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Anatomia Cuore e Sistema Circolatorio: Circolazione Anfibi e Funzionamento Cuore, Sbobinature di Biologia

Anatomia umanaPatologia cardiologicaFisiologia Umana

La circolazione sanguigna degli anfibi, la struttura del cuore e il funzionamento del sistema circolatorio. Vengono descritti i due atrii, l'entricolo, il pericardio, le valvole cardiache e il sistema nervoso autonomo. Inoltre, vengono spiegati i processi di contrazione e relaxazione del cuore, il ruolo dei miociti cardiaci e la regolazione della pressione arteriosa.

Cosa imparerai

  • Come funziona il sistema circolatorio degli anfibi?
  • Come si contraggono i miociti cardiaci?
  • Come si regola la pressione arteriosa?
  • Quali sono le strutture principali del cuore?
  • Quali sono le funzioni del pericardio?

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

Caricato il 05/05/2022

nasga
nasga 🇮🇹

4.7

(9)

21 documenti

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Scarica Anatomia Cuore e Sistema Circolatorio: Circolazione Anfibi e Funzionamento Cuore e più Sbobinature in PDF di Biologia solo su Docsity! Il sistema cardiocircolatorio La circolazione nei mammiferi e negli uccelli è doppia e completa: doppia perché il sangue passa due volte nel cuore e completa perché abbiamo due atrii e due ventricoli completamente separati tra di loro in cui il sangue deossigenato non si mescola con il sangue ossigenato. La circolazione nei pesci è semplice e completa: semplice perché possiedono un solo ventricolo e un solo atrio in cui passa il sangue una sola volta. La circolazione degli anfibi è doppia e incompleta: incompleta perché il loro cuore è composto da due atrii e un ventricolo questo determina che il sangue venoso che dall'atrio passa al ventricolo e anche il sangue arterioso passa allo stesso ventricolo quindi convergono e il sangue si mescola. I rettili più evoluti sono i coccodrilli infatti troviamo una circolazione doppia è completa. La circolazione in tutti i vertebrati è chiusa mentre negli insetti abbiamo un tipo di circolazione aperta. una circolazione si dice chiusa quando il sangue scorre sempre all'interno dei vasi sanguigni e gli scambi avvengono sempre attraverso i vasi sanguigni e in particolare modo attraverso i capillari” mentre è aperta quando il sangue dai vasi sanguigni che sono aperti scorre direttamente ai tessuti. Le funzioni svolte dal sistema cardiocircolatorio sono: ➔ Protezione: grazie alla presenza delle piastrine contenute nel sangue e ai globuli bianchi che distruggono i patogeni (coagulazione). ➔ Regolazione: regola il PH del sangue che deve mantenersi costante di 7,4 una variazione di questo PH determina la morte dell’individuo. ➔ Trasporto: trasporto di gas respiratori, ossigeno e anidride carbonica, che vengono trasportati dal sangue rispettivamente del sangue arterioso e venoso. trasporto anche di tutti i nutrienti, aminoacidi e zuccheri, sempre attraverso il sangue che poi vengono ceduti ai tessuti attraverso i capillari. Trasporto dei cataboliti, prodotti di rifiuto, del metabolismo cellulare che vengono ceduti al sangue. Il sistema cardiocircolatorio abbraccia parecchi studi tra cui: ➔ Ematologia: Lo studio del sangue ➔ Angiologia: Lo studio dei vasi sanguigni che in ordine sono arterie, arteriole, capillari, venule, vene. ➔ Cardiologia: Lo studio del cuore Il cuore Il cuore in un giorno batte 100.000 volte e pompa 14.000 litri di sangue al giorno. Pesa all’incirca 300g. Si trova a sinistra nel mediastino uno spazio presente tra i polmoni sopra il diaframma, il polmone sinistro è leggermente più piccolo di quello di destra per far spazio al cuore. È coperto anteriormente dalla gabbia toracica e posteriormente dalla colonna vertebrale a livello delle vertebre toraciche da 5 a 8. Il cuore è formato da 4 cavità: 2 superiori, che sono gli atri, e 2 cavità inferiori, che sono i ventricoli. Le 4 cavità sono completamente separate. Interiormente è rivestito dall endocardio, un tessuto epiteliale formato da cellule appiattite. Il miocardio è la parte più consistente del cuore ed è costituito prevalentemente dal tessuto muscolare cardiaco striato involontario. Lo spessore del miocardio è maggiore della parte sinistra del cuore mentre più sottile nella parte destra. Questo perché dal ventricolo destro il sangue viene pompato ai polmoni, quindi imprime una pressione bassa, mentre dal ventricolo sinistro il sangue deve essere pompato in tutto il colpo quindi imprime una pressione nettamente maggiore. E avvolto poi dal pericardio. Abbiamo due tipi di pericardio uno fibroso, più esterno, è uno sieroso, più interno. Il pericardio sieroso, la sierosa, a sua volta è formato da due foglietti: il pericardio viscerale o epicardio e il pericardio parietale. il foglietto viscerale è quello che aderisce proprio all’organo e al di sopra abbiamo il parietale. Tra i due è presente un liquido il ilquor pericardi, liquido pericardio, che serve a tutti gli organi che sono in movimento per attutire gli attriti. Un processo infiammatorio può portare all’aumento di questo liquido che va a causare la pericardite. Le membrane sono formate da tessuto epiteliale pavimentoso e tessuto connettivo, le cellule del tessuto epiteliale formano il liquor pericardi. Tra gli atri e i ventricoli, tutto attorno al cuore, abbiamo un solco atrioventricolare, verticalmente abbiamo un altro solco interventricolare. Questi solchi si incrociano in un punto chiamato crux cordis e qui si trovano i vasi coronarici più grossi e il tessuto adiposo. Nel cuore troviamo delle valvole chiamate atrioventricolari e si trovano tra l'atrio destro e il ventricolo destro e tra l'atrio di sinistra e il ventricolo di sinistra. In particolare la valvola atrioventricolare di destra prende il nome di valvola triispide, mentre quella di sinistra si chiama valvola bicuspide o mitrale. Queste valvole sono formate da tessuto epiteliale e connettivo fibroso. una ha due lembi è una tre lembi. Ogni lembo della valvola alla fine presenta delle sottili corde chiamate corde tendinee, queste si vanno ad articolare ai muscoli papillari, la cui contrazione determina la tensione delle corde che quindi regolano l'apertura o la chiusura delle valvole. Le vene cave sono due grossi vasi sanguigni, la vena cava superiore che raccoglie il sangue della testa e degli arti superiori, mentre la vena cava inferiore raccoglie il sangue di tutto il resto del corpo. Il seno venoso raccoglie il sangue che ha circolato attraverso i vasi coronarici nel cuore stesso. Il tronco polmonare si diparte dall'atrio destro e si biforca in due grandi arterie polmonari. Tra il ventricolo di destra e il tronco polmonare abbiamo una valvola polmonare semilunare formata da tre lembi e dallo stesso tessuto della valvola tricuspide. Tra il ventricolo sinistro e l’aorta abbiamo una valvola aortica formata sempre da tre lembi. Le vene polmonari sono 4, 2 provengono dal polmone di destra e 2 dal polmone di sinistra. I capillari I vasi sanguigni in ordine sono: arterie, arteriole, capillari, venule, vene. La sezione di un'arteria è minore della somma delle sezioni delle arteriole in cui si dirama, quindi se aumenta la superficie si riduce la pressione e quindi la velocità per effetto dell'attrito. Nella parte terminale delle arteriole troviamo gli sfinteri precapillari che da come suggerisce il nome sono seguiti poi dai capillari. Se gli sfinteri precapillari sono contratti (chiusi) il sangue attraversa l'arteriola, non passa per i letti capillari, e va direttamente dalla venula alla vena. Se gli sfinteri precapillari sono rilassati (aperti) il sangue dall'arteria passa ai letti capillari. Non tutti i letti capillari sono contemporaneamente aperti, alcuni avranno gli sfinteri rilassati, altri contratti. Quando gli sfinteri sono aperti in una zona sono chiusi in un altra, per fare in modo che il sangue fluisca maggiormente in una zona. I letti capillari sempre aperti sono quelli dell'encefalo e del fegato. Se non stiamo mangiando e abbiamo già digerito i letti capillari dell'apparato digerente vengono chiusi. La chiusura o apertura degli sfinteri è condizionata dalla quantità di ossigeno delle cellule. Il processo di apertura e quindi rilassamento degli sfinteri si chiama iperemia ed avviene quando la concentrazione di anidride carbonica è elevata nelle cellule o è bassa la presenza di ossigeno. Mentre il processo di chiusura e quindi contrazione degli sfinteri avviene quando abbiamo una concentrazione elevata di ossigeno, perché le cellule in quel momento non hanno bisogno di ulteriore ossigeno. Tutte le nostre cellule devono venire a contatto con i capillari, perché a livello dei capillari avvengono gli scambi. I capillari hanno una struttura formata da un epitelio pavimentoso piatto fenestrato, cioè tra una cellula e l'altra sono presenti dei sottilissimi spazi che servono ad accelerare gli scambi. Mentre nel sistema nervoso le cellule endoteliali sono tutte aderenti tra di loro e in più sono presenti gli astrociti, questi creano la barriera facentefalica, nel sistema nervoso sono poche le sostanze che possono passare. (ossigeno, anidride carbonica, glucosio, alcool) Gli scambi avvengono per diffusione semplice se parliamo di ossigeno e anidride carbonica, per diffusione semplificata se parliamo del glucosio e gli aminoacidi attraverso il meccanismo di trasporto attivo. Scambi capillari Il sangue dagli sfinteri passa al capillare dove troviamo un polo arterioso e un polo venoso. Nel polo arterioso le sostanze dal capillare passano alle cellule mentre nel polo venuso si verifica un processo opposto. Questi scambi vengono regolati dalla pressione sanguigna e dalla pressione osmotica, questa è sempre costante pari a 25 mmhg ed è dovuta a una serie di proteine plasmatiche tra cui l'allumina. La pressione sanguigna che parte da 120 mmhg dall'aorta a livello del capillare arriva a 40 mmhg. La pressione sanguigna spinge le sostanze verso l'esterno mentre quella osmotica versa l'interno. Nel polo arterioso prevale la pressione sanguigna quindi le sostanze escono (l'ossigeno, l'acqua, i nutrienti, aminoacidi, glucosio). Mentre nel polo venoso la pressione osmotica è costante mentre diminuisce la pressione sanguigna che adesso è pari a 16 mmhg, quindi adesso prevale la pressione osmotica che richiama verso i vasi sanguigni le sostanze (anidride carbonica, cataboliti, acqua). I soggetti affetti da cirrosi epatica presentano un fegato che funziona male, cioè gli epatociti non producono le giuste quantità di proteine plasmatiche, che regolano la pressione osmotica. Se la pressione osmotica si abbassa a livello del polo venoso le sostanze di scarto non hanno la forza di risalire nel capillare. sintomi: pancia gonfia, liquido acidico. Per questi soggetti nelle prime fasi si fanno delle flebo di allumina, facendo aumentare la pressione osmotica nel sangue. Il sangue Il sangue è l'unico tessuto connettivo fluido poiché la matrice extracellulare, il plasma, è un liquido. Il colore rosso varia e dipende dal fatto che se è ossigenato assumerà un colore rosso brillante se invece è deossigenato il colore apparirà più cupo, più scuro. Il sangue svolge diverse funzioni tra cui: ➔ Funzione di trasporto: di ossigeno, anidride carbonica, cataboliti, ormoni e sostanze nutritive. ➔ Funzione di protezione: grazie ai globuli bianchi che svolgono la funzione di difesa, e svolge l'emostasi cioè l'insieme di processi che permette di arrestare il sanguinamento. ➔ Funzione di regolazione: del PH dei fluidi corporei, della temperatura corporea, della pressione arteriosa e osmotica e dell’equilibrio idrico e salino. Il sangue è formato da una parte liquida che è il plasma è una parte corpuscolata. La parte corpuscolata è formata da diversi tipi cellulari detti elementi figurati: globuli rossi o eritrociti, i globuli bianchi o leucociti, i granulari che sono i neutrofili, eosinofili, basofili, poi abbiamo i non granulari che sono i linfociti T e B, monociti e infine le piastrine o trombociti. Il plasma è una soluzione liquida di colore giallo in formata principalmente da acqua e proteine e da altri soluti non proteici come ormoni, enzimi, vitamine, nutrienti e elettroliti come sodio e potassio. Ematocrito In un campione di sangue reso incoagulabile, grazia alla presenza dell’eparina nella fialetta, e centrifugato gli elementi figurati si separano dal plasma, è definito ematocrito la percentuale di volume occupata dagli elementi figurali rispetto al volume complessivo del sangue, in media tale valore è del 45 percento per gli elementi figurali e 55 percento il plasma. I globuli rossi che sono presenti nel sangue al 99 per cento mentre i globuli bianchi e le piastrine occupano solo 1 per cento e nella provetta essi formano un sottilissimo anello detto buffy-coat. Se non si mette l’eparina, sostanza anticoagulante, il sangue coagula e quindi ciò che rimane non è il plasma ma il siero, che non contiene il fibrinogeno che è una beta globulina, che invece è presente nel plasma. Le proteine plasmatiche presenti nel plasma regolano la pressione plasmatica e sono: le albumine e le globuline che comprendono proteine sintetizzate in gran parte dal fegato, con funzione enzimatica e di trasporto. Se nell'ematocrito si nota un numero troppo basso di globuli rossi allora si tratta di anemia, in genere dovuta alla carenza di ferro e di acido folico (vitamina B9, che stimola la produzione di g r) o vitamina B12. Se invece il numero di globuli rossi è troppo elevato si determina la policitemia. Che può essere policitemia primaria cioè causata da un difetto congenito nella produzione di globuli rossi. Questo se è leggera, mentre se il numero è notevolmente superiore può nascondere una malattia cardiovascolare o un tumore all'utero o ai reni. Generazione elementi del sangue Il midollo osseo rosso è un tessuto connettivo riccamente vascolarizzato presente nelle cavità tra le trabecole del tessuto osseo spugnoso. Circa l'uno percento delle sue cellule sono cellule staminali multipotenti. Nel midollo osseo inizialmente abbiamo una cellula staminale multipotente mioblasto e da essa si generano due diverse serie di cellule staminali: ➔ Le cellule mieloidi formano tutti gli altri elementi del sangue quindi, globuli rossi, piastrine, granulociti e monociti. ➔ Le cellule staminali linfoidi formano solo i linfociti. Piastrine Le piastrine nella loro forma matura sono dette anche trombociti (PLT) e altro non sono che frammenti di una grande cellula, per la precisione frammenti del megacariocita. Dalla cellula staminale mieloide si forma questa grande cellula che poi si frammenta formando tanti piccoli sacchetti enzimatici che sono le piastrine. Le piastrine possono essere da 150.000 a 400.000 per mm3, se ne abbiamo un numero minore abbiamo la ipopiastrinemia (trombocitemia) il sangue non coagula in maniera corretta, mentre se abbiamo iperpiastrinemia (trombocitosi) numero di piastrine è notevolmente maggiore e ci sono più probabilità che nel sangue si formino trombi. La funzione principale delle piastrine è l'emostasi, per la coagulazione del sangue, che serve per arrestare il sanguinamento nel caso di una ferita. Linfociti T Il loro nome deriva dal timo, organo linfoide in cui maturano. La loro funzione è principalmente quella di rigettare, distruggere e attaccare, le cellule trapiantate e le cellule cancerogene. Il nostro corpo produce continuamente cellule cancerogene che vengono poi distrutte, il problema sorge quando le cellule che si generano sono in maggiore quantità rispetto a quelle che vengono distrutte. Esso riconoscono le cellule infettate da virus e batteri poi sulla superficie della cellule dopo la distruzione del virus o batterio esse espongono una piccola parte di quel virus, ìun antigene, un piccolo frammento del virus o batterio distrutto. queste cellule sono chiamate cellule APC. Vi sono diversi tipi di linfociti T: I linfociti citotossici uccidono le cellule tumorali; I linfociti T helper stimolano i linfociti B a produrre gli anticorpi; I soppressori inibiscono la risposta immunitaria e la regolano, perché non si può avere una risposta immunitaria esagerata sennò sarebbe controproducente per il sistema stesso; I natural killer producono perforine che perforano la membrana cellulare (lisi della cellula) e uccidono le eventuali cellule tumorali. Emostasi L'emostasi si divide in diverse fasi: ➔ Fase vascolare: quando avviene la lesione del vaso sanguigno, la prima cosa che viene danneggiata è l'endotelio, le cellule endoteliali danneggiate allora producono l’endotelina che attiva la contrazione muscolare, quindi la costrizione del vaso sanguigno che diminuisce la perdite di sangue. ➔ Fase piastrinica: i primi frammenti ad accorrere sono proprio le piastrine che determinano la formazione di un tappo piastrinico che serve ad evitare la fuoriuscita del sangue. Sempre le cellule endoteliali producono i fattori di willebrand, che è una sostanza collante a cui aderiscono tutte le piastrine. Le piastrine da appiattite assumono una forma tondeggiante e emettono degli pseudopodi (prolungamenti) in questo modo le piastrine si toccano l'una con l'altra e aderiscono meglio. Le piastrine stesse nel frattempo liberano anche delle sostanze (fosfolipidi ecc…) che hanno lo stesso compito di collante per legare sempre più strati di piastrine. Si forma quindi il trombo bianco che è la prima crosticina debole ➔ Fase coagulativa: questa fase richiede l'attivazione del fibrinogeno in fibrina, è un processo molto complesso che avviene attraverso due via, la via intrinseca ed estrinseca e richiede l'intervento di fattori plasmatici e di fattori piastrinici, cioè sia fattori già presenti nel plasma sia fattori liberati dalle piastrine stesse (enzimi). Questa attivazione richiede l'intervento dei fattori di coagulazione. Il fibrinogeno viene trasformato in fibrina dalla tromboplastina, essa però a sua volta deve essere attivata, quindi per arrivare dal fibrinogeno alla fibrina abbiamo prima una serie di reazioni chimiche a cascata. Il fibrinogeno si trova normalmente nel plasma della forma inattiva. Una volta formata la fibrina (sostanza collante) il trombo diventa più stabile, trombo rosso, e la crosticina in questo caso si ispessisce. ➔ Fase fibrinolitica: abbiamo la retrazione del coagulo, che passa attraverso la demolizione della fibrina, i suoi filamenti piano piano si accorciano e si rompono. Abbiamo anche l'attivazione della plasmina che serve alla distruzione del trombo rosso, e l'emissione di acqua, rendendo il trombo rosso sempre più secco. Infine si attivano i fibroblasti e cominciano a produrre la parte di tessuto mancante. Trombosi Si può formare un trombo (aggregazione piastrinica) spontaneamente all'interno del circolo sanguigno. Il trombo può ocludere tutto il vaso sanguigno oppure si può staccare l’embolo. Il flusso di sangue a seconda della pressione con cui passa può rompere il trombo e quindi si forma piccolo embolo vagante pericolosissimo, perché l'embolo viene trasportato dalla circolazione sanguigna e arrivato ad un certo punto incontra un vaso sanguigno di piccolo calibro e può arrivare a bloccare il flusso di sangue. A seconda del distretto che viene colpito si puo causare un ictus cerebrale (può essere anche causato dalla creazione di una placca a livello della carotide), a livello dei polmoni può portare a un embolia, nei reni può causare l'infarto renale (negresi), un embolo piccolo può portare anche all'infarto dell’occhio, o un infarto se l'embolo si trova in un vaso coronarico. In generale si dice trombosi da trombo. Il sistema respiratorio La funzione fondamentale del sistema respiratorio sono gli scambi gassosi, di ossigeno e anidride carbonica. Essi avvengono secondo due modalità: abbiamo la respirazione polmonare, l’aria entra all'interno delle varie vie aeree per flusso di massa, e lo scambio di gas vero e proprio che avviene sia a livello tessutale (nei vari tessuti, nei vari organi) sia a livello polmonare. Struttura Le strutture dell'apparato respiratorio di solito sono suddivise in vie aeree superiori e vie aeree inferiori mettendo tra le vie aeree superiori il naso e la faringe e tra quelle inferiori gli organi che fanno parte dell’apparato respiratorio interno vero e proprio ovvero la laringe, la trachea, i bronchi, i bronchioli, i polmoni. Vie aeree superiori Le cavità nasali sono separate dalla bocca grazie al palato, Abbiamo un palato duro nella parte anteriore e posteriormente il palato molle. Esso serve a separare l’aria che entra dal naso da quella che entra dalla bocca. All'interno della cavita nasali noi abbiamo delle ossa nasali che sono distribuite a formare delle lamine sovrapposte per cui l’aria che passa deve seguire un percorso piuttosto tortuoso. Esse sono poi rivestite da una mucosa che contiene sia cellule mucipare e nella parte inferiore dei peli mentre nella parte superiore delle ciglia, cellule cigliate. Esse servono a purificare l’aria, le eventuali particelle, quelle più grandi, vengono bloccate dai peli e le più piccole dalle ciglia. L'aria poi viene umidificata e riscaldata per effetto del muco e l’aria che giunge poi alla faringe è un aria pulita e calda a differenza di quella che entra dalla bocca, poiché tutta la prima fase di purificazione e riscaldamento viene saltata. La faringe presenta una parte superiore chiama rinofaringe, una parte intermedia che è l’orofaringe e la parte inferiore della faringe inferiore. La faringe è solo una via di conduzione dell'aria e del cibo visto che in essa convergono entrambi. Ad essa segue la laringe che è un organo dell'apparato respiratorio in cui passa solo aria. Vie aeree inferiori La laringe è formata da placche cartilaginee che sono tenute assieme da un tessuto muscolare, é l’organo di fonazione poiché all’interno si trovano le corde vocali, esse sono delle pieghe di tessuto connettivo elastico. Sono 4 e sono 2 vere e 2 false. Quelle vere contengono delle fibre muscolari e sono perciò le corde che al passaggio dell’aria vibrano mentre le false servono semplicemente a sostenere le 2 vere, quindi non hanno nessuna funzione di fonazione. Il suono viene poi trasformato in parole attraverso la modulazione della lingua e della bocca, che vanno poi a formare la parola stessa. Tra l’uomo e la donna la differenza sta nella lunghezza di esse, nell’uomo le corde vocali sono un 30% più lunghe rispetto a quelle della donna, questo determina una tono della voce più grave mentre nella donna il tono della voce è sempre più acuto. Nella parte superiore della laringe invece troviamo l’epiglottide che è una struttura che si alza e si abbassa, quando si deglutisce la laringe si solleva e l'epiglottide si abbassa, in questo modo esso va a chiudere la laringe così da non far passare il cibo o la saliva per l’apparato respiratorio. Il bolo viene quindi convogliato dalla faringe verso l’esofago. A volte se si chiude in maniera scorretta si comincia a tossire proprio per cercare di far risalire la particella che involontariamente era riuscita a passare. La laringe nell’uomo è molto più evidente che nella donna, infatti viene chiamata anche pomo d’Adamo. Alla laringe segue la trachea che è una via di conduzione dell’aria che contiene da 16 a 20 anelli cartilaginei per una lunghezza di circa 12 cm. Gli anelli in cartilaginei hanno la forma di un C, sul retro non sono chiusi perché posteriormente alla trachea abbiamo l’esofago, questa loro apertura fa in modo che quando deglutiamo essa non ostruisce il passaggio del bolo. Alla fine la trachea si biforca nei due bronchi, bronco destro e bronco sinistro, che hanno la stessa struttura della trachea. Ogni bronco si ramifica poi nei bronchi lobari, noi ne abbiamo 5. 3 ramificazioni a destra e 2 a sinistra. Ogni bronco lobare si ramifica poi nei bronchioli fino a formare l’albero bronchiale, formato dai tutti i vasi di conduzione per aria. Tutto ciò è rivestito da una mucosa caratterizzata da cellule mucifere e cellule cigliate questo perché se anche una piccola particella riesce a passare i bronchi la catturano con il muco e poi il battito delle ciglia spinge queste particelle a risalire dalla trachea alla larice, alla faringe fino a essere poi deglutite. La parte terminale del bronchiolo si chiama bronchiolo respiratorio. In esso non troviamo più la cartilagine, che nei bronchi serve per evitare che essi possano collassare su se stessi e mantiene la via di condizione aperta. I bronchioli respiratori sono tutti circondati da una muscolatura liscia che ha la funzione di contrarre o dilatare i bronchi in modo da regolare il flusso d’aria. ● Quando facciamo attività fisica: perché i nostri muscoli rilasciano acido lattico e questo determina un aumento dell’acidità nel sangue, quindi aumenta la ventilazione per fare in modo che il Ph si abbassi. ● Quando c’è un aumento della concentrazione dell’anidride carbonica. ● Se si verifica un aumento della temperatura corporea. l'iporventilazione invece è caratterizzata da un respiro più lento, circa 8 atti al minuto. Respirazione A livello del midollo allungato (o bulbo), alla base dell'encefalo, abbiamo due centri, uno espiratorio e uno inspiratorio, infatti una lesione a livello del bulbo blocca la nostra respirazione, A differenza del cuore che ha un battito autonomo il respiro dipende esclusivamente dall’attivazione in particolare modo del centro inspiratorio. Dal centro inspiratorio infatti si dipartono dei nervi che rilasciano nei muscoli polmonari dei segnali che inducono alla inspirazione attraverso la contrazione del diaframma e dei muscoli intercostali esterni. Questo centro rimane attivo qualche secondo attraverso questo invio di segnali e poi automaticamente si disattiva e rimane disattivato per un 3 secondi quando questo si disattiva i muscoli si rilassano. Il centro espiratorio si attiva solamente quando dobbiamo compiere una inspirazione forzata quindi quando dobbiamo contrarre i muscoli addominali e i muscoli intercostali interni. Quando si parla e si respira contemporaneamente avviene un controllo più fine della respirazione grazie ai centri corticali nel midollo spinale, essi fanno in modo che si possa parlare e respirare senza soffocarsi. Percorso dei gas Gli scambi fra i gas avvengono sempre per differenza di pressione. La pressione parziale dell’ossigeno è pari a 100 mmHg a livello alveolare, 40 mmHg a livello dei capillari sanguigni, per cui l’ossigeno passa dagli alveoli ai capillari per differenza di pressione. L’ossigeno è un gas e come tale non può trovarsi disciolto nel plasma, nel plasma possiamo trovare una quantità minima di ossigeno disciolto pari a 1,5% il resto si lega tutto all'emoglobina si forma così la ossiemoglobina. L’emoglobina è satura a livello alveolare, negli alveoli quindi ogni molecola di l’emoglobina ha legato 4 molecole di ossigeno. l'ossemoglobina quindi a livello tessutale cede l’ossigeno. Il 75% dell’emoglobina però rimane ossigena perché nel caso di necessità da parte dei tessuti l'emoglobina deve essere in grado di cedere ossigeno, che rimane sotto forma di riserva. l'emoglobina poi si va subito a ricaricare La mioglobina è una proteina globulare formata da una sola catena che contiene gruppo em questa lega ossigeno, è una riserva di ossigeno per i muscoli. La curva della mioglobina è un iperbole mentre la curva dell’emoglobina è una sigmoide questa differenza ci fa capire che la mioglobina ha un'affinità elevatissima nei confronti dell’ossigeno. L’emoglobina rilascia ossigeno e questo viene catturato dalla mioglobina che diventa ossimioglobina. Essendo che le reti capillari non posso essere tutte aperte contemporaneamente ad esempio quando inzia il processo digestivo si aprono le reti capillari dell'apparato digerente e si chiudono quelle che vanno negli apparati muscolari e se i muscoli hanno bisogno di ossigeno utilizzano la mioglobina che rilascia ossigeno. Il fine ultimo della respirazione è far in modo che alle cellule giunga ossigeno, che serve al mitocondrio (organulo cellulare) per fare in modo che si compia il processo della respirazione cellulare con la formazione dell’ATP, quindi energia. Dell’anidride carbonica che dalle cellule passa al sangue per differenza di pressione una minima quantità si lega all'emoglobina formando la carbossiemoglobina, il 5% si disciogli nel plasma, ma la maggior parte viaggia sotto forma di ione carbonato. Passa all’interno del globulo rosso, all’interno abbiamo un enzima carbonico anidrasi che fa in modo che l’anidride carbonica si leggi all’acqua formando acido carbonico, esso poi si dissocia in ioni H+ e HCO3- (ione bicarbonato) Lo ione bicarbonato e l'acido carbonico formano il sistema tampone del sangue che controlla e impedisce la variazione di ph nel sangue che di norma è 7.4 e tale valore va sempre mantenuto costante. Infatti se aumentano gli ioni H+ allora essi vengono legati dagli ione bicarbonato e formano acido carbonico mentre se diminuiscono gli ioni H+ acido carbonico di dissocia nuovamente in ione carbonato e ione H+. Questo per mantenere costante la quantità nel sangue di ioni H+ e quindi mantenere costante il valore di ph. Questo avviene a livello tessutale Se una carica negativa esce una negativa entra per mantenere il bilanciamento delle cariche elettriche. Se ione bicarbonato passa al plasma dal plasma uno ione cloruro (Cl-) passa all'interno del globulo rosso. A livello alveolare la concentrazione di anidride carbonica nell’ alveolo è bassissima lo ione bicarbonato esce dal globulo rosso e segue il processo opposto perché si lega al ione H+ forma l'acido carbonico che si dissocia in acqua e anidride carbonica quindi essa passa dal globulo rosso all'all alveolo per essere espulsa.