Scarica Appunti di Economia della comunicazione e dell'informazione e più Appunti in PDF di Economia solo su Docsity! 28/02 Da fare: Iscriversi al corso 2 modalità di esame: orale o tramite tesina (si scrive a casa tesina su argomento, quando si è pronti si manda al prof e fissa un appuntamento per discuterla) -La rete: tutto ciò che avviene nell’economia della comunicazione avviene in rete -Teoria delle aste: la rete come novità ha posto la questione del funzionamento della pubblicità, essa non avviene più come avveniva tradizionalmente, avviene con software che ci permettono di capire come funziona, girano attorno a delle aste, cioè prendono il meccanismo di queste Pubblicità online 2 Grossi elementi che studieremo Il terzo è tutto ciò che riguarda le strategie di discriminazione del prezzo. Un’automobile è un bene convenzionale, il prezzo del bene informazione non può formarsi come il prezzo dell’automobile Questi 3 sono i capisaldi del programma Preparazione esame = appunti+ dispense e tesina Quando si fa la tesina bisogna mostrare un problema da analizzare (es. Problema dell’organizzazione interna dei quotidiani) 1. MERCATI E INFORMAZIONE a) INFORMAZIONE tutto ciò che può essere convogliato nella rete, un qualcosa di utile, fisicamente è un impulso elettrico. Non è tangibile o visibile fisicamente L’informazione costituisce il bene esperienza, la cui utilità non riusciamo a capire prima di averlo utilizzato, quindi, solo dopo che lo utilizziamo possiamo capire è utile (es. libro, quotidiano) Il bene esperienza però costituisce un problema: non sono in grado di stabilire quanto sono disposto a pagare, dato che non so se è utile o meno prima di averlo usato. Bisogna allora trovare dei sistemi che superino questo problema: - “permettere un assaggio” (es. canzone: si fa ascoltare un pezzo prima) - “costruirsi la credibilità” (strategia del gratis, ben riuscita mira a creare reputazione) b) RETE essa caratterizza il funzionamento di tutto il mercato dell’informazione Il problema riguardo questo elemento sono i rendimenti crescenti, il costo di costruire una rete sta nel primo pezzo, ovvero la rete tra A e B, per collegare un terzo dispositivo C il costo sarà 0 c) ATTENZIONE l’informazione vale in relazione all’attenzione riguardo essa possono avvenire 2 scenari: 1- La quantità di informazione è eccessiva rispetto alla capacità di assorbirla dall’utente (quindi vale 0) 2- Non si riesce a trovare sufficiente attenzione (per farlo devo capire quali sono gli utenti attenti, interessati) Le informazioni vengono calibrate in base ai mercati Se si ha abbondanza dell’informazione ci si affida a strumenti come i motori di ricerca (li paghiamo attraverso le pubblicità) 01/03 -Struttura peculiare dei costi di produzione produrre informazione costa tanto (tanti costi fissi iniziale), ma poi per riprodurre quel servizio o quella determinata informazione i costi marginali sono praticamente irrilevanti rispetto ai costi fissi detti anche costi irrecuperabili, in quanto non possono essere destinati ad altre attività (spesi e persi) Rendimenti di scala: man mano che produco più servizi o informazioni il costo unitario (CT/N costo tot. e numero di unità) si abbassa. Più l’informazione è utile, quindi più persone sono interessate, più il costo per fornirla (costo marginale) è prossimo a 0. Viene utilizzata la discriminazione del prezzo, ovvero, il far pagare un prezzo non uguale per tutti (prezzo personalizzato, come ad es. abbonamento sim) Il problema di quest’ultima è il dover avere necessariamente delle informazioni riguardo gli utenti per poterli differenziare. La discriminazione del prezzo è il sistema per far si che l’investimento fatto sia remunerato. Nel mondo dell’informazione è essenziale Costi di transizione: Si tratta di costi NON di tipo monetario, ma si tratti di oneri, ad es. perdita di tempo, o il diverso sevizio clienti. Da una parte risultano come un problema per l’azienda che deve adeguare il software (abbandono dell’utente) d’altra parte risulta conveniente per l’azienda aumentare questi costi perché il cliente utilizzatore di un software eviterà di cambiare software. Quindi i costi di transizione possono anche fungere da barriera, perché non permette ai concorrenti di entrare nel mercato Ciò ha portato a segmentare il mercato (in quanto in tal modo non si fanno concorrenza tra di loro) Grafico: Punto D a causa della congestione l’utilità del bene diventa più piccola del costo del bene, più si abbassa l’utilità della rete meno conveniente è entrarci (equilibrio) Punto A equilibrio (perché nessuno è nella convenienza a comprare) Punto B non equilibrio Feedback positivo effetto soglia (collocazione di b) che impedisce all’effetto di rete di entrare in azione Mercati bilaterali (due dati) Si lati composti da due mercati, è un mercato virtuale. L’effetto di rete in questo caso è incrociata all’esternalità di rete e se scatta in un mercato rivolge i suoi effetti nell’altro Equilibri multipli in mercati bilaterali 08/03 FUNZIONAMENTO MERCATO: Frecce di fase = spingono verso un punto di equilibrio dipendentemente dal punto in cui partiamo Effetto soglia = punto in cui inizia a funzionare il mercato, che una volta superato si espande e va verso il punto di equilibrio. Dopo l’effetto di soglia scatta il feedback positivo e il mercato entra in funzione Piattaforma = chi la detiene, detiene il potere sui 2 mercati (è un software), può passare da un’impresa all’altra molto più facilmente rispetto alle tecniche di produzione GRAFICO: A= equilibrio (telefono costa di più di quanto mi è effettivamente utile) B = convenienza a spostarsi, non situazione stabile D = l’utilità si riduce Viene anche rappresentata la funzione di domanda di un bene normale, senza l’effetto di rete 14/03 3. CONCORRENZA E COSTI DI TRANSIZIONE Tutto ciò che concerne il nostro uso di una tecnologia passa attraverso un software. Quando si cambia un software c’è sempre un costo di transizione, che è alla base di tutte le strategie di mercato. Il passaggio da una tecnologia all’altra può risultare molto costoso in presenza di forti complementarità e di esternalità Per esempio è costoso cambiare programma di scrittura o di posta elettronica. Oppure il sistema operativo del computer. Come funziona il mercato in queste condizioni? I costi di transizione vengono anche definiti LOCK-IN, e sono costi associati al passaggio dell’utente da una tecnologia all’altra, dal lato del consumatore (es. sistema fatturazione, gestione del personale, sistema di amministrazione) Concorrenza con costi di transizione: C = costo di produzione di un servizio S = costo di transizione per un singolo utente D = politiche di ingresso, offerta dei nuovi software per convincere gli utenti a usare il software (il più delle volte non sono monetari (es. fatica) R = tasso di interesse P = prezzo non scontato di un software che immaginiamo sia uguale per tutti i produttori (producono software diversi, ma allo stesso prezzo) Convenienza a cambiare: Quando conviene per un cliente passare da un software all’altro? 1+r = quantitativo che ti viene reso P+ p r = p capitalizzato (flusso di soldi che viene dato ogni anno), costo di restare Esempio: P = 100 R = 3% 100+ 100 3 100 COSTO DI CAMBIARE = devo sostenere dei costi di transizione