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Appunti presi durante le lezioni., Schemi e mappe concettuali di Estetica

Appunti presi durante le lezioni.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 03/07/2024

aurora-lacanna
aurora-lacanna 🇮🇹

4

(1)

18 documenti

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Scarica Appunti presi durante le lezioni. e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Estetica solo su Docsity! Estetica Lezione 10 29/01/2024 Prima parte lezione su Buddha pagina 31, nozioni generali sul buddismo, sono tutte domande d’esame. Buddismo Siamo nella parte più estrema dell’india e siamo nel 563 a.C, questa è una data che è accertata dagli storici del buddismo. Nasce a Lumbini, il suo vero nome era Siddhartha Gautama ed era figlio di una persona nobile molto importante del clan Sakya. Siddhartha ha vissuto i primi anni della sua vita nello spazio, era destinato a cambiare il mondo. Il buddismo ha cambiato il mondo. Ad un certo punto non voleva stare più nella reggia di suo padre e decide di uscire fuori: esce fuori e vede cosa c’era al di là delle mura del palazzo. Trova la povertà, la morte e la malattia. Lui da queste 3 cose me fu colpito, viene stordito da tutto il dolore. Inizia a porsi delle domande, capisce che deve esserci un modo per scampare a questo dolore, ci deve essere un modo per salvarsi. Il contesto dal quale viene fuori Siddhartha è quello delle religioni presenti in India. Parlare di religione in India è sbagliato, perché quello a cui credono loro non è una religione perché loro non solo credono in quelle cose, loro vivono secondo quelle cose. È una filosofia di vita non una religione. In India c’erano tante religione e da un paese all’altro probabilmente si potevano trovare più divinità nello stesso tempio. Tutte queste divinità venivano fuori dai testi vedici, sono i testi più antichi del mondo e nascono in India. Quindi il Buddha nasce in un contesto dove esistono tanti credi. Loro ci credono lealmente, credono che quell’essere presente all’interno dei loro credi esistano. In realtà sono poi tutte emanazioni di un unico dio che è il Brahma. Qual’è la grande differenza tra buddismo e induismo? Nel buddismo non esiste un Dio, non ce la figura della divinità per tanto non si può considerare una religione; nell’induismo un rapporto con Dio ce. Buddha è un aggettivo non un nome proprio, significa “risvegliato, illuminato”. Questo perché ad un certo punto della sua vita il Buddha entra in meditazione sotto l’albero di fico e viene illuminato. Il Buddha cerca un modo per far si che venga meno il dolore, è una cosa che nell’induismo ce e non ce; lui la cerca e la centra. Crea le 4 nobili verità che fanno parte della filosofia buddista, queste parlano del dolore. È come se fosse una pratica che lui propone. Se si seguono queste pratiche si può sfuggire al dolore e alla reincarnazione. Perché per i buddisti reincarnarsi significa non arrivare mai al Nirvana, non riuscire a stare alla totalità. La divinità non ce, perché la divinità è tutto. Per questo loro non hanno un Dio, Buddha non è un Dio. Il Nirvana è una stato che si raggiunge oltre la materia, nella cristianità potrebbe essere il paradiso. È un punto ma non è da nessuna parte, è una cosa metafisica. Attraverso la meditazione si può giungere al Nirvana, se siamo in meditazione vuol dire che siamo ancora materia. Il Karma, ad esempio, per i buddisti funzionano in un modo mentre per gli induisti funziona in un altro modo. Nell’induismo ci sono le 4 caste: sacerdoti (brahmana), dei guerrieri (ksatriya), dei mercanti e degli artigiani (vaisya), dei servi (sudra). Nel buddismo questa cosa non esiste, se tu fai del male quel male ti ritorna, se tu crei dolore quel dolore ti ritorna. Un’azione maligna per il Buddista non torna indietro solo a te, è un azione che stai liberando nel mondo. Le 4 nobili verità non sono altro che dei ragionamenti. 1. il dolore è una parte intrinseca dell’esistenza (finché saremo materia sentiremo dolore), dalla nascita attraverso la malattia e la vecchiaia, fino alla morte; 2. la causa del dolore è il desiderio; anelare ai piaceri sensuali, il legame con i possedimenti terreni e il potere: perché tutti stiamo male? Perché noi vogliamo sempre di più, pensiamo sempre a prendere e mai a dare; 3. al dolore si può mettere fine staccandosi dai desideri e dagli attaccamenti: esempio, perché i monaci non hanno i capelli? Perché si radono la testa? Perché i capelli molto spesso rappresentano il desiderio, qualcosa a cui teniamo. I monaci buddisti fanno rinuncia della materia. I monaci non accettano soldi, se li hanno li danno tutti in donazione al monastero; 4. il nobile ottuplice sentiero è il mezzo per eliminare il desiderio e superare l’io: ad un certo punto il Buddha ha capito, dobbiamo trovare un modo per poterne uscire come si fa? Studia e crea 8 punti, l’ottuplice sentiero. Possiamo intenderli come i comandamenti, che sono più complessi. Lui dice ai suoi discepoli “volete mettere fine a questo dolore? Volete rinunciare a questo desiderio che vi strappa le carni? Bene qua ce il nobile ottuplice sentiero, chi riuscirà a seguirlo sarà felice.” più che felice sarà sereno e in pace, la felicità è una cosa che va e viene. La felicità è un qualcosa di obsoleto, che si accende e si spegne. La serenità d’animo no, la serenità d’animo è uno stato emotivo; se ce l’hai dentro non te la leva nessuno; questo perché non dipende da un qualcosa che è fuori ma che è dentro. 2 grandi scuole: Theravada: è il buddismo tradizionale, il più antico. Ci sono i monaci delle foreste, eremiti, coloro i quali non hanno nulla e sanno che neanche il coloro corpo gli appartiene perché un giorno quest’ultimo lo dobbiamo restituire. Mahayana: è il buddismo riformato, del quale fanno parte: 1. il buddismo Chan, quello cinese; 2. il buddismo Zen, quello giapponese; 3. il lamaismo, quello tibetano. I buddisti hanno un papa? Chi è? Si chiama Dalai Lama. È la reincarnazione sempre di un Buddha dell’antichità. Attualmente il nostro è la 14°esima reincarnazione. Se il Dalai Lama è la reincarnazione di un Buddha del passato questo significa che e il Buddha non ha accesso al Nirvana? Il Theravada ha una credenza, il Mahayana ne ha altre. Mentre il prima è molto molto militarizzato, nel senso che è quasi estremo, non tollera nessuna tipologia di cose materiali, hanno delle regole molto ferree. Quello riformato invece, è quello relativamente più giovane, si avvale di idee in più, quale quella del bodhisattva, ovvero un santo buddista che è destinato a reincarnarsi non perché non ha accesso al nirvana ma perché è destinato ad aiutare il mondo. È una sorte di sacrificio: il Dalai Lama si reincarna perché il lavoro su questo piano non è ancora finito, lui si deve reincarnare. Il buddismo Mahayana ha tante cose che non sono accettate dal buddismo Theravada: i dogmi ad esempio, il buddismo in teoria non dovrebbe avere dogmi. Questi vengono fuori dalle varie sette, dalle varie scuole di pensiero e dalle varie filosofie che sono ramificazioni di questa grande scuola che è il Mahayana. Le scuole buddiste sono le uniche che non si fanno la guerra: mentre ci sono tutte le varie scuole cattoliche di pensiero si fanno la guerra tra di loro, per i buddisti questo problema non si è mai