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Didattica della geografia DE VECCHIS G. , PASQUINELLI D'ALLEGRA D., PESARESI, Dispense di Geografia

Riassunto di didattica della geografia. Completo e riassuntivo.

Tipologia: Dispense

2022/2023

Caricato il 09/02/2023

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giulia-di-stefano-2 🇮🇹

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Scarica Didattica della geografia DE VECCHIS G. , PASQUINELLI D'ALLEGRA D., PESARESI e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! DIDATTICA DELLE GEOGRAFIA Educazione geografica La geografia è una materia, è una risorsa vitale per i cittadini del ventunesimo secolo che vivono in un mondo sempre più interconnesso. È una disciplina che ci consente di affrontare le domande relative a cosa significhi vivere in maniera sostenibile in questo mondo. Ci aiuta quindi ad apprendere come convivere in armonia con tutte le specie viventi. Soddisfa e al tempo stesso nutre la curiosità e si pone al servizio di molti obiettivi educativi fondamentali. Educare per una cittadinanza attiva Il territorio è risultato di processi che nel corso del tempo lasciano segni, costruiscono memorie e creano legami e reti, relazioni spazio-temporali, su cui si fonda l’appartenenza territoriale: momento costitutivo della cittadinanza. È quindi importante per il futuro cittadino di acquisire competenze e capacità per percepire, leggere e interpretare il territorio, sia nella grandissima scala della pianta del quartiere sia in quella piccolissima del planisfero. Il sapersi orientare nello spazio, non è una pura questione geometrica, perché l'orientamento è innanzitutto l'espressione di una capacità culturale di pensarsi come cittadino, membro di una comunità e di uno Stato. Educare al territorio, educare il territorio Per i giovani dovrebbero essere abituati a vedere e a pensare geograficamente lo spazio, per viverlo in maniera responsabile; un corretto insegnamento geografico potrebbe fornire un valido contributo educativo. L'educazione al territorio è un progetto integrato di cittadinanza, sostenibilità, convivenza e relazioni che coinvolge la vita delle persone nel mondo; Bisogna quindi educare il territorio nel senso di tutti i protagonisti del territorio stesso: Le scuole, le famiglie e i formatori, gli educatori, ma anche gli amministratori e le imprese. Educare il territorio nella consapevolezza del suo ruolo di costruzione collettiva. Educare al paesaggio il nucleo fondante della cultura del territorio è costituito dal paesaggio. L'educazione al paesaggio si fonda su tanti tipi di sguardo per giungere a visioni integrate in grado di sviluppare le facoltà conoscitive, psicologiche e morali per conformare l'animo all'ammirazione al rispetto per il paesaggio. Il paesaggio svolge importanti funzioni di interesse generale sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale e rappresenta un elemento chiave del benessere, per cui la sua salvaguardia e la sua gestione comportano diritti e responsabilità per ciascun individuo. Si pone quindi l'accento sulla necessità di un impegno della comunità al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione. Mass Media Il loro avvento risale all'incirca alla metà dell'Ottocento, quando si è verificato nel mondo della comunicazione il passaggio dai media tipografici a quelli elettrici e successivamente elettronici. I mass media sono agenti formativi con grandi capacità di attrazione, proprio per la quantità di informazioni che riescono a diffondere. Inoltre, sono accessibili facilmente a una platea sempre più vasta. La prima conseguenza è un peso crescente da questi assunto nelle trasformazioni della società. I mass media rivestono ormai un ruolo strategico oppure nel processo educativo, trasformandolo in modo profondo. La scuola può interagire con i mass media giovandosi delle loro qualità, come: democratizzazione della cultura, ricchezza e varietà di informazioni, sensibilizzazione, confronti del mondo. Il libro di testo Il libro di testo può considerarsi un prodotto editoriale di notevole complessità, in grado di coinvolgere interessi diversificati. È un canale capace di mettere in comunicazione il docente e lo studente; rimane tuttora un mezzo destinato ad accompagnare gli studenti nel loro percorso di apprendimento ma potenzialmente usufruibile anche al di fuori del contesto scolastico. Secondo le normative ministeriali in vigore, il libro di testo costituisce uno degli strumenti didattici per la realizzazione dei processi di apprendimento. Il libro di testo ha subito trasformazioni profonde. Di recente è l'evoluzione tecnologica a guidare. I processi di cambiamento con il passaggio da libro in formato cartaceo a quello digitale: l'E-book con il test da aprire e leggere tramite computer o altri dispositivi mobili. La multimedialità, l'interattività e il coinvolgimento sono altrettanti aspetti sui quali gli editori scolastici intendono puntare per lo sviluppo dei loro prodotti; Il testo, cartaceo o digitale che sia, viene integrato con codici comunicativi come: contributi audio e video, gallerie fotografiche, esercizi, link aperti a risorse esterne e materiale didattico. Caratteri generali di un testo di geografia Poiché l'ambiente clil prospetta situazioni nuove rispetto all'insegnamento delle varie discipline in lingua italiana, occorrono strategie ad hoc da impiegare. In questa visione di rinforzo didattico, i docenti possono trovare un supporto nell'impiego di codici non verbali. Nella geografia è solita l'associazione tra parola e immagine con lo scopo di: - Facilitare la comprensione del messaggio. - Raggiungere nel testo la massima trasparenza e chiarezza. - Collocarsi dentro la discorse Community di appartenenza Materiale autentico Ruolo primario nelle attività clil è esercitato dall'uso di materiale autentico non prodotto a scopo didattico, ma tratto dal mondo reale. Questo materiale rimanda direttamente alla concretezza comunicativa, offrendo allo studente la possibilità di mettersi alla prova con un tipo di espressione individuabile nel vissuto quotidiano e quindi più vicina ai suoi interessi. Il materiale autentico va inquadrato sotto un duplice aspetto: quello dei contenuti che seleziona e dei linguaggi con cui li trasmette. Un primo criterio di classificazione del materiale autentico può affermarsi attraverso il supporto utilizzato, che può essere di varia tipologia: Cartaceo, video, audio, multimediale. Tutti questi supporti trovano nei saperi geografici ampie possibilità. Tra il materiale autentico video si possono ricordare le tante trasmissioni televisive. Tra il materiale audio, oltre ai giornali radio e alla pubblicità, occorre menzionare quello proposto dalla musica e dalle canzoni. Vi è infine il materiale multimediale caratterizzato dalla compresenza su uno stesso supporto di più linguaggi: Testi, scritti, filmati, immagini, suoni, elaborazioni. Il materiale autentico proprio perché non creato a scopi didattici, per essere impiegato a scuola, ha necessità di essere didattizzato, sia per selezionare le parti realmente utili, sia per semplificarne la comprensione. CLIL nei libri di geografia In molti libri di testo di geografia si trovano etichettati come clil, anche se gran parte di questi si risolvono in semplici box, dove accanto a termini italiani riconducibile alla geografia, vi è la loro traduzione in inglese. In qualche caso si propongono all'attenzione degli alunni testi brevi e semplici. Sarebbe auspicabile un impegno maggiore da parte dell'editoria, in considerazione del fatto che già il primo anno della scuola primaria si studia l’inglese e soprattutto perché l'età dei più piccoli è favorevole per l'apprendimento delle lingue straniere. APPRENDIMENTO AUTENTICO IN GEOGRAFIA La geografia odierna è una didattica attiva di ricerca e scoperta. È capace di far cogliere a studenti la meraviglia di un territorio e dei legami esistenti fra la configurazione fisica della superficie terrestre e l'opera di territorializzazione svolta dall'uomo. Il tutto sapendo utilizzare: - La toponomastica. Per ricavare preziose informazioni sull'origine dei nomi dei luoghi E sulla connessione con la realtà geografica. - La cartografia alle varie scale. - Tutte le altre fonti che la geografia moderna utilizza. Il ruolo delle emozioni nella geografia attiva Il contributo delle emozioni è riscoperto e molto valorizzato anche in seguito al fatto che l'intelligenza emotiva ha trovato pari dignità nelle intelligenze multiple. Si pensi ad esempio, alla smisurata quantità di territori emozionali di cui un paese come l'Italia dispone per la capacità attrattiva delle sue bellezze naturali e artistiche. Di sicuro davanti alla scoperta di un paesaggio sconosciuto, le emozioni di sorpresa dovrebbero raggiungere l'apice di un vero e proprio stupore che è la molla per far scaturire l'interesse a conoscere sempre di più. Altre emozioni che lo studio della geografia dovrebbe potersi suscitare, soprattutto quando si unisce l'educazione all'ambiente, sono la tristezza e la rabbia. Tristezza: Di fronte a condizioni di fragilità del territorio per cause naturali. Rabbia: Davanti agli esiti negativi e talora devastanti e le azioni umane. Oggi si riscontra sempre più spesso tra i giovani una sorta di analfabetismo emotivo e soprattutto l'assenza della competenza relativa alla gestione delle proprie emozioni. Dunque, è importante che nella scuola tutte le discipline concorrono a educare alle emozioni. Es. attività: mappe emozionali – luoghi sulla mappa che emozioni ti ricordano? L'approccio sensoriale all'ambiente Le percezioni sensoriali continuano a essere presenti nel primo approccio a un ambiente o un paesaggio non noto, e se si provasse a chiudere gli occhi si potrebbe riconoscere un determinato paesaggio dalle percezioni degli altri sensi sui quali non si è abituati a riflettere. Intorno agli anni 80 si è affermata la geografia della percezione. Questa mette in risalto il valore delle percezioni sensoriali per favorire la successiva fase cognitiva di attribuzione di significato agli elementi fisici e antropici. La competenza Obiettivo prioritario della formazione di un apprendimento significativo è il possesso di competenze. Vi sono otto competenze chiave ritenute irrinunciabili. - Competenza alfabetica funzionale: In geografia, l'acquisizione di un lessico specifico e del linguaggio cartografico. Moltissime persone non sono in grado di organizzare una carta geografica e di orientarsi su di essa. - Competenza matematica, scienze e tecnologie ingegneria: In geografia, lo studio del rapporto uomo ambiente; La valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni umane; Progettazione di soluzioni per salvaguardare l'ambiente. - Competenza digitale: In geografia, l'utilizzo delle tecnologie. - Competenza in maniera di cittadinanza. - Competenza imprenditoriale: In geografia, lo sviluppo sostenibile. Compito di far considerare le risorse ambientali come patrimonio di immenso valore. - Competenza, personale, sociale: Imparare ad imparare, quindi manifestare tolleranza, esprimere e comprendere punti di vista diversi, oltre alla capacità di creare fiducia e provare empatia. In geografia si declina nel saper osservare la realtà da diversi punti di vista che tutti insieme restituiscono l'immagine nel mondo. Vuol dire imparare a ragionare in termini di spazio; Riflettere sulle modalità con cui si riesce a dominare lo spazio. - Competenza in maniera di consapevolezza ed espressione culturale: In geografia, la conoscenza delle altre realtà, non solo dal punto di vista del territorio ma in quello dei rapporti umani. Curricolo di geografia Il curriculum è un percorso longitudinale di apprendimento e formazione costruito in ciascuna Istituzione Scolastica per ogni disciplina, per far sì che lo sviluppo dei nuclei fondanti disciplinari venga distribuito nel corso di un anno intero o nel caso del curricolo verticale nei vari anni previsti dalla successione degli ordini di scuola. Nel costruire un curricolo verticale di geografia occorre rifarsi al filo conduttore delle indicazioni. - Orientamento filosofico, pedagogico ispirato a un nuovo umanesimo: Il curricolo di geografia deve favorire la consapevolezza che le grandi questioni del mondo possono essere adeguatamente affrontate solo dando un ruolo centrale alla persona - Globalizzazione, intesa come valore: Saper pensare globalmente significa prestare attenzione agli interessi di tutti e del pianeta. - Esercizio della cittadinanza attiva e rispetto dei principi costituzionali: Che non può prescindere dal favorire una formazione per la partecipazione attiva alla risoluzione di questioni che si presentano alla Scala locale del proprio vissuto. Nuclei fondanti di geografia Un curricolo di geografia deve tener conto dei nuclei fondanti della disciplina: Orientamento, linguaggio della geografia, paesaggio, Regione e sistema territoriale. confronto tra pari e con il docente. Spazi attrezzati con mini-laboratori e dotati di necessari sussidi. Pareti rivestite di adeguata cartellonistica. A livello di edificio scolastico la distribuzione degli spazi prevede la presenza di un auditorium. Per tornare alla geografia, tra i mini-laboratori è previsto quello di geografia. Tra gli strumenti occorrerebbe la lavagna interattiva multimediale e il globo geografico. Nella scuola senza zaino gli allievi trovano a scuola la maggior parte dei sussidi necessari. Lo zaino si può sostituire con una più leggera cartella. Osservazione diretta Il geografo ha bisogno di vedere, ma gli piace anche toccare, sentire, gustare, ascoltare. Il compito principale del geografo è quello di osservare direttamente sul terreno i fenomeni che si verificano e i mutevoli aspetti che assume il territorio nella sua continua evoluzione. Per i più piccoli la migliore modalità è quella che comporta l'uscita dalla scuola per condurre osservazioni dirette dello spazio vicino e man mano sempre più lontano, attraverso l'organizzazione di viaggi di istruzione. Si parla quindi di lezione itinerante. L'escursione sul terreno va inquadrata come fase centrale di un progetto di apprendimento. Osservazione indiretta Quando una ricerca azione si incentra su oggetti geografici non facilmente raggiungibile, occorre rifarsi al metodo di osservazione indiretta. Lo strumento principale è la carta geografica. È importante sottolineare quanto sia importante accompagnare l'alunno fin dai primi anni di scuola a un corretto, per evitare un atteggiamento di chiusura o di rifiuto davanti uno strumento utile per tutta la vita. La fotografia per l’indagine geografica La fotografia è il Medium iconico più diffuso, in grado di documentare le microstorie individuali e le geografie personali. È il mezzo che ha aperto una nuova frontiera nella documentazione e nella comunicazione non verbale, ma anche nella ricerca geografica, poiché ha consentito di confrontare luoghi e paesaggi anche molto distanti tra loro, nello spazio e nel tempo. A scuola le fotografie costituiscono vere e proprie piste di ricerca e di supporto a indagini di ogni disciplina. Tuttora la fotografia per la geografia si rivela il sussidio più utilizzato, diffuso e facilmente reperibile. È impiegato per: - Documentazione di paesaggi geografici. - Documento per l'analisi di fenomeni geografici. - Mezzo di approccio alla conoscenza di realtà territoriali lontane. La geografia nel cinema Ciò che del cinema interessa e coinvolge la geografia e il suo essere luogo della rappresentazione della produzione di località, della narrazione di un territorio. Questi aspetti della produzione del paesaggio possono essere rintracciati anche nel caso di paesaggi interamente ricostruiti artificialmente. Molto gradite a giovani, sono proprio le produzioni cinematografiche che rientrano nella programmazione delle sale. Si tratta in genere di film che toccano temi specifici o problemi della contemporaneità, oggetto di progetti formativi. Raramente viene prestata attenzione ai particolari della location per ricavare dall'ambientazione delle scene alcune preziose informazioni di tipo spaziale geografico. Tantissimi film hanno tracciato quella che si potrebbe definire una geografia cinematografica attraente, fonte di ricerca didattica che offre anche agli studenti molte opportunità, tra cui: - Il vantaggio di poter ripercorrere lo spazio e il tempo. - La possibilità di osservare i comportamenti delle persone in un preciso territorio. - L'opportunità di sviluppare la curiosità per la riconoscibilità dei luoghi. Geografia e letteratura Nel considerare il rapporto della geografia con la letteratura, bisogna rilevare che le fonti di carattere linguistico sono i e i resoconti di viaggio, le guide turistiche e gli articoli di riviste specializzate. Il risultato più incisivo è dato da quelli scritti, in cui non ci si aspetta di trovare spunti di grande originalità per l'indagine geografica: Sono le opere letterarie di ogni epoca, dai poemi alle raccolte di liriche ai romanzi. Moltissime sono le pagine d'autore che sollecitano la conoscenza o la riscoperta di luoghi d'ambientazione. È da segnalare l'istituzione dei parchi letterari: di interessi senza confini spaziali e temporali che hanno ispirato pagine d'autore e comprendono luoghi da rivisitare, valorizzare e proteggere con il coinvolgimento degli abitanti e delle amministrazioni locali. Geografia e arte Rappresentano un grande supporto alla conoscenza indiretta le fonti pittoriche, scultoree, architettoniche e archeologiche, ovvero l'arte espressa in tutte le sue forme. Questo approccio agevola negli studenti la comprensione, la piena consapevolezza del paesaggio come patrimonio composto da beni, ossia elementi naturali ed elementi culturali preziosi per la loro rarità o unicità che vanno salvaguardati. Dunque, appare chiara la connessione tra geografia e arte: attraverso la conoscenza dei beni artistici, gli studenti possono accostarsi anche alla conoscenza scientifica dei beni paesaggistici, compresi gli elementi e i fenomeni pertinenti l'analisi geografica. Valutazione - Valutazione iniziale: per la geografia si sottopone negli allievi una serie di test di ingresso basata in particolar modo su proprio oggettive e strutturate. Con queste si intende verificare e adattare i livelli di istruzione alle singole classi. - Valutazione formativa: Processo in itinere condotto dai docenti e dagli studenti stessi che da una parte testa i progressi nell'apprendimento e dall'altra permette di valutare efficacemente l'azione didattica. Per la geografia, il docente deve saper osservare il percorso che ciascuno dei suoi allievi compie nel suo processo evolutivo, il suo modo di agire in base al proprio stile cognitivo, l'interesse e l'impegno. - Valutazione sommativa: mira ad accertare, con vari strumenti di verifica, il possesso di conoscenze, abilità e competenze, concentrandosi sul prodotto finale dell'apprendimento Valutazione autentica – compiti di realtà La valutazione autentica è la valutazione in grado di considerare non solo ciò che si è appreso e in quale quantità, ma ciò che si è in grado di fare con quanto si appreso. Nel caso della geografia, i compiti di realtà appaiono ancora più appropriati, in quanto introducono nella scuola la complessità del mondo reale e abituano ad affrontarla simulando situazioni che si possono verificare nella vita quotidiana ponendo problemi e richiedendo di applicarsi per risolverli. I compiti di realtà hanno la proprietà di trasformare il momento valutativo in un momento di apprendimento. Es: Allestimento di una mostra con somatopie / in piccoli gruppi ciascuno dei quali sceglie una regione d’Italia da disegnare sotto forma di uomo o donna caratterizzandola GEOTECNLOGIE