Scarica 2024 Paniere PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 27004) Docente e più Panieri in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Set Domande PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia Generato il 03/01/2019 19:23:26 N° Domande Aperte 100 N° Domande Chiuse 174Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 PANIERI VERIFICATI ECAMPUS PAOLO ROSSI 2024 . Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 4/55 Lezione 002 01. «The Alameda Study»: Ai partecipanti è stato chiesto di indicare le proprie abitudini alimentari Ha esaminato un campione di 928 individui E' uno studio epidemiologico iniziato nel 1965 nella Contea di Alameda in California Lo studio ha dimostrato che l'individuo non influenza il proprio stato di salute 02. La "divisione 38": E' nata in Inghilterra alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Germania alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata in Europa alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association E' nata negli USA alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all'interno dell'APA (American Psychological Association 03. La Società Italiana di Psicologia della Salute: Tutte le altre alternative sono false. E' stata istituita nel 1997 allo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca empirica e le applicazioni sul campo. E' stata da poco istituita in Italia per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). E' stata costituita in Italia nel 1979 per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). 04. In contributo più sostanziale alla psicologia della salute è giunto dalla: Psicologia sociale Psicologia clinica Psicologia dinamica Psicologia cognitiva 05. Cos'è la divisione 38 e qual è la sua missione? 06. Definisci l'ambito di studio e di applicazione della Psicologia della Salute, facendo particolare riferimento alle tappe storiche che hanno portato al suo sviluppo nel nostro Paese e all'estero. 07. Descrivi qual è stato il contributo della Psicologia Scoaile e della Teoria socio-cognitiva allo sviluppo della Psicologia della Salute. 08. Descrivi il famoso "The Alameda Study", come è stato condotto e a quali risultati ha portato. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 7/55 Lezione 005 01. Quanti domini ha identificato la WHOQOL (World Health Organization Quality of Life) Sei Dieci Cinque Otto 02. Quale affermazione è FALSA riguardo la qualità della vita: L'ambiente è un dominio di cui si compone il WHOQOL La WHOQOL si compone di sei domini. La religione e le credenze personali non sono un dominio di cui si compone il WHOQOL Le relazioni sociali sono un dominio di cui si compone il WHOQOL 03. Lo strumento WHOQOL 100: E' composto da 100 item raggruppati in 24 sezioni, a loro volta suddivise in quattro aree E' composto da 100 item raggruppati 4 sezioni da 25 domande ciascuna E' composto da 2 sezioni da 100 item ciascuna E' composto due sezioni da 50 item ciascuna per un totale di 100 item 04. L'acronimo WHOQOL significa: World Health Organization Quality of Life World Health Organization Quality of Lifelong learing World Health Organization Question of Life World Health Organization Quality of lifelong learning 05. Descrivi che cosa si occupa la psicologia positiva, facendo particolare riferimento alla prospettiva edonica e eudaimonica del benessere soggettivo. 06. Descrivi le differenze tra il WHOQOL-100 e il WHOQOL-Bref, facendo particolare riferimento alla descrizione delle dimensioni di cui si compongono. 07. Descrivi come è stata definita la qualità della vita dalll'OMS e le sei dimensioni del WHOQOL (World Health Organization Quality of Life) Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 8/55 Lezione 006 01. La teoria della selezione psicologica Tutte le altre alternative sono corrette Sostiene che l'esperienza soggettiva rappresenta l'elaborazione consapevole di informazioni provenienti dal mondo esterno e interno Ha come oggetto lo studio dell'esperienza soggettiva e del suo ruolo nel processo di crescita personale Sostiene che l'esperienza soggettiva sia costituita da cognizioni, emozioni e motivazioni 02. Secondo la teoria della selezione psicologica: La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: gli «habit» e gli «hobby» perseguiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: i «challenge» e gli «skill» percepiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: la «competion» e i «winners» percepiti. La qualità dell'esperienza è funzione di due variabili: le «perceptions» e gli «outcomes» percepiti. 03. Riguardo la teoria della selezione psicologica: Tutte le altre alternative sono corrette Gli assunti teorici della selezione psicologica sono stato verificati e confermati attraverso una vasta campionatura transculturale. Sono stati inoltre applicati all'analisi di svariati ambiti di vita come lavoro, istruzione, tempo libero e relazioni, e a diverse face di età, dall'infanzia all'età adulta. Nell'ambio della salute sono emersi risultati interessati nello studio di patologie fisiche croniche, crescita post-traumatica, disturbi alimentari, salute mentale, tossicodipendenza e soddisfazione lavorativa tra gli operatori sanitari. 04. Nell'ambito della teoria della selezione psicologia, l'esperienza ottimale o FLOW: E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: agli skills viene dedicata maggiore attenzione E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti E' un processo dinamico che ruota attorno all'equilibrio tra challenge e skill percepiti, non si tratta della ripetizione continua e statica delle stesse attività. E' un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: ai challenge viene dedicata maggiore attenzione 05. Descrivi cosa afferma la Teoria della selezione psicologia, facendo particolare riferimento ai concetti di challenge, skill e flow. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 9/55 Lezione 007 01. La Teoria dell'autodeterminazione è stata proposta da: Ed Deci e Richard Ryan nel 195 Sheldon e Kasser nel 2008 Keyes e Cartwright nel 1993 Vansteenkiste e Lens nel 2006 02. Il nucleo centrale della........................... è lo studio della motivazione e della tendenza dell'individuo a perseguire obiettivi autodeterminati. Teoria del comportamento pianificato Teoria eudaimoica Teoria della selezione psicologica Teoria dell'autodeterminazione 03. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione ......................... è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi e a esercitare le proprie capacità. Ricerca della novità, essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale. Essa genere benessere e soddisfazione. intrinseca prevedibile estrinseca manipolabile 04. Completa la seguente affermazione con il termine corretto. La motivazione è......................... quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa (desiderio di una ricompensa esterna); è assimilabile al condizionamento operante. prevedibile estrinseca intrinseca manipolabile 05. Il nucleo centrale della teoria dell'autodeterminazione è lo studio di: comportamenti emozione motivazione atteggiamenti 06. La Teoria dell'autodeterminazione proposta da Ed Deci e Richard Ryan (1985) sostiene che per comprendere il comportamento delle persone e poter identificare le azioni che conducono al benessere occorre anzitutto: eplorare l'integrità psicofisica di una persona esplorare i bisogni da cui prendono le mosse esplorare il modo in cui le persone affrontano gli eventi stressanti (strategie di coping) esplorare la spinta all'autodeterminazione generale di una persona 07. Descrivi cosa afferma la Teoria del benessere Psicologico, e in particolare le dimensioni di cui si compone il funzioamento psicologico positivo. 08. Descrivi come la Teoria dell'autodeterminazione spiega il comportamento delle persone riguardo al benessere soggettivo, facendo particolare riferimento alla motivazione estrinseca ed intrinseca. 09. A proposito di salute mentale, cosa distingue un individuo caratterizzato da un funzionamento di tipo Fluorishing da un individuo Languishing? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 12/55 Lezione 010 01. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Nel valutare la risposta l'individuo confronta l'auto-efficacia personale e l'efficacia della risposta adattativa con i costi insiti nella risposta. Tenta di spiegare perché le persone non prendano parte a programmi di prevenzione e diagnosi precoce (es. visite ginecologiche). E' stato elaborato da Rogers (1983) con l'obiettivo di superare i limiti del modello del comportamento pianificato di Ajzen. L'obiettivo principale è chiarire cosa spinge un individuo ad abbandonare un comportamento nocivo per la salute (es. fumo o abuso di alcol). 02. Secondo il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia La percezione della vulnerabilità, della gravità, della minaccia, dei costi/benefici è influenzata da variabili demografiche (età, genere, etnia), socio psicologiche (personalità, classe sociale) e strutturali (conoscenze della malattia). Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) 03. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da: Rosenstock nel 1966 Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993 Ajzen nel 1988 04. Per lo studio di quali comportamenti è stato maggiormente applicato il modello delle credenze sulla salute e quali sono i limiti principali di tale modello? 05. In base al modello delle credenze sulla salute, quali sono le cause principali che motivano la persona ad assumere un'azione preventiva? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 13/55 Lezione 011 01. Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory) è stato elaborato da: Rogers, nel 1983 Ajzen nel 1988 Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 02. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) 03. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall'altro. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. 04. Quali sono le variabili del modello della motivazione a proteggersi che hanno maggiore potere predittivo sulla motivazione a proteggersi? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 14/55 Lezione 012 01. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d'ansia. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all'adozione dell'azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. 02. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): Tutte le altre alternative sono corrette E' nato nell'ambito della psicologia sociale, e mira a fornire una spiegazione generale del comportamento, non limitandosi a quello connesso alla salute. Postula che la variabile che svolge un ruolo centrale nell'innescare l'azione è l'intenzione, cioè la motivazione necessaria per attuare un comportamento Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. 03. Il modello del comportamento pianificato è stato elaborato da: Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 Ajzen nel 1988 04. Descrivi il modello del comportamento pianificato individuando tutte le variabili predittive che sono state aggiunte nel corso di successive revisioni della teoria. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 17/55 Lezione 015 01. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute è stato presentato e sostenuto da quale autore? Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 Schwarzer nel 1992 02. L'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Schwarzer, 1992): Postula che l'autoefficacia percepita, le aspettative di risultato e la percezione del rischio concorrono alla formulazione dell'intenzione. E' un modello socio-cognitivo di carattere stadiale che ha una fase motivazionale e una volitiva. Tutte le altre alternative sono corrette Postula che nella fase motivazionale l'individuo sviluppa l'intenzione di cambiare comportamenti rischiosi in favore di altre condotte. 03. Che cosa aggiunge l'approccio del processo di azione rilevante per la salute (Schwarzer) rispetto al modello transteoretico di cambiamento (Prochaska e Di Clemente)? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 18/55 Lezione 017 01. Le risposte fisiologiche allo stress sono mediate da un complesso meccanismo neuroendocrino di comunicazione che coinvolge il sistema nervoso centrale e periferico e il sistema endocrino. Il coordinamento dei vari meccanismi che entrano in gioco nello stress è delegato al sistema nervoso centrale, ma il ruolo principale spetta al: sistema parasimpatico sistema nervoso autonomo Nessuna delle precedenti risposte è corretta sistema simpatico 02. Con il termine "distress" si intende Lo stress euristico Lo stess positivo La defizione di stress presentata dall'Unione Europea Lo stress negativo 03. Con il termine "eustress" si intende Lo stress euristico Lo stess positivo Lo stress negativo La defizione di stress presentata dall'Unione Europea 04. Nella sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome, GAS) si possono riconoscere tre fasi comuni a tutti gli animali, compreso l'uomo: Reazione di allarme, resistenza, esaurimento Reazione di allarme, pianificazione, ritiro Attivazione, proazione, reazione Immobilizzazione, valutazione dell'allarme, reazione 05. La cosiddetta sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome, GAS) è stata illustrata nel 1946 da quale autore? Ajzen Rosenstock Selye Rogers 06. Cos'è lo stress? Come si evolve nel tempo? 07. Le risposte fisiologiche allo stress sono mediate da un complesso meccanismo neuroendocrino di comunicazione che coinvolge il sistema nervoso centrale e periferico e il sistema endocrino. Descrivi quali sono i meccanismi fisiologici dello stress. 08. Descrivi la differenza tra eustress e distress, apportando degli esempi. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 19/55 Lezione 018 01. Considerando il ruolo delle differenze individuali nella reazione allo stress, quale affermazione, tra le seguenti, è errata: Le differenze individuali di personalità hanno esiti importanti per la salute di un individuo. La personalità non contribuisce alle differenze individuali nel processo di stress. Gli individui con alti punteggi di nevroticismo sono esposti a un maggior n. di eventi negativi, selezionano strategie di coping inappropriate, sviluppano emozioni negative e quindi sono meno efficaci nell'affrontare i problemi. La personalità contribuisce alle differenze individuali nel processo di stress, influenzando gli eventi di vita, la valutazione cognitiva, le strategie di coping e gli esiti per la salute. 02. Quale autore ha concettualizzato il tratto generale di personalità del "sensation seeking" (ricerca di forti sensazioni); Selye Zuckerman Lazarus Tajfel 03. Secondo la teoria cognitivo-transazionale (Lazarus): L'individuo esplora e considera la spropria pinta all'autodeterminazione nel valutare la risposta agli stressors Nessuna delle precedenti risposte è corretta Nell'affrontare gli eventi stressanti, l'individuo può adottare diverse strategie di coping a seconda dell'evento stressante L'individuo, attraverso la valutazione cognitiva, attribuisce agli eventi di vita un significato in relazione al proprio benessere e decide di conseguenza come reagire. 04. La Social Readjustment Rating Scale proposta da Holmes e Rahe: La scala comprende anche gli eventi positivi (come matrimonio e gravidanza) perché anch'essi, in quanto situazioni nuove, comportano esigenze di adattamento. Consiste in una lista di 43 eventi relativi ad ambiti come la famiglia (morte, infortunio, separazione dai figli), la coppia (divorzio, problemi sessuali), la professione (licenziamento). Grazie a questa scala si è visto che coloro che riportano un numero elevato di eventi stressanti contraggono più frequentemente malattie. Tutte le risposte sono corrette 05. Cherniss [1983] ha individuato cinque tratti di personalità che influenzano una risposta individuale allo stress. Descrivili. 06. Alcuni ricercatori hanno studiato il ruolo giocato dai processi cognitivi implicati nella identificazione di un evento stressante e nello sviluppo di strategie per farvi fronte. A questo proposito, descrivi la teoria cognitivo-transazionale di Lazarus. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 22/55 08. La distinzione di Coping focalizzato sul problema e Coping focalizzato sull'emozione è imputabile a: Rogers e Brown (1983) Lazarus e Folkman (1984) Endler e Parker (1993) Turner e Gollwitzer (1993) 09. Definisci il coping e distingui il coping centrato sul problema da quello centrato sulle emozioni 10. Endler e Parker [1993] hanno affermato che le dimensioni del coping sono tre: orientato all'emozione; orientato al compito e orientato all'evitamento. Descrivi queste tre dimensioni del coping. 11. Descrivi in cosa consiste il coping centrato sul significato nella gestione della malattia cronica o incurabile. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 23/55 Lezione 021 01. Quale affermazione è FALSA riguardo l'ottimismo: L'ottimismo influenza nel tempo l'evolversi delle reazioni a una condizione avversa, il processo di adattamento ad essa e il suo superamento E' una caratteristiche generale stabile della personalità, che influenza la modalità con cui gli individui esperiscono e affrontano i problemi Gli ottimisti, in situazioni avverse, hanno livelli più bassi di benessere soggettivo anche perché utilizzano strategie di coping centrate sulle emozioni E' costituito dalle aspettative che l'individuo si crea riguardo le possibilità di successo o fallimento nel perseguimento degli obiettivi e dal valore che viene attribuito all'obiettivo 02. Quale affermazione è FALSA riguardo la teoria dell'autoefficacia: E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione Le origini del concetto auto-efficacia risalgono alle teorie cognitiviste della motivazione, con le attribuzioni di causalità che l'individuo usa per porre ordine agli eventi L'auto-efficacia non è connessa al locus of control. L'auto-efficacia permette di predire la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. 03. Tra le risorse psicologie e relazionali che permettono un adattamento efficace a condizioni patologiche, definisci il Locus of Control e l'Autoefficacia e in che modo sono tra loro connessi. 04. Descrivi il ruolo dell'ottimismo/pessimismo nella gestione della salute e della malattia Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 24/55 Lezione 022 01. Indica la risposta corretta. La resilienza: E' la competenza percepita dall'individuo in una data situazione E' una situazione estremamente particolare per pazienti, familiari e operatori sanitari Permette di predice la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. E' l'insieme dei fenomeni che caratterizzano un adattamento soddisfacente all'ambiente, pur in condizioni di avversità e rischio elevato 02. Indica la risposta corretta. La speranza: E' stata oggetto di studio soprattutto da Snyder in relazione al suo impatto sulla vita umana E' credere che si potrà trovare una via (pathway) per realizzare i propri obiettivi e la motivazione (agency) per percorrerla Tutte le altre alternative sono corrette A livello emotivo la speranza porta l'individuo a focalizzare la propria attenzione su obiettivi da raggiungere, piuttosto che a concentrarsi sulla malattia. 03. Descrivi il modello di resilienza familiare di Rolland, facendo particolare riferimento alle tre dimensioni fondamentali per favorire lo sviluppo di consapevolezza e adattamento del sistema familiare 04. Definisci il costrutto di Resilienza e per quale motivo è importante nell'ambito della salute e nello studio dell'adattamento a circostanze estenuanti come patologie croniche o invalidanti. 05. Descrivi il ruolo della speranza nella gestione della salute e della malattia Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 27/55 Lezione 025 01. L'euristica della rappresentatività: Tutte le altre alternative sono corrette utilizzata quando si deve stimare la probabilità che un dato evento rientri in una determinata categoria più ampia, o che un certo evento si verifichi a partire da casi noti in precedenza si verifica quando, dovendo emettere dei giudizi in condizioni di incertezza, le persone riducono l'ambiguità ancorandosi ad un punto di riferimento stabile per poi operare degli aggiustamenti ed infine raggiungere una decisione finale consiste nel decidere in base alla facilità con cui si richiamano alla memoria esempi della situazione specifica (perché molto frequenti, emotivamente coinvolgenti, o accaduti a persone care o vicine). 02. L'euristica della disponibilità: si verifica quando, dovendo emettere dei giudizi in condizioni di incertezza, le persone riducono l'ambiguità ancorandosi ad un punto di riferimento stabile per poi operare degli aggiustamenti ed infine raggiungere una decisione finale consiste nel decidere in base alla facilità con cui si richiamano alla memoria esempi della situazione specifica (perché molto frequenti, emotivamente coinvolgenti, o accaduti a persone care o vicine). utilizzata quando si deve stimare la probabilità che un dato evento rientri in una determinata categoria più ampia, o che un certo evento si verifichi a partire da casi noti in precedenza Tutte le altre alternative sono corrette 03. Nell'attribuzione causale: Le altre alternative sono errate le variabili che sono coinvolte nell'attribuzione di una causa ad una specifica malattia sono l'origine e la controllabilità, ma non ha alcuna influenza la stabilità della malattia nel tempo chi ricorre alla strategia di evitamento è convinto che all'origine della propria malattia vi siano fattori interni e variabili nel tempo il locus of control e le strategie di coping vengono influenzate dalle variabili che influenzano l'attribuzione di una malattia a una causa specifica 04. Il bisogno di chiusura cognitiva: Tutte le risposte sono corrette è un costrutto multidimensionale composto da cinque componenti esigenza che la persona avverte di giungere a una conclusione sulla base delle info che possiede, chiudendo il processo di elaborazione evitando di esplorare possibili alternative. può variare da persona a persona e da situazione a situazione 05. Descrivi i quattro fondamentali stili decisionali dei pazienti. 06. Quali sono le principali differenze nelle strategie decisionali del medico e del paziente? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 28/55 Lezione 026 01. L'aderenza terapeutica è: il contrario di compliance l'approccio adottato dal medico sinonimo di compliance influenzata da variabili socio-economiche, sistema di cura, condizione medica, tipo di terapia 02. L'alleanza terapeutica è: è una delle cinque dimensioni individuate da Mead e Bower del modello centrato sul paziente è promossa da tre aspetti dell'atteggiamento del medico: empatia, coerenza, disponibilità e apertura incondizionate nei confronti del paziente scaturisce dalle caratteristiche emotivo/affettive della relazione medico-paziente. Tutte le risposte sono corrette 03. Considerando i modelli relazionali medico/paziente, il modello centrato sul paziente: Si tratta di un costrutto ampio che include diversi aspetti della relazione con il medico e del percorso terapeutico ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. 04. Considerando i modelli relazionali medico/paziente, il modello consumistico: affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. è centrato sull'autonomia di scelta del paziente, il medico dovrebbe rispondere alle sue domande ma senza influenzare le sue decisioni 05. Indica l'affermazione errata. Il modello paternalistico biomedico: affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. è centrato sull'autonomia di scelta del paziente, dopo che il medico ha presentato dati statistici sulle probabilità di successo di una terapia, i suoi costi/benefici e gli effetti collaterali 06. Descrivi l'impatto della comunicazione di cattive notizie sia sul medico, sia sul paziente. 07. Descrivi il protocollo SPIKES di Baile e colleghi (2000) per la comunicazione di cattive notizie. 08. Relativamente ai modelli di relazione medico-paziente, come avviene la comunicazione nel modello consumistico? 09. Cosa si intende per compliance? Di quale modello di relazione medico-paziente è caratteristica? 10. Descrivi le cinque dimensioni fondamentali del modello di relazione medico paziente "centrato sul paziente" (rif. Mead e Bower, 2000). 11. Relativamente ai modelli di relazione medico-paziente, descrivi e distingui il modello biomedico, il modello consumistico e il modello centrato sul paziente. 12. Descrivi quali sono i principali modelli di relazione medico-paziente. 13. Cosa si intende per "aderenza terapeutica"? Perché non è sinonimo di "compliance"? 14. Relativamente ai modelli di relazione medico-paziente, quali sono gli elementi fondamentali del modello centrato sul paziente? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 29/55 15. Relativamente ai modelli di relazione medico-paziente, qual è il modello preferito dai pazienti e perché? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 32/55 Lezione 028 01. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare la depressione la negazione tutte le affermazioni sono corrette l'ansia 02. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, l'ansia consiste in: una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. 03. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, la depressione consiste in: Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. 04. Il paziente che «sa tutto» Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. 05. Il paziente terminale con dolore cronico Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 33/55 06. Il paziente depresso. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. 07. Il paziente psicosomatico Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. È tra i pazienti più difficili perché vi sono dei confini molto labili nello spettro tra bisogno, abuso e pericolo. È necessario che il medico sia consapevole che ci possono essere dei rischi sia per il medico che per il paziente stesso. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. 08. Il paziente ansioso È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. Interagire con questa tipologia di pazienti è molto faticoso poiché essi continuano a ripetere le stesse domande e le stesse storie e a volte possono essere difficili da trattare se diventano agitati, evenienza frequente quando hanno paura o sono convinti di aver perso il controllo della situazione. 09. Il paziente che non aderisce al trattamento Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. Alcuni soggetti sanno di essere un paziente............ e lo comunicano direttamente, mentre altri si presentano con una varietà di sintomi, tra cui affaticamento, mancanza di energia, insonnia durante la notte e stanchezza durante il giorno, mancanza di interesse e anedonia. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. È problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici. 10. Tra le reazioni delmedico alla malattia e al paziente possiamo riscontrare, la proiezione consiste in: L'inesorabilità del decorso di una malattia e la consapevolezza dell'impossibilità di un intervento adeguato possono deprimere il medico e indurlo a distorsioni sia di pensiero che di giudizio. Anziché affrontare la propria condizione emotiva cercando un sostegno nei familiari e negli amici, è frequente che, per combattere la percezione della propria inefficacia, il medico reagisca lavorando di più e in modo più diligente. Per evitare di affrontare i conflitti emotivi interni, alcuni medici utilizzano il meccanismo della proiezione, attribuendo ad altri i propri sentimenti, impulsi e pensieri inaccettabili e riescono in questo modo a controllare l'emozione. una condizione che può essere presente sia nel medico che nel paziente; essa può essere realistica, come nel caso della paura di contrarre un'infezione, fare una diagnosi errata, danneggiare involontariamente il paziente, o anche di essere oggetto di una denuncia. Nella pratica clinica, il medico può utilizzare diversi accorgimenti per tutelarsi, ma esprimere le proprie paure e preoccupazioni può non essere facile per chi è stato formato con il preciso obiettivo di essere in grado di controllare le patologie e di risolvere i problemi legati a esse Non è facile interagire con chi utilizza la negazione poiché queste persone tendono a interpretare e a giustificare in modo apparentemente razionale i comportamenti propri e altrui; è tuttavia possibile dar loro un sostegno attraverso la condivisione delle proprie esperienze, arricchite dagli aspetti emotivi tanto temuti da chi usa la negazione in modo massiccio. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 34/55 11. Il paziente direttivo Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. È indubitabilmente un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». 12. Il paziente che richiede farmaci Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. Può essere frustrante per il personale sanitario perché sembra che non voglia mai seguire le terapie prescritte, sebbene continui a lamentarsi dei sintomi che lo hanno indotto al consulto. 13. Il paziente coraggioso Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. Tende ad avere conoscenze approfondite su alcuni argomenti medici e pretende di saperne altrettanto o più del medico stesso. Ama portare con sé articoli di riviste divulgative o trovati su Internet inerenti a tematiche mediche per «permettere al medico o all'infermiere di acquisire una competenza comparabile alla sua». Manifesta grandi capacità di comprensione, forza e accettazione di fronte alle avversità e per questo è fonte di ammirazione da parte degli operatori, che hanno maggiore facilità a dimostrarsi collaboranti e disponibili. Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. 14. Il paziente piacevole Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l'infermiere se non è d'accordo con lui. È quello con cui tutti gli operatori sanitari vorrebbero avere a che fare. È rispettoso, riconoscente, aderisce alle indicazioni, riconosce la competenza dei professionisti a cui si affida. È necessario però evitare di creare un attaccamento eccessivo. Manifesta grandi capacità di comprensione, forza e accettazione di fronte alle avversità e per questo è fonte di ammirazione da parte degli operatori, che hanno maggiore facilità a dimostrarsi collaboranti e disponibili. Può essere irascibile, manipolatorio e richiedente. A volte è difficile da individuare, ma i segnali identificativi della tipologia riguardano, ad esempio, un continuo bisogno di dosi sempre più elevate di oppiacei quando i sintomi dichiarati sono sproporzionati rispetto agli indici fisiologici. 15. Il paziente irascibile: è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 37/55 Lezione 029 01. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "chiarire" consiste in: Quando si vuole avere conferma di quanto ha detto il paziente, utilizzando ad esempio la parafrasi («Intende dire che non ha preso le pastiglie perché...») Riporta il paziente al discorso iniziale, evitando che divaghi Si suggerisce al paziente una possibile risposta Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio 02. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "porre domande guida" consiste in: Si invita il paziente stesso a riflettere sulla sua condizione a partire da problematiche che lui stesso ha introdotto oppure da espressioni o comportamenti che ha assunto (ad esempio «Mi è sembrato turbato quando ha parlato di suo figlio») Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Si suggerisce al paziente una possibile risposta 03. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "rispecchiare" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Si invita il paziente stesso a riflettere sulla sua condizione a partire da problematiche che lui stesso ha introdotto oppure da espressioni o comportamenti che ha assunto (ad esempio «Mi è sembrato turbato quando ha parlato di suo figlio») Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti 04. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "generalizzare" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Si suggerisce al paziente una possibile risposta Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio 05. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nel "verificare i sintomi" consiste in: Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente 06. Tra le tecniche che facilitano la conduzione del colloquio, la tecnica che consiste nello "specificare" consiste in: Se il paziente tende a proporre un evento recente e unico che non permette di comprendere se rientra in un quadro sintomatologico più ampio Se il paziente risponde in modo vago, confuso o a monosillabi, l'intervistatore deve rivolgere delle domande chiuse per ottenere un racconto più esauriente Se il paziente non è chiaro nel descrivere la sua storia patologica, il medico suggerisce una serie di sintomi possibili per vedere se il paziente li ha o non li ha avuti Si suggerisce al paziente una possibile risposta 07. Tra le tecniche che favoriscono la condizione del colloquio medico-penziente, spiega in cosa consistono le seguenti tecniche di chiarificazione: specificare, generalizzare, verificare i sintomi, rispecchiare. 08. Tra le tecniche che favoriscono la condizione del colloquio medico-penziente, spiega in cosa consistono le seguenti tecniche di chiarificazione: porre domande guida, sondare, correlare, chiarire. 09. Descrivi quali elementi della comunicazione non verbale secondo Ripamonti è necessario tenere in considerazione nella comunicazione medico-paziente. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 38/55 Lezione 030 01. Come è stata definita la Medicina Narrativa dagli esperti? 02. Descrivi quali sono i principali approcci teorici alla base della Medicina Naarrativa Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 39/55 Lezione 031 01. Descrivi di quali strumenti la medicina narrativa si avvale per la raccolta delle narrazioni dei pazienti. 02. Quali sono i vantaggi della medicina narrativa (Polvani)? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 42/55 Lezione 035 01. Nel burnout, la ridotta realizzazione personale consiste in: un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza 02. Secondo il modello di Golembiesky e Munzenrider le tre fasi del burnout sono: 1. Esaurimento emotivo, 2. Depersonalizzazione, 3. Scarsa realizzazione personale. Nessuna delle precedenti risposte è corretta 1. Scarsa realizzazione personale, 2. Depersonalizzazione, 3. Esaurimento emotivo. 1. Depersonalizzazione, 2. Scarsa realizzazione personale, 3. Esaurimento emotivo. 03. Nel burnout, l'esaurimento emotivo consiste in: un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza 04. Nel burnout, la depersonalizzazione consiste in: un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni la percezione che le richieste provenienti dall'ambiente lavorativo siano eccessive rispetto alle risorse che si hanno a disposizione per affrontarle. 05. Descrivi i fattori sociali, situazionali e individuali che caratterizzano il Burnout. 06. La ricerca sul burnout ha intrapreso tre nuovi percorsi di studio, quali? 07. Quali sono le principali cause di stress tra gli operatori sanitari in Italia? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 43/55 Lezione 036 01. Nelle successive revisioni del modello sforzo/ricompensa è stata data maggiore enfasi alla componente: dello sforzo intrinseco definito overcommittment dello sforzo sociale definito overcommittment dello sforzo relazionale definito overcommittment dello sforzo fisico definito overcommittment 02. Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo: si fonda sulla relazione tra sforzi e ricompense Tutte le risposte sono corrette Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). ha origine nell'ambito della sociologia medica 03. Tra i fattori di rischio del burnout troviamo: avere bassi livelli di stabilità emotiva. appartenere al genere maschile. avere elevati livelli di hardiness. avere elevati livelli di ottimismo. 04. Descrivi i fattori sociali, le variabili situazionali e le caratteristiche psicologiche e di personalità connesse al benessere lavorativo. 05. Descrivi quali sono le principali componenti del benessere lavorativo in base all'approccio edonico della psicologia positiva. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 44/55 Lezione 037 01. Rispetto alla soddisfazione lavorativa in ambito sanitario quale affermazione è vera: occuparsi del paziente è associato alla soddisfazione lavorativa solo per gli infermieri occuparsi del paziente è associato alla soddisfazione lavorativa solo per i medici di medicina generale la relazione con il paziente non ha alcuna influenza sul grado di soddisfazione lavorativa degli operatori sanitari tra i fattori più rilevanti e più frequentemente riconosciuti dagli operatori sanitari si situa la relazione con il paziente 02. Al modello richieste/controllo è stato poi aggiunta la variabile: sforzo cognitivo fatica fisica sostegno sociale investimento emotivo 03. Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo è stato descritto da: Siegrist e collaboratori Karasek (1979) Maslache Goldberg (1998) Bakker e Demerouti (2007) 04. Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo: Tutte le risposte sono errate Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). consente di identificare differenti tipi di impiego in fuzione di due aspetti cruciali: le richieste lavorative e il grado di controllo riportato dal lavoratore ha origine nell'ambito della sociologia medica 05. Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo è stato illustrato da: Bakker e Demerouti (2007) Karasek (1979) Siegrist e collaboratori Maslache Goldberg (1998) 06. A proposito di benessere lavorativo in ambito sanitario, descrivi il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa 07. A proposito di benessere lavorativo in ambito sanitario, descrivi il modello richieste/controllo Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 47/55 Lezione 040 01. A proposito di comportamento umano tra biologia e cultura, quale affermazione NON è corretta: è stata rilevata una relazione di causalità circolare e di reciproca influenza tra ambiente (naturale e culturale) e individuo. nelle ricerche, è molto difficile analizzare separatamente le componeneti biologiche, ecnomiche e culturali del comportamento ogni comunità umana è molto più influenzata dall'eredità culturale che da quella biologica l'evoluzione avviene unicamente per variazione nell'espressione genitica e nella struttura cellulare, e non è influenzata dalle pressioni ambientali. 02. La stessa condizione fisica può avere implicazioni sostanzialmente diverse a seconda del contesto sociale in cui vive l'individuo che ne è portatore. Questa affermazione è in linea con quale modello? Il modello dinamico della salute Il modello biopsicosociale Il modello interdisciplinare della salute Il modello paternalistico 03. per prevedere il comportamento di un essere vivente dotato di cultura è necessario conoscere il suo genotipo, l'ambiente culturale in cui vive e il suo culturotipo. Con il termine cultorotipo si intende: Tutte le affermazioni sono corrette. Uno stato mentale collettivo che porta a eseguire un'azione specifica a favore del gruppo. Il messaggio culturale che l'individuo ha ereditato dai suoi conspecifici. Gli elementi culturali nuovi del singolo individuo che andranno ad aggiungersi al messaggio culturale ereditato dai suoi conspecifici e trasmesso ai posteri. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 48/55 Lezione 041 01. A proposito di dimensione culturale e comunicativa della salute, quali sono le principali differenze tra evoluzione biologica ed evoluzione culturale? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 49/55 Lezione 042 01. Alcune forme di competizione tra biologia e cultura riguardano direttamente l'ambito sanitario: è possibile che consuetudini culturali consolidate abbiano conseguenze negative sulla salute degli individui. Ne è un esempio: La pratica della mutilazione dei genitali femminile Entrambe le affermazioni sono sbagliate Entrambe le affermazioni sono corrette La tendenza a favorire la sopravvivenza delle figlie femmine rispetto ai figli maschi 02. Qual affermazione definisce il processo di "Inculturazione": Processo attraverso cui il bambino assorbe istruzioni comportamentali dal contesto familiare e sociale Processo mediante il quale un popolo o un gruppo etnico assume, in seguito a migrazione, conquista o contatti indiretti, la cultura di un altro popolo o di un altro gruppo o parte sostanziale di essa La compresenza di elementi o di individui appartenenti a culture diverse Appartenenza o partecipazione a diverse culture 03. A proposito di comportamneto umano tra biologia e cultura, descrivi il processo di inculturazione. 04. A proposito di dimensione culturale e comunicativa della salute, descrivi due esempi di competizione tra regole culturali e biologia. Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 52/55 Lezione 045 01. Quale, tra le seguenti, NON è una modalità attraverso la quale può avvenire l'acculturazione: l'integrazione l'assimilazione l'estroversione l'emarginazione 02. Il/lo.................................. implica un fallimento nel processo di adattamento psicologica, e si manifesta con disturbi dell'umore e sintomi depressivi. È influenzato in parte dalla personalità e dalla disponibilità di supporto sociale. Culture shock Distress da assimilazione Stress da acculturazione Eustress da integrazione 03. Quale, tra le seguenti, è una modalità attraverso la quale può avvenire l'acculturazione: l'innovazione l'individuazione l'emarginazione l'inculturazione 04. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'EMARGINAZIONE consiste in: la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). 05. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'INTEGRAZIONE consiste in: le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. 06. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'EMARGINAZIONE consiste in: la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). tutte le affermazioni sono errate Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 53/55 07. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'ASSIMILAZIONE consiste in: il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. tutte le affermazioni sono errate la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). 08. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. L'ASSIMILAZIONE consiste in: una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. 09. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. La SEPARAZIONE consiste in: le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. la cultura minoritaria decide di non entrare in contatto con quella dominante una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. 10. L'acculturazione: c'è sempre una cultura di minoranza e una acculturante (dominante) è un processo statico costituito da diverse fasi in cui le due culture cercano l'assestamento tutte le risposte sono corrette comporta nell'individuo cambiamenti di identità, valori e atteggiamenti, mentre a livello collettivo comporta cambiamenti sociali, economici e politici 11. L'acculturazione può avvenire in diverse modalità. La SEPARAZIONE consiste in: le due culture riescono a convivere facendo entrare in comunicazione i rispettivi valori. Gli individui di una società mantengono i propri valori riuscendo a fare propri anche quelli dell'altra, sviluppando un'identità di doppia appartenenza (biculturale). tutte le affermazioni sono errate il gruppo acculturante non si separa intenzionalmente, ma viene emarginato dalla società dominante, sia dal punto di vista del lavoro che delle condizioni di vita. una popolazione perde la propria identità per essere assimilata alla cultura dominante, perdendo il proprio patrimonio culturale. Con la globalizzazione, aumentano le nazioni, ma diminuiscono le culture. 12. Quali fattori facilitano un processo di acculturazione efficace? Downloaded by Luca Rebuzzi (
[email protected]) lOMoARcPSD|12936466 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA SALUTE SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04) Docente: Covelli Venusia © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 03/01/2019 19:23:26 - 54/55 Lezione 046 01. A proposito della salute degli immigrati, lo studio multicentrico che ha esaminato 2.225 pazienti stranieri è stato realizzato da: Delle Fave e collaboratori (2004) Scotto e collabotori (2005) Castro e collaboratori (2007) Tadmor e collaboratori (2009) 02. A proposito della salute degli immigrati: gli studi longitudinali dimostrano la minore mortalità connessa a patologie cardiovascolari e allo stile di vita, maggiore mobilizzazione di risorse psico-fisiche sul progetto migratorio e sugli obiettivi connessi ad esso, che permettono di tollerare meglio le situazioni di disagio chi arriva in un paese straniero per trovare lavoro e per migliorare le condizioni di vita proprie e della famiglia, gode di un livello di salute adeguato all'obiettivo che si propone Tutte le risposte sono corrette gli studi longitudinali dimostrano la sostanziale buona salute degli immigrati 03. Quali sono le principali patologie manifestate dagli immigrati? Riporta a questo proposito i risultati dello studio multicentrico di Scotto e collaboratori (2005). Downloaded by Luca Rebuzzi (
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