Scarica Anatomia e Funzionamento del Cuore: Cinque Facce, Circolazione Sistemica e Polmonare e più Appunti in PDF di Anatomia solo su Docsity! IL CUORE Il cuore è un organo muscolare cavo di forma e dimensioni simili a quelle del pugno di una mano. Il cuore è un muscolo responsabile di pompare il sangue lungo l’albero vascolare, così da distribuirlo nei vari distretti del corpo. POSIZIONE – il cuore è situato nel mediastino (regione mediana del torace). È situato posteriormente allo sterno ed è compreso tra l’inserzione della seconda e sesta costa. Posteriormente, il cuore si proietta in corrispondenza dei corpi vertebrali compresi tra la quinta e l’ottava vertebra toracica. L’estremità inferiore del cuore, detta APICE, poggia sul centro frenico del diaframma ed è diretta verso la parte toracica anteriore sinistra. La parte superiore del cuore, ossia la BASE, è situata inferiormente alla seconda costa. Nel cuore distinguiamo cinque facce: - La faccia Anteriore o sterno costale; - La faccia Posteriore o diaframmatica; - La Base o faccia posteriore; - L’apice; - I Margini destro e sinistro. RIVESTIMENTO DEL CUORE Il cuore è rivestito da una sacca composta di due strati o foglietti, detto PERICARDIO. Il pericardio è a sua volta costituito da: - Un foglietto FIBROSO più esterno o sacco connettivale fibroso che forma un rivestimento cardiaco esterno lasso e anelastico. Internamente al pericardio fibroso è situata una membrana sierosa lubrificata a doppio strato detta foglietto SIEROSO. - Il foglietto SIEROSO è a sua volta costituito da due foglietti: ● Foglietto PARIETALE che riveste internamente il pericardio fibroso; ● Foglietto VISCERALE = EPICARDIO: il pericardio fibroso si ripiega su sé stesso formando il foglietto viscerale che riveste completamente la superficie esterna del cuore. Lo spazio tra il foglietto viscerale e parietale è detto SPAZIO PERICARDICO; detto spazio contiene una ridotta quantità di LIQUIDO PERICARDICO. - Il pericardio fibroso limita i movimenti del cuore e fornisce protezione all’attrito grazie al suo rivestimento sieroso ben lubrificato. Il pericardio sieroso riduce dunque l’attrito tra cuore e sacco fibroso durante la contrazione cardiaca. La PARETE CARDIACA è costituita da tre strati distinti: - L’EPICARDIO riveste esternamente la parete cardiaca. È una membrana sierosa costituita da epitelio pavimentoso semplice che riveste un sottile strato di tessuto areolare. In alcune aree è presente uno strato di tessuto adiposo. - Il MIOCARDIO muscolo cardiaco; costituisce lo strato intermedio. Detto strato è spesso e contrattile composto da cellule muscolari cardiache ramificate i MIOCITI, i quali si uniscono formando dei fasci che si attorcigliano intorno al cuore grazie a delle giunzioni dette DISCHI INTERCALARI. Ciascun disco intercalare comprende diverse giunzioni comunicanti. NB ampie regioni del muscolo cardiaco sono elettricamente connesse e accoppiate a una singola unità funzionale detta SINCIZIO (cellule unite). Questo sistema fa sì che il miocardio sia in grado di comprimere le cavità cardiache con grande forza quando il sangue è all’interno di esse. VENTRICOLI cavità conoidi situate antero-inferiormente. Le due cavità cardiache sono divise in una camera destra e sinistra dal setto INTERVENTRICOLARE. I ventricoli sono chiamati “CAMERE CONTRATTILI” poiché ricevono il sangue dagli atri e lo spingono nelle arterie fuori dal cuore. Ogni cavità è costituita da: - Una parete miocardica più spessa poiché è necessaria una grande forza per distribuire il sangue per un tratto maggiore. Il miocardio del ventricolo sinistro, inoltre, è più spesso di quello destro poiché deve spingere con maggior forza il sangue attraverso la maggior parte dei vasi dell’organismo, mentre il ventricolo destro deve dirigere il sangue solamente attraverso i vasi polmonari vicini, per permettere lo scambio dei gas nei polmoni; - TRABECOLE CARNEE In superficie le quattro camere cardiache sono delimitate da tre solchi cardiaci: - CORONARIO passa sotto l’auricola destra, prosegue sulla faccia diaframmatica, abbraccia la faccia sinistra per arrivare alla faccia sterno costale, nascosta da ll’auricola sinistra. Qui scorrono da destra a sinistra l’arteria coronaria destra, il ramo circonflesso dell’arteria coronaria sinistra e la grande vena cardiaca; - INTERVENTRICOLARE ANTERIORE e POSTERIORE ● Anteriore: decorrono parallelamente l’arteria discendente anteriore, ramo della coronaria sinistra e la grande vena cardiaca; ● Posteriore: decorrono l’arteria interventricolare, ramo della coronaria destra e la vena cardiaca media. - INTERATRIALE visibile posteriormente: inizia in alto in corrispondenza dello sbocco della vena cava superiore e termina in basso nella parte sinistra del solco coronarico. I VASI DEL CUORE - ARTERIAè il vaso che porta il sangue lontano dal cuore. L’AORTA, che fuoriesce dalla parte sinistra del cuore, e il TRONCO POLMONARE, che fuoriesce dalla parte destra del cuore e che si divide immediatamente nelle due ARTERIE POLMONARI, appartengono ai GRANDI VASI del cuore. Le ARTERIE CORONARIE vascolarizzano il miocardio; - VENA vaso che porta il sangue verso il cuore in direzione centripeta, in modo che il sangue possa essere ridistribuito nuovamente ai tessuti. La VENA CAVA SUPERIORE e la VENA CAVA INFERIORE, che confluiscono alla parte destra del cuore, rappresentano anche loro i grandi vasi del cuore, così come le quattro VENE POLMONARI, che confluiscono al cuore nella parte sinistra proveniente dal muscolo cardiaco verso la parte destra del cuore; - CAPILLARE vaso microscopico che trasporta il sangue tra le arterie e le vene, consentendo lo scambio di sostanze tra il sangue e i tessuti circostanti. VALVOLE CARDIACHE strutture che permettono il flusso ematico unidirezionale, consentendo al cuore di funzionare come un sistema di propulsione che sospinge continuamente il flusso ematico in una sola direzione. - Valvole ATRIOVENTRICOLARI AV (2) presiedono le aperture tra gli atri e i ventricoli. Essi sono formati da lembi fibrosi triangolari, chiamati CUSPIDI. L’estremità libera di ciascun lembo è ancorata ai MUSCOLI PAPILLARI dei ventricoli mediante molteplici fasci tendinei, che vengono spesso chiamati CORDE TENDINEE. ● Valvola TRICUSPIDE tra atrio destro e ventricolo destro; ● Valvola BICUSPIDE o MITRALE (=da mitra, il copricapo a doppia cuspide indossato dai vescovi) tra atrio sinistro e ventricolo sinistro. - Valvole SEMILUNARI SL (2) “mezza luna”. Esse sono formate da lembi fibrosi simili a tasche, che protrudono nel lume a partire dal rivestimento interno dell’arteria polmonare e dell’aorta. ● Valvola POLMONARE localizzata nel punto in cui il tronco dell’arteria emerge dal ventricolo destro (=situata all’ingresso del tronco polmonare); ● Valvola AORTICA localizzate nel punto dove l’aorta emerge dal ventricolo sinistro (=situata all’ingresso dell’aorta). Qui i lembi a concavità superiore si staccano dalla parete del vaso e delimitano con essa una tasca semilunare detta SENO da cui originano le CORONARIE. Le valvole si aprono per far defluire il sangue e si chiudono per impedirne il ritorno. La loro apertura/chiusura dipende dalle variazioni di pressione che si verificano a livello delle cavità cardiache quando si contraggono (SISTOLE) o si rilassano (DIASTOLE). MUSCOLATURE SOLCHI CARDIACI solco atrioventricolare che divide anteriormente e posteriormente gli altri dai ventricoli il solco interventricolare anteriore dove risiede parte della nostra arteria coronaria sinistra il solco interatriale il solco coronario BATTITI FISIOLOGICI normalmente è considerato fisiologico un ritmo compreso tra i 60 e i 100 battiti. al di sotto dei 60 battiti si parla di bradicardia, mentre al di sopra dei 100 si parla di tachicardia. Bradicardia e tachicardia possono essere sia fisiologiche (sinusali) o patologiche. IL MIOCARDIO Il miocardio è un muscolo striato involontario; mononucleato e ramificato, costituito da cardiociti legati tra loro dai cosiddetti dischi intercalari. per funzionare è necessario che ogni parte del cuore si contragga ritmicamente. Ciò avviene grazie ad un sistema di conduzione del cuore costituito da miocardiociti specializzati in detta operazione. una parte di queste cellule si depolarizza, mentre altre conducono l'impulso in maniera elettiva tra atri e ventricoli. Lungo la superficie del cuore sono disposti fasci muscolari disposti in maniera diversa: Fasci del miocardio ventricolare i quali contribuiscono alla sistole dei ventricoli. i fasci comuni anteriori che consentono ai ventricoli di contrarsi contemporaneamente. i fasci comuni posteriori i fasci strutturali che contribuiscono al movimento di redazione del volume dei due ventricoli. SISTEMA DI CONDUZIONE Il cuore è un muscolo e la sua attività, differentemente da altri muscoli, è quasi del tutto involontaria. La sua attività contrattile, invece, è autonoma. Presenta una proprietà specifica chiamata automatismo ed è tipico del muscolo cardiaco. Difatti, un cuore espiantato, in particolari condizioni, continuerà a contrarsi! Questo grazie ad un sistema di cellule specializzate chiamate cellule di conduzione, distinte in due sottospecie: cellule nodali (si depolarizzano e generano l’impulso) fibre di conduzione (lo distribuiscono) NODO SENOATRIALE Il nodo seno atriale è il generatore principale di impulsi cardiaci, il primo pacemaker. È situato nella parete posteriore del nostro ventricolo destro al di sotto della vena cava superiore. È isolato da tessuto differenziato e la sua attività non è completamente autonoma, ma in parte influenzata dal sistema simpatico (accelera) e parasimpatico (avente come mediatore sinaptico l’acetilcolina rallenta i battiti del cuore), che accelerano o rallentano la contrattilità in base ai bisogni dell’organismo. L’impulso si propaga poi nel nodo atrio ventricolare situato nella porzione inferiore del setto interatriale, detto nodo rallenta gli impulsi. L’impulso si propaga successivamente alla parte iniziale del setto interventricolare da cellule specializzate in conduzione facenti parte del fascio di His. Il quale si divide a sua volta in una branca destra e una branca sinistra. L’impulso raggiunge l’apice dei ventricoli e si dirama lungo le fibre di Purkinje. Nell’eventualità in cui dovesse verificarsi un blocco atrioventricolare (per gli impulsi risulta impossibile passare dagli atri ai ventricoli) il ventricolo si depolarizza e va in bradicardia acuta. La risposta a questa condizione è l’applicazione di un pacemaker. TACHICARDIA E BRADICARDIA Per Bradicardia sinusale si intende: la diminuzione della frequenza cardiaca sotto ai 60 battiti al minuto. Si tratta in questo caso di una condizione fisiologica Per tachicardia sinusale si intende: una condizione che insorge durante l'attività fisica o durante stress emotivi; nei seguenti casi è considerata un processo fisiologico e non necessita di cure TIPOLOGIE DI TACHICARDIA - Fibrillazione ventricolare il ventricolo inizia a contrarsi maniera errata; il cuore non è dunque in grado di pompare sangue e da lì a poco il paziente andrà in arresto. È necessario intervenire prontamente utilizzando un defibrillatore. - Tachicardia ventricolare il ventricolo si contrae troppo rapidamente (duecento battiti al minuto); inizialmente la contrazione risulta efficace, tuttavia tende a stancare il cuore e da lì a poco il paziente andrà in arresto. - Fibrillazione atriale i vari impulsi provenienti dagli atri e diretti ai ventricoli non seguono la strada fisiologica e non vengono dunque rallentati dal nodo atrioventricolare. Nonostante detta condizione i ventricoli si contraggono correttamente, tuttavia il ritmo eccessivo del cuore può causare un ristagno del sangue a livello delle auricole e determinare la formazione di trombi che solitamente si riversano nelle carotidi. DEFINIZIONE DI PRESSIONE SISTOLICA E DIASTOLICA Normalmente i valori pressori sono compresi tra 135/85mmhg (limite massimo) e 100/60 (valore minimo). Qualora la pressione sia inferiore a 60 il paziente è definito ipoteso, mentre qualora la pressione superi i valori massimi il paziente sarà definito iperteso. Per pressione sistolica si intende la massima dovuta alla contrazione del ventricolo Per pressione diastolica si intende la pressione presente nelle nostre arterie sistemiche nel momento in cui i ventricoli rilasciano.