Scarica Davide Rondoni: vita e opere e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Davide rondoni Nasce a Forlì, nel 1964, sposato con 4 figli. I suoi versi sono per lo più endecasillabi, con una cadenza “forlì, forlì, stazione di forlì” perché abitava vicino alla stazione. Ama la poesia, le donne, la morte. Fa parte della vita anche a morte, è un gesto estremo. Perdono.. dal punto di vista etimologico per/dono continuare a donarsi ripetitività dell’azione. La poesia incarna questo principio poesia è gratuita il poeta crea, la poesia lascia un segno che non può essere cancellato. Il perdono è l’apice della libertà perche spezza il rapporto di causa effetto. VIDEO:“la poesia che accende la vita” Ci sono poesie che porti con te che ti sono entrate dentro come un coltello, come un sasso nella scarpa o come una conchiglia che conservi. Le comprendi e le ricomprendi nel tempo. Le poesie in fondo non si capiscono non si esaurisce la loro oscurità è come se fossero un enigma da svelare, un gioco da risolvere o una specie di piccolo mistero da accantonare dopo averlo svuotato. La poesia non è una vongola da succhiare buttandone il guscio. Le poesie sono come un po' come le persone: le conosci piano piano, a volte partendo da un particolare che ti colpisce. Nel suo libro ci sono 50 poesie che accendono la vita. Sono poesie che ha segnalato perche lo hanno colpito particolarmente. Ci sono testi che ti accompagnano nella vita, e ognuno potrebbe fare il suo libro di poesia. La poesia ti fa guardare il mondo in un modo più acceso, più profondo. Accesso nel senso sia della conoscenza. L’arte serve agli uomini a conoscere la vita, prima ancora di esprimersi. Per conoscere la vita c’è bisogno di usare parole in maniera più accesa. Se parli della poesia mettendoti a nudo, scoprendoti interessa a tutti, anche ai ragazzi. Però la poesia viene scolarizzata e dunque questa accensione non accade. VIDEO: infinito leopardi Ha 200 anni e ancora ci parla. Non è un momento unico, è come un corpo. Succede qualcosa in questa poesia. VIDEO: la poesia, la giustizia e il perdono Cita due versi di Elliot: “gli uomini sognano sempre dei sistemi perfetti dove non vi è bisogno di essere buoni”. Il sogno di un sistema perfetto, dove si può mettere fine alla giustizia. Non vi è bisogno di essere buoni perché tanto esiste questo sistema. Eliot dice che questo sistema perfetto non esiste, perché c’è una delle cose che è la più giusta ma è anche la più ingiusta, senza la quale però non si vive: si chiama perdono. È una cosa che corrisponde alla fame di giustizia che noi abbiamo, ma è anche un po' ingiusta perché non risponde al male col male, va un po' fuori misura. La chiesa da un bel pò di tempo, i papi hanno messo a punto questo problema sociale dicendo che vi è una terza via, dove però il problema di essere buoni rimane, cioè il problema che la giustizia non te lo garantisce nessun sistema. Cioè serve un surpluss di azione, di bontà, di perdono che se non metti in campo nella società, nei rapporti personali tu non vai avanti. C’è una necessita di bontà, un pò ingiusta cioè che eccede la misura che il sistema ti può dare. Di questo i poeti ne hanno sempre parlato: non ci sarà mai un sistema completamente giusto. Il problema non è cercare il sistema giusto, il problema è che ciascuno di noi sarebbe chiamato al perdono. Il perdono è un superdono. L’unico momento in cui il nostro cuore si quiete è quando ricevi un abbraccio che ti abbraccia per come sei. Una novità nasce non quando uno cerca il sistema giusto da imporre agli altri, ma quando uno fa un atto gratuito, per cui addirittura stupisce l’altro nel dare questo dono che l’altro non si aspetta. Avrebbe amato chiunque 1)la notte è piena vedi come è La poesia del 900 è una poesia liquida, non poggia su un qualcosa di solido, tocca argomenti in maniera aerea, aleatoria. La poesia di rondoni invece grida un disperato bisogno d’amore. L’amore viene visto non come sentimento bensì come una forza, una energia vitale. Tornano le domande retoriche, usate in precedenza da Luzi. Molti sono gli elementi primordiali che vengono citati: fuochi, stelle, pianure.. Si evince che l’inclinazione delle stelle ha diverse gradazioni. Nell’ultimo verso Rondoni fa riferimento ad un’officina: non è quella meccanica, è l’officina nella quale lui produce le sue opere. 2)e là Ossimoro: il fuoco fa luce, fa capire proprio come fa la poesia. La poesia è luce nel buio. Gli occhi del poeta notano qualcosa nelle scene del mondo e come un evidenziatore mette maggiormente in risalto cose già viste dall’umanità, ma sulle quali non sono andati oltre. Ritorna la parola amore. L’amore non è un sentimento. Il fuoco è per rondoni la poesia. 3) visione dei miei figli Essendo uomo di fede chiamò i suoi figli con nomi di santi. I figli stanno crescendo. La ruota gira per tutti. Inizialmente sono i bambini ad aver bisogno della mamma e del papà, successivamente i ruoli si invertono, e sono i genitori che necessitano del loro supporto. I palloncini volano alto nel cielo se lasciati andare. Anche rondoni deve abbandonare quel “filo” che lega l’amore filiale e paternale. Rondoni quando sarà vecchio avrà bisogno di loro che lo terranno sulle spalle. riferimento ad enea che teneva sulle spalle anchise, ormai vecchio. Bartolomeo In questa poesia emergono i piccoli gesti quotidiani. Infatti vengono usati termini impoetici come la parola “autogrill”, la quale regala una struttura circolare al testo poetico. Dunque egli attinge all’impoetico per renderlo sostanza, carne. L’autogrill rimanda alla sosta quando si intraprende un lungo viaggio. Davide Rondoni è continuamente in viaggio, e il senso dell’andare si fonde con il timbro di gran parte delle poesie scritte proprio in viaggio o nel ricordo e nell’immaginazione del viaggio . Ricorda proprio di essere passato lì in quell’autogrill, lui ricorda (eco all’ermetismo).