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decoro e ornamento adolf loos, Appunti di Storia Dell'architettura I

differenze di pensiero tra decoro e ornamento

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 16/04/2019

Nonloso98
Nonloso98 🇮🇹

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Scarica decoro e ornamento adolf loos e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura I solo su Docsity! Ornamento e decorazione Ornamento e decorazione hanno etimologicamente significati diversi, ma il tempo e l’uso li hanno resi pressoché sinonimi. Vitruvio attribuiva all’ornato un posto d’onore (purché non si arrivasse alla decorazione eccessiva e all’inutile sfarzo) perché riconosceva che l’ordine, la disposizione, il numero, il decoro, la distribuzione stessa degli elementi architettonici avessero in sé una finalità ornamentale. Dunque l'ornamento era un elemento assolutamente inscindibile dalla tettonica delle edificio. Nel Barocco la decorazione diviene architettura e l’ornamento strumento illusionistico che sfonda pareti e soffitti, creando giochi di profondità, “architetture nell’architettura”. Dalla metà dell’Ottocento, la concezione dell’ornamento come rivestimento convenzionale era inscindibile dallo stile, concepito come espressione completa e integrale di un’epoca. Adolf Loos Atteggiamento più radicale è quello di Adolf Loos: egli si pone in antitesi con la secessione, ne propone un completo rifiuto, non solo in ambito architettonico. L'ornamento uccide l'arte. Loos è fermamente convinto che per essere moderni gli uomini debbano rinunciare all'esigenza di deliziarsi gli occhi con frontoli e orpelli: la vera arte è nuda, sfoglia, disadorna. Con il suo saggio Los manifesta ciò che il pensiero del suo tempo: l'ornamento deve cessare di esistere. Nell'ornamento si manifesta il subconscio di una cultura di un'epoca. L’azione di Loos a favore della rimozione dell'ornamento dell'oggetto di uso comune si fonda sulla doppia polarità ontologica. Rispetto al Semper, che ne sottolineava il lato tecnico materiale, Loos da maggior peso a quello antropologico, poiché per lui l'ornamento è il plusvalore derivante dai principi che regolano le postazioni, dalla sua funzione di sublimazione dal punto di vista dell'artigiano e del produttore. Loos ritiene che l'assenza di ornamenti è un segno di sviluppo culturale e di forza spirituale. Per evitare superficiali considerazioni, occorre precisare che Loos si scagliava in realtà soltanto contro quel tipo di ornamento che, aggiungendosi, altera l’originaria natura della superficie quale sarebbe direttamente leggibile in base alla grana e ai caratteri del materiale che la costituisce. Infatti, l’opera di Loos è piena di figure, immagini e ornamenti (per esempio, con l’accostamento di materiali e colori diversi o la ricercatezza dei rivestimenti) che vanno ben oltre la semplicistica e presunta pura espressione tecno- costruttiva, ma alludono sempre a qualcosa, metaforicamente o simbolicamente. Loos tratta della decorazione in relazione agli uomini del passato che si tatuavano. Secondo lui il primo ornamento che sia stato ideato, la croce, era di origine erotica. Secondo lui nel bambino è una manifestazione naturale scarabocchiare le pareti con simboli erotici, dal momento che è la prima espressione artistica. L'evoluzione della civiltà è sinonimo dell'eliminazione dell'ornamento dell'oggetto di uso. Egli ritiene che si sia superato l'ornamento, con molta fatica. Egli sostiene che l'epidemia decorativa è ammessa dallo Stato e viene anzi sovvenzionata con denaro statale: questo è un regresso. Loos sostiene che coloro che utilizzano l'ornamento siano dei ritardati, dal momento che esso non è soltanto opera di delinquenti, ma è esso stesso un delitto, in quanto reca un grave danno al benessere dell'uomo, al patrimonio nazionale e alla cultura. Chi usa gli ornamenti crea debiti dal momento che fa aumentare il costo dell'oggetto. In termini di lavoro, l'ornamento e forze di lavoro sprecata e perciò spreco di salute. Un effetto decisamente antiestetico producono gli oggetti ornati quando sono stati realizzati con i migliori materiali, con la massima cura e hanno richiesto molte ore di lavoro. L'uomo moderno riconoscere immediatamente l'aspetto forzato, tortuose malato dell'ornamento moderno. Loos ritiene che l'uomo moderno non abbia bisogno dell'ornamento, ripugnandolo. L'assenza di ornamento non significa mancanza di attrattiva, anzi trasmetto un nuovo incanto, più vivo. L’ornamento si elimina da sé e la scuola non deve intervenire in