degli Edui, presenti in buon numero nell'accampamento; tra di essi c'erano Diviziaco e Lisco. Quest'ultimo era il "vergobreto" - come lo chiamano gli Edui - ossia il magistrato che riveste la carica più alta, è eletto annualmente e ha potere di vita e di morte sui suoi concittadini. Cesare li accusa duramente: non lo aiutavano proprio quando il grano non poteva né comprarlo, né prenderlo dai campi, in un momento così critico e con il nemico così vicino, tanto più che aveva intrapreso la guerra spinto soprattutto dalle loro preghiere. Perciò, si lamenta ancor più pesantemente di essere stato abbandonato. ANALISI: - Interim: avverbio; ‘nel frattempo’. - Cotidie: avverbio; ‘ogni giorno, quotidianamente’. - Quod…essent: relativa impropria con il verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. dal verbo sum. ‘Che fossero’. - Flagitare: introduce una proposizione infinitiva; soggetto Haeduos; infinito presente da flagito, as, avi, flagitatum, flagitare; I coniugazione; ‘di richiedere, reclamare, assillare’. - Publice : avverbio; ‘maniera pubblica’. 47 - Diutius: comparativo neutro di maggioranza dell’avverbio diu; ‘più a lungo’. - Instare: infinito presente da insto, as, institi, instare I coniugazione ‘stare in un luogo, essere, incalzare’. - Duci: infinito presente passivo da duco, ducis, duxi, ductum, ducere III coniugazione; ‘tirare dietro, trarre, essere trascorsi’. - Quo…oporteret: relativa propria con il verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da oportet, ‘convenisse che, bisognava, forse necessario, opportuno, occorre’. - Metiri: infinito presente del verbo deponente, metior, metiris, mensus sum, metiri IV coniugazione; ‘distribuire’. - convocatis principibus: ablativo assoluto; convocatis, participio perfetto, ablativo plurale, da convoco, convocas, convocavi, convocatum, convocare, I coniugazione, ‘convocati’; principibus, aggettivo II classe, da princeps, princeps, princeps, ‘i principali, i capi’. - Quorum…habebat : relativa propria con il verbo all’indicativo imperfetto 3 ps. s. - In castris: complemento di stato in luogo, in + ablativo. - In his: complemento di stato in luogo, in + ablativo plurale di hic, haec, hoc. ‘In questi’ - Qui…praeerat: relativa propria con il verbo all’indicativo imperfetto 3 ps. s. Da praesum, praees, praefui, praeesse, ‘essere a capo’. - Summo magistratui : ‘tra i sommi magistrati’. - Quem…appellant: relativa propria con il verbo indicativo presente 3 ps. Pl. da appello, as, avi, appellatum, appellare I coniugazione; ‘ che chiamano’. - Qui…creatur : relativa propria con verbo indicativo presente 3 ps. s. Passivo di creo, creas, avi, atum, are I coniugazione; ‘che è stato nominato’. - In suos potestatem: complemento di moto a luogo; potestatem, da potestas, potestatis, III declinazione, ‘ai suoi poteri, diritti,’. Suos, pronome possessivo accusativo plurale, da suus, sua, suum. - necis: da nex, necis, III declinazione, gen. s. ‘Morte’. - Graviter: avverbio di modo, ‘aspramente, gravemente’. - Accusat: indicativo presente 3 ps. s. Da accuso, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘accusare, biasimare, incolpare’. - Quod emi: relativa propria con verbo all’indicativo perfetto 1 ps. s. Da emo, emis, emi , emptum, emere III coniugazione; ‘comprai’. 50 - non sublevetur: verbo al congiuntivo presente passivo 3 ps. s. Da sublevo, as, sublevavi, sublevatum, sublevare I coniugazione, ‘sollevare, rialzare, soccorrere, aiutare’. - Cum…posset: cum narrativo; con valore causale, verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. S. ‘Poiché non potesse’. - Ex agris: complemento di moto da luogo. - sumi: infinito presente passivo da sumo, sumis, sumpsi, sumptum, sumere III coniugazione, ‘essere presi, acquistati’. - Tam: avverbio, ‘tanto’. - Necessario : avverbio, ‘necessariamente’. - tempore: ablativo singolare, da tempus, III declinazione. ‘Per tempo’. - Propinquis: ablativo plurale da propinquum, propinqui, neutro II declinazione, ‘in prossimità’. - Ab iis: complemento d’agente. - Cum susceperit: cum narrativo; verbo al congiuntivo perfetto 3 ps. s. Da suscipio, is, suscepi, susceptum, suscipere III coniugazione in -io; ‘intraprendere’. - Ex parte: complemento di moto da luogo.n - Adductus: participio perfetto da adduco, adducis, adduxi, adductum, adducere III coniugazione, ‘condurre, trascinato, causato, indotto, spingere’. - Gravius: comparativo neutro di maggioranza da gravis, gravis, grave aggettivo di II classe, ‘più gravemente’. - Quod…queritur: relativa propria con verbo all’indicativo presente 3 ps. s. Da queror, quereris, questus sum, queri III coniugazione; ‘lamentare’. - Sit: congiuntivo presente 3 ps. S. Da sum. - destitutus: participio perfetto da destituo, destituis, destitui, destitutum, destituere III coniugazione, ‘tradito, ingannato’. 51 XVII PARAGRAFO: TESTO: Tum demum Liscus oratione Caesaris adductus quod antea tacuerat proponit: esse non nullos quorum auctoritas apud plebem plurimum valeat, qui privatim plus possint quam ipsi magistratus. Hos seditiosa atque inproba oratione multitudinem deterrere ne frumentum conferant quod debeant: praestare, si iam principatum Galliae obtinere non possint, Gallorum quam Romanorum imperia perferre; neque dubitare [debeant] quin, si Helvetios superaverint Romani, una cum reliqua Gallia Haeduis libertatem sint erepturi. Ab idem nostra consilia quaeque in castris gerantur hostibus enuntiari: hos a se coerceri non posse. Quin etiam, quod necessariam rem coactus Caesari enuntiarit, intellegere sese quanto id cum periculo fecerit, et ob eam causam. quam diu potuerit tacuisse. TRADUZIONE: Solo allora Lisco, spinto dal discorso di Cesare, espone ciò che in precedenza aveva passato sotto silenzio: c'erano degli individui che godevano di grande prestigio tra il popolo e che, pur non rivestendo cariche pubbliche, avevano da privati più potere dei magistrati stessi. Erano loro a indurre la massa, con discorsi sediziosi e proditori, a non consegnare il grano dovuto: sostenevano che, se gli Edui non erano più capaci di conservare la signoria sul paese, era meglio sopportare il dominio dei Galli piuttosto che dei Romani; i Romani, una volta sconfitti gli Elvezi, avrebbero senza dubbio tolto la libertà agli Edui insieme agli altri Galli. E le stesse persone rivelavano ai nemici i nostri piani e tutto ciò che accadeva nell'accampamento. Lisco non era in grado di tenerle a freno, anzi, adesso che era stato costretto a palesare a Cesare la situazione così critica, si rendeva conto di quale pericolo stesse correndo. Ecco il motivo per cui aveva taciuto il più a lungo possibile. ANALISI: - Tum: avverbio; ‘allora’. - Demum: avverbio; ‘realmente’. - Oratione Caesaris: ablativo di causa - Adductus: participio perfetto di adduco, adducis , adduxi, adductum, adducere III coniugazione; ‘spinto’. - Quod…tacuerat: relativa propria, verbo indicativo piuccheperfetto 3 ps. s. Da taceo, es, taci, tacitum, tacere II coniugazione; ‘ciò che aveva taciuto’. - proponit: indicativo presente 3 ps. s. Da propono , is, proposui, propositum, proponere III coniugazione; ‘porre, mettere davanti, espone’. - antea : avverbio, ‘prima’. - Esse: introduce un’infinitiva. - Quorum valeat : relativa impropria con verbo al congiuntivo presente 3 ps. s. Da valeo, es, valui, valitum, valere II coniugazione; ‘essere forte, vigoroso, valere’. - Apud plebem: complemento di stato in luogo espresso da apud + accusativo; ‘presso la plebe’. - Plurimum: neutro, II declinazione, da plurimum, plurimi, ‘moltissimo, per la m maggior parte’. 52 XVIII PARAGRAFO TESTO: Caesar hac oratione Lisci Dumnorigem, Diviciaci fratrem, designari sentiebat, sed, quod pluribus praesentibus eas res iactari nolebat, celeriter concilium dimittit, Liscum retinet. Quaerit ex solo ea quae in conventu dixerat. Dicit liberius atque audacius. Eadem secreto ab aliis quaerit; reperit esse vera. Ipsum esse Dumnorigem summa audacia, magna apud plebem propter liberalitatem gratia, cupidum rerum novarum. Compluris annos portoria reliquaque omnia Haeduorum vectigalia parvo pretio redempta habere, propterea quod illo licente contra liceri audeat nemo. His rebus et suam rem familiarem auxisse et facultates ad largiendum magnas comparasse; magnum numerum equitatus suo sumptu semper alere et circum se habere, neque solum domi sed etiam apud finitimas civitates largiter posse, atque huius potentiae causa matrem in Biturigibus homini illic nobilissimo ac potentissimo conlocasse; ipsum ex Helvetiis uxorem habere, sororem ex matre et propinquas suas nuptum in alias civitates collocasse. Fayere et cupere Helvetiis propter eam adfinitatem, odisse etiam suo nomine Caesarem et Romanos, quod eorum adventu potentia ius deminuta et Diviciacus frater in antiquum locum gratiae atque honoris sit restitutus. Si quid accidat Romanis, summam in spem per Helvetios regni obtinendi venire; imperio populi Romani non modo de regno, sed etiam de ea quam habeat gratia desperare. Reperiebat etiam in quaerendo Caesar, quod proelium equestre adversum paucis ante diebus esset factum, initium eius fugae factum a Dumnorige atque eius equitibus (nam equitatui, quem auxilio Caesari Haedui miserant Dumnorix praeerat); eorum fuga reliquum esse equitatum perterritum. TRADUZIONE: Cesare intuiva che il discorso alludeva a Dumnorige, fratello di Diviziaco, ma non voleva trattare l'argomento di fronte a troppa gente; così, si affretta a sciogliere l'assemblea, ma trattiene Lisco. A tu per tu gli chiede delucidazioni su ciò che aveva detto durante la riunione. Lisco parla con maggior libertà e minor timore. Cesare, poi, prende segretamente informazioni anche da altre fonti e scopre che era vero: si trattava proprio di Dumnorige, un individuo di estrema audacia, di gran credito presso il popolo per la sua liberalità e avido di rivolgimenti. Per parecchi anni aveva ottenuto a basso prezzo l'appalto delle dogane e di tutte le altre imposte, perché nessuno osava fare concorrenza alle sue offerte. In questo modo aveva aumentato il patrimonio familiare e si era procurato ingenti mezzi per fare delle elargizioni. A sue spese finanziava costantemente un gran numero di cavalieri, che aveva sempre intorno a sé; inoltre, non solo in patria, ma anche tra le genti confinanti godeva di molta autorità e, per aumentarla, aveva dato in sposa sua madre a un uomo molto nobile e potente della tribù dei Biturigi, aveva preso in moglie una donna degli Elvezi, aveva fatto maritare una sua sorella dal lato materno e altre sue parenti con uomini che appartenevano ad altri popoli. Favoriva gli Elvezi ed era ben disposto nei loro confronti per ragioni di parentela; nutriva anche un odio personale nei confronti di Cesare e dei Romani, perché con il loro arrivo il suo potere era diminuito e suo fratello Diviziaco aveva riacquistato la precedente posizione di influenza e di onore. Nel caso di una sconfitta dei Romani aveva forti speranze di ottenere il regno con l'appoggio degli Elvezi; sotto il dominio del popolo romano non poteva nutrire speranze non solo di regnare, ma neppure di mantenere l'influenza che aveva. Cesare, continuando nella sua indagine, veniva anche a sapere che nel malaugurato scontro di cavalleria di recente avvenuto, il primo a fuggire era stato Dumnorige con i suoi (infatti, era lui il comandante della cavalleria che gli Edui avevano mandato di rinforzo a Cesare): la loro fuga aveva seminato il panico tra gli altri cavalieri. 55 ANALISI: - designari : infinito presente passivo da designo, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘delimitare, alludere’. Infinitiva con Dumnorigem come soggetto. - Sentiebat: indicativo imperfetto 3 ps. s. Da sentio, is, sensi, sensum, sentire IV coniugazione; ‘percepiva, sentiva’. - Quod…nolebat: relativa propria, verbo all’indicativo imperfetto 3 ps. s. Da nolo, ‘non voleva’. - Iactari: infinto presente passivo, da iacto, as, iactavi, iactatum, iactare I coniugazione; ‘gettare con forza, lanciare, scagliare, insistere, discutere’. - Pluribus: accusativo plurale, da plures, plura, plura, aggettivo numerale. - celeriter : avverbio, ‘rapidamente’. - Dimittit: indicativo presente 3 ps. s. Da dimitto, dimittis, dimisi, dimissum, dimittere III coniugazione; ‘scioglie, congeda’. - Retinet: indicativo presente 3 ps. s. Da retineo, es, retinui, retentum, retinere II coniugazione; ‘trattiene’. - - - Quaerit: indicativo presente 3 ps. S. Da quaero, quaeris, quaesii, quaesitum, quaerere III coniugazione; ‘cerca, chiede’. - Ex solo: complemento di moto da luogo. - In conventu: complemento di stato in luogo, in + ablativo, conventu, ablativo singolare, da conventus, conventus, IV declinazione; ‘in assemblea’. - Quae Dixerat: relativa propria con verbo all’indicativo piuccheperfetto 3 ps. s. Da dico, dicis, dixi, dictum, dicere III coniugazione; ‘parlare, dire, che aveva detto’. - Dicit: indicativo presente 3 ps. S. Da dico, dicis, dixi, dictum, dicere III coniugazione; ‘parla, espone’. - liberius atque Audacius: sono due comparativi neutri di maggioranza, da liber, libera, liberum, aggettivo I classe, ‘più libero’; audacius, da audax, audax, audax, aggettivo di II classe, ‘più audace’. - Eadem: avverbio, ‘allo stesso tempo’. - Ab aliis : complemento d’agente, ‘dagli altri’; aliis, ablativo plurale da alius, alia, aliud, pronome indefinito. - quaerit : indicativo presente 3 ps. S. Da quaero, quaeris, quaesii, quaesitum, quaerere III coniugazione; ‘cerca, chiede’. - Reperit: indicativo presente 3 ps. s. Da reperio, is, reperi, repertum, reperire IV coniugazione; ‘scopre’. - Esse: proposizione infinitiva, infinito presente di sum, ‘di essere vera’. - Summa audacia: ablativo di qualità; ‘ di grande audacia’. - Magna gratia: ‘di grande grazia’. 56 - Apud plebem: complemento di stato in luogo espresso da apud + accusativo, ‘presso la plebe’. Plebem, accusativo singolare, V declinazione da plebes, plebei. - Propter liberalitatem: complemento di causa espresso da propter + accusativo, ‘per la generosità’, liberalitatem, accusativo singolare da liberalitas, liberalitatis, III declinazione. - - Compluris annos: complemento di tempo; compluris, aggettivo di II classe, ‘Da parecchi anni’. - portoria: nominativo plurale, II declinazione da portorum, portorii; ‘i dazi’. - Vectigalia: accusativo plurale, sostantivo neutro III declinazione, da vectigal, vectigalis, ‘tasse, tributi’. - Parvo pretio: ‘di poco prezzo’, ablativo di qualità; parvo, da parvum, parvi, neutro, II declinazione ‘poco’, pretio, da pretium, pretii, II declinazione, neutro. - redempta: participio perfetto da redimo, is, redemi, redemptum, redimere III coniugazione; ‘riscattare, ricomprare, ottenere’. - Habere: introduce una proposizione infinitiva, infinito presente di habeo. - Propterea quod: ‘per il fatto che’. - Licente: participio presente in caso ablativo di liceor, liceris, licitus sum, liceri II coniugazione, verbo deponente, ‘fare un’offerta di lavoro, mettere in vendita all’asta, valutare, offrirsi di comprare’. - Contra illo: contra, avverbio, ‘contro lui’. - Liceri: infinito presente da liceor, liceris, licitus sum, liceri II coniugazione, ‘mettere in vendita, essere valutato, comprare all’asta’. - Audeat: congiuntivo presente 3 ps. s. Da audeo, es, ausus sum, ausum, audere II coniugazione; ‘osare’. - Nemo: pronome indefinito, ‘nessuno’. - Ad largiendum magnas: ad + gerundivo, valore finale, verbo largio, is, largitum, largire IV coniugazione, ‘per elargire grandi, elargirne’. - Comparasse: forma sincopata ( comparavisse) dell’infinito perfetto di comparo, as, avi, atum, comparare I coniugazione, ‘allestire, preparare, disporre, procurare’. - Auxisse: infinito perfetto di ageo, auges, auxi, auctum, augere II coniugazione ‘arricchire, accrescere’. - suo sumptu: ablativo strumentale, ‘con la sua spesa’; da sumptus, sumptus, IV declinazione. - Semper: avverbio, ‘sempre’. - Alere: infinito presente da alo, es, alui, altum, alere III coniugazione. ‘Alimentare, mantenere, favorire, rafforzare’. - Circum: avverbio, ‘intorno’. - Neque: congiunzione, ‘né’. - Domi: genitivo locativo, da domus, IV declinazione, ‘in patria’. 57 XIX PARAGRAFO TESTO: Quibus rebus cognitis, cum ad has suspiciones certissimae res accederent, quod per fines Sequanorum Helvetios traduxisset, quod obsides inter eos dandos curasset, quod ea omnia non modo iniussu suo et civitatis, sed etiam inscientibus ipsis fecisset, quod a magistratu Haeduorum accusaretur, satis esse causa e arbitrabat quare in eum aut ipse animadverteret aut civitatem animadivertere juberet. His omnibus rebus unum repugnabat, quod Diviciaci fratris summum in populum Romanum studium, summam in se voluntatem, egregiam fidem, iustitiam, temperantiam cognoverat; nam ne eius supplicio Diviciaci animum offenderet verebatur. Itaque priusquam quicquam conaretur Diviciacum ad se vocari iubet et cotidianis interpretibus remotis per C. Valerium Troucillum, principem Galliae provinciae, familiarem suum, cui summam omnium rerum fidem habebat, cum eo conloquitur: simul commonefacit quae ipso presente in concilio Gallorum de Dumnorige sint dicta, et ostendit quae separatim quisque de eo apud se dixerit; petit atque hortatur ut sine ius offensione animi vel ipse de o causa cognita statuat, vel civitatem statuere iubeat. TRADUZIONE: Cesare, una volta appurato tutto ciò, poiché ai sospetti si aggiungevano dati di assoluta certezza (Dumnorige aveva fatto passare gli Elvezi attraverso i territori dei Sequani; aveva promosso lo scambio degli ostaggi; aveva agito sempre senza ricevere ordini da Cesare o dal suo popolo, anzi a loro insaputa; era, infine, accusato dal magistrato degli Edui), riteneva che vi fossero motivi sufficienti per procedere personalmente contro Dumnorige o per invitare il suo popolo a punirlo. A tutte le precedenti considerazioni, una sola si opponeva: Cesare aveva conosciuto l'eccezionale devozione verso il popolo romano, la disposizione davvero buona nei propri confronti, la straordinaria fedeltà, giustizia e misura di Diviziaco, fratello di Dumnorige. Intervenendo contro quest'ultimo, quindi, temeva di offendere i sentimenti di Diviziaco. Perciò, prima di muoversi contro Dumnorige, convocò Diviziaco: allontanati i soliti interpreti, utilizzò, per il colloquio, C. Valerio Trocillo, principe della provincia della Gallia, suo parente, nel quale riponeva la massima fiducia. Cesare inizia subito col ricordare a Diviziaco tutto ciò che in sua presenza era stato detto su Dumnorige durante l'assemblea dei Galli e lo mette al corrente delle informazioni che ciascuno, singolarmente, gli aveva dato sul conto del fratello. Gli chiede, anzi lo prega di non offendersi, se lui stesso, aperta un'inchiesta contro Dumnorige, emetterà un giudizio o inviterà gli Edui a emetterlo. ANALISI: - quibus rebus cognitis: ablativo assoluto; ‘sapute queste cose’, congnitis, participio perfetto in caso ablativo plurale, da cognosco, cognoscis, cognovi, cognitum, cognoscere III coniugazione; ‘sapute’. Rebus, ablativo plurale, da res, rei, V declinazione. - Cum…accederent : cum narrativo; congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da accedo, is, accessi, accessum, accedere III coniugazione; ‘accedere, avvicinarsi, giungere, avvicinare, aggiungere’. - Ad has suspiciones : suspiciones, acusativo pl. da Suspicio, suspicionis, III declinazione, ‘sospetto, diffidenza, traccia, indizio’. 60 - certissimae: superlativo assoluto dell’aggettivo certus, a, um, I classe ‘certissime’. - Quod…traduxisset: relativa impropria verbo al congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. s. Da traduco, is, traduxi, traductum, traducete III coniugazione; ‘condurre, trasportare, passare’. - Per fines Sequanorum: complemento di moto per luogo; ‘attraverso il territorio dei Sequani’. - Quod…curasset : relativa impropria, forma sincopata ( curavisset), congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. s. Da curo, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘occupare, provvedere, fare’. - Inter: preposizione, ‘tra’, inter eos, ‘tra i loro’. - obsides : accusativo plurale, da obses, obsidis, III declinazione; ‘ostaggi’. - Non modo: avverbio; ‘non solo’. - iniussu : ablativo singolare, IV declinazione da iniussus, ‘senza il comando, l’ordine’. - Quod…fecisset: relativa impropria con verbo al congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. s. Da facio, III coniugazione in -io; ‘che avesse fatto ciò’. - Ipsis: pronome determinativo ablativo plurale da ipse, ipsa, ipsum; ‘loro stessi’. - Inscientibus: ablativo plurale, aggettivo II classe da insciens, ‘inconsapevoli, ignari’. - A magistratu: complemento d’agente, ‘dal magistrato’; magistratu, ablativo singolare, IV declinazione, da magistratus, magistratus. - Quod…accusaretur: relativa impropria con verbo al congiuntivo imperfetto passivo 3 ps. s. Da accuso, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘venne accusato’. - Satis: aggettivo di II classe, ‘abbastanza, sufficiente’. - esse: introduce un’infinitiva; infinito presente di sum. - Arbitrabatur: indicativo imperfetto passivo 3 ps. S. Da arbitro, as, arbitravi, arbitratum, arbitrare I coniugazione; ‘era giudicato, valutato, deciso, deliberato’. - In eum: moto a luogo, in + accusativo, ‘in lui’. - Quare: avverbio, ‘per cui’. - Animadverteret: congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da animadverto, animadvertis, animadverti, animadversum, animadverte III coniugazione; ‘rivolgere l’animo, osservare, percepire, notare, castigare, punire, biasimare, riprendere’. - Animadvertere: infinito presente Da animadverto, animadvertis, animadverti, animadversum, animadverte III coniugazione; ‘rivolgere l’animo, osservare, percepire, notare, castigare, punire, biasimare, riprendere’. Infinitiva ? - Iuberet: congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da iubeo, iubes, iussi, iussum, iubere II coniugazione; ‘comandare, ordinare, prendere, stabilire’. - Repugnabat: indicativo imperfetto 3 ps. s. Da repugno, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘resistere, combattere, contrastare, opporsi’. - Quod…cognoverat: relativa propria, verbo indicativo piuccheperfetto 3 ps. s. Da cognosco, cognoscis, cognovi, cognitum, cognoscere III coniugazione; ‘conoscere, apprendere, sapere, capire, studiare, imparare’. 61 - In populum Romanun studium: complemento di moto a luogo, in senso figurato, ‘verso il popolo romano’, studium, accusativo singolare, neutro, II declinazione, da studium, studii, ‘una devozione verso il popolo romano’. - In se voluntatem: complemento di causa, in + accusativo, ‘per sua volontà’. Voluntatem, accusativo s. Da voluntas, voluntatis, III declinazione; - Supplicio: ablativo singolare da supplicium, supplichi, II declinazione; ‘nella preghiera’. - Diviciaci: gen. s. Da divitiacus, II declinazione; ‘l’animo di Diviziaco’. - offenderet : congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da offendo, is, offendi, offensum, offendere III coniugazione; ‘che non offendesse’. - Verebatur: indicativo imperfetto passivo 3 ps. s. Dal verbo deponente vereor, vereris, veritus sum, vereri II coniugazione; ‘temeva, preoccupava’. - Itaque: congiunzione; ‘perciò’. - Priusquam: congiunzione, ‘prima che’. - Quicquam: da quisquam, pronome indefinito, ‘qualcuno’. - Conaretur: verbo deponente, congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da Conor, conaris, conatus sum, conari I coniugazione, ‘tentare, intraprendere, provare’. - Ad se: complemento di moto a luogo, ‘a sé, verso di sé’. - Vocari: infinito presente passivo, da voco, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘chiamare, far venire, convocare’. - Iubet: indicativo presente 3 ps. s. Da iubeo, es, iussi, iussum, iubere II coniugazione; ‘ordina’. - Per C. Valerium: complemento di mezzo relativo a persone. Per + accusativo. - Cui…habebat : relativa propria con verbo all’indicativo imperfetto 3 ps. s. Da habeo; ‘di cui aveva’. - Cum…eo: complemento di compagnia; ‘con lui’. - conloquitur : indicativo presente 3 ps. s. Passivo del verbo deponente, conloquor, conloqueris, conlocutus sum, conloqui III coniugazione; ‘dialoga’. - Simul: introduce una proporzione temporale; ‘allorché, quando, non appena’. - commonefacit : indicativo presente 3 ps. s. Da commonefacio, is, commonefeci, commonefectum, commonefecere III coniugazione in -io; ‘ricorda’. - Quae sint: relativa impropria con verbo al congiuntivo presente 3 ps. Pl. da sum; ‘siano’. - Ipso praesente: ablativo assoluto; praesente, participio presente da praesum; ‘essendo stato presente’. - Dicta: participino perfetto da dico. - In concilio Gallorum: complemento di stato in luogo; ‘nel concilio dei Galli’. - De Dumnorige: complemento di argomento. - Ostendit: indicativo presente 3 ps. s. Da ostendo, is, ostendi, ostentum, ostendere III coniugazione; ‘mostra, rivela, svela, espone, spiega’. - De eo: complemento di argomento; ‘di lui’. - Apud se: complemento di stato in luogo, apud + accusativo; ‘presso di sé’. 62 - Quid…statueret: relativa impropria con verbo congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da statuo, is, statui, statutum, statuere III coniugazione; ‘che non stabilisse’. - In fratrem: complemento di moto a luogo, ‘al fratello’. - Scire: infinito presente da scio, scis, scii, scitum, scire IV coniugazione; ‘di sapere’. - Esse: infinito presente di sum. - Illa: neutro plurale del pronome dimostrativo, ille, illa, illud. ‘Quelle cose’. - quemquam : pronome indefinito, acc. s. , da quisquam, ‘qualcuno’. - Ex eo: complemento di moto da luogo. - Quam posset: relativa impropria, congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da possum; ‘che potesse’. - capere: infinito presente da capio, is, cepi, captum, capere III coniugazione in -io; ‘capire’. - Doloris: ‘del suo dolore’; III declinazione, da dolor, doloris. - Propterea quod: ‘per il fatto che’. - Cum ipse gratia: ‘con la sua stessa grazia’; complemento di modo. - Domi: gen. s. Da domus, domus, IV declinazione, genitivo locativo, nella patria. - In reliquia Gallia: ‘il resto della gallia’. - Minimum: avverbio; ‘minimamente, pochissimo’. - Propter adulscentiam: complemento di causa, propter + accusativo; ‘per la giovinezza di quello’. - Per se: complemento di mezzo. - Crevisset: congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. s. Da cerno, cernis, crevi, cretum, cernere III coniugazione; ‘discernere, distinguere, accorgersi, capire, riconoscere, separare, decidere’. - Quibus…uteretur: relativa impropria con verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. s., deponente da utor, uteris, usus sum, uti III coniugazione; ‘usare, adoperare, impegnare, praticare, trattare, godere, disporre’. - Ad minuendam gratiam: ad + gerundivo, valore finale; minuendam, gerundivo di minuo, is, minui, minutum, minuere III coniugazione; ‘diminuire, ridurre, rimpicciolire, limitare, togliere’. - Ad perniciem suam: moto a luogo; perniciem, acc. s. Da pernicies, perniciei, V declinazione; ‘alla sua rovina’. - Sese: pronome personale, acc. s. Da sui, sibi, ‘lui stesso’. - Tamen: avverbio; ‘tuttavia’. - Amore fraterno existimatione: amore, abl. s. Da amor, III decl., fraterno, abl. s. Da fraternus, agg. I classe; ‘per l’amore fraterno’; ablativo di causa. Existimatione da existimatio, existimationis, III declinazione; ‘per la stima’. - Apud eum: complemento di stato in luogo; ‘verso lui, presso lui’. - Commoveri: infinito presente passivo da commoveo, es, commovi, commotum, commovere II coniugazione; ‘turbare, smuovere, rimuovere, destare, suscitare, temere’. - vulgi: gen. s. Da vulgus, vulgi II declinazione; ‘popolo, plebe, gente comune’. 65 - Quod teneret : relativa impropria con verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da teneo, es, tenui, tentum, tenere II coniugazione; - Si quid: se ciò; quid, neutro da quis, quis, quid. (Pronome indefinito). - accidisset: congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. s. Da accido, is, accidi, accisum, accisum, accidere III coniugazione; ‘recidere, tagliare, abbattere, distruggere, rovinare, ridurre, consumare, corrompere’. - Neminem: pronome indefinito da nemo, acc. s.. ‘nessuno’. - Exsistimaturum: participio futuro da existimo, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘considerare, reputare, giudicare, ritenere, credere, pensare’. - factum: neutro II declinazione, da factum, facti ‘il fatto, l’azione’. - Qua…averterentur: relativa impropria con il verbo al congiuntivo imperfetto passivo 3 ps. Pl. da averto, is, averti, averusm, avertere III coniugazione; ‘alienare’. - Ex re: complemento di moto da luogo; - Futurum: participio futuro di sum. - Uti: ‘come’. - Totius: agg. num. Da totus, a , um I classe, ‘tutti’. - A se: complemento di moto da luogo; ‘da sé; da lui’. - Cum…peteret: cum narrativo; congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da peto, is, petii, petitum, petere III coniugazione; ‘duplicare, chiedere, pregare’. - Cum pluribus verbis flens: complemento di modo, pluribus, abl. pl. , agg. num, ‘con molte’, verbis, abl. pl. da verbum II declinazione, ‘parole’, flens, participio presente II classe da fleo, es, flevi, fletum, flere II coniugazione, ‘piangendo’: è anche un ablativo assoluto. - A Caesare: complemento d’agente. - prendit : indicativo presente 3 ps. s. Da prendo, is, prendi, prensum, prendere III coniugazione; ‘prende, afferra’. - rogat : indicativo presente 3 ps. s. Da rogo, rogas, avi, atum, are I coniugazione, ‘chiede’. - faciat : congiuntivo presente 3 ps. s. Da facio. - orandi : gerundivo genitivo, da oro, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘parlare, parlandogli’. - Finem: acc. s. Finis, finis, III declinazione, ‘cessazione, termine, fine’. - Consolatus: participio perfetto da consolo, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘consolando’. - Tanti: da tantus, I classe, ‘tanto’. - Apud se gratiam: complemento di stato in luogo; ‘nella sua grazia’. - Esse: infingo presente di sum, infinitiva. - Ostendit: indicativo presente 3 ps. s. Da ostendo, is, ostendi, ostentum, ostendere III coniugazione; ‘mostra, rivela, svela, espone, spiega’. 66 - Uti condonet: proporzione finale; cong. pres. 3 ps. s. Da condono, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘donare, concedere, perdonare, graziare’. - Voluntati ac precibus : voluntati, dat. s. Da voluntas, is, III declinazione; ‘per la volontà e per le preghiere’; precibus, dat. pl. da prex, precis, III declinazione; - Ad se: complemento di moto a luogo; ‘a sé’. - Vocat: indicativo presente 3 ps. s. Da voco, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘chiama’. - adhibet : indicativo presente 3 ps. s. Da adhibeo, es, adhibui, adhibitum, adhibere II coniugazione; ‘volgere, porgere, rivolgere, avvicinare, invita, convoca’. - ostendit : verbo all’indicativo presente. - In eo: complemento di stato in luogo, ‘in lui’. - Quae reprehendat : relativa impropria, verbo al congiuntivo presente 3 ps. s. Da reprehendo, is, endi, reprehensum, reprehendere III coniugazione; ‘trattenere’. - Quae…intellegat: relativa impropria, congiuntivo presente 3 ps. s. Da intellego, is, intellexi, intellectum, intellegere III coniugazione; ‘comprendere, rendersi conto’. - Quae…queratur: relativa impropria con verbo deponente al congiuntivo presente 3 ps. s. Da queror, quereris, questus sum, queri III coniugazione in -io. ‘Lamentare’. - Proponit: indicativo presente 3 ps. s. Da propono, is, proposui, propositum, proponere III coniugazione; ‘mostra, espone, presenta’. - Monet: indicativo presente da moneo, es, monui, monitum, monere II coniugazione; ‘avvisa, ricorda, ammonisce’. - Ut…vitet: proposizione finale, congiuntivo presente 3 ps. s. Da vito, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘affinché eviti’. - In reliquum: - Praeterita: ‘le cose passate’, da praeteritum, praeteriti, II declinazione; - condonare : infinito presente da condono, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘di perdonare’. Proposizione infinitiva. - dicit : indicativo presente 3 ps. s. Da dico, II coniugazione, ‘dice’. - ponit : indicativo pres. 3 ps. s. Da pono, is, posui, positum, ponere III coniugazione; ‘dispone, esige, mette, ordina’. - ut agat: proposizione finale; congiuntivo presente 3 ps. s. Da ago, Agis, egi, actum, agere III coniugazione; ‘condurre, guidare, muovere, spingere’. - Quibuscum loquatur: ‘con chi’, complemento di compagnia e relativa impropria al congiuntivo presente 3 ps. Pl. verbo deponente da loquor, loqueris, locutus sum, loqui III coniugazione; ‘parlino’. - Scire: infinito presente da scio, scis, scii, scitum, scire IV coniugazione; ‘di sapere’. - Quae Possit: relativa impropria con verbo al congiuntivo presente 3 ps. s. Da possum. 67 - mittit : indicativo presente 3 ps. s. Da mitto, is, misi, missum, mittere III coniugazione; ‘manda’. - Qui…fuerat: relativa propria con verbo all’indicativo piuccheperfetto 3 ps. s. Da sum, ‘il quale era stato’. - Peritissimus: superlativo assoluto da peritus, a um agg. I classe, ‘abilissimo’ - In exercitu: complemento di stato in luogo. - Rei militaris: ‘di cose militari’. - Habebatur: indicativo imperfetto passivo 3 ps. s. Da habeo. - Cum exploratoribus: complemento di compagnia. - Praemittitur: indicativo presente passivo 3 ps. s. Da praemitto, is, praemisi, praaemissum, praemittere III coniugazione; ‘mandare avanti, farsi precedere, preannunciare, comunicare, esprimere’. 70 XXII PARAGRAFO TESTO: Prima luce, cum summus mons a (Lucio] Labieno teneretur, ipse ab hostium castris non longius mille et quingentis passibus abesset, neque, ut postea ex captivis comperit, aut ipsius adventus aut Labieni cognitus esset, Considius equo admisso ad eum accurrit, dicit montem quem a Labieno occupari voluerit ab hostibus teneri; id se a Gallicis armis atque insignibus cognovisse. Caesar Suas copias in proximum collem subducit, aciem instruit. Labienus, ut erat ei praeceptum a Caesare ne proelium committeret, nisi ipsius copiae prope hostium castra visae essent, ut undique uno tempore in hostes impetus fieret, monte occupato nostro exspectabat proelioque abstinebat. Multo denique die per exploratores Caesar cognovit et montem ab suis teneri et Helvetios castra movisse et Considium timore perterritum quod non vidisset pro viso sibi renuntiavisse. Eo die quo consuerat intervallo hostes sequitur et milia passuum tria ab eorum castris castra ponit. TRADUZIONE: Alla prima luce, mentre Labieno teneva la sommità del monte e Cesare non distava più di mille e cinquecento passi dall'accampamento dei nemici, ignari, come si seppe in seguito dai prigionieri, sia del suo arrivo, sia della presenza di Labieno, Considio a briglia sciolta si precipita da Cesare e gli comunica che il monte, di cui Labieno doveva impadronirsi, era nelle mani dei nemici: lo aveva capito dalle armi e dalle insegne galliche. Cesare comanda alle sue truppe di ritirarsi sul colle più vicino e le schiera a battaglia. Labieno, come era stato ordinato a lui da Cesare in precedenza, di non attaccare finché non avesse visto nei pressi dell'accampamento nemico le truppe di Cesare: lo scopo era di sferrare l'assalto contemporaneamente da tutti i lati. Labieno, perciò, teneva la sommità del monte e aspettava i nostri, senza attaccare. Solo a giorno già inoltrato Cesare seppe dagli esploratori che il monte era in mano ai suoi, che gli Elvezi avevano spostato l'accampamento e che Considio, in preda al panico, aveva riferito di avere visto ciò che, in realtà, non aveva visto. Quel giorno Cesare segue i nemici alla solita distanza e si ferma a tre miglia dalle loro posizioni. ANALISI: - Prima luce: complemento di tempo determinato espresso con l’ablativo semplice, ‘alla prima luce, cioè all’alba’. - Cum…teneretur: cum narrativo; congiuntivo imperfetto passivo 3 ps. s. Da teneo, es, tenui, tentum, tenere II coniugazione; ‘tenere, reggere, dirigere, rivolgere, trattenere, occupare’. - Summus: agg. I classe ‘la sommità’. - A Lucio Labieno: complemento d’agente. “Mentre la sommità del monte fosse occupata da Lucio Labieno”. - Ab hostium castris: complemento di moto da luogo; ‘dagli accampamenti dei nemici’. 71 - Non Longius: comparativo neutro di maggioranza dell’agg. I classe longus, a, um, ‘più lungo’. - Abesset: congiuntivo imperfetto 3 ps. S. Da absum, abes, abfui, abesse ‘non esserci, mancare, essere lontano, distare’. - comperit : indicativo presente 3 ps. s. Da comperio, is, comperi, compertum, comperire IV coniugazione; ‘scopre’. - Ex captivis: abl. pl. da captiva, ae, I declinazione; ‘dalle prigioniere’, complemento d’agente. - adventus : ‘l’arrivo’, adventus, us, IV declinazione. - Cognitus: participio perfetto da cognosco, is, cognovi, cognitum, cognoscere III coniugazione; ‘sapendo’. - Esset: congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da sum. - Equo Admisso: ablativo assoluto; ‘spronato i cavalli’. Equo, abl. s. Da equos, equi II declinazone, ‘ spronato il cavallo’; admisso, participio perfetto da admitto, is, admisi, admissum, admittere III coniugazione; - Ad eum: complemento di moto a luogo. - accurrit : indicativo perfetto 3 ps. s. Da accurro, is, accurri, accursum, accurrere III coniugazione; ‘accorrere’. - dicit : indicativo presente 3 ps. s. Da dico, dici, dixi, dictum, dicere III coniugazione, - Quem voluerit: relativa impropria con verbo al congiuntivo perfetto 3 ps. s. Da volo, vis, volui, velle ‘che abbia voluto’. - Ab Labieno: complemento d’agente. - Occupari: infinito presente passivo da occupo, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘occupare, prendere, precedere’. - Ab hostibus: complemento d’agente, - Teneri: infinito presente passivo da teneo, es, tenui, tentum, tenere II coniugazione; ‘di essere tenuto’. - a Gallicis armis: ‘dalle armi dei galli’; complemento di causa efficiente. - Cognovisse: infinito perfetto di cognosco, ‘conoscere, sapere’. - In proximum: complemento di moto a luogo; ‘in prossimità’. 72 XXIII PARAGRAFO TESTO: Postridie eius diei, quod omnino biduum supererat, cum exercitui frumentum metiri oporteret, et quod a Bibracte, oppido Haeduorum longe maximo et copiosissimo, non amplius milibus passuum XVIII aberat, rei frumentariae prospiciendum existimavit: iter ab Helvetis avertit ac Bibracte ire contendit. Ea res per fugitivos L. Aemilii, decurionis equitum Gallorum, hostibus nuntiatur. Helvetii, seu quod timore perterritos Romanos discedere a se existimarent, o magis quod pridie superioribus locis occupatis proelium non commisissent, sive eo quod re frumentaria intercludi posse confiderent, commutato consilio atque itinere converso nostros a novissimo agmine insequi a lacessere coeperunt. TRADUZIONE: L'indomani, considerando che mancavano solo due giorni alla distribuzione di grano e che Bibracte, la città degli Edui più grande e più ricca in assoluto, non distava più di diciotto miglia, Cesare pensò di dover provvedere ai rifornimenti. Smette di seguire gli Elvezi e si affretta verso Bibracte. Alcuni schiavi, fuggiti dalla cavalleria gallica del decurione L. Emilio, riferiscono al nemico la faccenda. Gli Elvezi, o perché pensavano che i Romani si allontanassero per paura, tanto più che il giorno precedente non avevano attaccato pur occupando le alture, o perché contavano di poter impedire ai nostri l'approvvigionamento di grano, modificarono i loro piani, invertirono il senso di marcia e incominciarono a inseguire e a provocare la nostra retroguardia. ANALISI: - Postridie: avverbio, ‘il domani di quel giorno’. ‘Il giorno seguente’. - Quod Supererat: relativa propria con verbo all’indicativo imperfetto 3 ps. s. Da supersum, superes, superfui, superesse ‘restava, rimaneva’. - Omino: avverbio, ‘solamente’. - Biduum: ‘il tempo di due giorni’, neutro II declinazione, biduum, bidui. - Cum oporteret: cum narrativo; congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da oportet, verbo impersonale, ‘occorre, bisogna che, conviene, necessario’. - exercitui: dat. sing. da exercitus, IV declinazione, ‘all’esercito’. - metiri: infinito presente del verbo deponente metior, metiris, mensus sum, metiri IV coniugazione; ‘misurare, distribuire, valutare’. - Quod non aberat: relativa propria con verbo all’indicativo imperfetto 3 ps. s. Da absum, abes, abfui, abesse ‘mancare, essere lontano, distare’. - A Bibracte: complemento di moto a luogo; ‘Verso Bibratte’. - Oppido: avverbio, ‘del tutto’. - Longe: avverbio, ‘lontano, lungamente, a lungo, lungi’. - copiosissimo: superlativo assoluto da copiosus, a, um agg. I classe, ‘ricchissima’. - Maximo: superlativo di magnus, ‘grandissima’. - Amplius: avverbio, ‘non più’. - Prospiciendum: gerundivo accusativo da prospicio, is, prospexi, prospectum, prospicere III coniugazione in -io; ‘provvedendo’. 75 - Existimavit: indicativo perfetto 3 ps. s. Da existimo, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘considerare, reputare, pensare’. - Ab Helvetis: complemento d’agente, ‘dagli Elvezi’. - Avertit: indicativo presente 3 ps. s. Da averto, is, averti, aversum, avertere, III coniugazione; ‘deviare, volgere, allontanare, respingere, mettere in fuga’. - Ire: infinito presente di eo, is, ii, itum, ire ‘andare, recarsi, giungere, marciare, avanzare’. - Contendit: indicativo presente 3 ps. s. Da contendo, is, contendi, contentum, contendere III coniugazione; ‘tendere, sganciare, adoperare, tendere, incamminarsi, affrettarsi’. - Per fugitivos: complemento di mezzo; ‘per mezzo dei fuggitivi, tramite i fuggitivi’. - nuntiatur : indicativo presente passivo 3 ps. s. Da nuntio, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘sono riferite, annunciate’. - Seu: congiunzione, ‘piuttosto, oppure’. - Quod existimarent: relativa impropria con verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. da existimo, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘reputare, considerare, ritenere, stimare, stabilire, decidere’. - discedere: infinito presente da discedo, is, discessi, discessum, discedere III coniugazione; ‘separarsi, dividersi, andare, allontanarsi’. - A se: complemento d’agente. - Perterritos: participio perfetto da perterreo, es, perterrui, perterritum, perterrere II coniugazione; ‘spaventati’. - Quod non commisissent: relativa impropria con verbo al congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. Pl. da committo, is, commisi, commissum, committere III coniugazione; ‘riunire, connettere, far lottare, mettere a confronto, lottare’. - pridie: avverbio, ‘il giorno prima’. - Sive: congiunzione, ‘piuttosto’. - Quod confiderent: relativa impropria con verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. da confido, is, confisus sum, confisum, confidere III coniugazione; ‘confidare, contare, affidarsi, credere, essere convinto’. - Posse: infinito presente di possum. - Commutato consilio: ablativo assoluto; participio perfetto da commuto, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘mutare, cambiare’; “mutato il consiglio e la marcia’. - converso A novissimo agmine: ablativo assoluto; converso, participio perfetto ablativo di converro, is, converri, conversum, converrere III coniugazione; ‘dopo aver spazzato all’estremo la schiera di soldati’. - agmine : neutro III declinazione da agmen, is, ‘esercito, schiera’. - insequi : infinito presente del verbo deponente insequor, is, insecutus sum, insequi, III coniugazione; ‘seguire, inseguire’. - lacessere: infinito presente da lacesso, is, lacessii, lacessitum, lacessere III coniugazione; ‘provare, sfidare, aggredire, assalire’. - Coeperunt: indicativo perfetto 3 ps. Pl. da coepio, is, coepere III coniugazione in -io; ‘iniziarono’. 76 XXIV PARAGRAFO TESTO: Postquam id animum advertit, copias suas Caesar in proximum collem subducit equitatumque, qui sustineret hostium impetum, misit. Ipse interim in colle medio triplicem aciem instruxit legionum quattuor veteranarum, ita uti supra se in summo iugo duas legiones quas in Gallia citeriore proxime conscripserat et omnia auxilia conlocaret ac totum montem hominibus compleret; interea sarcinas in unum locum conferri et eum ab his, qui in superiore acie constiterant muniri iussit. Helvetii cum omnibus suis carris secuti impedimenta in unum locum contulerunt; ipsi confertisima acie reiecto nostro equitatu phalange facta sub primam nostram aciem successerunt. TRADUZIONE: Cesare, quando se ne accorse, ritirò le sue truppe sul colle più vicino e mandò la cavalleria a fronteggiare l'attacco nemico. Nel frattempo, a metà del colle dispose, su tre linee, le quattro legioni di veterani, mentre in cima piazzò le due legioni da lui appena arruolate nella Gallia cisalpina e tutti gli ausiliari, riempiendo di uomini tutto il monte. Ordinò, frattanto, che le salmerie venissero ammassate in un sol luogo e che lo difendessero le truppe schierate più in alto. Gli Elvezi, che venivano dietro con tutti i loro carri, raccolsero in un unico posto i bagagli, si schierarono in formazione serratissima, respinsero la nostra cavalleria, formarono la falange e avanzarono contro la nostra prima linea. ANALISI: - postquam : avverbio; ‘poiché, quando’. - Advertit: indicativo perfetto 3 ps. s. Da adverto, is, adverti, adversum, advertere III coniugazione; ‘accorse, avvertì’. - In proximum collem: complemento di moto a luogo. - Subducit: indicativo presente 3 ps. s. Da subduco, is, subduxi, subductum, subducere III coniugazione, ‘sposta’. - Qui…sutineret: relativa impropria con verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da sustineo, es, sustinui, sustentum, sustinere II coniugazione; ‘difendere, sostenere, fronteggiare’. - Misit: indicativo perfetto 3 ps. s. Da mitto, III coniugazione, ‘mandò’. (Cesare mandò la cavalleria) - Interim: avverbio; ‘intanto’. - In colle medio: ablativo di stato in luogo. - Instruxit: indicativo perfetto 3 ps. s. Da instruo, is, instruxi, instructum, intruere III coniugazione; ‘dispose’. - Quattuor: agg. num. ‘Quattro’. - Veteranarum: acc.s II declinazione, da veteranus. - Uti conlocaret: proposizione finale; congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da conloco, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘stabile, mettere, sistemare, collocare’. - Supra: avverbio; ‘al di sopra’. 77 - gladiis destrictis: ablativo assoluto, ‘tolte le spade’, part. pere. Da destringo, is, destrinxi, destrictum, destringere III coniugazione; ‘togliere’. - disiecta, part. perf. Da disicio, is, disieci, disiectum, disicere III coniugazione in -io, ‘rovesciata la falange’. - Perfregerunt: indicativo perfetto 3 ps. Pl. da perfringo, is, perfregi, perfractum, perfringere III coniugazione; ‘distruggere, abbattere, vincere’. - In eos impetum: complemento di moto a luogo. - Facerunt: indicativo perfetto 3 ps. Pl. da facio. - Ad pugnam: complemento di moto a luogo, ‘alla battaglia, verso la battaglia’. - Erat: indicativo imperfetto 3 ps. s. Da sum. - conligatis: participio perfetto dat. pl, da conligo, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘attaccando’. - Scutis: abl. pl. II declinazione, da scutum; ‘con gli scudi’; ablativo strumentale. - Pluribus pilorum eorum Transfixis: ‘trafiggendo molti con un colpo ( ictu= abl.s. da citus, IV decl.) delle loro mazze’; pluribus, dat. pl. da plures, aggettivo numerale; pilorum, neutro II declinazione, gen. pl; transfixis, participio perfetto da transfigo, is, transfixi, transfixum, transfigere III coniugazione; - Cum se inflexisset: cum narrativo con valore causale; congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. s. Da inflecto, is, inflexi, inflexum, inflectere III coniugazione; ‘poiché si fosse piegato il ferro’. - Neque Evellere: infinito presente da evello, is, evelli, evulsum, evellere III coniugazione; ‘strappare, sdraiare, abbattere, distruggere’. - Sinistra impedita: ablativo assoluto; ‘essendo stata ostacolata la sinistra; impedita la sinista’; impedita, part. perfetto da impedio, is, impedii, impeditum, impedire IV coniugazione; ‘ostacolata, intralciata, impedita’. - Neuqe Pugnare: infinito presente da pugno, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘combattere’. - Quod Poterant: relativa propria con verbo all’indicati imperfetto 3 ps. Pl. da possum. - Commode: avverbio; ‘adeguatamente’. - Ut praeoptarent: proposizione finale; congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. da praeopto, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘affinché preferissero’. - Iactato: participio perfetto dat. s. Da iacto, as, avi, atum, are I coniugazione; ‘gettando, lanciando’. - Brachio: neutro II declinazione; ablativo strumentale, da brachium, ‘con il braccio’. - Diu: avverbio, ‘a lungo’. - Scuta e manu: ‘gli scudi dalla mano’; complemento di moto da luogo ( e manu). - Emittere: - Nudo corpore: ablativo di modo; nudus, agg. I classe, da nudus, a, um ‘con il corpo nudo’. Corpore, III declinazione, da corpus, corporis. - Tandem: avverbio, ‘infatti’. - Vulneribus defessi : participio perfetto del verbo deponente deferiscor, is, defessus sum, defetisci III ‘essere stanchi, affaticati’. Ablativo assoluto; ‘essendo stati affaticati dalle ferite’. Vulneribus, abl. pl. da vulnus, III declinazione. - referre : infinito presente da refero, refers, retuli, relatum, referre ‘ricondurre, portare, riportare’. - Quod suberat: relativa propria, indicativo imperfetto 3 ps. s. Da subsum, subes, suffui, subesse ‘essere stato sotto, nascondeva, essere vicino, imminente’. - Se recipere : infinito presente da recipio, is, recepi, receptum, recipere III coniugazione in -io; ‘di ritirarsi’. - Coeperunt: indicativo perfetto 3 ps. Pl. da coepi, verbo difettivo; ‘iniziarono’. 80 - Capto monte: ablativo assoluto; participio perfetto da capio, capis, cepi, captum, capere III coniugazione in -io; ‘catturato il monte’ - Qui claudebant: relativa propria, indicativo imperfetto 3 ps. Pl. da cladeo, es, claudere II coniugazione; ‘zoppicavano, vacillavano’. - Circiter: avverbio; ‘all’incirca’. - Agmen Novissimis: ‘l’ultimo esercito’; agmen, agminis, neutro III declinazione. - Praesidio: neutro, II declinazione, da praesidium; ‘alla difesa, per la difesa’. - Erant: indicativo imperfetto 3 ps. Pl da sum. - Ex itinere: complemento di moto da luogo. - Latere : infinito presente da lateo, es, latui, latere II coniugazione; ‘nascondere, celarsi, condurre, essere al coperto’. - aperto: neutro II declinazione, da apertum, i, ‘nella pianura, spazio aperto’. - adgressi : infinito perfetto, verbo deponente, adgredior, adgrederis, adgressus sum, adgredi ‘avvicinarsi, accostarsi, accingersi, aggredire, asssalire’. - Venire: infinito presente da venio, is, veni, ventum, venire IV coniugazione; ‘venire giungere, arrivare’. - Conspicati: participio perfetto da conspicor, conspicaris, conspicatus sum, conspicari deponente I coniugazione; ‘guardare, notare, vedere, osservare, scorgere’. - Qui receperant : relativa propria, indicativo piuccheperfetto 3 ps. Pl. da recipio, is, recepi, receptum, recipere III coniugazione in -io; ‘ricevere, accettare, ritirare, tirare indietro, riprendere, recuperare’. - In montem: complemento di moto a luogo. - Instare: infinito presente da insto, as, institi, are I coniugazione; ‘assalire, incalzare, stare in un luogo, attendere, incombere’. - Redintegrare: infinito presente da redintegro, as, avi, atum, are I coniugazione, ‘ripetere, replicare, ricominciare, completare’. - Conversa signa: participio perfetto ablativo plurale da converro, converris, converri, conversum, converrere III coniugazione; ‘pulendo le tracce’. - bipertito : avverbio, ‘in due parti, in due modi’. - Intulerunt: indicativo perfetto 3 ps. Pl. da infero, infers, intuli, illatum, inferre ‘spingere, gettare, introdurre, seppellire’. - acies : ‘le spade, le lame’; da acies, aciei, V declinazione. - Ut resisteret : proposizione finale; congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da resisto, is, restiti, resistere III coniugazione; ‘fermarsi, rimanere, resistere, opporsi’. - summotis: participio perfetto da summoveo, es, summovi, summotum, summovere II coniugazione; ‘respingendo, scacciando, allontanando’. - Venientes: participio presente nominativo, da veneo, is, venii, um, venire ‘essere venduto, essere aggiudicato’. - Victis: participio perfetto da vinco, is, vici, victum, vincere III coniugazione; ‘vincere, superare, sconfiggere’. - Ut Sustineret: proposizione finale da sustineo, es, sustinui, sustentum, sustinere II coniugazione; ‘sorreggere, reggersi, difendere, aiutare, proteggere. Resistere, far fronte’. 81 XXVI PARAGRAFO TESTO: Ita ancipiti proelio diu atque acriter pugnatum est. Diutius cum sustinere nostrorum impetus non possent, alteri se, ut coeperant, in montem receperunt, alteri ad impedimenta et carros suos se contulerunt. Nam hoc toto proelio, cum ab hora septima ad vesperum pugnatum sit, aversum hostem videre nemo potuit. Ad multam noctem etiam ad impedimenta pugnatum est, propterea quod pro vallo carros obiecerant et e loco superiore in nostros venientes tela coniciebant et nonnulli inter carros rotasque mataras ac tragulas subiciebant nostrosque vulnerabant. Diu cum esset pugnatum, impedimentis castrisque nostri potiti sunt. Ibi Orgetorigis filia atque unus e filiis captus est. Ex eo proelio circiter milia hominum cxxx superfuerunt eaque tota nocte continenter ierunt. Nullam partem noctis itinere intermisso in fines Lingonum die quarto pervenerunt, cum et propter vulnera militum et propter sepulturam occisorum nostri triduum morati eos sequi non potuissent. Caesar ad Lingonas litteras nuntiosque misit, ne eos frumento neve alia re iuvarent: qui si iuvissent, se eodem loco quo Helvetios habiturum. Ipse triduo intermisso cum omnibus copiis eos sequi coepit. TRADUZIONE: Così, si combatté su due fronti a lungo e con accanimento. Alla fine, quando non poterono più sostenere l'attacco dei nostri, parte degli Elvezi, come aveva già fatto prima, si mise al sicuro sul monte, parte si ritirò là dove avevano ammassato i bagagli e i carri. A dire il vero, per tutto il tempo della battaglia, durata dall'una del pomeriggio fino al tramonto, nessuno poté vedere un solo nemico in fuga. Nei pressi delle salmerie si lottò addirittura fino a notte inoltrata, perché gli Elvezi avevano disposto i carri come una trincea e dall'alto scagliavano frecce sui nostri che attaccavano. Alcuni, appostati tra i carri e le ruote, lanciavano matare e tragule, colpendo i nostri. Dopo una lunga lotta, i soldati romani si impadronirono dell'accampamento e delle salmerie. Qui vennero catturati la figlia di Orgetorige e uno dei figli. Sopravvissero allo scontro centotrentamila Elvezi e per tutta la notte marciarono ininterrottamente. Senza fermarsi mai neppure nelle notti seguenti, dopo tre giorni giunsero nei territori dei Lingoni. I nostri, invece, sia per curare le ferite riportate dai soldati, sia per dare sepoltura ai morti, si attardarono per tre giorni e non poterono incalzarli. Cesare inviò ai Lingoni una lettera e dei messaggeri per proibir loro di fornire grano o altro agli Elvezi: in caso contrario, li avrebbe trattati alla stessa stregua. Al quarto giorno riprese a inseguire gli Elvezi con tutte le truppe. ANALISI: - ita: avverbio, ‘così’. - Ancipiti Proelio: ‘una battaglia dall’esito incerto’; ancipiti, abl. s. Da anceps. Anceps, anceps, agg. II classe. - Acriter: avverbio, ‘accanitamente’. - Diu: avverbio, ‘a lungo’. - Pugnatum est: ‘è stata combattuta’, participio perfetto da pugno. - Cum…non possent: cum narrativo con valore causale. - sustinere : infinito presente da sustineo, es, sustinui, sustentum, sustinere II coniugazione; ‘sostenere’. - Alteri: ‘alcuni’. 82 - Eos…expectare: proposizione infinitiva che contiene la subordinata relativa quo tum essent. - Locuti: participio perf. Da Loquor, loqueris, locutus sum, loqui III, verbo deponente ‘parlando, supplicando’. - Flentes: participio presente da fleo, es, flevi, fletum, ere II. ‘Piangendo’. - Proiecissent: congiuntivo piuccheperfetto da proicio, is, proieci, proiectum, ere III, letteralmente ‘ebbero gettato’, traduzione libera ‘gettavano’. - eo: avverbio di moto a luogo. - Nocte intermissa: ablativo assoluto con valore temporale. - Sive…sive: la congiunzione ripetuta prospetta due ipotesi alternative espresse con costrutti paralleli ( timore perterriti…spe salutis inducti). - Armis traditis : ablativo assoluto con valore temporale. - Ne…supplicio adficerentur : letteralmente ‘di essere colpiti con la pena di morte’; il sostantivo timore regge una subordinata completiva con la costruzione tipica dei verba timendi. - Quod… existimarent : proposizione relativa, costruiamo : quod existimarent suam fugam aut occultari aut omnino ignorari posse in tanta moltitudine dedictiorum. 85 XXVIII PARAGRAFO TESTO: Quod ubi Caesar resciit, quorum per fines ierant, his uti conquirerent et reducerent, si sibi purgati esse vellent, imperavit; reductos in hostium numero habuit; reliquos omnes obsidibus, armis, perfugis traditis in deditionem accepit. Helvetios, Tuligos, Latobrigos in fines suos unde erant profecti reverti iussit et quod omnibus frugibus amissis domi nihil erat quo famem tolerarent, Allobrogibus imperavit ut iis frumenti copiam facerent; ipsos oppida vicosque quos incenderant restituere iussit. Id ea maxime ratione fecit, quod noluit eum locum unde Helvetii discesserant vacare, ne propter bonitatem agrorum Germani qui trans Rhenum incolunt suis finibus in Helvetiorum fines transirent et finitimi Galliae provinciae Allobrogibusque essent. Boios petentibus Haeduis, quod egregia virtute erant cogniti, ut in finibus suis conlocarent, concessit; quibus illi agros dederunt quosque postea in parem iuris libertatisque condicionem atque ipsi erant receperunt. TRADUZIONE: Cesare, appena lo seppe, ordinò ai popoli, attraverso i cui territori erano passati i Verbigeni, di cercarli e di riportarglieli, se volevano essere giustificati ai suoi occhi. Trattò come nemici i Verbigeni catturati, mentre accettò la resa degli Elvezi che gli consegnarono ostaggi, armi e fuggiaschi. Comandò agli Elvezi, ai Tulingi e ai Latobici di ritornare nei territori dai quali erano partiti e, poiché in patria erano andati perduti tutti i raccolti e non avevano più nulla con cui sfamarsi, diede disposizione agli Allobrogi di rifornirli di grano. Ordinò agli Elvezi di ricostruire le città e i villaggi incendiati. La sua intenzione era, soprattutto, di non lasciare spopolate le zone dalle quali gli Elvezi si erano mossi: non voleva che i Germani d'oltre Reno passassero nei territori degli Elvezi, più fertili, venendo a confinare con la provincia della Gallia e con gli Allobrogi. I Boi, che avevano dato prova di grande valore, ottennero il permesso di stabilirsi nei territori degli Edui, che lo avevano richiesto. Ai Boi gli Edui diedero campi da coltivare e, in seguito. concessero parità di diritti e la stessa condizione di libertà di cui essi stessi godevano. ANALISI: - Quod resciit : nesso relativo; resciit è il perfetto di rescisco, is, rescii, rescitum, resciscere III, ‘e quando seppe’. - per fines: moto per luogo. - Quorum…imperavit: proposizione relativa; costruiamo: imperavit his, per fines quorum ierant, uti ( ut) conquirerent et reducerent ( eos), si vellent sibi purgati esse. Il pronome relativo quorum, anticipato rispetto al dimostrativo his a cui si riferisce, crea una prolessi della subordinata relativa. - Uti conquirerent et reducerent: completiva volitiva finale, congiuntivo imperfetto da conquiro, is, conquisivi, conquisitum, conquirere III, 3 ps. Pl. Reducerent, congiuntivo imperfetto 3 p, pl, da reduco, is, reduxi, reductum, reducere III, ‘riportasserro’. Quindi: ‘affinché cercassero e riportassero’. - Si: periodo ipotetico. - purgati esse: proposizione infinitiva; purgati, participio perfetto da purgo, as, avi, atum, are I; ‘giustificandosi’; esse regge l’infinitiva. - Vellent : congiuntivo imperfetto 3 ps, pl, da volo, vis, volui, velle. 86 - Accepit: indicativo perfetto da accipio, is, accepi, acceptum, ere III 3 ps, s. ‘Prese’. - Iussit: indicativo perf. 3 ps. s. Da iubeo, es, iussi, iussum, ere II ‘comandò’. - Profeti: infinito perfetto dal verbo deponente, proficiscor, proficisceris, profectus sum, proibisci ‘ venuti’. - Obsidibus….traditis: ablativo assoluto con valore temporale. Abbiamo un accostamento in asindeto dei tre soggetti ( obsidibus, armis, perfugis). - quod…nihil erat: subordinata causale. - Quo famem tolerarent : subordinata relativa impropria - iussit : regge la proposizione infinitiva il cui soggetto è ipsos, il verbo dell’infinitiva è restituere. 87 - repertus: ( concordato con est); participio perfetto da reperio, is, reperi, repertum, reperire IV coniugazione; ‘trovato, scoperto’. 90 XXX PARAGRAFO TESTO: Bello Helvetiorum confecto totius fere Galliae legati, principes civitatum, ad Caesarem gratulatum convenerunt: intellegere sese, tametsi pro veteribus Helvetiorum iniuris populi Romani ab his poenas bello repetisset, tamen eam rem non minus ex usu terrae Galliae quam populi Romani accidisse, propterea quod eo consilio florentissimis rebus domos suas Helvetii reliquissent, uti toti Galliae bellum inferrent imperioque potirentur, locumque domicilio ex magna copia deligerent quem ex omni Gallia opportunissimum ac fructuosissimum iudicassent, reliquasque civitates stipendiarias haberent. Petierunt uti sibi concilium totius Galliae in diem certam indicere idque Caesaris voluntate facere liceret: sese habere quasdam res quas ex communi consensu ab eo petere vellent. Ea re permissa diem concilio constituerunt et iure jurando ne quis enuntiaret, nisi quibus communi consilio mandatum esset, inter se sanxerunt. TRADUZIONE: Terminata la guerra con gli Elvezi, da quasi tutta la Gallia vennero a congratularsi con Cesare, in veste di ambasciatori, i più autorevoli cittadini dei vari popoli. Si rendevano conto che Cesare, con questa guerra, aveva punito gli Elvezi per le vecchie offese da essi inflitte al popolo romano, ma ne aveva tratto vantaggio la Gallia non meno di Roma: gli Elvezi, pur godendo di grandissima prosperità, avevano abbandonato la loro terra per portare guerra a tutta la Gallia, conquistarla e scegliersi per insediamento, tra tutte le regioni del paese, la zona che avessero giudicato più vantaggiosa e fertile, assoggettando gli altri popoli con un tributo. Chiesero a Cesare il permesso di fissare una data per una riunione generale dei Galli: volevano presentargli delle richieste, sulle quali c'era completo accordo. Cesare acconsentì e tutti giurarono solennemente di non rivelare gli argomenti trattati, se non su incarico dell'assemblea stessa. ANALISI: - Bello confecto : ablativo assoluto; ‘terminata la guerra’; confecto, participio perfetto da conficio, is, confeci, confectum, conficere III coniugazione; ‘terminare, concludere’. - totius : aggettivo numerale, genitivo, ‘di tutta la Gallia’. - fere : avverbio; ‘circa, quasi’. - legati : nominativo plurale, da legatus, legati, II declinazione, ‘gli ambasciatori’. - Gratulatum: participio perfetto da gratulo, gratularis, gratulatus sum, gratulari I coniugazione; ‘congratularsi’ è un verbo che si costruisce con il dativo della persona o ablativo della cosa per cui congratularsi. - Convenerunt: è il verbo reggente; indicativo perfetto 3 ps. Pl. da convenio, is, conveni, conventum, convenire IV coniugazione; ‘vennero’. - Ad caesarem : complemento di moto a luogo. - Sese Intellegere: infinito presente da intellego, is, intellexi, intellectum, intellegere III coniugazione; ‘di accorgersi, rendersi conto’. - Pro veteribus : ‘dal passato’. Veteribus, neutro III declinazione, da vetera, um, ‘passato’. - tametsi : congiunzione; ‘sebbene’. - Ab his: complemento d’agente; ‘da questi ( Gli Elvezi)’. 91 - poenas : I declinazione, accusativo plurale. - repetisset: forma sincopata per repetivisset, congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. s. Da repeto, is, repetii, repetitum, repetere III coniugazione; ‘avesse ricordato, ricondotto’. - Quam non minus : complemento di paragone; - Ex usu terrae: ‘vantaggio dalla terra della Gallia’. Complemento di moto da luogo. - accidisse : infinito perfetto da accido, is, accidi, accisum, accedere III coniugazione; ‘recidere, tagliare, abbattere, distruggere’. - reliquissent : congiuntivo piuccheperfetto 3 ps. Pl. da reliquo, is, reliqui, relictum, relinquere III coniugazione; ‘lasciare indietro, restare, rimanere, abbandonare, tralasciare, permettere, concedere’. - Uti potirentur : completiva finale; congiuntivo imperfetto passivo 3 ps. Pl. da potio, is, potivi, potitum, potire IV coniugazione; ‘mettere in potere’. - Florentissimis rebus: ablativo assoluto; participio presente da floreo, es, florui, florere II coniugazione; ‘essendo le cose prosperosissime’. - Ex magna copia: complemento partitivo; ‘tra la grane abbondanza’. - Que deligerent : relativa impropria, verbo al congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. da deligo, is, delegi, delectum, deligere; ‘raccogliere, designare, staccare, reclutare’. 92 - Uti liceret: completiva finale, liceret congiuntivo imperfetto 3 ps. s. Da licet, verbo impersonale. - Ea Re impetrata: ablativo assoluto. - Sese omnes proiecerunt: è la principale. - Contendere: è anch’essa una principale. - Laborare: coordinata alla principale; - A quae dixissent: relativa impropria che potrebbe essere a sfumatura ipotetica; - Ne Enuntiarentur : subordinata finale; - Quam: indica una comparazione perché nella subordinata finale c’è un non minus quam; - Quae vellent: relativa impropria; - Propterea quod: introduce una causale; - Uti impetrarent: subordinata finale; - Si Enuntiatum esse: inizia un periodo ipotetico, questa è la protasi; - In cruciatum: - Venturos: participio in funzione predicativa perché può essere retto da viderent. - Viderent: apodosi, del periodo ipotetico che potrebbe essere di III tipo; - Locutus est: è la principale; - Cum contenderent : cum narrativo; - Factum esse: è una principale con un infinito storico; viene da fio; ‘accadere’. - Uti Arcesserentur: completiva consecutivo dichiarativa; - Transisse: è la principale; - Posteaquam Adamassent: sarebbe adamavisssent; è una forma sincopata; proposizione temporale; - Traductos: è la proposizione principale ( esse sottinteso), infinito perfetto passivo; - Esse: principale; - Contendisse: principale; - Accepisse: principale; - Qui potuissent: relativa impropria; - Coactos esse: è la proposizione principale, questo verbo regge gli infinti dare, obstringere; - Nobilissimos: - repetituros : participio futuro, ( può essere sottinteso esse, per cui sono infinti futuri) - Imploraturos: participio futuro, - Recusaturos: participio futuro, da esso dipende la completiva ‘quominus essent’; ( ricorda che la completiva dipende da verbi che rendono l’idea di rifiuto) - Se esse: principale; - Qui non potuerit: relativa impropria; ( da essa dipende adduci) - Ut Iuraret: completiva o volitiva finale; - Daret: coordinata alla completiva volitiva finale. 95 XXXII PARAGRAFO TESTO: Hac oratione ab Diviciaco habita omnes qui aderant magno fletu auxilium a Caesare petere coeperunt. Animadvertit Caesar unos ex omnibus Sequanos nihil earum rerum facere quas ceteri facerent, sed tristes capite demisso terram intueri. Eius rei quae causa esset miratus ex ipsis quaesiit. Nihil Sequani respondere, sed in eadem tristitia taciti permanere. Cum ab his saepius quaereret neque ullam omnino vocem exprimere posset, idem Diviciacus Haeduus respondit: hoc esse miseriorem et graviorem fortunam Sequanorum quam reliquorum, quod soli ne in occulto quidem queri neque auxilium implorare auderent absentisque Ariovisti crudelitatem velut si coram adesset horrerent, propterea quod reliquis tamen fugae facultas daretur, Sequanis vero, qui intra fines suos Ariovistum recepissent, quorum oppida omnia in potestate eius essent, omnes cruciatus essent perferendi. TRADUZIONE: Quando Diviziaco ebbe finito il suo discorso, tutti i presenti, con grande pianto, iniziarono a chiedere aiuto a Cesare, il quale notò che solo i Sequani non si comportavano per nulla come gli altri, ma, senza alzare lo sguardo da terra, tenevano la testa bassa, tristi. Stupito, ne chiese loro il motivo. I Sequani non risposero, continuando a rimanere in silenzio, nello stesso atteggiamento di tristezza. Più volte Cesare ripeté la sua domanda, senza ottenere la benché minima risposta. Intervenne ancora Diviziaco: la sorte dei Sequani era molto più misera e pesante di quella degli altri perché non osavano, neppure in una riunione segreta, lamentarsi e implorare aiuto e rabbrividivano per la crudeltà di Ariovisto come se fosse lì presente, anche se era lontano. E poi, perché gli altri, almeno, avevano la possibilità di fuggire; essi, invece, che avevano accolto Ariovisto nei loro territori e avevano visto le loro città cadere nelle sue mani, dovevano sopportare tormenti d'ogni sorta. ANALISI: - hac oratione habita: ablativo assoluto; habita, participio perfetto di ; ‘tenuto questo discorso da Diviziaco’. Hac, aggettivo dimostrativo da hic, haec, hoc, ‘questo’. - Ab diviciaco : complemento d’agente. - Qui aderant: subordinata relativa propria indicativo imperfetto 3 ps. Pl. da adusmu,ades, adfui, adesse ‘i quali’, qui, pronome relativo - coeperunt : è il verbo reggente da cui dipende petere; perfetto 3 ps. Pl. da coepio; ‘iniziare, cominciare a fare qualcosa’; il soggetto è omnes. - Magno fletu : complemento di modo; espresso con l’ablativo sempre, ‘con grande pianto’; fletu, IV declinazione, da fletus ( declinare). - A Caesare : complemento d’agente. - petere : infinito presente - Earum rerum: ‘di quelle cose’. - animadvertit : - unos : ( collegato con Sequanos) ‘solo i Sequani’; - Ex omnibus: complemento partitivo; ‘tra tutti’. - nihil : pronome indefinito, ‘nulla’. - Facere: infinito presente da facio. 96 - Quas ceteri facerent : subordinata relativa impropria, ( si riferisce ad earum rerum); facerent, congiuntivo imperfetto 3 ps. Pl. da facio, III coniugazione. ‘Che facevano gli altri’. Ceteri, agg. I classe, da ceterus, a, um nominativo plurale. - Capite demisso : ablativo assoluto; demisso, participio perfetto da demitto, demittis, demisi, demissum, demittere III coniugazione; capite, ablativo di III declinazione, da caput, capitis, ‘abbassata la testa’. ‘Con la testa abbassata, guardano a terra’. - Terram intueri : verbo depoente; infinito presente del verbo deponente di II coniugazione; intueor, intueris, intuitus sum, intueri; ‘guardare, osservare’. Subordinata infinitiva; il soggetto è tristes, che si riferisce ai Sequani. - Quae quaesiit : relativa impropria, - Miratus eius: participio perfetto del verbo deponente, miror, miraris, miratus sum, mirari I coniugazione; ‘meravigliatosi’, participio congiunto. - Quae causa esset: interrogativa indiretta; ‘quale fosse la causa’. 97