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Divieti cristiani nel mondo cristiano, Sintesi del corso di Istituzioni di Diritto Romano

saggio appartenente al libro Diritto e Religione sui divieti cristiani nel mondo cristiani e le limitazioni delle religioni nel mondo cristiano a partire dall'antica Roma

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 13/04/2019

luigi-d-amico-1
luigi-d-amico-1 🇮🇹

2 documenti

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Scarica Divieti cristiani nel mondo cristiano e più Sintesi del corso in PDF di Istituzioni di Diritto Romano solo su Docsity! I Divieti Cristiani del matrimonio Ebraico Mariateresa Amabile 1. Come é ben noto, nei primi secoli successivi alla fondazione dell’Impero Romano (27 a.C.), i sudditi dello stesso godevano di piena libertà religiosa, purché ciò rispettasse comunque l’ordine pubblico; sicché intorno al II secolo a.C., periodo in cui Roma strinse i primi rapporti pacifici con Gerusalemme, anche il giudaismo (religione monoteista del popolo ebraico) andò via via diffondendosi nell’attuale capitale. Non poche furono le critiche mosse nei confronti di tale confessione per quanto concerne alcune pratiche religiose, ritenute rigide e di difficile comprensione; in particolare si ricordano: il pensiero di Cicerone, contenuto nella “Pro Flacco”, che espresse una visione tradizionalista e conservatrice nei confronti della cultura Romana, con un conseguente timore che tale influenza potesse intaccare gli antichi “mores”(consuetudini, tradizioni) romani; e il pensiero di Tacito, esposto nelle “Historiae”, il quale descrive minuziosamente quelle abitudini del giudaismo (il divieto di matrimonio con donne di diversa religione, il rintanarsi all’interno della comunità, arricchirsi solo attraverso i propri commerci, il non rapportarsi con individui esterni alla propria confessione…) per le quali, la confessione in questione, era considerata autoisolante e troppo rigida. Il problema vero, però, nacque nel momento in cui la libertà religiosa di cui sopra, cominciò a venir meno a causa del processo di “Cristianizzazione” (attraverso la diffusione dei valori della Bibbia, dapprima con la lettura delle scritture dell’apostolo Paolo) che, successivamente, porterà alla fondazione dell’Impero Romano Cristiano: il legislatore, nella formazione del diritto romano-cristiano, si trovò in difficolta per ciò che concerne l’interpretazione di molti degli usi giudaici, tra cui rientrano anche la soggezione alle Antiche Scritture e la circoncisione; tanto che gli ebrei cominciarono ad essere visti come assassini del Signore (kyrioktònoi), motivo per il quale si scatenò la lotta da parte del Cristianesimo nei confronti del giudaismo, del paganesimo e delle eresie più generalmente. Tutto ciò si concretizzò in una normativa imperiale denominata “ De iudaeis” che, a differenza del paragone spontaneo che potrebbe sorgere con le più recenti “Leggi Razziali”, era volta sia al divieto di alcune pratiche inerenti alla vita giudaica, ma al contempo alla tutela degli ebrei con ad esempio il divieto di violenza fisica agli stessi o alla distruzione delle Sinagoghe (luoghi di culto del popolo ebraico).