Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

DESCRIZIONE EYES TEST, Dispense di Psicologia Sociale

Descrizione dell'yes test, com'è strutturato e quali sono le sue funzioni.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 21/07/2023

Martaot
Martaot 🇮🇹

5

(1)

44 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica DESCRIZIONE EYES TEST e più Dispense in PDF di Psicologia Sociale solo su Docsity! EYES TEST (STRUMENTO PER VALUTARE LA «TEORIA DELLA MENTE») PERCHÉ SI È ARRIVATI ALL’EYES TEST? Come acquisiamo la capacità di attribuire stati mentali? Questo problema è stato affrontato in numerosi lavori condotti sia su bambini con sviluppo tipico sia su vari tipi di pazienti in età pediatrica (autismo). La gran parte di queste ricerche sullo sviluppo della «teoria della mente» si è avvalsa delle prove di falsa credenza introdotte da Wimmer e Perner: questi compiti si richiede ai soggetti di inferire credenze e conoscenze di persone le cui rilevanti esperienze percettive sono narrate in brevi storie. I compiti di falsa credenza sono adatti all’esame di bambini di età inferiore ai 5-6 anni. Questi compiti sono però poco sensibili a variazioni individuali nella popolazione normale oltre i cinque-sei anni, e sono poco discriminanti quando somministrati ad adolescenti o adulti con disturbi dello spettro autistico o con lesioni cerebrali. Per superare questi limiti sono stati recentemente proposti alcuni compiti di teoria della mente di livello superiore: «Compito delle Storie Complesse»: ai soggetti si richiede di leggere storie che includono bugie, scherzi, finzioni, fraintendimenti, atti di persuasione, figure retoriche, sarcasmi, dimenticanze e strategie di inganno. Per comprendere queste storie è necessario formare metarappresentazioni più complesse di quelle implicate nei compiti di falsa credenza, metarappresentazioni ricorsive di secondo livello o comunque di livelli superiori al primo (ad es. «lui pensa che lei creda che...»). Il successo nel compito delle Storie Complesse dipende sia dallo sviluppo di buone capacità metarappresentative, sia da complesse abilità di comprensione linguistica e memoria di lavoro. Per superare questo problema, recentemente Baron-Cohen e collaboratori hanno proposto l’Eyes Test. COS’È L’EYES TEST? Il Test degli Occhi (TDO) è stato ideato per valutare la capacità di attribuire stati mentali complessi negli adulti e negli adolescenti senza gravi ritardi mentali. Questo test richiede la presentazione di 37 fotografie di volti di cui è visibile solo la regione oculare. Al soggetto si chiede di indicare l’aggettivo che meglio descrive ognuno di questi sguardi fra i quattro forniti ad ogni prova. Correlazione negativa con il quoziente di autismo. Nei soggetti con la sindrome di Williams sembra configurarsi uno sviluppo adeguato di teoria della mente. E’ inoltre uno strumento appropriato nelle indagini cliniche sull’integrità della teoria della mente in pazienti cerebrolesi o con disturbi psicopatologici quali l’autismo, la schizofrenia e la sindrome di Asperger. Utilizzando la Risonanza Magnetica funzionale (FMRI) durante l’esecuzione dell’Eyes Test, sono emerse interessanti differenze fra soggetti con autismo (aree attive durante test sono aree fronto-temporali, ma non dell’amidgala e del solco temporale superiore) e soggetti di controllo (aree attivate durante il test sono il solco temporale superiore, l’amigdala e la corteccia prefrontale, le regioni prefrontali sinistre, lobo temporale, lobo sinistro). METODO? Campione: Sono stati esaminati 195 adulti senza disturbi psichiatrici. Ai soggetti che non avevano una vista normale è stato chiesto di usare lenti correttive durante il test. Materiale: Il test è costituito da 37 fotografie in bianco-nero, 36 stimoli test e uno stimolo di prova. Ogni foto ritrae la regione oculare di adulti, giovani e anziani di entrambi i sessi. Sotto ciascuna immagine vi sono quattro aggettivi o termini relativi ad espressioni emotive. Procedura e codifica: Per iniziare il soggetto doveva innanzitutto leggere un foglio di istruzioni in cui si chiedeva di osservare ogni fotografia riprodotta nei fogli successivi, di leggere i quattro termini sottostanti e di indicare, cerchiandolo sul protocollo, quello che meglio descriveva lo sguardo nella foto. Oltre al protocollo di risposta, al soggetto veniva consegnato anche un glossario per le parole incluse nel test e la consegna di utilizzarlo in caso di incertezza. Tutti i soggetti eseguivano anche un compito di controllo, per escludere l’effetto di fattori percettivi di base, in cui veniva chiesto di riconoscere il sesso delle persone ritratte negli stimoli visti precedentemente nel Test degli Occhi. I protocolli ottenuti in entrambi i compiti sono stati elaborati assegnando un punto per ogni risposta corretta. Risultati: è emersa una differenza significativa per il fattore età, mentre il fattore sesso non è risultato significativo. Va infine sottolineato che gli stimoli usati nel TDO consistono di foto di parti del volto e quindi sono stimoli meno ricchi di quelli incontrati in contesti reali sia perché non ritraggono tutto il volto sia perché non riproducono gli aspetti cinetici dell’espressione emotiva. Per queste ragioni la prestazione nel TDO probabilmente sottostima le capacità che possono essere osservate in presenza di stimoli informativamente più ricchi. Glossario: abbattuto, accusatorio, addolorato, a disagio, affettuoso, allarmato, amichevole, annoiato, ansioso, arrogante, assorto, atterrito, che ha vergogna, civettuolo (chi si comporta in modo accattivante per attrarre l’attenzione e l’ammirazione degli altri), coinvolto, colpevole, comprensivo, con brama (desiderio), confortante, confuso, contemplativo, contrariato, contrito (pentito), convinto, curioso, deluso, depresso, determinato, diffidente, divertito, dominante, dubbioso, eccitato, esitante, fiducioso, giocoso, guardingo (chi procede cauto preoccupandosi di non essere sorpreso), imbarazzato, impaziente, implorante, incoraggiante, incredulo, indeciso, indifferente, infastidito, inorridito, insistente, insolente, interessato, intimidito, invidioso, irritato, minaccioso, nervoso, ostile, pensieroso (pieno di pensieri negativi ed importanti), pensoso (colui che pensa con sollecitudine e premura, chi si preoccupa di qualcosa in particolare), perplesso, pieno d’odio, preoccupato, preso dal panico, rassicurante, riconoscente, riflessivo, rilassato, sarcastico, sbalordito, scettico, scherzoso, sconcertato, sconfortato, serio, soddisfatto, sognante, sollevato, sospettoso, speranzoso, terrorizzato, turbato.