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Confronto tra “Adone” di Marino e “La Bassvilliana” di Monti (TABELLA CONFRONTO), Schemi e mappe concettuali di Italiano

Confronto tra di “Adone” di Giovan Battista Marino e “La Bassvilliana” di Vincenzo Monti. Confronto tra poeta, la lirica, origine opera, trama, metrica, trama approfondita, analisi della struttura del testo.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 17/12/2022

leonardogalgano
leonardogalgano 🇮🇹

4.7

(9)

13 documenti

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Scarica Confronto tra “Adone” di Marino e “La Bassvilliana” di Monti (TABELLA CONFRONTO) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Confronto Adone e Bassvilliana Adone Bassvilliana Giovan Battista Marino (Napoli 1569 — Napoli 1625) È considerato il fondatore della poesia barocca, nonché il suo massimo esponente italiano. “É del poeta il fin la meraviglia”, gusto barocco (eccellenza e stupore). Nel 1596 a servizio del principe Matteo di Capua. Nel 1602 si trasferisce a Roma, presso la corte del cardinale Pietro Aldobrandini, per trasferirsi a Parigi. Uso figure retoriche per aumentare la meraviglia, stupore. Rifiuto petrarchismo, donna soggetta al trascorrere del tempo. Uso tecniche della variazione e contaminazione. Vincenzo Monti (Ravenna 1754- Milano 1828) Viene ritenuto l'esponente per eccellenza del Neoclassicismo italiano, sebbene abbia stili vicini al Romantico. Ricordato per la traduzione dell'Iliade, fu al servizio della corte papale (Pio VI) e napoleonica, ed infine fu vicino agli austriaci dopo il Congresso di Vienna. In un primo momento le istanze neoclassiche vengono espresse dall'Accademia dell'Arcadia che, con il suo razionalismo, dà una prima risposta agli eccessi del barocco ed una prima forma di recupero classicista. La produzione lirica di Marino si caratterizza per l'abbondanza, e per un'attenzione formale che dota la sua poesia di un’eleganza e musicalità particolari, accentuate da giochi di parole basati sull'uso di parole foneticamente simili, e per un utilizzo più che intenso delle metafore e di altri artifici retorici. Tra i massimi esponenti della corrente neoclassica, l'opera di Monti si caratterizza per la forte attenzione alla contemporaneità, cosa che lo spinge a comporre opere che sono in profonda relazione con gli eventi sociali e culturali del suo tempo. Si tratta dell'opera più famosa di Marino, risultato di un lavoro redazionale lungo venticinque anni. La lunghezza è uno degli elementi fondamentali per inquadrare l'opera nel suo complesso. Marino, non solo sceglie per la sua opera il tema mitico, scelta già di per sé peculiare, ma si appoggia ad un mito il cui intreccio si caratterizza per l'estrema semplicità. Le notizie che arrivano a Roma sulla Rivoluzione francese spingono in un primo momento Monti su posizioni conservatrici: da qui nasce l'idea del 1793 di comporre un poema, la Bassvilliana, in cui vengono raccontati gli eccessi della Rivoluzione, che stravolge tutta l'Europa. L'attenzione di Monti alla nuova realtà politica si concretizza nella Bassvilliana, poema rimasto incompiuto in cui porta avanti posizioni reazionarie. Venere s'innamora di Adone (una delle figure meno eroiche della mitologia) che ricambia, ma si tratta di un'unione destinata a finire a causa della gelosia di Marte che uccide il giovane cacciatore. Un finale che Marino presenta come ineluttabile, smontando così l'idea rinascimentale dell'amore come fonte di felicità, e promuovendo invece l'idea dell'amore come fonte di sconforto in una dinamica in cui al piacere si accompagna sempre il dolore. Trama ellittica e bifocale + seducente eleganza Laicità dell'opera Amore motivo dominante, società stanca delle guerre Avventura 1 anno, raccontati 22 giorni Adone opposto di Enea — antieroe Nella cantica, in terzine e su modello dantesco, Monti esprime la propria contrarietà alla violenza rivoluzionaria: ne è, infatti, protagonista il diplomatico francese da poco assassinato a Roma Nicolas- Jean Hugou de Bassville o meglio il suo spirito che, pentito e accompagnato da un angelo, assiste alla rovina della Francia a causa della rivoluzione in cui aveva creduto, fino all'esecuzione di Luigi XVI e all'invocato sorgere della coalizione antifrancese. Descrizione morte Bassville: Il 13 gennaio del 1793 quel giorno Bassville, emissario del governo francese, ostenta per le strade di Roma la coccarda tricolore della Rivoluzione, quando un colpo di pistola, partito dalla sua carrozza, porta la provocazione al culmine e scatena all'inseguimento la folla, che lo raggiunge sulla scalinata della sua abitazione e lo finisce a morte. Si tratta di un poema epico formato da più di 40.000 endecasillabi, divisi in più di 5000 ottave e venti canti (tanti quanti quelli della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso), anche se il poeta cerca quanto più possibile di staccarsi dal modello dell'epica tradizionale, il che costituisce una caratteristica propria della sua epoca; il Barocco, infatti, cerca non solo di sorprendere il lettore, ma anche di applicarsi nella commistione (mescolanza) dei generi. Il poemetto di quattro canti in terzine dantesche così forbite ed eleganti da indurre alcuni critici del tempo a chiamare il Monti "Dante redivivo". Neoclassicismo richiama il Classicismo, una reazione al tardo barocco e ispiratosi all'arte antica, in particolar modo quella greco-romana. Poema a carattere tragico per raffigurare la tristezza della sanguinosa rivoluzione. Per vendicarsi di Venere, Amore fa sì che la dea si innamori del bellissimo Adone. Sull'isola di Cipro, Adone viene ospitato dal Pastore Clizio che lo conduce al palazzo della dea. Venere e Adone entrano nel Giardino del Piacere (concezione sessuale — giardino di Armida, Locus Amenus del Palazzo di Atlante, caratterizzato da labirinto e magia) le cui porte stanno a simboleggiare | Cinque Sensi. Dopo aver banchettato si recano alla fontana di Apollo e assistono a una gara di cigni. Nel canto primo sono rappresentate le stragi, le crudeltà, gli atti sacrileghi compiuti nel nome di quella Liberté che è stata posta a principio dell'abbattimento della vecchia società e a fondamento della nuova e che è causa di un'esperienza di straordinaria prevaricazione (=abuso di potere) sociale e religiosa. Nel canto secondo è di scena ancora la Liberté rivoluzionaria come fattore che ha scatenato nel popolo francese abissi d’irresponsabilità e di efferatezza.