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arvidsson a., delfanti a. - introduzione ai media digitali - 2013, Sintesi del corso di Scienze Della Comunicazione

Riassunto del libro Introduzione ai media digitali del corso di comunicazione di massa e nuovi media della prof.ssa Lucia D'Ambrosi nell'anno accademico 2015/2016

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017

Caricato il 11/05/2017

Vero.Sei.82
Vero.Sei.82 🇮🇹

4.3

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Scarica arvidsson a., delfanti a. - introduzione ai media digitali - 2013 e più Sintesi del corso in PDF di Scienze Della Comunicazione solo su Docsity! INTRODUZIONE Al MEDIA DIGITALI 1-INFORMAZIONE E MEDIA DIGITALI | media digitali sono diffusi nelle attività umane più disparate. Per comprenderli bisogna studiarne le caratteristiche sociali, politiche ed economiche. AMBIENTE DIGITALE Nelle nostre società | media digitali sono diventati strumenti pervasivi e influenzano la sfera sociale così come quella economica, del lavoro, politica e comunicativa. | cambiamenti innescati dalla diffusione delle tecnologie digitali stanno trasformando in profondità il modo in cui produciamo e distribuiamo in formazione conoscenza. La diffusione dei media digitali è cresciuta costantemente dagli anni ’80 con la messa in commercio di computer basati su microprocessori a basso prezzo, di facile uso e pensati per la massa. Negli anni 790 introduzione delle World Wide Web. Negli anni 2000 si è assistito all'emergere del Web collaborativo, cioè di software e piattaforme on-line che permettono all'utente di produrre e distribuire contenu prima persona, E tecnologie mobili come smartphone e tablet chiama trasformato l'esperienza della rete da quotidiana a totale. L’Emergere e l'affermazione di media che processano informazione in formato digitale è alla base di trasformazioni profonde non solo del modo in cui funzionano i media, ma anche nell'organizzazione della produzione e dell'economia delle società avanzate. Questa caratteristica li rende capaci di integrarsi e interagire con i media preesistenti E con la Maggior parte delle tecnologie su cui si basano le società industrializzate contemporanee. Questi cambiamenti hanno un impatto sull'ecologia dei media: seguendo questa metafora, si assiste all'evoluzione di nuove forme di vita {l motori di ricerca, | social network...}. Oltre a popolarsi nuove nuove specie, l'ecologia dei media si arricchisce di nuove strategie di sopravvivenza: | social network forniscono servizi gratuiti in cambio dei dati degli utenti, | partiti politici usano la rete per accumulare consenso, ecc.. Infine, la metafora ecologica prendere idea di un mondo dove non vi è un luogo centralizzato di controllo, ma piuttosto un insieme di relazioni e interazioni che costituiscono l'ecosistema lo trasformano. | media digitali sono terreno di scontro tra diverse visioni: giustizia, uguaglianza e abbondanza economica; mezzi per Sono mezzi portatori di democrazia, superare le rigidità delle società industriali e per allargare la platea di liberamente informativa la vita pubblica. vidui che possono partecipare « Minaccia all'ordine sociale, potenziali distruttori degli equilibri su cui si fondano le società complesse, strumenti di sfruttamento e prevaricazione o strumenti per la conservazione e l'irrigidimento delle gerarchie e delle ingiustizie. I media digîtali: insieme di mezzi di comunicazione basati su tecnologi itali e che hanno caratteristiche comuni che li differenziano dei mezzi di comunicazione che gli hanno preceduti. La definizione “nuovi” e ambigua perché: « Tutti i media sono nuovi quando vengono introdotti; « Il termine nuovo può far pensare che essi siano in qualche modo migliore di quelli vecchi; « | media basati sui computer sono ormai diffusi da diversi decenni e sono diventati strumenti predominanti nel panorama dei media, caratteristiche che rendono azzardato chiamarli “nuovi”. Essi sono: + Digitali: | media digitali trasportano l'informazione rappresentata da una sequenza numerica che viene poi rielaborata: il codice binario, basato su sequenze di 0.e 1. Grazie questa caratteristica, le tecnologie digitali possono trasportare molto rapidamente quantità immense di informazioni. % di @2 18 + Convergenti supporto. Versi tipi di contenuti (scritto, sonori, vi in un unico convergon Grazie alla digitalizzazione dell'informazione, i pc sono macchine universali che posso simulare qualsiasi altra macchina. ità di + Interattivi: nell'ambiente digitale gli utenti hanno la possi contenuti, modificarli o produrli in prima persona. eragire direttamente coni + Ipertestuali: l'Ipertesto è un testo fatto di rimandi ad altri testi o contenuti. | media digitali permettono di fruire i contenuti in modo non lineare, es. pagine web grazie al sistema di link. itando non focalizzar si sono Altre teorie sociali parlano della coproduzione di tecnologia e società solo legami di causa/efferto: non è la società a plasmare le tecnologie e non sono le tecnologie a determinare la società, ma piuttosto società e tecnologia si influenzano e modifica La vicenda, in un processo di coevoluzione in cui cambiamenti dell'una producono le altre e viceversa. Le piattaforme come Twitter, forum on-line o software Wiki sono tecnologie abilitanti, cioè permettono agli utenti di dar vita ad alcuni tipi di azioni secondo precise forme di produzione di informazione. Le tecnologie si caratterizzano per diversi livelli di apertura o chiusura; possono essere progettate per essere accessibili e facilmente modificabili, oppure possono avere sbarramenti che impediscono agli utenti di modificare un sistema o usarlo per fini non previsti, come i prodotti Apple. LA DIMENSIONE DEL CAMBIAMENTO Il rapporto tra tecnologie digitali e cambiamento sociale è un'interazione dinamica. Società dell'informazione o Società in rete: indicano forme di organizzazione sociale ed economica basati sulle forme di produzione, gestione e distribuzione di informazione e strutturate in forma di rete, possono risultare piuttosto cristallizzate. Ma in realtà sono il frutto di riflessioni avvenute nel corso del XX secalo E si riferiscono a un mutamento profondo complessivo delle società avanzate contemporanee. Tre cambiamenti legati alla diffusione dei media digîtali vi sono i processi di globalizzazione, A partire dagli anni 80 si sviluppa la globalizzazione dei mercati televisivi facilitata da tecnologia con i satelliti per le telecomunicazioni. individualismo in rete. L'ambiente digitale tende a favorire la nuova modalità relazionale defi Forma di relazione sociale che risulta dalla diffusione dei media sociali. E il risultato della coordinazione di una grande quantità di opportunità E scelte individuali abilitate dai media digitali. L'individuo in rete tende ad appartenere a una moltitudine di reti sociali diverse, spesso disconnessi tra loro. In ogni rete l'individuo può mostrare o sviluppare un aspetto particolare della sua identità. | social network sono al centro di questo cambiamento, visto che forniscono nuove ribalte per la costruzione dell'identità E costituiscono le piattaforme su cui nuovi pubblici possono organizzarsi. Industrie culturali si affidano sempre d alla creazione di contenuti da parte degli utenti. 2-COMPUTER E SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE Negli ultimi decenni la produzione e la gestione dell'informazione hanno assunto ruolo chiave nelle società avanzate, tanto da far emergere la definizione di “società dell'informazione”. Questo è stato possibile grazie all'evoluzione dei computer e delle reti. @ di @4 18 Società dell'informazione indica una forma di società caratterizzata dalla preminenza di informazione, sapere e conoscenza rispetto ai beni materiali. Nella società dell'informazione le tecnologie informatiche sono pervasive e influenzano i processi produttivi, sociali, Identitari E politici. La capacità di produrre, manipolare e distribuire informazione diventa fattore principale di ricchezza e potere. La nascita e l'affermazione della società dell'informazione non sono legate solo alla diffusione delle tecnologie dell'informazione E della comunicazione digitale, manca a cambiamenti economici politici epocali avvenuti negli ultimi decenni del XX secolo, come la fine del mondo bipolare o l'affermarsi dei fenomeni di globalizzazione. La società basata sulla centralità dell'informazione segna un nuovo paradigma fondato sull'informazione sulla conoscenza, che diventano fattori produttivi chiave della produzione, dell'economia e delle organizzazioni della società contemporanea. Le tecnologie dell'informazione a rendono più flessibili le strutture sociali e produttive, dato che permettono di organizzare alcuni processi in forma di rete. Si dell'informazione come di una terza evoluzione industriale: basata sulle tecnologie di gestione E trasmissione dell'informazione. Il sistema economico che emerge da questa trasformazione si caratterizza per essere, nella definizione di Manuel Castells, Informazionale, globale e a rete. arla della nascita della società ECONOMIA DELL'INFORMAZIONE E GLOBALIZZAZIONE In un'economia il informazionale, cioè basata sull'informazione, la produttività, la competitività e la redditi dipendono dalla capacità di generare e gestire informazione e conoscenza. Uno dei sintomi di questo cambiamento si manifesta a partire dagli anni 70, quando il denaro privato speso in ricerca scientifica E tecnologica supera per la prima Volta il denaro pubblico. Informazione è un bene intangibile diverso dei beni materiali, e necessita di essere regolato da forme di proprietà apposite. | DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE p. 32: diritto d'autore (copyright), il brevetto (tutela le invenzioni industriali) e il marchio (contraddistingue il prodotto o un'azienda rendendo riconoscibili da parte del consumatore). Nell'economia globalizzata le componenti centrali dell'economia hanno la capaci organizzativa e tecnologica di operare su scala globale. Con la Società dell'informazione la globalizzazione diventa uno dei fenomeni economici principali e si basa anche sulla nascita di nuovi soggetti: imprese multinazionali che usano i media li per controllare processi produttivi e organizzativi complessi e trasnazionali. Produzione, consumi circolazione delle merci vengono organizzati su scala globale. tuzionale, L'Economia in rete è caratterizzata da forme di produzione più flessibili. Dalle gerarchie rigide del lavoro di fabbrica e delle organizzazioni burocratiche della società industriale si passa a un paradigma si organizzazione dei processi produttivi a rete, basato sul decentramento e autonomia delle unità produttive. LE TEORIE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE Il dibattito sulla società dell'informazione È stato dominato dal sociologo Manuel Castells, Che negli anni 90 ha articolato la visione dettagliata di quella che nelle sue opere viene definita come una nuova epoca nell'evoluzione della società, così come dell'economia e della politica. La tesi di Castells contiene una certa dose di determinismo tecnologico. C. formalizza importanza economica, sociale e politica dell'informazione in una società in trasformazione. Nella società industriale, Il potere economico politico era legato alla produzione di oggetti materiali: Nella nella società dell'informazione sono i beni informazionali o intangibili, comei brand, l'innovazione e il sapere a determinare il successo economico e di conseguenza le possibilità di successo di un individuo. E il capitalismo informazionale. Castells descrive la Società dell'informazione come realtà strutturate in reti: network society. Timeline: la storia dei computer 1673: Leibniz inventa la prima calcolatrice meccanica 1801: Jacquard inventa un telaio automatico che lavora secondo un programma contenuto în un rotolo di carta perforata 1822: Babbage progetta la macchina delle differenze e la macchina analitica 1931: Alan Turing definisce il computer come una macchina capace di imitare tutte le altre macchine, ovvero una macchina programmabile, Con delle specificità rispetto ad altri elettrodomestici 1944: il primo computer completamente elettronico (Colossus) 1969: prima connessione di Arpanet tra cinque università e centri di ricerca 1971: Intel commercializza il microprocessore 1977: Apple II, Primo personal computer destinato al mercato di massa 1985: Microsoft rilascia la prima versione di Windows 1991: CERN di Ginevra rilascia il World Wide Web | primi passi verso i computer moderni intrapresi nel XIX secolo erano fortemente legati ai processi di industrializzazione E all'espansione della portata della complessità delle burocrazie delle amministrazioni. L'idea di un nuovo atteggiamento scientifico che viene applicato alle vicende umane E difatti sociali non sono l'effetto della volontà divina la segue le regole ben precise. Da questa Nuova mentalità scientifica ha origine l'idea che la società possa essere misurata e che gli avvenimenti sociali ed economici possono essere calcolati e programmati -> statistica. In origine chiamata "aritmetica politica” rispondeva all'esigenza di misurare controllare gli avvenimenti sociali da parte degli Stati. La Tabulating Machine Company di H. Hollerith diffuse computer schede perforate dalla maggior parte delle amministrazioni statali e nelle grandi società commerciali. Nel 1924 assunse il nome di International Business Machine Corporation (IBM) E continuerà produrre calcolatori di questo tipo fino agli anni 70. La seconda guerra mondiale diede impulso ulteriore allo sviluppo dei calcolatori e diede forma ai computer come li conosciamo oggi. Lo sforzo bellico richiesta applicazione dei computer per diversi scopi (es. Progetto Manhattan, progetto segreto usa per la bomba atomica; decifrare la macchina Enigma grazie al Colossus di Turing). Già negli anni 60 negli Stati Uniti si era formata una cultura di giovani ingegneri, studenti nei nuovi dipartimenti d'informatica, che si sentivano vicini alle controculture che dominavano i campus americani e che sarebbero sfociare nel 68: Le prime comunità di hacker. Ispirate da un ethos democratico, queste persone vedevano i sistemi gerarchici il rigore formale che circondavano i pc nelle grandi università e negli istituti di ricerca come una sfida a contrastare. Gli hacker propugnavano un approccio attivo alla tecnologia E pretendevano di poter mettere le mani sui computer per modificarli e usarli per scopi imprevisti e inattesi. Dall'incontro tra hacker e controculture tecnologiche nacquero i primi personal computer destinati ad un uso familiare. DALLE RETI ALLA RETE GRANDE COME IL MONDO Negli anni 50 60 si cominciò a pensare ai pc come strumenti non solo per effettuare calcoli ma anche per comunicare. Il progetto di comunicazione rappresenta l'antenato di Internet fu la rete Arpanet, che dal 1969 collegava i supercomputer presenti nelle università americane e in alcuni centri militari. Arpa Net si basava sulla tecnologia del Packet switching, che scompone ogni messaggio in una serie di pacchetti che trovano la loro strada nella rete, indipendentemente dagli altri. Si tratta di un'architettura distribuita, dato che non esistono centrale che funge da passaggio @ di @7 18 obbligato, e ridondante, poiché le informazioni possono viaggiare lungo molti percorsi possibili: lo spegnimento di un singolo nodo non pregiudica il funzionamento della rete. Progetto era stato lanciato come parte della competizione tecnologica in corso con l'unione sovietica. Il protocollo TCP/ Ip dal 1974 che diventò lo standard della rete era stato creato per decentralizzare il controllo delle comunicazioni ai singoli Pc 0 nodi partecipanti, per prevenire la possibilità che qualcuno potesse controllare o censurare le comunicazioni. Il protocollo TCP/IP È un protocollo libero, chiunque può usare liberamente, e aperto, dato che permette implementazioni su dispositivi e per scopi diversi. Questo standard è ancora alla base del funzionamento di Internet. Arpanet però non era l'unica rete. Le Bbs (Bulletin Board System), Nate negli anni 70, erano banche di dati di messaggi e informazioni contenute in Pc individuali cui si poteva accedere mettendosi în comunicazione con il singolo utente tramite le nuove tecnologie Modem. Questi sistemi di scambio informazioni comunicazioni erano generate dal basso e aperti a chiunque e a qualsiasi tema. Negli anni 90 alcune innovazioni diedero vita alla rete conosciamo oggi. Nel 1991 Tim Berners-Lee del CERN di Ginevra, scrisse e condivise con il resto della rete i linguaggi di standard che costituiscono il World Wide Web. Il sito info.cern.ch fu il primo sito basarsi sull’HTML (Hyper Text Mark-Up Language), usato per mettere on-line documenti ipertestuali in cui un tratto di resto può essere contrassegnato inserendo tag, etichette, che possono descrivere il colore, le dimensioni, il link o altre caratteristiche. Url (Uniform Research Locator) sono indirizzi riconoscibili che identificano un contenuto presente su un server e permettono a un computer che ne faccia richiesta di accedervi. (Url Italiano è .it) Il protocollo HTTP (Hypertext Transfer Protocol) È il sistema di trasmissione delle informazioni utilizzate sul Web. Lo standard peri linguaggi del www e la diffusione di protocolli aperti come TCP;IP permisero l’unificazione delle varie reti in Internet, la rete delle reti. Nel 1594 Barners-Lee lanciò il World Wide Web Consortium {\3C), organizzazione che gestisce gli standard l'interoperabilità della rete. Negli anni 90 Stati Uniti ed Europa lanciano politiche per la costruzione di infrastrutture tecnologiche per l'informazione e per la deregolamentazione ulteriore del mercato delle telecomunicazioni. Negli stessi anni di Web si diffonde nelle case americane ed europee e comincia a presentare un'industria in espansione basata soprattutto sulle cosiddette dot-Coms (.com), cioè portali commerciali come Amazon 0 eBay: new economy. Questa situazione dà luogo però a quella che in termi chiama bolla speculativa, cioè un aumento sconsiderato dei costi delle azioni delle aziende di commercio on-line, e in particolare una mole di investimenti finanziari di dimensioni troppo elevate rispetto al valore reale delle aziende. Lo scoppio della bolla bella partire dal marzo 2000 con il crollo dell'indice Nasdag. finanziari si IL FUTURO DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE Le nuove tecnologie informatiche hanno alcune conseguenze sociali fondamentali. Nella produzione industriale rendono possibile l'automazione e l'organizzazione della produzione in reti globali di piccole fabbriche connesse tra loro e localizzate perlopiù in paesi con bassi costi salariali. Questo rende a diminuire se il costo della produzione materiale, sia il potere contrattuale della classe operaia, mentre la produzione di beni immateriali (come l'innovazione) diventa più importante. L'identità e riferimenti politici e culturali diventano globali e locali allo stesso tempo, ma sempre Meno legati alle culture nazionali. Vi è una disuguaglianza globale, con l'accentuarsi della divisione globale del lavoro tra le regioni che producono materie prime o beni materiali e quelli che gestiscono i processi di innovazione. 4 di @8 18 | computer delle reti digitali sono il frutto delle scelte e delle ideologie di attori molto diversi tra loro: la ricerca militare, le comunità di scienziati, controcultura, comunità di hacker, le « La diffusione di fenomeni di produzione non commerciale, che non risponde a esigenze di mercato, ma invece produce valore d'uso per una comunità di utenti, sotto forma di servizi gratuiti e accessibi Copyleft -> Permesso d'autore. è una forma di proprietà intellettuale che tutela l’autore di un’opera ma allo stesso tempo permette a chiunque di compiere azioni senza chiedere il permesso 0 pagare royalty all'autore, in modo da eliminare gli ostacoli alla diffusione e condivisione delle informazione creati dalle leggi sul copyright. Una metafora usata per descrivere la produzione sociale è quella del peer-to-peer (P2P). Le reti PIP sono reti di Pc usate per scambiare file, con la particolarità di non essere dotate di luoghi centralizzati în cui risiedono le informazioni, ad esempio un server. Il P2P funzione grazie alla sua ridondanza: non vi è alcuna organizzazione centrale e transazioni avvengono grazie alla collaborazione dei molti individui. La peer production coesiste ed è complementare ai processi produttivi di ipo commerciale e pubblico, anche se è diversa da quelle forme di produzione. Il caso più conosciuto di creazione cooperativa di informazione è quello del software libero; în particolare il sistema operativo Gnu/Linux. Il software libero nasce alla fine degli anni 80 da Richard Stallman; esso è basato su licenze che permettono a chiunque di usarlo, modificarlo e ridistribuirlo. Il software libero mette a disposizione il suo codice sorgente, cioè il testo del programma scritto nel linguaggio di programmazione. Il free software si basa su una concezione liberale del diritto di parola, diritto a modificare, adattare e ridistribuire un programma. Secondo Stallman un software libero deve garantire 4 libertà fondamentali: 1. Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo; 2. Libertà di studiare come funziona e adattarlo alle proprie necessità; 3. Libertà di distribuire copie per aiutare il prossimo; 4. Libertà di migliorare il programma e distribuirne i miglioramenti in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio. Negli anni 70 il sistema operativo Unix circolava liberamente ed era aperto alla collaborazione. Quando viene chiuso Stallman crea GNU {Gnu”s not Unix). OPEN SOURCE E INNOVAZIONE Dall'esperienza del software libero è nato l'open source (“sorgente aperta”), un movimento che alla fine degli anni 90 ha cercato di rendere appetibile per le imprese commerciali il modello aperto rappresentato dal copyleft e dall’innovazione distribuita, evitando al contempo di usare la terminologia politica legata al diritto di espressione tipica del software libero. Es: SETI@home una sorta di “supercomputer virtuale” formato da migliaia di personal computer connessi a Internet. (pag. 64) La produzione sociale online aumenterebbe l'efficienza dei processi produttivi, grazie ai bassissimi costi di transazione e alla capacità di coinvolgere un numero elevato di individui disposti a collaborare in cambio di incentivi non monetari. Partecipando a progetti di software libero i programmatori accrescono le proprie competenze tecniche e la propria autorevolezza all’interno della comunità. @ di 410 18 L'open source è divenuto anche un fenomeno commerciale. è sempre più comune che le imprese dei media digitali “aprano” parte del loro sistema di innovazione e sviluppo al contributo degli utenti della rete tramite strategie di coinvolgimento dei clienti o di altri attori esterni al fine di migliorare i propri prodotti -> questi fenomeni di Crowsourcing, cioè di esternalizzazione di un processo produttivo non ad altre imprese ma alla folla, permettono di risparmiare denaro ma soprattutto di raccogliere suggestioni e idee che sarebbe difficile sviluppare in azienda. Nel settore dei media digi un esempio economicamente importante è quello delle piattaforme di telefonia mobile; l'ascesa di Apple e del suo iPhone è dovuta in parte alla decisione di permettere a chiunque di sviluppare applicazioni secondarie da installare su OS. L'economia Shanzai -» Shanzai economy, La produzione di telefoni cellulari Shanzai (pirata) è caratterizzata dal basso prezzo, dalla flessibilità del design e dall'assenza di protezione dei diritti di proprietà intellettuale o di strategie open source formalizzate. IL FUTURO DELLA COOPERAZIONE ONLINE L'espansione della produzione orizzontale basato sui beni comuni corrisponde a un obiettivo democratico: «+ La peer production e le culture partecipative favorirebbero la redistribuzione di potere e ricchezza: gli individui hanno la possibi ità di controllare gli input e gli output del processo produttivo; «* l'emergere di questi processi rappresenterebbe un aumento di autonomia e libertà indi grazie al controllo esercitato dagli utenti; uale, «“* La peer production sarebbe parte integrante di una nuova sfera pubblica in rete, non più basata sui mass media ma piuttosto su forme di comunicazione orizzontali e svincolate dal controllo politico tipico di altri media. Castells -> autocomunicazione di massa; “È La produzione sociale e non commerciale risponderebbe a obiettivi di giustizia e sviluppo, mettendo a disposizione dei paesi più poveri risorse informazionali cui accedere e strumenti di produzione di informazione e conoscenza svincolati dal controlla delle aziende e dei governi. L'emergere del web collaborativo e dei progetti di cooperazione basati sui beni comuni ha trasformato l'industria culturale e aperto nuovi spazi di comunicazione e partecipazione. -> Critiche all'efficacia della produzione sociale basata sui beni comuni. (pag. 70, 71, 72) Anche nel caso di esperienze commerciali, tuttavia, la peer production non è completamente orizzontale: le gerarchie esistono, e gli squilibri di potere all’interno dei progetti collaborativi restano importanti. Tutti i media - dal romanzo al telegrafo, dalla tv al pe - quando sono nuovi sono sempre oggetto di visioni contrastanti. 4-SFERA PUBBLICA, POLITICA E POTERE Le trasformazioni della società dell’informazione sono legate a cambiamenti che coinvolgono il sistema dei media e la politica. La sfera pubblica, componente fondamentale delle democrazie moderne, si è aperta a nuove pratiche e nuovi attori. DAL PUBBLICO Al PUBBLICI ATTIVI Nella tradizione degli studi sui media e sulla comunicazione il pubblico è da tempo considerato attivo, dato che gli individui che ricevono un messaggio non lo percepiscono POLITICA E MOVIMENTI SOCIALI Non è possibile limitare la dimensione del potere alla sfera di comunicazione, dato che molte variabili restano cruciali nel determinare la distribuzione della ricchezza, il successo politico o la capacità di controllo dei comportamenti degli individui. Tuttavia le relazioni di potere sono ormai sistematicamente organizzate anche intorno alle reti, alla capacità di determinare chi vi può accedere, alla loro programmazione e alla gestione dei flussi di informazione. l’attività politica è profondamente influenzata da media e sistemi di gestione dell'informazione. Nelle società avanzate, le pratiche politiche dipendono in modo rilevante dalla capacità l'elettorato con tecniche derivate dalle scienze sociali al fine di produrre strategie di marketing politico mirate su diversi media utilizzati. analizzare Se il potere politico risiede nella capacità di programmare le reti, i movimenti che vogliono erodere quel potere o agire per ilcambiamento sociale devono basare la propria azione sul tentativo di riprogrammare le reti -= cioè utilizzarle per comunicare i propri contenuti e i propri valori modificandone lo scopo originario. I movimenti sociali sono spesso sperimentatori e innovatori nel campo dell’azione politica tramite i media digi La primavera araba -> inizia nel dicembre 2010; una serie di sollevazioni popolari che hanno rovesciato i regimi autoritari in Tunisia, Egitto e Libia. Molti dei partecipanti ai movimenti e alle azioni che hanno composto la primavera araba utilizzavano le piattaforme dei medie sociali come simbolo di democrazia e libertà. Telefoni cellulari, tablet, smartphone e altri dispositivi mobili permettono agli individui di accrescere l’accesso ai social media e di mettere in atto nuove dinamiche di connessione. -= Castells li definisce “comunità insorgenti istantanee”. (Es: mobilitazione di massa contro il primo ministro spagnolo Aznar dapo l'attacco terroristico a Madrid nel 2004). Oggi l’uso di piattaforme di social networking tramite smartphone rappresenta una delle principali forme di accesso alla rete in paesi emergenti. CULTURA CIVICA ED EVOLUZIONE DELLA POLITICA ONLINE L'emergere di nuove forme di organizzazione politicatramite strumenti piattaforme online ha fatto parlare della nascita di una nuova cultura ci {Benkler) 4 di @13 18 Putnam attribuisce ail consumo televisivo una responsabilità importante al declino della partecipazione politica. Il rapporto tra media e partecipazione politica può essere più complesso -> obiezione alla tesi di Putnam sostiene che le forme di partecipazione online, in particolare quelle legate a forme di produzione collaborativa, possono costituire la fonte di una nuova cultura civica. | pubblici costituiti da aggregati di persone che attraverso i media digitali si dedicano a perseguire una meta comune, non solo danno una possibilità di produrre qualcosa insieme, ma forniscono anche un’educazione civica in quanto abituano i membri alle virtù di condivisione, solidarietà e impegno per una cosa comune. Tuttavia queste forme di collaborazione spesso coincidono con la creazione di apinioni etiche e politiche e quindi possono dar luogo a un coinvolgimento molto profondo. Le forme di attivismo in rete stimolano la formazione di una nuova cultura civica ma d'altra parte tendono a togliere l'elemento di dibattito e interazione con persone diverse che era considerato un fondamento della sfera pubblica moderna. Il confronto e la diversità vengono meno e con essi anche la vitalità della politica. Ma se il futuro dei media digi contemporanee, questo avviene ia nella ridefinizione delle libertà politiche e dell'autonomia individuale, sia nelle possibilità di controllo sociale che sono nelle mani di governi e imprese private. Molte critiche hanno fatto notare che la rete non è per sua natura democratica, ma che molti fattori contribuiscono a definire gli usi possibili e gli effetti. -> le gerarchie cambiano ma non scompaiono. i e del loro ruolo politico ha ripercussioni dell’evoluzione delle società Oggi le imprese del web tendono a utilizzare questa retorica di liberazione e democratizzazione per posizionare i propri servizi in un preciso contesto politico ed economico. Queste imprese assumono il ruolo di nuovi intermediari e non sono necessariamente più accessibili, aperte o democratiche; anzi possono sfruttare la loro posizione per esercitare forme di monopolio tipiche delle grandi società di telecomunicazioni. (Es: Google che grazie alle sue tecnologie e servizi si è affermato come il principale intermediario tra gli utenti e i contenuti della rete. 5-RELAZIONI SOCIALI E IDENTITà IN RETE Le attività che si svolgono in rete, ad es, sui social network, hanno un effetto complessivo sulla vita e l'identità delle persone. | media digitali sono in grado di favorire nuove forme di interazione e arricchire la vita sociale degli individui. Le relazioni sociale sono sempre state influenzate delle tecnologie mediatiche. Le prime organizzazioni politiche, come le città-stato nacquero in parallelo con la scrittura. Le organizzazioni burocratiche moderne non potrebbero prescindere de sistemi di comunicazione efficienti e codificati per la creazione e riproduzione di documenti. | media sono fondamentali anche per la creazione e il mantenimento di gruppi informali, così come la costruzione dell'identità individuale. | media digitali hanno avuto una velocità di penetrazione senza precedenti. 2 visioni contrapposte sembrano dominare il dibattito sui media digitali: » Da un lato, si afferma che essi rapprentano un mondo sociale estraneo alla vita reale quotidiana. » Dall'altro, che hanno effetti dirompenti sulle forme di socialità. Tuttavia i media digitali odierni sono caratterizzati dalla forte integrazione tra la vita online e quella offline, al punto che queste distinzioni sembrano perdere di significato. 4 di @14 18 La ricerca sociale e i media di li (pag. 97) | MEDIA SOCIALI Tra i servizi che dominano il panorama dei media digitali vi è una serie di piattaforme chiamate social network site o media sociali. Essi sono siti web basati sulla costruzione e sul mantenimento di legami sociali con altri utenti del servizio. Permettono di: - Creare un profilo pubblico o semipubblico secondo le possibilità e i vincoli offerti dalla piattaforma stessa; - Costruire una rete di contatti; - Scorrere la lista dei contatti dei propri contatti. Inoltre i media sociali permettono creare o di aderire a comunità tematiche, gruppi di discussione o reti che non sono strettamente legate alla propria cerchia di contatti. persone, anche sconosciuta, che viene espresso sulla base di informazioni pubbliche. I media digitali amplificano e trasformano il modo in cui le reputazioni vengono create e alimentate, e forniscono alle persone nuovi strumenti per gestire la propria reputazione. Molti servizi e piattaforme hanno sistemi informatici per calcolare e comunicare la reputazione dei propri membri, che a sua voltane determina lo status. Questi sistemi si basano du forme di rating. La reputazione garantisce una posizione migliore all’interno del gruppo. Es. eBay -> compro da chi ha una reputazione più alta, un feedback positivo, da chi ha sempre pagato con puntualità, chi vende merce di qualità. La natura comuni iva di questi pubblici e la struttura delle piattaforme dei media sociali fanno si che ‘identità non possa essere semplicemente vissuta ma debba essere anche comunicata. In questo senso l'individuo può trovarsi costretto a creare una versione comunicabile delle sua identità -> un Brand personale. L'identità diventa quindi una costruzione ragionata e riflessiva destinata a essere comunicata, in particolare sui media sociali. Le caratteristiche tecnologiche della piattaforma utilizzata influenzano e strutturano il lavoro di self-branding. Le comunicazioni sui media sociali seno: & Persistenti -> ciò che viene comunicato sui media sociali e in rete rende a restare nel = comunicazioni avvenute in un ambiente particolare possono essere modificate o combinate con comunicazioni avvenute in un altro ambiente, generando qualcosa di nuovo. Es: una foto su Instagram può essere ripresa su Fb; * Scalabilità -> i contenuti possono diffondersi molto rapidamente; « Ricercabili -> i contenuti sono facili da trovare. La necessità e la possibilità di maneggiare il proprio brand e le comunicazioni che lo compongono stanno crescendo con il diffondersi di sistemi per la misurazione dell'influenza degli individui. PRIVACY E CONTROLLO La proliferazione delle appartenenze a diversi ambienti mediatici può avere effetti importanti sulla privacy delle persone. L'amministratore delegato di Google, E, Schmidt: “Se fate qualcosa che non volete che altri sappiano che fate, probabilmente non lo dovete fare” Ribadisce cos' l’obbligo per tutti di essere responsabili di ogni aspetto della propria esistenza. 6-ECONOMIA DELL'’INFORMAZIONE E DEI MEDIA DIGITALI La rete rappresenta un settore vitale, dominato da nuovi attori economici. Inoltre, le tecnologie organizzazione della produzione basati su innovazione e fles: lavoro e consumo. L'accesso all'economia dell'informazione non è omogeneo. Nel settore dei media digitali esistono fenomeni di concentrazione, monopoli, squilibri nella concorrenza E disuguaglianze tra regioni povere e ricche del mondo. itali hanno favorito fenomeni di lità e hanno contribuito trasformare | MODELLI ECONOMICI DEL WEB Internet e i media digitali hanno una grande rilevanza economica. Da un lato per l'importanza del mercato delle tecnologie di rete, come PC, smartphone, ecc.. Che rappresentano prodotti di consumo a diffusione globale E che sostengono le economie dei paesi produttori di componenti e hardware. Dall'altra perché sui media digitali si basa una economia sviluppata direttamente dalla rete, in termini | se venduti o mercato pubblicitario. La coda lunga è il modello su cui si basano giganti come la libreria on-line Amazon, E si riferisce alla massa di opportunità marginali che con i media digitali diventa possibile gestire (Amazon realizza gran parte dei sei guadagni vendendo poche copie di moltissimi libri che rappresentano la coda del mercato e non la sua vetta). Con la nascita del Web 2.0 all'inizio degli anni 2000 la rete non si fonda più solo sul sito come raccoglitore di contenuti, ma anche su altre piattaforme come blog, Wiki e media sociali, Che invitano alla maggiore partecipazione da parte degli utenti non solo in termini di architettura tecnologica ma pure come modello di business. Il monopolio di Microsoft (pag. 120} Un altro ramo dell'economia del Web E composto dai motori di ricerca. Alla base del funzionamento di Google vi è un software chiamato Page Rank -> Google fornisce una classifica in cui sito che sta risultati di ricerca e quello linkato da parte di altri Google è in grado di offrire servizi gratuiti perché usa le informazioni raccolte sugli utenti, le loro ricerche o altre informazioni presa da servizi di sua proprietà come Gmail, YouTube, ecc.. Grazie a questa attività di profilazione i software Google conoscono l'età, i gusti, le abitudini di consumo E altro. La pirateria pag. 122 © di @17 18 Google nan è salo fornitore di servi sta economico si tratti realtà della più grande agenzia pubblicitaria del mondo. Grazie ad AdWords gli inserzionisti posso pubblicare annunci a pagamento nelle pagine di ricerca di Google; AdSense invece inserisce inserzioni in altri siti Web. Facebook segue questo modello. Gran parte dei siti Web e dei servizi gratuiti che popolano la rete dipende dagli investimenti pubblicitari, come i media commerciali tradizionali. Tuttavia il mercato pubblicitario che sostiene l'economia del Web è profondamente diverso da quello tradizionale. Attraverso sistemi click through gli inserzionisti pagano sulla base di quanti visitatori del sito cliccano sulla pubblicità E quindi accedono effettivamente ai suoi contenuti. Il crowfounding (finanziamento della folla) un sistema di raccolta di fondi per progetti no profit o per imprese start-up basati su piattaforme on-line. | servizi basati su questo modello offrono la possibilità di pubblicizzare progetti per cui voglio raccogliere un capitale di partenza. PRODUZIONE IMMATERIALE: BRAND E FINANZA Nell'economia dell'informazione la creazione di valore si sposta dalla produzione di beni materiali alla produzione di beni immateriali. Ciò che sta al centro nell'economia dell'informazione sono risorse intangibili. Sono significa che non si producono più beni materiali. - Innovazione -> È la capacità di creare continuamente novità recnologiche, sia di design e di stili di consumo. - Flessibilità -= È la capacità di rispondere rapidamente alla domanda di mercato in modo che il numero pressoché esatto di merci necessarie si trovi al posto giusto al momento giusto. - Il brand -> È la capacità di generare la percezione pubblica di una differenza fra un prodotto e un altro. Il processo di industrializzazione tende a standardizzare i prodotti. Diventa quindi importante introdurre tecniche di branding per creare la percezione esistono differenza tra i vari prodotti industriali. Il brand è un elemento utile per catalizzare l'attenzione, l'affettività e la creatività dei consumatori. Brand communities: oggi i consumatori discutono in rete delle proprie marche preferite e dei propri stili di consumo. Il fatto che il brand sia una risorsa intangibile non teglie che le sue