Scarica Adolf loos e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura Contemporanea solo su Docsity! ADOLF LOOS Slovacchia (impero austro ungarico), nasce del 1870, muore nel 1933. Vive le contraddizioni dell’impero di Francesco Giuseppe e il passaggio dall’impero ottocentesco (linguaggio eclettico, neogreco) ai protagonisti del movimento moderno (Gropius, Le Corbusier). Ha una formazione eclettica, quasi autodidatta. Ha delle vicissitudini di tipo economico; il padre è uno scultore che lavora il marmo. Alla morte del padre va in America dallo zio ed è attratto dal mondo anglosassone. E’ un rigorista, viene nominato il precursore del movimento moderno perché può essere definito un “funzionalista ante litteram”. L’architettura come arte non esiste, deve essere utile; è arte quando si parla di monumento o sepolcro, quando si parla di funzione encomiastica. Per tutto il resto l’architettura deve essere in funzione dell’utile. Loos ha il rifiuto delle decorazione e della concezione dell’arte come vita: la aborre. Persegue la divisione tra arte e vita: l’oggetto deve essere d’uso. Riguardo la questione dell’artigianato afferma che deve essere utile non necessariamente bello. L’ente Werkbund: chiama gli industriali ad un’alleanza con gli artisti per creare oggetti d’uso di qualità (Peter Behrens. Mies Van del Rohe faceva parte del Werkbund). Questo a Loos non piaceva. Egli affermava che l’oggetto d’uso deve essere consacrato alla tradizione. Cerca la funzionalità e la semplicità dell’oggetto. Gli scritti di Loos sono sulla vita, sul comportamento del genere umano. Era sordo e per mantenersi in America faceva il critico musicale. L’America rappresentava la città del futuro: non bada all’estetica, ma all’etica e alla funzionalità e questo infatti influenza molto Loos. Esposizione colombiana a Chicago: fu un’occasione per conoscere Louis Sullivan di cui Wright fu allievo. Per Loos la moda va intesa come vita vissuta. Scrive “ Le parole nel vuoto”. -“Millennium bar” a Vienna. Il bar era un elemento importante perla città di Vienna perché inteso come luogo di aggregazione. - Casa di Loos. -Villa al lagodi Ginevra, “Villa Karma”. Ha in sé cose moderne e antiche: un pronao con colonne doriche, una facciata povera con due finestre, una torretta tonda e quadrata; presenta una permeabilità tra esterno e interno. La scala verrà citata da Le Corbusier. La semplicità è la ricchezza del materiale; uso del marmo. - “American bar”, trionfo di marmi e legno e cuoio. È un’icona che prelude al movimento moderno. WERKBUND Lo scopo dell'associazione era quello di saldare la cesura tra industria e arti applicate avvenuta nel corso del recente straordinario sviluppo economico, proponendo una nuova cultura del lavoro industriale nella quale, per ogni progetto, dovevano essere analizzati i costi di produzione, la qualità artigianale, le modalità ed i tempi di produzione, cercando di coniugarli con le politiche aziendali. ESPOSIZIONE DI COLONIA 1914. In quell'occasione il Deutscher Werkbund ebbe modo di progettare e realizzare diverse opere importanti. A Walter Gropius e Adolf Meyer fu affidata la progettazione del padiglione destinato ad ospitare le opere della Werkbund; a Henry van de Velde il teatro; Bruno Taut realizzò il Glaspavilion (padiglione in vetro oggi distrutto) e Walter Gropius un modello di industria dove venivano ribaditi i principi seguiti nelle Officine Fagus. Nell'occasione dell'esposizione si manifestò la frattura ideologica che persisteva all'interno del Werkbund; da un lato Beherens e Gropius con l'accettazione collettiva della Typisierung(tipo); dall'altro van de Velde e Taut con la kunstwollen (volontà di forma) che era l'espressione individuale.