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Adolf Loos: architettura e decorazione, Appunti di Storia Dell'architettura

La figura di Adolf Loos, architetto viennese del primo Novecento. Loos si distinse per la sua critica all'ornamento e alla decorazione, che considerava inutili e fuori luogo nell'architettura moderna. alcuni dei suoi progetti più importanti, tra cui il Caffè Museum e le case Loos, Steiner, Horner, Scheu, Rufer e Moller. Loos cercava di creare ambienti austeri ma intimi, caratterizzati da materiali diversi e da una disposizione degli spazi tridimensionale. utile per chiunque sia interessato all'architettura moderna e alla critica dell'ornamento.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 20/11/2023

anna-bergaminelli
anna-bergaminelli 🇮🇹

12 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Adolf Loos: architettura e decorazione e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura solo su Docsity! ADOLF LOOS (1870-1933) Adolf Loos era un architetto viennese, era anche scrittore, redò dei giornali. Quando era giovane fece un viaggio di formazione negli Usa. resto colpito dall’architettura, ma anche dalle abitudini degli americani. Torna a Vienna, gli piace scrivere di architettura, abbigliamento. “das andere” titolo di giornale. dava consigli su come arredare casa, come mangiare, consigli sul galateo. affronta questioni importanti che introducevano il gusto nuovo nella cultura austriaca. libro per chiunque sia interessato all’architettura. lui parla di abbigliamento e sartoria e dice cosa significa vestirsi alla moda moderna. riflette sul concetto di decorazione. “ornamento e delitto” testo a cui è legata la sua fama. manifesto del protorazionalismo. frase di riflessione. capisce come l'individualità ha una forza enorme. attribuiva al concetto di ornamento un'importanza fondamentale. l’ornamento non ha più rapporto organico con la nostra civiltà. in contrapposizione con l’arte totale. Nel momento in cui gli architetti lavorano con l’industria, Loos si scaglia violentemente contro di loro perché pensa che quel lavoro fosse inutile. la bellezza dell’architettura si può ottenere con le piccole cose. allontanamento del linguaggio espressivo della decorazione dell’architettura. ci allontaniamo dal dominio dell’arte al dominio dell’utile. ha l’incarico di sistemare il caffè museum (1899), si trova sull’anello importante della città di vienna. questo caffe fu soprannominato caffè nihilismus. C’è una rinuncia al concetto di stile decorativo. venne lasciato in intonaco bianco, simbolo della purezza. lui dice che possiamo ottenere la bellezza data dall'ornamento grazie ai materiali. anche i fili della corrente vengono lasciati a vista. arredi prodotti anche da altri. loos definisce che la forma migliore per qualunque cosa è data da quella collaudata all’uso. il mastro sellaio capitolo del libro. la forma è data dal continuo uso che porta alla perfezione. questo caffe rappresentava una tipologia collaudata. Loos non era un conservatore, diceva che dalla tradizione si può raggiungere un ideale di bellezza. nelle case valorizza la tradizione attraverso la classicità. lascia le travi a vista sul soffitto, ma non le decorava. casa Loos, Vienna 1903 spazio libero da ingombri, concetto moderno di spazio completamente aperto. nel soggiorno inserisce in una nicchia il camino, no camino decorato. sedili fissi in muratura. ambienti austeri, raccolti ma che sono anche intimi. camera da letto che è la sfera del privato. vuole creare un ambiente sacro. la dimensione privatissima poteva essere in contrasto con tutta la casa. carattere: terminologia che si usava nel primo 800, per individuare una specifica connotazione agli elementi. il carattere deve essere legato alle esigenze. i materiali possono dare il senso del carattere. villa Karma, Montreux, 1904-07 non si tratta di un edificio ex novo, ma ristrutturazione. Il committente era un medico che gli diede l'incarico di trasformare l’abitazione. prende il nucleo e lo circonda di una nuova struttura. rapporto tra architetto e committente, quest’ultimo dialoga con l’architetto e gli lascia carta bianca. esterno: pianta che portava ad una forma tendenzialmente cubica, con torrette laterali. c’era una difformità tra il volume esterno e la ricchezza interna. caratterizzare ogni ambiente con materiali diversi per ricercare un diverso effetto. Casa Steiner, Vienna, 1910 Ha una copertura a vagone, prospetto muto. Loos quando articola gli spazi interni li articola su piani differenti. la casa può rivelare l’interno. anche esternamente i volumi possono emergere all’esterno denotano un carattere. quando fa emergere i volumi le forme assumono le forme interne. si fanno prima le forme interne e poi si ottiene il prospetto. prospetto simmetrico che da sul giardino. Nel momento in cui si disegna la funzione interna poi l’esterno si fa da sé. Casa Horner, Vienna, 1913: volta a botte, spazio in basso a dx sta a significare che c’è un ambiente particolare che ha determinato lo spazio esterno. casa scheu, Vienna, 1912: spazi esterni rispecchiano gli spazi interni. Casa Rufer, Vienna, 1922: round plan: concezione degli ambienti della casa che vengono progettati non in pianta ma in “3d”. ambienti aperti gli uni agli altri. complesso di spazi incastrati di diverse altezze che determinano gli involucri esterni. esternamente non ci sarà mai una simmetria, perché ci sono facciate che rispettano lo spazio interno. lui scava la casa attraverso dei vuoti che si contrappongono al concetto di pieni. buchi asimmetrici che può rifarsi al concetto di carattere. cornicione in alto. elementi decorativi delle formelle e bassorilievi. concetto di verità strutturale. Casa Moller, Vienna, 1927: troviamo una variante delle sue idee. affermazione di concezione degli ambienti della casa tridimensionale. scale che fanno sì che gli ambienti siano di diversa altezza. scale di gaudi tentativo di intrecciare i diversi piani. però qui deturpati da ogni decorazione. sembra ci sia un rimando alla semplicità delle case giapponesi. da un lato spazio libero dall’altro i colori e i materiali. sviluppo massimo di round plan. esterni muti, interni ricchi. bisognava trasmettere emozioni con gli interni. gli spazi hanno caratteri diversi. idea di creare corridoi prospettici, la scala diventa un nucleo che collega gli spazi interni. Loos alla metà degli anni 20 va in Francia fino al 1927. Venne in contatto con scrittori e artisti. Progettò la casa si tristan tzara. progetto della villa per baker: semplice parallelepipedo, blocco chiuso con poche finestre. rivestimento esterno con marmo nero e biano. interno con concetto raumplan. all’ultimo piano aveva previsto una piscina. attraverso le grandi vetrate si poteva vedere la padrona di casa. Progetto di concorso per il Chicago Tribune, 1922: blocco al primo piano, tutto un cubo. al secondo piano un richiamo alla colonna e poi un elemento verticale. l’idea era quello di rivestirlo in marmo nero. Progett o del mausoleo per Max Dvorak, 1921 Chiesa di Notre Dame de Consolation a Le Raincy, 1922-23: scheletro interamente in cemento, traduce il concetto di cattedrale gotica ma in cemento. tutto viene lasciato a vista. ci sono volte a botte ribassate, tutte in cemento nudo che non viene rivestito. torre che ricorda le cattedrali gotiche. c’è un linguaggio brutale, il cemento viene lasciato a vista. il brutalismo usato quando il cemento viene lasciato così senza essere intonacato. negli anni 30/40 utilizzo del linguaggio classico con rimando alla classicità. dopo il secondo guerra avra la possibilita di costruire molti edifici in cemento armato LE CORBUSIER (1887-1965) Le Corbusier è un nome d’arte. nel 1920 cambia il suo nome. Nasce in Svizzera, è stato architetto, pittore, scultore ed è stato autore di testi teorici. lavora anche come grafico. per trasmettere le idee dell'architettura non basta fare, ma bisogna studiare un modo per diffondere quelle che erano le idee dell'architettura. Inizia a studiare l’arte locale come incisore, ma anche il disegno assieme a Charles L'Eplattenier. egli lo induce all’idea di tipizzazione delle forme naturali. gli spiega che tutte le forme naturali possono essere ricondotte a forme geometriche. 1907-11 intraprende i cosiddetti viaggi. passa 4 anni della sua vita viaggiando. va a Parigi e lavora per i fratelli Perrett. Nel 1910 va a Berlino dove lavora per Behrens, dove c’era anche gropius. va a vedere la mostra del werkbund. impara guardando durante i suoi viaggi e impara anche dai suoi contemporanei. Nei suoi viaggi schizza molti paesaggi e città, cerca di non trovare l’effetto pittoresco, ma i principi fondamentali. studia i volumi, si interessa ai giochi di ombra che possono dare i volumi. ogni giorno va a visitare il partenone ad Atene. resta colpito dalla precisione di questo edificio. il rapporto che ha il partenone col luogo, il paesaggio e ad un certo punto guarda come è stato concepito. il partenone diventa un modello che può fornire dei principi di progettazione. scrive un testo dove delinea il concetto di architettura. dopo torna in svizzera e disegna una casa per la sua famiglia. (Villa Jeanneret (Maison Blanche), La Chaux-de Fonds, 1912) ci sono influenze del suo viaggio. in questi anni studia il sistema costruttivo che aveva conosciuto dai fratelli perret. Progetto di Maison Dom-Ino, 1914-15: noi possiamo attraverso uno schema semplice di 6 pilastri e 3 solai possiamo ottenere un modulo. maison dom-ino. può diventare una cella, uno schema complesso. il sistema del domino, tessere affiancate, se facciamo un sistema dove mettiamo 3 solai collegati da piloni con una scala di collegamento che diventa un modulo. 6 pilastri e 3 solai collegati da una rampa. se utilizziamo questo modulo come il domino possiamo affiancare più tessere e quindi si possono ottenere più moduli. ipotesi di aggregazione. visione complessa di unità residenziale, può essere di forme complesse. Villa Schwob, 167 rue du Dombe, La Chaux-de-Fonds 1916-1917 fa un'altra casa, struttura in cemento armato con rivestimento in mattone, alcune forme curve con riferimenti a loos. non c’è ancora la forma dirompente del cemento. Sono gli anni della guerra e non si lavora molto. dopo la guerra si trasferisce a parigi. incontra Amédée Ozenfant. Lo conduce a dipingere. lo introduce a tutto il circolo parigino e fa sì che le corbusier dipinge e pubblica le sue opere pittoriche. movimento curista, ricerca delle forme pure in pittura. natura morta che si rifà alle forme pure. ritorno all’ordine. Le corbusier insieme a Amedeo fondano una rivista. il corvaro, il corvo era usato per trasportare informazioni, il corvaro colui che detiene informazioni. «L’architettura è il gioco sapiente, esatto e magnifico dei volumi assemblati nella luce. I nostri occhi sono fatti per vedere forme nella luce: luce e ombra rivelano queste forme; cubi, coni, sfere e cilindri o piramidi sono le grandi forme primarie che la luce rivela al meglio. La loro immagine sta dentro di noi, distinta e tangibile, priva di ambiguità. È per questo che sono forme belle, le forme più belle in assoluto. Tutti concordano in questo, il bambino, il selvaggio e il metafisico. Ciò appartiene alla vera natura delle arti plastiche.» Le Corbusier, Vers une architecture, 1923 lui definisce l’architettura come il gioco sapiente. attraverso il gioco sapiente dei volumi si possono avere luci, ombre. tutto il mondo può essere ricondotto a forme pure. e trova queste forme pure anche nel partenone, la roma antica in michelangelo. Lui trova le forme pure anche nella bellezza delle forme dell’ingegneria. forme pure della tecnica, i silos, gli aerei. il partenone importante perché accosta i templi classici alle automobili. Il Partenone è un prodotto di selezione applicato a uno standard stabilito. Da un secolo, ormai, il tempio greco era organizzato in tutti i suoi elementi […] Mostriamo dunque il Partenone e l’automobile perché si comprenda che si tratta di due prodotti di selezione, l’uno realizzato compiutamente, l’altro in una prospettiva di progresso […] Allora restano da confrontare le nostre case e i nostri palazzi con le automobili. E’ qui che i conti non tornano. Le Corbusier, Vers une architecture, 1923 il tempio fatto di elementi standard, che può essere associato ad una macchina. il partenone e l’automobile sono elementi di selezione. si possono mettere elementi standard per fare un’architettura. la casa può essere una macchina per abitare. bisogna partire dagli elementi essenziali della casa da cui si può creare una macchina. maison citrohan, 1921-22: soggiorno a doppia altezza, grande vetrata industriale. nel 1925 fruges: complesso per operai, rispetta il principio di maison citrohan. casa ozenfant: anche in piccole casette troviamo i concetti di applicazione di forme pure, in opere funzionali. idea di creare una finestra per incorniciare il paesaggio, ritorno poetico dell’uso dello spazio con idea funzionale. casa La Roche-jeanneret, Parigi 1923-1925: banchiera che collezionava arte purista. Le Corbusier collabora insieme al cugino. serie di elementi costanti. Il prospetto a dx inizia partendo dalle funzioni interne, lavora sul tema della matematica. tutta la realtà ricondotta alla geometria. la facciata basata su tracciati regolatori della matematica. facciate asimmetriche che però corrisponde ad un sistema geometrico. impianto ad L. nella parte corta c’è lo spazio pubblico. la parte strutturale con pilastri in cemento armato. sistema con più livelli. lui inserisce una rampa. una passerella aerea. balcone aggettante, a sx passaggio aereo che collega le due parti della casa. tutti gli scomparti delle facciate sono rettangolari. passerella= promenade, questo principio della passeggiata ritorna in molte altre case. dal 3 livello si può accedere al livello inferiore. rampa curva. soggiorni che vengono caratterizzati in base alle dimensioni. disegna anche mobili in tubolare d’acciaio. pilastri, la casa può nascere su pilastri facciata geometrica passerella che collega più piani se la casa può essere una macchina, può essere anche una nave, ricorda le balaustre delle navi. stile delle navi. le curve che ci sono all’interno non seguono curve precise. il soggiorno è aperto ad una standa terrazzo che è nascosta. il terrazzo non si percepisce come terrazzo. piccolo camino che è un elemento funzionale per riscaldare la casa.colori che servono a caratterizzare gli ambienti. colori freddi per lo studio. terrazza collegata con una rampa alla terrazza superiore. colori importanti. colori usati puri, arancio, il bluet. progetto per il palazzo delle società delle nazioni, Ginevra: però non vince il concorso. Sede del Centrosoyuz, Mosca 1928- 1935: vince il concorso. corpi rettilinei con elementi di vetro, corpi scala cilindrici. sistema di pilastri sia esternamente che internamente. partecipa anche ad altri progetti. incarico del padiglione svizzero. collegio. i pioni non hanno sezione circolare ma forme più plastiche. enormi piloni che iniziano a deformarsi. corpo d’ingresso molto basso. facciata curva dove c’è il vano scala. corpo rettangolare molto grande poi ha di nuovo interesse verso le città. inizia a studiare dei piani. Studi urbanistici per Rio de Janeiro, 1929: una città esistente con grandi strutture collegate tra loro con sistema di strate sollevate da piloti. Plan Obus, Algeri 1933 per la città di algeri: si basa su principi, creare grandi megastrutture, sono grandi infrastrutture lineari, al di sopra degli edifici ci sono le strade e sotto ci sono le abitazioni. lui immagina una città; la ville radieuse: esistono zone funzionali diverse. zonizzazione. lavora su slogan. le corbusier realizza il palazzo per la società delle nazioni unite. negli anni della seconda guerra mondiale inventa il modulor; si basa sulla sezione aurea, riguarda le proporzioni e faceva riferimento alle proporzioni umane. 1.30 il centro del modulor, alzando il braccio si raggiungono 2m e qualcosa. bisogna rispettare questo sistema metrico per progettare architetture. tutto deve avere una corrispondenza al sistema umano. la mano aperta diventa simbolo per ricevere e donare. applicazione del modulor nei piani urbanistici e nelle architetture. diventa un sistema metrico. Unité d’Habitation, Marsiglia 1945-1952: grandi strutture, edifici multipiano, venivano suddivisi in più tagli. edifici che venivano suddivisi in 7 corridoi, che correvano lungo l’edificio. c’erano dei piani sfalsati. sistema delle cellule ad incastro. corridoio centrale, c’erano gli appartamenti, un appartamento con scala che porta al piano superiore e un altro piano scala che porta di sotto. tetto polifunzionale, che sembrava una piazza, o con zone verdi, una grande vasca. una sorta di spazio ludico. queste architetture rispettavano il modulor. costruisce la Cappella di Notre Dame du Haut, Ronchamp 1950: la scala umana si incrocia con la scala del sacro. parte dal principio della tenda, che era l’elemento dove i cristiani si univano insieme. lui lavora sugli spazi in base alla luce. grande muro portante, con spazi che fanno entrare la luce. spesso vetri colorati. lo spazio delle funzioni liturgiche con spazi interni ed esterni. all’esterno pulpito dove si svolgevano le funzioni liturgiche. no simmetria. lui cerca di portare avanti l’uso della luce e della percezione. convento che deve funzionare come una macchina. nel 1951 ha il primo approccio per realizzare la capitale di Chandigarh, ossia città d’argento. studia come materializzare una città. si immagina la città come un corpo umano. -testa pensate è dove c’è la parte amministrativa -le viscere sono le strutture delle funzioni