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2024 Paniere PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 27004) Docente, Panieri di Psicologia Generale

2024 Paniere PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 27004) Docente Carfora Valentina Risposte Chiuse Ecampus

Tipologia: Panieri

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Scarica 2024 Paniere PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 27004) Docente e più Panieri in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Set Domande PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina lOMoARcPSD|9106640 PANIERI VERIFICATI ECAMPUS . Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 4/116 Lezione 000 01. .Le cinque componenti individuate da Leventhal e colleghi (2012) che compongono la rappresentazione cognitiva della malattia sono: identità; rappresentazione emotiva; autoregolazione; automonitoriaggio; pianificazione futura definizione; valori; motivazioni; obiettivi; credenze definizione; percezione presente; percezione passata; prospettive future identità; cause; conseguenze; decorso temporale; curabilità/controllabilità 02. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "generalizzare" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Si suggerisce al paziente una possibile risposta Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio 03. Il paziente confuso o demente Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. 04. Il paziente terminale con dolore cronico È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». 05. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare la negazione l'ansia tutte le affermazioni sono corrette la depressione 06. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, l'ansia consiste in: Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 7/116 19. Nel burnout, l'esaurimento emotivo consiste in: un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza 20. Nel burnout, la depersonalizzazione consiste in: considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni la percezione che le richieste provenienti dall'ambiente lavorativo siano eccessive rispetto alle risorse che si hanno a disposizione per affrontarle. un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima 21. Nel burnout, la ridotta realizzazione personale consiste in: un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza 22. Il paziente depresso. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. 23. Il paziente ansioso È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. 24. Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo: Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). ha origine nell'ambito della sociologia medica si fonda sulla relazione tra sforzi e ricompense Tutte le risposte sono corrette 25. La carta della professionalità medica si ispira a tre principi fondamentali dai quali derivano le responsabilità professionali. Quali sono questi 3 principi? 1) Primato del benessere del paziente; 2) Autonomia del paziente; 3) Giustizia sociale 1) Giustizia sociale; 2) Empatia verso il paziente; 3) Autonomia del paziente 1) Correttezza nella relazione; 2) Onestà; 3) Riservatezza 1) Continuo aggiornamento delle conoscenze; 2) Competenza professionale; 3) Empatia verso il paziente Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 8/116 26. Il Protocollo Spikes di Baile e collaboratori significa: Setting, Perception, Invitation, Knowledge, Emotions, Strategy and Summary Settlement, Perspective, Involvement, Knowledge, Empathy, Stratification and Suggestion Situation, Preparation, Innovation, Knowledge, Entertainment, Sale and Skill. Tutte le precedenti risposte sono errate. 27. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................. prima dell'incontro il medico deve richiamare alla memoria il paziente, la sua situazione, e le info da trasmettergli E' importante avere chiari gli obiettivi del colloquio. Creare le condizioni ambientali facilitanti la comunicazione: garantire un minimo livello di privacy (giusta vicinanza e tono di voce, munirsi di fazzoletti); se possibile e opportuno, coinvolgere familiari o persone significative per il paziente; sedersi senza frapporre barriere tra se e il paziente (lo aiuterà a rilassarsi); gestire bene la comunicazione non verbale (mantenere costantemente il contatto visivo); evitare qualsiasi forma di interruzione (cellulari e telefoni). Knowledge - dare informazioni al paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Perception - Valutare la percezione del paziente Setting - preparazione del colloquio 28. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................. rispettare il principio "prima di dire, chiedi". E' essenziale conoscere ciò che il paziente sa della sua condizione, le sue aspettative e timori, i suoi dubbi, ovvero la sua percezione soggettiva della situazione. Importante soprattutto se il paziente ha consultato altri medici. Cominciare il colloquio con domande aperte. Perception - Valutare la percezione del paziente Setting - preparazione del colloquio Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Knowledge - dare informazioni al paziente 29. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................farsi un'idea dello stile decisionale e di coping del paziente, in termini di quantità di info e di livello di approfondimento che preferisce. L'info va dosata in funzione delle necessità soggettive del paziente. Fare domande aperte in merito. Knowledge - dare informazioni al paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Setting - preparazione del colloquio Perception - Valutare la percezione del paziente 30. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................la trasmissione di info di carattere medico-clinico deve essere chiara, senza termini tecnici e ordinata nei contenuti (risultati delle indagini, diagnosi, prognosi, possibilità di trattamento). Setting - preparazione del colloquio Perception - Valutare la percezione del paziente Knowledge - dare informazioni al paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione 31. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................ è una fase poco prevedibile, poiché le reazioni del paziente possono essere estremamente varie. E' importante, per costruire una risposta empatica, procedere per gradi. Setting - preparazione del colloquio Perception - Valutare la percezione del paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Emotions - Considerare le emozioni del paziente e dare risposte empatiche Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 9/116 32. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................ definire i passi successivi (scelta del trattamento e discussione della prognosi). E' importante chiedere al paziente se vuole affrontare subito questi temi oppure se rimandarli ad un successivo colloquio. Condividere con il paziente le decisioni relative al percorso terapeutico Setting - preparazione del colloquio Perception - Valutare la percezione del paziente Strategy and Summary - Definizione di una strategia e sintesi del colloquio Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione 33. Quali sono le strategie migliori per favorire la condivisione della scelta durante una consultazione medica? Tutte le altre alternative sono corrette Chiedere al paziente quanto vuole essere autonomo nella scelta del trattamento Stabilire un'atmosfera facilitante, mostrando attenzione al paziente e alla sua interpretazione della malattia Discutere con il paziente la sua visione della situazione, i suoi dubbi e le sue priorità, le sue aspettative e paure sugli effetti collaterali di un trattamento 34. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una reazione del medico alla malattia e al paziente L'ansia L'introiezione La depressione La negazione 35. Il paziente che non aderisce al trattamento È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. 36. Il paziente oppositivo: è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che cerca costanti attensioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. 37. Il paziente manipolativo: è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 12/116 50. I centri CBR sono: Community of Boundaries Restitution Center of Basic Rehabilitation Community Based Rehabilitation nessuna delle risposte è corretta 51. L'impatto psicologico positivo dei programmi CBR sulla qualità della vita di giovani disabili è stato ad esempio valutato in uno studio in: Perù Cina Nepal Congo 52. La medicina occidentale è basata sul modello: sul modello biopsicosociale biomedico e sull'approccio problem-centred sul modello psicodinamico sull'approccio culture-centred 53. La tolleranza tropicale è: la tendenza a far coesistere servizi sanitari moderni e forme di intervento tradizionali. un processo dinamico costituito da diverse fasi in cui le due culture cercano l'assestamento la capacità di adattamento al clima tropicale, contraendo meno malattie tropicali una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante 54. La tolleranza tropicale è: tutte le affermazioni sono errate la capacità di adattamento al clima tropicale, contraendo meno malattie tropicali una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante un processo dinamico costituito da diverse fasi in cui le due culture cercano l'assestamento 55. L'acculturazione: comporta nell'individuo cambiamenti di identità, valori e atteggiamenti, mentre a livello collettivo comporta cambiamenti sociali, economici e politici è un processo statico costituito da diverse fasi in cui le due culture cercano l'assestamento tutte le risposte sono corrette c'è sempre una cultura di minoranza e una acculturante (dominante) 56. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. La SEPARAZIONE consiste in: la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 13/116 57. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'ASSIMILAZIONE consiste in: il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). 58. A proposito di salute e malattia, particolarmente utile per la comprensione delle differenze culturali è: il costrutto di coerenza della malattia il costrutto di resilienza il costrutto di coping il costrutto bipolare individualismo/collettivismo 59. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'ASSIMILAZIONE consiste in: le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). tutte le affermazioni sono errate la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. 60. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'EMARGINAZIONE consiste in: la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). 61. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'EMARGINAZIONE consiste in: la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). tutte le affermazioni sono errate una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. 62. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'INTEGRAZIONE consiste in: una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante 63. Quale, tra le seguenti, NON è una modalità attraverso la quale può avvenire l'acculturazione: l'integrazione l'emarginazione l'estroversione l'assimilazione Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 14/116 64. Quale, tra le seguenti, è una modalità attraverso la quale può avvenire l'acculturazione: l'innovazione l'emarginazione l'inculturazione l'individuazione 65. Il/lo.................................. implica un fallimento nel processo di adattamento psicologica, e si manifesta con disturbi dell'umore e sintomi depressivi. È influenzato in parte dalla personalità e dalla disponibilità di supporto sociale. Distress da assimilazione Culture shock Stress da acculturazione Eustress da integrazione 66. A proposito della salute degli immigrati: chi arriva in un paese straniero per trovare lavoro e per migliorare le condizioni di vita proprie e della famiglia, gode di un livello di salute adeguato all'obiettivo che si propone gli studi longitudinali dimostrano la minore mortalità connessa a patologie cardiovascolari e allo stile di vita, maggiore mobilizzazione di risorse psico-fisiche sul progetto migratorio e sugli obiettivi connessi ad esso, che permettono di tollerare meglio le situazioni di disagio gli studi longitudinali dimostrano la sostanziale buona salute degli immigrati Tutte le risposte sono corrette 67. A proposito della salute degli immigrati, lo studio multicentrico che ha esaminato 2.225 pazienti stranieri è stato realizzato da: Tadmor e collaboratori (2009) Castro e collaboratori (2007) Scotto e collabotori (2005) Delle Fave e collaboratori (2004) 68. !L'empatia è una risposta più probabile quando vediamo una persona sofferente che: è molto calma. sta male per strada. si trova in una situazione simile a quella che abbiamo sperimentato noi. è chiassosa e aggressiva. 69. Alcune forme di competizione tra biologia e cultura riguardano direttamente l'ambito sanitario: è possibile che consuetudini culturali consolidate abbiano conseguenze negative sulla salute degli individui. Ne è un esempio: La pratica della mutilazione dei genitali femminile Entrambe le affermazioni sono sbagliate La tendenza a favorire la sopravvivenza delle figlie femmine rispetto ai figli maschi Entrambe le affermazioni sono corrette 70. Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo è stato illustrato da: Bakker e Demerouti (2007) Siegrist e collaboratori Karasek (1979) Maslache Goldberg (1998) Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 17/116 85. Il carico sociale del burden: è relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei è associato all'affaticamento e ai problemi fisici derivanti dal compito di assistenza è associato ai sentimenti di vergogna e imbarazzo provati nei confronti dei comportamenti imprevedibili e bizzarri del paziente considera la percezione di un conflitto interiore di ruolo in ambito familiare o lavorativo 86. Il carico emotivo del burden: considera la percezione di un conflitto interiore di ruolo in ambito familiare o lavorativo è relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei è associato all'affaticamento e ai problemi fisici derivanti dal compito di assistenza è associato ai sentimenti di vergogna e imbarazzo provati nei confronti dei comportamenti imprevedibili e bizzarri del paziente 87. !Da quanto Mario è in Stato Vegetativo a causa di un incidente automobilistico, la moglie Luisa di 52 anni lo assiste giorno e notte, e si sente molto affaticata fisicamente. L'affermazione fa riferimento a quali dimensioni del burden? evolutivo ed emotivo oggettivo ed emotivo oggettivo e fisico evolutivo e sociale 88. La stessa condizione fisica può avere implicazioni sostanzialmente diverse a seconda del contesto sociale in cui vive l'individuo che ne è portatore. Questa affermazione è in linea con quale modello? Il modello interdisciplinare della salute Il modello biopsicosociale Il modello dinamico della salute Il modello paternalistico 89. A proposito di comportamento umano tra biologia e cultura, quale affermazione NON è corretta: ogni comunità umana è molto più influenzata dall'eredità culturale che da quella biologica l'evoluzione avviene unicamente per variazione nell'espressione genitica e nella struttura cellulare, e non è influenzata dalle pressioni ambientali. è stata rilevata una relazione di causalità circolare e di reciproca influenza tra ambiente (naturale e culturale) e individuo. nelle ricerche, è molto difficile analizzare separatamente le componeneti biologiche, ecnomiche e culturali del comportamento 90. per prevedere il comportamento di un essere vivente dotato di cultura è necessario conoscere il suo genotipo, l'ambiente culturale in cui vive e il suo culturotipo. Con il termine cultorotipo si intende: Il messaggio culturale che l'individuo ha ereditato dai suoi conspecifici. Gli elementi culturali nuovi del singolo individuo che andranno ad aggiungersi al messaggio culturale ereditato dai suoi conspecifici e trasmesso ai posteri. Uno stato mentale collettivo che porta a eseguire un'azione specifica a favore del gruppo. Tutte le affermazioni sono corrette. 91. Il Protocollo Spikes di Baile e collaboratori: include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema postula l'importanza della partecipazione attiva, consapevole e prolungata nel tempo all'iter terapeutico e alle prescrizioni. è un protocollo a sei fasi per la comunicazione di cattive notizie include la distrazione o la distrazione cognitiva Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 18/116 92. Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo è stato descritto da: Karasek (1979) Siegrist e collaboratori Maslache Goldberg (1998) Bakker e Demerouti (2007) 93. L'aderenza terapeutica è: sinonimo di compliance influenzata da variabili socio-economiche, sistema di cura, condizione medica, tipo di terapia l'approccio adottato dal medico il contrario di compliance 94. Quante sono le fasi distinte da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute? Tre Quattro Sei Cinque 95. La Teoria dell'autodeterminazione proposta da Ed Deci e Richard Ryan (1985) sostiene che per comprendere il comportamento delle persone e poter identificare le azioni che conducono al benessere occorre anzitutto: eplorare l'integrità psicofisica di una persona esplorare la spinta all'autodeterminazione generale di una persona esplorare i bisogni da cui prendono le mosse esplorare il modo in cui le persone affrontano gli eventi stressanti (strategie di coping) 96. Il nucleo centrale della teoria dell'autodeterminazione è lo studio di: comportamenti emozione motivazione atteggiamenti 97. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione è......................... quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa (desiderio di una ricompensa esterna); è assimilabile al condizionamento operante. prevedibile intrinseca manipolabile estrinseca 98. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione ......................... è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi e a esercitare le proprie capacità. Tende alla ricerca della novità, ed è essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale. Essa genere benessere e soddisfazione. intrinseca estrinseca manipolabile prevedibile Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 19/116 99. La Teoria dell'autodeterminazione è stata proposta da: Keyes e Cartwright nel 1993 Ed Deci e Richard Ryan nel 195 Sheldon e Kasser nel 2008 Vansteenkiste e Lens nel 2006 100. Il nucleo centrale della........................... è lo studio della motivazione e della tendenza dell'individuo a perseguire obiettivi autodeterminati. Teoria della selezione psicologica Teoria dell'autodeterminazione Teoria eudaimoica Teoria del comportamento pianificato 101. Quali sono le cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012) 1) Identità; 2) Cronicità; 3) Coping; 4) Resilienza; 5) Stress 1) Identità; 2) Cause; 3) Conseguenze; 4) Decorso temporale; 5) curabilità/controllabilità 1) Cronicità; 2) Burden; 3) Burnout; 4) Resilienza 1) Coping; 2) Rappresentazioni; 3) Burnout; 4) Coerenza; 5) Resilienza 102. Il modello proposto da Leventhal, Nerez e Steele a proposito di rappresentazione della malattia postula che: identità, causa, decorso temporale, conseguenze e controllo/curabilità sono le 5 dimensioni che caratterizzano la percezione di malattia i vissuti emotivi non influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia i vissuti emotivi influiscono nella costruzione della rappresentazione della malattia le rappresentazioni della malattia si attivano esclusivamente in presenza di sintomi 103. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una delle quattro fasi individuate da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute: Fase predecisionale Fase di rimuginio post decisionale Fase dell'azione Fase successiva all'azione 104. Riguardo la teoria della selezione psicologica: Sono stati inoltre applicati all'analisi di svariati ambiti di vita come lavoro, istruzione, tempo libero e relazioni, e a diverse face di età, dall'infanzia all'età adulta. Tutte le altre alternative sono corrette Gli assunti teorici della selezione psicologica sono stato verificati e confermati attraverso una vasta campionatura transculturale. Nell'ambio della salute sono emersi risultati interessati nello studio di patologie fisiche croniche, crescita post-traumatica, disturbi alimentari, salute mentale, tossicodipendenza e soddisfazione lavorativa tra gli operatori sanitari. 105. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966) è un modello: Stadiale Complementare Continuo Circolare Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 22/116 120. «The Alameda Study»: Lo studio ha dimostrato che l'individuo non influenza il proprio stato di salute E' uno studio epidemiologico iniziato nel 1965 nella Contea di Alameda in California Ha esaminato un campione di 928 individui Ai partecipanti è stato chiesto di indicare le proprie abitudini alimentari 121. La "divisione 38": E' nata in Germania alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata negli USA alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Europa alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Inghilterra alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association 122. La Società Italiana di Psicologia della Salute: Tutte le altre alternative sono false. E' stata da poco istituita in Italia per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). E' stata costituita in Italia nel 1979 per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). E' stata istituita nel 1997 allo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca empirica e le applicazioni sul campo. 123. In contributo più sostanziale alla psicologia della salute è giunto dalla: Psicologia sociale Psicologia cognitiva Psicologia dinamica Psicologia clinica 124. !Basato sulla teoria dei sistemi, il..................... tiene in considerazione il paziente come persona, il contesto sociale in cui vive e l'apparato sanitario che la società cui appartiene ha sviluppato per affrontare le conseguenze della malattia. modello biomedico modello consumistico modello biopsicosociale modello del cambiamento socio-culturale 125. Il modello biomedico: Considera salute e malattia come polarità opposte di un continuum. Tutte le altre alternative sono corrette E' un modello centrato sulla malattia, sul medico e il paziente è solo portatore passivo di un problema Considera la salute come assenza di malattia. 126. Il modello biomedico: E' centrato sulla malattia, sul contributo del medico nel processo di cura e attribuisce al paziente il ruolo di portatore passivo di un problema Il paziente collabora con il medico e contribuisce alla formulazione della diagnosi Concettualizza la salute in termini soggettivi Pone l'accento sulla misurazione soggettiva riportata dal paziente Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 23/116 127. La teoria della selezione psicologica Sostiene che l'esperienza soggettiva rappresenta l'elaborazione consapevole di informazioni provenienti dal mondo esterno e interno Ha come oggetto lo studio dell'esperienza soggettiva e del suo ruolo nel processo di crescita personale Sostiene che l'esperienza soggettiva sia costituita da cognizioni, emozioni e motivazioni Tutte le altre alternative sono corrette 128. Il modello biopsicosociale: Tutte le altre alternative sono corrette Dà rilievo contemporaneamente a tre dimensioni: la dimensione biologica, la dimensione psicologica e la dimensione sociale. Considera il paziente come una persona, tiene conto del contesto sociale in cui la persona vive e l'apparato sanitario che la società cui appartiene ha sviluppato per fronteggiare le conseguenze della malattia Attribuisce un ruolo centrale dell'individuo (considera la prospettiva soggettiva) 129. Il modello biopsicosociale: Sostiene che l'individuo è in grado di fornire una misura soggettiva del proprio stato Mira a coinvolgere la persona non solo nel processo di cura, ma anche nella fase di prevenzione Tutte le altre alternative sono corrette E' stato criticato del fato di non specificare i legami tra le tre componenti bio-psico-sociale 130. Quale, tra le seguenti alternative, NON è un vantaggio delle misurazioni soggettive rispetto a quelle oggettive. Le misurazioni soggettive: Incidono sul livello di reddito e qualità della vita della persona Sono valutazioni dinamiche che considerano l'andamento della salute nel tempo Sono misure più accurate e inclusive dello stato di salute e dei fattori di rischio Influenzano il comportamento, che a sua volte influisce sullo stato di salute 131. Indica da chi è stata promulgata la seguente definizione di salute: la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non mera assenza di malattia o infermità. Dall'ONU Da Amnesty International Dall'OMS Dal Parlamento Europeo 132. L'acronimo OMS significa: Organizzazione Mondiale della Salute Organizzazione Mondiale della Sanità Organizzazione Mondiale della Sicurezza Organizzazione Mondiale della Salute mentale 133. L'acronimo WHOQOL significa: World Health Organization Question of Life World Health Organization Quality of lifelong learning World Health Organization Quality of Life World Health Organization Quality of Lifelong learing Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 24/116 134. Lo strumento WHOQOL 100: E' composto due sezioni da 50 item ciascuna per un totale di 100 item E' composto da 100 item raggruppati in 24 sezioni, a loro volta suddivise in quattro aree E' composto da 100 item raggruppati 4 sezioni da 25 domande ciascuna E' composto da 2 sezioni da 100 item ciascuna 135. Quale affermazione è FALSA riguardo la qualità della vita: La WHOQOL si compone di sei domini. L'ambiente è un dominio di cui si compone il WHOQOL La religione e le credenze personali non sono un dominio di cui si compone il WHOQOL Le relazioni sociali sono un dominio di cui si compone il WHOQOL 136. Quanti domini ha identificato la WHOQOL (World Health Organization Quality of Life) Dieci Cinque Sei Otto 137. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): L'obiettivo principale è chiarire cosa spinge un individuo ad abbandonare un comportamento nocivo per la salute (es. fumo o abuso di alcol). Nel valutare la risposta l'individuo confronta l'auto-efficacia personale e l'efficacia della risposta adattativa con i costi insiti nella risposta. E' stato elaborato da Rogers (1983) con l'obiettivo di superare i limiti del modello del comportamento pianificato di Ajzen. Tenta di spiegare perché le persone non prendano parte a programmi di prevenzione e diagnosi precoce (es. visite ginecologiche). 138. .Tra le dimensioni del BURNOUT, il/la......................... si riferisce alla sensazione di aver esaurito le proprie risorse emotive, la persona si sten svuotata, sfinita, e percepisce di non aver più energie per affrontare un altro giorno di lavoro. Disinvestimento emotivo Svuotamento emotivo Esaurimento emotivo Riduzione emotiva 139. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da: Gollwitzer nel 1993 Ajzen nel 1988 Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983 140. Indica la risposta corretta. La resilienza: E' l'insieme dei fenomeni che caratterizzano un adattamento soddisfacente all'ambiente, pur in condizioni di avversità e rischio elevato Permette di predice la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. E' una situazione estremamente particolare per pazienti, familiari e operatori sanitari E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 27/116 155. Nell'attribuzione causale: il locus of control e le strategie di coping vengono influenzate dalle variabili che influenzano l'attribuzione di una malattia a una causa specifica chi ricorre alla strategia di evitamento è convinto che all'origine della propria malattia vi siano fattori interni e variabili nel tempo le variabili che sono coinvolte nell'attribuzione di una causa ad una specifica malattia sono l'origine e la controllabilità, ma non ha alcuna influenza la stabilità della malattia nel tempo Le altre alternative sono errate 156. Il bisogno di chiusura cognitiva: è un costrutto multidimensionale composto da cinque componenti può variare da persona a persona e da situazione a situazione Tutte le risposte sono corrette esigenza che la persona avverte di giungere a una conclusione sulla base delle info che possiede, chiudendo il processo di elaborazione evitando di esplorare possibili alternative. 157. !Secondo ..................... la persona avverte l'esigenza di giungere a una conclusione sulla base delle informazioni che possiede, "chiudendo" il processo di elaborazione ed evitando di esplorare possibili alternative. il grado di consapevolezza il modello del comportamento pianificato il bisogno di chiusura cognitiva l'euristica dell'accessibilità 158. Indica l'affermazione errata. Il modello paternalistico biomedico: ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. è centrato sull'autonomia di scelta del paziente, dopo che il medico ha presentato dati statistici sulle probabilità di successo di una terapia, i suoi costi/benefici e gli effetti collaterali 159. Considerando i modelli relazionali medico/paziente, il modello consumistico: affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. è centrato sull'autonomia di scelta del paziente, il medico dovrebbe rispondere alle sue domande ma senza influenzare le sue decisioni ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. 160. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. 161. Il coping è: Include non solo risposte volontarie, ma anche le risposte involontarie e automatiche che si attivano quando l'autonomia, la competenza e la capacità di valutare i rapporti tra gli eventi vengono minacciate L'insieme degli sforzi cognitivi, comportamentali ed emotivi mirati alla gestione delle situazioni percepite soggettivamente come stressanti Una modalità di risposta allo stress la cui funzione generale è quella di permettere l'adattamento dell'individuo all'ambiente Tutte le risposte sono corrette Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 28/116 162. Quale affermazione è FALSA riguardo la teoria dell'autoefficacia: L'auto-efficacia permette di predire la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione L'auto-efficacia non è connessa al locus of control. Le origini del concetto auto-efficacia risalgono alle teorie cognitiviste della motivazione, con le attribuzioni di causalità che l'individuo usa per porre ordine agli eventi 163. Quando le pressioni sono tollerabili dal soggetto, che è così in grado di mobilitare le risorse necessarie per affrontare lo stress, si parla di Posistress Upstress Distress Eustress 164. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Schwarzer, 1992): Postula che nella fase motivazionale l'individuo sviluppa l'intenzione di cambiare comportamenti rischiosi in favore di altre condotte. Tutte le altre alternative sono corrette E' un modello socio-cognitivo di carattere stadiale che ha una fase motivazionale e una volitiva. Postula che l'autoefficacia percepita, le aspettative di risultato e la percezione del rischio concorrono alla formulazione dell'intenzione. 165. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. 166. Considerando il ruolo delle differenze individuali nella reazione allo stress, quale affermazione, tra le seguenti, è errata: La personalità non contribuisce alle differenze individuali nel processo di stress. Gli individui con alti punteggi di nevroticismo sono esposti a un maggior n. di eventi negativi, selezionano strategie di coping inappropriate, sviluppano emozioni negative e quindi sono meno efficaci nell'affrontare i problemi. Le differenze individuali di personalità hanno esiti importanti per la salute di un individuo. La personalità contribuisce alle differenze individuali nel processo di stress, influenzando gli eventi di vita, la valutazione cognitiva, le strategie di coping e gli esiti per la salute. 167. Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory) è stato elaborato da: Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993 Ajzen nel 1988 168. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): Postula che la variabile che svolge un ruolo centrale nell'innescare l'azione è l'intenzione, cioè la motivazione necessaria per attuare un comportamento Tutte le altre alternative sono corrette E' nato nell'ambito della psicologia sociale, e mira a fornire una spiegazione generale del comportamento, non limitandosi a quello connesso alla salute. Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 29/116 169. Il modello del comportamento pianificato è stato elaborato da: Ajzen nel 1988 Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 170. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. 171. Secondo l'implementazione degli obiettivi proposto da Gollwitzer (1993): Nella prima fase, detta di "precontemplazione", l'individuo non ha alcuna intenzione di cambiare comportamento nel prossimo futuro (prossimi 6 mesi) Nella terza fase, detta di "preparazione", l'individuo si accinge a cambiare, sviluppando l'intenzione di agire concretamente nell'arco del mese successivo. Sono due le fasi necessarie per mettere in atto un comportamento. Nella prima il soggetto decide di agire in base alla formulazione di un desiderio. La seconda fase volitiva in cui la persona sviluppa l'intenzione di implementare la decisione e pianifica come trasformarla in realtà. Nella seconda fase, detta di "contemplazione", l'individuo inizia a pensare al cambiamento, ma non ha ancora intrapreso azioni in tal senso; è consapevole che c'è un problema, considera attivamente la possibilità di superarlo, ma non si è ancora impegnato a farlo. 172. Secondo il modello trans teoretico del cambiamento (Prochaska e DiClemente, 1982): Le intenzioni di implementazione possono avere effetti benefici anche tra coloro che conducono stili di vita malsani (chi segue una dieta con tanti grassi ha elevate probabilità di adottare un'alimentazione sana ricca di frutta, se ne sviluppa l'intenzione), ma gli effetti delle intenzioni di implementazione e delle abitudini malsane sono indipendenti (la persona può cioè aumentare l'apporto di frutta, ma continuare ad assumere cibi grassi). Distingue tra l'intenzione di fissare un obiettivo (o intenzione finalizzata), che è il risultato di una decisione presa tra più desideri in competizione, e l'intenzione di implementazione, che deriva dalla scelta tra i diversi modi per realizzare l'obiettivo (l'individuo specifica quando, dove e come raggiungere l'obiettivo). Le intenzioni di implementazione hanno molto in comune con le abitudini, ma differiscono per il fatto che le intenzioni si formano tramite un processo deliberato di pianificazione, mentre le abitudini si creano attraverso la mera ripetizione del comportamento. Prima che il cambiamento del comportamento abbia luogo, la dimensione temporale viene concettualizzata in termini di intenzione. 173. Il modello trans teoretico del cambiamento è stato elaborato da: Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966 Prochaska e DiClemente nel 1982 Gollwitzer nel 1993 174. Il modello di implementazione degli obiettivi è stato proposto da: Rosenstock nel 1966 Ajzen nel 1988 Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993 175. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute è stato presentato e sostenuto da quale autore? Rogers, nel 1983 Schwarzer nel 1992 Gollwitzer nel 1993 Rosenstock nel 1966 Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 32/116 209. Quali sono gli elementi chiave per fornire prestazioni sanitarie culturalmente adeguate? 210. In che cosa consiste lo stress da acculturazione e come si può risolvere? 211. Descrivi quali sono i principali modelli di relazione medico-paziente. 212. Quali fattori facilitano un processo di acculturazione efficace? 213. Descrivi cosa sono e perché si sono sviluppati i centri CBR (Community Based Rehabilitation), facendo riferimento alle loro principali attività. 214. A proposito di dimensione culturale e comunicativa della salute, in base a quali criteri si differenziano le società individualistiche e collettivistiche? 215. A proposito di comportamneto umano tra biologia e cultura, descrivi il processo di inculturazione. 216. A proposito di dimensione culturale e comunicativa della salute, descrivi due esempi di competizione tra regole culturali e biologia. 217. A proposito di dimensione culturale e comunicativa della salute, quali sono le principali differenze tra evoluzione biologica ed evoluzione culturale? 218. Che cosa si indente per caregiver formale e informale? 219. Descrivi la prevenzione e trattamento del Burnout degli operatori sanitari 220. Descrivi cosa s'intende per burnout, facendo particolare riferimento alle sue dimensioni (rif. Maslach, 1982). 221. Descrivi la relazione tra stress e comping negli operatori sanitari. 222. Che cosa si intende per ipotesi additiva e per ipotesi tampone? 223. A proposito di benessere lavorativo in ambito sanitario, descrivi il modello richieste/controllo 224. A proposito di benessere lavorativo in ambito sanitario, descrivi il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa 225. Descrivi quali sono le principali componenti del benessere lavorativo in base all'approccio edonico della psicologia positiva. 226. Descrivi i fattori sociali, le variabili situazionali e le caratteristiche psicologiche e di personalità connesse al benessere lavorativo. 227. La ricerca sul burnout ha intrapreso tre nuovi percorsi di studio, quali? 228. Descrivi i fattori sociali, situazionali e individuali che caratterizzano il Burnout. 229. Quali sono le principali cause di stress tra gli operatori sanitari in Italia? 230. A proposito di malessere lavorativo in ambito sanitario, quali sono le differenze tra stress e burnout? 231. Relativamente ai modelli di relazione medico-paziente, descrivi e distingui il modello biomedico, il modello consumistico e il modello centrato sul paziente. 232. In base al modello delle credenze sulla salute, quali sono le cause principali che motivano la persona ad assumere un'azione preventiva? 233. Descrivi i quattro fondamentali stili decisionali dei pazienti. 234. Descrivi il modello interpretativo dello stress in ambito lavorativo definito come "modello richieste-risorse" 235. Tra i modelli stadiali della salute, descrivi gli stadi del modello transteoretico del cambiamento ed il loro andamento dinamico. 236. Quali sono le principali critiche mosse al modello transteoretico di cambiamento? 237. Che cosa aggiunge l'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Schwarzer) rispetto al modello transteoretico di cambiamento (Prochaska e Di Clemente)? Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 33/116 238. Cos'è lo stress? Come si evolve nel tempo? 239. Descrivi la differenza tra eustress e distress, apportando degli esempi. 240. Le risposte fisiologiche allo stress sono mediate da un complesso meccanismo neuroendocrino di comunicazione che coinvolge il sistema nervoso centrale e periferico e il sistema endocrino. Descrivi quali sono i meccanismi fisiologici dello stress. 241. Alcuni ricercatori hanno studiato il ruolo giocato dai processi cognitivi implicati nella identificazione di un evento stressante e nello sviluppo di strategie per farvi fronte. A questo proposito, descrivi la teoria cognitivo-transazionale di Lazarus. 242. Cherniss [1983] ha individuato cinque tratti di personalità che influenzano una risposta individuale allo stress. Descrivili. 243. Descrivi quali sono i tre elementi coinvolti nel processo che conduce allo stress lavoro-correlato. 244. Descrivi quali sono le cause di distress in ambito sanitario, facendo riferimento all'ambito lavorativo, sociale-organizzativo e individuale. 245. Cosa differenzia l'intenzione finalizzata dall'intenzione di impementazione, secondo la proposta di Gollwitzer? 246. Definisci il coping e distingui il coping centrato sul problema da quello centrato sulle emozioni 247. Endler e Parker [1993] hanno affermato che le dimensioni del coping sono tre: orientato all'emozione; orientato al compito e orientato all'evitamento. Descrivi queste tre dimensioni del coping. 248. Descrivi in cosa consiste il coping centrato sul significato nella gestione della malattia cronica o incurabile. 249. Tra le risorse psicologie e relazionali che permettono un adattamento efficace a condizioni patologiche, definisci il Locus of Control e l'Autoefficacia e in che modo sono tra loro connessi. 250. Descrivi il ruolo dell'ottimismo/pessimismo nella gestione della salute e della malattia 251. Definisci il costrutto di Resilienza e per quale motivo è importante nell'ambito della salute e nello studio dell'adattamento a circostanze estenuanti come patologie croniche o invalidanti. 252. Descrivi il modello di resilienza familiare di Rolland, facendo particolare riferimento alle tre dimensioni fondamentali per favorire lo sviluppo di consapevolezza e adattamento del sistema familiare 253. Descrivi il ruolo dell'hardiness e coraggio esistenziale nella gestione della salute e della malattia 254. A proposito di gestione delle emozioni nell'adattamento efficace alla malattia, descrivi i 5 meccanismi di influenza delle emozioni sulla salute (Salovey et al). 255. Descrivi la differenza tra religiosità e spiritualità in merito alla loro influenza sulla qualità della vita percepita, sullo stile di vita e sui comportamenti di rischio per la salute 256. Quali sono i meccanismi attraverso i quali l'intenzione di implementazione favorisce l'attuazione di un comportamento desiderato? 257. Tra i modelli stadiali della salute, descrivi la proposta di Gollwitzer a proposito di implementazione degli obiettivi 258. Quali sono le principali differenze nelle strategie decisionali del medico e del paziente? 259. Descrivi che cosa si occupa la psicologia positiva, facendo particolare riferimento alla prospettiva edonica e eudaimonica del benessere soggettivo. 260. Quali sono gli effetti benefici e quelli negativi della religiosità in condizioni di malattia? 261. Descrivi il famoso "The Alameda Study", come è stato condotto e a quali risultati ha portato. 262. Cos'è la divisione 38 e qual è la sua missione? 263. Definisci l'ambito di studio e di applicazione della Psicologia della Salute, facendo particolare riferimento alle tappe storiche che hanno portato al suo sviluppo nel nostro Paese e all'estero. 264. Descrivi qual è stato il contributo della Psicologia Scoaile e della Teoria socio-cognitiva allo sviluppo della Psicologia della Salute. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 34/116 265. Cosa afferma il modello biomedico e quali sono le principali critiche mosse al modello? 266. Definisci e confronta come intendono la salute il modello biomedico e il modello biopsicosociale. 267. Quali sono le caratteristiche del modello biopsicosociale? E come definisce la salute l'Organizzazione Mondiale della Sanità? 268. Descrivi come è stata definita la qualità della vita dalll'OMS e le sei dimensioni del WHOQOL (World Health Organization Quality of Life) 269. Descrivi le differenze tra il WHOQOL-100 e il WHOQOL-Bref, facendo particolare riferimento alla descrizione delle dimensioni di cui si compongono. 270. Descrivi cosa afferma la Teoria della selezione psicologia, facendo particolare riferimento ai concetti di challenge, skill e flow. 271. Descrivi il modello del comportamento pianificato individuando tutte le variabili predittive che sono state aggiunte nel corso di successive revisioni della teoria. 272. Descrivi come la Teoria dell'autodeterminazione spiega il comportamento delle persone riguardo al benessere soggettivo, facendo particolare riferimento alla motivazione estrinseca ed intrinseca. 273. Descrivi cosa afferma la Teoria del benessere Psicologico, e in particolare le dimensioni di cui si compone il funzioamento psicologico positivo. 274. A proposito di salute mentale, cosa distingue un individuo caratterizzato da un funzionamento di tipo Fluorishing da un individuo Languishing? 275. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi le cinque componenti che concorrono alla rappresentazione cognitiva della malattia. 276. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi il modello del senso comune (o dell'autoregolazione). 277. Quali sono le quattro fasi che, secondo Kuhl, l'individuo attraversa per attuare un comportamento finalizzato alla salute? 278. Che cosa si intende per modelli continui della salute? Quali sono le loro caratteristiche? 279. Che cosa si intende per modelli stadiali della salute? Quali sono le loro caratteristiche? 280. Per lo studio di quali comportamenti è stato maggiormente applicato il modello delle credenze sulla salute e quali sono i limiti principali di tale modello? 281. Quali sono le variabili del modello della motivazione a proteggersi che hanno maggiore potere predittivo sulla motivazione a proteggersi? 282. Descrivi il ruolo della speranza nella gestione della salute e della malattia 283. Cos'è l'intelligenza emotiva e quali implicazioni ha per la salute la gestione efficace delle emozioni? Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 37/116 08. La Società Italiana di Psicologia della Salute: E' stata istituita nel 1997 allo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca empirica e le applicazioni sul campo. Tutte le altre alternative sono false. E' stata da poco istituita in Italia per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). E' stata costituita in Italia nel 1979 per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). 09. In contributo più sostanziale alla psicologia della salute è giunto dalla: Psicologia clinica Psicologia sociale Psicologia dinamica Psicologia cognitiva 10. La "divisione 38": E' nata in Germania alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata negli USA alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Inghilterra alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Europa alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association 11. La prevenzione secondaria ha come obiettivo la cura di pazienti cronici Tutte le precedenti risposte sono corrette si attua attraverso progetti di educazione alla salute e campagne di sensibilizzazione/informazione alla popolazione (ad es. sull’impiego delle cinture di sicurezza in automobile); ha come obbiettivo l’individuazione precoce dei soggetti ammalati o ad alto rischio per poter ottenere la guarigione o impedire l’insorgenza e la progressione della malattia. 12. La Società Italiana di Psicologia della Salute: E' stata costituita in Italia nel 1979 per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). Tutte le altre alternative sono false. E' stata istituita nel 1997 allo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca empirica e le applicazioni sul campo. E' stata da poco istituita in Italia per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). 13. Gli interventi mirati all’individuazione e correzione delle situazioni che predispongono alla malattia sono esempi di: prevenzione secondaria prevenzione primaria prevenzione terziaria promozione della salute 14. Quale documento stimolò lo sviluppo di una task force sulla ricerca sanitaria? Il documento “The Importance of Psychology in the Delivery of Medical Treatments” dell’EU Il documento “The Role of Psychology in the Delivery of Health Care” dell’APA Il documento “The Importance of Psychodinamic Approach in Treatmenting Somatic Disease” di Freud Il documento “The Importance of Health in the Delivery of Psychological Care” dell’ONU Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 38/116 15. Molti hanno erroneamente equiparato: la Psicologia della Salute e la Psicologia clinica la Psicologia della Salute e la Medicina Comportamentale la Psicologia della Salute e la Psiconeuroendocrinommunologia La Psicologia della Salute e la Psicoanalisi 16. La Rivista di Psicologia della Salute ha avuto vita: agli inizi degli anni ‘90 alla fine degli anni ‘90 alla fine degli anni ‘70 agli inizi degli anni ‘80 17. Il Primo Congresso italiano di Psicologia della Salute in Italia si è svolto: verso la metà degli ‘50 verso la metà degli ‘80 verso la metà degli ‘20 nei primi anni ‘90 18. Il primo congresso internazionale di Psicologia della Salute si è svolto: nel 1997 nel 2010 nel 2007 nel 1987 19. La prevenzione terziaria è rivolta: Tutte le precedenti risposte sono corrette a predire le future cause di mortalità a ridurre la gravità e le complicazioni di malattie ormai instaurate a comprendere l’eziologia di patologie rare 20. La Psicologia della Salute pubblica può essere definita attraverso l'integrazione di questi elementi: considerazione degli aspetti fisiologici, valutazione qualitativa degli interventi medici, utilizzo di un approccio biomedico considerazione degli aspett psicologici, utilizzo di ricerche epidemiologiche forti, valutazione scientifica dell'efficacia degli interventi psicologici valutazione qualitativa degli interventi psicologici, utilizzo della tradizione psicoanalitica, considerazione degli aspetti fisiologici connessi allo stato di salute considerazione degli aspetti psicologici e sociali ma non fisici che sono coinvolti nelle patologie fisiche 21. Gli interventi sull’uomo per rilevare e correggere errate abitudini di vita sono esempi di: promozione della salute prevenzione secondaria prevenzione primaria prevenzione terziaria Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 39/116 22. Il rapporto del Center for Disease Control indica come singolo fattore più importante nelle dieci principali cause di morte: Il fumo L'alimentazione La sedentarietà Lo stile di vita 23. La profilassi immunitaria (vaccinazioni) è un esempio di: promozione della salute prevenzione secondaria prevenzione primaria prevenzione terziaria 24. La gestione dei deficit e delle disabilità funzionali consequenziali ad uno stato patologico o disfunzionale è un intervento che rientra nel dominio della prevenzione primaria prevenzione terziaria prevenzione secondaria promozione della salute 25. Illustra le principali cause che favorirono lo sviluppo della Psicologia della Salute in Europa 26. Discuti dei precursori della Psicologia della Salute in Italia 27. Descrivi gli eventi principali che hanno permesso il riconoscimento formale della Psicologia della Salute nell’APA 28. Spiega cosa sono la prevenzione primaria, secondaria e terziaria 29. Illustra l’obiettivo di base della Carta di Ottawa 30. Descrivi gli eventi principali che hanno garantito la diffusione della Psicologia della Salute in Europa e in Italia 31. Illustra le origini della Psicologia della Salute in Europa 32. Definisci l'ambito di studio e di applicazione della Psicologia della Salute, facendo particolare riferimento alle tappe storiche che hanno portato al suo sviluppo nel nostro Paese e all'estero. 33. Cos'è la divisione 38 e qual è la sua missione? 34. Descrivi qual è stato il contributo della Psicologia Scoaile e della Teoria socio-cognitiva allo sviluppo della Psicologia della Salute. 35. Definisci l'ambito di studio e di applicazione della Psicologia della Salute, facendo particolare riferimento alle tappe storiche che hanno portato al suo sviluppo nel nostro Paese e all'estero. 36. Cos'è la divisione 38 e qual è la sua missione? 37. Descrivi il famoso "The Alameda Study", come è stato condotto e a quali risultati ha portato. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 42/116 Lezione 004 01. L'acronimo OMS significa: Organizzazione Mondiale della Sicurezza Organizzazione Mondiale della Salute Organizzazione Mondiale della Salute mentale Organizzazione Mondiale della Sanità 02. Indica da chi è stata promulgata la seguente definizione di salute: la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non mera assenza di malattia o infermità. Da Amnesty International Dal Parlamento Europeo Dall'ONU Dall'OMS 03. Quale, tra le seguenti alternative, NON è un vantaggio delle misurazioni soggettive rispetto a quelle oggettive. Le misurazioni soggettive: Influenzano il comportamento, che a sua volte influisce sullo stato di salute Sono misure più accurate e inclusive dello stato di salute e dei fattori di rischio Sono valutazioni dinamiche che considerano l'andamento della salute nel tempo Incidono sul livello di reddito e qualità della vita della persona 04. Il modello biopsicosociale: E' stato criticato del fato di non specificare i legami tra le tre componenti bio-psico-sociale Sostiene che l'individuo è in grado di fornire una misura soggettiva del proprio stato Tutte le altre alternative sono corrette Mira a coinvolgere la persona non solo nel processo di cura, ma anche nella fase di prevenzione 05. La salute funzionale è: la valutazione del funzionamento fisico sulla base di speciche aeree che riguardano i sensi la valutazione del funzionamento mentale sulla base di speciche aeree che riguardano gli stati cognitivi la valutazione del funzionamento fisico, mentale e sociale sulla base di speciche aeree che riguardano i sensi, lo stato cognitivo e eventuali limitazione nella vita quotidiana la valutazione del funzionamento fisico, mentale e sociale sulla base di speciche aeree che riguardano i sensi, lo stato cognitivo e eventuali limitazione nella vita quotidiana 06. Il modello biopsicosociale: Attribuisce un ruolo centrale dell'individuo (considera la prospettiva soggettiva) Tutte le altre alternative sono corrette Considera il paziente come una persona, tiene conto del contesto sociale in cui la persona vive e l'apparato sanitario che la società cui appartiene ha sviluppato per fronteggiare le conseguenze della malattia Dà rilievo contemporaneamente a tre dimensioni: la dimensione biologica, la dimensione psicologica e la dimensione sociale. 07. L'acronimo HRQoL sta per: qualità di vita legata alla salute salute funzionale qualità di vita legata alla funzionalità quotidiana dipartimento di ricerca sullo studio della salute Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 43/116 08. La medicina psicosomatica trae origine dagli studi di: Albert Bandura, psicologo sociale canadese Burrhus Skinner, psicologo comportamentista statunitense Sigmund Freud, padre della psicoanalisi Franz Alezander, psicoanalista ungherese 09. Definisci e confronta come intendono la salute il modello biomedico e il modello biopsicosociale. 10. Quali sono le caratteristiche del modello biopsicosociale? E come definisce la salute l'Organizzazione Mondiale della Sanità? 11. Quali sono le caratteristiche del modello biopsicosociale? E come definisce la salute l'Organizzazione Mondiale della Sanità? Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 44/116 Lezione 005 01. Secondo Keyes (1998) la coerenza sociale sia basa sulla valutazione degli altri come degni di fiducia e disponibili valutazione della qualità della relazione con la comunità e la società convinzione che la società possa realizzare le sue potenzialità tramite le istituzioni e i cittadini percezione per la qualità del mondo sociale e interesse per la conoscenza delle diverse culture, norme e valori 02. Secondo Keyes (1998) il contributo sociale sia basa sulla valutazione della qualità della relazione con la comunità e la società convinzione di poter dare un contributo originale alla società valutazione degli altri come degni di fiducia e disponibili convinzione che la società possa realizzare le sue potenzialità tramite le istituzioni e i cittadini 03. Secondo Keyes (1998) l’integrazione sociale sia basa sulla valutazione della qualità della relazione con la comunità e la società convinzione di poter dare un contributo originale alla società valutazione degli altri come degni di fiducia e disponibili convinzione che la società possa realizzare le sue potenzialità tramite le istituzioni e i cittadini 04. Indica da chi è stata promulgata la seguente definizione di salute: la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non mera assenza di malattia o infermità. Dal Parlamento Europeo Dall'OMS Da Amnesty International Dall'ONU 05. Secondo Keyes (1998) l’accettazione sociale sia basa sulla convinzione di poter dare un contributo originale alla società valutazione degli altri come degni di fiducia e disponibili convinzione che la società possa realizzare le sue potenzialità tramite le istituzioni e i cittadini valutazione della qualità della relazione con la comunità e la società 06. Autonomia, controllo ambientale, crescita personale, relazioni positive, scopo di vita, accettazione di sé sono dimensioni del: benessere sociale benessere soggettivo benessere psicologico benessere fisico 07. Quali sono le dimensioni del benessere psicologico individuate da Ryff (1989) Autonomia, coesione sociale, crescita economica, relazioni positive, emozioni positiva, accettazione degli altri Autotrascendenza, valori positivi, relazioni positive, crescita personale, senso nella vita, accettazione degli altri Autonomia, controllo ambientale, crescita personale, relazioni positive, scopo di vita, accettazione di sé Autorealizzazione, controllo sociale, crescita economica, relazioni positive, sicurezza, serenità Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 47/116 Lezione 006 01. La teoria della selezione psicologica Sostiene che l'esperienza soggettiva rappresenta l'elaborazione consapevole di informazioni provenienti dal mondo esterno e interno Ha come oggetto lo studio dell'esperienza soggettiva e del suo ruolo nel processo di crescita personale Tutte le altre alternative sono corrette Sostiene che l'esperienza soggettiva sia costituita da cognizioni, emozioni e motivazioni 02. Secondo la teoria della selezione psicologica: La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: i «challenge» e gli «skill» percepiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: gli «habit» e gli «hobby» perseguiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: la «competion» e i «winners» percepiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: le «perceptions» e gli «outcomes» percepiti. 03. Riguardo la teoria della selezione psicologica: Sono stati inoltre applicati all'analisi di svariati ambiti di vita come lavoro, istruzione, tempo libero e relazioni, e a diverse face di età, dall'infanzia all'età adulta. Tutte le altre alternative sono corrette Gli assunti teorici della selezione psicologica sono stato verificati e confermati attraverso una vasta campionatura transculturale. Nell'ambio della salute sono emersi risultati interessati nello studio di patologie fisiche croniche, crescita post-traumatica, disturbi alimentari, salute mentale, tossicodipendenza e soddisfazione lavorativa tra gli operatori sanitari. 04. Nell'ambito della teoria della selezione psicologia, l'esperienza ottimale o FLOW: E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: ai challenge viene dedicata maggiore attenzione E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: agli skills viene dedicata maggiore attenzione E' un processo dinamico che ruota attorno all'equilibrio tra challenge e skill percepiti, non si tratta della ripetizione continua e statica delle stesse attività. 05. Descrivi cosa afferma la Teoria della selezione psicologia, facendo particolare riferimento ai concetti di challenge, skill e flow. 06. Descrivi cosa afferma la Teoria della selezione psicologia, facendo particolare riferimento ai concetti di challenge, skill e flow. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 48/116 Lezione 007 01. Le cinque componenti individuate da Leventhal e colleghi (2012) che compongono la rappresentazione cognitiva della malattia sono: definizione; valori; motivazioni; obiettivi; credenze definizione; percezione presente; percezione passata; prospettive future identità; rappresentazione emotiva; autoregolazione; automonitoriaggio; pianificazione futura identità; cause; conseguenze; decorso temporale; curabilità/controllabilità 02. Tra le cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia di Leventhal e colleghi (2012), l'identità riguarda: le aspettative di risultato riguardo il trattamento, il controllo personale e le credenze di autoefficacia. l'impatto della malattia sulla vita della persona in tutte le sue sfaccettature l'etichetta che la persona assegna alla sua malattia e alla conoscenza sui sintomi a essa associati. l'eziologia percepita della malattia (fattori ambientali o biologici, inquinamento, ereditarietà, stress, destino, stati emotivi) 03. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione ......................... è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi e a esercitare le proprie capacità. Tende alla ricerca della novità, ed è essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale. Essa genere benessere e soddisfazione. estrinseca intrinseca manipolabile prevedibile 04. La Teoria dell'autodeterminazione proposta da Ed Deci e Richard Ryan (1985) sostiene che per comprendere il comportamento delle persone e poter identificare le azioni che conducono al benessere occorre anzitutto: esplorare i bisogni da cui prendono le mosse eplorare l'integrità psicofisica di una persona esplorare il modo in cui le persone affrontano gli eventi stressanti (strategie di coping) esplorare la spinta all'autodeterminazione generale di una persona 05. Il nucleo centrale della........................... è lo studio della motivazione e della tendenza dell'individuo a perseguire obiettivi autodeterminati. Teoria della selezione psicologica Teoria eudaimoica Teoria dell'autodeterminazione Teoria del comportamento pianificato 06. Il nucleo centrale della teoria dell'autodeterminazione è lo studio di: atteggiamenti comportamenti emozione motivazione 07. La Teoria dell'autodeterminazione è stata proposta da: Ed Deci e Richard Ryan nel 195 Vansteenkiste e Lens nel 2006 Keyes e Cartwright nel 1993 Sheldon e Kasser nel 2008 Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 49/116 08. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione è......................... quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa (desiderio di una ricompensa esterna); è assimilabile al condizionamento operante. intrinseca prevedibile estrinseca manipolabile 09. A proposito di salute mentale, cosa distingue un individuo caratterizzato da un funzionamento di tipo Fluorishing da un individuo Languishing? 10. Descrivi cosa afferma la Teoria del benessere Psicologico, e in particolare le dimensioni di cui si compone il funzioamento psicologico positivo. 11. Descrivi come la Teoria dell'autodeterminazione spiega il comportamento delle persone riguardo al benessere soggettivo, facendo particolare riferimento alla motivazione estrinseca ed intrinseca. 12. A proposito di salute mentale, cosa distingue un individuo caratterizzato da un funzionamento di tipo Fluorishing da un individuo Languishing? 13. Descrivi cosa afferma la Teoria del benessere Psicologico, e in particolare le dimensioni di cui si compone il funzioamento psicologico positivo. 14. Descrivi come la Teoria dell'autodeterminazione spiega il comportamento delle persone riguardo al benessere soggettivo, facendo particolare riferimento alla motivazione estrinseca ed intrinseca. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 52/116 15. Il modello del comportamento pianificato (Theory of Planned Behavior, Ajzen, 1988) è di tipo: Stadiale Circolare Continuo Complementare 16. !Tra le cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia di Leventhal e colleghi (2012), l'identità riguarda: le aspettative di risultato riguardo il trattamento, il controllo personale e le credenze di autoefficacia. l'etichetta che la persona assegna alla sua malattia e alla conoscenza sui sintomi a essa associati. l’eziologia percepita della malattia (fattori ambientali o biologici, inquinamento, ereditarietà, stress, destino, stati emotivi) l'impatto della malattia sulla vita della persona in tutte le sue sfaccettature 17. L'implementazione degli obiettivi (Gollwitzer, 2006) è un modello di tipo: Circolare Continuo Stadiale Complementare 18. Quali sono le cinque componenti nella rappresentazione cognitiva della malattia (Leventhal et al., 2012) 1) Cronicità; 2) Burden; 3) Burnout; 4) Resilienza 1) Identità; 2) Cronicità; 3) Coping; 4) Resilienza; 5) Stress 1) Coping; 2) Rappresentazioni; 3) Burnout; 4) Coerenza; 5) Resilienza 1) Identità; 2) Cause; 3) Conseguenze; 4) Decorso temporale; 5) curabilità/controllabilità 19. I modelli "stadiali" della salute: Sono anche definiti modelli di «aspettativa-valore» Presuppongono che se la persona è adeguatamente motivata, adotterà di conseguenza un comportamento salutare Postulano che l'attuazione di un comportamento dipende dalle aspettative o probabilità di riuscita di una data azione e dalla valutazione personale del valore dell'azione Si focalizzano anzitutto sull'aspetto volitivo, la volontà necessaria per tradurre un'intenzione in comportamento finalizzato 20. I modelli "continui" della salute: Includono il modello transteoretico di cambiamento Prendono in considerazione l'intera sequenza delle fasi di Kuhl, intesa come un processo caratterizzato da tappe qualitativamente distinte Si focalizzano prevalentemente sulla fase pre-decisionale, ossia sulla formulazione di intenzioni di carattere motivazionale tutte le risposte sono errate 21. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Health action process approach, Schwarzer, 1992) è un modello di tipo: Stadiale Continuo Complementare Circolare Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 53/116 22. Il modello transteoretico del cambiamento (Transtheoretical model of change, Prochaska e Di Clemente, 1982) è di tipo: Complementare Stadiale Continuo Circolare 23. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi le cinque componenti che concorrono alla rappresentazione cognitiva della malattia. 24. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi il modello del senso comune (o dell'autoregolazione). 25. Quali sono le quattro fasi che, secondo Kuhl, l'individuo attraversa per attuare un comportamento finalizzato alla salute? 26. Che cosa si intende per modelli stadiali della salute? Quali sono le loro caratteristiche? 27. In che modo può essere utilizzato il neurofeedback al fine di incrementare le capacità di regolazione emotiva di un individuo? 28. Illustra il modello multilivello della regolazione emotiva proposto da Braunsteine colleghi (2017) 29. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi le cinque componenti che concorrono alla rappresentazione cognitiva della malattia. 30. A proposito di credenze sulla malattia, descrivi il modello del senso comune (o dell'autoregolazione). 31. Quali sono le quattro fasi che, secondo Kuhl, l'individuo attraversa per attuare un comportamento finalizzato alla salute? 32. Che cosa si intende per modelli continui della salute? Quali sono le loro caratteristiche? 33. Che cosa si intende per modelli stadiali della salute? Quali sono le loro caratteristiche? 34. Che cosa si intende per modelli continui della salute? Quali sono le loro caratteristiche? Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 54/116 Lezione 010 01. L’uso frequente della strategia di rivalutazione cognitiva è associato a: un minor numero di esperienze emotive positive e un maggior numero di esperienze e espressioni negative. nessuna delle precedenti un maggior numero di esperienze emotive positive e un minor numero di esperienze e espressioni negative. un minor numero di esperienze emotive positive ma anche un maggior numero di esperienze e espressioni negative. 02. L’adozione frequente della strategia di soppressione espressiva: non riduce la negatività dell’emozione ed è associata ad una minore esperienza ed espressione emotiva positiva. non riduce la negatività dell’emozione ma è associata ad una maggiore esperienza ed espressione emotiva positiva. aumenta la positività dell’emozione ed è associata ad una minore esperienza ed espressione emotiva negativa. aumenta la negatività dell’emozione ed è associata ad una minore esperienza ed espressione emotiva positiva. 03. Cosa consente di modificare la sequenza emozionale prima che le tendenze alla risposta si siano completamente formate? soppressione emotiva autoregolazione emotiva rivalutazione cognitiva rivalutazione emotiva 04. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da: Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 Ajzen nel 1988 05. Secondo il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) La percezione della vulnerabilità, della gravità, della minaccia, dei costi/benefici è influenzata da variabili demografiche (età, genere, etnia), socio psicologiche (personalità, classe sociale) e strutturali (conoscenze della malattia). Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia 06. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): L'obiettivo principale è chiarire cosa spinge un individuo ad abbandonare un comportamento nocivo per la salute (es. fumo o abuso di alcol). Tenta di spiegare perché le persone non prendano parte a programmi di prevenzione e diagnosi precoce (es. visite ginecologiche). E' stato elaborato da Rogers (1983) con l'obiettivo di superare i limiti del modello del comportamento pianificato di Ajzen. Nel valutare la risposta l'individuo confronta l'auto-efficacia personale e l'efficacia della risposta adattativa con i costi insiti nella risposta. 07. Le facoltà nervose alla base delle decisioni razionali e dei giudizi interpersonali che orientano i comportamenti sociali sono influenzate da: gli stati emotivi gli stati cognitivi le aspettative sociali le esperienze pregresse Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 57/116 08. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia 09. Quali sono le variabili del modello della motivazione a proteggersi che hanno maggiore potere predittivo sulla motivazione a proteggersi? 10. Quali sono le variabili del modello della motivazione a proteggersi che hanno maggiore potere predittivo sulla motivazione a proteggersi? Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 58/116 Lezione 012 01. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. 02. Il modello del comportamento pianificato è stato elaborato da: Ajzen nel 1988 Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993 Rosenstock nel 1966 03. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): Tutte le altre alternative sono corrette Postula che la variabile che svolge un ruolo centrale nell'innescare l'azione è l'intenzione, cioè la motivazione necessaria per attuare un comportamento E' nato nell'ambito della psicologia sociale, e mira a fornire una spiegazione generale del comportamento, non limitandosi a quello connesso alla salute. Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. 04. Descrivi il modello del comportamento pianificato individuando tutte le variabili predittive che sono state aggiunte nel corso di successive revisioni della teoria. 05. Descrivi il modello del comportamento pianificato individuando tutte le variabili predittive che sono state aggiunte nel corso di successive revisioni della teoria. 06. Descrivi la relazione tra locus of control e salute 07. Descrivi la teoria del locus of control Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 59/116 Lezione 013 01. Secondo l'implementazione degli obiettivi proposto da Gollwitzer (1993): Nella prima fase, detta di "precontemplazione", l'individuo non ha alcuna intenzione di cambiare comportamento nel prossimo futuro (prossimi 6 mesi) Nella seconda fase, detta di "contemplazione", l'individuo inizia a pensare al cambiamento, ma non ha ancora intrapreso azioni in tal senso; è consapevole che c'è un problema, considera attivamente la possibilità di superarlo, ma non si è ancora impegnato a farlo. Sono due le fasi necessarie per mettere in atto un comportamento. Nella prima il soggetto decide di agire in base alla formulazione di un desiderio. La seconda fase volitiva in cui la persona sviluppa l'intenzione di implementare la decisione e pianifica come trasformarla in realtà. Nella terza fase, detta di "preparazione", l'individuo si accinge a cambiare, sviluppando l'intenzione di agire concretamente nell'arco del mese successivo. 02. L’______(a) è una strategia per raggiungere i propri obiettivi, mentre l’______ (b) è la convinzione di poter avere successo. (a) Autoefficacia (b) autostima (a) Autoefficacia, (b) autoregolazione (a) Autocontrollo (b) autostima (a) Autoregolazione, (b) autoefficacia 03. Secondo Maddi, quali sono le principali componenti della “resistenza psicologica allo stress”? Autoefficacia, ottimismo, locus of control interno Autoefficacia, ottimismo, resilienza Locus of control interno, impegno, autoefficacia Impegno, controllo, sfida 04. “L’insieme di atteggiamenti o convinzioni su se stessi che fornisce il coraggio e la motivazione di impegnarsi per trasformare situazioni stressanti in opportunità” è definito come: resilienza coping proattivo autoefficacia hardiness 05. Nel modello delle 3 C il termine “_______” riguarda la capacità di coinvolgerci attivamente, in prima persona, in compiti realisticamente affrontabili con le nostre competenze e nel nostro ruolo “control” “challenge” “commitment” “coping” 06. _______ è la convinzione che abbiamo nelle nostre capacità, in particolare nella nostra capacità di affrontare le sfide che ci attendono e di completare con successo un compito coping hardiness resilienza autoefficacia 07. Quale affermazione è FALSA riguardo la teoria dell'autoefficacia: Le origini del concetto auto-efficacia risalgono alle teorie cognitiviste della motivazione, con le attribuzioni di causalità che l'individuo usa per porre ordine agli eventi L'auto-efficacia permette di predire la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione L'auto-efficacia non è connessa al locus of control. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 62/116 08. La formulazione originaria di coping è stata proposta da : Turner e Gollwitzer (1993) Rogers e Brown (1983) Ajzen e Tajfel (1988) Lazarus e Folkman (1984) 09. Con il termine eustress si identifica: uno stress cronico uno stress negativo uno stress acuto un stress costruttivo 10. Quali è la sequenza corretta delle fasi dello stress individuate dalla teoria della sindrome generale di adattamento di Selye? resistenza, fase di allarme, esaurimento omeostasi, aurosal, distress aurosal, distress, omeostasi fase di allarme, resistenza, esaurimento 11. Trai i primi studiosi dello stress Cannon intraprese una serie di esperimenti che lo condussero alla definizione della cosidetta: teoria del carico allostatico teoria dello stress fisiologico teoria centrale delle emozioni sindrome generale di adattamento 12. Lo stress può essere definito come: tutte le risposte sono corrette una risposta/reazione avversa ad uno stimolo uno stimolo che provoca una reazione di fatica, esaurimento o ansia il risultato della loro somma 13. Con il termine "distress" si intende Lo stress euristico Lo stess positivo La defizione di stress presentata dall'Unione Europea Lo stress negativo 14. Con il termine "eustress" si intende Lo stess positivo Lo stress euristico Lo stress negativo La defizione di stress presentata dall'Unione Europea Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 63/116 15. A proposito del rapporto tra stress e malattia, quale affermazione è corretta: Lo stress non agisce sul sistema gastrointestinale ma solo sulla salute mentale. Lo stress non arriva ad agire sulla salute mentale, ma soprattutto sul sistema gastrointestinale. Lo stress può, in alcuni casi, aggravare il quadro sintomatologico della persona o impedire la guarigione. Lo stress viene vissuto dalla persona, ma non dai caregiver 16. Quando le pressioni sono tollerabili dal soggetto, che è così in grado di mobilitare le risorse necessarie per affrontare lo stress, si parla di Posistress Distress Upstress Eustress 17. Secondo il modello trans teoretico del cambiamento (Prochaska e DiClemente, 1982): Prima che il cambiamento del comportamento abbia luogo, la dimensione temporale viene concettualizzata in termini di intenzione. Le intenzioni di implementazione hanno molto in comune con le abitudini, ma differiscono per il fatto che le intenzioni si formano tramite un processo deliberato di pianificazione, mentre le abitudini si creano attraverso la mera ripetizione del comportamento. Distingue tra l'intenzione di fissare un obiettivo (o intenzione finalizzata), che è il risultato di una decisione presa tra più desideri in competizione, e l'intenzione di implementazione, che deriva dalla scelta tra i diversi modi per realizzare l'obiettivo (l'individuo specifica quando, dove e come raggiungere l'obiettivo). Le intenzioni di implementazione possono avere effetti benefici anche tra coloro che conducono stili di vita malsani (chi segue una dieta con tanti grassi ha elevate probabilità di adottare un'alimentazione sana ricca di frutta, se ne sviluppa l'intenzione), ma gli effetti delle intenzioni di implementazione e delle abitudini malsane sono indipendenti (la persona può cioè aumentare l'apporto di frutta, ma continuare ad assumere cibi grassi). 18. Chi propose un modello cognitivo dello stress? Cannon Selye Farnè Lazarus e Folkman 19. Il modello trans teoretico del cambiamento è stato elaborato da: Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983 Prochaska e DiClemente nel 1982 Gollwitzer nel 1993 20. Tra i modelli stadiali della salute, descrivi gli stadi del modello transteoretico del cambiamento ed il loro andamento dinamico. 21. Quali sono le principali critiche mosse al modello transteoretico di cambiamento? 22. Descrivi il modello cognitivo dello stress di Lazarus e Folkman. 23. Illustra il concetto di carico allostatico Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 64/116 Lezione 015 01. Secondo la teoria cognitivo-transazionale (Lazarus): Nell'affrontare gli eventi stressanti, l'individuo può adottare diverse strategie di coping a seconda dell'evento stressante Nessuna delle precedenti risposte è corretta L'individuo, attraverso la valutazione cognitiva, attribuisce agli eventi di vita un significato in relazione al proprio benessere e decide di conseguenza come reagire. L'individuo esplora e considera la spropria pinta all'autodeterminazione nel valutare la risposta agli stressors 02. Il coping è: L'insieme degli sforzi cognitivi, comportamentali ed emotivi mirati alla gestione delle situazioni percepite soggettivamente come stressanti Tutte le risposte sono corrette Una modalità di risposta allo stress la cui funzione generale è quella di permettere l'adattamento dell'individuo all'ambiente Include non solo risposte volontarie, ma anche le risposte involontarie e automatiche che si attivano quando l'autonomia, la competenza e la capacità di valutare i rapporti tra gli eventi vengono minacciate 03. La tendenza a evitare cognitivamente tali informazioni e a ricercare distrazioni è definita: coping centrato sulle emozioi coping di blunting coping di monitoring coping repressivo 04. Quale stile di coping espone al rischio di cancro? il coping di tipo C il coping di monitoring il coping di blunting il coping di accomodamento 05. Tra gli esiti disfunzionali del coping sono state riscontrate associazioni tra: il coping centrato sulle emozioni e maggiore distress, ansia, depressione, nevroticismo, insoddisfazione per la vita, disturbi alimentari il coping centrato sulle emozioni e maggiore distress, ansia, depressione, nevroticismo, insoddisfazione per la vita, disturbi alimentari il coping resistente e maggiore distress, ansia, depressione, nevroticismo, insoddisfazione per la vita, disturbi alimentari il coping centrato sul problema e maggiore distress, ansia, depressione, nevroticismo, insoddisfazione per la vita, disturbi alimentari il coping di accomodamento e maggiore distress, ansia, depressione, nevroticismo, insoddisfazione per la vita, disturbi alimentari 06. Numerosi studi hanno mostrato l’esistenza di un’associazioni positive per: il coping di accomodamento e minori sintomi depressivi il coping di assimilazione e minori sintomi psichiatrici il coping di accomodamento e minori sintomi psicosomatici il coping di assimilazione e minori sintomi ansiosi; 07. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute è stato presentato e sostenuto da quale autore? Rosenstock nel 1966 Schwarzer nel 1992 Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 67/116 08. L'implementazione degli obiettivi (Gollwitzer, 2006) è un modello di tipo: Complementare Continuo Stadiale Circolare 09. Il modello transteoretico del cambiamento (Transtheoretical model of change, Prochaska e Di Clemente, 1982) è di tipo: Complementare Circolare Stadiale Continuo 10. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Health action process approach, Schwarzer, 1992) è un modello di tipo: Circolare Continuo Stadiale Complementare 11. La cosiddetta sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome, GAS) è stata illustrata nel 1946 da quale autore? Ajzen Rosenstock Rogers Selye 12. I modelli "continui" della salute: tutte le risposte sono errate Includono il modello transteoretico di cambiamento Si focalizzano prevalentemente sulla fase pre-decisionale, ossia sulla formulazione di intenzioni di carattere motivazionale Prendono in considerazione l'intera sequenza delle fasi di Kuhl, intesa come un processo caratterizzato da tappe qualitativamente distinte 13. I modelli "stadiali" della salute: Sono anche definiti modelli di «aspettativa-valore» Postulano che l'attuazione di un comportamento dipende dalle aspettative o probabilità di riuscita di una data azione e dalla valutazione personale del valore dell'azione Si focalizzano anzitutto sull'aspetto volitivo, la volontà necessaria per tradurre un'intenzione in comportamento finalizzato Presuppongono che se la persona è adeguatamente motivata, adotterà di conseguenza un comportamento salutare 14. Le risposte fisiologiche allo stress sono mediate da un complesso meccanismo neuroendocrino di comunicazione che coinvolge il sistema nervoso centrale e periferico e il sistema endocrino. Descrivi quali sono i meccanismi fisiologici dello stress. 15. Descrivi la differenza tra eustress e distress, apportando degli esempi. 16. Cos'è lo stress? Come si evolve nel tempo? Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 68/116 Lezione 018 01. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da: Gollwitzer nel 1993 Ajzen nel 1988 Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983 02. Secondo il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) La percezione della vulnerabilità, della gravità, della minaccia, dei costi/benefici è influenzata da variabili demografiche (età, genere, etnia), socio psicologiche (personalità, classe sociale) e strutturali (conoscenze della malattia). 03. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Nel valutare la risposta l'individuo confronta l'auto-efficacia personale e l'efficacia della risposta adattativa con i costi insiti nella risposta. Tenta di spiegare perché le persone non prendano parte a programmi di prevenzione e diagnosi precoce (es. visite ginecologiche). L'obiettivo principale è chiarire cosa spinge un individuo ad abbandonare un comportamento nocivo per la salute (es. fumo o abuso di alcol). E' stato elaborato da Rogers (1983) con l'obiettivo di superare i limiti del modello del comportamento pianificato di Ajzen. 04. Considerando il ruolo delle differenze individuali nella reazione allo stress, quale affermazione, tra le seguenti, è errata: Le differenze individuali di personalità hanno esiti importanti per la salute di un individuo. La personalità non contribuisce alle differenze individuali nel processo di stress. La personalità contribuisce alle differenze individuali nel processo di stress, influenzando gli eventi di vita, la valutazione cognitiva, le strategie di coping e gli esiti per la salute. Gli individui con alti punteggi di nevroticismo sono esposti a un maggior n. di eventi negativi, selezionano strategie di coping inappropriate, sviluppano emozioni negative e quindi sono meno efficaci nell'affrontare i problemi. 05. Quale autore ha concettualizzato il tratto generale di personalità del "sensation seeking" (ricerca di forti sensazioni); Selye Zuckerman Tajfel Lazarus 06. Secondo la teoria cognitivo-transazionale (Lazarus): Nell'affrontare gli eventi stressanti, l'individuo può adottare diverse strategie di coping a seconda dell'evento stressante Nessuna delle precedenti risposte è corretta L'individuo esplora e considera la spropria pinta all'autodeterminazione nel valutare la risposta agli stressors L'individuo, attraverso la valutazione cognitiva, attribuisce agli eventi di vita un significato in relazione al proprio benessere e decide di conseguenza come reagire. 07. La Social Readjustment Rating Scale proposta da Holmes e Rahe: La scala comprende anche gli eventi positivi (come matrimonio e gravidanza) perché anch'essi, in quanto situazioni nuove, comportano esigenze di adattamento. Grazie a questa scala si è visto che coloro che riportano un numero elevato di eventi stressanti contraggono più frequentemente malattie. Consiste in una lista di 43 eventi relativi ad ambiti come la famiglia (morte, infortunio, separazione dai figli), la coppia (divorzio, problemi sessuali), la professione (licenziamento). Tutte le risposte sono corrette Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 69/116 08. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. 09. Quale teoria è una revisione ed estensione dell'Health belief model? La protection motivation theory La theory of planned behaviour La theory of reasoned action L'HAPA model 10. Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory) è stato elaborato da: Ajzen nel 1988 Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 11. La valutazione della minaccia e valutazione del coping determina: l'intenzione a proteggerci l'atteggiamento verso una malattia la suscettibilità percepita ad una malattia la gravità percepita di una malattia 12. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) 13. Alcuni ricercatori hanno studiato il ruolo giocato dai processi cognitivi implicati nella identificazione di un evento stressante e nello sviluppo di strategie per farvi fronte. A questo proposito, descrivi la teoria cognitivo-transazionale di Lazarus. 14. Cherniss [1983] ha individuato cinque tratti di personalità che influenzano una risposta individuale allo stress. Descrivili. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 72/116 08. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): E' nato nell'ambito della psicologia sociale, e mira a fornire una spiegazione generale del comportamento, non limitandosi a quello connesso alla salute. Tutte le altre alternative sono corrette Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. Postula che la variabile che svolge un ruolo centrale nell'innescare l'azione è l'intenzione, cioè la motivazione necessaria per attuare un comportamento 09. Il modello del comportamento pianificato è stato elaborato da: Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983 Ajzen nel 1988 Gollwitzer nel 1993 10. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. 11. La formulazione originaria di coping è stata proposta da : Ajzen e Tajfel (1988) Turner e Gollwitzer (1993) Rogers e Brown (1983) Lazarus e Folkman (1984) 12. Descrivi in cosa consiste il coping centrato sul significato nella gestione della malattia cronica o incurabile. 13. Definisci il coping e distingui il coping centrato sul problema da quello centrato sulle emozioni 14. Endler e Parker [1993] hanno affermato che le dimensioni del coping sono tre: orientato all'emozione; orientato al compito e orientato all'evitamento. Descrivi queste tre dimensioni del coping. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 73/116 Lezione 021 01. In quale teoria le aspettative di risultato sono viste come precursori dell'autoefficacia ? HAPA model L'health belief model l'extended parallel process model La theory of reasoned action 02. Quale affermazione è FALSA riguardo la teoria dell'autoefficacia: L'auto-efficacia permette di predire la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. L'auto-efficacia non è connessa al locus of control. Le origini del concetto auto-efficacia risalgono alle teorie cognitiviste della motivazione, con le attribuzioni di causalità che l'individuo usa per porre ordine agli eventi E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione 03. Quale affermazione è FALSA riguardo l'ottimismo: Gli ottimisti, in situazioni avverse, hanno livelli più bassi di benessere soggettivo anche perché utilizzano strategie di coping centrate sulle emozioni E' costituito dalle aspettative che l'individuo si crea riguardo le possibilità di successo o fallimento nel perseguimento degli obiettivi e dal valore che viene attribuito all'obiettivo L'ottimismo influenza nel tempo l'evolversi delle reazioni a una condizione avversa, il processo di adattamento ad essa e il suo superamento E' una caratteristiche generale stabile della personalità, che influenza la modalità con cui gli individui esperiscono e affrontano i problemi 04. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Schwarzer, 1992): Postula che l'autoefficacia percepita, le aspettative di risultato e la percezione del rischio concorrono alla formulazione dell'intenzione. Postula che nella fase motivazionale l'individuo sviluppa l'intenzione di cambiare comportamenti rischiosi in favore di altre condotte. Tutte le altre alternative sono corrette E' un modello socio-cognitivo di carattere stadiale che ha una fase motivazionale e una volitiva. 05. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute è stato presentato e sostenuto da quale autore? Gollwitzer nel 1993 Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983 Schwarzer nel 1992 06. Tra le risorse psicologie e relazionali che permettono un adattamento efficace a condizioni patologiche, definisci il Locus of Control e l'Autoefficacia e in che modo sono tra loro connessi. 07. Descrivi il ruolo dell'ottimismo/pessimismo nella gestione della salute e della malattia Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 74/116 Lezione 022 01. Indica la risposta corretta. La speranza: E' credere che si potrà trovare una via (pathway) per realizzare i propri obiettivi e la motivazione (agency) per percorrerla E' stata oggetto di studio soprattutto da Snyder in relazione al suo impatto sulla vita umana A livello emotivo la speranza porta l'individuo a focalizzare la propria attenzione su obiettivi da raggiungere, piuttosto che a concentrarsi sulla malattia. Tutte le altre alternative sono corrette 02. Indica la risposta corretta. La resilienza: E' una situazione estremamente particolare per pazienti, familiari e operatori sanitari E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione Permette di predice la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. E' l'insieme dei fenomeni che caratterizzano un adattamento soddisfacente all'ambiente, pur in condizioni di avversità e rischio elevato 03. Secondo l'implementazione degli obiettivi proposto da Gollwitzer (1993): Nella seconda fase, detta di "contemplazione", l'individuo inizia a pensare al cambiamento, ma non ha ancora intrapreso azioni in tal senso; è consapevole che c'è un problema, considera attivamente la possibilità di superarlo, ma non si è ancora impegnato a farlo. Nella prima fase, detta di "precontemplazione", l'individuo non ha alcuna intenzione di cambiare comportamento nel prossimo futuro (prossimi 6 mesi) Nella terza fase, detta di "preparazione", l'individuo si accinge a cambiare, sviluppando l'intenzione di agire concretamente nell'arco del mese successivo. Sono due le fasi necessarie per mettere in atto un comportamento. Nella prima il soggetto decide di agire in base alla formulazione di un desiderio. La seconda fase volitiva in cui la persona sviluppa l'intenzione di implementare la decisione e pianifica come trasformarla in realtà. 04. Il modello di implementazione degli obiettivi è stato proposto da: Ajzen nel 1988 Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993 Rosenstock nel 1966 05. Descrivi il modello di resilienza familiare di Rolland, facendo particolare riferimento alle tre dimensioni fondamentali per favorire lo sviluppo di consapevolezza e adattamento del sistema familiare 06. Definisci il costrutto di Resilienza e per quale motivo è importante nell'ambito della salute e nello studio dell'adattamento a circostanze estenuanti come patologie croniche o invalidanti. 07. Descrivi il ruolo della speranza nella gestione della salute e della malattia Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 77/116 Lezione 025 01. Come individuato dall’Istituto Superiore di Sanità, nel corso degli ultimi 30 anni il tasso di mortalità per incidente stradale: è calato complessivamente in tutte le fasce d’età è calato maggiormente nella fascia d'età 15-29 anni è calato complessivamente ma è rimasto invariato nella fascia d'età 15-29 anni è aumento nella fascia d’età tra 15-29 anni 02. Nell'attribuzione causale: le variabili che sono coinvolte nell'attribuzione di una causa ad una specifica malattia sono l'origine e la controllabilità, ma non ha alcuna influenza la stabilità della malattia nel tempo Le altre alternative sono errate chi ricorre alla strategia di evitamento è convinto che all'origine della propria malattia vi siano fattori interni e variabili nel tempo il locus of control e le strategie di coping vengono influenzate dalle variabili che influenzano l'attribuzione di una malattia a una causa specifica 03. Secondo i dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità, le fasce di popolazione più a rischio di abuso di alcool sono: quelle dei 16-17enni e dei giovani anziani (65-75 anni) con una maggiore prevalenza di rischio nelle femmine quelle dei 16-17enni e dei giovani adulti (24-35 anni) con uguale prevalenza di rischio nei maschi e nelle femmine quelle dei 16-17enni e dei giovani adulti (24-35 anni) con una maggiore prevalenza di rischio nei maschi quelle dei 16-17enni e dei giovani anziani con una maggiore prevalenza di rischio nei maschi 04. In Psicologia della Salute, i fattori di rischio e di protezione sono definiti come fattori rappresentati da: variabili osservabili che favoriscono o ostacolano l'esecuzione di comportamenti salutari o a rischio variabili e sociali che favoriscono o ostacolano l'esecuzione di comportamenti salutari o a rischio variabili individuali e sociali che favoriscono o ostacolano l'esecuzione di comportamenti salutari o a rischio variabili individuali che favoriscono o ostacolano l'esecuzione di comportamenti salutari o a rischio 05. !Secondo ..................... la persona avverte l'esigenza di giungere a una conclusione sulla base delle informazioni che possiede, "chiudendo" il processo di elaborazione ed evitando di esplorare possibili alternative. l'euristica dell'accessibilità il bisogno di chiusura cognitiva il grado di consapevolezza il modello del comportamento pianificato 06. L'euristica della disponibilità: si verifica quando, dovendo emettere dei giudizi in condizioni di incertezza, le persone riducono l'ambiguità ancorandosi ad un punto di riferimento stabile per poi operare degli aggiustamenti ed infine raggiungere una decisione finale utilizzata quando si deve stimare la probabilità che un dato evento rientri in una determinata categoria più ampia, o che un certo evento si verifichi a partire da casi noti in precedenza consiste nel decidere in base alla facilità con cui si richiamano alla memoria esempi della situazione specifica (perché molto frequenti, emotivamente coinvolgenti, o accaduti a persone care o vicine). Tutte le altre alternative sono corrette 07. I comportamenti a rischio hanno: effetti sia a breve che a lungo termine ma evidenti nel lungo periodo effetti sia a breve che a lungo termine evidenti sia nell’immediato che nel lungo periodo effetti solo a lungo termine ed evidenti nel lungo periodo effetti solo a breve termine ed evidenti nel lungo periodo Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 78/116 08. L'euristica della rappresentatività: utilizzata quando si deve stimare la probabilità che un dato evento rientri in una determinata categoria più ampia, o che un certo evento si verifichi a partire da casi noti in precedenza Tutte le altre alternative sono corrette si verifica quando, dovendo emettere dei giudizi in condizioni di incertezza, le persone riducono l'ambiguità ancorandosi ad un punto di riferimento stabile per poi operare degli aggiustamenti ed infine raggiungere una decisione finale consiste nel decidere in base alla facilità con cui si richiamano alla memoria esempi della situazione specifica (perché molto frequenti, emotivamente coinvolgenti, o accaduti a persone care o vicine). 09. Il bisogno di chiusura cognitiva: esigenza che la persona avverte di giungere a una conclusione sulla base delle info che possiede, chiudendo il processo di elaborazione evitando di esplorare possibili alternative. può variare da persona a persona e da situazione a situazione Tutte le risposte sono corrette è un costrutto multidimensionale composto da cinque componenti 10. Quali sono le principali differenze nelle strategie decisionali del medico e del paziente? 11. Descrivi i quattro fondamentali stili decisionali dei pazienti. 12. Riporta la definizione di comportamenti a rischio 13. Cosa sono i fattori di rischio e di protezione ? Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 79/116 Lezione 026 01. L'alleanza terapeutica è: è una delle cinque dimensioni individuate da Mead e Bower del modello centrato sul paziente è promossa da tre aspetti dell'atteggiamento del medico: empatia, coerenza, disponibilità e apertura incondizionate nei confronti del paziente scaturisce dalle caratteristiche emotivo/affettive della relazione medico-paziente. Tutte le risposte sono corrette 02. In quale tipo di terapie, l’approccio cognitivo-comportamentale per la cessazione del fumo prevede scosse elettriche, stimoli immaginativi e il fumo di sigaretta stesso? Conidizionamento classico (terapia dell'avversione) Procedure di autogestione e "dissolvenza" della nicotina Condizionamento operante Procedure di mindfulness 03. Indica l'affermazione errata. Il modello paternalistico biomedico: affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. è centrato sull'autonomia di scelta del paziente, dopo che il medico ha presentato dati statistici sulle probabilità di successo di una terapia, i suoi costi/benefici e gli effetti collaterali vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive 04. Considerando i modelli relazionali medico/paziente, il modello consumistico: è centrato sull'autonomia di scelta del paziente, il medico dovrebbe rispondere alle sue domande ma senza influenzare le sue decisioni vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. 05. Considerando i modelli relazionali medico/paziente, il modello centrato sul paziente: Si tratta di un costrutto ampio che include diversi aspetti della relazione con il medico e del percorso terapeutico affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. 06. L'aderenza terapeutica è: l'approccio adottato dal medico sinonimo di compliance influenzata da variabili socio-economiche, sistema di cura, condizione medica, tipo di terapia il contrario di compliance 07. Il fumo di sigaretta è più frequente: nelle persone più istruite e nelle persone con maggiori difficoltà economiche nelle persone più istruite e nelle persone con minori difficoltà economiche nelle persone meno istruite e nelle persone con minori difficoltà economiche nelle persone meno istruite e nelle persone con maggiori difficoltà economiche Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 82/116 08. Secondo quale teoria le convinzioni sugli effetti del consumo di alcol agiscono come ipotesi che si autoavverano? la teoria psicosociale degli effetti dell’alcol la teoria cognitiva di regolazione dell’alcol la teoria dell’avversione dell’alcol la teoria dell'aspettativa dell’esito dell'alcol 09. L'associazione tra consumo di alcol e malattia coronarica cardiaca è: invertita ascendente rettilinea curvilinea 10. La carta della professionalità medica si ispira a tre principi fondamentali dai quali derivano le responsabilità professionali. Quali sono questi 3 principi? 1) Giustizia sociale; 2) Empatia verso il paziente; 3) Autonomia del paziente 1) Continuo aggiornamento delle conoscenze; 2) Competenza professionale; 3) Empatia verso il paziente 1) Correttezza nella relazione; 2) Onestà; 3) Riservatezza 1) Primato del benessere del paziente; 2) Autonomia del paziente; 3) Giustizia sociale 11. Quali sono le strategie migliori per favorire la condivisione della scelta durante una consultazione medica? Discutere con il paziente la sua visione della situazione, i suoi dubbi e le sue priorità, le sue aspettative e paure sugli effetti collaterali di un trattamento Stabilire un'atmosfera facilitante, mostrando attenzione al paziente e alla sua interpretazione della malattia Tutte le altre alternative sono corrette Chiedere al paziente quanto vuole essere autonomo nella scelta del trattamento 12. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................ definire i passi successivi (scelta del trattamento e discussione della prognosi). E' importante chiedere al paziente se vuole affrontare subito questi temi oppure se rimandarli ad un successivo colloquio. Condividere con il paziente le decisioni relative al percorso terapeutico Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Setting - preparazione del colloquio Strategy and Summary - Definizione di una strategia e sintesi del colloquio Perception - Valutare la percezione del paziente 13. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................ è una fase poco prevedibile, poiché le reazioni del paziente possono essere estremamente varie. E' importante, per costruire una risposta empatica, procedere per gradi. Emotions - Considerare le emozioni del paziente e dare risposte empatiche Setting - preparazione del colloquio Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Perception - Valutare la percezione del paziente 14. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................la trasmissione di info di carattere medico-clinico deve essere chiara, senza termini tecnici e ordinata nei contenuti (risultati delle indagini, diagnosi, prognosi, possibilità di trattamento). Perception - Valutare la percezione del paziente Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Setting - preparazione del colloquio Knowledge - dare informazioni al paziente Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 83/116 15. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................farsi un'idea dello stile decisionale e di coping del paziente, in termini di quantità di info e di livello di approfondimento che preferisce. L'info va dosata in funzione delle necessità soggettive del paziente. Fare domande aperte in merito. Knowledge - dare informazioni al paziente Perception - Valutare la percezione del paziente Setting - preparazione del colloquio Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione 16. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................. rispettare il principio "prima di dire, chiedi". E' essenziale conoscere ciò che il paziente sa della sua condizione, le sue aspettative e timori, i suoi dubbi, ovvero la sua percezione soggettiva della situazione. Importante soprattutto se il paziente ha consultato altri medici. Cominciare il colloquio con domande aperte. Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Perception - Valutare la percezione del paziente Knowledge - dare informazioni al paziente Setting - preparazione del colloquio 17. Quale fase del protocollo Spikes è descritta dalla seguente affermazione: Fase................. prima dell'incontro il medico deve richiamare alla memoria il paziente, la sua situazione, e le info da trasmettergli E' importante avere chiari gli obiettivi del colloquio. Creare le condizioni ambientali facilitanti la comunicazione: garantire un minimo livello di privacy (giusta vicinanza e tono di voce, munirsi di fazzoletti); se possibile e opportuno, coinvolgere familiari o persone significative per il paziente; sedersi senza frapporre barriere tra se e il paziente (lo aiuterà a rilassarsi); gestire bene la comunicazione non verbale (mantenere costantemente il contatto visivo); evitare qualsiasi forma di interruzione (cellulari e telefoni). Setting - preparazione del colloquio Invitation - Ottenere l'invito del paziente a trasmettere l'informazione Knowledge - dare informazioni al paziente Perception - Valutare la percezione del paziente 18. Secondo la concettualizzazione di Jellinek (1960), l’alcolismo gamma è caratterizzato da: l’acquisizione di una maggiore tolleranza dei tessuti all'alcol, un metabolismo cellulare adattivo, la dipendenza fisica dall'alcol e la perdita di controllo perdita di controllo, l'incapacità di astenersi, aspettative positive sull’esito dell’alcol aspettative positive sull’esito dell’alcol, dipendenza fisica dall’alcol, alterazione della memoria di lavoro un metabolismo cellulare adattivo, aspettative positive sull’esito dell’alcol, perdita di controllo 19. Il Protocollo Spikes di Baile e collaboratori: include la distrazione o la distrazione cognitiva è un protocollo a sei fasi per la comunicazione di cattive notizie include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema postula l'importanza della partecipazione attiva, consapevole e prolungata nel tempo all'iter terapeutico e alle prescrizioni. 20. Illustra le teorie sull’abuso di alcol 21. Quali sono i principali fattori che influenzano la comunicazione medico-paziente? 22. In cosa si differenziano i livelli di stress del medico e del paziente durante la comunicazione di cattive notizie? 23. Descrivi quali sono le strategie migliori per favorire la condivisione della scelta durante una consultazione medica Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 84/116 Lezione 028 01. Il paziente direttivo Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». 02. Il paziente che «sa tutto» Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. 03. Il paziente che non aderisce al trattamento Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. 04. Il paziente ansioso È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. 05. Il paziente psicosomatico Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 87/116 16. Secondo lo studio crossculturale di Schimitt (2004), in molte regioni del mondo la promiscuità sessuale è correlata maggiormente: all’estroversione alla gradevolezza al machiavellismo all’antisocialità 17. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, l'ansia consiste in: Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. 18. Il paziente irascibile: è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. 19. Il paziente coraggioso Manifesta grandi capacità di comprensione, forza e accettazione di fronte alle avversità e per questo è fonte di ammirazione da parte degli operatori, che hanno maggiore facilità a dimostrarsi collaboranti e disponibili. Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. 20. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una reazione del medico alla malattia e al paziente La depressione L'introiezione L'ansia La negazione 21. Secondo il modello cognitivo-comportamentale per la spiegazione dell’disturbo da abuso di internet, le cognizioni disadattive coinvolte sono pensieri distorti sul mondo e ruminazione centrata su di sè paura relazionale e vergogna sociale ruminazione centrata sugli altri e vergogna sociale paura relazionale e pensieri distorti sul mondo Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 88/116 22. Il paziente piacevole Manifesta grandi capacità di comprensione, forza e accettazione di fronte alle avversità e per questo è fonte di ammirazione da parte degli operatori, che hanno maggiore facilità a dimostrarsi collaboranti e disponibili. È quello con cui tutti gli operatori sanitari vorrebbero avere a che fare. È rispettoso, riconoscente, aderisce alle indicazioni, riconosce la competenza dei professionisti a cui si affida. È necessario però evitare di creare un attaccamento eccessivo. Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. 23. L’IAD indica: una modalità eccessiva di utilizzo della reta telematica il deficit dell’autoregolazione impulsiva la dipendenza da alcool incontrollata il disturbo dell’alimentazione incontrollata 24. Il paziente oppositivo: è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che cerca costanti attensioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. 25. Il paziente manipolativo: è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. 26. Il paziente richiedente: è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. 27. Descrivi i diversi tipi di dipendenza da internet 28. Il medico deve tenere conto dei familiari dei pazienti? Descrivi la relazione tra il medico e i familiari del malato. 29. Descrivi alcuni dei quesiti che il medico deve porre a se stesso e che gli consentono di riflettere sulle sue modalità relazionali 30. Descrivi quali sono le possibili reazioni del medico alla malattia e al paziente: ansia, depressione, negazione e proiezione. 31. Tra le tipologie di pazienti descritte da Ripamonti, descrivi il paziente ansioso, direttivo e che "sa tutto". 32. Descrivi almeno 3 tipologie di pazienti descritte da Ripamonti. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 89/116 Lezione 029 01. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "generalizzare" consiste in: Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Si suggerisce al paziente una possibile risposta Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti 02. Secondo quale teoria il corpo ha un sistema di regolazione che mantiene il peso a un livello di stato stazionario? Teoria del set point Teoria del metabolismo basale Teoria dell’obesità come malattia Teoria dell’esternalità 03. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "porre domande guida" consiste in: Si invita il paziente stesso a riflettere sulla sua condizione a partire da problematiche che lui stesso ha introdotto oppure da espressioni o comportamenti che ha assunto (ad esempio «Mi è sembrato turbato quando ha parlato di suo figlio») Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Si suggerisce al paziente una possibile risposta 04. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "verificare i sintomi" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio 05. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "rispecchiare" consiste in: Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Si invita il paziente stesso a riflettere sulla sua condizione a partire da problematiche che lui stesso ha introdotto oppure da espressioni o comportamenti che ha assunto (ad esempio «Mi è sembrato turbato quando ha parlato di suo figlio») Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente 06. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "chiarire" consiste in: Quando si vuole avere conferma di quanto ha detto il paziente, utilizzando ad esempio la parafrasi («Intende dire che non ha preso le pastiglie perché...») Si suggerisce al paziente una possibile risposta Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Riporta il paziente al discorso iniziale, evitando che divaghi 07. Secondo _______ (a) gli individui obesi e in sovrappeso tenderebbero a mangiare perché sarebbero più sensibili alla presenza di _________ (b). La teoria cognitiva (a), stimoli relazionali disfunzionale (b) La teoria dell’esternalità (a), stimoli alimentari esterni (b) La teoria psicosomatica (a), stimoli cognitivi disfunzionali (b) La teoria psicosomatica (a), stimoli affettivi disfunzionali (b) Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 92/116 Lezione 031 01. Con screening si intende un accertamento prescritto dal medico per identificare la natura di un disturbo un esame sistematico per individuare una malattia in una fase preclinica una cura prescritta dal medico per arginare la natura di un disturbo un accertamento prescritto dal medico per identificare la remissione di un disturbo 02. Quali sono i vantaggi della medicina narrativa (Polvani)? 03. Illustra i principali predittori dell'aderenza alle vaccinazioni raccomandate 04. Descrivi di quali strumenti la medicina narrativa si avvale per la raccolta delle narrazioni dei pazienti. 05. Illustra i principali predittori del comportamento di screening Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 93/116 Lezione 033 01. I linfociti T sono parte della componente cellulare della capacità immunitaria specifica componente cellulare della capacità immunitaria aspecifica componente umore della capacità immunitaria aspecifica componente umore della capacità immunitaria specifica 02. La Psico-neuro-endocrino-immunologia si basa sulla concezione del sistema immunitario, secondo cui: esso è un sistema di difesa autonomo contro le minacce interne ed esterne all’organismo esso è un sistema dotato di meccanismi di regolazione intrinseci che agiscono su base genetica esso è un sistema influenzabile da fattori psicologici e sociali esso è un sistema dotato di meccanismi di regolazione intrinseci che agiscono indipendente dagli altri sistemi dell’organismo 03. Sul piano funzionale si distingue tra: una capacità immunitaria acquisita e una capacità genetica una capacità immunitaria aspecifica e una capacità genetica una capacità immunitaria innata e una acquisita una capacità immunitaria innata e una aspecifica 04. Descrivi cosa s'intende per burnout, facendo particolare riferimento alle sue dimensioni (rif. Maslach, 1982). Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 94/116 Lezione 034 01. La sindrome di burnout: è determinata anche da un basso livello iniziale di motivazione dell'operatore. è caratterizzata da una relazione negativa con l'utenza. ha gli stessi antecedenti e conseguenti dello stress. un elevato livello di stress porta sicuramente a burnout 02. La PNEI studia: Le interazioni tra sistema nervoso, sistema enterico e sistema immunitario Le interazioni tra sistema nervoso, sistema psicologico e sistema sociale Le interazioni tra sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario Le interazioni tra sistema psicologico, sistema endocrino e sistema immunitario 03. Negli ultimi anni, quale disciplina si è maggiormente focalizzata sugli effetti dello stress sulla salute fisica? Psico-neuro-endocrino-immunologia Psicologia dell’emergenza Psicologia del lavoro Psicologia dell’arco di vita 04. I linfociti specializzati nel riconoscimento dall’esterno e nella distruzione di cellule modificate da un virus o da una mutazione tumorale sono: i linfotici B i linfociti Natural Killer i linfociti T-helper i linfociti CD 05. A proposito di malessere lavorativo in ambito sanitario, quali sono le differenze tra stress e burnout? 06. Illustra i principali contributi che la psico-neuro-endocrino-immunologia ha offerto alla Psicologia della Salute Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 97/116 Lezione 036 01. Quale tipo di malattia caratterizzata da un lento e progressivo declinio che permette di curare i sintomi ma non la malattia? Malattia acuta Malattia neoplastica Malattia recidivante Malattia cronica 02. Le cardiopatie rientrano nella categoria delle Malattie neoplastiche Malattie recidivanti Malattie croniche Malattie acute 03. Nelle successive revisioni del modello sforzo/ricompensa è stata data maggiore enfasi alla componente: dello sforzo relazionale definito overcommittment dello sforzo fisico definito overcommittment dello sforzo sociale definito overcommittment dello sforzo intrinseco definito overcommittment 04. L’indagine ISYDE-Ψ si è occupata di Indagare le reazioni emotive dei soggetti esposti a situazioni di emergenza Indagare il livello di conoscenza e implementazione delle linee guida di cardiologia riabilitativa Indagare la relazione tra ansia e depressione nei casi di malattia cardiaca Indagare la relazione tra stress e risposte immunitarie negli adolescenti 05. Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo: ha origine nell'ambito della sociologia medica si fonda sulla relazione tra sforzi e ricompense Tutte le risposte sono corrette Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). 06. Tra i fattori di rischio del burnout troviamo: avere elevati livelli di hardiness. avere bassi livelli di stabilità emotiva. avere elevati livelli di ottimismo. appartenere al genere maschile. 07. Quale modello può essere applicato per la spiegazione di come le persone elaborano la malattia cronica: modello di elaborazione delle informazioni modello di elaborazione del lutto modello di “guadagni-perdite” modello di autoregolazione 08. Spiega cosa si intende con invecchiamento positivo e invecchiamento di successo 09. Descrivi quali sono le principali componenti del benessere lavorativo in base all'approccio edonico della psicologia positiva. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 98/116 10. Descrivi i fattori sociali, le variabili situazionali e le caratteristiche psicologiche e di personalità connesse al benessere lavorativo. Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Carfora Valentina © 2016 - 2021 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/03/2021 08:03:25 - 99/116 Lezione 037 01. La soggettività del medico è una dimensione chiave di quale modello di cura centrata sul paziente? Il modello di Mead e Bower (2000) Il modello di Moja e Vegni (2000) Il modello di Stewart (2003) Il modello di Engel (1977) 02. Al modello richieste/controllo è stato poi aggiunta la variabile: investimento emotivo fatica fisica sostegno sociale sforzo cognitivo 03. La ________ è una strategia basata sulla cultura della evidence-based medicine, mediante la quale le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dei servizi e del mantenimento degli standard assistenziali, stimolando un ambiente a favore dell’eccellenza professionale. medicina disease-centered medicina patient-centered qualità dell’assistenza clinical governance 04. La __________ può essere definita come il grado in cui i sistemi sanitari riescono ad aumentare, a livello individuale e di popolazione, la probabilità di ottenere gli esiti desiderati, in accordo con le migliori evidenze scientifiche qualità dell’assistenza clinical governance medicina disease-centered medicina patient-centered 05. Rispetto alla soddisfazione lavorativa in ambito sanitario quale affermazione è vera: tra i fattori più rilevanti e più frequentemente riconosciuti dagli operatori sanitari si situa la relazione con il paziente occuparsi del paziente è associato alla soddisfazione lavorativa solo per gli infermieri la relazione con il paziente non ha alcuna influenza sul grado di soddisfazione lavorativa degli operatori sanitari occuparsi del paziente è associato alla soddisfazione lavorativa solo per i medici di medicina generale 06. Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo è stato descritto da: Maslache Goldberg (1998) Karasek (1979) Bakker e Demerouti (2007) Siegrist e collaboratori 07. Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo: ha origine nell'ambito della sociologia medica Tutte le risposte sono errate consente di identificare differenti tipi di impiego in fuzione di due aspetti cruciali: le richieste lavorative e il grado di controllo riportato dal lavoratore Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). Scaricato da Marco Speziale ([email protected]) lOMoARcPSD|9106640