Scarica Esiodo: la sapienza poetica nella Grecia antica - Prof. Palmisciano e più Appunti in PDF di Cultura greco-latina solo su Docsity! Palmisciano lezione del 30/10 Non dobbiamo considerare la dark age un’epoca di qualità inferiore all’età classica solo perché abbiamo poche notizie letterarie. Ci sono tanti cicli epici regionali, un tipo particolare di epica chiamata DIDASCALICA o SAPIENZIALE, dove il poeta epico è visto come sapiente e apparentemente non ho connotazioni mitiche. Uno dei più importanti esponenti dell’epoca sapienziale è di certo ESIODO, ai quali attribuiamo sicuramente due poemi:”Teogonia” e “Opere e Giorni”, ambedue in esametri. Consideriamo “Esiodo primo autore della letteratura greca” perché mentre Omero non parla di se nei suoi poemi Esiodo fa una breve autobiografia in tutti e due le sue opere. Il proemio di “Teogonia” racconta che un giorno mentre pascolava incontra le muse che gli regalano un bastane, alto valore simbolico in quanto bastone in greco è RABSOD (RAPSODI che appunto cantano le gesta mitiche) e gli insegnarono a poetare, è praticamente il racconto di un’investitura poetica. L’opera è un racconto cosmogonico (mito della creazione) ed ha una fama non indifferente. Erodoto dirà che Omero e Esiodo insegnarono ai greci i nomi delle divinità, questa affermazione contiene due concetti importanti: - Le divinità hanno un nome da sempre - solo gli uomini privilegiati possono detenere la verità “Le opere.I giorni”suddivisa in due sezioni. Dopo il proemio inizia un catalogo dei lavori agricoli (i greci sono da sempre contadini poveri, in questa economia sono preponderanti insediamenti rurali di poche decine di abitanti) in questo quadro socioeconomico opera Esiodo che ha un valore enorme perché celebra la vita contadina e assegna al lavoro un valore etico ed ideologico. la seconda sezione, “I Giorni”, invece è il più antico calendario agricolo che la poesia occidentale ci consegna, da indicazioni precise sulle stagioni e sui lavori da fare in ognuna di esse e poi ha racconti, favole e consigli pratici, molto differente dall’Iliade o dall’Odissea che trattano cose completamente estranee dalla quotidianità. Il calendario agricolo è un genere che si è perpetuato fino ad oggi (Ex.calendario frate indovino), raccontare ciò che accade nel calendario accade vuol dire raccontare i costumi e la società di un dato posto. Recentemente queste opere di Esiodo sono state lette come opere di carattere sapienziale (sopratutto “Le opere.I giorni”), il concetto di sapienza in una civiltà ORALE e AURALE* (in grecia va da 12 sec. a.C. a 4 sec. a.C.) è particolare. Ricordiamo che il testo è sempre eseguito, è sempre atto performativo, fino alla nascita delle biblioteche che crea un ceto di letterati che si occupa della poesia scritta, un fenomeno abbastanza recente che consente la prospettiva di letteratura in senso moderno (prodotta dal singolo ingegno dello scrittore) ed è sconosciuto ai greci fino all’età ellenistica (323-30 a.C.). La lingua dei poemi di Esiodo è uguale a quella di Omero, forse anche più rozza in quanto si rivolge ad un pubblico villano, però il testo è indistinguibile dai poemi omerici perché è la stessa lingua e stessa metrica(esametro). Probabilmente Esiodo conosce la scrittura però per comporre i 2 poemi non è necessaria, per cui Esiodo è un letterato o un poeta? I greci consideravano esiodeo anche ciò che sapevano non esser stato scritto da esiodo in quanto si crea una vera e propria tradizione legata al suo nome ( anche se non c’era consapevolezza prima dell’età ellenistica) in quanto le opere si legano all’autorevolezza del nome dell’autore e questo tipo di autori come Esiodo e Omero sono poli d’attrazione per gli altri poeti a cui non importava lasciare il proprio nome sull’opera ma piuttosto dare credito alla stessa, era un vanto che una propria opera venisse attribuita ad Esiodo (no originalità). Ma perché gli altri poeti si concentrano in una tradizione piuttosto che un’altra? Dipende da quella a cui sono più affini, Omero e Esiodo trattano temi diversi infatti Esiodo è sapienziale. L’autore è un marchio di autorevolezza, inoltre non esisteva nella cultura greca un controllo sui testi tale da poterne accertare la paternità, per cui era molto più semplice entrare a far parte di una tradizione altrui.