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Cap.12 di "Psicologia generale" (Anolli Legrenzi), Sintesi del corso di Psicologia Generale

Riassunto del cap.12 di "Psicologia generale" (Anolli Legrenzi)

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 20/08/2016

SCv
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4.6

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Scarica Cap.12 di "Psicologia generale" (Anolli Legrenzi) e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Capitolo 12: CULTURA E CIVILTÀ Paragrafo 1 "CHE COSA È LA CULTURA" Per capirlo dobbiamo introdurre un alta altra capacità dell’uomo, quella di produrre significati e dare senso = il mondo umano è un mondo rivestito di significato. Il mondo dell’uomo è un mondo rivestito di significati e in cui gli oggetti acquistano ogni giorno senso in relazione all’esperienza. L’adattamento dell’uomo all’ambiente dipende poco dalla sua costituzione biologica, e molto dalla sua capacità di produrre cultura. Il nostro organismo continua a modificarsi quando già siamo in relazione con il mondo esterno, che però è un mondo sociale e culturale, cioè rivestito di significati. Ogni individuo gode di tre posizioni differenti: a. Destinatario: riceviamo l’influenza dalla cultura, sin dalla nascita; b. Protagonista: viviamo e facciamo parte della cultura, influenzandola a nostra volta; c. Osservatore: osserviamo e impariamo dalla nostra e altrui cultura. Insieme ai ratti, siamo l’unica specie endemica, cioè che è capace di adattarsi a qualsivoglia clima e condizione ambientale; questo non avviene per una predisposizione biologica bensì tramite la nostra capacità mentale di inventare strumenti, procedimenti e dispositivi in grado di “governare” l’ambiente. Questi aspetti sono stati sottolineati dall’approccio ecoculturale, secondo cui la varietà delle culture è associata all’adattamento attivo a uno specifico habitat in termini di varietà, vincoli e richieste. L’uomo in entrambi i suoi aspetti di organismo e di coscienza, è quindi un prodotto sociale, relativo, particolare perché tali sono le cornici socio-culturali entro le quali egli si trova a nascere, crescere, svilupparsi, apprendere, fare esperienza, comprendere, pensare, immaginare, informarsi, parlare, fantasticare, provare emozioni e sensazioni, farsi delle opinioni,…. È solo grazie alla sua capacità di produrre senso che l’uomo può vivere in un contesto di ordine, direzione e stabilità, entro un ordine sociale. Paragrafo 2 "ORIGINI DELLA CULTURA" I principali cambiamenti evolutivi sono stati fondamentali per l'espansione dei confini culturali e delle conoscenze umane. L’uomo ha iniziato a "creare cultura" quando ha assunto la stazione eretta, aumentando il quoziente di encefalizzazione, iniziando a sviluppare l’apparato vocal, divenire infine un essere cooperativo con altri individui, per formare coalizioni e alleanze contro avversari comuni. Dalla caccia e dal nomadismo passò all’agricoltura e all’essere statico nei luoghi sino a raggiungere, dopo migliaia di generazioni, allo stato attuale di cultura. Paragrafo 3 "CULTURA COME MEDIAZIONE E PARTECIPAZIONE" La cultura si basa sulla mediazione, tra un soggetto e un oggetto.La relazione fra soggetto (S) e oggetto (O) può essere in certe occasioni immediata/semplice (avere i piedi per terra = S- O),in altri casi invece si verifica la mediazione (M) da uno o più artefatti (piedi a terra con scarpe = S-M-O). Gli artefatti sono elementi del mondo materiale assunti nell’azione umana come mezzi e modi per coordinarsi con l’ambiente fisico e sociale. Essi possono essere: a. primari: strumenti che usiamo per interagire fra di noi e con l’ambiente (= la cultura materiale); b. secondari: rappresentazioni mentali di quelli primari e i modi di agire ad essi associati; sono modelli e simboli presenti nell’interazione sociale e costituiscono la cultura ideale; c. terziari: costruiscono il mondo dell’immaginazione e della fantasia; rientrano qui le attività creative-artistiche.(=la cultura